Unità di apprendimento multidisciplinare per competenze
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Unità di apprendimento multidisciplinare per competenze
Unità di apprendimento multidisciplinare per competenze Pertosa, un luogo da scoprire 1 Proposta di MODELLO di PROGETTAZIONE di unita’ di lavoro formativa Docente/i Disciplina/e GEOGRAFIA, ITALIANO, STORIA, ARTE E IMMAGINE,SCIENZE, TECNOLOGIA,MATEMATICA Classe/i terza primaria. Titolo PERTOSA; UN LUOGO DA SCOPRIRE Competenza/e Qual è il profilo di competenza che voglio contribuire a sviluppare con il mio percorso? disciplinari Apprendimenti che si vogliono promuovere Apprendimento unitario • Ricostruire la storia di Pertosa delle origini, come insediamento preistorico dal Paleolitico al Neolitico; l’ambiente naturale del luogo: le grotte, flora, fauna e il contesto geografico, l’ambiente antropizzato: il paese e la struttura museale del MIDA Produrre scatti fotografici, manufatti, power point, video, testi informativi, descrittivi, regolativi, narrativi realistici. • Partecipare all’ escursione naturalistica a Pertosa ed alla visita guidata della struttura museale per acquisire le informazioni. Atteggiamenti /comportamenti • Motivazione allo studio, assunzione di responsabilità, maturazione nelle scelte, coscienza delle proprie capacità, atteggiamento positivo - collaborativo, autostima, rispetto reciproco, rispetto delle regole. 3 Asse storico- sociale: saper comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali. • Asse scientifico –tecnologico: saper osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie forme i concetti di sistema e di complessità. • Asse dei linguaggi: saper utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio storico- artistico e letterario. Competenze chiave di cittadinanza: imparare ad imparare/individuare collegamenti e relazioni/agire in modo autonomo e responsabile/comunicare/ collaborare e partecipare/ acquisire ed interpretare l’informazione/ progettare. 2 Competenze trasversali • • • • • • • • Comprende messaggi verbali orali e non verbali in situazioni interattive di diverso genere ed interviene con correttezza, pertinenza, coerenza. Comprende se, come, quando e perché in una data situazione di studio sia necessario apprendere/acquisire ulteriori conoscenze/competenze. Comprende come e perché dati e informazioni acquistano significato e valore nelle loro interrelazioni all’interno di specifiche situazioni spazio-temporali . Partecipa attivamente alle attività di insegnamento- apprendimento, portando contributi personali ed originali, esito di ricerche individuali e di gruppo. Organizza il suo apprendimento in ordine a tempi, fonti, risorse, tecnologie, reperite anche al di là della situazione scolastica. Esprime in autonomia opinioni, riflessioni, considerazioni, valutazioni ,assumendone la necessaria responsabilità. Ricorre a quanto appreso in contesti pluridisciplinari per affrontare situazioni nuove . Conosce e utilizza le diverse fasi di un progetto :programmazione, pianificazione, esecuzione, controllo. 5 DALLE INDICAZIONI DEL CURRICOLO 2012 • TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE • OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER LA CLASSE TERZA 6 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria GEOGRAFIA • L’alunno si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici e punti cardinali. • Utilizza il linguaggio della geo-graficità per interpretare carte geografiche e globo terrestre, realizzare semplici schizzi cartografici e carte tematiche, progettare percorsi e itinerari di viaggio. • Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico-letterarie). • Riconosce e denomina i principali “oggetti” geografici fisici (fiumi, monti, pianure, coste, colline, laghi, mari, oceani, ecc.) • Individua i caratteri che connotano i paesaggi (di montagna, collina, pianura, vulcanici, ecc.) con particolare attenzione a quelli italiani. 7 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria SCIENZE • L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. • Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi personali, propone e realizza semplici esperimenti. 8 Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria ITALIANO • • • • • L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. Ascolta e comprende testi orali "diretti" o "trasmessi" dai media cogliendone il senso, le informazioni principali e lo scopo. Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative. Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali connettivi.. 9 UNITA’ DI APPRENDIMENTO MULTIDISCIPLINARE • • • • ITALIANO: TESTI INFORMATIVI TESTI NARRATIVOREALISTICI TESTI DESCRITTIVI TESTI REGOLATIVI MATEMATICA: RISOLUZIONE DI PROBLEMI CONCRETI ARTE E IMMAGINE STUDIO DELLE IMMAGINI GEOGRAFIA: • L’ORIENTAMENTO • LA CARTOGRAFIA • GLI AMBIENTE CAMPANI PERTOSA UN PAESAGGIO DA SCOPRIRE TECNOLOGIA: IL DEPLIANT INFORMATIVO SCIENZE: IL METODO SPERIMENTALE GLI ESSERI VIVENTI 10 Conoscenze Lessico fondamentale per la gestione di semplici comunicazioni orali in contesti formali e informali. Codici fondamentali della comunicazione orale, verbale e non verbale. Tecniche di lettura analitica e sintetica. Modalità e tecniche delle diverse forme di produzione scritta. Programmi applicativi più comuni :Word, Power Point. I principali sviluppi storici che hanno coinvolto un territorio. Le diverse tipologie di fonti. La preistoria: il Paleolitico Le diverse fasi di progettazione e realizzazione di un oggetto con materiale di uso comune. I principali tipi di rocce e i processi da cui hanno avuto origine. Il lavoro del geografo. Gli elementi fisici e la biodiversità nel sistema ambientale del proprio territorio. L’ambiente montuoso della Campania . Le tecniche e i linguaggi per realizzare prodotti visivi. Le tipologie del patrimonio storico - artistico e museale di un territorio. Abilità Esporre in modo chiaro logico e coerente esperienze vissute o testi ascoltati in contesti formali ed informali. Riconoscere nel testo orale e scritto, i differenti registri comunicativi . Applicare le diverse strategie di lettura. Leggere le differenti fonti: letterarie, iconografiche, cartografiche, ricavandone informazioni Prendere appunti e redigere sintesi in forma semplice e chiara. Produrre testi corretti e coerenti adeguati alle diverse situazioni comunicative. Collocare gli eventi storici affrontati secondo le coordinate spazio-tempo. Comprendere il cambiamento in relazione agli usi, alle abitudini, al vivere quotidiano nel confronto con la propria esperienza personale. Raccogliere dati attraverso l’osservazione diretta degli elementi fisici, biologici, geologici di un territorio. Riconoscere gli elementi principali del patrimonio storico artistico e ambientale di un territorio. 11 Valore formativo Promuovere la conoscenza, il rispetto e la conservazione del patrimonio ambientale, storico- artistico museale del proprio territorio. Prerequisiti • saper utilizzare tablet , macchina fotografica digitale • saper utilizzare il calcolo mentale e scritto • saper risolvere semplici problemi • sapersi orientare nello spazio e nel tempo • riconoscere le caratteristiche di un paesaggio 12 Metodologie/strategie didattiche COOPERATIVE LEARNING L’insegnante assume il ruolo di facilitatore ed organizzatore delle attività, strutturando “ambienti di apprendimento” in cui gli alunni, favoriti da un clima relazionale positivo, trasformano ogni attività di apprendimento in un processo di” problem solving ” di gruppo. Gli studenti apprendono in piccoli gruppi aiutandosi reciprocamente e sentendosi corresponsabili del reciproco percorso. Organizzazione delle attività Progettazione guidata del percorso didattico Osservazioni dirette sul territorio Consultazione di testi Lettura ed analisi dei testi consultati Approfondimento ed elaborazione dei contenuti, anche in forma digitale Uscita didattica Visione di video, foto ed immagini con la LIM Produzione di: cartelloni, il depliant di Pertosa PEER EDUCATION Alunni di classe terza svolgono il ruolo di tutor e formatori per altri gruppi classe mostrando le competenze specifiche maturate nel percorso formativo DIDATTICA LABORATORIALE Gli alunni sono protagonisti: formulano ipotesi, operano e argomentano le scelte, padroneggiano i processi, eseguono compiti anche complessi. Percorsi differenziati di apprendimento . 13 Strumenti / Mezzi Modalità di verifica /Valutazione MEZZI E STRUMENTI Lavagna multimediale Libri di testo Internet Computer Macchina fotografica digitale Fotocopiatrice Filmati -fotografie- disegniesperienze praticheosservazioni sul campo attività manipolative – esperimenti. SCRITTO-GRAFICA Componimenti / sintesi/relazioni/elaborati/manufatti ORALE Discussioni/ interventi personali/ interviste/ dialogo/ conversazioni guidate Strumenti di valutazione Osservazioni di processo:impegno,costanza,motivazione,capacità di individuare problemi e di proporre ipotesi di soluzione, concretezza,collaborazione,capacità di fronteggiare le crisi, di collegare informazioni; Analisi del prodotto:coerenza con la consegna , completezza , precisione, efficacia ecc. Riflessione meta-cognitiva:relazione individuale scritta e orale che renda conto del lavoro svolto, del percorso,delle scelte effettuate e delle esperienze condotte e feedback dell’insegnante Colloqui formali ed informali(interviste individuali o di gruppo, conversazioni) Autovalutazione /criteri : riflessione individuale su procedure; riflessione su punti di forza e di debolezza;confronto e discussione con i compagni. Rubriche di valutazione: • Rubrica per rilevare i livelli di qualità nella partecipazione in gruppo • Rubriche per rilevare le competenze disciplinari acquisite RUBRICA PER RILEVARE I LIVELLI DI QUALITÀ NELLA PARTECIPAZIONE IN GRUPPO ECCELLENTE(4) - Svolge pienamente la propria parte e anche di più. - Prende l’iniziativa nell’aiutare il gruppo ad organizzarsi. - Fornisce molte idee per lo sviluppo del lavoro di gruppo. - Assiste gli altri compagni di gruppo BUONO(3) - Svolge in modo adeguato la propria parte del lavoro. - Lavora in accordo con gli altri membri del gruppo. - Partecipa alla discussione dell’argomento. - Offre incoraggiamento agli altri MEDIO(2) - Svolge il lavoro quasi come quello degli altri. - È convinto a partecipare dagli altri membri del gruppo. - Ascolta gli altri, in rare occasioni suggerisce delle cose. - È preoccupato del proprio lavoro POVERO(1) - Svolge meno lavoro degli altri. - Partecipa passivamente al lavoro. - Assume un atteggiamento da annoiato durante il lavoro. - Raramente si dimostra interessato al proprio lavoro. COMUNI CAZIONE CON GLI ALTRI - Comunica chiaramente desideri, idee, bisogni personali e sensazioni. - Frequentemente esprime apprezzamenti per gli altri membri del gruppo. - Esprime feedback positivi agli altri - Accetta volentieri i feedback dagli altri. - Usualmente condivide le sensazioni e i pensieri con gli altri partner del gruppo. - Spesso incoraggia e apprezza gli altri membri del gruppo. - Esprime feedback in modi che non offendono. - Accetta i feedback, ma cerca di dar loro poca importanza - Raramente esprime le sensazioni e le preferenze. - Spesso incoraggia e apprezza gli altri. - Sembra che dia per scontato il lavoro degli altri. - Qualche volta ha ferito i sentimenti dell’altro con il feedback. - Ha sostenuto il proprio punto di vista sul feedback ricevuto Non ha parlato mai per esprimere eccitazione e/o frustrazione. - Spesso con meraviglia ha affermato ai membri del gruppo “cosa sta succedendo qui”? - È stato apertamente rude quando dava feedback. - Ha rifiutato di ascoltare il feedback. USO DEL TEMPO - Il lavoro derivante dalle consegne è sempre svolto in tempo o qualche volta prima di quanto richiesto. - Il lavoro derivante dalle consegne è svolto al limite del tempo accordato - Il lavoro derivante dalle consegne è usualmente in ritardo, ma completato in tempo per essere accettato. - Alcuni lavori sono sempre incompleti, mentre gli altri partner hanno completato le 15 consegne LAVORO COMUNE 16 RUBRICA VALUTATIVA: PRODUZIONE SCRITTA – DIMENSIONI ADERENZA ALLA TRACCIA RIFLESSIONE LINGUISTICA SEQUENZA LOGICOTEMPORALE ORGANICITA’ ORIGINALITA’ OTTIMO (9) DISTINTO (8) BUONO (7) SUFFICIENTE (6) NON SUFFICIENTE (5) Si attiene pienamente alla traccia Si attiene in modo adeguato alla traccia Si attiene abbastanza alla traccia Si attiene poco alla traccia Non si attiene alla traccia Non commette errori ortografici e rispetta la sintassi Commette alcuni errori ortografici e rispetta quasi interamente la sintassi Commette pochi errori ortografici e rispetta la parzialmente la sintassi Commette molti errori ortografici e rispetta minimamente la sintassi Commette gravi errori ortografici e non rispetta la sintassi Utilizza coerentemente gli indicatori logicotemporali Utilizza adeguatamente gli indicatori logicotemporali Utilizza in modo soddisfacente gli indicatori logicotemporali Utilizza in modo sufficiente gli indicatori logicotemporali Non utilizza indicatori logicotemporali L’organizzazione del testo è unitaria. L’organizzazione del testo è ordinata. Il testo è organizzato in maniera lineare. L’organizzazione del testo è semplice. Il testo è organizzato in maniera confusa. Gli apporti personali sono validi e significativi. Gli apporti personali sono adeguatamente significativi. Gli apporti personali sono abbastanza significativi. Gli apporti personali sono presenti ma poco significativi. Gli apporti personali non sono pertinenti, o totalmente assenti. 17 TESTO ORIGINALE n° 1: Un panorama mozzafiato Ed eccoci partire con armi e bagagli sulla vecchia Panda della mamma. Lasciata l’autostrada, abbiamo imboccato una statale piena di tornanti, che si inoltrava fra le montagne. Dopo la millesima curva, ci è apparso all’improvviso il paese immerso nel fondovalle di un verde così intenso con tutte le case tipo presepe posate a varie altezze e la chiesa dal campanile aguzzo più di una matita appuntita, che le sorvegliava dall’alto. Sullo sfondo, oltre il verde dell’ abetaie che si distribuiva sui pendii scoscesi, spuntava una corona di rocce che pareva ritagliata nel cartone. Alcune cime erano a torre, altre a piramide, e tantissime a guglia e ,al sole del tramonto, prendevano un color rosa fucsia. Sotto i ghiacciai emanavano riflessi di diamante. Ora, è risaputo che le Dolomiti sono rosa, dato che una volta furono banchi di coralli o qualcosa di simile, ma non credevo di un rosa così sfacciato! Questa volta ho dichiarato guerra a mia madre; si dovrà pentire di avermi trascinata fin quassù… Poi siamo arrivate alla casa: sembra una di quelle che disegnavo quando ero piccola, quadrata e col tetto spiovente, piantata in mezzo a un prato verde con tanti alberi da frutta. 18 ESERCIZI SULLA COMPRENSIONE DEL TESTO 1) Scrivi V (vero) o F (falso) accanto ad ogni affermazione. V 01 La protagonista e la mamma partono per una vacanza al mare. 02 Prima percorrono l’autostrada, poi una strada piena di tornanti. 03 Sullo sfondo spunta una valle. 04 La catena di montagne al tramonto è di colore rosso. 05 Le Dolomiti una volta erano coralli. 06 La protagonista resta delusa ed indifferente di fronte al paesaggio. 07 La casa è quadrata col tetto spiovente. 08 Intorno alla casa ci sono grandi palazzi. F 19 1) Completa il testo ed inserisci le parole mancanti, scegliendo fra quelle sotto elencate nella tabella : mamma Dolomiti campanile casa rosa abeti curve viso autostrada auto Ecco, io e la ……………….. partiamo, con attrezzature e bagagli, sulla sua vecchia ………………… . Prima percorriamo l’ ……………….., poi imbocchiamo una strada piena di tornanti in mezzo alle montagne.Dopo tante ……………….., vediamo il paese con tutte le case posate a varie altezze e la chiesa dal ……………….. appuntito. Sullo sfondo,oltre il verde degli ……………….., spunta una catena di montagne che sembra ritagliata nel cartone e che al sole del tramonto è di color ……………….. fucsia.Tutti sanno che le ……………….. sono rosa, perché una volta erano coralli. Rimango meravigliata, però non faccio alcuna espressione sul ……………….. e non dico nulla. Infine arriviamo alla ………………..: sembra una di quelle case che disegnavo quando ero piccola, quadrata e col tetto spiovente, costruita in mezzo a un prato verde e con tanti alberi da frutta 20 1) Rispondi in modo completo alle domande: 1. Che cosa fanno la protagonista e la mamma? …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 2. Con quale mezzo di trasporto vanno in vacanza? …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 3. Dove si trova la strada piena di tornanti? …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 4. Che cosa vedono dopo tante curve? …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 5. Che cosa spunta oltre il verde degli abeti? …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 6. Perché le Dolomiti sono rosa? …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 7. Alla fine del viaggio dove arrivano? …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 8. Com’è la casa?. …………………………………………………………………………………………………………………………………………… 21 POI… • A questa fase di macro-progettazione seguirà poi una fase di microprogettazione, in cui dettagliare le singole fasi individuando le specifiche metodologie da impiegare, i tempi, le attività, i materiali e gli strumenti; in una prospettiva di pianificazione strategica e flessibile, non si ritiene invece indispensabile strutturare in modo troppo analitico la progettazione delle singole fasi, ciò che deve risultare chiara e strutturata è la trama complessiva del percorso. Piano di lavoro dell’UDA • Tempi previsti: 3 mesi ( in via previsionale) • Consegna agli studenti : COMPITO DI REALTA’ Formazione dei gruppi di lavoro(gruppi piccoli ed eterogenei). Affidamento di ruoli e compiti Uscita sul territorio Elaborazione dei contenuti Ideazione e produzione Presentazione pubblica Relazione 23 • Compito di realtà (situazione problema o prova situata) • In termini operativi, quale prova di competenza mi aspetto che i miei allievi possano affrontare a conclusione del percorso? • Elaborare un depliant informativo per visitare Pertosa. 24 ASSEGNAZIONE DEI RUOLI 25 Situazione stimolo : USCITA SUL TERRITORIO ODA ITA: Comprendere testi di tipo diverso, continui e non continui, in vista di scopi pratici 26 ODA GEOGRAFIA: L’ Orientamento Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra, ecc.) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali). 27 ODA GEOGRAFIA: Paesaggio Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. LA MONTAGNA IL FIUME 28 ITALIANO-ARTE E IMMAGINE-GEOGRAFIA ODA ITA: Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) DESCRIZIONE DI UN AMBIENTE 29 30 ARTE E IMMAGINE - GEOGRAFIA L’arrivo in pullman a Pertosa 31 ASCOLTARE E PARLARE ODA ITA: Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta, formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed esempi. Comprendere il tema e le informazioni essenziali di un’esposizione (diretta o trasmessa); Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di approfondimento durante o dopo l’ascolto 32 ARTE E IMMAGINE: Le tecniche e i linguaggi per realizzare prodotti visivi RITORNATI A SCUOLA… IL PROGETTO DEL DEPLIANT INFORMATIVO 33 LA MAIL DELLA GUIDA: Cari bambini della 3°A, Sono Pierino, la guida del museo di Pertosa. Sono stato molto colpito dal vostro entusiasmo e dalla vostra voglia di conoscere il territorio in cui vivo: la nostra storia, l’ambiente in cui viviamo, i frutti della nostra terra. La vostra maestra mi ha detto che avete intenzione di realizzare un dépliant che illustri l’ambiente di Pertosa per convincere altre classi a farci visita. È una splendida idea!! Mi raccomando, appena sarà pronto, inviatemelo! Sono proprio curioso di vedere cosa siete capaci di fare! Un grande abbraccio Pierino 34 ITALIANO: LA LETTERA Produrre semplici testi funzionali, narrativi e descrittivi legati a scopi concreti (per utilità personale, per comunicare con altri, per ricordare, ecc.) 35 Pierino, la guida del museo M.I.D.A. La persona che possiamo osservare nella foto è l' eccezionale guida del museo M.I.D.A.: Pierino. Questo uomo è di corporatura robusta ed è basso. Il suo volto è ovale, paffuto, allegro, vivace, calmo, dolce e di colore olivastro. Gli occhi a mandorla di color castagna, accesi, espressivi e molto intelligenti. I capelli non li ha . La sua fronte è spaziosa e alta. Il naso è a patata. La bocca è grande e larga con le labbra sottili. E' sempre fiero di sé e del suo museo, ma nonostante sia fiero e anche severo. Lui cammina veloce e sicuro.Spesso indossa una tuta blu. Egli è allegro, dolce, simpatico e coraggioso e lo ha dimostrato quando con le mani ha preso i vermi per il compostaggio, fa battute. Durante la spiegazione era eccitato perché erano arrivati dei visitatori si capiva perché si muoveva in continuazione e spesso ripeteva "pigliamo". I migliori scrittori. DESCRIZIONE DI PERSONE 36 STORIA: Pertosa delle origini, come insediamento preistorico dal Paleolitico al Neolitico 37 ITALIANO : IL TESTO INFORMATIVO ODA ITA Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche e attività di interazione orale e di lettura. Usare in modo appropriato le parole man mano apprese 38 ODA ITA: Riconoscere se una frase è o no completa, costituita cioè dagli elementi essenziali (soggetto, verbo, complementi necessari). Prestare attenzione alla grafia delle parole nei testi e applicare le conoscenze ortografiche nella propria produzione scritta. ITALIANO : IL TESTO INFORMATIVO E LA SINTASSI DELLA FRASE 39 ITALIANO/SCIENZE/TECNOLOGIA: IL TESTO REGOLATIVO «IL COMPOST» ODA ITA: Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un’attività conosciuta. 40 SCIENZE/TECNOLOGIA: IL METODO SPERIMENTALE 41 IL CARCIOFO BIANCO DI PERTOSA OCCORRENTE Bollitore Acqua Fornello Panno di cotone bianco Gomitolo di lana bianca Foglie del carciofo di Pertosa PROCEDIMENTO Metto a bollire in un bollitore l’acqua e le foglie del carciofo bianco di Pertosa. Quando l’acqua inizia a bollire, immergo il panno di cotone bianco e il gomitolo di lana bianca. Lascia bollire per alcuni minuti, dopo di che estraggo i tessuti e li lascio asciugare. ITALIANO: IL TESTO REGOLATIVO «COLORIAMO LA LANA CON IL CARCIOFO BIANCO DI PERTOSA» 42