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Lavaggio delle mani

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Lavaggio delle mani
Tecniche di lavaggio delle mani pre-operatoria,
inserimento dei guanti e dei camici sterili
Dalla contaminazione microbica dell’ambiente
ospedaliero deriva il rischio di una infezione ospedaliera
per il paziente.
Gli agenti eziologici delle infezioni ospedaliere sono
rappresentati da qualsiasi microrganismo, patogeno e no:
 Microrganismi opportunisti
 Commensali di cute e mucose
 Saprofiti ambientali
La principale via di trasmissione dell’infezione è per contatto diretto:
- UOMO-UOMO: il personale sanitario durante l’assistenza
(cambiamento di medicazioni, l’inserzione di presidi invasivi, etc.),
da paziente a paziente, visitatori.
L’infezione può trasmettersi per via indiretta per mezzo di veicoli:
- STRUMENTI CONTAMINATI (aghi, siringhe, garzi, cerotti, strumenti
chirurgici, fibroscopi per indagini diagnostiche, etc.)
- CIBO - ACQUA – SANGUE
- INALAZIONE
Catena dell’infezione
#
1. Agente infettante

2. Fonte o sorgente

3. Porta di uscita

4. Modalità di trasmissione

5. Porta di ingresso

**
(
# Ospite suscettibile
+#
"
6.
#
*
,
Sulla cute umana distinguiamo due tipi di popolazioni microbiche:
- Flora residente: è costituita da microrganismi non patogeni che
vivono e si moltiplicano negli strati cornei superficiali e profondi
della cute. Si localizzano soprattutto nelle pliche cutanee, negli
annessi pilo-sebacei o sudoripari. Rappresentano circa il 10-20%
della popolazione microbica totale. La flora residente è meno
coinvolta nello sviluppo delle infezioni correlate all’assistenza, ma
diventa importante in caso di manovre invasive.
- Flora transitoria: rappresenta circa l’80-90% della popolazione
microbica cutanea ed è costituita da microrganismi vari, patogeni
e non patogeni, pervenuti occasionalmente, che contaminano gli
strati più superficiali della cute. I microrganismi transitori sono più
frequentemente responsabili di infezioni correlate all’assistenza e
in ambito ospedaliero/sanitario sono frequentemente antibioticoresistenti.
L’igiene delle mani è un’azione semplice ed è la
principale misura per ridurre le infezioni correlate
all’assistenza e la diffusione delle resistenze agli
antibiotici, tanto che l’OMS sta conducendo una
specifica campagna per promuovere l’igiene delle mani
in ambito sanitario, “Clean Care is a Safer Care”.
Antisepsi chirurgica delle mani
• La preparazione chirurgica delle mani ha l’obiettivo di ridurre il
rilascio di batteri cutanei dalle mani dell’equipe chirurgica per
tutta la durata della procedura, in modo che, in caso di
microforature del guanto chirurgico, i batteri non vengano
trasmessi alla ferita aperta.
• Rispetto al lavaggio igienico o alla frizione con prodotto a base
alcolica, la preparazione chirurgica deve eliminare la flora
transitoria e ridurre quella residente. Deve anche inibire la
proliferazione batterica sulla mano che indossa il guanto
• Data l’elevata percentuale di fori puntiformi sui guanti rilevata
dopo gli interventi, sarebbe consigliabile che l’equipe
chirurgica utilizzasse un prodotto con effetto antisettico
prolungato sulla cute e in grado di inattivare i virus ematogeni
(es. HIV, HBV, HCV)
Preparazione del chirurgo
L’ingresso del chirurgo nel reparto operatorio comporta
una serie di procedure che hanno lo scopo di stabilire e
mantenere condizioni di sterilità . Esse si attuano in 2
tempi:
1. la vestizione in zona filtro (tempo pulito ma non
sterile)
2. il lavaggio e la vestizione con camici sterili (tempo
sterile).
Vestizione in zona filtro
L’accesso in zona filtro prevede che si abbandonino gli indumenti usati
in reparto e si indossi una divisa che deve avere le seguenti
caratteristiche:
- Le casacche con maniche corte e pantaloni di cotone o tela, o ancor
meglio di “tessuto non tessuto”. Alla fine di ogni seduta operatoria,
questi indumenti devono essere lasciati nella zona filtro, per essere
lavati ed eventualmente sterilizzati;
- Le calzature sono di importanza rilevante, poiché le suole sono
veicolo di numerosi germi. Possono essere utlizzati zoccoli in
plastica, il cui lavaggio e la cui sterilizzazione risultano più agevoli di
quelli in legno;
- I berretti e le maschere in materiale usa e getta “tessuto non
tessuto”, hanno lo scopo di ridurre la possibile contaminazione
proveniente dai capelli, dal naso, dalla gola.
Prima di iniziare la preparazione chirurgica delle mani
COSA FARE
PERCHE’
Tenere le unghie corte e pulite per un’efficace igiene
delle mani
La maggior parte dei microrganismi delle mani
proviene dall’area sottoungueale
Non indossare unghie artificiali, non usare smalto
per le unghie
Lo smalto scheggiato favorisce la colonizzazione da
parte di microrganismi
Togliere tutti gli ornamenti (anelli, orologi,
braccialetti) prima di entrare nel blocco operatorio
Sono potenziali ricettacoli di germi e sporcizia. Non
consento la completa rimozione dello sporco dalle
mani. Mantengono un ambiente umido che favorisce
lo sviluppo di batteri, soprattutto Gram -
Effettuare la pulizia del letto sottoungueale con un
pulisci-unghie o con uno spazzolino monouso sterile
e acqua corrente
Gli spazzolini danneggiano la cute ed aumentano la
dispersione cellulare
Lavare mani e avambracci con un sapone non
medicato se le mani sono visibilmente sporche
prima di iniziare la frizione per l’antisepsi chirurgica
Il lavaggio delle mani con sapone non antimicrobico
o antimicrobico e acqua può aiutare a rimuovere
fisicamente le spore dalla superficie delle mani
contaminate.
Infatti, nessuno degli agenti utilizzati nei lavaggi
antisettici delle mani o nei preparati antisettici per le
mani con prodotti a base alcolica è affidabile contro
le spore di Clostridium spp. o Bacillus spp.
Frizione delle mani
La frizione delle mani con soluzione a base alcolica per 20-30 secondi ha
la funzione di ridurre o inibire la crescita dei microrganismi.
L’uso della frizione con soluzione a base alcolica è la modalità da
adottare per l’antisepsi di routine delle mani, in tutte le seguenti
situazioni:
• Prima del contatto con il paziente
• Prima del contatto con un dispositivo invasivo per l’assistenza al paziente,
indipendentemente dall’uso dei guanti
• Dopo il contatto con liquidi biologici o escreti, mucose, cute non integra o
medicazioni di ferite
• Dopo il contatto con il paziente
• Dopo il contatto con l’ambiente circostante al paziente
• Se si passa da un sito contaminato del corpo ad un altro sito, durante
l’assistenza allo stesso paziente
• Dopo la rimozione dei guanti
• Prima di maneggiare farmaci
• Prima della preparazione di alimenti
Frizione delle mani
Frizione delle mani
Non usare il prodotto a base alcolica per frizionare le mani quando:
• Le mani sono visibilmente sporche o contaminate da materiale biologico
• È fortemente sospetta o accertata l’esposizione a patogeni potenzialmente
produttori di spore, inclusi gli outbreaks di diarrea (Clostridium difficile)
• In caso di intolleranza all’alcool ed in presernza di dermatiti
Evitare l’uso contemporaneo di frizioni a base alcolica e sapone antisettico.
Non asciugare le mani con una salvietta dopo la frizione.
Attendere il completo asciugamento delle mani dopo la frizione prima di indossare i
guanti.
Non aggiungere nuova soluzione ad un dispenser parzialmente
vuoto perché il contenuto può più facilmente inquinarsi
Lavaggio delle mani
Il lavaggio delle mani, eseguito con sapone liquido o antisettico per la durata di 40-60
secondi, ha la funzione di rimuovere lo sporco e di ridurre o inibire la crescita dei
microrganismi.
Il lavaggio delle mani con sapone deve essere effettuato quando:
• Le mani sono visibilmente sporche o contaminate da materiale biologico
• È fortemente sospetta o accertata l’esposizione a patogeni potenzialmente produttori di
spore, inclusi gli outbreaks di diarrea (Clostridium difficile)
• Dopo la rimozione di guanti, nel corso di focolai epidemici correlati ad infezione da
Clostridium difficile
• Dopo l’uso della toilette
• Quando la soluzione alcolica non è disponibile
• Quando la soluzione alcolica non può essere utilizzata per “intolleranza” all’alcol o in
presenza di dermatiti
Lavaggio delle mani
Il chirurgo deve esercitare un lavaggio prolungato, “chirurgico”,
di circa 6 minuti, con acqua corrente non troppo calda,
insaponando con opportune sostanza germicide e strofinando
la cute con appositi spazzolini sterili.
Le sostanze germicide più frequentemente
utilizzate sono:
• Povidone-iodio (azione disinfettante assai
efficace, anche se non immediata e non
molto durevole)
• Esaclorofene (bifenolo attivo su Gram +/ -,
con modesta azione battericida)
• Clorexidina (ha una stabile azione
decontaminante , attiva su Gram + / -, e
una notevole attività residua)
Asciugare mani e braccia con telo o salvietta sterile e tecnica asettica,
partendo dalle dita e scendendo fino ai gomiti senza mai tornare
indietro.
Quando le mani sono asciutte indossare camice e guanti sterili.
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