...

il bambino difficile

by user

on
Category: Documents
12

views

Report

Comments

Transcript

il bambino difficile
Ferrara 10 maggio 2014
Siamo tutti stranieri
nessuna terra è nostra
LA PRESA IN CARICO IN AMBITO SANITARIO
DEL BAMBINO IMMIGRATO E DELLA SUA
FAMIGLIA
Infermiere di Pronto soccorso pediatrico Morena Cavaliere
IL BAMBINO E’……..
NON E’ UN «UOMO» PICCOLO
HA UNA SUA INDIVIDUALITA’ E UNA
PERSONALITA’
DIFFERENZE SOSTANZIALI NELLA
ASSISTENZA TRA GLI ADULTI E I BAMBINI :
ETA’ E GRADO DI SVILUPPO
I MODI E LE REAZIONI
CAPACITA’ COGNITIVE
NON E’ UN SOGGETTO PASSIVO
IL BAMBINO IMMIGRATO
NON CI PUO’
ESSERE
INCONTRO SE
NON SI
RICONOSCE LA
DIFFERENZA
PREGIUDIZI……
O PORTATORI DI MALATTIE
CONTAGIOSE E
PERICOLOSE PER LA
COMUNITA’
O IL 99% DEGLI IMMIGRATI
ARRIVA SANO E SI
AMMALA DOPO 6 MESI O
1 ANNO DI PERMANENZA
NEL NOSTRO Paese.
O Parassitosi, leishmaniosi
e malaria
O Tbc ed epatiti
BAMBINI IMMIGRATI: BISOGNI NON
SODDISFATTI E UNA MIRIADE DI
PROBLEMI ASSISTENZIALI
IL RISCHIO DI SALUTE DI QUESTI
BAMBINI E’ LEGATO:
a)
DIFFICOLTA’ DEI GENITORI NEL
COMPRENDERE IL
FUNZIONAMENTO DEI SERVIZI
b)
DIFFERENZE CULTURALI
c)
DIFFICOLTA’ NELL’USO DELLA
LINGUA
d)
POVERTA’
e)
SOVRAFFOLAMENTO
NELL’ABITAZIONE IN CUI VIVE IL
BAMBINO
f)
POSIZIONE GIURIDICA –LEGALE
DEI GENITORI
g)
UTILIZZO DI MEDICINE
COMPLEMENTARI O
ALTERNATIVE
PERCHE’ VENGONO IN
PRONTO SOCCORSO?
O
O
O
O
O
O
O
O
O
O
O
O
O
FLOGOSI ALTE VIE RESPIRATORIE
PATOLOGIE GASTROENTERICHE
PATOLOGIE POLMONARI
SCABBIA
STIPSI
ASCESSI E CARIE DENTARIE
TRAUMI
CONTROLLO NEONATI
USTIONI SINO AL II° GRADO
DISIDRATAZIONE
MICOSI
DERMATITI
PUNTURE DI INSETTO
USO INADEGUATO DEL
PRONTO SOCCORSO
O ACCESSO
CONTENPORANEO DI
FRATELLI
O FREQUENTI
«RITORNI»
DA RICERCARSI…….
O
O
O
O
O
O
DIFFERENTE PERCEZIONE DELLA
MALATTIA E QUINDI ALLARMISMO
RISPETTO A PATOLOGIE
ASSOLUTAMENTE CURABILI
MANCATA COMPRENSIONE DEL
SISTEMA DEI SERVIZI SANITARI
PRESENTI SUL TERRITORIO
PROBABILE «ABITUDINE» ACQUISITA
NEL PAESE DI ORIGINE, DOVE I LUOGHI
DI PRIMO SOCCORSO
RAPPRESENTANO A VOLTE L’UNICA
STRUTTURRA
MAGGIORE FIDUCIA NELLA STRUTTURA
OSPEDALIERA
DIFFICOLTA’ NEL MANTENERE
CONTINUITA’ CON IL PEDIATRA DA
PARTE DEI GENITORI (ORARI E GIORNI
PREVISTI)
APERTO 24 ORE MAGGIORE INCIDENZA
ORE NOTTURNE
PRESENZA DI UNA QUOTA DI MINORI STRANIERI
IRREGOLARI, NON INSERITI ALL’INTERNO DEL S.S.N, CUI
NON E’ CONCESSO L’ACCESSO AI SERVIZI TERRITORIALI,
MA SOLO AI PRESIDI D’URGENZA
o TENDENZA AD AMMALARSI, PER VIA DELLO SPESSO
PRECARIE CONDIZIONI DI VITA
o SI PRESENTANO AI SERVIZI IN ORARI COMPATIBILI CON
LE ESIGENZE FAMILIARI (ORARI DI LAVORO, MEZZI DI
TRASPORTO). NE CONSEGUE IL RICORSO A VISITE
«URGENTI» O COMUNQUE IN LUOGHI E TEMPI
INAPPROPRIATI
IL RICORSO AL PEDIATRA E ALLE VISITE AMBULATORIALI
RAPPRESENTA
IL
SIGNIFICATIVO
INDICATORE
DI
INTEGRAZIONE,
SONO ANCORA SCARSI L’AFFIDAMENTO E L’ATTENZIONE
ALLA MEDICINA PREVENTIVA E GENERICA.
o
L’INFERMIERE
TRANSCULTURALE
NELL’AMBITO
DELL’ASSISTENZA SANITARIA,
IL RAPPORTARSI CON
CLIENTI DI DIVERSE CULTURE
ED ETNIE RAPPRESENTA
UN’IMPORTANTE SFIDA PER I
PROFESSIONISTI
INFERMIERI, I QUALI SONO
CHIAMATI A DIMOSTRARE
COMPETENZE
PROFESSIONALIRELAZIONALI IN OGNI
CIRCOSTANZA ED
ATRAVVERSO OGNI CULTURA.
NURSING
TRANSCULTURALE
NECESSITA’ PRIMARIA PER IL
CONTINUO CONFRONTO CON
PERSONE DI CULTURE, STORIE,
ASPETTATVE, ESPRESSIONI E
PERCEZIONE DEI BISOGNI
DIVERSI DAI NOSTRI PORTA
UNA
CONTINUA
TRASFORMAZIONE
NEI
COMPORTAMENTI,
ATTEGGIAMENTI,
LINGUAGGIO……..MA
ANCHE
NELL’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA
CONFRONTO CON LA
MULTICULTURALITA’
SI RENDE NECESSARIO
UNA GRANDE
ATTENZIONE A QUESTE
«ALTRE REALTA’»,
PRENDENDO IN
CONSIDERAZIONE NON
SOLO DIVERSITA’
LINGUISTICHE MA
ANCHE QUELLE
CULTURALI, RELIGIOSE,
ECONOMICHE,
SPIRITUALI…..
NURSING
TRANSULTURALE
SI TRATTA DI UNA DISCIPLINA PRATICA CHE SI
PREFIGGE DI RISPONDERE AL BISOGNO DI
ASSISTENZA DEL PAZIENTE , MA NON DEVE
PRESCINDERER DALLO STUDIO E DALLA
CONOSCENZA DELLA PERSONA ASSISTITA,
CON LA SUA STORIA, LA SUA CULTURA, MA
ANCHE CON LE SUE ASPETTATIVE, PER
RISPONDERE AI SUOI BISOGNI ASSISTENZIALI
CON EFFICACIA, EFFICIENZA, ADEGUTEZZA E
RISPETTOSITA’
NURSING
TRANSCULTURALE
E’ NECESSARIO UN APPROCCIO
TRANSCULTURALE ALLA MALATTIA
DELL’IMMIGRATO, CHE TENGA CONTO
DEL DIVERSO MODO DI CONCEPIRE LO
STATO DI MALATTIA IN CULTURE
PROFONDAMENTE DIVERSE DALLE
NOSTRE.
L’ASSISTENZA
INFERMIERISTICA
TRANSUCLTURALE
O CAPIRE COME IL CONTESTO DI VITA POSSA
INFLUIRE SULLE MODALITA’ DI CURA
O LE POSSIBILITA’ ECONOMICHE
O DOMANDARE IN CHJE MODO NEL PAESE DI
ORIGINE SI RISOLVEREBBE IL PROBLEMA
O SPIEGARE L’IMPORRTANZA DI FARE CERTI
ESAMI E DOVE
COSA DOBBIAMO CAPIRE
O DISPONIBILIA’ ECONOMICHE LIMITATE
O MANCANZA DI UNA RETE FAMILIARE: NON C’E’ NESSUNA
PERSONA CONOSCIUTA E STIMATA A CUI AFFIDARE LE
PRIORIE CURE, ES. LA MADRE
O MANCANZA O PRECARIETA’ ALLOGGIATIVA CHE PUO’
CAUSARE PROBLEMI DI SALUTE, MA CHE A VOLTE
DIVENTANO PROBLEMI VISSUTI PIU’ IMPORTANTI DELLA
SALUTE STESSA
O UTILIZZO DIVERSO E/O INAPPROPRIATO DI FARMACI E DI
ALTRE SOSTANZE
O INSICUREZZA EMOTIVA CHE PROCURA PREOCCUPAZIONE
ED ANSIA SPORPRORZIONATA ANCHE PER LA RISOLUZIONE
DI PICCOLI PROBLEMI O AL CONTRARIO, NEGAZIONE
COMPLETA DELLA MALATTIA
COMPETENZE INTERCULTURALI
NEGLI OPERATORI SANITARI
O GARANTISCE LA QUALITA’ DEL
TRATTAMENTO PER LA POPOLAZIONE
MIGRANTE IN TERMINI DI PARI
OPPORTUNITA’ E NON DI DISCRIMINAZIONE
O RIDUZIONE DEI COMPORTAMENTI SBAGLIATI
O SAPERE INTERAGIRE CON PERSONALE CHE
CI AIUTI NELLA COMPRENSIONE DEGLI
ALTRI POPOLI : MEDIATORE CULTURALE
(FIGURA INDISPENSABILE PERCHE’ NON
INSORGANO ERRORI CLINICI)
PERCHE’ LA MEDIAZIONE
CULTURALE
 AUMENTO DELLE PERSONE STRANIERE
 DIFFICOLTA’ NELLA COMUNICAZIONE E NELLA CONVIVENZA
 DIFFICOLTA’ NELL’ACCESSO E NEL’USO DEI SERVIZI
 PREGIUDIZI, STEREOTIPI
 SITUAZIONI DI IRREGOLARITA’
 DISUGUAGLIANZE
 NON CONOSCENZA DEL FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA’ DI
ACCOGLIENZA
 SCARSA CONOSCENZA DEL CONCETTO DI MALATTIA CRONICA
IL MEDIATORE
-
AIUTA GLI OPERATORI A COMPRENDERE IL MONDO
DELL’IMMIGRATO
-
AIUTA L’IMMIGRATO A CAPIRE QUELLO CHE
CHIEDERE E TROVARE IN QUEL SERVIZIO
PUO’
TRIANGOLO TERAPEUTICO
LA MEDIAZIONE LINGUISTICO-CULTURALE SI PRESENTA
COME UN PARTICOLARE TIPO DI COMUNICAZIONE IL
MEDIATORE SI COLLOCA COME TERZO ELEMENTO
ALL’INTERNO DELLA RELAZIONE INFERMIERE-PAZIENTE
STRANIERO.
BARRIERE CHE IMPEDISCONO LA COMUNICAZIONE
INSERIMENTO DEL MEDIATORE DEVE AIUTARE A
SPEZZARE QUESTA BARRIERA.
PER GLI OPERATORI SANITARI IL CORPO DEL BAMBINO
HA UN VALORE STRETTAMENTE BIOLOGICO E NON
TIENE CONTO DEL CONTESTO CULTURALE DI
PROVENIENZA.
PER QUESTO LA MEDICINA INTERCULTURALE, PRIMA DI
CURARE, CERCA DI CAPIRE CHE COSA INTENDE
DAVVERO IL PAZIENTE QUANDO DICE DI STARE MALE…..
ANNI FA FU LANCIATA UNA CAMPAGNA CONTRO L’AIDS
FRA IMMIGRATI AFRICANI CHE EQUIPARAVA QUESTA
MALATTIA AL CANCRO, MA FU UN FALLIMENTO PERCHE’
NELLA LORO SOCIETA’ IL CANCRO SPAVENTA MOLTO
MENO DELLA MALARIA O DELLA DIARREA INFANTILE.
INFERMIERE PEDIATRICO
DEVE USARE UN LINGUAGGIO IL PIU’ SEMPLICE
POSSIBILE CON LA CONTINUA VERIFICA DELLA
COMPRENSIONE, OCCORRE TENERE CONTO OLTRE CHE
DEL SIGNIFICATO SEMANTICO DELLE PAROLE CHE
USIAMO AMCHE DELLA RISONANZA CHE CERTE
ESPRESSIONI POSSONO AVERE PER LE FAMIGLIE CHE
CI STANNO DI FRONTE…..
LA PRIMA MEDIAZIONE
E’ L’ASCOLTO
COME IN OGNI PROCESSO COMUNICATIVO LA PRIMA
COSA DA FARE E’ PORSI IN UNA POSIZIONE DI ASCOLTO
MA DI UN ASCOLTO ATTIVO CHE PERMETTA LA
COMPRENSIONE DELLA RICHIESTA ….
•
•
•
•
SOSPENSIONE DI OGNI GIUDIZIO O PREGIUDIZIO….
NON DIMENTICHIAMO CHE L’IMMIGRATO HA
DIFFICOLTA’ DI TIPO LINGUISTICO, CI OSSERVA,
LEGGE NEL NOSTRO SGUARDO, TENTA DI CAPIRE
COSA C’E’ DIETRO
CI PUO’ LEGGERE IL PREGIUDIZIO O LA CHIUSURA
OPPURE LA DISPONIBILITA’ E LO SFORZO DI
COMPRENDERE….
L’OPERATORE DVE INTERROGRASI SULL’IMMAGINE
CHE
HA
DELL’IMMIGRATO
E
DEL
SUO
COMPORTAMENTO
PER
SUPERARE
OGNI
ATTEGGIAMENTO PREVENUTO O CHIUSO
LA COMUNICAZIONE NON
VERBALE NELLE VARIE
CULTURE
NON TUTTE LE CULTURE UTILIZZANO CON LA STESSA
FREQUENZA LA COMUNICAZIONE NON VERBALE,
SEMBRA DIPESO DALLE DIVERSE CONDIZIONI
STORICHE, GEOGRAFICHE E SOCIALI.
- I POPOLI DELL’EUROPA MERIDIONALE E QUELLI ARABI
E MEDIORIENTALI, A DIFFERENZA DEI POPOLI NORDICI,
UTILIZZANO FREQUENTI GESTI DELLE MANI E DEL VISO
MENTRE PARLANO.
LIVELLI D’INCOMPRENSIONE
INFERMIERE BAMBINO-GENITORE
•
•
•
•
•
LIVELLO PRELINGUISTICO: DIFFICOLTA’ A COMUNICARE
IL PROPRIO VISSUTO INTERIORE
LIVELLO LINGUISTICO: PROBLEMI LESSICALI E
SEMANTICI
LIVELLO METALINGUISTICO: DIFFERENTE SIGNIFICATO
SIMBOLICO NELLE DIVERSE LINGUE
LIVELLO CULTURALE: CULTURA = IMPRINTING CON CUI
UNA PERSONA HA DEFINITO LA PROPRIA IDENTITA’
LIVELLO
METACULTURALE:
CONSEGUENZA
DEL
PRECEDENTE- ESASPERAZIONE
DIAOLOGO OPERATORE
SANITARIO-PAZIENTE
I° FASE
ESOTISMO
II° FASE
SCETTICISMO
III° FASE
CRITICISMO
INFERMIERE
S. DI SALGARI
GENITORE
S.GENRAL H
QUESTO NON HA NIENTE
MI FA PERDERE DEL TEMPO
MI CURANO MALE
perché SONO
STRANIERO
SUPERARE I GIUDIZI
ACCETTARE I LIMITI
DELLA MEDICINA E
COMPRENDERE COSA
È
realisticamente
possibile avere
Stress da transculturazione da
parte degli operatori sanitari
I ° fase ARROCCAMENTO : cosa vuole questo, le cose
stanno come le conosco io!!!!
II° fase IPERADATTAMENTO: se voglio essere efficace
devo adattarmi del tutto a lui….
III° fase RIFORMULAZIONE E MOLTIPLICAZIONE DELLA
PROPRIA IDENTITA’: quali possono essere i miei nuovi
modi di essere professionista con gli stranieri……
Utilizzo di maggiori informazioni e quindi
CRESCITA’ DELL’IDENTITA’
LETTERA DI UNA BAMBINA ALBANESE: IO DICO SEMPRE ALLA MIA MAMMA E A MIO
PADRE DI IMPARARE UN PO’ MEGLIO L’ITALIANO PER NON FARMI FARE BRUTTE
FIGURE, MA LORO LAVORANO SEMPRE E NON IMPARANO MAI A PARLARE BENE, PER
QUESTO IO DELLE VOLTE MI VERGOGNO AD ANDARE IN GIRO CON LORO…..
IERI
OGGI
LA CURA MIGLIORE PER IL RAZZISMO E’
TROVARTI DI FRONTE A QUALCUNO CHE TI
SPARA ADDOSSO. NON IMPORTA IL COLORE
DELLA PELLE DI CHI VIENE A SALVARE LA
TUA….BIANCO O NERO, SEI DISPOSTO AD
ABBRACCIARLO…….
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
Fly UP