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Bambini sfruttati. Diritti negati.
Realizzato da Fischetti Emanuela, Martini Alessandra e Graps Denise – 3^A I principi internazionali di riferimento Bambini: un mestiere difficile Cos’è il lavoro minorile? In quali settori lavorano i bambini Italia: quale situazione? La Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza è composta da un Preambolo e da 54 articoli. Tra questi si riconoscono l’articolo 32 contro lo sfruttamento economico, gli articoli 28 e 29 sono dedicati al diritto all’educazione, altri due fondamentali riferimenti internazionali sono le Convenzioni 138 e 182 dell’organizzazione Internazionale del Lavoro. Nel periodo compreso tra il 2000 e il 2004 si è verificata una riduzione di minori che lavorano. La maggior parte dei bambini lavora in agricoltura. Tanti bambini sono sfruttati, molti di loro devono affrontare lavori rischiosi e le peggiori forme di sfruttamento. “Gli Stati riconoscono il diritto al fanciullo di essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi …” Articolo 32 Quindi l’articolo 32 sostiene il diritto dei bambini a non essere sfruttati in lavori che danneggiano la salute e ostacolano o impediscono l’istruzione, lo sviluppo e il loro benessere. I bambini che lavorano sono sparsi in tutto il mondo, sono concentrati soprattutto in Asia e nel Pacifico, vengono anche sfruttati nei paesi industrializzati come in Europa e negli Stati Uniti. Agricoltura Servizi Industria In Italia lo sfruttamento del lavoro minorile è presente sia in aree economicamente disagiate che in altre a reddito più alto. Secondo l’ISTAT lavorano 144000 tra i 7 e i 14 anni. Il fenomeno nel nostro Paese esiste ma è poco analizzato. “Gli stati riconoscono il diritto al fanciullo di essere protetto contro lo sfruttamento economico e di non essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi e sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale.”