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Dall*Educazione Fisica alle Scienze Motorie

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Dall*Educazione Fisica alle Scienze Motorie
Dall’Educazione Fisica alle
Scienze Motorie
PROF.SENAREGA
Concetto Educazione Fisica
 Educazione sportiva: per essere educativa deve
assumere un carattere aperto, partecipazione di tutti,
non deve essere emarginante, mezzo di sviluppo
delle maggior numero possibile di capacità degli
alunni
 Attività ludico-ricreativa: interpretata come
condotta motoria facilitatrice di apprendimenti e
come opportunità di espressione personale, ma
anche come mezzo di «evasione» per scaricare ansia,
stress e per stimolare la socializzazione
Concetto Educazione Fisica
 Esercizio ginnico: mezzo per rispondere alle
esigenze di salute e igieniche, suo scopo è costruire,
colmare lacune e conservare nel tempo, in modo
misurato, il capitale di efficienza fisica
 Educazione motoria: funzione di stimolo per una
migliore conoscenza, scoperta e percezione del
proprio corpo e delle sue possibilità
Concetto Educazione Fisica nel tempo
 Anni ’70 concezione più ambientalista , gli alunni
dovevano raggiungere una serie di conoscenze con un
livello di acquisizione stabilito a priori. L’osservazione
dell’apprendimento è basata sulla quantificazione dei
risultati.
 Anni ‘80 (Piaget e Bruner) educazione un processo
più individualizzato; obiettivi, contenuti, metodi più
incentrati sugli alunni. Obiettivi generali , specifici,
operativi a cui si integrano quelli di Bloom obiettivi
intellettivo-conoscitivi, seguiti da quelli affettivoemozionali e in ultimo quelli psicomotori, meno
importanti. Sport extrascolastico ritenuto perdita di
tempo.
Concetto Educazione Fisica nel tempo
 Anni ‘90 il soggetto viene considerato in funzione
di una serie di potenzialità e attitudini individuali
diverse che vanno stimolate e trasformate in
capacità. Queste attitudini non sono dominio di
una sola area, viene rivalutata Educazione Fisica e
Sportiva che ha un’alta valenza transdisciplinare.
«Si costruisce insieme». L’agire sociale più
importante del passato. Si impara a costruire non a
essere costruiti
Autori di riferimento anni ‘90
 Vygotskij L. concetto «zona sviluppo prossimale»
per cui con una metodologia adatta e rispettando le
caratteristiche individuali a tutti è permesso di
apprendere
 Edgard M. «educazione alla complessità»
attraverso l’insegnamento si deve offrire la
possibilità di creare competenze trasferibili nella
complessità della realtà sociale.
Autori di riferimento anni ‘90
 Novak J. «mappe concettuali» si apprendono
meglio i concetti se si possono collegare tra loro
attraverso mappe concettuali
 Gardner H. «intelligenze multiple» intelligenza
corporeo-cinestesica, spaziale, interpersonale,
intrapersonale, quindi valorizzazione Educazione
Fisica come elemento che coinvolge l’individuo
globalmente
Educazione Fisica e Scienze Motorie
 Programmi precedenti
- Educazione Fisica 1° e 2° grado: sequenziali,
settoriali con obiettivi generali, specifici, operativi
 Situazione attuale
- Educazione Fisica 1° grado con discipline e
ambiti disciplinari, traguardi delle competenze,
obiettivi di apprendimento
- Scienze Motorie 2° grado con aree, assi, ambiti,
competenze, obiettivi specifici di apprendimento
Educazione Fisica 1° grado
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO
SPAZIO E IL TEMPO
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME
MODALITA’COMUNICATIVO-ESPRESSIVA
LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY
SALUTE BENESSERE PREVENZIONE E
SICUREZZA
Scienze Motorie 2° grado
Compiti moderno docente Educazione
Fisica/Scienze Motorie
 E’ chiamato a individuare percorsi e strategie
attuative che, da un lato devono percepire le
innovazioni delle scienze di riferimento e dall’altro
devono essere programmati con un’attenta
competenza professionale
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