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LEZIONE 5 DELLA SCUOLA DEL SABATO IL CONFLITTO CONTINUA 1° TRIMESTRE 2016 SABATO 30 GENNAIO 2016 Quando confrontiamo le vite di Davide, Elia, Ezechia, Ester e Nehemia, sorgono temi simili: Dio è in grado di usare persone “insignificanti” per arginare la marea del male. Grazie ad alcuni di questi racconti possiamo vedere che, nonostante i numerosi ostacoli, non dobbiamo arrenderci davanti alla malvagità dilagante, rimaniamo invece saldi nella potenza di Dio, il quale è fedele alle promesse del patto, compiutesi per noi in Gesù. «e tutta questa moltitudine riconoscerà che l'Eterno non salva per mezzo di spada né per mezzo di lancia; poiché l'esito della battaglia dipende dall'Eterno, ed egli vi darà nelle nostre mani'» «Nella lettera aveva scritto così: 'Ponete Uria al fronte, dove più ferve la mischia; poi ritiratevi da lui, perché egli resti colpito e muoia'.» Umile pastore, di fronte a un esercito spaventato, diede prova di grande fede, rendendo gloria a Dio. Lussurioso re, lascia che il suo valoro esercito combatta per lui la battaglia, sprofondando nella corruzione del peccato. (1ª Samuele 17:47) Il Gran Conflitto si combatte nel cuore di ognuno di noi. Anche se a volte cadiamo sotto il potere del nemico, Dio è disposto a continuare a lavorare con coloro che veramente si pentono. (2ª Samuele 11:15) «Allora Elia si avvicinò a tutto il popolo, e disse: «Fino a quando zoppicherete dai due lati? Se il SIGNORE è Dio, seguitelo; se invece lo è Baal, seguite lui». Il popolo non gli rispose nulla. (1 Re 18:21) La storia di Elia descrive molto bene il Conflitto: Dio sfida le potenze delle tenebre (Baal e Asherah). Gli dei della fertilità potranno portare la pioggia su Israele? Davanti al popolo indeciso, un solo profeta è dalla parte di Dio, mentre i 450 profeti di Baal e i 400 di Asherah difendono i loro dei. (1Re 18:19) Similmente alla fine del Conflitto avverrà la stessa cosa, i servi di Dio saranno esaltati, i servi del maligno saranno distrutti, e il carattere di Dio verrà vendicato. «Rispondimi, SIGNORE, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o SIGNORE, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!» (1ª Re 18:37) La preghiera di Elia evidenzia il modo in cui Dio agisce nei nostri cuori. Noi non possiamo in nessun modo cambiare i nostri affetti, tanto da amare il bene e odiare il peccato. Tuttavia, se ci mettiamo nelle mani di Dio e scegliamo di rivolcerci a Lui, lo Spirito Santo farà quest’opera trasformandoci in creature nuove. Nuovi sudditi del regno dei Cieli. «Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e levati in alto gli occhi? Contro il Santo d'Israele!» (2ª Re 19:22) Qui abbiamo un nuovo episodio del Conflitto. L’Assiria, che già aveva conquistato il regno d’Israele, ora lanciava i suoi eserciti contro il regno di Giuda. Per bocca del re Sennaccherib, fu lanciata una sfida al vero Dio. Egli sarebbe stato capace di vincere i loro dei, che gli avevano date tante vittorie? Cosciente che la battaglia non era sua, ma di Dio, Ezechia si rivolse a Lui in preghiera. La risposta fu rapida. Isaia profetizzò la disfatta dell’Assiria per mano dello stesso Dio. In questo caso nessun uomo avrebbe combattuto. L’angelo dell’Eterno annientò completamente l’esercito assiro. Lo stesso Sennaccherib ritornò in Assiria solo per incontrare la morte per mano dei suoi stessi figli. «Il carattere cristiano si sviluppa solo se è esposto alla prova. Se non ci sono prove da superare non c'è neanche sviluppo. L'esposizione al rigetto e all'opposizione spinge il seguace di Cristo a una maggiore vigilanza e a una più fervente preghiera verso l'Onnipotente. La dura prova sopportata per mezzo della grazia divina sviluppa pazienza, vigilanza, forza e una profonda e costante fiducia in Dio. E’ il trionfo della fede cristiana che rende il suo seguace capace di soffrire e di essere forte; di subire e così di conquistare, di essere mortificato tutto il giorno e tuttavia di vivere, di portare la croce e così vincere la corona di gloria.» E.G.W. (Gli uomini che vinsero un impero - pag. 293) «E Aman disse al re Assuero: C'è un popolo separato e disperso fra i popoli di tutte le provincie del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non è quindi interesse del re tollerarlo.» (Ester 3:8) Amman odiava Mardocheo perché non era disposto ad adorarlo come facevano gli altri. Oltre al decreto di morte c’era un problema di adorazione, una nuova battaglia del Conflitto. «Satana stesso, l’istigatore del progetto, cercava di eliminare coloro che conservavano la conoscenza del vero Dio.» (E.G.W. Profeti e re - pg. 302). La stessa storia si ripeterà alla fine del tempo. Satana perseguiterà il rimanente fedele (Apocalisse 12:17) e comanderà di uccidere tutti quelli che non accetteranno di adorarlo. (Apocalisse 13:15). «Siano i tuoi orecchi attenti, i tuoi occhi aperti per ascoltare la preghiera che il tuo servo ti rivolge adesso, giorno e notte, per i figli d'Israele, tuoi servi, confessando i peccati dei figli d'Israele: perché abbiamo peccato contro di te; abbiamo peccato io e la casa di mio padre.» (Nehemia 1:6) Cosa possiamo imparare dalla preghiera di Daniele 9:4-19 e Nehemia 1:5-11 in relazione al gran Conflitto? Confessione del peccato, spirito di pentimento, richiesta d’aiuto nei conflitti (sia a livello personale che ecclesiastico). Dopo la preghiera viene l’azione. Nehemia trovò grazia davanti al re e fu nominato governatore della Giudea. Incoraggiò il popolo a ricostruire la città ed esso si mise all’opera. Non importavano gli scherni, le minacce o le menzogne. L’opera di Dio veniva per primo. Così è anche oggi. «Quando sorgono delle perplessità, come certamente avverrà, avvicinatevi a Dio e lui si avvicinerà a voi. Allora, quando il nemico verrà come una fiumana, lo Spirito del Signore alzerà un riparo in vostro favore. Afferratevi all’idea che c’è una grande opera da fare e che né l’influsso né l’opposizione di nessuno vi potrà separare dal chiaro sentiero del dovere. Allora potrete dire con Nehemia: “La mano del mio Dio è su di me”. (Nehemia 2:18)» E.G.W. (Ogni giorno con Dio - 2 Ottobre)