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“Dillo alla Lombardia 2015”
Tavolo tematico
Città metropolitana
Executive summary
Milano
Palazzo Lombardia
27 marzo 2015
TEMI
 Città metropolitana referente per l’intera area urbana
 Perimetrazione territoriale e zone omogenee
 Piano strategico strumento di vision
 Milano Città metropolitana europea
 Innovazione amministrativa e del processo decisionale
2
Città metropolitana referente per l’intera area urbana / 1
Principali spunti emersi
 La Città metropolitana di Milano, per la sua natura di ente “artificiale”,
deve conquistare la propria legittimazione dimostrando capacità di
risolvere questioni e problemi dell’intera area urbana, più ampia
rispetto ai confini istituzionali della Città metropolitana.
 Ambiti prioritari di intervento:
1. Pianificazione del territorio e urbanistica
2. Mobilità e trasporti
3. Servizi pubblici a rete
4. Sviluppo economico e politiche del lavoro.
3
Città metropolitana referente per l’intera area urbana / 2
Principali spunti emersi
 Pianificazione del territorio e urbanistica: definizione congiunta (Città
metropolitana – Regione Lombardia) delle “regole” in materia di uso misurato
dei suoli; sviluppo di piani urbanistici di rango metropolitano; ragionevole
perequazione urbanistica nella distribuzione e localizzazione dei servizi;
semplificazione e sburocratizzazione.
 Mobilità e trasporti: preferibile gestione tecnica sul modello “Agenzia”;
integrazione e omogeneizzazione tariffaria; rafforzamento della connettività tra
centro e periferia.
 Servizi pubblici a rete: creazione di “cabine di regia” per la gestione dei servizi a
rete; unicità dell’autorità istituzionale responsabile delle reti servizi (acqua,
illuminazione, energia); valorizzazione della cooperazione intercomunale quale
ambito di erogazione dei servizi.
 Sviluppo economico e politiche del lavoro: creazione di agenzie di scopo e di
sedi di concertazione e incontro tra parti sociali e istituzioni; porre attenzione
alla ri-centralizzazione delle politiche attive per il lavoro.
4
Perimetrazione territoriale e zone omogenee / 1
Principali spunti emersi
 Non “inchiodare” i confini: il territorio metropolitano definito dalla Legge
Delrio è insufficiente per una realtà multi-centro come quella dell’area di
Milano.
 L’Atlante delle trasformazioni metropolitane, realizzato dal Politecnico di
Milano (disponibile da giugno 2015), dimostra che alcuni fenomeni di
genesi metropolitana oggi si estendono ben oltre i confini istituzionali (ad
esempio l’immigrazione).
 Utilizzare l’occasione della Città metropolitana come occasione per il
ridisegno di tutti i livelli di governo territoriale.
 Dal punto di vista procedurale una ridefinizione dei confini passa attraverso
l’interlocuzione con le Province vicine e i Comuni limitrofi interessati a
partecipare al progetto metropolitano, grazie allo sviluppo di temi e
politiche di area metropolitana (cfr. slide 4).
5
Perimetrazione territoriale e zone omogenee / 2
Principali spunti emersi
 L’allargamento dei confini può essere bilanciato con la definizione interna
alla Città metropolitana di zone omogenee, che sarà fondamentale per dare
valore agli altri poli istituzionali dell’area.
 Esemplificativo è il caso di Vigevano – comune richiedente l’adesione alla
Città metropolitana - che si caratterizza per omogeneità produttiva e
ambientale con l’area milanese, verso la quale tende anche il flusso
pendolare. La zona omogenea consentirebbe di riconoscerle un ruolo di
capofila della zona omogenea del sud - milanese.
 Strategica è anche l’analisi delle zone omogenee rispetto agli spontanei
rapporti associativi tra Comuni, potendo questi coincidere con la
dimensione dei servizi.
6
Piano strategico strumento di vision
Principali spunti emersi
 Il Piano strategico triennale deve avere, allo stesso tempo, le caratteristiche
di uno strumento di vision e operativo (programmazione di interventi
concreti).
 Caratteristiche indispensabili del Piano: attenzione alle dimensioni di
processo, selettività dei temi, politiche generatrici di economie interne ai
territori.
 Obiettivi: semplificazione, innovazione, intermodalità, integrazione e
cooperazione intercomunale, valorizzazione della democrazia partecipativa.
7
Milano Città metropolitana europea
Principali spunti emersi
 Oggi la competizione globale è sempre più tra territori metropolitani.
 Milano è, per sua natura, una città con una doppia dimensione relazionale:
esterna e locale.
 La dimensione relazionale esterna consente di dialogare direttamente con
l’Europa, senza intermediazione statale. Milano deve rappresentare un gate
verso l’Europa per l’intera area urbana.
 La dimensione relazionale locale deve consentire la costruzione di un
rapporto nuovo tra centri decisionali, che permetta ai Comuni di difendere
la propria vocazione identitaria, riconoscendo contemporaneamente il ruolo
strategico della Città metropolitana nella gestione delle utilities.
8
Innovazione amministrativa e del processo decisionale / 1
Principali spunti emersi
 Innovazione amministrativa attraverso la collaborazione e gli accordi
interistituzionali; sperimentazione degli accordi metropolitani (evoluzione
degli Accordi di Programma).
 Caratteristiche innovative del processo decisionale
negoziazione, integrazione e sussidiarietà orizzontale.
metropolitano:
 L’esperienza della Città metropolitana deve garantire integrazione nella
definizione delle policy tra i soggetti presenti nel suo territorio.
 La definizione del ruolo della Città metropolitana deve passare attraverso
processi di negoziazione con la Regione - per la definizione delle funzioni –
e con il Governo nazionale - per la protezione e cura degli interessi di livello
metropolitano.
9
Innovazione amministrativa e del processo decisionale / 2
Principali spunti emersi
 Centrale nel nuovo modello decisionale è la partecipazione delle autonomie
funzionali, dei rappresentanti delle associazioni produttive e in generale di
tutti gli stakeholder coinvolti nel processo, che possano condividere la
propria conoscenza.
 Cambio di paradigma nell’approccio politico: dalla revisione della spesa alla
performance territoriale.
 Responsabilità e “generosità” della classe dirigente al fine di creare un
sistema di governance all’altezza dei bisogni di cittadini e imprese.
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PROPOSTE
1
2
3
Condivisione delle conoscenze già disponibili e loro sviluppo grazie al
coinvolgimento di tutti gli stakeholder
Favorire l’ideazione e lo sviluppo di progetti inter-istituzionali con la
partecipazione di tutti i soggetti interessati, anche al fine delle possibili ricadute
positive sull’intera area metropolitana e le future aree vaste
Innovazione del processo decisionale, attraverso l’individuazione e
sperimentazione di nuovi modelli di governance.
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PARTECIPANTI
1/2
Giulio Gallera
Sottosegretario ai Rapporti con la Città metropolitana e al coordinamento
dei progetti speciali afferenti allo stesso territorio
Paolo Ioriatti
Dirigente Struttura Riordino istituzionale territoriale
Sabrina Bandera
Facilitatore Éupolis Lombardia
Stakeholder
Nome
Società/Ente
Alessandro Aleotti
Milania.it
Enzi Balboni
Università Cattolica di Milano
Alessandro Balducci
Politecnico di Milano
Filippo Paolo Barberis
Consigliere metropolitano – Città metropolitana di Milano
Giovanni Barzaghi
Confartigianato Lombardia
Eugenio Alberto Comincini
Vice sindaco metropolitano - Città metropolitana di Milano
Giampaolo Corda
Centro Studi Grande Milano
Gianroberto Costa
Confcommercio Milano
Bruno Dapei
Osservatorio Metropolitano
Paolo Ferrara
DigiCamere
Giorgio Oldrini
Anci Lombardia
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PARTECIPANTI
2/2
Nome
Società/Ente
Franco Sacchi
Centro Studi PIM
Andrea Sala
Sindaco Comune di Vigevano
Pieri Giuseppe Torrani
Associazione Interessi Metropolitani
Michele Angelo Verna
Assolombarda
Sistema regionale
Gabriele Cartasegna
Gabriele Coltorti
Roberta Gagliardi
Giovanni Giagoni
Vincenzo Mamoli
Confcommercio Lombardia
Centro Studi Grande Milano
Confartigianato
Direttore generale Città metropolitana di Milano
Confartigianato
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