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mai così vicini - Teatro Spazio Bixio

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mai così vicini - Teatro Spazio Bixio
UNA RASSEGNA TEATRALE DI
TEATRO SPAZIO BIXIO
DECENNALE DELLA RASSEGNA
TEATRO ELEMENTO
MAI COSÌ VICINI
in collaborazione con il Teatro Sant’Antonio di Montecchio Maggiore
NOV 2015 / APR 2016
VERSION E POSITI VA - Q UADRICROMI A
amaranto: c20%; m100%; y100%; k26%
nero: c0%; m0%; y0%; k85%
WWW.UNDERWATERSCULPTURE.COM
CON IL PATROCINIO
COMUNE DI VICENZA
PROVINCIA DI VICENZA
TEATRO ELEMENTO COMPIE 10 ANNI
TEATRO ELEMENTO È UNA RASSEGNA
A CURA DI THEAMA TEATRO
presidente
Aristide Genovese
staff organizzativo
Martina Canton
Alice Mattiolo
direzione artistica
Piergiorgio Piccoli
responsabili formazione t/d
Anna Zago
Ester Mannato
ufficio produzione
Alessandro Bevilacqua
ufficio organizzativo
Carloalberto Piccoli
staff artistico
Daniele Berardi
Anna Farinello
Max Fazenda
Alessandra Niero
Marina De Luca
Mara Santacatterina
Ilaria Pravato
Matteo Zandonà
staff tecnico
Florin Perdun
Sergio Baldin
amministrazione
Marica Zenzolo
Claudia Ceccato
direzione tecnica
Claudio Scuccato
SPONSOR
STORE CREAZZO
Via Olmo 34 – SS 11
Tel. 0444/349104
[email protected]
Ovale Shop
Vicenza - Creazzo
PARTNER
BIBLIOTECA CIVICA BERTOLIANA
Per il decimo anno consecutivo Theama Teatro e il Comune di Vicenza propongono la rassegna teatrale Teatro Elemento.
L’atteso appuntamento giunge a questo importante traguardo dopo un decennio
di attività progettata con una fortissima relazione con la città.
Gli spettacoli proposti in questo arco di tempo hanno sempre rappresentato un’offerta eterogenea di quanto prodotto su tutto il territorio nazionale, facendo dello
Spazio Bixio un punto di riferimento. Tanti sono stati gli artisti (soprattutto giovani)
transitati in questo vivace spazio off cittadino che in seguito sono diventati nomi
importanti della scena teatrale e coreutica italiana ed internazionale: Marta Dalla
Via, Daniele Timpano, Fibre Parallele, Compagnia Trepunti, Barabao Teatro, Tiziana
Bolfe. Ma il Teatro Spazio Bixio ha accolto anche eventi eccezionali, con la partecipazione di nomi illustri della cultura e del teatro italiano. Una programmazione
completa, quindi, che pur prestando un occhio particolare all’innovazione (come
si deve ad ogni spazio off europeo) non ha disdegnato assidue puntate nella tradizione e nell’intrattenimento intelligente.
Tra le caratteristiche rilevanti dello spazio non possiamo dimenticare anche la
quantità delle proposte, sempre nel rispetto dell’alta qualità. Ogni stagione ha
infatti ospitato non meno di quaranta spettacoli, toccando anche in alcuni anni
punte di settanta - ottanta appuntamenti.
Quest’anno il decennale non poteva che far propria la lunga esperienza e riassumere in una stagione le caratteristiche salienti di tutta l’attività del periodo passato.
Si darà forma, dunque, ad un lungo e complesso programma che mette al centro
della scelta gli spettacoli d’innovazione, con un marcato carattere di approfondimento sui temi legati alla quotidianità e al vivere contemporaneo con anche tre
appuntamenti dedicati alla danza in collaborazione con il Circuito Arteven. La caratteristica della programmazione sarà dunque un invito alla riflessione, alla libera
creatività e all’impegno civico, al fine di usare il teatro in “vicinanza” al pubblico
e alla città, accompagnando lo spettatore in un percorso di presa di coscienza
ed elaborazione (intellettuale e poetica) sul mondo contemporaneo. Teatro, sì,
ma anche danza e musica, in un sapiente equilibrio di forme di espressione per
comporre una proposta diversificata e mai ripetitiva. A corollario di queste iniziative, ci saranno anche alcuni momenti tratti dalla grande tradizione italiana o
dalle nuove drammaturgie, proposti per solleticare un pubblico più interessato
all’umorismo e alla leggerezza. Gli artisti ospitati provengono in gran parte da
formazioni giovani, che già hanno dimostrato un eccellente percorso di crescita
nell’ambito dell’espressione artistica, e saranno accompagnati in cartellone da personalità dello spettacolo italiano del calibro di Massimo De Francovich, e da artisti
locali di grande spessore. A completare l’offerta di questo Decennale, fanno parte
integrante della programmazione le consuete proposte di teatro per le nuove generazioni e le famiglie, nonché degli appuntamenti di musica da camera.
Il Teatro Spazio Bixio, si conferma dunque, dopo dieci anni, un contenitore estremamente attento alla qualità della proposta culturale, con una grande capacità di
cogliere gli stimoli della contemporaneità. Questa vicinanza al pensiero dei nostri
giorni si ritrova anche nel titolo della rassegna di quest’anno: “Mai così vicini”.
Vicini ad un mondo che cambia rapidamente, vicini ad un territorio che abitiamo,
vicini a tutti coloro che per motivi geografici, sociali o economici non sono oggi inclusi nelle dinamiche del nostro vivere quotidiano, ma ne fanno eticamente parte.
A tutte queste componenti ci dichiariamo “Vicini”, nella speranza di offrire per
l’ennesimo anno un prodotto culturale fruibile dal più ampio numero di persone
con i più diversi gusti e sensibilità, e come si coglie dall’immagine della rassegna
gentilmente concessa dallo scultore Jason De Caires Taylor, noi di Theama ci immaginiamo nel blu, in un fondale suggestivo ma accessibile, vicini a chiunque
voglia incontrarci, uniti in un girotondo multietnico che guarda verso l’esterno
per scoprire insieme un mondo magico, dove la luce filtra con curioso desiderio.
Un luogo dove si sta bene. Questo vogliamo rappresentare per la città. Questo è
il Teatro Spazio Bixio.
THEAMA TEATRO
LA LIETA DIVERSITÀ DEL BIXIO
Da alcuni anni la programmazione dello spazio teatrale gestito da Theama mette in scena il sapore delle piccole cose, con quel sottile umorismo che vi è insito,
e pure il lato buffo - o trascurabilmente infelice - della vita quotidiana.
Anche in tempi che tutto sembrano meno che lievi, il Bixio ha il merito di scegliere i toni della comicità e dell’ironia, anche quando questa cela o racconta una
condizione d’imperfezione, trasformando errori, inciampi, fraintendimenti del
quotidiano in altrettanti spunti narrativi, per trovare il modo di passarci sopra. E
lo fa con grazia, in modo giocoso, talora velato di malinconia.
Ecco allora personaggi e gag di ieri riletti con la verve comica o introspettiva
di oggi, da attori sempre pronti a cogliere stimoli dalla cronaca e dall’attualità,
recuperando al contempo la tradizione del teatro popolare.
E il risultato è, ancora una volta, un cartellone che sa fondere con grande versatilità classici e cabaret, musica e danza, vicende reali e riscritture fantastiche,
teatro di narrazione e commedia dell’arte. Nel segno di una lieta diversità del
vivere quotidiano.
Jacopo Bulgarini d’Elci
Vicesindaco e Assessore alla Crescita
Comune di Vicenza
CALENDARIO SINTETICO
2015
NOVEMBRE
SAB 07 Indiana Teatro - Sogno di una notte di mezza estate
SAB 14 Laura Moro - La volta ossea
SAB 21 Tom Corradini - Gran Consiglio (Mussolini)
SAB 28 Teatro Bresci - Medea
DOM 29 Theama Teatro - Perle d’Africa
DICEMBRE
SAB 05 GB Orchestra - Hybrid
SAB 12 Manfredi Perego - Grafiche del silenzio / Horizon
SAB 19 Marco Bianchini - La ballata dei Van Gogh
DOM 20 Ensemble Vicenza Teatro - La regina delle nevi
LUN 21 Incontro con Massimo De Francovich
GIO 31 Peo e Gilda Pegoraro - Anno nuovo risate nuove
2016
GENNAIO
SAB 09 Vicenza Lirica Compagnia d’opera - Voglio vivere così!
DOM 10 Carichi Sospesi - Gli Snicci
SAB 16 Compagnia Biancofango - Porco mondo
SAB 23 Valentina Dal Mas - Arkar / Marianna Miozzo - Litost
VEN 29 Stefania Carlesso e Fiorella Mauri - La polenta quotidiana
FEBBRAIO
SAB 06 Nautilus Cantiere Teatrale - Copa la vecia
VEN 12 Giuseppe Dal Bianco - In memoria di padre Komitas
SAB 13 Adriano Marcolini/Nautilus C. T. - Non colpevole
DOM 14 Theama Teatro - Esmeralda e Quasimodo
VEN 19 Trio Hegel - Italiani a Parigi
SAB 20 Roberto Maria Napoletano - Camorra sonora
SAB 27 Teatro Impiria - Sfrattati
MARZO
SAB 05 VEN 11 SAB 12 VEN 18 SAB 19 Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza - Mary’s bath
Quartetto Manfredi
Teatro Scientifico - La vedova scaltra
Quotidiana.com - L’anarchico non è fotogenico
L’Archibugio compagnia teatrale - La via dell’armi
APRILE
SAB 02 SAB 09 VEN 15 SAB 16 Matthias Martelli - Il mercante di monologhi
Nautilus Cantiere Teatrale - La casa di Bernarda Alba
Lo Scrigno compagnia teatrale - Il matrimonio perfetto
Theama+Ettore Martin Jazz Quartet - Non vorrei crepare
ORARI SPETTACOLI
21 – serali
17 – domeniche (29/11 - 20/12 - 10/01 - 14/02)
22 – evento del 31/12
INFORMAZIONI
_____________________________________________________________
TEATRO SPAZIO BIXIO
Via Mameli 4
36100 Vicenza
www.spaziobixio.com
_____________________________________________________________
BIGLIETTERIA
RASSEGNA SERALE 2015/2016
EVENTO SPECIALE DI APERTURA STAGIONE
SABATO 07 NOVEMBRE
Indiana Teatro
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
commedia di William Shakespeare
presso il Teatro Spazio Bixio a partire da un’ora prima degli spettacoli
PRENOTAZIONI
La prenotazione è consigliata e garantisce la partecipazione all’evento.
È necessario ritirare la prenotazione 10 minuti prima dell’orario di inizio spettacolo.
I posti in sala non sono numerati.
Recapiti delle prenotazioni:
THEAMA TEATRO
[email protected] e 0444/322525 - da lun a ven (10 - 13 e 14 - 18)
345/7342025 - sabato e festivi dalle 10 alle 18
www.spaziobixio.com - www.theama.it
BIGLIETTI SINGOLI
>serali
€ 10 intero | € 8 ridotto
€ 7 biglietto speciale #CORPOACORPO
(riservato agli abbonati Teatro Comunale e Teatro Astra per gli spettacoli di danza
del 14/11, 12/12, 23/01, 05/03)
€ 25 unico (evento del 31/12)
>domeniche
€ 7 adulti | € 5 bambini e ragazzi
ABBONAMENTO A SCELTA LIBERA - SERALI
intero € 40 | ridotto € 32 (5 spettacoli)
intero € 75 | ridotto € 60 (10 spettacoli)
traduzione di Piermario Vescovo
con Riccardo Dal Toso, Julio Escamilla, Alessandro Esposito, Bojana Lazarevic, Vittorio Lora, Marco Mavaracchio, Luca Nezzo, Beatrice Racanello,
Nicolò Rossi, Alessandro Spadotto, Elena Terziario/Greta Giancola
regia di Stefano Pagin
Tutto è violenza. La gelosia di Oberon e Titania è causa delle storture del mondo,
ormai decaduto. Solo la magia cambia direzione agli eventi e riporta ordine. Ma
l’incantesimo porta con sé verità, fonte di sofferenza e senso di colpa; origine di
altrettanta violenza. La magia quindi non è trucco, ma svelamento; il teatro non
è artificio, ma verità. Dietro la sua funzione epitalamica, la favola del Sogno rivela
l’inquietante circolo vizioso che l’uomo deve percorrere nella sua esistenza. La
traduzione è di Piermario Vescovo, docente di Ca’ Foscari e regista; egli elabora
in uno stratificato dialetto veneziano il linguaggio del mondo delle fate, in un
fine italiano quello degli amanti e della corte. Le scene degli artigiani e la parte
finale sono frutto dell’improvvisazione degli attori.
SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO
SABATO 14 NOVEMBRE
Laura Moro / Art(h)emigra Satellite
LA VOLTA OSSEA
danza contemporanea
*sono esclusi dagli abbonamenti gli appuntamenti del 14/11 - 12/12 - 31/12 - 05/03
CARNET DANSE & MOVE #CORPOACORPO
unico € 28 (4 spettacoli)
ABBONAMENTO TEATRO RAGAZZI - DOMENICHE
intero € 25 | ridotto € 15 (4 spettacoli)
L’ABBONAMENTO CONSENTE
il posto riservato in sala, la riduzione su biglietti fuori abbonamento e su altri
abbonamenti, la riduzione su biglietti della rassegna Teatro Elemento a Montecchio Maggiore, la riduzione sugli spettacoli di danza #CORPOACORPO del
Teatro Comunale e del Teatro Astra
DIRITTO ALLA RIDUZIONE
chi porta un nuovo abbonato a teatro, possessori di carta 60, giovani sotto i 25
anni, soci Rev, i possessori di tessera: Arci, Cgil, Associazione Noi, Agesci, Azione
Cattolica Vicenza, Fadac, Fita, Delos, Arcigay Vicenza, Artemis
per avere la riduzione è necessario esibire la tessera
prima assoluta
ideazione, coreografia e interpretazione di Laura Moro
musica e disegno luci di Matteo Cusinato
Riflessione scenica sul mutamento come risorsa ultima dell’essere umano rispetto alla propria sopravvivenza e al senso della stessa in funzione di una continua
possibilità evolutiva. Punto di partenza è Zenone, protagonista di L’opera al nero
di M. Yourcenar, figura emblema in cui rivivono i grandi pensatori eretici del 500
per i quali opere e vita si identificano in un unico processo evolutivo. Il corpo,
luogo di fisicità e pensiero, ne è la sede: laboratorio alchemico di trasformazioni
vissute in prima persona. Danzatrice e coreografa, Laura Moro cura progetti
in cui danza e ricerca scenica sono strumenti di indagine sull’essere umano in
relazione a territori e paesaggi. Collabora dal 2007 con Matteo Cusinato - musicista. Dal loro sodalizio artistico nasce Art(h)emigra Satellite collettivo, luogo
di ibridazione e dialogo tra arti, età ed etnie con sede a Zephiro - Castelfranco
Veneto.
Tom Corradini
SABATO 21 NOVEMBRE
SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO
SABATO 12 DICEMBRE
teatro satirico - clownesco
GRAFICHE DEL SILENZIO + HORIZON (studio)
GRAN CONSIGLIO - Mussolini
Manfredi Perego
danza contemporanea
drammaturgia, interpretazione e regia di Tom Corradini
24 luglio 1943 - Roma. Il Gran Consiglio del Fascismo si riunisce per discutere
la rimozione di Benito Mussolini dalla carica di Capo di Stato. Il Duce, stanco
e sopraffatto dagli insuccessi dell’esercito italiano, si rifugia all’interno di uno
studio di Palazzo Venezia. Qui ricorda come il destino lo abbia condotto da
umili origini ad essere il capo supremo d’Italia. Il ritratto in chiave satirica di un
uomo autoritario ma anche profondamente umano che vive il suo momento di
maggiore vulnerabilità. Una vulnerabilità che gli consente di rivelare la parte più
intima di se stesso. Quella di un padre di famiglia, un musicista, un clown ma
anche di un geniale animale politico ammirato persino da Winston Churchill che
arrivò a definirlo Il più grande legislatore vivente.
SABATO 28 NOVEMBRE
Teatro Bresci
MEDEA
prosa
da Medea di Euripide, Medea di Seneca e da Argonautiche Orfiche di Anonimo
con Anna Tringali e Giacomo Rossetto - regia di Stefano Scandaletti
Proporre nuovamente la tragedia di Euripide senza interrogarci su chi potrebbe
essere Medea oggi sarebbe un’impresa poco utile. Perciò, lasciandoci ispirare dai
fatti di cronaca, si analizzano le cause, le dinamiche famigliari nelle quali i figli diventano oggetti da contendersi per ottenere vendetta. La storia raccontata a due
voci recita il linguaggio del passato attraverso gli altoparlanti di un’emittente radio. In un intreccio di linguaggi e di epoche, i suoni danno vita alle ombre presenti
nella mente della nostra Medea. Infanticida? Sta a noi abbandonarla, eliminarla,
nasconderla oppure tentare di penetrare nel suo cuore per comprendere che quel
picco di violenza è un processo doloroso che tutta la società dovrebbe scontare.
SABATO 05 DICEMBRE
GB Orchestra
HYBRID
concerto di musica jazz e funk
e presentazione del disco
prima regionale
GRAFICHE DEL SILENZIO
(Premio Equilibrio Roma 2014)
coreografia e improvvisazione di Manfredi Perego
scene e costumi di Manfredi Perego
musiche di Paolo Codognola
produzione TIR danza / mp-Ideograms
La performance nasce dal desiderio di trasporre in forma scenica un percorso
personale sintetizzabile in tre parole: nascita-lotta-consapevolezza. Per tradurre
questi tre termini in linguaggio coreografico, Perego fa riferimento al segno grafico come se il corpo fosse un disegno in movimento. L’arte grafica di riferimento è il sho-dò giapponese, risultato dell’unione di mente, azione, gesto. Il tema
del silenzio viene affrontato come necessaria condizione per la realizzazione di
un tratto deciso ed unico.
HORIZON (studio)
coreografie e danza di Manfredi Perego
elaborazione musicale di Paolo Codognola
produzione TIR danza / mp-Ideograms
Sospeso, finisco sempre in bilico sopra linee inesistenti... Cammino verso un luogo che è allo stesso tempo interno ed esterno, astrazione della sensazione dello
spazio che non c’è se non nei desideri. Emotività muovono il corpo-metafora.
Concedersi di essere in un luogo che non esiste se non per definizione, è liberatorio ed anche laboratorio per un corpo reale che si misura con l’irreale possibilità di mutare sull’orizzonte. Horizon è anche senso di poesia-vertigine celata.
Lavoro fisico e mentale di totale svuotamento per poter cercare di muoversi sulla
sensazione di questa immagine che circonda inevitabilmente il corpo.
SABATO 19 DICEMBRE
Marco Bianchini
Teatro della Caduta
LA BALLATA DEI VAN GOGH
monologo per sei personaggi
e un piccione viaggiatore
scritto, diretto e interpretato da Marco Bianchini
L’eleganza e la purezza della musica americana incontrano la modernità della
musica elettronica nel nuovo album di Gastone Bortoloso. Ispirandosi a Duke
Ellington, il musicista ha creato, con la sua GB Funky & Jazz Orchestra, Hybrid:
un lavoro discografico che, in undici brani, non solo tocca ritmi e stili che affondano le loro radici nell’anima più classica swing e blues, ma ripercorre anche
alcune tappe della musica jazz degli anni 70. Gastone Bortoloso è trombettista,
arrangiatore, compositore e band-leader. Lavora come prima tromba e solista
in numerose formazioni in Italia e all’estero. Ha collaborato con musicisti internazionali tra cui Carla Blay, Steve Swallow, John Warren, John Surman, Cecil
Bridgewater, Michael Abene, Cheryl Porter ed altri. Svolge attività concertistica
anche in formazioni combo e parallelamente, dirige anche C.A.M. Orchestra.
La vicenda umana e artistica del celebre artista, raccontata attraverso lo sguardo
della sua numerosa famiglia, e di altre figure che hanno accompagnato la sua
esistenza. Attraverso i dialoghi tra i diversi personaggi, riviviamo alcune tappe
fondamentali della biografia di Vincent Van Gogh: dalla nascita alle prime delusioni amorose, dai primi tentativi di affermarsi nel mondo del commercio agli
esordi come pittore; dalle colline del Brabante, alle soffitte di Parigi, passando
per Londra, Amsterdam e le miniere del Borinage. Alternando vicende reali a
ricostruzioni fantastiche, con particolare attenzione agli aspetti contraddittori
del carattere di Vincent e agli effetti comici che ne conseguono, La Ballata dei Van
Gogh è un ritratto sui generis di uno dei maggiori artisti di tutti i tempi.
LUNEDÌ 21 DICEMBRE
Massimo De Francovich e Theama Teatro
SABATO 09 GENNAIO
Vicenza Lirica Compagnia d’opera
INCONTRO CON MASSIMO DE FRANCOVICH
VOGLIO VIVERE COSÌ!
con la partecipazione straordinaria
di MASSIMO DE FRANCOVICH
e gli attori di Theama Teatro
interventi musicali dal vivo di Giuseppe Dal Bianco
con Simonetta Baldin (soprano),
Enrico Pertile (tenore), Pier Zordan (baritono),
Stefano Bettineschi (pianoforte) - testi e narrazione di Pier Zordan
recital musicale
Massimo De Francovich, protagonista dell’ultima produzione di respiro nazionale di Theama Teatro Mister Green, sarà l’ospite d‘onore di una serata dedicata alla
letteratura del 900. Il momento centrale della serata giungerà con il monologo
dell’uomo critico, tratto da Ultimi giorni dell’umanità di Karl Kraus, che De Francovich interpretò con la regia di Luca Ronconi nel 1990 al Lingotto di Torino,
in quello che si può definire lo spettacolo-evento che è diventato simbolo del
grande teatro contemporaneo. De Francovich è attore teatrale e cinematografico. Si è formato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”
di Roma, conseguendo il diploma nel 1957. Nello stesso anno ha esordito sul
palcoscenico con Vittorio Gassman. Successivamente ha lavorato con la Compagnia dei Giovani ed alcuni teatri italiani tra i quali il Teatro Stabile di Torino. Vanta
quasi sessant’anni di carriera tra spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi.
la Canzone d’Autore tra le due guerre mondiali
spettacolo musicale di costume
Spettacolo-recital tematico, a tratteggiare il periodo tra le due devastanti guerre
mondiali. Dunque, storia e musica a braccetto. Ma la musica ha aiutato a superare quei terribili momenti? Certamente sì. Violenze, pazzie e soprusi non sono
riuscite e non riusciranno mai a sopprimere totalmente il pensiero. Ma che brani
si ascoltavano nella prima metà del 900? Musicalmente erano molto accattivanti, piccole perle che si rifacevano al grande teatro lirico romantico di fine 800. A
partire da una manciata d’anni prima dell’attentato di Sarajevo, ecco servito un
florilegio tutto d’un fiato, da Torna a Surriento ai primi anni 50 con L’Amore è una
cosa meravigliosa, canzone simbolo di gioia irrefrenabile per la vittoria dell’amore
sulla violenza.
SABATO 16 GENNAIO
EVENTO SPECIALE FUORI RASSEGNA
GIOVEDÌ 31 DICEMBRE
Peo Pegoraro e Gilda Pegoraro
Compagnia Biancofango
PORCO MONDO
teatro contemporaneo
ANNO NUOVO RISATE NUOVE
cabaret in lingua veneta
con brindisi al nuovo anno
scritto da Francesca Macrì e Andrea Trapani
con Aida Talliente e Andrea Trapani
regia di Francesca Macrì
di Antonio Peo Pegoraro
diretto e interpretato da Antonio Peo Pegoraro e Gilda Pegoraro
Un uomo, una donna e una notte. La notte di Natale. Non hanno nomi
quest’uomo e questa donna. Potrebbero chiamarsi in ogni modo. Nascondono,
loro malgrado, nostro malgrado, qualche cosa di ancestrale. Eppure nessuno si
stupirebbe a scoprirli silenziosi vicini di casa. A volte non basta più essere come si
è. E per dire cose che, forse, altrimenti rimarrebbero serrate in gola, lei indossa,
maldestramente, abiti da Marilyn Monroe. Nessun nome dunque e, apparentemente, una casa che potrebbe essere ovunque. Ovunque, in questo porco
mondo di periferie. Una finestra, come in un quadro di Hopper, divide gli spazi.
Non si è mai veramente dove si è. Le luci di Natale confondono gli occhi. Caldo
dentro e freddo fuori. E non si sa quanto sia vero l’uno e finto l’altro. Chiusi in
questa stanza-gabbia-tomba, questa Marilyn da quattro soldi celebra per il suo
uomo la festa di Natale. Ha organizzato tutto o forse segue solo l’istinto di una
notte. Una notte senza grazia.
È un rapido susseguirsi di personaggi comici: dal disarmante Sfigo e le sue
digressioni amorose al simpatico Imerio Paltan, passionale presidente della
compagine calcistica U.S. Forsa e Pasiensa; dalle proposte marketing di una
signorina spot alla divertente insistenza della ragazza di un call-center; dall’Attor
Mancato, che per un difetto di pronuncia non ha mai potuto esibirsi, alle strampalate lezioni del Professor Peo su economia, paesi del vicentino, medicinali e
cure mediche. Questo pot-pourri cabarettistico, della durata di circa 60 minuti,
raccoglie alcuni dei migliori pezzi degli spettacoli Peo e Contropeo e Peo-ple strana
umanità. Gli interpreti sono Antonio Peo Pegoraro, che ne è anche l’autore, e
Gilda Pegoraro.
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 21/12/2015
INGRESSO € 25
SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO
SABATO 23 GENNAIO
Valentina Dal Mas + Marianna Miozzo
ARKAR + LITOST-THE OTHERNESS
danza contemporanea / performance
VENERDÌ 29 GENNAIO
Stefania Carlesso e Fiorella Mauri
LA POLENTA QUOTIDIANA
VOCI DI DONNE DA UN TEMPO CORAGGIOSO
recital musicale di costume
ARKAR
idea, danza e coreografia di Valentina Dal Mas
di e con Stefania Carlesso e Fiorella Mauri
e la partecipazione di Renato Saggioro alla chitarra
Arkar s’interroga sulla possibilità di dare vita ad una composizione armonica di
movimento. Con la sezione aurea è stato individuato il canone di simmetria, di
equilibrate proporzioni, di armonia, che regola l’universo. Il corpo umano, però,
nelle sue forme consonanti e dissonanti, parte da una condizione d’imperfezione che può generare errori, inciampi, fallimenti. Da qui la ricerca di un percorso
che ci permetta di applicare la proporzione divina al movimento. Si riparte da
zero. Il niente. Poi un punto, più punti, molti punti che aggregandosi danno
origine alla linea. La linea e le sue infinite forme di manifestazione che non
attendono altro che essere trasformate in atto. Dall’assemblarsi dei punti e delle
linee prende vita la superficie. Essa accoglie in luoghi e con tempi diversi “gli
elementi giusti, nel giusto ordine” (Kandinskij). Creare, disporre, sdrucciolare,
comporre. Essere - forse - tra ordine e caos, Arkar, un armonico corpo.
Ideato e curato dall’attrice Stefania Carlesso e dalla cantante e musicista Fiorella Mauri, La polenta quotidiana racconta, in parole e musica, la donna veneta,
l’amore, la maternità, il lavoro nei campi, gli usi e i costumi di un tempo. Canti
della tradizione veneta si alternano a fole, proverbi, poesie in dialetto, ma anche
a testi in italiano e brani di alcuni cantautori sensibili interpreti della poesia del
passato, in un moderno filò costruito come dialogo tra la voce narrante e il suono de ‘na volta. Uno spettacolo che celebra la bellezza e il valore della memoria
passando attraverso la riscoperta delle nostre radici.
SABATO 06 FEBBRAIO
Nautilus Cantiere Teatrale
COPA LA VECIA
commedia brillante in lingua veneta
LITOST-THE OTHERNESS
idea, danza e coreografia di Marianna Miozzo
testo e drammaturgia di Gabriele Dalla Barba
composizione sonora di Meike Clarelli
disegno luci di Nicolò Fornasari
Nel percorso concettuale dell’autrice il muro è ciò che esprime la metafora dello
scarto, della distanza esistente tra due esseri umani, due popoli, tra il corpo e
la parola, l’immagine e la materia. La performer danza lungo il confine che vi è
tra corpo e linguaggio, lasciando emergere la schisi presente tra il movimento
corporeo soggettivo e l’universo dei significati linguistici. Il movimento escogita
una fuga da un discorso surreale in cui risalta il profilo di un’umanità dedita alla
costruzione di muri come opera principale della civiltà. Ne emerge un oggetto
muro perturbante, caricato delle angosce e delle frenesie di una intera società,
con il quale la partitura coreografica tesse un legame, ma allo stesso tempo,
forse è alla ricerca di una evasione verso una dimensione altra.
prima assoluta
tratto da La Zuppiera di Robert Lamoureaux
versione in dialetto veneto di Piergiorgio Piccoli
con Gigliola Zoroni, Daniele Berardi, Laura Milan, Gilda Pegoraro,
Paolo Maneschi, Giorgia Casagrande, Francesco Pignatiello, Federico Farsura
regia di Piergiorgio Piccoli
In una famiglia di origini contadine, la proprietà di campi e vigne è stata ereditata da Nena, una vecchia tirchia, irosa e alquanto sbadata. Il fratello Pippo,
ultimo erede di capostipiti un po’ troppo spendaccioni, si trova in gravi difficoltà
economiche causa una malandata fabbrica di rubinetti. Per salvarsi dalla bancarotta cerca di concludere una mediazione con lo scopo di vendere le proprietà
terriere della sorella, ma la vecchia rifiuta, e qui iniziano davvero i guai. La furba
e losca cameriera Viviana riesce ad instillare in Pippo e sua moglie l’idea che
l’unico modo per venire fuori dal grandissimo guaio sia… far fuori la vecchia!
Dopo alcuni maldestri tentativi andati a vuoto, i protagonisti decidono quindi
di chiedere l’aiuto di un killer, ma la vicenda si complica ulteriormente causa la
visita inaspettata di un misterioso gentiluomo napoletano che viene coinvolto
nei piani criminali.
VENERDÌ 19 FEBBRAIO
CENTENARIO GENOCIDIO ARMENI (1915-2015)
VENERDÌ 12 FEBBRAIO
TRIO HEGEL
IN MEMORIA DI PADRE KOMITAS
concerto
concerto di musica da camera
e presentazione del disco
con Giuseppe Dal Bianco (duduk armeno, shofar, flauto traverso, flauti etnici),
Giuseppe Laudanna (tastiere), Mauro Lazzaretti (voce recitante)
con David Scaroni (violino), Davide Bravo (viola),
Andrea Marcolini (violoncello)
Metz Yeghern, il grande male. Nella notte del 24 aprile 1915 iniziò il genocidio
degli Armeni che portò alla morte di circa un milione e mezzo di persone. I primi
ad essere arrestati furono alcune centinaia di intellettuali che furono in seguito
deportati e uccisi. Tra questi c’era anche Padre Komitas, una figura nota agli armeni di tutto il mondo, una sorta d’icona. Komitas si salvò, ma dovette assistere
alle peggiori atrocità verso il suo popolo. A causa di tali sofferenze, accusò una
grave malattia mentale che lo portò alla follia, al silenzio, al rifiuto della musica
che egli aveva tanto amato in tutte le sue espressioni. Egli fu infatti cantore, direttore di cori, compositore, etnomusicologo, paleografo musicale, riformatore
della liturgia musicale. Il concerto è dedicato alla sua memoria.
Il Trio Hegel presenta il nuovo CD con registrazioni inedite di Giuseppe Cambini
e Luigi Cherubini (ed. Tactus). Cambini ottenne ampi riconoscimenti per la sua
produzione artistica articolata soprattutto in ambito strumentale da camera e
sinfonico, mentre Cherubini, pur producendo pochissima musica strumentale,
risultò uno degli operisti più apprezzati del XVIII secolo. Il Trio Hegel, affermato
giovane gruppo cameristico italiano, raccoglie le esperienze e la sensibilità dei
tre musicisti, impegnandoli anche nell’ambito contemporaneo, con collaborazioni con importanti compositori italiani ed esteri.
ITALIANI A PARIGI
Giuseppe Dal Bianco
SABATO 20 FEBBRAIO
Roberto Maria Napoletano
Teatro Safarà
CENTENARIO GENOCIDIO ARMENI (1915-2015)
SABATO 13 FEBBRAIO
CAMORRA SONORA
Adriano Marcolini
Nautilus Cantiere Teatrale
monologo
NON COLPEVOLE
Il dramma del genocidio armeno
dramma teatrale
scritto e diretto da Adriano Marcolini
con Adriano Marcolini, Mara Santacatterina, Manuel Bendoni
al duduk Aram Ipekdjian
È il 3 Giugno 1921. La Prima Guerra Mondiale è finita da qualche anno con
la sconfitta della Germania e dell’Impero Ottomano suo alleato. Dinanzi alla
Corte d’Assise del Terzo Tribunale Regionale di Berlino si celebra un processo
per omicidio che avrebbe avuto importanti ripercussioni sul piano dei rapporti
tra le Nazioni appena uscite dal conflitto. La vittima è Talaat Pascià, ex Ministro
ottomano degli Interni, già condannato a morte dalla Corte Marziale Speciale
post-bellica e fuggito in Germania dopo la fine della guerra. L’omicidio è stato
commesso da uno studente armeno riparato in Germania, come tanti altri scampati all’eccidio, in quella che gli storici definiscono diaspora armena. L’omicida
è stato arrestato subito dopo aver commesso il delitto ed è reo confesso, ma
il processo, apparentemente semplice, assume via via caratteri non prevedibili.
scritto, diretto e interpretato da Roberto Maria Napoletano
Un tempo da lupi. Un luogo tetro, spoglio, umido. La cella di un carcere. Nome
del detenuto: Pulcinella. Esattamente. Pulcinella, la maschera napoletana per
eccellenza, è in carcere. Pulcinella ha il male, dentro. Lui, che per secoli ha donato alla sua città comicità e storie di burle e scherzi, ora è dalla parte dell’odio.
Perché? Oggi è giorno di colloquio. Facciamocelo spiegare da lui. Attraverso
fatti e personaggi che ha vissuto sulla sua pelle, che ha visto da dietro la sua
maschera. Ascoltiamo il suo cambiamento, il suo racconto pregno di mille voci,
pregno di canti rochi e crudeli, di canzoni classiche napoletane riarrangiate per
l’occasione. A creare la giusta atmosfera. A ribadire la tradizione. In ogni sua
forma. Nel bene e nel male. E questa, è una storia del male.
SABATO 27 FEBBRAIO
Teatro Impiria
SFRATTATI
commedia brillante
di Renzo Segala
con Guido Ruzzenenti e Paolo Rozzi
regia di Andrea Castelletti
Un proprietario di casa molto convenzionale tenta di sfrattare un inquilino molto
originale. Fra i due inizia un duello senza esclusione di colpi (di scena ovviamente!). Invenzioni, trucchi, gags e battute al vetriolo si susseguono a ritmo serrato in
due atti dove i ruoli dei due protagonisti finiscono per confondersi e sovrapporsi
in un imprevedibile finale a sorpresa. Una pièce brillante dove la comicità non
rimane fine a se stessa ed assume spesso i connotati della satira di costume. Una
critica severa, seppure con toni scherzosi, al mondo attuale, al sistema bancario,
alla situazione (drammatica) degli sfratti nel nostro paese.
SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO
SABATO 05 MARZO
Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli
MARY’S BATH
VENERDÌ 18 MARZO
Quotidiana.com
L’ANARCHICO NON È FOTOGENICO
teatro contemporaneo
danza contemporanea
di e con Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza
assistenza Marco Bissoli - voce Fabio Pagano, Claudia Rossi Valli
produzione Abbondanza/Bertoni - con il sostegno di Léim Project
Immergersi, sposarsi, bagnarsi; pregare, toccare, nascere.
Mary’s Bath è uno studio sospeso fra terreno e divino, una danza intima che si
svela. Mary ci invita a guardarla da vicino, a condividere con lei la paura e la verità
del divenire. Un Angelo si abbandona, per la prima volta, ad una confidenza, ad
una confessione fisica. Mary’s Bath è un progetto di ricerca che ha come tema di
sviluppo l’Annunciazione, senza parlare di religione. Non c’è giudizio, ma due
personaggi che si svelano e definiscono poco a poco, tra slanci lirici e dialoghi di
corpi ironici: Mary (gioiosa? fragile? consenziente?), e l’Angelo (orgoglioso? solo?
innamorato?). Purezza diventa sensualità, il sensuale tramuta in divino, finché ciò
che è stato narrato si confonde e lascia spazio all’essere: di carne e meraviglia.
1° capitolo di Tutto è bene quel che finisce
(3 capitoli per una buona morte)
con Roberto Scappin e Paola Vannoni
drammaturgia e regia Quotidiana.com
in coproduzione con Armunia
VENERDÌ 11 MARZO
QUARTETTO MANFREDI
Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine
certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medicoscientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura. Se
la fine non è degna di essere raccontata allora anche la vita perde di senso.
Due cow-boy, poi improbabili danzatori, o forse solo due esseri in bilico ai limiti
del paradosso pronunciano il loro bà-sta!, un’esclamazione forte, quasi performativa, che traccia il confine dell’opportunità o della sopportazione e genera
una cesura fra presente e futuro. I due interpreti si affrontano in una partitura
dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un intelletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si
oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.
con Giovanni Claudio Di Giorgio, Francesca Pretto (violini),
Matteo Canella (viola) e Giacomo Grespan (violoncello)
L’Archibugio Compagnia Teatrale
concerto di musica da camera
«È infatti attraverso il quartetto che il vascello della musica getta lo scandaglio nei
mari più profondi» (L. Berio). Prendendo spunto dalle parole di un musicista del
calibro di Luciano Berio, vi prenderemo per mano per farvi scoprire i profondi abissi della musica più alta, quella da camera, nella sua formazione più bella e completa: il quartetto d’archi. Questo è infatti lo scopo del nostro giovane quartetto:
esplorare la musica e offrire al pubblico la possibilità di godere di alcune delle più
sublimi pagine che mai siano state scritte per questo organico. Siete tutti invitati a
prendere parte a questo viaggio, alla ricerca di qualcosa che scopriremo insieme…
SABATO 12 MARZO
Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio
LA VEDOVA SCALTRA
commedia di Carlo Goldoni
con Isabella Caserta, Andrea De Manincor, Francesco Laruffa,
Maurizio Perugini, Elisa Bertato, Martina Colli, Davide Bertelé
regia di Jana Balkan e Isabella Caserta
costumi di Mariana Berdeaga - scene Laboratorio Teatrale
maschere di Donato Sartori e Fucina dei Miracoli - attrezzeria Peroni
La vedova scaltra, testo di passaggio tra la commedia delle maschere e la commedia di carattere, è giocata sull’astuzia di Rosaura che, indecisa tra quattro pretendenti, escogita un piano per scoprire se i loro sentimenti sono sinceri. Donna
forte e di carattere, scaltra nello svelamento della menzogna, scopre la mancanza di sincerità dei suoi spasimanti per individuare alla fine l’unico che non le ha
mentito. L’allestimento, mantenendo intatto il testo e il linguaggio goldoniano,
sottolinea il femminismo ante litteram e la modernità di Rosaura che si prende
gioco dei vizi dei suoi pretendenti e attraversa i ponti delle varie epoche in un
gioco teatrale che arriva ai nostri giorni per suggerire l’evoluzione della donna e
lo smascheramento sia della menzogna che della macchina teatrale.
SABATO 19 MARZO
LA VIA DELL’ ARMI
STORIE DI BANDITI, DI MONTI E DI LAGO
spettacolo di narrazione
con Giovanni Florio e Umberto Peroni
testo e regia di Giovanni Florio
a partire dagli studi del Prof. Claudio Povolo
Bandito è colui sul quale la giustizia ha emesso una sentenza di bando: nessuno nasce
bandito, né sceglie di diventarlo. Quella di bandito è un’etichetta che la giustizia
ti schiaffa addosso dall’alto della sua maestà. E non te la levi più di torno: te la
porti dietro anche dopo morto. Sono quattrocento anni che Giovanni Beatrice,
detto Zanzanù si porta dietro quell’etichetta, e forse è arrivato il momento di
levarla. O se non altro di ridiscuterla. Dopo tre spettacoli dedicati alla figura
storica del bandito gardesano Giovanni Beatrice, L’Archibugio Compagnia Teatrale tira le somme in un’appassionata e appassionante riflessione complessiva
sulla figura del bandito, passando con disinvoltura dai documenti originali sulla
vicenda del bandito del Lago a Wikipedia, senza tralasciare l’immancabile William
Shakespeare. Il risultato è un racconto trasversale e senza tempo che trascende
l’evento specifico per occuparsi dei temi universali propri del teatro classico: la
morte, la vendetta, l’onore e la giustizia.
SABATO 02 APRILE
VENERDÌ 15 APRILE
Matthias Martelli
Teatro Della Caduta
Lo Scrigno Compagnia Teatrale
IL MATRIMONIO PERFETTO
IL MERCANTE DI MONOLOGHI
commedia brillante
teatro comico - satirico con musica dal vivo
VINCITORE PREMIO “FNAS – Uanmensciò 2014”
VINCITORE PREMIO “Alberto Sordi 2014” in Faenza Cabaret
VINCITORE PREMIO “Locomix 2015”
di e con Matthias Martelli
musica dal vivo Matteo Castellan
regia di Domenico Lannutti - artist coaching Francesca Garrone
scenografie Officine Creative Torino
Il Mercante di Monologhi è uno spettacolo satirico, divertente e poetico, che mira
a recuperare la tradizione del teatro popolare, quella che affonda le sue radici
nei giullari medievali per arrivare fino a Dario Fo. Matthias Martelli si presenta
al pubblico come un vero e proprio giullare contemporaneo: un Mercante che,
accompagnato dal suo antico carretto di legno rigonfio di vestiti e dalle note
del maestro Castellan, mette in vendita una merce speciale, surreale quanto
necessaria: Monologhi. E così giacche e cappelli, una volta indossati, diventano protagonisti della scena dando vita a una galleria di mostri contemporanei:
dal politico al professore di antropologia, dal cantante Rods all’esilarante Don
Iphon, predicatore delle nuove tecnologie, fino al delirio finale in cui il Mercante
si trasformerà in pochi minuti in una moltitudine di personaggi.
SABATO 09 APRILE
Nautilus Cantiere Teatrale
di Robin Hawdon
con Paolo Maneschi, Livia Sasso, Giannino Bonora, Erika Magnabosco,
Francesca Zanconato, Simone Dato
regia di Anna Zago
Ingredienti per un matrimonio perfetto: uno sposo con un bernoccolo in testa,
una sposa isterica, una sconosciuta nel letto dello sposo la mattina delle nozze!
Succede a Bill, che, ancora sbronzo dopo l’addio al celibato, scopre di aver passato la notte nella suite nuziale con una misteriosa ragazza. E la fidanzata Rachel
sta per arrivare! Con la complicità di Tom, il suo migliore amico e testimone di
nozze, Bill cerca di ricostruire gli avvenimenti della notte appena passata, e di
nasconderli a Rachel e ai suoi familiari, in un guazzabuglio di vuoti di memoria e
ricordi improvvisi, mezze verità e sfacciate bugie, scambi di persone e fraintendimenti. Ad ingarbugliare ancora di più la situazione, una cameriera impicciona
e la scoperta che la misteriosa sconosciuta non è poi così sconosciuta per tutti…
Sarà davvero un matrimonio perfetto?
EVENTO SPECIALE DI FINE RASSEGNA
SABATO 16 APRILE
Theama Teatro ed
Ettore Martin Jazz Quartet
NON VORREI CREPARE
recital musicale
LA CASA DI BERNARDA ALBA
dramma teatrale
prima assoluta
di Federico García Lorca
con Gigliola Zoroni, Valentina Ferrara, Federica Omenetto,
Arianna Guglielmi, Daniela Padovan, Daniela Calvene, Maria Teresa Totti,
Cecilia Franchin, Annalisa Sgorlon, Enrica Ferrari, Carlotta Schneck
regia di Anna Zago
La casa di Bernarda Alba fa parte di una trilogia incentrata sul ruolo della donna.
La storia, ambientata in Andalusia, narra della dispotica Bernarda Alba, la quale,
in seguito alla morte del marito, impone un lutto rigoroso alle sue cinque figlie
impedendo loro di uscire di casa e di intrattenere rapporti con il sesso opposto;
solo alla figlia maggiore, è concesso sposarsi con un giovane del paese, scatenando però liti e gelosie tra le altre figlie. Le tensioni che nasceranno quindi tra
le sorelle e la madre porteranno all’esplosione della tragedia che vedrà la fine
del regno di Bernarda. In tutto lo spettacolo i rapporti tra i diversi personaggi
sono costruiti sull’attesa della disgrazia che sta per accadere ovvero l’inevitabile
disonore che macchierà per sempre l’immagine di questa casa apparentemente
onorevole.
con Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese, Anna Zago
e con Ettore Martin (sax tenore), Giulio Campagnolo (organo),
Franco Dal Monego (batteria), Lorenzo Cipriano (voce)
Uno spettacolo di parole e musica per omaggiare l’estro e la genialità di Boris
Vian, scrittore, paroliere, drammaturgo, poeta e trombettista francese che visse a cavallo tra gli anni 20 e gli anni 60. La serata si articola come un viaggio
nell’immaginario eclettico di questo artista fuori dagli schemi, ovvero tra i suoi
testi, le sue poesie e i suoi romanzi, (il più famoso dei quali è La schiuma dei giorni,
recentemente anche trasportato sul grande schermo), ma non solo. Per parlare
di Vian non si può tralasciare la musica, quella che tanto amava, ovvero il jazz. Il
sassofonista Ettore Martin, con il suo gruppo musicale, affianca infatti gli attori
di Theama Teatro con uno splendido repertorio.
RASSEGNA TEATRO RAGAZZI
2015/2016
DOMENICA 10 GENNAIO
Carichi Sospesi
GLI SNICCI
dall’omonimo racconto del Dr. Seuss
con Renzo Pagliaroto e Marco Tizianel
regia di Marco Caldiron
DOMENICA 29 NOVEMBRE
Theama Teatro
PERLE D’AFRICA
UN VIAGGIO ATTRAVERSO LA SAVANA
con Anna Farinello e Alessandra Niero
Una piccola bambina, accompagnata solo dal suo leggero bagaglio, si trova
ad affrontare la savana tutta da sola, sotto il sole cocente, ascoltando le voci
degli animali feroci. Ma la paura sarà presto sconfitta dalla sua bontà d’animo
e dal suo coraggio, grazie al quale troverà alla fine un grande tesoro, il dono in
grado di rallegrare tutti i cuori. È la metafora dell’agire disinteressatamente per
gli altri, del procurare occasioni di conforto e di benessere pur nelle situazioni
più estreme. Ma è anche la dimostrazione che nella vita, attraversando qualsiasi
situazione, qualunque sia la tua provenienza o la tua condizione sociale, hai
bisogno degli altri, dell’altro e, nel caso di un bambino, ancora di più hai bisogno del riferirti a qualcosa di stabile e duraturo che rappresenti, se non proprio
fisicamente, la casa, la famiglia, il tuo ricovero, la tua consolazione.
In uno strano paese, vivono due strane gialle etnie di Snicci: quelli stellati, che
hanno una piccola stella sulla pancia, e quelli comuni, che non ce l’hanno. Gli
stellati trattano quelli comuni molto male, escludendoli da qualsiasi attività, arrogandosi il diritto di essere superiori in tutto, finché un giorno arriva uno strano
personaggio, Silvestro de Favis Scimmione, che propone ai comuni di applicare
una stella anche sulla loro pancia, con una macchina metti-stella di sua invenzione... e per un solo doblone. Gli Snicci stellati, non essendo più diversi e non
potendosi più distinguere, vengono convinti ad entrare in un’altra macchina
che, per solo due dobloni, permetterà di togliere la stella. Inizia così un via
vai che si concluderà con l’esplosione della macchina, con l’arricchimento dello
Scimmione ma anche con la consapevolezza che non sono le stelle sulla pancia
a renderli migliori o peggiori.
DOMENICA 14 FEBBRAIO
Theama Teatro
ESMERALDA E QUASIMODO
DOMENICA 20 DICEMBRE
Ensemble Vicenza Teatro
LA REGINA DELLE NEVI
da Hans Christian Andersen
drammaturgia e regia di Stefania Pimazzoni
con Stefania Pimazzoni, Irma Sinico, Catuscia Gastaldi
È la storia di Viola, una bambina coraggiosa che parte alla ricerca dell’amico Kay
rapito dalla Regina delle Nevi che lo ha imprigionato nel suo castello di ghiaccio.
È una storia di amicizia, amore e speranza piena di avventura e incantesimi.
Cosa succede a qualcuno se gli viene rubato il cuore? Oppure se gli si conficca
nell’occhio un pezzo dello specchio rotto dal diavolo? E cosa fa una ragazzina, sensibile e piena di vita se gli viene portato via il suo più caro compagno?
Naturale! Parte e lo va a cercare. Nel viaggio, senza precise direzioni, incontra
forme di vita belle e felici o malinconiche e impaurite od anche apparentemente
cattive. Eppure da tutto riesce a ricevere un aiuto e lascia ovunque passi doni
preziosi, non cose, ma esempi d’amore: così nel freddo parte calore, dal ghiaccio fa nascere fiori.
prima assoluta
di Aristide Genovese e Piergiorgio Piccoli
con Anna Farinello, Federico Farsura,
Matteo Zandonà, Ilaria Pravato
regia di Anna Zago e Aristide Genovese
Ispirato al famoso romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo e al balletto di
Jules Perrot La Esmeralda, lo spettacolo è incentrato sulla figura della ballerina
Esmeralda e del suo rapporto con il poco fortunato Quasimodo, il gobbo campanaro di Notre Dame. Esmeralda, il cui vero nome è Agnès, rimasta orfana da
piccola e poi cresciuta dall’arcidiacono Frollo, è la più bella e brava ballerina di
Parigi, ma la rigida educazione di Frollo non le permette di seguire la sua arte.
Troverà amicizia e conforto nel solitario Quasimodo, anche lui vessato dall’arcidiacono perché considerato brutto e deforme. Le loro diversità diventeranno
motivo di unione, perché scopriranno che i loro cuori e le loro anime sono le
due facce di una stessa medaglia. Lo spettacolo pone la propria attenzione sulle tematiche dell’educazione e in modo particolare sulla capacità del mondo
adulto di riconoscere e dare “libertà” alle potenzialità individuali dei bambini
e dei ragazzi.
MONTECCHIO MAGGIORE
Priare
TEATRO SANT’ANTONIO / PRIARE
Teatro Elemento non si esaurisce negli interni di Teatro Sant’Antonio ma estende
le sue proposte al Complesso Ipogeo Le Priare. Già da qualche anno, con la collaborazione del Comune di Montecchio Maggiore, Theama Teatro ha realizzato
un innovativo percorso teatrale itinerante all’interno di queste cave sotterranee,
che si prestano a scenografia naturale degli eventi rappresentati.
RASSEGNA TEATRO ELEMENTO
A Montecchio Maggiore la stagione teatrale si tinge di nuovi colori con Theama
Teatro. L’associazione culturale vicentina varca le mura cittadine e porta la sua
proposta artistica anche in provincia proponendo una serie di spettacoli con il
sostegno della Fondazione Antonveneta e della Banca San Giorgio Quinto Valle
Agno. Una proposta di primissimo livello che, a partire da quest’anno e grazie
a una convenzione triennale stipulata con il Comune di Montecchio Maggiore Assessorato alla Cultura, vedrà la rassegna Teatro Elemento di Vicenza arricchirsi
di nuovi scenari e spettatori. Un sodalizio artistico in grado di unire territorio
e cultura attraverso l’interconnessione teatrale tra lo Spazio Bixio e il Teatro
Sant’Antonio.
Teatro Sant’Antonio
VEN 23 OTT - Anna Valle / IFIGENIA, UNA FANCIULLA PER IL VENTO
Un reading commovente tratto dal testo teatrale di Andrè Obey, dove all’atrocità della guerra, della barbarie, dell’ignoranza e della viltà maschile, viene contrapposta la dolcezza, la nobiltà d’animo e il coraggio di una fanciulla che si
offre spontaneamente al vento della morte. Un’interpretazione aggiornata del
mito di Ifigenia che viene restituita agli spettatori con un linguaggio più moderno attraverso un profondo gioco di voci e sguardi.
VEN 22 GEN - Maximilian Nisi / BENVENUTO SHAKESPEARE!
Sulla scia delle celebrazioni per il 450° anniversario della nascita del Bardo, l’attore Maximilian Nisi si fa interprete degli imperituri versi del drammaturgo inglese attraverso la lettura di brani tratti da varie opere. Una rappresentazione che si
articola come un viaggio lungo i tortuosi percorsi esistenziali dei più significativi
personaggi shakespeariani; un viaggio che ruota attorno al tema dell’amore
nelle sue molteplici sfumature.
DOM 10 GEN ORE 18
Theama Teatro - IN NOME DELLA MADRE
In concomitanza con le festività natalizie e con l’obiettivo di porre particolare
enfasi sul significato intrinseco della parola Natale andrà in scena uno spettacolo
dal testo di Erri De Luca dedicato all’attesa e alla natività viste dagli occhi prioritari di Maria, sempre sorretta e difesa dal proprio sposo, Giuseppe.
DOM 08 MAG ORE 18.30 - 20.00 - 21.30
Theama Teatro - IL VIAGGIO DI DANTE
La notte del 7 aprile dell’anno 1300 - nella Settimana Santa - il sommo poeta
Dante Alighieri inizia il suo viaggio nei tre regni ultraterreni e al ritorno descrive, come in un “reportage giornalistico”, le impressioni provate in un’ascesa
che, dagli abissi della terra, lo porta all’empireo. Nello spettacolo gli spettatori
verranno accompagnati, da un Virgilio in carne ed ossa, in un viaggio simile a
quello del poeta, in un percorso denso di significati simbolici.
INFO TEATRO SANT’ANTONIO
Via Pieve, 6 - Montecchio Maggiore
Biglietti presso il Teatro S. Antonio a partire da un’ora prima degli spettacoli
PRENOTAZIONI
La prenotazione garantisce la partecipazione all’evento.
È necessario ritirare la prenotazione alla biglietteria del teatro entro le ore 20:45.
I posti in sala non sono numerati. Recapiti delle prenotazioni:
THEAMA TEATRO
[email protected] e 0444/322525 - dal lun al ven dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
345/7342025 - sabato e festivi dalle 10 alle 18
VEN 26 FEB - Tiziano Scarpa / DIALOGO CON LESBIA
Lo scrittore, premio Strega 2009, sarà protagonista con Anna Zago di un’intervista impossibile, frutto di un suo testo letterario. Che cosa succede quando la
bellezza non è solo una figura da contemplare ma una persona che si ama con
tutta l’anima e con tutto il corpo? Per capirlo Scarpa ha fatto delle domande a
Lesbia, dialogando forse con un fantasma ossessivo inventato dal poeta o con la
prima femme fatale della storia.
BIGLIETTI SINGOLI
VEN 04 MAR - Associazione Liricamente / LA TRAVIATA
Una rappresentazione che fonde le celebri pagine musicali del capolavoro verdiano, all’interno di un racconto teatrale che rilegge le pagine letterarie del
romanzo di Alexandre Dumas, e a sua volta racconta la reale vicenda umana
della protagonista, la nota cortigiana parigina Marie Du Plessis, la vera Signora
delle Camelie.
La prenotazione agli eventi delle Priare è obbligatoria e garantisce la partecipazione all’evento. Recapiti delle prenotazioni:
THEAMA TEATRO
[email protected] e 0444/322525 - dal lun al ven dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18
345/7342025 - sabato e festivi dalle 10 alle 18
VEN 01 APR - Collettivo Terzo Teatro / MAI FAR LA LADY
Divertente commedia musicale in dialetto veneto, diretta dal regista Mauro Fontanini, liberamente tratta dal film My Fair Lady. Da Londra lo spettacolo viene trasposto a Venezia, al Mercato di Rialto e in un palazzo sul Canal Grande. Anche
i personaggi popolari non si esprimono nel classico cockney inglese, ma chi in
dialetto veneziano e chi con un marcato accento napoletano.
inizio spettacoli ore 21
intero € 10 | ridotto € 8
INFO PRIARe
Via Castelli 4 Martiri - Montecchio Maggiore
Biglietti presso l’ingresso delle Priare a partire da 30 minuti prima degli spettacoli
PRENOTAZIONI
BIGLIETTI SINGOLI
intero € 15 | ridotto € 12
AVVERTENZE
I posti sono limitati. Le Priare presentano una temperatura media compresa tra
i 12° C e i 15° C e il terreno in alcuni punti è scivoloso; all’ingresso verranno
consegnati dei caschetti protettivi da indossare durante lo spettacolo.
www.spaziobixio.com - www.theama.it
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