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mai così vicini - Teatro Spazio Bixio
UNA RASSEGNA TEATRALE DI TEATRO SPAZIO BIXIO DECENNALE DELLA RASSEGNA TEATRO ELEMENTO MAI COSÌ VICINI in collaborazione con il Teatro Sant’Antonio di Montecchio Maggiore NOV 2015 / APR 2016 VERSION E POSITI VA - Q UADRICROMI A amaranto: c20%; m100%; y100%; k26% nero: c0%; m0%; y0%; k85% WWW.UNDERWATERSCULPTURE.COM CON IL PATROCINIO COMUNE DI VICENZA PROVINCIA DI VICENZA TEATRO ELEMENTO COMPIE 10 ANNI TEATRO ELEMENTO È UNA RASSEGNA A CURA DI THEAMA TEATRO presidente Aristide Genovese staff organizzativo Martina Canton Alice Mattiolo direzione artistica Piergiorgio Piccoli responsabili formazione t/d Anna Zago Ester Mannato ufficio produzione Alessandro Bevilacqua ufficio organizzativo Carloalberto Piccoli staff artistico Daniele Berardi Anna Farinello Max Fazenda Alessandra Niero Marina De Luca Mara Santacatterina Ilaria Pravato Matteo Zandonà staff tecnico Florin Perdun Sergio Baldin amministrazione Marica Zenzolo Claudia Ceccato direzione tecnica Claudio Scuccato SPONSOR STORE CREAZZO Via Olmo 34 – SS 11 Tel. 0444/349104 [email protected] Ovale Shop Vicenza - Creazzo PARTNER BIBLIOTECA CIVICA BERTOLIANA Per il decimo anno consecutivo Theama Teatro e il Comune di Vicenza propongono la rassegna teatrale Teatro Elemento. L’atteso appuntamento giunge a questo importante traguardo dopo un decennio di attività progettata con una fortissima relazione con la città. Gli spettacoli proposti in questo arco di tempo hanno sempre rappresentato un’offerta eterogenea di quanto prodotto su tutto il territorio nazionale, facendo dello Spazio Bixio un punto di riferimento. Tanti sono stati gli artisti (soprattutto giovani) transitati in questo vivace spazio off cittadino che in seguito sono diventati nomi importanti della scena teatrale e coreutica italiana ed internazionale: Marta Dalla Via, Daniele Timpano, Fibre Parallele, Compagnia Trepunti, Barabao Teatro, Tiziana Bolfe. Ma il Teatro Spazio Bixio ha accolto anche eventi eccezionali, con la partecipazione di nomi illustri della cultura e del teatro italiano. Una programmazione completa, quindi, che pur prestando un occhio particolare all’innovazione (come si deve ad ogni spazio off europeo) non ha disdegnato assidue puntate nella tradizione e nell’intrattenimento intelligente. Tra le caratteristiche rilevanti dello spazio non possiamo dimenticare anche la quantità delle proposte, sempre nel rispetto dell’alta qualità. Ogni stagione ha infatti ospitato non meno di quaranta spettacoli, toccando anche in alcuni anni punte di settanta - ottanta appuntamenti. Quest’anno il decennale non poteva che far propria la lunga esperienza e riassumere in una stagione le caratteristiche salienti di tutta l’attività del periodo passato. Si darà forma, dunque, ad un lungo e complesso programma che mette al centro della scelta gli spettacoli d’innovazione, con un marcato carattere di approfondimento sui temi legati alla quotidianità e al vivere contemporaneo con anche tre appuntamenti dedicati alla danza in collaborazione con il Circuito Arteven. La caratteristica della programmazione sarà dunque un invito alla riflessione, alla libera creatività e all’impegno civico, al fine di usare il teatro in “vicinanza” al pubblico e alla città, accompagnando lo spettatore in un percorso di presa di coscienza ed elaborazione (intellettuale e poetica) sul mondo contemporaneo. Teatro, sì, ma anche danza e musica, in un sapiente equilibrio di forme di espressione per comporre una proposta diversificata e mai ripetitiva. A corollario di queste iniziative, ci saranno anche alcuni momenti tratti dalla grande tradizione italiana o dalle nuove drammaturgie, proposti per solleticare un pubblico più interessato all’umorismo e alla leggerezza. Gli artisti ospitati provengono in gran parte da formazioni giovani, che già hanno dimostrato un eccellente percorso di crescita nell’ambito dell’espressione artistica, e saranno accompagnati in cartellone da personalità dello spettacolo italiano del calibro di Massimo De Francovich, e da artisti locali di grande spessore. A completare l’offerta di questo Decennale, fanno parte integrante della programmazione le consuete proposte di teatro per le nuove generazioni e le famiglie, nonché degli appuntamenti di musica da camera. Il Teatro Spazio Bixio, si conferma dunque, dopo dieci anni, un contenitore estremamente attento alla qualità della proposta culturale, con una grande capacità di cogliere gli stimoli della contemporaneità. Questa vicinanza al pensiero dei nostri giorni si ritrova anche nel titolo della rassegna di quest’anno: “Mai così vicini”. Vicini ad un mondo che cambia rapidamente, vicini ad un territorio che abitiamo, vicini a tutti coloro che per motivi geografici, sociali o economici non sono oggi inclusi nelle dinamiche del nostro vivere quotidiano, ma ne fanno eticamente parte. A tutte queste componenti ci dichiariamo “Vicini”, nella speranza di offrire per l’ennesimo anno un prodotto culturale fruibile dal più ampio numero di persone con i più diversi gusti e sensibilità, e come si coglie dall’immagine della rassegna gentilmente concessa dallo scultore Jason De Caires Taylor, noi di Theama ci immaginiamo nel blu, in un fondale suggestivo ma accessibile, vicini a chiunque voglia incontrarci, uniti in un girotondo multietnico che guarda verso l’esterno per scoprire insieme un mondo magico, dove la luce filtra con curioso desiderio. Un luogo dove si sta bene. Questo vogliamo rappresentare per la città. Questo è il Teatro Spazio Bixio. THEAMA TEATRO LA LIETA DIVERSITÀ DEL BIXIO Da alcuni anni la programmazione dello spazio teatrale gestito da Theama mette in scena il sapore delle piccole cose, con quel sottile umorismo che vi è insito, e pure il lato buffo - o trascurabilmente infelice - della vita quotidiana. Anche in tempi che tutto sembrano meno che lievi, il Bixio ha il merito di scegliere i toni della comicità e dell’ironia, anche quando questa cela o racconta una condizione d’imperfezione, trasformando errori, inciampi, fraintendimenti del quotidiano in altrettanti spunti narrativi, per trovare il modo di passarci sopra. E lo fa con grazia, in modo giocoso, talora velato di malinconia. Ecco allora personaggi e gag di ieri riletti con la verve comica o introspettiva di oggi, da attori sempre pronti a cogliere stimoli dalla cronaca e dall’attualità, recuperando al contempo la tradizione del teatro popolare. E il risultato è, ancora una volta, un cartellone che sa fondere con grande versatilità classici e cabaret, musica e danza, vicende reali e riscritture fantastiche, teatro di narrazione e commedia dell’arte. Nel segno di una lieta diversità del vivere quotidiano. Jacopo Bulgarini d’Elci Vicesindaco e Assessore alla Crescita Comune di Vicenza CALENDARIO SINTETICO 2015 NOVEMBRE SAB 07 Indiana Teatro - Sogno di una notte di mezza estate SAB 14 Laura Moro - La volta ossea SAB 21 Tom Corradini - Gran Consiglio (Mussolini) SAB 28 Teatro Bresci - Medea DOM 29 Theama Teatro - Perle d’Africa DICEMBRE SAB 05 GB Orchestra - Hybrid SAB 12 Manfredi Perego - Grafiche del silenzio / Horizon SAB 19 Marco Bianchini - La ballata dei Van Gogh DOM 20 Ensemble Vicenza Teatro - La regina delle nevi LUN 21 Incontro con Massimo De Francovich GIO 31 Peo e Gilda Pegoraro - Anno nuovo risate nuove 2016 GENNAIO SAB 09 Vicenza Lirica Compagnia d’opera - Voglio vivere così! DOM 10 Carichi Sospesi - Gli Snicci SAB 16 Compagnia Biancofango - Porco mondo SAB 23 Valentina Dal Mas - Arkar / Marianna Miozzo - Litost VEN 29 Stefania Carlesso e Fiorella Mauri - La polenta quotidiana FEBBRAIO SAB 06 Nautilus Cantiere Teatrale - Copa la vecia VEN 12 Giuseppe Dal Bianco - In memoria di padre Komitas SAB 13 Adriano Marcolini/Nautilus C. T. - Non colpevole DOM 14 Theama Teatro - Esmeralda e Quasimodo VEN 19 Trio Hegel - Italiani a Parigi SAB 20 Roberto Maria Napoletano - Camorra sonora SAB 27 Teatro Impiria - Sfrattati MARZO SAB 05 VEN 11 SAB 12 VEN 18 SAB 19 Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza - Mary’s bath Quartetto Manfredi Teatro Scientifico - La vedova scaltra Quotidiana.com - L’anarchico non è fotogenico L’Archibugio compagnia teatrale - La via dell’armi APRILE SAB 02 SAB 09 VEN 15 SAB 16 Matthias Martelli - Il mercante di monologhi Nautilus Cantiere Teatrale - La casa di Bernarda Alba Lo Scrigno compagnia teatrale - Il matrimonio perfetto Theama+Ettore Martin Jazz Quartet - Non vorrei crepare ORARI SPETTACOLI 21 – serali 17 – domeniche (29/11 - 20/12 - 10/01 - 14/02) 22 – evento del 31/12 INFORMAZIONI _____________________________________________________________ TEATRO SPAZIO BIXIO Via Mameli 4 36100 Vicenza www.spaziobixio.com _____________________________________________________________ BIGLIETTERIA RASSEGNA SERALE 2015/2016 EVENTO SPECIALE DI APERTURA STAGIONE SABATO 07 NOVEMBRE Indiana Teatro SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE commedia di William Shakespeare presso il Teatro Spazio Bixio a partire da un’ora prima degli spettacoli PRENOTAZIONI La prenotazione è consigliata e garantisce la partecipazione all’evento. È necessario ritirare la prenotazione 10 minuti prima dell’orario di inizio spettacolo. I posti in sala non sono numerati. Recapiti delle prenotazioni: THEAMA TEATRO [email protected] e 0444/322525 - da lun a ven (10 - 13 e 14 - 18) 345/7342025 - sabato e festivi dalle 10 alle 18 www.spaziobixio.com - www.theama.it BIGLIETTI SINGOLI >serali € 10 intero | € 8 ridotto € 7 biglietto speciale #CORPOACORPO (riservato agli abbonati Teatro Comunale e Teatro Astra per gli spettacoli di danza del 14/11, 12/12, 23/01, 05/03) € 25 unico (evento del 31/12) >domeniche € 7 adulti | € 5 bambini e ragazzi ABBONAMENTO A SCELTA LIBERA - SERALI intero € 40 | ridotto € 32 (5 spettacoli) intero € 75 | ridotto € 60 (10 spettacoli) traduzione di Piermario Vescovo con Riccardo Dal Toso, Julio Escamilla, Alessandro Esposito, Bojana Lazarevic, Vittorio Lora, Marco Mavaracchio, Luca Nezzo, Beatrice Racanello, Nicolò Rossi, Alessandro Spadotto, Elena Terziario/Greta Giancola regia di Stefano Pagin Tutto è violenza. La gelosia di Oberon e Titania è causa delle storture del mondo, ormai decaduto. Solo la magia cambia direzione agli eventi e riporta ordine. Ma l’incantesimo porta con sé verità, fonte di sofferenza e senso di colpa; origine di altrettanta violenza. La magia quindi non è trucco, ma svelamento; il teatro non è artificio, ma verità. Dietro la sua funzione epitalamica, la favola del Sogno rivela l’inquietante circolo vizioso che l’uomo deve percorrere nella sua esistenza. La traduzione è di Piermario Vescovo, docente di Ca’ Foscari e regista; egli elabora in uno stratificato dialetto veneziano il linguaggio del mondo delle fate, in un fine italiano quello degli amanti e della corte. Le scene degli artigiani e la parte finale sono frutto dell’improvvisazione degli attori. SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO SABATO 14 NOVEMBRE Laura Moro / Art(h)emigra Satellite LA VOLTA OSSEA danza contemporanea *sono esclusi dagli abbonamenti gli appuntamenti del 14/11 - 12/12 - 31/12 - 05/03 CARNET DANSE & MOVE #CORPOACORPO unico € 28 (4 spettacoli) ABBONAMENTO TEATRO RAGAZZI - DOMENICHE intero € 25 | ridotto € 15 (4 spettacoli) L’ABBONAMENTO CONSENTE il posto riservato in sala, la riduzione su biglietti fuori abbonamento e su altri abbonamenti, la riduzione su biglietti della rassegna Teatro Elemento a Montecchio Maggiore, la riduzione sugli spettacoli di danza #CORPOACORPO del Teatro Comunale e del Teatro Astra DIRITTO ALLA RIDUZIONE chi porta un nuovo abbonato a teatro, possessori di carta 60, giovani sotto i 25 anni, soci Rev, i possessori di tessera: Arci, Cgil, Associazione Noi, Agesci, Azione Cattolica Vicenza, Fadac, Fita, Delos, Arcigay Vicenza, Artemis per avere la riduzione è necessario esibire la tessera prima assoluta ideazione, coreografia e interpretazione di Laura Moro musica e disegno luci di Matteo Cusinato Riflessione scenica sul mutamento come risorsa ultima dell’essere umano rispetto alla propria sopravvivenza e al senso della stessa in funzione di una continua possibilità evolutiva. Punto di partenza è Zenone, protagonista di L’opera al nero di M. Yourcenar, figura emblema in cui rivivono i grandi pensatori eretici del 500 per i quali opere e vita si identificano in un unico processo evolutivo. Il corpo, luogo di fisicità e pensiero, ne è la sede: laboratorio alchemico di trasformazioni vissute in prima persona. Danzatrice e coreografa, Laura Moro cura progetti in cui danza e ricerca scenica sono strumenti di indagine sull’essere umano in relazione a territori e paesaggi. Collabora dal 2007 con Matteo Cusinato - musicista. Dal loro sodalizio artistico nasce Art(h)emigra Satellite collettivo, luogo di ibridazione e dialogo tra arti, età ed etnie con sede a Zephiro - Castelfranco Veneto. Tom Corradini SABATO 21 NOVEMBRE SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO SABATO 12 DICEMBRE teatro satirico - clownesco GRAFICHE DEL SILENZIO + HORIZON (studio) GRAN CONSIGLIO - Mussolini Manfredi Perego danza contemporanea drammaturgia, interpretazione e regia di Tom Corradini 24 luglio 1943 - Roma. Il Gran Consiglio del Fascismo si riunisce per discutere la rimozione di Benito Mussolini dalla carica di Capo di Stato. Il Duce, stanco e sopraffatto dagli insuccessi dell’esercito italiano, si rifugia all’interno di uno studio di Palazzo Venezia. Qui ricorda come il destino lo abbia condotto da umili origini ad essere il capo supremo d’Italia. Il ritratto in chiave satirica di un uomo autoritario ma anche profondamente umano che vive il suo momento di maggiore vulnerabilità. Una vulnerabilità che gli consente di rivelare la parte più intima di se stesso. Quella di un padre di famiglia, un musicista, un clown ma anche di un geniale animale politico ammirato persino da Winston Churchill che arrivò a definirlo Il più grande legislatore vivente. SABATO 28 NOVEMBRE Teatro Bresci MEDEA prosa da Medea di Euripide, Medea di Seneca e da Argonautiche Orfiche di Anonimo con Anna Tringali e Giacomo Rossetto - regia di Stefano Scandaletti Proporre nuovamente la tragedia di Euripide senza interrogarci su chi potrebbe essere Medea oggi sarebbe un’impresa poco utile. Perciò, lasciandoci ispirare dai fatti di cronaca, si analizzano le cause, le dinamiche famigliari nelle quali i figli diventano oggetti da contendersi per ottenere vendetta. La storia raccontata a due voci recita il linguaggio del passato attraverso gli altoparlanti di un’emittente radio. In un intreccio di linguaggi e di epoche, i suoni danno vita alle ombre presenti nella mente della nostra Medea. Infanticida? Sta a noi abbandonarla, eliminarla, nasconderla oppure tentare di penetrare nel suo cuore per comprendere che quel picco di violenza è un processo doloroso che tutta la società dovrebbe scontare. SABATO 05 DICEMBRE GB Orchestra HYBRID concerto di musica jazz e funk e presentazione del disco prima regionale GRAFICHE DEL SILENZIO (Premio Equilibrio Roma 2014) coreografia e improvvisazione di Manfredi Perego scene e costumi di Manfredi Perego musiche di Paolo Codognola produzione TIR danza / mp-Ideograms La performance nasce dal desiderio di trasporre in forma scenica un percorso personale sintetizzabile in tre parole: nascita-lotta-consapevolezza. Per tradurre questi tre termini in linguaggio coreografico, Perego fa riferimento al segno grafico come se il corpo fosse un disegno in movimento. L’arte grafica di riferimento è il sho-dò giapponese, risultato dell’unione di mente, azione, gesto. Il tema del silenzio viene affrontato come necessaria condizione per la realizzazione di un tratto deciso ed unico. HORIZON (studio) coreografie e danza di Manfredi Perego elaborazione musicale di Paolo Codognola produzione TIR danza / mp-Ideograms Sospeso, finisco sempre in bilico sopra linee inesistenti... Cammino verso un luogo che è allo stesso tempo interno ed esterno, astrazione della sensazione dello spazio che non c’è se non nei desideri. Emotività muovono il corpo-metafora. Concedersi di essere in un luogo che non esiste se non per definizione, è liberatorio ed anche laboratorio per un corpo reale che si misura con l’irreale possibilità di mutare sull’orizzonte. Horizon è anche senso di poesia-vertigine celata. Lavoro fisico e mentale di totale svuotamento per poter cercare di muoversi sulla sensazione di questa immagine che circonda inevitabilmente il corpo. SABATO 19 DICEMBRE Marco Bianchini Teatro della Caduta LA BALLATA DEI VAN GOGH monologo per sei personaggi e un piccione viaggiatore scritto, diretto e interpretato da Marco Bianchini L’eleganza e la purezza della musica americana incontrano la modernità della musica elettronica nel nuovo album di Gastone Bortoloso. Ispirandosi a Duke Ellington, il musicista ha creato, con la sua GB Funky & Jazz Orchestra, Hybrid: un lavoro discografico che, in undici brani, non solo tocca ritmi e stili che affondano le loro radici nell’anima più classica swing e blues, ma ripercorre anche alcune tappe della musica jazz degli anni 70. Gastone Bortoloso è trombettista, arrangiatore, compositore e band-leader. Lavora come prima tromba e solista in numerose formazioni in Italia e all’estero. Ha collaborato con musicisti internazionali tra cui Carla Blay, Steve Swallow, John Warren, John Surman, Cecil Bridgewater, Michael Abene, Cheryl Porter ed altri. Svolge attività concertistica anche in formazioni combo e parallelamente, dirige anche C.A.M. Orchestra. La vicenda umana e artistica del celebre artista, raccontata attraverso lo sguardo della sua numerosa famiglia, e di altre figure che hanno accompagnato la sua esistenza. Attraverso i dialoghi tra i diversi personaggi, riviviamo alcune tappe fondamentali della biografia di Vincent Van Gogh: dalla nascita alle prime delusioni amorose, dai primi tentativi di affermarsi nel mondo del commercio agli esordi come pittore; dalle colline del Brabante, alle soffitte di Parigi, passando per Londra, Amsterdam e le miniere del Borinage. Alternando vicende reali a ricostruzioni fantastiche, con particolare attenzione agli aspetti contraddittori del carattere di Vincent e agli effetti comici che ne conseguono, La Ballata dei Van Gogh è un ritratto sui generis di uno dei maggiori artisti di tutti i tempi. LUNEDÌ 21 DICEMBRE Massimo De Francovich e Theama Teatro SABATO 09 GENNAIO Vicenza Lirica Compagnia d’opera INCONTRO CON MASSIMO DE FRANCOVICH VOGLIO VIVERE COSÌ! con la partecipazione straordinaria di MASSIMO DE FRANCOVICH e gli attori di Theama Teatro interventi musicali dal vivo di Giuseppe Dal Bianco con Simonetta Baldin (soprano), Enrico Pertile (tenore), Pier Zordan (baritono), Stefano Bettineschi (pianoforte) - testi e narrazione di Pier Zordan recital musicale Massimo De Francovich, protagonista dell’ultima produzione di respiro nazionale di Theama Teatro Mister Green, sarà l’ospite d‘onore di una serata dedicata alla letteratura del 900. Il momento centrale della serata giungerà con il monologo dell’uomo critico, tratto da Ultimi giorni dell’umanità di Karl Kraus, che De Francovich interpretò con la regia di Luca Ronconi nel 1990 al Lingotto di Torino, in quello che si può definire lo spettacolo-evento che è diventato simbolo del grande teatro contemporaneo. De Francovich è attore teatrale e cinematografico. Si è formato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” di Roma, conseguendo il diploma nel 1957. Nello stesso anno ha esordito sul palcoscenico con Vittorio Gassman. Successivamente ha lavorato con la Compagnia dei Giovani ed alcuni teatri italiani tra i quali il Teatro Stabile di Torino. Vanta quasi sessant’anni di carriera tra spettacoli teatrali, cinematografici e televisivi. la Canzone d’Autore tra le due guerre mondiali spettacolo musicale di costume Spettacolo-recital tematico, a tratteggiare il periodo tra le due devastanti guerre mondiali. Dunque, storia e musica a braccetto. Ma la musica ha aiutato a superare quei terribili momenti? Certamente sì. Violenze, pazzie e soprusi non sono riuscite e non riusciranno mai a sopprimere totalmente il pensiero. Ma che brani si ascoltavano nella prima metà del 900? Musicalmente erano molto accattivanti, piccole perle che si rifacevano al grande teatro lirico romantico di fine 800. A partire da una manciata d’anni prima dell’attentato di Sarajevo, ecco servito un florilegio tutto d’un fiato, da Torna a Surriento ai primi anni 50 con L’Amore è una cosa meravigliosa, canzone simbolo di gioia irrefrenabile per la vittoria dell’amore sulla violenza. SABATO 16 GENNAIO EVENTO SPECIALE FUORI RASSEGNA GIOVEDÌ 31 DICEMBRE Peo Pegoraro e Gilda Pegoraro Compagnia Biancofango PORCO MONDO teatro contemporaneo ANNO NUOVO RISATE NUOVE cabaret in lingua veneta con brindisi al nuovo anno scritto da Francesca Macrì e Andrea Trapani con Aida Talliente e Andrea Trapani regia di Francesca Macrì di Antonio Peo Pegoraro diretto e interpretato da Antonio Peo Pegoraro e Gilda Pegoraro Un uomo, una donna e una notte. La notte di Natale. Non hanno nomi quest’uomo e questa donna. Potrebbero chiamarsi in ogni modo. Nascondono, loro malgrado, nostro malgrado, qualche cosa di ancestrale. Eppure nessuno si stupirebbe a scoprirli silenziosi vicini di casa. A volte non basta più essere come si è. E per dire cose che, forse, altrimenti rimarrebbero serrate in gola, lei indossa, maldestramente, abiti da Marilyn Monroe. Nessun nome dunque e, apparentemente, una casa che potrebbe essere ovunque. Ovunque, in questo porco mondo di periferie. Una finestra, come in un quadro di Hopper, divide gli spazi. Non si è mai veramente dove si è. Le luci di Natale confondono gli occhi. Caldo dentro e freddo fuori. E non si sa quanto sia vero l’uno e finto l’altro. Chiusi in questa stanza-gabbia-tomba, questa Marilyn da quattro soldi celebra per il suo uomo la festa di Natale. Ha organizzato tutto o forse segue solo l’istinto di una notte. Una notte senza grazia. È un rapido susseguirsi di personaggi comici: dal disarmante Sfigo e le sue digressioni amorose al simpatico Imerio Paltan, passionale presidente della compagine calcistica U.S. Forsa e Pasiensa; dalle proposte marketing di una signorina spot alla divertente insistenza della ragazza di un call-center; dall’Attor Mancato, che per un difetto di pronuncia non ha mai potuto esibirsi, alle strampalate lezioni del Professor Peo su economia, paesi del vicentino, medicinali e cure mediche. Questo pot-pourri cabarettistico, della durata di circa 60 minuti, raccoglie alcuni dei migliori pezzi degli spettacoli Peo e Contropeo e Peo-ple strana umanità. Gli interpreti sono Antonio Peo Pegoraro, che ne è anche l’autore, e Gilda Pegoraro. PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA ENTRO IL 21/12/2015 INGRESSO € 25 SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO SABATO 23 GENNAIO Valentina Dal Mas + Marianna Miozzo ARKAR + LITOST-THE OTHERNESS danza contemporanea / performance VENERDÌ 29 GENNAIO Stefania Carlesso e Fiorella Mauri LA POLENTA QUOTIDIANA VOCI DI DONNE DA UN TEMPO CORAGGIOSO recital musicale di costume ARKAR idea, danza e coreografia di Valentina Dal Mas di e con Stefania Carlesso e Fiorella Mauri e la partecipazione di Renato Saggioro alla chitarra Arkar s’interroga sulla possibilità di dare vita ad una composizione armonica di movimento. Con la sezione aurea è stato individuato il canone di simmetria, di equilibrate proporzioni, di armonia, che regola l’universo. Il corpo umano, però, nelle sue forme consonanti e dissonanti, parte da una condizione d’imperfezione che può generare errori, inciampi, fallimenti. Da qui la ricerca di un percorso che ci permetta di applicare la proporzione divina al movimento. Si riparte da zero. Il niente. Poi un punto, più punti, molti punti che aggregandosi danno origine alla linea. La linea e le sue infinite forme di manifestazione che non attendono altro che essere trasformate in atto. Dall’assemblarsi dei punti e delle linee prende vita la superficie. Essa accoglie in luoghi e con tempi diversi “gli elementi giusti, nel giusto ordine” (Kandinskij). Creare, disporre, sdrucciolare, comporre. Essere - forse - tra ordine e caos, Arkar, un armonico corpo. Ideato e curato dall’attrice Stefania Carlesso e dalla cantante e musicista Fiorella Mauri, La polenta quotidiana racconta, in parole e musica, la donna veneta, l’amore, la maternità, il lavoro nei campi, gli usi e i costumi di un tempo. Canti della tradizione veneta si alternano a fole, proverbi, poesie in dialetto, ma anche a testi in italiano e brani di alcuni cantautori sensibili interpreti della poesia del passato, in un moderno filò costruito come dialogo tra la voce narrante e il suono de ‘na volta. Uno spettacolo che celebra la bellezza e il valore della memoria passando attraverso la riscoperta delle nostre radici. SABATO 06 FEBBRAIO Nautilus Cantiere Teatrale COPA LA VECIA commedia brillante in lingua veneta LITOST-THE OTHERNESS idea, danza e coreografia di Marianna Miozzo testo e drammaturgia di Gabriele Dalla Barba composizione sonora di Meike Clarelli disegno luci di Nicolò Fornasari Nel percorso concettuale dell’autrice il muro è ciò che esprime la metafora dello scarto, della distanza esistente tra due esseri umani, due popoli, tra il corpo e la parola, l’immagine e la materia. La performer danza lungo il confine che vi è tra corpo e linguaggio, lasciando emergere la schisi presente tra il movimento corporeo soggettivo e l’universo dei significati linguistici. Il movimento escogita una fuga da un discorso surreale in cui risalta il profilo di un’umanità dedita alla costruzione di muri come opera principale della civiltà. Ne emerge un oggetto muro perturbante, caricato delle angosce e delle frenesie di una intera società, con il quale la partitura coreografica tesse un legame, ma allo stesso tempo, forse è alla ricerca di una evasione verso una dimensione altra. prima assoluta tratto da La Zuppiera di Robert Lamoureaux versione in dialetto veneto di Piergiorgio Piccoli con Gigliola Zoroni, Daniele Berardi, Laura Milan, Gilda Pegoraro, Paolo Maneschi, Giorgia Casagrande, Francesco Pignatiello, Federico Farsura regia di Piergiorgio Piccoli In una famiglia di origini contadine, la proprietà di campi e vigne è stata ereditata da Nena, una vecchia tirchia, irosa e alquanto sbadata. Il fratello Pippo, ultimo erede di capostipiti un po’ troppo spendaccioni, si trova in gravi difficoltà economiche causa una malandata fabbrica di rubinetti. Per salvarsi dalla bancarotta cerca di concludere una mediazione con lo scopo di vendere le proprietà terriere della sorella, ma la vecchia rifiuta, e qui iniziano davvero i guai. La furba e losca cameriera Viviana riesce ad instillare in Pippo e sua moglie l’idea che l’unico modo per venire fuori dal grandissimo guaio sia… far fuori la vecchia! Dopo alcuni maldestri tentativi andati a vuoto, i protagonisti decidono quindi di chiedere l’aiuto di un killer, ma la vicenda si complica ulteriormente causa la visita inaspettata di un misterioso gentiluomo napoletano che viene coinvolto nei piani criminali. VENERDÌ 19 FEBBRAIO CENTENARIO GENOCIDIO ARMENI (1915-2015) VENERDÌ 12 FEBBRAIO TRIO HEGEL IN MEMORIA DI PADRE KOMITAS concerto concerto di musica da camera e presentazione del disco con Giuseppe Dal Bianco (duduk armeno, shofar, flauto traverso, flauti etnici), Giuseppe Laudanna (tastiere), Mauro Lazzaretti (voce recitante) con David Scaroni (violino), Davide Bravo (viola), Andrea Marcolini (violoncello) Metz Yeghern, il grande male. Nella notte del 24 aprile 1915 iniziò il genocidio degli Armeni che portò alla morte di circa un milione e mezzo di persone. I primi ad essere arrestati furono alcune centinaia di intellettuali che furono in seguito deportati e uccisi. Tra questi c’era anche Padre Komitas, una figura nota agli armeni di tutto il mondo, una sorta d’icona. Komitas si salvò, ma dovette assistere alle peggiori atrocità verso il suo popolo. A causa di tali sofferenze, accusò una grave malattia mentale che lo portò alla follia, al silenzio, al rifiuto della musica che egli aveva tanto amato in tutte le sue espressioni. Egli fu infatti cantore, direttore di cori, compositore, etnomusicologo, paleografo musicale, riformatore della liturgia musicale. Il concerto è dedicato alla sua memoria. Il Trio Hegel presenta il nuovo CD con registrazioni inedite di Giuseppe Cambini e Luigi Cherubini (ed. Tactus). Cambini ottenne ampi riconoscimenti per la sua produzione artistica articolata soprattutto in ambito strumentale da camera e sinfonico, mentre Cherubini, pur producendo pochissima musica strumentale, risultò uno degli operisti più apprezzati del XVIII secolo. Il Trio Hegel, affermato giovane gruppo cameristico italiano, raccoglie le esperienze e la sensibilità dei tre musicisti, impegnandoli anche nell’ambito contemporaneo, con collaborazioni con importanti compositori italiani ed esteri. ITALIANI A PARIGI Giuseppe Dal Bianco SABATO 20 FEBBRAIO Roberto Maria Napoletano Teatro Safarà CENTENARIO GENOCIDIO ARMENI (1915-2015) SABATO 13 FEBBRAIO CAMORRA SONORA Adriano Marcolini Nautilus Cantiere Teatrale monologo NON COLPEVOLE Il dramma del genocidio armeno dramma teatrale scritto e diretto da Adriano Marcolini con Adriano Marcolini, Mara Santacatterina, Manuel Bendoni al duduk Aram Ipekdjian È il 3 Giugno 1921. La Prima Guerra Mondiale è finita da qualche anno con la sconfitta della Germania e dell’Impero Ottomano suo alleato. Dinanzi alla Corte d’Assise del Terzo Tribunale Regionale di Berlino si celebra un processo per omicidio che avrebbe avuto importanti ripercussioni sul piano dei rapporti tra le Nazioni appena uscite dal conflitto. La vittima è Talaat Pascià, ex Ministro ottomano degli Interni, già condannato a morte dalla Corte Marziale Speciale post-bellica e fuggito in Germania dopo la fine della guerra. L’omicidio è stato commesso da uno studente armeno riparato in Germania, come tanti altri scampati all’eccidio, in quella che gli storici definiscono diaspora armena. L’omicida è stato arrestato subito dopo aver commesso il delitto ed è reo confesso, ma il processo, apparentemente semplice, assume via via caratteri non prevedibili. scritto, diretto e interpretato da Roberto Maria Napoletano Un tempo da lupi. Un luogo tetro, spoglio, umido. La cella di un carcere. Nome del detenuto: Pulcinella. Esattamente. Pulcinella, la maschera napoletana per eccellenza, è in carcere. Pulcinella ha il male, dentro. Lui, che per secoli ha donato alla sua città comicità e storie di burle e scherzi, ora è dalla parte dell’odio. Perché? Oggi è giorno di colloquio. Facciamocelo spiegare da lui. Attraverso fatti e personaggi che ha vissuto sulla sua pelle, che ha visto da dietro la sua maschera. Ascoltiamo il suo cambiamento, il suo racconto pregno di mille voci, pregno di canti rochi e crudeli, di canzoni classiche napoletane riarrangiate per l’occasione. A creare la giusta atmosfera. A ribadire la tradizione. In ogni sua forma. Nel bene e nel male. E questa, è una storia del male. SABATO 27 FEBBRAIO Teatro Impiria SFRATTATI commedia brillante di Renzo Segala con Guido Ruzzenenti e Paolo Rozzi regia di Andrea Castelletti Un proprietario di casa molto convenzionale tenta di sfrattare un inquilino molto originale. Fra i due inizia un duello senza esclusione di colpi (di scena ovviamente!). Invenzioni, trucchi, gags e battute al vetriolo si susseguono a ritmo serrato in due atti dove i ruoli dei due protagonisti finiscono per confondersi e sovrapporsi in un imprevedibile finale a sorpresa. Una pièce brillante dove la comicità non rimane fine a se stessa ed assume spesso i connotati della satira di costume. Una critica severa, seppure con toni scherzosi, al mondo attuale, al sistema bancario, alla situazione (drammatica) degli sfratti nel nostro paese. SPECIALE DANSE & MOVE #CORPOACORPO SABATO 05 MARZO Tommaso Monza e Claudia Rossi Valli MARY’S BATH VENERDÌ 18 MARZO Quotidiana.com L’ANARCHICO NON È FOTOGENICO teatro contemporaneo danza contemporanea di e con Claudia Rossi Valli e Tommaso Monza assistenza Marco Bissoli - voce Fabio Pagano, Claudia Rossi Valli produzione Abbondanza/Bertoni - con il sostegno di Léim Project Immergersi, sposarsi, bagnarsi; pregare, toccare, nascere. Mary’s Bath è uno studio sospeso fra terreno e divino, una danza intima che si svela. Mary ci invita a guardarla da vicino, a condividere con lei la paura e la verità del divenire. Un Angelo si abbandona, per la prima volta, ad una confidenza, ad una confessione fisica. Mary’s Bath è un progetto di ricerca che ha come tema di sviluppo l’Annunciazione, senza parlare di religione. Non c’è giudizio, ma due personaggi che si svelano e definiscono poco a poco, tra slanci lirici e dialoghi di corpi ironici: Mary (gioiosa? fragile? consenziente?), e l’Angelo (orgoglioso? solo? innamorato?). Purezza diventa sensualità, il sensuale tramuta in divino, finché ciò che è stato narrato si confonde e lascia spazio all’essere: di carne e meraviglia. 1° capitolo di Tutto è bene quel che finisce (3 capitoli per una buona morte) con Roberto Scappin e Paola Vannoni drammaturgia e regia Quotidiana.com in coproduzione con Armunia VENERDÌ 11 MARZO QUARTETTO MANFREDI Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medicoscientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura. Se la fine non è degna di essere raccontata allora anche la vita perde di senso. Due cow-boy, poi improbabili danzatori, o forse solo due esseri in bilico ai limiti del paradosso pronunciano il loro bà-sta!, un’esclamazione forte, quasi performativa, che traccia il confine dell’opportunità o della sopportazione e genera una cesura fra presente e futuro. I due interpreti si affrontano in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un intelletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso. con Giovanni Claudio Di Giorgio, Francesca Pretto (violini), Matteo Canella (viola) e Giacomo Grespan (violoncello) L’Archibugio Compagnia Teatrale concerto di musica da camera «È infatti attraverso il quartetto che il vascello della musica getta lo scandaglio nei mari più profondi» (L. Berio). Prendendo spunto dalle parole di un musicista del calibro di Luciano Berio, vi prenderemo per mano per farvi scoprire i profondi abissi della musica più alta, quella da camera, nella sua formazione più bella e completa: il quartetto d’archi. Questo è infatti lo scopo del nostro giovane quartetto: esplorare la musica e offrire al pubblico la possibilità di godere di alcune delle più sublimi pagine che mai siano state scritte per questo organico. Siete tutti invitati a prendere parte a questo viaggio, alla ricerca di qualcosa che scopriremo insieme… SABATO 12 MARZO Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio LA VEDOVA SCALTRA commedia di Carlo Goldoni con Isabella Caserta, Andrea De Manincor, Francesco Laruffa, Maurizio Perugini, Elisa Bertato, Martina Colli, Davide Bertelé regia di Jana Balkan e Isabella Caserta costumi di Mariana Berdeaga - scene Laboratorio Teatrale maschere di Donato Sartori e Fucina dei Miracoli - attrezzeria Peroni La vedova scaltra, testo di passaggio tra la commedia delle maschere e la commedia di carattere, è giocata sull’astuzia di Rosaura che, indecisa tra quattro pretendenti, escogita un piano per scoprire se i loro sentimenti sono sinceri. Donna forte e di carattere, scaltra nello svelamento della menzogna, scopre la mancanza di sincerità dei suoi spasimanti per individuare alla fine l’unico che non le ha mentito. L’allestimento, mantenendo intatto il testo e il linguaggio goldoniano, sottolinea il femminismo ante litteram e la modernità di Rosaura che si prende gioco dei vizi dei suoi pretendenti e attraversa i ponti delle varie epoche in un gioco teatrale che arriva ai nostri giorni per suggerire l’evoluzione della donna e lo smascheramento sia della menzogna che della macchina teatrale. SABATO 19 MARZO LA VIA DELL’ ARMI STORIE DI BANDITI, DI MONTI E DI LAGO spettacolo di narrazione con Giovanni Florio e Umberto Peroni testo e regia di Giovanni Florio a partire dagli studi del Prof. Claudio Povolo Bandito è colui sul quale la giustizia ha emesso una sentenza di bando: nessuno nasce bandito, né sceglie di diventarlo. Quella di bandito è un’etichetta che la giustizia ti schiaffa addosso dall’alto della sua maestà. E non te la levi più di torno: te la porti dietro anche dopo morto. Sono quattrocento anni che Giovanni Beatrice, detto Zanzanù si porta dietro quell’etichetta, e forse è arrivato il momento di levarla. O se non altro di ridiscuterla. Dopo tre spettacoli dedicati alla figura storica del bandito gardesano Giovanni Beatrice, L’Archibugio Compagnia Teatrale tira le somme in un’appassionata e appassionante riflessione complessiva sulla figura del bandito, passando con disinvoltura dai documenti originali sulla vicenda del bandito del Lago a Wikipedia, senza tralasciare l’immancabile William Shakespeare. Il risultato è un racconto trasversale e senza tempo che trascende l’evento specifico per occuparsi dei temi universali propri del teatro classico: la morte, la vendetta, l’onore e la giustizia. SABATO 02 APRILE VENERDÌ 15 APRILE Matthias Martelli Teatro Della Caduta Lo Scrigno Compagnia Teatrale IL MATRIMONIO PERFETTO IL MERCANTE DI MONOLOGHI commedia brillante teatro comico - satirico con musica dal vivo VINCITORE PREMIO “FNAS – Uanmensciò 2014” VINCITORE PREMIO “Alberto Sordi 2014” in Faenza Cabaret VINCITORE PREMIO “Locomix 2015” di e con Matthias Martelli musica dal vivo Matteo Castellan regia di Domenico Lannutti - artist coaching Francesca Garrone scenografie Officine Creative Torino Il Mercante di Monologhi è uno spettacolo satirico, divertente e poetico, che mira a recuperare la tradizione del teatro popolare, quella che affonda le sue radici nei giullari medievali per arrivare fino a Dario Fo. Matthias Martelli si presenta al pubblico come un vero e proprio giullare contemporaneo: un Mercante che, accompagnato dal suo antico carretto di legno rigonfio di vestiti e dalle note del maestro Castellan, mette in vendita una merce speciale, surreale quanto necessaria: Monologhi. E così giacche e cappelli, una volta indossati, diventano protagonisti della scena dando vita a una galleria di mostri contemporanei: dal politico al professore di antropologia, dal cantante Rods all’esilarante Don Iphon, predicatore delle nuove tecnologie, fino al delirio finale in cui il Mercante si trasformerà in pochi minuti in una moltitudine di personaggi. SABATO 09 APRILE Nautilus Cantiere Teatrale di Robin Hawdon con Paolo Maneschi, Livia Sasso, Giannino Bonora, Erika Magnabosco, Francesca Zanconato, Simone Dato regia di Anna Zago Ingredienti per un matrimonio perfetto: uno sposo con un bernoccolo in testa, una sposa isterica, una sconosciuta nel letto dello sposo la mattina delle nozze! Succede a Bill, che, ancora sbronzo dopo l’addio al celibato, scopre di aver passato la notte nella suite nuziale con una misteriosa ragazza. E la fidanzata Rachel sta per arrivare! Con la complicità di Tom, il suo migliore amico e testimone di nozze, Bill cerca di ricostruire gli avvenimenti della notte appena passata, e di nasconderli a Rachel e ai suoi familiari, in un guazzabuglio di vuoti di memoria e ricordi improvvisi, mezze verità e sfacciate bugie, scambi di persone e fraintendimenti. Ad ingarbugliare ancora di più la situazione, una cameriera impicciona e la scoperta che la misteriosa sconosciuta non è poi così sconosciuta per tutti… Sarà davvero un matrimonio perfetto? EVENTO SPECIALE DI FINE RASSEGNA SABATO 16 APRILE Theama Teatro ed Ettore Martin Jazz Quartet NON VORREI CREPARE recital musicale LA CASA DI BERNARDA ALBA dramma teatrale prima assoluta di Federico García Lorca con Gigliola Zoroni, Valentina Ferrara, Federica Omenetto, Arianna Guglielmi, Daniela Padovan, Daniela Calvene, Maria Teresa Totti, Cecilia Franchin, Annalisa Sgorlon, Enrica Ferrari, Carlotta Schneck regia di Anna Zago La casa di Bernarda Alba fa parte di una trilogia incentrata sul ruolo della donna. La storia, ambientata in Andalusia, narra della dispotica Bernarda Alba, la quale, in seguito alla morte del marito, impone un lutto rigoroso alle sue cinque figlie impedendo loro di uscire di casa e di intrattenere rapporti con il sesso opposto; solo alla figlia maggiore, è concesso sposarsi con un giovane del paese, scatenando però liti e gelosie tra le altre figlie. Le tensioni che nasceranno quindi tra le sorelle e la madre porteranno all’esplosione della tragedia che vedrà la fine del regno di Bernarda. In tutto lo spettacolo i rapporti tra i diversi personaggi sono costruiti sull’attesa della disgrazia che sta per accadere ovvero l’inevitabile disonore che macchierà per sempre l’immagine di questa casa apparentemente onorevole. con Piergiorgio Piccoli, Aristide Genovese, Anna Zago e con Ettore Martin (sax tenore), Giulio Campagnolo (organo), Franco Dal Monego (batteria), Lorenzo Cipriano (voce) Uno spettacolo di parole e musica per omaggiare l’estro e la genialità di Boris Vian, scrittore, paroliere, drammaturgo, poeta e trombettista francese che visse a cavallo tra gli anni 20 e gli anni 60. La serata si articola come un viaggio nell’immaginario eclettico di questo artista fuori dagli schemi, ovvero tra i suoi testi, le sue poesie e i suoi romanzi, (il più famoso dei quali è La schiuma dei giorni, recentemente anche trasportato sul grande schermo), ma non solo. Per parlare di Vian non si può tralasciare la musica, quella che tanto amava, ovvero il jazz. Il sassofonista Ettore Martin, con il suo gruppo musicale, affianca infatti gli attori di Theama Teatro con uno splendido repertorio. RASSEGNA TEATRO RAGAZZI 2015/2016 DOMENICA 10 GENNAIO Carichi Sospesi GLI SNICCI dall’omonimo racconto del Dr. Seuss con Renzo Pagliaroto e Marco Tizianel regia di Marco Caldiron DOMENICA 29 NOVEMBRE Theama Teatro PERLE D’AFRICA UN VIAGGIO ATTRAVERSO LA SAVANA con Anna Farinello e Alessandra Niero Una piccola bambina, accompagnata solo dal suo leggero bagaglio, si trova ad affrontare la savana tutta da sola, sotto il sole cocente, ascoltando le voci degli animali feroci. Ma la paura sarà presto sconfitta dalla sua bontà d’animo e dal suo coraggio, grazie al quale troverà alla fine un grande tesoro, il dono in grado di rallegrare tutti i cuori. È la metafora dell’agire disinteressatamente per gli altri, del procurare occasioni di conforto e di benessere pur nelle situazioni più estreme. Ma è anche la dimostrazione che nella vita, attraversando qualsiasi situazione, qualunque sia la tua provenienza o la tua condizione sociale, hai bisogno degli altri, dell’altro e, nel caso di un bambino, ancora di più hai bisogno del riferirti a qualcosa di stabile e duraturo che rappresenti, se non proprio fisicamente, la casa, la famiglia, il tuo ricovero, la tua consolazione. In uno strano paese, vivono due strane gialle etnie di Snicci: quelli stellati, che hanno una piccola stella sulla pancia, e quelli comuni, che non ce l’hanno. Gli stellati trattano quelli comuni molto male, escludendoli da qualsiasi attività, arrogandosi il diritto di essere superiori in tutto, finché un giorno arriva uno strano personaggio, Silvestro de Favis Scimmione, che propone ai comuni di applicare una stella anche sulla loro pancia, con una macchina metti-stella di sua invenzione... e per un solo doblone. Gli Snicci stellati, non essendo più diversi e non potendosi più distinguere, vengono convinti ad entrare in un’altra macchina che, per solo due dobloni, permetterà di togliere la stella. Inizia così un via vai che si concluderà con l’esplosione della macchina, con l’arricchimento dello Scimmione ma anche con la consapevolezza che non sono le stelle sulla pancia a renderli migliori o peggiori. DOMENICA 14 FEBBRAIO Theama Teatro ESMERALDA E QUASIMODO DOMENICA 20 DICEMBRE Ensemble Vicenza Teatro LA REGINA DELLE NEVI da Hans Christian Andersen drammaturgia e regia di Stefania Pimazzoni con Stefania Pimazzoni, Irma Sinico, Catuscia Gastaldi È la storia di Viola, una bambina coraggiosa che parte alla ricerca dell’amico Kay rapito dalla Regina delle Nevi che lo ha imprigionato nel suo castello di ghiaccio. È una storia di amicizia, amore e speranza piena di avventura e incantesimi. Cosa succede a qualcuno se gli viene rubato il cuore? Oppure se gli si conficca nell’occhio un pezzo dello specchio rotto dal diavolo? E cosa fa una ragazzina, sensibile e piena di vita se gli viene portato via il suo più caro compagno? Naturale! Parte e lo va a cercare. Nel viaggio, senza precise direzioni, incontra forme di vita belle e felici o malinconiche e impaurite od anche apparentemente cattive. Eppure da tutto riesce a ricevere un aiuto e lascia ovunque passi doni preziosi, non cose, ma esempi d’amore: così nel freddo parte calore, dal ghiaccio fa nascere fiori. prima assoluta di Aristide Genovese e Piergiorgio Piccoli con Anna Farinello, Federico Farsura, Matteo Zandonà, Ilaria Pravato regia di Anna Zago e Aristide Genovese Ispirato al famoso romanzo Notre Dame de Paris di Victor Hugo e al balletto di Jules Perrot La Esmeralda, lo spettacolo è incentrato sulla figura della ballerina Esmeralda e del suo rapporto con il poco fortunato Quasimodo, il gobbo campanaro di Notre Dame. Esmeralda, il cui vero nome è Agnès, rimasta orfana da piccola e poi cresciuta dall’arcidiacono Frollo, è la più bella e brava ballerina di Parigi, ma la rigida educazione di Frollo non le permette di seguire la sua arte. Troverà amicizia e conforto nel solitario Quasimodo, anche lui vessato dall’arcidiacono perché considerato brutto e deforme. Le loro diversità diventeranno motivo di unione, perché scopriranno che i loro cuori e le loro anime sono le due facce di una stessa medaglia. Lo spettacolo pone la propria attenzione sulle tematiche dell’educazione e in modo particolare sulla capacità del mondo adulto di riconoscere e dare “libertà” alle potenzialità individuali dei bambini e dei ragazzi. MONTECCHIO MAGGIORE Priare TEATRO SANT’ANTONIO / PRIARE Teatro Elemento non si esaurisce negli interni di Teatro Sant’Antonio ma estende le sue proposte al Complesso Ipogeo Le Priare. Già da qualche anno, con la collaborazione del Comune di Montecchio Maggiore, Theama Teatro ha realizzato un innovativo percorso teatrale itinerante all’interno di queste cave sotterranee, che si prestano a scenografia naturale degli eventi rappresentati. RASSEGNA TEATRO ELEMENTO A Montecchio Maggiore la stagione teatrale si tinge di nuovi colori con Theama Teatro. L’associazione culturale vicentina varca le mura cittadine e porta la sua proposta artistica anche in provincia proponendo una serie di spettacoli con il sostegno della Fondazione Antonveneta e della Banca San Giorgio Quinto Valle Agno. Una proposta di primissimo livello che, a partire da quest’anno e grazie a una convenzione triennale stipulata con il Comune di Montecchio Maggiore Assessorato alla Cultura, vedrà la rassegna Teatro Elemento di Vicenza arricchirsi di nuovi scenari e spettatori. Un sodalizio artistico in grado di unire territorio e cultura attraverso l’interconnessione teatrale tra lo Spazio Bixio e il Teatro Sant’Antonio. Teatro Sant’Antonio VEN 23 OTT - Anna Valle / IFIGENIA, UNA FANCIULLA PER IL VENTO Un reading commovente tratto dal testo teatrale di Andrè Obey, dove all’atrocità della guerra, della barbarie, dell’ignoranza e della viltà maschile, viene contrapposta la dolcezza, la nobiltà d’animo e il coraggio di una fanciulla che si offre spontaneamente al vento della morte. Un’interpretazione aggiornata del mito di Ifigenia che viene restituita agli spettatori con un linguaggio più moderno attraverso un profondo gioco di voci e sguardi. VEN 22 GEN - Maximilian Nisi / BENVENUTO SHAKESPEARE! Sulla scia delle celebrazioni per il 450° anniversario della nascita del Bardo, l’attore Maximilian Nisi si fa interprete degli imperituri versi del drammaturgo inglese attraverso la lettura di brani tratti da varie opere. Una rappresentazione che si articola come un viaggio lungo i tortuosi percorsi esistenziali dei più significativi personaggi shakespeariani; un viaggio che ruota attorno al tema dell’amore nelle sue molteplici sfumature. DOM 10 GEN ORE 18 Theama Teatro - IN NOME DELLA MADRE In concomitanza con le festività natalizie e con l’obiettivo di porre particolare enfasi sul significato intrinseco della parola Natale andrà in scena uno spettacolo dal testo di Erri De Luca dedicato all’attesa e alla natività viste dagli occhi prioritari di Maria, sempre sorretta e difesa dal proprio sposo, Giuseppe. DOM 08 MAG ORE 18.30 - 20.00 - 21.30 Theama Teatro - IL VIAGGIO DI DANTE La notte del 7 aprile dell’anno 1300 - nella Settimana Santa - il sommo poeta Dante Alighieri inizia il suo viaggio nei tre regni ultraterreni e al ritorno descrive, come in un “reportage giornalistico”, le impressioni provate in un’ascesa che, dagli abissi della terra, lo porta all’empireo. Nello spettacolo gli spettatori verranno accompagnati, da un Virgilio in carne ed ossa, in un viaggio simile a quello del poeta, in un percorso denso di significati simbolici. INFO TEATRO SANT’ANTONIO Via Pieve, 6 - Montecchio Maggiore Biglietti presso il Teatro S. Antonio a partire da un’ora prima degli spettacoli PRENOTAZIONI La prenotazione garantisce la partecipazione all’evento. È necessario ritirare la prenotazione alla biglietteria del teatro entro le ore 20:45. I posti in sala non sono numerati. Recapiti delle prenotazioni: THEAMA TEATRO [email protected] e 0444/322525 - dal lun al ven dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 345/7342025 - sabato e festivi dalle 10 alle 18 VEN 26 FEB - Tiziano Scarpa / DIALOGO CON LESBIA Lo scrittore, premio Strega 2009, sarà protagonista con Anna Zago di un’intervista impossibile, frutto di un suo testo letterario. Che cosa succede quando la bellezza non è solo una figura da contemplare ma una persona che si ama con tutta l’anima e con tutto il corpo? Per capirlo Scarpa ha fatto delle domande a Lesbia, dialogando forse con un fantasma ossessivo inventato dal poeta o con la prima femme fatale della storia. BIGLIETTI SINGOLI VEN 04 MAR - Associazione Liricamente / LA TRAVIATA Una rappresentazione che fonde le celebri pagine musicali del capolavoro verdiano, all’interno di un racconto teatrale che rilegge le pagine letterarie del romanzo di Alexandre Dumas, e a sua volta racconta la reale vicenda umana della protagonista, la nota cortigiana parigina Marie Du Plessis, la vera Signora delle Camelie. La prenotazione agli eventi delle Priare è obbligatoria e garantisce la partecipazione all’evento. Recapiti delle prenotazioni: THEAMA TEATRO [email protected] e 0444/322525 - dal lun al ven dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 18 345/7342025 - sabato e festivi dalle 10 alle 18 VEN 01 APR - Collettivo Terzo Teatro / MAI FAR LA LADY Divertente commedia musicale in dialetto veneto, diretta dal regista Mauro Fontanini, liberamente tratta dal film My Fair Lady. Da Londra lo spettacolo viene trasposto a Venezia, al Mercato di Rialto e in un palazzo sul Canal Grande. Anche i personaggi popolari non si esprimono nel classico cockney inglese, ma chi in dialetto veneziano e chi con un marcato accento napoletano. inizio spettacoli ore 21 intero € 10 | ridotto € 8 INFO PRIARe Via Castelli 4 Martiri - Montecchio Maggiore Biglietti presso l’ingresso delle Priare a partire da 30 minuti prima degli spettacoli PRENOTAZIONI BIGLIETTI SINGOLI intero € 15 | ridotto € 12 AVVERTENZE I posti sono limitati. Le Priare presentano una temperatura media compresa tra i 12° C e i 15° C e il terreno in alcuni punti è scivoloso; all’ingresso verranno consegnati dei caschetti protettivi da indossare durante lo spettacolo. www.spaziobixio.com - www.theama.it