HIV: modello di cura cronicizzato. Alla ricerca di una maggiore
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HIV: modello di cura cronicizzato. Alla ricerca di una maggiore
Centro Studi slide 1 Tavolo di lavoro Federsanità-ANCI BRONCOPNEUMOPATIA CRONICA OSTRUTTIVA: MODELLI ORGANIZZATIVI E GESTIONALI Centro Studi slide 2 A) INTRODUZIONE (MOTIVAZIONI) Centro Studi slide 3 il tema dei costi per patologia (1) Lo sforzo crescente del nostro SSN è quello di trasformare il modello di finanziamento. Oggi siamo nella fase di passaggio da un (i) modello a spesa storica verso un (ii) modello a costo dei fattori della produzione. L’introduzione del modello del costo standard in concreto rappresenta una prospettiva complessa ma importante, ossia si associa al (iii) modello di remunerazione per prestazione. IL PUNTO DI SVOLTA IMPLICITO DI QUEST’ULTIMO MODELLO RISPETTO AI PRECEDENTI È CHE VIENE MODIFICATO IL PRINCIPIO DI BASE (OSSIA UNA REMUNERAZIONE PER FATTORI DI COSTO) INDIRIZZANDOSI VERSO IL PRINCIPIO DEL FINANZIAMENTO PER RISULTATO O ESITO. Centro Studi slide 4 il tema dei costi per patologia (2) Il modello di remunerazione per prestazione implica poi individuare criteri di premialità o penalità sulla base dei risultati (ma questo elemento di premialità/penalità può essere una decisione differenziata rispetto alla acquisizione degli strumenti base per una remunerazione per prestazione). Tale modello consente pertanto non solo di valutare l’efficienza del processo di cura (laddove efficienza implica produrre uno stock di salute al minor costo possibile) ma anche l’efficacia (ossia quanto «migliore» una determinata cura sia per il paziente). Centro Studi slide 5 B) STRUMENTO: TAVOLO DI LAVORO FEDERSANITÀ-ANCI Centro Studi slide 6 il tavolo di lavoro Federsanità-ANCI: cos’è una modalità di lavoro che focalizza la propria attenzione sugli aspetti di tipo organizzativo-gestionale, nonché economico-finanziario con particolare attenzione alle ASL o AO il tavolo di lavoro vede presenti: rappresentanti del sistema delle ASL/AO, delle istituzioni centrali, delle società scientifiche e dell’Associazione in linea di principio, la metodologia adottata è quella di approfondire e confrontare le esperienze maturate all’interno delle ASL/AO, associata ad una specifica ricerca sulle determinanti e sulle caratteristiche del tema in oggetto Centro Studi slide 7 il tavolo di lavoro Federsanità-ANCI: gli obiettivi sistematizzare il tema in oggetto, comprendendo le differenti realtà nazionali (eventualmente anche internazionali) sulla base delle esperienze aziendali, su quanto approfondito a livello teorico, vengono proposte chiavi di lettura dei differenti processi, formulando proposte, valutazioni, ed indicazioni emergenti Centro Studi slide 8 obiettivi del tavolo di lavoro “BPCO: modelli organizzativi e gestionali” fotografare stato offerta di salute relativamente alla BPCO in Italia confrontare differenti modalità organizzative e gestionali evidenziare differenze e caratteristiche per le questioni che riguardano le politiche di prevenzione, dell’accesso, dell’organizzazione, e della gestione approfondire le dinamiche che degli interventi sanitari e degli interventi sociosanitari formulare alcune proposte di ottimizzazione dell’offerta diffondere i risultati (intermedi e finali) in maniera da consentire alle ASL/AO di disporre ulteriori informazioni (coinvolgimento fra pari) Centro Studi partecipanti slide 9 gruppo di lavoro • ASL • USL 8 Arezzo • ASL Cuneo 1 • ULSS 16 Padova • ASP Catanzaro • ASL Roma D • ULSS 13 • Istituzioni • Ministero della Salute • AGENAS • Conferenza Stato-Regioni • Commissione Salute Regione Veneto • Ente Acquisti Unici Regione Umbria • Università di Salerno gruppo di lavoro • Federsanità ANCI • Società scientifiche • SIMG • AIPO • AIMAR • SIMER • Organizzazioni di categoria • FIMMG • Azienda • GSK S.p.A. Centro Studi slide 10 C) RISULTATI PRINCIPALI Centro Studi slide 11 conclusioni - 1 (1) IMPORTANZA DI UNA STRATEGIA CONDIVISA è stato approvato un set di indicatori di processo e di esito, come risultato di una CONVERGENZA fra le SOCIETÀ SCIENTIFICHE, e le ISTITUZIONI l’utilizzo di tali indicatori è considerato determinante per la verifica degli outcome di patologia (2) INNOVARE L’APPROCCIO CULTURALE occorre CONCETTUALMENTE PASSARE da un modello di controllo “a silos” (ossia per compartimenti: ottimizzazione della spesa per farmaci; ottimizzazione della spesa per prestazioni specialistiche; ecc.) ad una GESTIONE COMPLESSIVA (ottimale) dei percorsi di cura Centro Studi slide 12 cod. tipo indicatore fonte 1. Totale della popolazione assistita nel territorio di Flussi informativi ASL competenza (distretto/ASL/sovraziendale) 2. Flussi informativi ASL Numero di persone di età ≥ 40 anni 3. DB disponibili presso i Totale delle persone di età ≥ 40 anni che fuma; MMG (es. Health search, se sì n. pack years (anni 2010, 2011, 2012) Progetto Quadro, …) 4. Numero di persone di età ≥ 40 anni con richiesta di DB disponibili presso i MMG (es. Health search, spirometria Progetto Quadro, …) 5. Numero di persone di età ≥ 40 anni con spirometria Flussi informativi ASL effettuata 6. Numero di persone di età ≥ 40 anni con diagnosi DB disponibili presso i BPCO con registrazione in scheda sanitaria MMG (es. Health search, Progetto Quadro, …) individuale del valore del FEV₁ % del teorico 7. Numero di persone di età ≥ 40 anni con diagnosi DB disponibili presso i BPCO con almeno una registrazione, in scheda MMG (es. Health search, sanitaria individuale, di abitudine al fumo negli anni Progetto Quadro, …) 2010, 2011, 2012 8. Numero di persone di età ≥ 40 anni con diagnosi DB disponibili presso i BPCO con almeno una registrazione, in scheda MMG (es. Health search, sanitaria individuale, di BMI negli anni 2010, 2011, Progetto Quadro, …) 2012 9. Numero di persone di età ≥ 40 anni con diagnosi DB disponibili presso i BPCO con almeno una registrazione, in scheda MMG (es. Health search, sanitaria individuale, di vaccinazione antinfluenzale Progetto Quadro, …) nell’anno 2012 10. Numero di persone di età ≥ 40 anni con diagnosi DB disponibili presso i BPCO con registrazione in scheda sanitaria MMG (es. Health search, individuale del valore del FEV₁ % del teorico con la Progetto Quadro, …) prescrizione minore di 8 – 6 – 4 confezioni di farmaci LABA o LAMA o ICS/LABA nell’anno 2012 cod. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 16.1. 16.2. 16.3. 16.4. 16.5. 17. tipo indicatore Numero di persone di età ≥ 40 anni con diagnosi BPCO con registrazione in scheda sanitaria individuale del valore del FEV₁ % del teorico con la prescrizione di oltre 8 confezioni di farmaci LABA o LAMA o ICS/LABA nell’anno 2012 Numero di ricoveri per BPCO in età compresa tra i 50 e i 74 anni relativi ai residenti nella varie Aziende Sanitarie fino alla terza diagnosi (SDO) Proporzione di persone con ri-ospedalizzazione ordinaria per acuti entro 30 gg. dal ricovero indice per BPCO (SDO) - Ricoveri indice per BPCO (ICD-9CM cod. 490, 491, 492, 494, 496) in diagnosi principale oppure insufficienza respiratoria (518.81, 518.82, 518.83, 518.84) oppure sintomi respiratori (786.0, 786.2,786.4) in diagnosi principale e BPCO in una qualsiasi altra diagnosi Proporzione di persone con ri-ospedalizzazione ordinaria per acuti entro 30 gg. dal ricovero indice per BPCO (SDO) – (v.n. 13) con consumo di oltre 8 confezioni di farmaci LABA o LAMA o ICS/LABA nell’anno 2012 Proporzione di persone con ri-ospedalizzazione ordinaria per acuti entro 30 gg. dal ricovero indice per BPCO (SDO) – (v.n. 13) con consumo minore di 8 confezioni di farmaci LABA o LAMA o ICS/LABA nell’anno 2012 Numero di visite specialistiche prescritte nell’anno 2012 per persone di età ≥ 40 anni con diagnosi BPCO con registrazione in scheda sanitaria individuale del valore del FEV₁ % del teorico: pneumologiche cardiologiche diabetologiche oncologiche altro Numero di persone che sono in ossigeno-terapia nel 2012 fonte DB disponibili presso i MMG (es. Health search, Progetto Quadro, …) Flussi informativi ASL Flussi informativi ASL Flussi informativi ASL Flussi informativi ASL DB disponibili presso i MMG (es. Health search, Progetto Quadro, …) Flussi informativi ASL Centro Studi slide 13 conclusioni – 2 (3) RAFFORZARE L’ATTIVITA’ DI PREVENZIONE una diffusa (ma semplice ed ECONOMICA) attività di prevenzione consente di ridurre considerevolmente i costi di tali patologie, nonché migliorare la qualità della vita dei pazienti (4) I MODELLI ORGANIZZATI DI CURA PRODUCONO SEMPRE “VANTAGGI” non è importante il modello organizzativo di cura che si adotta (Chronic Care Model, CREG, medicine di gruppo integrate, …) ma il fatto di METTERE A SISTEMA l’intero percorso di cura, con l’effetto di governare i costi, nonché le risorse utilizzate