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140402_Programmare_e_valutare_per_competenze

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140402_Programmare_e_valutare_per_competenze
PROGRAMMARE E VALUTARE
PER COMPETENZE
il cambio di prospettiva, alla luce del nuovo quadro
ordinamentale del secondo ciclo
quadro normativo-ordinamentale
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L. n. 53/2003
L.R. n. 19/2007
DPR 275/1999
DLgs. n. 226/2005, Allegato A)
DM n. 47/2006
DCR n. 879/2009, Indirizzi per la quota
regionale dei piani di studio personalizzati
DM n. 139/2007, Allegato
DPR n. 87, 88 e 89/2010, Allegati (Profili
specifici e risultati di apprendimento)
DM n. 211/2010
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Dir. n. 57/2010 e n. 4/2012
Dir. n. 65/2010 e n. 5/2012
DM n. 4/2011
DI 11 novembre 2011
DGR n. 6563/2008 e DDG n.
12550/2013 (Indicazioni regionali)
DDG 9798/11, Allegato A (competenze
di base), DDG n. 1544/2010 e n.
9136/2010 (competenze tecnico
professionali)
DDUO n. 9837/2008 (Procedure)
DLgs n. 13/2013
Accordo CSR ex c. 10, art. 1 DLgs
226/2005
punti fermi e vincolanti
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centralità del Profilo (comune e specifico) ed unitarietà delle tre
dimensioni (educativa, culturale e professionale)
centralità degli “apprendimenti”, articolati in competenze,
conoscenze ed abilità
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—
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
finalizzazione degli ambiti di acquisizione all’apprendimento
“personalizzato”
declinazione specifica dei contenuti e delle modalità (curricolo) in
rapporto all’ordine apprenditivo
rispetto degli esiti di apprendimento / O.S.A. minimi
sviluppo contestuale delle dimensioni di competenza
trasversali (competenze chiave europee)
certificazione degli apprendimenti e non degli ambiti
precisazioni ed avvertenze

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
Obbligo di Istruzione come elemento che non caratterizza, ma
salvaguardia uno zoccolo comune della dimensione culturale di base
a garanzia dell’equivalenza formativa: non c’è un biennio unitario e
va salvaguardata la specificità dei percorsi di diverso ordinamento
autonomia progettuale delle Istituzioni / docenti e carattere
indicativo delle Linee guida IT – IP e degli Indirizzi regionali quota
autonomia : il curricolo è caratterizzato e contestualizzato
esplicito riferimento ad EQF, posizionamento e caratterizzazione non
più meta-cognitiva delle competenze (riferimento a contesto di
studio e professionale, di vita e sociale)
architettura standard di apprendimento
PECuP – Profili specifici
Diploma
IV° liv EQF
Qualifica
III° liv EQF
competenze
chiave
europee
obbligo di
istruzione
E A area comune
e di indirizzo
equivalenza formativa
SFM di base e
tecnico professionali
competenza




linguaggio comune, intersistemico (Istruzione, Formazione,
Lavoro; formale, non formale e informale)
sapere e possedere abilità tecniche non equivale a sapersi
giocare in situazione
applicabilità in ambito di studio e di lavoro, sociale e di vita
il mondo del lavoro richiede sì un buon livello di istruzione, ma
prioritariamente capacità di lavorare in team, di imparare,
affrontare problemi e situazioni nuove, flessibilità (sicuramente
non richiede “competenze disciplinari”….)
lavorare per competenze
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
è più esigente che lavorare per conoscenze ed abilità
implica la predisposizione di condizioni e situazioni
apprenditive dinamiche
richiede la messa in gioco delle competenze personali
(stima di sé) del docente: funzione di guida, focus sul
“non sapere” e sull’errore, sull’affrontare l’incognito
valorizza la dimensione disciplinare
comporta una selezione dei contenuti
richiede un approccio di team
richiede un coerente approccio accertativo e valutativo
progettazione didattico-formativa
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unitarietà (non assemblaggio di Piani separati)
sviluppo a partire dal / del profilo in esito e dagli / degli esiti
di apprendimento - competenze dell’ordinamento
(l’ordinamento non è una “cornice” cui trarre ispirazione)
personalizzazione (riferimento a contesto e target gruppo
allievi ed eventuali specificità individuali)
individuazione degli apporti contenutistici disciplinari e della
loro scansione in una prospettiva “formativa” (senza
moltiplicazione e/o riciclaggio degli oggetti…)
definizione
—
—
delle attività, modalità, situazioni apprenditive comuni e dei diversi
ambiti (UD; UdA / UF)
criteri, modalità indicatori e pesi dell’accertamento (prove) e della
valutazione
cinque mosse…..
1.
definizione del quadro degli esiti di apprendimento dei diversi
percorsi / indirizzi
-
2.
3.
4.
5.
enunciati, con semplificazione (non riduzione)
articolazione (1° biennio, 2° biennio e quinto anno per ordinamento statale;
triennio e quarto anno per IeFP)
[PECuP e Profili specifici; Allegati ai DPR; DM 211/10; Allegati DDG
9798/11, n. 1544/10 e n. 9136/10 ]
declinazione e caratterizzazione territoriale dei Profili (tutti…),
con riferimento anche agli Indirizzi regionali su quota autonomia
definizione O.S.A. minimi (conoscenze ed abilità), per area,
indirizzo e articolazione, come declinazione dell’O.I.
criteri e modalità generali di valutazione degli apprendimenti
progettazione formativa, dei singoli CdC
-
contenuti e ordine apprenditivo (apporti disciplinari)
risorse - ambiti – destinazioni orarie
modalità (UD – UF – laboratori – ecc)
criteri e modalità specifici di accertamento e valutazione
accertare e valutare
ACCERTAMENTO

processo di verifica attraverso “prove” del possesso o meno (e
del relativo livello) degli apprendimenti
MISURAZIONE

stima / determinazione delle dimensioni quantitative degli
apprendimenti, in rapporto a parametri e criteri
VALUTAZIONE




giudizio ponderato relativo al possesso degli apprendimenti
(NON degli ambiti di acquisizione)
sulla base dei diversi accertamenti/misurazioni e comprensiva
degli aspetti qualitativi e formativi (comportamento, impegno,
motivazione, potenzialità, ecc.)
carattere collegiale e “multiprospettico”
concerne anche le decisioni circa la prosecuzione del percorso
accertamento
•


non esiste una modalità unica di accertamento / prova, ma essa
varia in relazione alle prestazioni (competenze o elementi di
competenza) da misurare
le diverse tipologie vanno integrate in rapporto all’istanza di
organicità e coerenza con la caratterizzazione degli esiti di
apprendimento, anche in una dimensione inter e trans-disiplinare
è bene prevedere sempre, in itinere (non solo al termine delle
annualità o delle articolazioni pluriennali….) prove “complessive”
di competenza sia di base / culturali che tecnico professionali
misurazione



opera una trasformazione del qualitativo in quantitativo, in funzione
della comunicazione intersoggettiva (rappresentazione univoca della
realtà)
è complessa: attribuzione di numero / simbolo ad un oggetto
(qualitativamente definito), secondo determinate regole (di
associazione), in rapporto a un criterio (personale; sociale; “oggettivo”),
ad un parametro di riferimento (misura campione) ed attraverso
l’utilizzo di scale di misura (ordinale, assoluta, ad intervalli)
deve in ogni caso tener presente e rapportarsi al target ed al livello di
partenza degli allievi
rischio: sommare cose diverse (oggetti o lati diversi dello
stesso oggetto, considerati in momenti e rispetto a finalità
diverse)
macro-tipologia delle prove

prove strutturate centrate su output di competenza

prove centrate su abilità e test di conoscenza, collocati il più
possibile in un contesto (nella direzione delle competenze)

osservazione delle prestazioni
ATTENZIONE:
- per tutti i tipi: definizione di criteri, indicatori e pesi
- necessità di strumenti di registrazione che permettono di
“tenere memoria” e di non confondere…
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