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Informatore n.52 - Istituto Oncologico Romagnolo
L’INFORMATORE N° 52 - GIUGNO 1999 - NUOVA SERIE dell’ ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO per la lotta contro il cancro in Romagna Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. L. de' Calboli, 14 - FORLÌ - tel. 0543 35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Spedizione abbon. postale - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Pubblicità inferiore 45% - Filiale di Forlì - Stampa FILOGRAF LITOGRAFIA s.r.l. - Iscr. Registro Nazionale della Stampa n. 06027 del 30/10/1997 - Codice di Impresa 08013. I primi venti anni dello IOR Convegni scientifici e manifestazioni pubbliche per celebrare l’avvenimento na cooperativa per la lotta contro i tumori”: con questo titolo, il 25 aprile 1979, “Il Resto del Carlino” pubblicava la notizia della nascita dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Motivazioni e propositi dei promotori della straordinaria iniziativa, supportati da statistiche e argomentazioni di carattere scientifico, occupavano l’intero spazio di una pagina del quotidiano. Presentando l’evento, i redattori definivano la portata dell’annuncio come un vero e proprio invito alla speranza: da una parte l’uomo che soffre, colpito da tumore; dall’altra, la prospettiva reale per opporsi a questa malattia da tutti tanto temuta fino al punto da non pronunciarne neppure il nome. “Un malaz”, un “malaccio”, sussurrava a mezza voce la nostra gente come quattro anni più tardi dirà, a piena voce e senza più veli, Lamberto Valli in un memorabile, drammatico intervento ai microfoni della Radio Italiana - cercando di celare, senza riuscirvi, il timore reverenziale, quasi sacro, provato nei confronti di quello che ancora in quegli anni veniva indicato e nominato come il “male oscuro”. “Uomini di scienza e uomini di buona volontà - scrivevano quei giornalisti hanno unito le loro forze per ipotizzare e avviare un’azione di fondo. I loro nomi, le loro persone, la loro competen- U za rappresentano la più seria garanzia e la più concreta possibilità di riuscita. Assieme, essi ci propongono di prendere coscienza di una realtà. La solidarietà di molti può divenire forza propulsiva e determinante per la crescita della struttura che ci viene prefigurata. E’ un’iniziativa nobile, di largo respiro e suscettibile di sviluppi senza precedenti se ben assecondata dalla di un’azione più localizzata, e quindi più capillarizzata, diretta ad intervenire sugli aspetti della nostra entità territoriale e sulla sua connessione alle realtà epidemiologiche specifiche. Sono queste le realtà che toccano tutti noi da vicino, dalle quali partiranno interventi corretti e mirati”. Vent’anni dopo quell’annuncio, non solo la Romagna ma l’Italia intera e il mondo scientifico internazionale conoscono e apprezzano l’Istituto Oncologico Romagnolo, i suoi sviluppi, le sue realizzazioni, le sue prospettive per un imminente futuro. Per celebrare la ventennale ricorren1979-1999 za, sono state programmate iniziatiVe n t ’ a n n i d i ve a carattere scientifico e altre di Solidarietà ampio interesse pubblico. Fra le prime, figurano il convegno tenuto a Milano Marittima il 4 giugno sulla Produzione scientifica dell’Istituto Oncologico Romagnolo: 20 anni di ricerca, il convegno internazionale che si svolgerà a Bellaria-Igea Marina dal 29 settembre al 2 ottobre sul tema L’approccio globale al paziente oncologico, al quale farà seguito - nella giornata successiva, il 3 volontà di un’intera comunità, quale ottobre - il XV convegno dei Volontari quella che anima e vivifica questa IOR. Fra le inziative pubbliche, avrà nostra terra di Romagna. Altre istituziogrande risonanza l’ Air Show 1999, che ni e altre personalità stanno lanciando si terrà domenica 18 luglio nel cielo di da qualche tempo, a livello nazionale, Bellaria-Igea Marina con la partecipaappelli ad intensificare la partecipaziozione della pattuglia acrobatica nazione dei cittadini alla lotta contro i nale, conosciuta col nome di “Frecce tumori. Sono proposte serie e certamenTricolori”, al quale faranno da prologo, te degne di apprezzamento. Tuttavia, venerdì 16 alle 21 nel Palazzo dei Conquella che appare su queste colonne gressi di Bellaria, il concerto della (segue in 2a pagina) contiene in sé tutti gli elementi concreti 1 I VENT’ANNI DELLO IOR dalla (1a pagina) Banda dell’Aeronautica Militare e sabato 17 le prove tecniche dei velivoli che il giorno dopo parteciperranno allo Show. Date e qualità delle manifestazioni sono state illustrate dalla stampa, dopo la conferenza tenuta nella sede forlivese nei primi giorni di maggio. “Vent’anni fa - ha detto in quell’occasione il presidente on. Roberto Pinza, facendo il punto sulle dimensioni raggiunte dall’Istituto ai giorni nostri - non avrei mai immaginato che l’allora nascente IOR sarebbe divenuto tanto grande e importante. Le radici sbocciate nel 1979 si sono diffuse in tutto il territorio delle tre province di Forlì, Ravenna e Rimini ed oggi non hanno confronto in tutta Italia. Dalla prima raccolta di denaro, attuata secondo la logica del granello tipica dei nostri braccianti e finalizzata all’acquisto iniziale degli strumenti indispensabili per sopravvivere, siamo passati ai luminosi traguardi degli ultimi anni, raggiunti con l’appoggio di istituzioni, aziende, paesi interi, cittadini d’ogni condizione”. Al chiudersi del 1998, il quadro delle risorse umane presentava 3.715 soci, 7.000 aderenti, 800 volontari, 90 borsisti e collaboratori tecnico-scientifici, interni ed esterni; i programmi d’investimento per la ricerca scientifica avevano raggiunto 2 miliardi 451 milioni (nel 1997, 2 miliardi 58 milioni) mentre quelli per l’assistenza domiciliare erano saliti a 1 miliardo 415 milioni (nel 1997, 1 miliardo 308 milioni); nello stesso anno sono state acquistate attrezzature scientifiche per 942 milioni (704 nel 1997); in collaborazione con medici di famiglia e Ausl, 1.175 malati di tumore sono stati assistiti gratuitamente a domicilio. Entrando in ambito eminentemente scientifico, il prof. Dino Amadori ha messo in rilievo la parte svolta dallo IOR nel conseguimento di prestigiosi obiettivi. “Vorrei sottolineare - ha detto fra l’altro - la forte collaborazione rag- giunta fra le Oncologie operanti nel territorio, tale da consentire alla Romagna di disporre oggi della miglior rete assistenziale del Paese. Determinanti, a questo proposito, sono stati gli interventi dell’Istituto Oncologico sulle istituzioni pubbliche: è sufficiente l’esempio dato da una realtà come Rimini che appena dieci anni fa non disponeva di una struttura ospedaliera di Oncologia. Dalla sua istituzione ad oggi, lo IOR si è adoperato infaticabilmente per far sì che dai “piccoli ghetti per malati inguaribili “ si giungesse all’introduzione di una cultura dell’Oncologia, ad un approccio globale fatto di ricerca, assistenza, solidarietà. Ora si sta lavorando al progetto di costituzione dell’Istituto di Ricerca e Cura dei Tumori, che sorgerà a Meldola con la partecipazione delle Aziende Unità Sanitarie Locali di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini e le Fondazioni Casse di Risparmio di Forlì, Cesena e Ravenna. Per consentire l’attivazione del progetto, occorrerà procedere alla ristrutturazione dell’ospedale esistente nella città del Bidente in funzione di una Oncologia ad alta specializzazione, innovativa, con unità operative per trattamenti particolari di immunoterapia e radioterapia, di applicazione clinica della ricerca di base, di terapia sperimentale. Un terzo della superficie totale sarà destinato agli operatori della ricerca scientifica; agli ammalati saranno riservati 45 posti-letto”. Il dott. Giorgio Cruciani e il dott. Vincenzo Erroi hanno completato le infor- mazioni sulle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo illustrando, il primo, i livelli raggiunti dai programmi di ricerca scientifica, la cui conduzione e attuazione sono affidate a qualificati ed esperti professionisti interni ed esterni allo IOR, e, il secondo, l’opera preziosissima ed indispensabile dei volontari impegnati su vari versanti, dalla raccolta di fondi all’assistenza domiciliare a malati di tumore, dall’apporto organizzativo alle iniziative alla partecipazione gestionale: “Con l’avvento dell’Istituto di Ricerca e Cura dei Tumori - ha aggiunto il dott. Erroi nuovi, importanti, compiti saranno affidati agli uomini e alle donne del volontariato”. Le celebrazioni del ventennale IOR sono organizzate con la partecipazione e il contributo di istituzioni e aziende operanti sul nostro territorio: Banca di Credito Cooperativo Romagna Est Bellaria, Banca Popolare dell’EmiliaRomagna Cesena, Comune di Cesena, Conad Romagna-Marche Forlì, Filograf Litografia Forlì, Idrotermica Coop Forlì, Marco Polo Forlì, Provincia di Forlì-Cesena, Pulix Coop Forlì, RAS Assicurazioni, Regione EmiliaRomagna, Shering Plough Milano, Società Pubblicità Editoriale Cesena. didascalia: In prima pagina, due immagini della Conferenza Stampa: il prof. Amadori, l’on. Pinza, il dott. Cruciani, il dott. Erroi; i colleghi della stampa Foggetti, D’Egidi, Rondoni. Domenica 3 ottobre 1999 avrà luogo a Bellaria-Igea Marina, al Centro Congressi Europeo, il 15° Convegno dei Volontari dell’Istituto Oncologico Romagnolo. L’assise celebrerà il ventesimo anniversario di fondazione dello IOR, ma al di là di questo tema che rappresenta l’ufficialità dell’anno ci sarà spazio e tempo per affrontare altri argomenti che, però - a sottolineare la straordinarietà dell’avvenimento - non sono stati prefissati come invece, è prassi consueta. Sarete voi ad indicarli, comunicando con la massima tempestività il tema che più vi sta a cuore. Potrete rivolgervi a qualunque sede IOR (o, se volete, per iscritto alla sede di FORLI’ Largo de’ Calboli 14), ma non perdete tempo! IL 4 GIUGNO SI E’ SVOLTO A MILANO MARITTIMA IL PRIMO CONVEGNO SCIENTIFICO DEL VENTESIMO DI FONDAZIONE DELLO IOR “LA PRODUZIONE SCIENTIFICA DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO” Col titolo “La produzione Scientifica dell’Istituto Oncologico Romagnolo”, il 4 giugno si è svolto nel centro congressi dell’Hotel “Mare e Pineta” di Milano Marittima, il primo convegno scientifico inserito nel programma delle manifestazioni indette per il ventesimo anniversario di fondazione dello IOR. Suddiviso in due sessioni - preclinica e clinica - il simposio ha consentito ai partecipanti di approfondire la conoscenza della ventennale attività di Ricerca Scientifica finanziata dall’Istituto, lo stato dei lavori, i risultati raggiunti e gli obiettivi futuri. Alla relazione introduttiva tenuta dal dott. Giorgio Cruciani affidiamo il compito emblematico di far sintesi sugli argomenti trattati. * 2 ’Istituto Oncologico Romagnolo nacque nel 1979 per iniziativa di alcuni soci fondatori dotati di lungimiranza e di grandi capacità professionali, fra i quali in primo piano il prof. Dino Amadori. Gli Ospedali di Romagna erano allora dedicati in modo esclusivo all’assistenza, mentre le possibilità di fare ricerca erano inesistenti e le strutture oncologiche molto limitate, spesso senza posti-letto o collocate in sotterranei, quasi a voler nascondere dei malati scomodi. In questi anni sono stati compiuti progressi giganteschi. In Romagna esiste oggi una rete di strutture oncologiche, tutte con ottimi standard assistenziali; nelle tre province sono operanti Dipartimenti di Oncologia in grado di gestire i pazienti in tutto il loro percorso, dalla diagnosi precoce alle terapie combinate, fino ai trattamenti più sofisticati. L Se tutto ciò è avvenuto, si deve in gran parte all’azione di sensibilizzazione che lo IOR ha condotto in questi anni, promuovendo la ricerca oncologica, creando un modello per le cure palliative domiciliari, affiancando sempre le strutture pubbliche, al fine di garantire le migliori possibilità terapeutiche a tutti i pazienti delle nostre aree. Il denaro che lo IOR ha raccolto grazie alla generosità dei romagnoli è stato speso sempre per dare supporto alle iniziative di strutture oncologiche dei nostri ospedali. In Romagna non esiste una Facoltà di Medicina, ma grazie allo IOR si sono create delle convenzioni fra tutte le Aziende Usl e l’Università degli Studi di Ferrara, per cui molti specializzandi in Oncologia oggi frequentano con profitto i nostri Ospedali, mentre i nostri (continua in 3a pagina) IL CONGRESSO INTERNAZIONALE IL 23 APRILE 1999 SI E’ RIUNITA L’ASSEMBLEA ANNUALE DEI SOCI DELL’ISTITUTO ONCOLOGICO UNANIME CONSENSO PER L’OPERATO DEL DIRETTIVO el quadro delle manifestazioni organizzate in occasione del ventennale di fondazione dello IOR, dal 29 settembre al 2 ottobre, avrà luogo al Centro Congressi Europeo di Bellaria il 2° Convegno Internazionale “L’approccio globale al paziente oncologico: dai trattamenti innovativi alle cure palliative”. Ne sono promotori la Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale di Forlì, l’Azienda USL di Forlì, l’Istituto Oncologico Romagnolo. Fanno parte del Comitato scientifico i dottori Amadori - che è anche presidente del convegno - De Conno (Milano), Erroi (Forlì), Marangolo (Ravenna), Marinari (Merate), Ravaioli (Rimini), Silvestrini (Milano), Tonato (Perugia). Compongono la Segreteria scientifica Marco Maltoni, Stefania Derni, Laura Fabbri, Maria Teresa Rinieri, Elisabetta Sansoni, Francesca Soldati, Patrizia Buda. Ottanta sono i relatori, provenienti dagli Stati Uniti, dalla Svizzera, dal Regno Unito e da tutta Italia, che si avvicenderanno nel corso delle quattro giornate. Le relazioni si svilupperanno all’interno di otto sessioni: “Attualità e prospettive della ricerca oncologica”, “Modelli e organizzazione in Cure Palliative”, “Approccio dell’accreditamento”, “Stato delle Cure palliative”, “Qualità professionale”, “Ricerca e medicina basata sull’evidenza in Cure Palliative”, “Introduzione alla Psico-Oncologia”, “Prospettive nella terapia del dolore cronico oncologico”. Si terranno cinque simposi: “Attualità nella terapia ormonale del carcinoma mammario”, “Nuove modalità di trattamento nella terapia antitumorale: approccio terapeutico in relazione alla qualità della vita”, “Cancro del colon retto”, “Aspetti innovativi nelle terapie di supporto e nelle Cure Palliative”, Nuove frontiere nel trattamento delle patologie neoplastiche” e cinque “letture”: “Oncologia Medica e Cure Palliative: razionale, metodologie, obiettivi”, “Le terapie innovative in Oncologia Medica”, “La ricerca in Cure Palliative”, “Le neoplasie solide guaribili con chemioterapia: revisione e modelli paradigmatici”, “Novità nella fisiopatologia del dolore cronico oncologico”. N l 23 aprile 1999, nella Sala Aragosta della Camera di Commercio di Forlì si è riunita l’assemblea generale dei Soci dell’Istituto Oncologico Romagnolo per la discussione e l’approvazione del Bilancio Consuntivo chiuso il 31 dicembre 1998. Come per gli anni scorsi, le risultanze economiche non sono state considerate soltanto sotto il profilo tecnico, ma soprattutto hanno raffigurato una fotografia dell’enorme impegno profuso dai volontari, i quali hanno dato ulteriore testimonianza di sentita adesione alle finalità dell’o IOR. A causa delle difficoltà attraversate dal nostro Paese e, soprattutto, dell’esplosione del “caso Di Bella”, la raccolta di fondi “sul campo” (offerte, quote di adesione, ricavato di manifestazioni) pur mostrando un piccolo incremento rispetto al 1997 (dovuto ad un afflusso straordinario di contributi finalizzati al sostegno dell’Oncologia riminese), di fatto ha subìto un calo, il cui impatto è stato limitato dallo spirito di sacrificio e dalla dedizione dei volontari. Nel 1998, l’Istituto ha elevato del 19 per cento l’ammontare degli interventi compiuti nel 1997 per la Ricerca Scientifica e di oltre l’8 per cento - sempre rispetto al 1997 - quello per il Servizio di Assistenza Domiciliare, mentre i pazienti assistiti sono passati nel 1998 da 1129 a 1175. Tali operazioni sono state realizzate sia attraverso la concessione di borse di studio e l’attivazione di contratti di collaborazione libero-professionali, sia attraverso l’acquisto di attrezzature moderne e tecnologicamente avanzate (in questo settore sono stati spesi 942 milioni). Dal canto suo, l’Associazione Volontari e Amici dello IOR ha notevolmente accentuato la sua attività affiancatrice. Il bilancio dell’Istituto - sottoposto per il sesto anno consecutivo a certificazione da parte della Società Uniaudit di Bologna, ai sensi dell’articolo 15 della Legge 59/92 - si è chiuso con una differenza passiva di gestione dovuto sostanzialmente al notevole incremento degli investimenti istituzionali (Ricerca Scientifica e Assistenza Domiciliare) a cui abbiamo appena fatto cenno. Per la copertura si è fatto ricorso al Fondo di Riserva indivisibile (operazione approvata nel corso dell’assemblea del 23 aprile 1999). I costi di gestione sono aumentati meno del 2 per cento (da 1178 a 1200 milioni) rispetto al 1997; nel contempo, le I spese promozionali sono diminuite di oltre il 17 per cento (da 524 a 434 milioni), anche se i ricavi da manifestazioni sono calati solo del 3 per cento (da 1058 a 1027 milioni). Un ulteriore, notevole impegno è stato profuso dal Consiglio d’Amministrazione e dal Comitato Medico Scientifico a sostegno del progetto che vede l’Istituto Oncologico Romagnolo in prima fila per la realizzazione in Meldola dell’Istituto Tumori della Romagna. Come già abbiamo dato notizia su “L’Informatore”, il 6 novembre 1998, l’assemblea dei Soci ha deliberato all’unanimità la trasformazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo da Società Cooperativa a responsabilità limitata in Cooperativa Sociale a responsabilità limitata, in maniera da adeguare la struttura tecnicogiudirica dello IOR alla normativa in vigore dal 4 dicembre 1997 e portarlo all’acquisizione dello status di Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale con l’accesso ai vantaggi conseguenti. Nel gennaio 1999, l’Ufficio del Registro di Ravenna ha notificato la non assoggettabilità dell’eredità Bergami - ricevuta nel 1996 - alle imposte di successione: così, nel corrente esercizio si valuterà la possibilità di utilizzare il fondo per imposte di 401 milioni, a suo tempo accantonato. Lo stesso esercizio sarà caratterizzato dall’obiettivo precipuo, da una parte di rafforzare i risultati già ottenuti e, dall’altra, di dare ulteriore impulso al proseguimento delle finalità istituzionali dello IOR, mirando ad un bilancio in pareggio. L’assemblea ha preso atto della relazione presentata dalla Società di Revisione Uniaudit di Bologna, che nelle considerazioni finali così si esprime: “A nostro giudizio, il bilancio nel suo complesso è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico dell’Istituto Oncologico Romagnolo per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 1998 in conformità alle norme che disciplinano il bilancio di esercizio e alle disposizioni di statuto e di legge in materia di cooperazione”. Dopo di ché, ha approvato le relazioni sulla gestione, sull’esito delle verifiche periodiche eseguite dal Collegio dei Revisori dei Conti e l’illustrazione sullo stato delle attività scientifiche fatta dal Coordinatore del Comitato Medico. PRODUZIONE SCIENTIFICA ricerca di base, su culture cellulari o su animali di laboratorio, ed oggi i laboratori biologici dell’Istituto hanno fatto un ulteriore salto qualitativo grazie alla riorganizzazione guidata dalla prof. Rosella Silvestrini, mentre nei laboratori dell’ENEA di Roma lavorano biologi borsisti IOR, garantendo così la possibilità di effettuare ricerche di alto livello su tumori murini. In campo epidemiologico esiste ormai una struttura consolidata come il Registro Tumori della Romagna. Per la prima volta abbiamo voluto presentare alcuni dei risultati della ricerca IOR sotto forma di congresso, per facilitare scambi culturali fra l’Istituto e gli altri ricercatori medici, biologi o psicologi, che lavorano in Italia. Per il futuro vorremmo che questa iniziativa fosse ripetuta con una cadenza biennale e che tutte le ricerche oncologiche prodotte nei nostri ospedali fossero, un domani, patrimonio di un unico grande Istituto Scientifico. Giorgio Cruciani Fra i relatori del convegno di Milano Marittima: il prof. Dino Amadori, primario della Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale Pierantoni di Forlì, e la dott. Rosella Silvestrini, responsabile dei Laboratori Biologici dell’Istituto Oncologico Romagnolo. dalla (2a pagina) medici svolgono attività di docenza presso la Scuola di Specializzazione in Oncologia della stessa Università. La ricerca clinica è svolta in tutte le nostre strutture, con risultati che vengono apprezzati sempre più spesso attraverso pubblicazioni su riviste internazionali di grande prestigio. La partecipazione a trials clinici garantisce ai malati uno standard terapeutico e assistenziale maggiore anche perché ogni atto medico viene sottoposto al vaglio di un’équipe di super esperti. Favorendo la partecipazione dei malati alla ricerca clinica oncologica, lo IOR contribuisce, quindi, a migliorare la qualità dell’assistenza. I dati pubblicati da Eurocare ci dicono che la sopravvivenza dei pazienti oncologici nelle nostre aree è fra le migliori in Europa. In questi ultimi anni si è sviluppata anche la 3 DA VENERDI’ 16 A DOMENICA 18 LUGLIO, I GIORNI DELLA GRANDE MANIFESTAZIONE CHE SALUTERA’ I VENT’ANNI DELL’ISTITUTO LE “FRECCE TRICOLORI” DIPINGERANNO LA BANDIERA NEL CIELO DI BELLARIA A IR SHOW 1999 è la denominazione della grande manifestazione che saluterà i venti anni dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Organizzata dallo IOR in collaborazione col Comune di Bellaria-Igea Marina e l’Aero Club Rimini, si svolgerà domenica 18 luglio nello spazio aereo che domina la spiaggia di Bellaria-Igea Marina e vivrà un prologo di lusso nella serata di venerdì 16 con il Concerto della Banda dell’Aeronautica Militare, che si terrà alle 21 al Palazzo dei Congressi di Bellaria-Igea Marina. La giornata di sabato 17 luglio sarà dedicata all’effettuazione delle prove tecniche da parte dei velivoli che parteciperanno allo show. Domenica 18 luglio, la grande parata s’inizierà alle 15,30: avranno luogo lanci di paracadutisti, velivoli civili si esibiranno in figurazioni acrobatiche, si svolgeranno dimostrazioni di Elisoccorso; poi, le emozioni saliranno con l’entrata in scena dei paracadutisti dell’Aeronautica Miolitare, i “Falchi Blu” e alle 18 raggiungeranno la massima intensità con l’esibizione della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”. Gli apporti dell’Aeronautica Militare sono a titolo completamente gratuito. Ritenute il “fiore all’occhiello” dell’Aeronautica Militare, le Frecce Tricolori rappresentano la sintesi delle capacità dei piloti e degli specialisti dell’intera Forza Armata. Eredi delle gloriose Pattuglie Acrobatiche del passato, sono l’espressione più spettacolare dell’Aeronautica Militare ed hanno avuto il privilegio di poter dimostrare al pubblico e agli esperti di tutto il mondo la tecnica di volo dell’insuperata scuola acrobatica italiana, nata a Campoformido (Udine) nel 1930. Negli anni ‘50 l’Italia veniva rappresentata nelle varie manifestazioni nazionali ed internazionali da Pattuglie che si formavano annualmente presso i vari reparti da caccia. Il 1° luglio 1961 lo Stato Maggiore dell’A. M. decise di costituire una Pattuglia Acrobatica Nazionale con sede stabile nell’aeroporto di Rivolto del Friuli. Si chiudeva in questo modo l’anello storico che aveva visto i più prestigiosi Reparti misurarsi in competizioni cavalleresche nel nome del col. Rino Fouger, pioniere ed inventore del volo acrobatico. Nacque, così, il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico “Frecce Tricolori” - questa è la sua denominazione organica e di impiego - formato da una compagine molto affiatata e capace, che nella sua globalità operativa sente l’onore, la responsabilità ed il peso della fiducia che le viene accordata dalla Forza Armata e dalla Nazione. Il velivolo inizialmente adottato fu il glorioso F-86. Alla fine del 1981 il 313° Gruppo effettuò la transizione sull’Aermacchi MB-339A P. A. N. Attualmente il Reparto si compone di circa 90 uomini, fra ufficiali e sottufficiali, e con i suoi dieci velivoli costituisce la più numerosa ed una delle più prestigiose compagini acrobatiche al mondo. Questa è la sua formazione: comandante T.Col. Umberto ROSSI Pony 0, capoformazione T.Col. Maurizio de RINALDIS Pony 1, 1° gregario sinistro Cap. Paolo TARANTINO Pony 2, 1° gregario destro Magg. Stefano MIOTTO Pony 3, 2° gregario sinistro Cap. Alessandro FIASCHI Pony 4, 2°gregario destro Ten. Giovanni ADAMINI Pony 5, 1° fanalino Magg. 4 Ettore PAPA Pony 6, 3° gregario sinistro Cap. Mario FERRANTE Pony 7, 3° gregario destro S.Ten. Rudy BARASSI Pony 8, 2°fanalino Cap. Alessandro ZANOTELLI Pony 9, solista Cap. Dimitri MARZAROLI Pony 10, Piloti in addestramento Cap. Massimo TAMMARO Pony 11, Cap. Andrea ROSSI Pony 12. Capo Ufficio Relazioni Esterne Ten. Andrea SAIA, Capo Ufficio Comando Magg. Adriano VENDRAMIN, Capo Servizio Tecnico Rinforzato Cap. Giacomo ZANELLI, Capo Sezione Tecnica e Programmazione Ten. Stefano COMMISSO. Un programma qual è quello delle Frecce Trico- lori è il frutto di tanti anni di attività specifica nell’acrobazia collettiva svolta dai reparti dell’Aeronautica Militare. E’, quindi, un patrimonio di grande esperienza, costruito e tramandato nel tempo attraverso il contributo di idee e di esperienze dei componenti delle Pattuglie Acrobatiche Italiane. Nelle manifestazioni aeree svolte sia in Italia che all’estero, le fumate tricolori ricordano il Paese dei tanti che si sono immolati per la sua indipendenza e alle nazioni amiche la capacità di un’ Italia che dalle macerie del 1945 è assurta a potenza economica di considerazione internazionale. A tutt’oggi la P. A. N. ha volato in più di 2.000 manifestazioni, visitando tutti i Paesi europei, le nazioni del Nord Africa, Medio Oriente, Canada e Stati Uniti d’America. Esperienza di particolare importanza e rilievo è stata la trasferta del 1986 in Canada e Nord America, ripetuta nel 1992 in occasione del cinquecentenario della scoperta del Nuovo Mondo, col nome di “Columbus ‘92”. Il concerto della Banda dell’Aeronautica Militare Italiana avrà luogo venerdì 16 luglio, alle 21, al Palazzo dei Congressi di Bellaria-Igea Marina, secondo questo programma: G. Rossini “Guglielmo Tell” sinfonia; P. Hindemith “Sinfonia in si b” I moderatamente veloce, con vigore - molto agitato, II andantino grazioso - veloce e brillante, III fuga; A. Shaw “Concetto per clarinetto” solista A/te Fabrizio Nori; G. Verdi “La battaglia di Legnano” sinfonia; P. Sparke “Dance Movements” - ritimico - molto vivo lento - molto ritmico. La Banda Musicale dell’Aeronautica Italiana venne costituita con decreto ministeriale il 1° luglio 1937 e fu tenuta a battesimo dal maestro Pietro Mascagni, alla cui presenza venne effettuato il primo concerto. Da allora, la Banda ha avuto sede presso il Comando della II R.A. in Roma fino al 1995, anno in cui è passata alle dipendenze disciplinari ed amministrative del Re.S.C.A.M., mentre per l’impiego dipende dal V Reparto S.M.A. E’ costituita da ottimi professionisti, diplomati nei Conservatori italiani. Tutto il personale che ne fa parte accede alla Banda per concorso statale ed è in Servizio Permanente Effettivo. Il repertorio comprende moltissimi brani di autori che vanno dal ‘600 ai giorni nostri, fra i quali Bach, Ros-sini, Verdi, Bellini, Wagner, Gershwin, Hindemith, Schoemberg. Dal 1937 ad oggi ha svolto un’intensa attività compiendo tournée in tutto il mondo, suonando nei più importanti teatri e riscuotendo sempre il favore della critica e del pubblico. Tra gli altri, vanno ricordati i concerti tenuti a New York, Buenos Aires, San Paolo del Brasile e Rio de Janeiro, Chicago, Amburgo, Monaco di Baviera, Sleswih-Holstein, Lussemburgo, Ankara, Ravenna, Roma, Belgio, Francia, Olanda, Danimarca, Bulgaria, Spagna. Oltre ai concerti, la Banda svolge servio d’onore al palazzo del Quirinale in alternanza con altre bande militari e partecipa alle cerimonie più significative della Forza Armata. Dal 1992 è diretta dal maestro T.Col. Patrizio Esposito. SI E’ COSTITUITA L’ASSOCIAZIONE “VITTORIO TISON - CULTURA E SOLIDARIETA’”. STABILITI I PRIMI INTERVENTI OPERATIVI “OBIETTIVO TANZANIA” PER PROSEGUIRE L’OPERA AVVIATA DA VITTORIO TISON I l 17 aprile 1995 moriva il dott. Vittorio Tison, anatomo patologo, componente il nucleo fondatore dell’Istituto Oncologico Romagnolo, ricercatore scientifico, uomo di profonda umanità. “Vittorio - disse il prof. Dino Amadori durante una toccante commemorazione tenuta di fronte all’assemblea dei soci dello IOR - rappresentava un vero e proprio punto d’equilibrio fra le diverse anime del nostro Istituto, sensibile com’era ai problemi della cultura, della ricerca e dell’assistenza, ma soprattutto per l’inesauribile carica interiore di generosa disponibilità, sotto tutti gli aspetti. Negli ultimi tempi della sua esistenza - pochi ne erano a conoscenza - aveva costruito e attrezzato per l’Ostetricia un Ospedale a Mbweni, nel territorio di Dar es Salaam, in Tanzania, là dove per le misere condizioni sociali ed economiche il parto è più vicino alla morte che alla vita”. Un anno dopo, un gruppo di amici avanzava la proposta di dar vita ad un’associazione dedicata al dott. Tison, che ne perpetuasse la memoria e il patrimonio culturale, scientifico e di “amore” da lui lasciato. Il 14 gennaio 1999 l’auspicio si è trasformato in realtà con la costituzione, di fronte al notaio dott. Mario De Simone, dell’Associazione Vittorio Tison Cultura e Solidarietà, onlus con sede in Faenza, corso Mazzini 153, nei locali dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Il Consiglio Direttivo è composto da Dino Amadori, Angelo Gambi, Isabella Bonini vedova Tison (vice presidente), Giuseppe Travaglini, Vincenzo Erroi (segretario), Giorgio Papi, Vincenzo Renato Stracca Pansa, Rodrigo Rodriguez; sono membri del Collegio dei revisori dei Conti Giulio Vanitelli, Cristina Antonelli, Mario Porcellini e, quali supplenti, Nadia Ranieri, Alberto Zuccherelli. Nella sua prima seduta, il Consiglio direttivo ha esaminato e discusso varie proposte di progetto, ha deliberato sulle startegie operative da adottare ed ha provveduto ad attribuire ad ogni consigliere precise responsabilità, con particolare riguardo ad un’opera di sensibilizzazione e visibilità di cui l’Associazione deve essere fatta oggetto per poter crescere e realizzare così gli scopi che si prefigge. Come prioritario, è stato posto il progetto suggerito dall’Associazione “Ruwuma” di Meda (Milano) che prevede la realizzazione di un laboratorio di Anatomia Patologica presso il Dispensario Poliambulatorio di Mbweni in Tanzania, per la cui creazione il dott. Vittorio Tison aveva dato un apporto fondamentale. Con tale progetto s’intende fornire materialmente un laboratorio per le analisi ad una zona che ne è sprovvista e, soprattutto, creare un punto di riferimento per l’addestramento e l’aggiornamento di personale indigeno, contribuendo in tal modo a far crescere anche culturalmente quella stessa realtà. Sono già stati presi i contatti preliminari con le autorità tanzaniane, per verificare la disponibilità alla realizzazione del progetto secondo le modalità avanzate dai promotori dell’iniziativa. IL PUNTO SULLO “STUDIO TISON” FRA I LAVORATORI DELL’INDUSTRIA CERAMICA La prima iniziativa scientifica promossa dall’Associazione “Vittorio Tison - Cultura e Solidarietà” e attuata in collaborazione del Servizio di Oncologia dell’Ospedale degli Infermi di Faenza, del Servizio di Medicina del Lavoro dell’Ausl di Ravenna distretto di Faenza, del Servizio di Fisica Sanitaria dell’Ausl di Ravenna, è stato il Convegno “Indagine Epidemiologica sull’incidenza tumorale tra i lavoratori dell’industria della ceramica faentina - Stato attuale e problematiche di uno studio di coorte nella definizione di un rischio lavorativo”. Il simposio, che si è tenuto a Faenza, nella sala consiliare del Comune, il 23 aprile 1999, è stato aperto dal dott. Angelo Gambi responsabile del Servizio Oncologico dell’Ospedale faentino e componente il Comitato Medico Scientifico IOR, che ha sottolineato il suo duplice compito: rendere noto il cammino di questo studio iniziato nel 1983 e, in particolare, legarlo alla memoria del dott. Tison, che ne fu ideatore e appassionato sostenitore. Hanno portato il saluto dell’Amministrazione Comunale il Sindaco dott. Enrico De Giovanni e l’assessore alla Sanità Ferri. Entrambi hanno messo in risalto l’importanza degli studi connessi con i problemi della salute dei lavoratori esprimendo ammirazione e stima nei confronti del dott. Vittorio Tison ed elogiandone il valore umano e scientifico. Ha svolto la prima relazione il prof. Mancini, docente all’Istituto di Anatomia Patologica al Policlinico Sant’Orsola dell’Università di Bologna, che si è soffermato sugli aspetti dell’attività scientifica e professionale del dott. Tison e sulle sue doti peculiari di schiettezza e franchezza, pronto a rilevare anche le contraddizioni del mondo scientifico e infaticabile nel rapporto con gli ammalati e con quanti si rivolgevano a lui. Il dott. Vittorio Tison. Una fase del Convegno sull’indagine epidemiologica fra i lavoratori della ceramica. Al centro: il dott. Enrico De Giovanni, compianto sindaco di Faenza e amico dello IOR (è stata l’ultima sua presenza ad una manifestazione pubblica), il dott. Angelo Gambi, il prof. Mancini. E’ intervenuta, poi, la dott. Candela, responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Ausl di Reggio Emilia, che ha compiuto un’analisi della letteratura scientifica esistente sui due fattori di rischio oncogeno per i lavoratori della ceramica: la silice e il piombo. La prima è stata inserita nel 1997 dallo IARC nei cancerogeni di tipo 1, quale sostanza ad alto rischio ad una esposizione massiva, responsabile di un aumento del tumore al polmone. Tuttavia, la cancerogenicità è stata dimostrata in soggetti che avevano contratto la silicosi, mentre non si è trovato evidenza di aumentato rischio alla silice in lavoratori non silicotici. Ha precisato, inoltre, che fra i lavoratori della ceramica, quelli esposti a questo rischio nelle nostre fabbriche non raggiungono il 2 per cento e che comunque non sussiste un’esposizione tale da provocare silicosi. Il piombo fa parte - per lo IARC - del gruppo 2B, essendo una sostanza della quale non è provata la cancerogenicità per l’uomo; non così per alcuni animali. Peraltro - ha dichiarato la dott. Candela - i Servizi di Medicina del Lavoro, a Reggio Emilia come a Faenza, hanno sempre lavorato per ridurre le concentrazioni di queste sostanze, sicuramente tossiche, i cui livelli di esposizione sono ampiamente compresi entro la soglia di sicurezza. Le dottoresse Francesconi e Monti hanno ripercorso la storia dello studio sull’industria ceramica faentina facendo notare come il suo avviamento sia stato pensato all’inizio degli anni ‘80, quando nell’ambiente erano scattati allarmi e paure, poi rientrati rispetto al possibile inquinamento ambientale causato dalla diffusione delle fabbriche di ceramica nel comprensorio. La dott. Monti, in particolare, ha fatto notare il fattivo rapporto di collaborazione per la raccolta dei dati di movimento, sviluppato fra le aziende del settore coinvolte nello studio (Cedir, Cerdomus, Senio, La Faenza, Maioliche faentine, Monoceram) e gli enti del gruppo di controllo di lavoratori non esposti (dipendenti dell’Ausl 37, del Comune, della Banca Popolare e della Cassa di Risparmio). Lo stato attuale dello studio e le problematiche connesse hanno formato il tema della relazione tenuta dal dott. Bucchi (IOR Registro Tumori della Romagna), il quale ha illustrato gli obiettivi della ricerca non mancando di far notare come ancora, per ottenere buona attendibilità, sia necessario attendere altro tempo. Tuttavia, alla conclusione mancano gli ultimi passi: definire il confronto della mortalità ottenuta nella coorte dei ceramisti col dato della popolazione (suddivisa per zona, età, sesso e periodo), superare il vaglio di un report esterno a conferma della validità e ottenere la pubblicazione dei risultati. Soltanto allora, i dati diverranno ufficiali e non confutabili. Infine, il dott. Goldoni del Servizio di Igiene Pubblica dell’Ausl di Modena, ha illustrato uno studio che sta partendo nell’area del comprensorio ceramico di Fiorano, dove le indagini sulla mortalità mettono in evidenza un alto numero di decessi per tumore ai polmoni, del quale si cerca di accertare la causa: la ceramica? il fumo? il fattore immigrazione? il traffico? In termini strettamente dichiarati - ha concluso il dott. Gambi - non si possono ancora trarre conclusioni, ma sia per l’entità dell’esposizione dei lavoratori e sia per la giovane “età” della coorte, si ha la sensazione che non esistano i presupposti per evidenziare risultati negativi se non un’evidenza di basso rischio, o nullo. 5 IL MONDO DELLA SCUOLA ACCOGLIE E FA SUO L’IMPEGNO DEL GRUPPO DI LAVORO PER L’EDUCAZIONE SANITARIA ONCOLOGICA “LASCIATECI PULITI” SCRIVONO I RAGAZZI DENUNCIANDO I PERICOLI DEL FUMO l programma di educazione sanitaria oncologica venne attivato dagli operatori IOR a Faenza nel 1991, in seguito alle richieste provenienti da alcune Scuole per l’approfondimento di temi sul rischio oncologico, con particolare riguardo al fumo di tabacco. Fu così costituito un gruppo collaborativo con i servizi delle Aziende Usl della Romagna, secondo una metodologia tipica di lavoro che vede gli operatori dell’Istituto lavorare in sinergia con le Istituzioni pubbliche: gli operatori sanitari, gli insegnanti, i Provveditorati. Così venne reso operativo un programma di Prevenzione dell’abitudine al fumo nella Scuola Media, dal titolo “Lasciateci puliti”, che utilizza una metodologia già dimostratasi efficace, ovvero non una semplice informazione sui danni del fumo, ma un insieme di attivazioni capaci di aiutare i ragazzi a capire le motivazioni, le situazioni concrete in cui potrebbero cominciare a fumare e per imparare a dire “No, grazie!”. L’opera capillare di contatto con le Scuole romagnole, lo sforzo del gruppo di lavoro per raggiungere e formare tutti gli insegnanti aderenti al programma, lla disponibilità di tutta una serie di supporti - dalla guida didattica ai questionari per le indagini valutative di efficacia - e il lavoro di rielaborazione e restituzione dei dati hanno fatto sì che questo programma raggiungesse una dimensione che nessun altro progetto di educazione sanitaria aveva mai sviluppato: in 7 anni scolastici (dal 1992-93 al 1998-99) 14.000 ragazzi di seconda Media in Romagna, con il coinvolgimento di 250 insegnanti, hanno seguito il programma. Le valutazioni svolte a distanza di tempo ne hanno dimostrato l’efficacia accertando un contenimento dell’abitudine al fumo fra la popolazione giovanile romagnola. In questi anni sono stati stabiliti contatti con Centri nazionali che si occupano di lotta al tabagismo, suscitando collaborazioni anche a I livello europeo. Da un lato, il lavoro rivolto alle Scuole si è arricchito di ulteriori strumenti (un CD-Rom “Next generation Interattivi contro il fumo” in collaborazione con alcuni Centri nazionali ed europei ed un concorso svolto in 12 Paesi della Comunità Europea: lo “Smoke free class competition”), dall’altro, l’orizzonte degli interventi si è ampliato con l’attivazione di “Ospedale senza fumo”, un’operazione di sensibilizzazione rivolta agli operatori sanitari, e con la costruzione di percorsi possibili per gli adulti che vogliono smettere di fumare. Questo tipo di lavoro, svolto dalle Ausl romagnole - grazie agli stimoli e alle risorse fornite dallo IOR - ha ricevuto un riconoscimento nel Piano Sanitario, che pone tra le priorità il lavoro di prevenzione degli stili di vita a rischio come l’abitudine al fumo. Anche in Regione si sta attivando un programma di lotta al tabagismo per tutta l’Emilia-Romagna, che riprende l’esperienza da noi acquisita in questi anni di confronto col problema. Angelo Gambi Coordinatore Gruppo Educazione Sanitaria Oncologica Al centro, due esempi fra i mille lavori prodotti dagli alunni delle Scuole Medie romagnole e presentati nel corso della “Giornata Mondiale senza Tabacco” che si è svolta il 31 maggio 1999. A destra, fra i visitatori delle mostre allestite nelle nostre città, il dott. Vincenzo Erroi direttore dell’Istituto Oncologico Romagnolo. A nche quest’anno, il lavoro svolto è stato presentato in varie città romagnole il 31 maggio, “Giornata Mondiale senza Tabacco”. Mostre, convegni, feste che, nell’ambito del progetto di prevenzione promosso dallo IOR in collaborazione con i servizi di Educazione alla Salute delle Aziende Usl di Romagna, hanno mobilitato i ragazzi delle Scuole Medie A FORLI’, lunedì 31 maggio si è svolta la tradizionale Festa al Parco urbano, con giochi fra le classi accompagnate dagli insegnanti. Varie Scuole aderenti al progetto hanno allestito mostre con i lavori eseguiti dai ragazzi. Una mostra di lavori si è tenuta anche a RIMINI, dal 26 al 31 maggio, alla Rotonda presso l’Ospedale degli Infermi. Altrettanto è stato fatto a RAVENNA durante il mese di maggio all’Ospedale S. Maria delle Croci. A LUGO la Scuola Media “Gherardi”, in occasione della tradizionale “Camminata per un libro” che si è svolta il 29 maggio, ha mobilitato i ragazzi partecipanti al progetto invitandoli ad indossare magliette prodotte da loro con slogan e messaggi antifumo. A COTIGNOLA il 31 maggio si è tenuta una manifestazione in piazza. I ragazzi della II A della Scuola Media di ALFONSINE hanno realizzato nella mattinata una trasmissione su Punto Zero Hit Radio 105.55. A FAENZA, il 31 maggio, ragazzi e insegnanti, sono sfilati in corteo con striscioni, cartelli con disegni e slogan da loro stessi coniati e distribuendo ai passanti volantini con riflessioni sul tema del “fumo”. Nella Residenza comunale, si è svolta una tavola rotonda, promossa dallo IOR e dalle Aziende Usl di Romagna, sul tema “Liberi dal fumo: l’esperienza romagnola”. Vi hanno preso parte l’assessore regionale alla sanità Giovanni Bissoni, il coordinatore del gruppo regionale tabagismo Maurizio Laezza, il coordinatore del gruppo romagnolo di educazione sanitaria oncologica Angelo Gambi e i rappresentanti delle Aziende Usl di Cesena Mauro Palazzi, di Forlì Andrea Bolognesi, di Ravenna Gianfranco Bertazzini e di Rimini Saverio Lovecchio. A BRISIGHELLA il 31 maggio i ragazzi delle Scuole Medie hanno preso parte ad una manifestazione in piazza. FERVE ININTERROTTA L’ATTIVITA’ CONVEGNISTICA NAZIONALE E LOCALE SULLE PROBLEMATICHE E LE CONQUISTE DELL’ONCOLOGIA CONGRESSI, CONVEGNI, CONFERENZE, INCONTRI D’AGGIORNAMENTO ONCOLOGICO Dal 17 al 19 dicembre 1998 si è svolta a ROMA, all’Hotel Excelsior, la Conferenza Nazionale sull’Oncologia, organizzata dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, sotto l’egida dell’Istituto Superiore di Sanità e col patrocinio del Ministero della Sanità, del Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Impostata sul tema di fondo “Compiti e responsabilità nell’attuale realtà sanitaria” e presieduta dai professori Dino Amadori e Gianni Bonadonna, la Conferenza ha visto la partecipazione di qualificati esperti. Sono stati sviluppati argomenti di attualità, quali la ricerca, vista sia nei suoi aspetti metodologici e normativi, sia in quelli scientifici ed organizzativi; la formazione e l’aggiornamento dell’oncologo medico; le strut- 6 ture assistenziali, gli ambiti di competenza e l’applicazione della qualità totale. I lavori sono stati conclusi da una Tavola Rotonda - a cui hanno partecipato alcune volontarie IOR - intitolata “Dalla parte del paziente”, nella quale sono stati dibattuti i delicati aspetti della comunicazione, della tutela dei diritti del malato e delle responsabilità dei mass-media nell’informazione scientifica. tenuto le relazioni la dott. Elisabetta Deiana, responsabile del Laboratorio di Biologia Vascolare dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” e la dott. Bruna Baldassarri, responsabile del Presidio Ospedaliero di Faenza. Ha portato il saluto della città, il sindaco Maurizio Roi; la dott. Clara Caravita, presidente della Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Lugo, ha introdotto la serata. A LUGO, nel teatro Rossini, ha avuto luogo il 25 febbraio un incontro scientifico “Donna e Ricerca Medica”, organizzato dalla Consulta per le Pari Opportunità del Comune di Lugo in collaborazione con l’Azienda Usl di Ravenna presidio ospedaliero e distretto sanitario di Lugo e l’Istituto Oncologico Romagnolo. Tema: “La Ricerca e le nuove terapie anticancro”. Hano Al Centro Congressi Europeo di BELLARIAIGEA MARINA, venerdì 16 aprile si è tenuto il Sesto Incontro di Aggiornamento in Oncoematologia organizzato da: Azienda Usl Rimini, Divisione di Oncologia, Modulo di Ematologia dell’Ospedale di Rimini, Presidio di Oncologia dell’Ospedale di Cattolica, in col(segue in7a pagina) QUI LUGO: UNA NUOVA E PIU’ FUNZIONALE SEDE DEI SERVIZI DI ONCOLOGIA restauro compiuto ha recuperato l’intero edificio nel pieno rispetto delle linee essenziali. All’interno, assieme al ripristino dell’originario scalone centrale, sono stati attrezzati in ambienti accoglienti ambulatori, day-hospital e direzione sanitaria; al primo piano, i Servizi di Oncologia, gli studi medici, gli ambulatori, il day-hospital. Noi dello IOR siamo soddisfatti di questa definitiva collocazione, che vede premiata l’opera di sensibilizzazione avviata all’inizio degli anni ‘80 quando a Lugo si discuteva della riorganizzazione della rete ospedaliera - affinché nella programmazione del 2° Piano Sanitario regionale venisse incluso un presidio oncologico nell’allora Usl 36 di Lugo. Gli amministratori scelsero la nostra proposta, che in seguito fu fatta propria dalla Regione. Nel giugno 1992 fu avviato il Servizio Oncologico con ambulatori al IV piano del padiglione centrale e il day-hospital al piano terra, in prossimità del reparto di Medicina. L’Istituto Oncologico Romagnolo mise a disposizione risorse finanziarie per 100 milioni, destinate all’acquisto di strumentazioni sanitarie e all’istituzione di borse di studio. Un anno dopo, lo IOR avviò anche a Lugo il Servizio di assistenza domiciliare, gestito oggi in convenzione con l’Azienda Usl di Ravenna. In occasione del trasferimento dell’Oncologia nell’Umberto I, il Consiglio d’amministrazione dell’Istituto ha deliberato la spesa di 200 milioni per l’acquisto dell’arredamento dell’intero Servizio e di una Stereotassi da affiancare al mammografo già in dotazione dell’Ospedale. Lo IOR ha completato il proprio intervento stanziando altri 20 milioni per una campagna contro il fumo, all’insegna dello slogan “Non fumare in Ospedale - Rispetta i Malati”. L’Istituto Oncologico Romagnolo - è bene ricordarlo - ha potuto mettere a disposizione queste risorse finanziarie grazie alla generosità e alla sensibilità dei cittadini del comprensorio lughese, che con assidua tenacia devolvono offerte allo IOR. Rositano Tarlazzi PER LA SALUTE PSICOLOGICA DELLA DONNA COLPITA DA CANCRO ALLA MAMMELLA l 27 gennaio, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Giovanni Bissoni, del sindaco Maurizio Roi, del direttore generale dell’Azienda Usl di Ravenna Alessandro Martignani, dei sindaci del comprensorio, di operatori sanitari, rappresentanti delle associazioni e cittadini, è stato inaugurato il restaurato padiglione “Umberto I” dell’Ospedale Civile. Per l’occasione, sono state presentate due pubblicazioni sulla storia degli ospedali: “1900, l’Ospedale Umberto I di Lugo” e “Le buone Opere” a cura di Franco Silvagni, socio ed estimatore dello IOR, persona di straordinarie doti letterarie ed umane e animatore delle più diverse forme di solidarietà. Purtroppo, poche ore dopo aver raccolto apprezzamenti ed elogi per questo suo ultimo lavoro, Silvagni è improvvisamente deceduto. Il padiglione “Umberto I”, costruito nel 1900, è collocato nel complesso ospedaliero del Nosocomio di Lugo, che si affaccia su viale Masi. Il I K. Magnani, psicologa borsista IOR L. Grassi, psichiatra, responsabile del Servizio di psico-oncologia dell’Università di Ferrara G. Cruciani, primario del Servizio di Oncologia dell’Ospedale di Lugo Il cancro della mammella rappresenta uno dei più frequenti tipi di neoplasia nel sesso femminile, e da tempo è noto che - così come ogni altra patologia neoplastica - la diagnosi di cancro al seno comporta gravi conseguenze sul piano della salute psicologica, sia della persona colpita dalla malattia sia dei suoi familiari. La letteratura scientifica negli ultimi anni ha particolarmente approfondito questi aspetti; viene indicato infatti che il 30 per cento circa delle pazienti affette da tumore al seno sviluppa sintomi di tipo depressivo, ansioso o misto, e circa il 10-15 per cento presenta difficoltà di adattamento alla malattia. Le conseguenze di tali disturbi psicologici interferiscono in misura notevole sulla qualità della vita della donna, in particolare: le relazioni interpersonali e familiari risultano indebolite e fonte di disagio; la sessualità viene profondamente influenzata sia per gli esiti dell’intervento chirurgico che delle terapie; le capacità lavorative risultano alterate, con difficoltà di ritorno alla normalità; il rischio di suicidio appare aumentato dalla presenza di disturbi psicologici, in particolare della depressione. Nonostante tali dati, l’attivazione di servizi psicologici/psichiatrici miranti a prendersi cura di questi aspetti risulta, in Italia, poco frequente. Al contrario, in molte realtà europee e nordamericane in particolare, si è assistito al progressivo diffondersi di unità specificamente deputate alla cura psicologica delle pazienti e dei pazienti affetti da cancro. Nel corso di studi effettuati in questi centri è emerso che le pazienti con carcinoma della mammella (segue in 10a pagina) LUGO, BELLARIA-IGEA MARINA, RAVENNA, FORLI’ HANNO OSPITATO PERSONALITA’ DI SPICCO DEL MONDO MEDICO-SANITARIO NUOVE RICERCHE E NUOVE STRATEGIE TERAPEUTICHE ANTITUMORALI laborazione con l’Associazione Italiana contro le Leucemie e l’Istituto Oncologico Romagnolo. I lavori sono stati aperti dal dott. Alberto Ravaioli, primario della Divisione di Oncologia dell’ospedale degli Infermi e membro del Comitato Medico-Scientifico IOR. Organizzati dall’Istituto Oncologico Romagnolo, hanno avuto luogo due “Meet the Professor”. Al primo, che si è tenuto a RAVENNA all’Ospedale Santa Maria delle Croci il 26 aprile, è stato ospite il dott. Giampietro Gasparini, primario della Divisione di Oncologia Medica, Dipartimento di Ematologia-Oncologia, Azienda Ospedaliera “Bianchi-MelacrinoMorelli” di Reggio Calabria. Tema trattato: Inibizione dell’angiogenesi: una nuova strategia terapeutica antitumorale. Il secondo si è Il 1° luglio 1999 il dott. Maurizio MARANGOLO primario della Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale di Ravenna, ha assunto le funzioni di Coordinatore del Comitato Medico-Scientifico dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Il dott. Marangolo, che in passato ha già rivestito tale incarico, resterà in carica fino al 30 giugno 2001. Un vivo ringraziamento va al dott. Giorgio CRUCIANI, primario del Servizio di Oncologia dell’Ospedale di Lugo, che nel biennio 1997-1999 ha svolto il compito di Coordinatore, infaticabile nella presenza attiva ai momenti significativi della vita dell’Istituto, nella divulgazione delle finalità connesse con la Ricerca Scientifica, nella formazione e l’organizzazione di volontari per l’Assistenza domiciliare, nell’opera di educazione sanitaria. svolto a FORLÌ alla Sala Garzanti dell’Hotel della Città il 21 maggio. E’ intervenuto il prof. Giovanni Zotta, direttore generale del Servizio Vigilanza sugli Enti, Ministero della Sanità, che ha sviluppato il tema Modalità del finanziamento della ricerca sanitaria nel settore oncologico. Ha introdotto il dott. Dino Amadori. 7 A M M A M A L L E D A T S FE ’ FORLI NA RAVEN NA N E V A R LON I RIMIN VALLO BAGNACA A FAENZ POLI O FORLIMP A CERVI 8 I B O M 9 9 9 1 A A FAENZ ’ FORLI A A TOLA O NGIAN GAMBET CESEN CESEN LA NE O COTIGN RICCIO LUGO I I T A T I L I I R A T N O VOL 9 QUI LUGO: UN INVITO DELLO IOR A “NON FUMARE IN OSPEDALE” dalla (7a pagina) seguite in maniera specifica attraverso un intervento psicologico strutturato, riportano una riduzione significativa dei sintomi di sofferenza psicologica, un miglioramento della qualità della vita e delle relazioni interpersonali, una riduzione dei sintomi fisici, quali il dolore, e un miglioramento della prognosi, con una sopravvivenza significativamente maggiore rispetto a pazienti non seguite psicologicamente (Spiegel e coll. 1981, 1983, 1989; Fawzy e coll. 1990). A questo scopo, sulla base dei risultati emersi dagli studi dei gruppi di ricerca statunintensi, l’Istituto Oncologico Romagnolo, in collaborazione col Servizio di Oncologia dell’Ospedale di Lugo e col servizio di Psicooncologia della Clinica Psichiatrica dell’Università di Ferrara, ha strutturato un progetto di ricerca con una valenza prevalentemente assistenziale diretta a tutte le donne che sono state operate al seno. In particolare, ci si é proposti di realizzare un intervento di psicoterapia di gruppo supportivo-espressiva (secondo il modello di D. Spiegel, Standford University) per il trattamento delle difficoltà nell’adattamento alla malattia. La metodologia del gruppo possiede alcuni specifici requisiti, rappresentati dai seguenti temi: essere insieme facilita l’apprendimento di modalità di reazione alla malattia più idonee; l’aiutarsi reciprocamente contrasta i sentimenti di inutilità, dando senso alla propria esistenza; condividere le proprie esperienze allevia i sentimenti di solitudine, migliora la capacità di comunicazione e favorisce la spinta alla coesione e alla ripresa delle relazioni con il mondo esterno; percepire gli altri come persone e non come ammalati di cancro facilita la ricostruzione di un’immagine di sé integrata. In conclusione, riteniamo che questo tipo di intervento permetta di facilitare l’adattamento alla malattia nelle pazienti che spontaneamente non hanno avuto capacità di reazione all’evento cancro. ——————————— Fawzy Fl., Cousin N., Fawzy Nw. et al.: A structured psychiatric intervention for cancer patients. J. Changes over time in methods of coping and affective disturbance. Archives of General Psychiatry 47:720, 1990 Grassi L., Albieri G., Rosti G. et al.: Psychiatric morbidity after cancer diagnosis. New Trends in Experimental and Clinical Psychiatry 3:199, 1987 Grassi L., Maestri A., Malacarne P. et al.: Depression, psychosocial variables and occurrance of live events among cancer patients. Journal of Affective Disorders 44:21, 1997 Grassi L., Rosti G., Albieri G. et al: Psychosocial variables and mental adjustment to cancer. Psycho-Oncology 2:99, 1993 Spiegel D., Spira J.: Supportive-Expressive Group Therapy: a treatment manl of psychosocial intervention for women with recurrent breast cancer. Department of Psychiatry and Behavioral Sciences, Stanford, 1991. A pagina 7, l’ingresso del rinnovato padiglione dell’Ospedale di Lugo. Qui sopra, una delle tante colonnine “Ospedale senza fumo” installate nel nosocomio lughese; gli ultimi due libri pubblicati sull’Umberto I°. VENTIDUE ORGANIZZAZIONI NON PROFIT OPERANTI IN ITALIA NEL SETTORE DELLE CURE PALLIATIVE RIUNITE IN FEDERAZIONE UNA SVOLTA NELLA CURA E NELL’ASSISTENZA DELL’AMMALATO INGUARIBILE Sul finire del mese di maggio, è stata presentata a Milano la neocostituita Federazione Cure Palliative, Onlus che raggruppa ventidue organizzazioni non profit attive nel settore delle Cure Palliative in Italia, con lo scopo di tutelare ulteriormente i bisogni dei pazienti in fase terminale e delle loro famiglie. Presidente nazionale della Federazione è stato eletto il dott. Furio Zucco, vice presidente il dott. Vincenzo Erroi direttore dell’Istituto Oncologico Romagnolo. n questi ultimi mesi, sulla base degli indirizzi innovativi espressi nel nuovo Piano Sanitario Nazionale 1998-2000, particolare impulso è stato dato allo sviluppo di una rete nazionale di cure continue e qualificate rivolta ai pazienti in fase terminale a causa di malattia inguaribile. Questo riconoscimento di fatto della necessità di erogare cure palliative al domicilio della persona malata oppure presso strutture hospice, che lentamente va diffondendosi anche nel nostro Paese, è finalmente conse- I 10 guenza di scelte coraggiose nelle politiche sanitarie. Ciò determinerà verosimilmente una svolta importante nel concetto di cura e assistenza del malato inguaribile, che allineerà il nostro sistema sanitario agli indirizzi e agli standard europei. Sino ad oggi in questa area, che coinvolge ogni anno più di 180.000 malati (neoplastici, Hiv/Aids e affetti da malattie cronico degenerative in particolare del sistema nervoso), solamente le Organizzazioni Non profit e in particolare quelle di volontariato hanno costituito una presenza costante in grado di garantire la visibilità di una grave emergenza sociale e sanitaria, altrimenti misconosciuta e rimossa. Proprio nel momento in cui le Istituzioni definiscono stanziamenti economici per la diffusione delle cure rivolte ai pazienti in fase terminale, è fondamentale che le Organizzazioni Non Profit, che sino ad oggi si sono fatte carico del problema, partecipino al momento realizzativo della rete, garantendone non solo il cruciale apporto solidaristico ma anche la tutela dei modelli assistenziali e degli standard di cure sperimentate e validate in questi vent’anni. Per questo, 22 importanti Organizzazioni Non Profit impegnate nel settore delle cure palliative hanno sentito la necessità di costituire l’organismo federativo, pubblicizzandolo con atto notarile del 6 aprile 1999. Per svolgere funzioni adeguate alla situazione in atto, la Federazione ha deciso, come suo primo atto, di operare in unità d’intenti e in piena condivisione di obiettivi con la Società Italiana di Cure Palliative, che rappresenta gli operatori del settore. Un momento dell’incontro di presentazione della neonata Federazione Cure Palliative, che raggruppa ventidue organizzazioni non profit. Presidente il dott. Furio Zucco, vice presidente il dott. Vincenzo Erroi. QUI RIMINI: NUOVE ATTREZZATURE PER LA DIVISIONE DI ONCOLOGIA MEDICA altrimenti - i volontari dello IOR che tanto si te. E’un altro passo compiuto verso l’incremenartedì 22 dicembre, nella Divisione di sono adoperati per la felice riuscita dell’operato della specializzazione dei servizi ospedalieOncologia dell’Ospedale degli Infermi zione denominata “Oggi Rimini è diversa!”. Si ri”. Il direttore generale dell’Azienda Usl Rimidi Rimini sono state presentate ufficialsono fatti interpreti di tale stato d’animo il dott. ni, Valther Domeniconi, ha aggiunto: “Risultati mente le nuove attrezzature scientifiche acquiAlberto Ravaioli, primario della Divisione e di grande prestigio stanno giungendo a compistate grazie alle generose donazioni pervenute membro del Comitato Medico-Scientifico delmento nei diversi reparti del nostro ospedale. all’Istituto Oncologico Romagnolo e all’Assol’Istituto Oncologico, il dott. Eduardo Pinto preOrmai i riminesi non si recano più presso altre ciazione Italiana contro le Leucemie, in risposta sidente dell’Associazione Italiana contro le Aziende Usl per cercare di riguadagnare la della cittadinanza riminese all’invito lanciato Leucemie e il rag. Vinicio Paganini vice presisalute compromessa: le ultime statistiche ci dallo stesso IOR a partecipare alla realizzazione dente dello IOR. “Prima della fine del 1999 il avvertono che è già cominciata un’inversione di del nuovo Reparto di degenza Oncologica. Si Reparto sarà pronto” ha detto in chiusura il tendenza”. tratta di cinque apparecchiature destinate ad direttore Domeniconi. Al raggiungimento degli Particolarmente soddisfatti si sono mostrati i essere utilizzate per eseguire il trapianto di importanti obiettivi conseguiti ha preso parte medici, i ricercatori, i biologi, i componenti il midollo autologo: un separatore immunomagneanche la ditta COCIF di Longiano. personale paramedico e - non poteva essere tico Isolex 300 i. del valore di oltre 50 milioni, donato dalla ditta COCIF di Longiano; un criopreservatore Ice Cube Sy lab 1810; un criocontenitore TP 60; un tank di stoccaggio Espace 330; un mirodismembratore tessutale Braun. “Un nuovo esempio di collaborazione fra pubblico e privato - ha detto il sindaco di Rimini Giuseppe Chicchi intervenendo all’incontro pubblico organizzato per la circostanza - di cui la città ha ragione di Alla presentazione sono intervenuti il dott. Pinto presidente AIL Rimini, il dott. Alberto Ravaioli, il sindaco di Rimini dott. Chicchi, compiacersi vivamen- il dott. Domeniconi direttore Ausl, il rag. Paganini vice presidente IOR. (Foto Leica di P. Antonietta) M PROCLAMATI I VINCITORI DEL CONCORSO PRESEPI “TULLIO OLIVIERI” ORGANIZZATO DALLO IOR, DAL COMUNE E DAL PROVVEDITORATO ESPERTI E GIURIA POPOLARE NON HANNO DUBBI: VINCE L’ALIGHIERI-FERMI Rimini, il 10 gennaio 1999 si è conclusa, con la cerimonia di premiazione, la seconda edizione del Concorso Presepi “Tullio Olivieri” per i ragazzi delle Scuole Medie, promosso dall’Istituto Oncologico Romagnolo in collaborazione con l’assessorato alla Cultura e Musei comunali e il Provveditorato agli Studi. Il primo premio è stato vinto dalla Media Unificata 2 “Alighieri-Fermi”, che ha raccolto i massimi consensi sia della giuria degli esperti, sia della giuria popolare: “Una coincidenza che conferma la qualità del lavoro”, ha detto il componente il Consiglio d’Amministrazione dello IOR per la sede riminese Massimiliano Filippini consegnando alla A preside Enrica Morolli due assegni da 1 milione di lire ciascuno. Un brillante risultato è stato conseguito anche dall’originale presepe realizzato dagli alunni della professoressa Brolli appartenenti all’altro plesso, la “Fermi” di Viserba, ai quali il referendum popolare ha riservato il secondo premio con menzione d’onore speciale rilasciata dalla giuria. Altre menzioni, da parte dell’editore Luisé e della giuria, sono andate alle Scuole “Bertola” di Rimini e “Di Duccio” di Miramare. Una targa ed un assegno di 300.000 lire sono andati a tutte le Scuole partecipanti: “Panzini”, “Spallanzani”, “Borgese”, “Marvelli” (di Rimini) e “Panzini” (di Bellaria), oltre a quelle vincitrici dei premi maggiori. In occasione della cerimonia di premiazione, le Poste Italiane hanno predisposto uno speciale annullo postale, celebrando, così, anche il ventesimo anniversario di fondazione dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Alla manifestazione finale ha preso parte un numeroso pubblico, composto da studenti, insegnanti, presidi, funzionari del Provveditorato. Alla luce di tanto successo, gli organizzatori hanno già annunciato la ripetizione dell’iniziativa per il prossimo Natale. Dal canto loro, gli sponsores: la famiglia Olivieri, l’editore Luisé e il presidente del Circolo Malatestiano Zilli, hanno riconfermato piena disponibilità. La signora Teresa Olivieri . Il presepio allestito dai ragazzi della Scuola Media “Alighieri-Fermi”, vincitore del Premio della Commissione artistica e del Premio per referendum popolare. Il Consigliere dello IOR prof. Massimiliano Filippini, consegna il premio alla preside prof. Morolli. 11 QUI RIMINI: TREMILA PERSONE ALLO SHOW DI CRISTINA D’AVENA “MILLECOLORI” omenica 7 febbraio, al Palazzetto dello Sport di Rimini, gremito di alunni delle Scuole Elementari, è andato in scena “Millecolori” spettacolo allestito per la premiazione del 10° Concorso di disegno “Marcello Cappellini”, organizzato dall’Istituto Oncologico Romagnolo per onorare la memoria del suo vice presidente. Ospite d’eccezione, Cristina D’Avena, che per un’ora intera ha sciorinato il repertorio delle sue canzoni riscuotendo applausi e consensi a non finire. Con lei, hanno suscitato entusiasmo i ballerini Clarissa, Mirco e Davide, diretti dal coreografo Mathieu. Oltre a Cristina, il pubblico ha riservato una vera ovazione ad altri due noti personaggi della Televisione, Antonella Clerici e Max Pezzali, che in diretta telefonica hanno cantato due canzoni dello “Zecchino d’oro”. Come contagiati dal clima “ardente”, gli stessi presentatori di “Millecolori”, Tamara Cantelli e Gianfranco Gori di Radiogamma, il flautista Costantino Brigliadori e l’immancabile Bimbobell hanno esaltato la platea. Al concorso, intitolato “Gioco con la mia città”, hanno preso parte 4.500 alunni delle Scuole Elementari del circondario riminese, rendendo assai arduo il compito della giuria che, dopo una “scrematura” di 300 disegni, sono giunti a definire i migliori quindici piccoli artisti, che ad uno ad uno sono saliti sul palco per ricevere i premi in palio, consegnati da Mafalda Cappellini, dagli oncologi Dino Amadori e Alberto Ravaioli, dal Provveditore agli Studi Arena, dal direttore dei Musei comunali Pier Luigi Foschi e da Ugo Raz- D I VINCITORI I vincitori del Concorso “Cappellini”. I primi cinque hanno ricevuto un libro sull’Arco d’Augusto offerto dall’Assessorato alla Cultura, un assegno di 200.000 lire ed un altro di 350.000 per la loro classe. Sono: Chiara Terenzi classe I B Scuola “Casti”, insegnanti Franchini, Giorgini, Zaffini; Jessica Corbelli classe II A Scuola “Maestre Pie”, insegnante Prosdocimi; Luca Savioli classe III A Scuola “Alba Adriatica”, insegnante Piva; Ilaria Paolizzi classe IV A Scuola via Conforti, insegnante Rocchi; Mauro Pierro classe V A Scuola “Il Cammino”, insegnante Castellucci. Altri bambini hanno ricevuto un assegno di 100.000 lire: Marco Guiduzzi classe I B Scuola “De Amicis”, insegnanti Cancello, Fantini, Gasparucci; Arianna Pompili classe I Scuola “Alberti”, insegnanti Pompi, Mancini; Cristina Manini classe II B Scuola “Ferrari”, insegnanti Bisognani, Montanari, Muzzupappa; Greta Pozzi classe II A Scuola di via Ferrari, insegnante Gentilini; Pia Veratti classe III A Scuola “Lagomaggio”, insegnante Giuseppina Oliva; Lara Farneti classe III Scuola “Moretti” Santarcangelo; Giacomo Vallana classe IV B Scuola di via Conforti, insegnante Rocchi; Thomas Gualtieri classe IV Scuola “Tre Ponti” di Bellaria, insegnanti Navarra, Natali, Franciosi. zaboni del Rolo Banca che, con la ditta Garmoni ha sponsorizzato l’iniziativa. “Abbiamo contato in sala oltre tremila persone - dice Maurizio Cappellini, figlio dell’indimenticato Marcello un grande successo per uno spettacolo che voleva essere il premio speciale offerto a tutti i partecipanti al concorso. Un solo disappunto: la raccolta di fondi organizzata qui al Palazzetto è risultata inferiore a quella dello scorso anno: sette milioni contro i dodici del 1998. Peccato, perché questi soldi sono destinati all’Assistenza domiciliare che lo IOR fornisce gratuitamente a tutta la cittadinanza. Continueremo, tuttavia, con immutato impegno: “Millecolori” 2000 si chiamerà “Duemilacolori”!” “Sul nostro territorio - ha aggiunto il dott. Alberto Ravaioli, primario Oncologo dell’Ospedale degli Infermi di Rimini - il programma di assistenza domiciliare segue 200 pazienti ogni anno: ogni giorno sono “in linea” una ventina di malati. Il servizio è offerto dal lunedì al venerdì , tramite lo IOR, da una cooperativa formata da sette infermiere alle quali si aggiungono quattro medici e due psicologhe (la struttura pubblica le Oncologie di Rimini e di Cattolica - resta comunque il principale riferimento) . I costi raggiungono i 500 milioni l’anno; per il 1998 e il 1999, grazie ai contributi dei Rotary Club di Rimini e di Riccione, siamo riusciti ad aggiungere un servizio di reperibilità anche nei fine settimana, una disponibilità oggi divenuta indispensabile. Tenuto conto che, per statuto, i “services” rotariani non potranno essere ripetuti, occorrerà acquisire nuovi fondi”. ... fra i tanti che aiutano l'Istituto Oncologico Romagnolo c'é SEDE: In alto, il dott. Amadori, il rag. Paganini, Cristina D’Avena, Bimbobell. Una fase dello spettacolo “Millecolori. Primo piano di Cristina D’Avena. Qui sopra, il simbolo del concorso 1998. 12 47037 RIMINI (SAN VITO) VIA VILFREDO PARETO, 1 TELEFONO 0541/620051 - TELEFAX 0541/620756 DA QUINDICI ANNI IL GRUPPO CONAD ROMAGNA-MARCHE AFFIANCA L’ISTITUTO ONCOLOGICO LA SPESA AL CONAD PER LA LOTTA CONTRO IL CANCRO È così semplice! Noi, Voi e CONAD insieme per sostenere l’Assistenza Domiciliare gratuita ai malati di cancro. Dal 21 al 26 giugno fai la spesa al CONAD Parte del ricavato dalla vendita dei suoi prodotti sarà devoluto a favore dell’Assistenza Domiciliare. La qualità e il risparmio CONAD insieme ad una valida motivazione. 1979-1999 Ve n t ’ a n n i d i Solidarietà N NI D L ID TA ’ I• •A P SO rosegue ininterrotta la collaborazione instaurata fra il Gruppo CONAD Romagna-Marche e l’Istituto Oncologico Romagnolo, uniti fin dai primi anni ‘80 nella lotta contro il cancro. Dal 21 al 26 giugno è stato “scritto un nuovo capitolo” - il quindicesimo! - di questo straordinario rapporto, grazie all’iniziativa promossa dalla grande organizzazione cooperativa di distribuzione che ha destinato una parte del ricavato delle vendite di prodotti Conad, effettuate in tale periodo in tutti i Supermercati Conad e nei negozi “Margherita”, al Servizio di Assistenza Domiciliare svolto gratuitamente dallo IOR di concerto con le Aziende Usl e i Medici di base. Il CONAD Romagna-Marche compie 40 anni. Fondato nel 1956 come Cooperativa di Approvvigionamento fra Esercenti, attraverso successivi accorpamenti e fusioni di sempre maggiore entità è divenuto un vero colosso nell’ambito della distribuzione di prodotti alimentari, una realtà che insiste oggi su un bacino di quasi un milione e mezzo di abitanti e che serve una rete multicanale di 298 punti di vendita (100 supermercati e 198 negozi della catena Margherita), la cui superficie complessiva è pari a 73.725 metri quadrati. Fra lo stoccaggio e lo smistamento dei prodotti, la Cooperativa dispone di un sistema di magazzini che a loro volta raggiungono una superficie di oltre 32 mila metri quadrati. Nel 1998 il giro d’affari ha raggiunto i 680 miliardi; nel ‘99 la previsione è di arrivare a 747. Con questi trend, il muro dei mille miliardi, verosimilmente, non è tanto lontano. CONAD Romagna-Marche si affaccia al nuovo millennio, forte di esperienza, convinto delle proprie potenzialità, con una presenza notevole sul territorio e con Punti di vendita che crescono ed ottengono lusinghieri risultati. E’, questa, una buona premessa per affrontare con serietà le sfide che saranno decisive per il futuro della cooperativa e dei dettaglianti soci. Uno dei progetti più importanti è quello di allargare notevolmente l’area operativa della Cooperativa per disporre di nuove aree di sviluppo. “A questo scopo - avvertono i dirigenti - stiamo lavorando su alcuni importanti progetti: integrazione e fusione con CONAD Friul Veneto, un’operazione che porterà ulteriori 150 miliardi di fatturato e le province di Trieste, Udine, Gorizia, Pordenone, Treviso e Venezia; ottenimento dell’assegnazione da parte di CONAD nazionale delle province di Rovigo, Padova e Vicenza, che permetterà di creare unitarietà di intervento in tutto il Nord-Est italiano e continuità territoriale con la Romagna-Marche; rafforzamento dell’attuale programma di collaborazione E A RI con CE. DI. Marche che rafforzerà la capacità operativa delle due cooperative nell’area marchigiana, con ulteriori possibili evoluzioni nel medio periodo; rafforzamento della collaborazione commerciale, tecnicoinformativa e di quant’altro potrà essere di comune interesse nel futuro con CE. DI. Puglia-Basilicata-Calabria”. MEDICINA NUCLEARE DI CESENA SUSCITA L’ATTENZIONE DEGLI AMBIENTI NTERNAZIONALI Il 18 febbraio, in occasione dell’inaugurazione di un nuovo blocco operatorio dell’Ospedale “Bufalini” di Cesena, l’allora Sindaco Preger definì l’ospedale stesso “istituzione di rilevanza internazionale”, frase accolta da alcuni dei presenti con un certo scetticismo. Il dott. Pietro Riva, primario di medicina Nucleare e membro del Comitato Medico Scientifico IOR, si associò, con una sua lettera, alla valutazione compiuta dall’architetto Preger, documentando la sua presa di posizione con dati di fatto precisi, dei quali pubblichiamo una sintesi. P resso il Servizio di Medicina Nucleare, nel 1998 sono stati ricoverati 28 cittadini stranieri (26 tedeschi, 1 polacco e 1 greco), affetti da tumore cerebrale, tutti inviati da famose Università della Germania (Monaco di Baviera, Amburgo, Heidelberg). Nel corso dello stesso anno scrive il dott. Riva - il sottoscritto e i suoi collaboratori hanno presentato ricerche riguardanti la radioimmunoterapia dei tumori del cervello e condotte in collaborazione con la Divisione di neurochirurgia e il Servizio di Fisica sanitaria, nei seguenti congressi internazionali: “Radioactives Isotopes in Clinical Medicine adn Research”, Badgastein (Austria); “Vth Scandinavia Meeting on Radioimmunotargeting”, Umea (Svezia); “III International Congress of Nuclear Oncology”, Antalya (Turchia); “IV Congresso Associazione Italiana Medicina Nucleare”, Grado; “Post-Congress meeting” con la partecipazione delle Società di Medicina Nucleare dell’Italia, della Slovenia, della Croazia e dell’Ungheria; “15th International Conference on Advances in the Application of Monoclonal Antibodies in Clinical Oncology”, Santorini (Grecia); “Congresso Mondiale di medicina Nucleare”, Berlino (Germania); “Seventh Conference on Radioimmodetection”, Princeton NJ (USA); “Congresso dell’European Society for Medical Oncoplogy”, Atene (Grecia). I lavori presentati sono stati - secondo la prassi - preventivamente esaminati da un comitato scientifico che ne valuta la qualità e ne accetta il contributo scientifico. Il dott. Riva informa, inoltre, che - sempre nel corso del 1998 - sono stati pubblicati su rilevanti riviste internazionali tre articoli redatti da équipes scientifiche di cui fa parte lo stesso dott. Riva e che, negli ultimi tempi, hanno frequentato il Centro di Medicina Nucleare di Cesena per apprendere la tecnica di radioimmunoterapia dei tumori cerebrali il dott. Jan-Quang Wu del Dipartimentio di neurochirurgia dell’Università di Suzhou (Cina) e il prof. Naofumi Katsuyama dell’Università di Okinawa (Giappone); allo stesso scopo, in questo periodo sono presenti al centro due medici dell’Università di Monaco di Baviera (Germania). 13 DAL 1° GIUGNO AL 31 LUGLIO SI SVOLGE LA CAMPAGNA DI SOLIDARIETA’ “UN PIENO DI SPERANZA” PROMOSSA DALLA ZANNONI DA CINQUE ANNI LA “ZANNONI” DI FORLI’ PROCEDE AL PASSO CON LO IOR E’ in atto dal 1° giugno e fino al 31 luglio, la campagna di solidarietà “Un pieno di speranza”, promossa dalla Zannoni s.r.l. di Forlì a sostegno delle attività di ricerca scientifica dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Durante l’intero periodo una parte del ricavato per ogni litro di carburante venduto dalle Stazioni di Servizio della “catena” Zannoni andrà a far parte di un fondo destinato allo IOR. E’ un’iniziativa che si ripropone per il quinto anno consecutivo: non ci sono premi in palio, né regali alla clientela, ma soltanto la soddisfazione di concorrere, con la propria scelta, ad un atto di solidarietà finalizzato alla lotta contro il cancro in Romagna. E non è certamente poco! Tanto più che agli automobilisti non costa nulla, perché - come sempre - il contributo resta a carico della Società e dei gestori che aderiscono alla manifestazione. La Zannoni s.r.l. opera a Forlì da oltre 40 anni e vanta una lunga esperienza nel settore della distribuzione di carburanti puliti, quali il gpl venduto fin dal 1959 e il metano, in erogazione dal 1974, disponendo di una catena di grandi impianti per la vendita di benzina, gasolio, gpl e metano. La Zannoni provvede anche al rifornimento di varie Stazioni dislocate in Emilia-Romagna ed effettua forniture di metano alle reti urbane e alle industrie. Hanno aderito alla “campagna di solidarietà sedici Stazioni di Rifornimento presenti nei territori delle province di ForlìCesena, Ravenna, Rimini e Pesaro: Berti e Ruffilli Forlì viale Roma 400 (AGIP); Domenico Greggi di Gianluca Greggi Forlì via Piave 1 (SHELL); Cristiano Moretti Forlì via Ravegnana 474 (AGIP); Sergio Mengozzi Forlì via Isonzo 102 (AGIP); Leonardo Pellegrini Forlì via Costanzo II - zona industriale (SHELL); Giuliana Bravi Fiumana di Predappio via Provinciale 24 (SHELL); Daniele Carpi Villanova di Forlì viale Bologna 302 (SHELL); Missiroli Conti Benedetti Albonetti San Varano via Firenze 202/1 (SHELL); Neo Zanetti di Stefano Zanetti Ronco di Forlì via don Pollini 15 (SHELL); Liviano Zattoni Durazzanino (Forlì) via Ravegnana 532 (MONTEDISON); Speedy s.n.c. di Gabriele Garavini Cesenatico viale Magellano11 (SHELL); Dal Pozzo Faenza via Vittorio Veneto 15 (MONTEDISON); Franco Marisalta Rimini via Matteucci 4 (SHELL); Claudio Paganelli Sala di Cesenatico via Canale di Bonificazione 429 (MONTEDISON); Gianvasco Amadei s.n.c. Novafeltria (Pesaro) via Marecchiese 1 (MONTEDISON); Cappelli GasAuto Talamello (Pesaro) via dell’Industria 20 (SHELL). ALBUM DI FAMIGLIA: AVVENIMENTI, INIZIATIVE, MANIFESTAZIONI.... Cinque immagini natalizie ci riportano alle iniziative che caratterizzano la fine d’anno. In senso orario: “Il paese del Natale” (Punto IOR di Sant’Agata Feltria); “La salute a tavola”, manifestazione indetta dal Gruppo omonimo a favore dello IOR; “Una stella di Natale per la Ricerca” (Punto IOR S. Mauro Pascoli) circa 6 milioni d’incasso; Natale a Russi e a Godo con offerte di oggetti caratteristici a favore dello IOR. 14 Continua generosa la collaborazione della Società Idrotermica Coop di Forlì con l’Istituto Oncologico Romagnolo. Anche quest’anno il Consiglio d’Amministrazione ha stanziato una borsa di studio per un giovane laureato impegnato nei progetti di ricerca. Il presidente Agostino Mainetti ne consegna l’importo al prof. Amadori. La borsa è stata conferita alla dott. Roberta Fedriga. Nel corso della manifestazione organizzata da Promomercato, i Volontari IOR di Terra del Sole hanno distribuito piante da giardino e piante officinali raccogliendo offerte pro IOR per oltre 2 milioni di lire. A sinistra, un’immagine della cena sociale che ha avuto luogo a Riccione il 6 febbraio. Sono stati raccolti circa 10 milioni. In occasione della “giornata ricreativa”, il Gruppo Folk Italiano alla Casadei, dei maestri Bruno e Maria Malpezzi, in collaborazione col Circolo Farini, ha organizzato una pesca benefica a favore dello IOR. Un bimbo - nella prima foto - Enrico Masotti ha offerto il suo uovo di Pasqua. Ospiti della festa, la signora Longo e il dott. Marangolo. Si è svolta a Cesena, dal 22 aprile al 9 maggio 1999 sotto il porticato del palazzo Comunale, la VI edizione del “Mercatino della Bontà”. L’iniziativa, promossa col patrocinio del Comune, ha riscosso grande successo fra i cittadini. Sono stati messi in offerta libera oggetti donati da commercianti, artigiani, cooperative e privati. E’ stata realizzata la somma di 18 milioni 230 mila lire.Nella foto, il sindaco Preger , accompagnato dall’assessore Urbini e dal Consigliere IOR Vicini, ha inaugurato la manifestazione. ALLA RELE’ L’IMMAGINE DEL VENTENNALE I.O.R. E’ stato tenuto a Ravenna un nuovo Corso per Volontari dell’Assistenza Ospedaliera. La foto ne ritrae i partecipanti al momento della consegna dei diplomi avvenuta il 3 giugno. A destra, il 6 giugno ha avuto luogo a Morciano - organizzato dalla Polisportiva San Clemente - un incontro di calcio benefico fra la nazionale TV e la formazione delle “vecchie glorie”. Il responsabile del Punto IOR, Cleto Quadrelli consegna una medaglia al capitano TV Paolo Bonolis. Il 30 dicembre 1998 si è svolta al Grand Hotel di Riccione la presentazione del libro “Frammenti di cielo”, opera di Gastone Mariani, imprenditore riccionese, affezionato sostenitore delle attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo, che il 22 febbraio 1999 morirà in seguito ad incidente stradale. Nel numero scorso de “L’Informatore” abbiamo dato notizia dell’iniziativa di Mariani di stampare in proprio il libro e di destinare l’intero ricavato allo IOR. Ora torniamo sull’avvenimento per ricordare un vero amico e per informare che la sua famiglia continua a diffondere il libro, mantenendo fede alla promessa. Nella foto, da sinistra il consigliere IOR Biaggi, il dott. All’Agenzia di Comunicazione RELE’s. r. l. è stata affidata la cura dell’immagine dell’Istituto Oncologico Romagnolo nelle celebrazioni per il ventesimo anniversario di fondazione. Una delle prime uscite ufficiali della Relé - in questa veste - è avvenuta in occasione della conferenza stampa tenuta a Forlì per annunciare il programma delle manifestazioni in calendario. Nella foto, Michela Fabbri titolare della Relé s. r. l. A Riccione, sul palco “Disco Estate”, ha avuto luogo il Concorso Internazionale di bellezza “Miss Over”, organizzato dall’Associazione Everover, presieduta da Elio Pari (a sinistra nella foto). Nell’occasione sono state raccolte offerte per oltre un milione e devolute allo IOR. 15 C. R. I. e Istituto Oncologico Romagnolo, ad ognuno dei quali è andata la quota pari a 7 milioni di lire. RICCIONE - Le iniziative della manifestazione “Giò Tenda 1998” si sono concluse col versamento allo IOR dell’importo di 10 milioni 183 mila lire. Un ulteriore somma, pari a 1 milione 732 mila 635 lire, è stata versata all’Istituto dai volontari che hanno rinunciato ai gettoni di presenza per il servizio prestato: Maria Pia Ricci, Giorgio del Bianco, Pasquale Biaggi, Enrico Silvagni, Matilde Aurora, Maria Villa, Giuliana Battarra. NOTIZIE TESI DI LAUREA - Presso la sede forlivese dell’Università agli Studi di Bologna, nella seconda sessione dell’anno accademico 199798, Annalisa Bertozzi volontaria del Servizio di Assistenza Domiciliare, nipote di Graziella Salaroli, si è laureata in “Organizzazione Aziendale” (corso di laurea in Economia e Commercio) discutendo la tesi “L’organizzazione a rete nelle imprese non profit in campo assistenziale: il caso dell’Istituto Oncologico Romagnolo”. Relatore, il prof. Massimo Bianchi. Congratulazioni alla neo-dottoressa, con viva gratitudine per la scelta compiuta. TROFEO BIONDINI - L’Istituto Oncologico Romagnolo ringrazia la Famiglia Biondini, promotrice da undici anni della manifestazione karting dedicata alla memoria della figlia Emanuela, e tutti coloro che hanno contribuito all’organizzazione dell’XI edizione della gara: la Famiglia Foschi della Pista Happy Valley di Pinarella ed i collaboratori, gli sponsores, la Federazione Italiana Karting, i Cronometristi e il Direttore di Gara, il servizio C. R. I., i Commissari dell’A. C. Forlì, l’Associazione Ufficiali di Gara Romagna, i piloti e gli accompagnatori. Il ricavato, pari a 4 milioni 440 mila lire, unitamente al contributo di 840 mila lire offerto dall’associazione Ufficiali di gara Romagna e quello di 1 milione 365 mila lire della federazione Italiana Karting - complessivamente 6 milioni 645 mila - è stato devoluto a favore dei programmi di ricerca e assistenza domiciliare IOR. FAENZA - L’8 dicembre 1998 le “nazionali” Cantanti e Ciclisti (ha partecipato anche Marco Pantani) hano disputato un incontro di calcio. La manifestazione ha riportato un grande successo di pubblico. L’utile sugli incassi è stato devoluto ad enti e associazioni di volontariato AVIS, AVA, RIMINI - Il “Mercatino della Solidarietà” organizzato con la collaborazione del Comitato Centro Storico Rimini e allestito in concomitanza con le festività natalizie 1998, ha fatto realizzare la somma di 12 milioni 85 mila lire che è stata devoluta al fondo per l’apertura del nuovo Reparto di degenza Oncologica dell’Ospedale di Rimini. Rinnoviamo la nostra gratitudine ai commercianti della città che hanno contribuito, con l’offerta di oggetti, alla realizzazione dell’iniziativa. TERRA DEL SOLE - Il “Gruppo del Fuoco” ha organizzato l’annuale manifestazione gastronomica natalizia devolvendo parte del ricavato pari ad un milione di lire - all’Istituto Oncologico Romagnolo. SAVARNA - Il 10 febbraio, al Centro Auser “La Pioppa” di Savarna, il dott. Maurizio Marangolo, primario della Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale di Ravenna e componente il Comitato medico-Scientifico IOR, ha tenuto una conferenza sul tema “Come l’Istituto Oncologico Romagnolo si inserisce nel progresso oncologico”. LUGO - L’8 marzo, in occasione della “Festa della Donna”, le Donne di Villa Pianta hanno raccolto offerte per 350 mila lire, a favore delle attività scientifiche dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Un sentito ringraziamento. SAN PATRIZIO - Un doveroso ringraziamento a due fedelissime volontarie, Gina Zappi e Vanda Federici. Durante l’anno, Gina confeziona centrini con pizzi ricamati a mano e li propone ai suoi compaesani in cambio di offerte per lo IOR: a fine anno ha versato mezzo milione ricavato da questa attività. Anche Vanda si cimenta da anni in un’attività affine producendo oggetti di vario tipo e collaborando, così, all’allestimento di “mercatini” e sagre all’interno delle quali è presente l’Istituto Oncologico. S. MAURO PASCOLI - L’11 aprile si è svolta a San Mauro Pascoli la “Festa dell’Alberazzo”. I volontari IOR hanno organizzato una pesca di beneficenza e una distribuzione di fiori, gerani, rose, azalee. I proventi utili (oltre 300 mila lire) sono stati versati all’Istituto. VERGHERETO - Venerdì 30 aprile, all’Albergo “Pineta”, il dott. Dino Amadori, primario della Divisione di Oncologia Medica dell’Ospedale di Forlì, ha tenuto una pubblica conferenza sulle “Attività dell’Istituto Oncologico Romagnolo nella ricerca e nell’assistenza”. FILO D’ARGENTA - Dal 7 al 9 maggio ha avuto luogo al Parco Unità la XIV edizione della “Sagra del Pesce Azzurro”, organizzata dal Comune di Argenta - Consiglio di Partecipazione Filo d’Argenta e dal Comune di Alfonsine - Consulta Locale Filo Alfonsine. Nel corso della sagra (non s’era mai vista tanta partecipazione!), trionfo del pesce azzurro allo stand gastronomico e distribuzione di azalee in cambio di offerte per la lotta contro il cancro ingaggiata vent’anni fa dallo IOR. LAVEZZOLA - Favorita da un vivissimo successo, nei giorni 14, 15 e 16 maggio si è svolta la XVII Sagra Lavezzolese della porchetta e del tortellino: incessante attività dello stand gastronomico, sfilata delle Majorettes, raduno cicloturistico e di auto e moto d’epoca, corsa di duathlon, l’Osteria, la fabbrica dei bomboloni, il Mercatino della Bontà a favore dell’Istituto Oncologico Romagnolo, il Luna Park e musica, tanta musica con i Dik Dik in Tour e Franco Bastelli. NOZZE - Il 13 giugno, Elisabetta e Fabio, due giovani entusiasti della vita, hanno coronato il loro sogno d’amore convolando a nozze. Come è avvenuto in occasione di altri matrimoni, Elisabetta e Fabio hanno rinunciato a distribuire bomboniere devolvendo l’equivalente valore all’Istituto Oncologico Romagnolo. DOVADOLA - Venerdì 18 giugno, il dott. Dino Amadori ha partecipato all’inaugurazione ufficiale del Punto IOR di Dovadola, attivo da qualche tempo. Il dott. Amadori ha tenuto una conferenza illustrando le attività di ricerca scientifica e di assistenza domiciliare dell’Istituto Oncologico. FORLI’ - L’Istituto Oncologico Romagnolo cambia sede. Giunto a scadenza il contratto d’affitto per l’uso dei locali ubicati in Largo de Calboli 14, a fine estate si trasferirà al numero 63 di corso Mazzini, sempre in centro storico: fra le due sedi, quella attuale e quella futura, intercorrono non più di 200 metri di distanza. dell’ ISTITUTO ONCOLOGICO ROMAGNOLO per la lotta contro il cancro in Romagna Trimestrale - Dir. resp. Luciano Foglietta - Red. L. de' Calboli, 14 - FORLÌ - tel. 0543/35929 - Reg. Tribunale Forlì n. 568 del 18/3/1980 - Spedi-zione abbon. postale - 45% - art. 2 comma 20/B legge 662/96 - Pubblicità inferiore 45% - Filiale di Forlì - Stampa FILOGRAF LITOGRAFIA s.r.l. Iscr. Registro Nazionale della Stampa n. 06027 del 30/10/1997 - Codice di Impresa 08013. SOMMARIO: pag. 1 I primi vent’anni dello IOR - pag. 2 La produzione scientifica dell’Istituto Oncologico Romagnolo - pag. 3 Il Congresso internazionale - pag. 3 Unanime consenso per l’operato del Direttivo - pag. 4 Le Frecce Tricolori dipingeranno la bandiera nel cielo di Bellaria - pag. 5 “Obiettivo Tanzania”, per proseguire l’opera avviata da Vittorio Tison - pag. 5 Il punto sullo “Studio Tison” fra i lavoratori dell’industria ceramica - pag. 6 “Lasciateci puliti” scrivono i ragazzi denunciando i pericoli del fumo - pag. 6 Congressi, convegni, conferenze, incontri di aggiornamento oncologico - pag.7 Qui Lugo: una nuova e più funzionale sede dei Servizi di Oncologia - pag. 7 Un Progetto innovatore di Ricerca Assistenziale - pag. 8/9 Festa della Mamma 1999: mobilitati i volontari IOR - pag. 10 Un invito dello IOR a non fumare in Ospedale - pag. 10 Una svolta nella cura e nell’assistenza dell’ammalato inguaribile - pag. 11 Qui Rimini: nuove attrezzature per la Divisione di Oncologia Medica - pag. 11 Esperti e giuria popolare non hanno dubbi: vince l’Alighieri-Fermi - pag. 12 Qui Rimini: Tremila persone allo show di Cristina D’Avena “Millecolori”- pag.12 I vincitori - pag.13 La spesa al Conad per la lotta contro il cancro - pag.13 Medicina Nucleare di Cesena suscita l’attenzione degli ambienti internazionali - pag.14 Da cinque anni la “Zannoni” di Forlì procede al passo con lo IOR - pag. 14/15 Album di famiglia: avvenimenti, iniziative, manifestazioni ... - pag. 15 Affidata alla Relé l’immagine del ventennale IOR - pag. 16 Notizie STAMPATO SU CARTA RICICLATA N. 52 - GIUGNO 1999 - NUOVA SERIE