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Boccaccio, Macchiavelli, Ariosto e Rinascimento

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Boccaccio, Macchiavelli, Ariosto e Rinascimento
DI IVAN COLONNA, FEDERICA NATILLA, DANIELE ZAZA E EMANUELE SANTORO
GIOVANNI
BOCCACCIO
NICCOLO’
MACHIAVELLI
LUDOVICO
ARIOSTO
RINASCIMENTO
GIOVANNI BOCCACCIO

Giovanni Boccaccio nacque nel 1313 a Firenze.
Con la famiglia si trasferì a Napoli per fare pratica
mercantile. Boccaccio è un poeta medievale,
anche se non come Dante, Boccaccio è laico, non è
cattolico, ha una visione teocentrica e mondana.
IL DECAMERON

Il Decameron derivante da (deca meros) cioè
dieci giorni, è composto a partire dal 1348 e
parla di dieci ragazzi composti da sette
ragazze e tre ragazzi che si rifugiano in
campagna
per
sfuggire
alla
peste,
raccontando ogni giorno dieci novelle per
dieci giorni quindi in tutto cento novelle.
TEMA DELLA FORTUNA

Un altro tema centrale è la fortuna; la realtà è
dominata da una forza imprevedibile che è la
fortuna, la fortuna secondo Boccaccio è un
complesso accidentale di forze, non più regolato
da alcuna volontà superiore (il caso), è una
visione ormai laica, che non esclude la presenza
di Dio nel mondo, ma che ritaglia una sfera
autonoma dell’agire umano. La fortuna può
manifestarsi attraverso i fenomeni naturali
oppure attraverso il combinarsi imprevisto di
azioni umane.
TEMA DELL’AMORE

Un tema centrale è l’amore che è visto in
una prospettiva laica e terrena, l’amore è
una forza scaturita dalla natura, secondo
Boccaccio era una forza sana e positiva e
pensava che soffocarla era una colpa che
può provocare sofferenza e morte.
NICCOLO’ MACHIAVELLI

Niccolò Machiavelli nasce a Firenze da una famiglia
borghese. In giovane età, Machiavelli, si colloca tra gli
oppositori di Savonarola e di viene anche segretario delle
seconda cancelleria del Comune e successivamente di
un’altra magistratura. I suoi incarichi si conferiscono in
grandi responsabilità nel campo della politica interna,
estera e militare della Repubblica.
L’IDEA POLITICA DI MACHIAELLI

Le teorie politiche di Machiavelli sono scaturite
dalla sua esperienza e dalla realtà storica. Egli
parte dall’analisi della crisi che caratterizzava
l’Italia in quel periodo con la crisi politica (non
solidarietà ma suddivisi in tanti stati regionali),
crisi militare (milizie mercenarie) e crisi morale
(scomparsa dei valori civili). Per Machiavelli la
soluzione più efficace è la presenza di un Principe
virtuoso e capace di costruire uno stato forte e
contrastare le mire espansionistiche.
IL PRINCIPE

Il Principe è un trattato di dottrina politica scritto da
Niccolò Machiavelli nel 1513, nel quale espone le
caratteristiche dei principati e dei metodi per
mantenerli e conquistarli. Egli sostiene
che
l’autonomia dell’azione politica di un principe va
valutato se è stato in grado di adoperarsi per il bene
del paese e se ha raggiunto i fini prefissati.
Machiavelli afferma che il principe deve inculcare i
seguenti valori:

Amor di Patria;

Libertà;

Onestà;
LA FORTUNA NEL PRINCIPE

Machiavelli, nel suo trattato, affronta altri temi molto
importanti coma la Virtù e la Fortuna. Egli ha fiducia
nell’uomo anche se sa che l’uomo ha dei limiti. I limiti
sono rappresentati dai “capricci” della fortuna, del caso.
L’uomo quindi deve opporsi alla Fortuna avversa per
mezzo l’occasione dell’agire e poi con la virtù, ovvero con
la capacità di calcolare i tempi avversi. La virtù, secondo
Machiavelli, consiste nel conoscere perfettamente le leggi
della politica e poi saperle applicare in base al mutare dei
tempi e delle situazioni. Machiavelli quindi ritiene che il
principe debba essere astuto come una volpe e forte
come un leone.
LUDOVICO ARIOSTO

Ludovico Ariosto nacque l'8 settembre 1474 da una
famiglia nobile. Ludovico intraprese i primi studi presso
l' università di Ferrara, qui studiò diritto solo per obbedire
al padre, successivamente si dedicò alla propria
formazione letteraria e umanistica.
ORLANDO FURIOSO

L'Orlando furioso fu scritto da Ariosto nel 1505, questo è
un poema cavalleresco che riprende l' Orlando innamorato
del Boiardo. Il poema è pensato e indirizzato ad un
pubblico di cortigiani e persone colte, l'opera sarà diffusa
attraverso la stampa e i temi principali che esso
affronterà sono: le vicende cavalleresche di armi e amori.
IL PROEMIO

Con questa parte introduttiva il poeta vuole cantare
tramite i versi le vicende delle donne, degli amori, delle
armi e dei cavalieri. In questo canto possiamo
individuare quattro temi chiave: la centralità di amore e
di guerra, le vicende di Orlando innamorato e folle,
l'encomio degli estensi e la rivendicazione del valore
della poesia.
NARRAZIONE DEL FURIOSO


LO SPAZIO: i personaggi del poema si muovono su
uno spazio generalmente che rispecchia la realtà
terrena; nel tentativo di raggiungere una meta
ideale. Essi compiono un movimento circolare
ritornando al punto di partenza come se fossero
chiusi in un labirinto.
IL TEMPO: il racconto di diverse vicende in
parallelo determina continue oscillazioni della
narrazione avanti e in dietro sulla linea del tempo.
IL RINASCIMENTO

Nel corso del XVI secolo l’Italia diventa il terreno di
scontro delle grandi nazioni europee e perde
definitivamente la sua autonomia politica. Nel 1519 sale
al trono Carlo V Asburgo, che riunisce sotto la sua corona
anche la Spagna.
LA IDEE E LA VISIONE DEL MONDO

Rispetto alla fase umanistica quattrocentesca, in cui
si aveva un’idea di cultura in continua evoluzione, il
Rinascimento rappresenta un periodo culturale più
statico in cui si fissano regole, valori e ideali con
atteggiamento sempre più dogmatico.
FIGURE INTELLETTUALI

In questo periodo della storia aumenta la cultura, però la
letteratura interessa più l’aristocrazia e l’alta borghesia.
Risulta perciò ancora prevalente la figura del cortigiano,
che vive alle dipendenze del principe, oppure cerca una
sistemazione nelle gerarchie della Chiesa.
FORME E GENERI LETTERARI

Il genere letterario più frequentato in età rinascimentale
è il trattato, che espone gli argomenti più vari per fissare
regole e modelli. Ci sono stati numerosi sottogeneri come
il trattato politico (il Principe di Macchiavelli) e molti altri
ancora, soprattutto grazie all’intervento dei maggiori
autori del secolo: Ariosto e Macchiavelli.
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