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Sussidi di disoccupazione
Il rapporto annuale sulla situazione dei mercati del lavoro e dell’occupazione nell’area OECD. Francesca Casalini 1576362 Pietro Ceci Neva 1610724 Francesca Ceseracciu 1333111 Federica Dominoni 1577881 Alessandra Nibbio 1611201 Agenda La ricerca Il primo capitolo dell’Employment Outlook 2011 e l’obiettivo dell’analisi L’approccio empirico utilizzato dagli autori I risultati L’impatto della crisi sui mercati del lavoro Il ruolo degli investimenti pubblici nel contenimento della disoccupazione Efficacia dei sussidi di disoccupazione durante la crisi Come migliorare il sistema di sussidi di disoccupazione Le conclusioni Che cosa ci ha insegnato la crisi Che cosa possiamo fare tutti Il primo capitolo dell’Employment Outlook 2011 Income Support for the Unemployed: How well has the safety-net held up during the Great Recession? La recessione del 2008-2009 ha rappresentato uno «stress test» per la rete di sicurezza sociale nei paesi OECD. Obiettivo del primo capitolo dell’Employment Outlook: Osservare l’impatto della crisi sui mercati del lavoro; Esaminare la risposta dei programmi di protezione sociale alla crisi; Suggerire possibili azioni migliorative dei programmi esistenti. Approccio empirico dell’analisi OECD Raccolta dati Dataset: dati più significativi sui mercati del lavoro nei 34 paesi OCSE Analisi dei dati Tali dati sono analizzati attraverso : - Confronto temporale: pre-crisi 2007, picco della crisi 2009, post-crisi 2010-2011; - Confronto spaziale: situazione nei 34 paesi; - Confronto condizionato dall’incrocio di ulteriori variabili qualitative. Confronto tra i modelli teorici e i risultati effettivi Suggerimenti Confronto tra le aspettative legate ai diversi strumenti a sostegno del reddito implementati e la loro efficacia effettiva Le “lezioni” della crisi per un miglioramento nelle condizioni dei mercati del lavoro L’impatto della crisi sui mercati del lavoro Aumento della disoccupazione, specialmente quella di lunga durata Ma non solo! L’impatto della crisi sulla disoccupazione è stato mitigato da ulteriori effetti: Aumento dei lavoratori scoraggiati Aumento dei lavoratori sotto-occupati L’aumento della disoccupazione L’aumento medio nell’OCSE 5,7% nel 2007 8,7% nel 2009 Trend di miglioramento 8,3% nel 2011 Germania: Riduzione della disoccupazione Paesi in cui l’aumento della disoccupazione è stato superiore alla media e non presentano trend di miglioramento Le categorie più colpite dalla disoccupazione I gruppi sociali maggiormente colpiti dalla disoccupazione: giovani lavoratori meno qualificati Aumento della disoccupazione di lunga durata Buona parte dell’aumento della disoccupazione è stato di lunga durata (oltre i sei mesi) Problema: La disoccupazione di lunga durata è ancora in aumento nel 2011! Gruppi sociali maggiormente colpiti dalla disoccupazione di lunga durata: giovani; lavoratori mediamente qualificati; Non solo disoccupazione: ulteriori impatti della crisi Aumento dei lavoratori scoraggiati Molti lavoratori scoraggiati sono usciti dal mercato del lavoro. Una delle categorie maggiormente scoraggiate è quella dei giovani. Molti di loro sono usciti dal mercato del lavoro e hanno investito in extra formazione. Aumento dei lavoratori sotto-occupati Molti lavoratori hanno subito una diminuzione dei salari, in conseguenza della diminuzione delle ore lavorate e della produttività oraria. Questi effetti hanno alterato il calcolo della disoccupazione! Il ruolo degli investimenti pubblici nel contenimento della disoccupazione I Aumento della disoccupazione In media, i paesi che hanno subito maggiori effetti della disoccupazione spendevano una minor percentuale del GdP nel sostegno dei mercati del lavoro. Eccezioni: Spagna, Irlanda, Danimarca, Portogallo. % di GdP investito nei mercati del lavoro Legame tra livello di investimenti pubblici sui mercati del lavoro e capacità di sopportazione della disoccupazione! Il ruolo degli investimenti pubblici nel contenimento della disoccupazione II Tutti i paesi hanno reagito alla crisi aumentando la percentuale di spesa pubblica destinata al sostegno dei mercati del lavoro Attenzione: in molti casi la % di spesa pubblica è aumentata poiché si è ridotto il GdP! L’aumento degli investimenti pubblici è stato veramente efficace durante la crisi? Funzionamento dei sussidi di disoccupazione durante la crisi 2007-2009 Tipologie di strumenti a sostegno del reddito a disposizione dei paesi OECD Quale ruolo hanno giocato UB e SA in risposta alla crisi? Come influisce il modo in cui i sistemi di protezione sono disegnati sulla reazione alla crisi? Due esempi a confronto: Usa e Australia Tipologie di strumenti a sostegno del reddito a disposizione degli stati • • • • • Sussidi di disoccupazione (Unemployment Benefits) Sussidi di disoccupazione straordinari (Unemployment Assistance) Assistenza sociale (Social Assistance) Sussidi integrativi al lavoro (In-Work Benefits) Programmi per il mercato del lavoro attivo (Active Labour Market Programmes) Oggetto di studio della ricerca OECD sono solo: Sussidi di disoccupazione (UB) - - Indennità ordinaria per i disoccupati; Funzionamento di tipo assicurativo; Ammontare basato sullo stipendio precedente del lavoratore (5 anni di contribuzione); Durata limitata. Scopo: alleviare l’impatto della disoccupazione, ristabilendo il livello di benessere familiare precedente; supportare la domanda aggregata durante la crisi economica. Assistenza sociale (SA) - - Assistenza economica generica, rivolta a chi non dispone di risorse sufficienti a sostentarsi; Ammontare in fasce prestabilite (non è correlata al reddito precedente); Durata illimitata; Criteri selettivi di accesso (domografia) Scopo: garantire un livello minimo di risorse ai non abbienti. Quale ruolo hanno giocato UB e SA in risposta alla crisi? In generale, I sistemi di protezione sociale durante la crisi del 2007-2009 sono stati più efficaci rispetto alle crisi passate. UB e SA hanno perseguito il loro obiettivo di sostentamento economico degli individui, ma con alcuni limiti: 1. I livelli di assistenza al reddito (UB e SA) sono aumentati… …ma il numero di disoccupati è aumentato di più rispetto al numero di coloro che hanno ricevuto i sussidi! 2. Dati i criteri di attribuzione, alcune persone hanno rischiato di non riceverli: • Donne (lavoro intermittente, temporaneo e part-time); • Persone disoccupate da tempo; • Giovani (15-24); • Liberi professionisti; • Persone appartenenti a famiglie in cui entra almeno un reddito; Come influisce il modo in cui i sistemi di protezione sono disegnati sulla reazione alla crisi? (I) -E’ meglio applicare UB o SA, oppure entrambi? -Sono meglio criteri rigidi o flessibili di eleggibilità? Due esempi a confronto: USA AUSTRALIA SISTEMA A DUE LIVELLI (UB e SA) SISTEMA AD UN LIVELLO (SA) 1. Sussidio pubblico, temporaneo per coloro che hanno perso il lavoro (modalità di trattamento previste dal lavoro precedente) 2. Assistenza a persone con difficoltà finanziarie 1. Sussidio pubblico rivolto a tutti i disoccupati per un periodo di tempo indeterminato (si basa sul reddito familiare e non sul reddito del singolo) PRO: sensibile all’andamento del mercato del lavoro CONTRO: disequilibrio tra i diversi livelli di disoccupazione PRO: trattamento uniforme dei disoccupati CONTRO: problemi di commistione tra redditi; attribuzione a fasce di persone solo molto povere Come influisce il modo in cui i sistemi di protezione sono disegnati sulla reazione alla crisi? (II) Quale sistema di protezione sociale si è rivelato il migliore? ….Dipende… Nel caso Usa VS Australia, il sistema a due livelli si rivela migliore, poiché permette a tutti di raggiungere un grado medio di consumi, in linea con quello che si aveva prima di rimanere disoccupati (consumption smoothing). MA, La vera sfida sta nel trovare per ogni sistema il metodo che sia il più adatto! Come migliorare il sistema di sussidi di disoccupazione La «grande recessione» ha mostrato che esistono spazi di miglioramento nel disegno e nell’implementazione delle politiche di protezione sociale. Come migliorare il sistema di sussidi di disoccupazione? 1. I benefici dovrebbero essere più generosi e più duraturi? Vantaggi e svantaggi 2. Il sistema dei sussidi dovrebbe variare in funzione del ciclo economico? Meccanismi automatici, semi-automatici, interventi ad hoc 3. I sistemi di SA dovrebbero avere un ruolo maggiore? Aumento della generosità e della durata dei sussidi I Una maggiore generosità consentirebbe di… ottenere una più alta redistribuzione ridurre le difficoltà economiche di individui e famiglie rafforzare gli stabilizzatori automatici durante una crisi …una maggior durata invece…. ridurrebbe il rischio di uscita dalla forza lavoro stabilizzerebbe l’economia, supportando la domanda aggregata Aumento della generosità e della durata dei sussidi II … allo stesso tempo però, sussidi troppo generosi o troppo a lungo potrebbero disincentivare la ricerca di un lavoro (aumentando il rischio di disoccupazione di lungo periodo) provocare costi di breve periodo in termini : - PIL più basso - Spesa pubblica più alta aumentare il rischio che si creino “trappole della disoccupazione” E’ importante: - sapere gestire la struttura degli incentivi finanziari - combinare efficacemente il sistema di sussidi e misure volte a favorire il reinserimento sul lavoro …Stando attenti che… Aumenti nella durata/generosità non comportino: Eccessiva spesa pubblica Impatti avversi sulla ricerca del lavoro Variazione dei sussidi in funzione dell’andamento del ciclo economico Esistono due tipologie di meccanismi: 1. Meccanismi ad hoc: -Programmi lunghi e ponderati (2 anni) POCO TEMPESTIVI: è difficile prevedere le condizioni del mercato del lavoro nel medio termine. 2. Meccanismi automatici: -Programmi brevi e tempestivi (1 anno) TROPPO “STANDARDIZZATI” Una soluzione potrebbe essere creare: Meccanismi semiautomatici, dove: -Estensione della durata segue una procedura automatica (definizione solo delle linee guida) -Implementazione basata sulle condizioni effettive del mercato Obiettivo: mitigare il rischio di una eccessiva spesa pubblica Aumento del ruolo di Assistenza Sociale Un maggior ruolo di SA consentirebbe: compensare i limiti dati dalla bassa copertura di UB evitare il coinvolgimento di altri sussidi (es: prepensionamento, disabilità) riduzione della pressione sui sistemi di UB migliore allineamento tra gli strumenti di sostegno al reddito … allo stesso tempo però, il rischio è di non sfruttare adeguatamente UB e sovraccaricare la spesa pubblica… Come bilanciare questo trade off? Promuovendo: Programmi di mercato del Lavoro Attivo (es. creazione di nuovi posti di lavoro per i disoccupati o prestiti per chi apre nuova attività imprenditoriale) Capacità di monitorare la disponibilità di lavoro sanzionando le inadempienze Le conclusioni Che cosa ci ha insegnato la crisi? 1. 2. 3. 4. 5. Le cinque lezioni dell’OCSE I sistemi di sostegno al reddito svolgono un ruolo rilevante di protezione sociale durante una grande recessione. Essi devono essere pronti a rispondere in caso di crisi. La crisi del 2007-2009 ha mostrato che esistono ancora significativi gap nella rete di sicurezza per i disoccupati. Durante una fase di recessione può essere utile attuare un’estensione della durata temporale dei sussidi di disoccupazione. Potrebbe essere utile rivedere i criteri di eleggibilità delle diverse forme di sostegno al reddito, al fine di tutelare tutte le categorie sociali. Ogni variazione permanente o temporanea dei sistemi di protezione sociale deve essere attentamente valutata e controllata, nel tentativo di bilanciare esigenze sociali contrapposte. Che cosa possiamo fare tutti? Un più attento disegno dei sistemi di protezione sociale deve essere accompagnato da una maggior responsabilizzazione dei cittadini. Ogni singolo individuo deve evitare di dipendere eccessivamente dal sostegno sociale o addirittura abusarne! Grazie per l’attenzione!