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I nuovi documenti
della programmazione
nella P.A.
Relatore: Vincenzo Cuzzola
INDICE
Il principio della programmazione
I documenti della programmazione:
• DUP
• PEG
Obiettivi
Uno degli obiettivi dichiarati del processo di
armonizzazione contabile è il rafforzamento
della programmazione.
Di fatto, quasi tutte le numerose innovazioni
introdotte nel sistema di contabilità e
bilancio degli enti locali possono essere
interpretate alla luce di questa finalità.
Caratteri Qualificanti
Nel principio contabile sulla
programmazione si è ribadito come
i caratteri qualificanti della
programmazione propri
dell’ordinamento finanziario e
contabile delle P.A. sono:
Caratteri Qualificanti
 Valenza pluriennale del processo:
è
necessaria una programmazione almeno
triennale del processo per porre l’adeguata
attenzione all’affidabilità e incisività delle
politiche e dei programmi, alla chiarezza
degli obiettivi e al corretto ed efficiente
utilizzo delle risorse;
Caratteri Qualificanti
 Lettura non solo contabile dei documenti:
ciò al fine garantire ai portatori di interesse
un sistema capace di creare valore, oltre che
dal punto di vista politico-amministrativo ed
economico-finanziario, anche dal punto di
vista informativo per i portatori d’interesse;
Caratteri Qualificanti
 Coordinamento
e coerenza dei documenti
di bilancio: per permettere una valutazione
complessiva ed integrata, tra gli
obiettivi/risultati economico-finanziari e
programmatici e tra obiettivi/risultati di
breve e di medio-lungo periodo.
Circuito
La programmazione dunque deve essere
considerata come un circuito, un processo
per aggiustamenti progressivi, che deve
portare, una volta compiuto, a prefigurare
una situazione di coerenza valoriale,
qualitativa, quantitativa e finanziaria per
guidare e responsabilizzare i comportamenti
dell’amministrazione.
Circuito
DUP Giunta 30
giugno X
Rendiconto Consiglio
30 aprile X+1
Schema di rendiconto
Giunta
31 marzo X+1
DUP
Consiglio 31 luglio X
Assestamento
31 luglio X
PEG
Entro 20 gg dall’approvazione
del bilancio
BPF
31 dicembre <x
Scheda BPF e nota
aggiornamento DUP
15 novembre X
Variazione di bilancio
30 novembre X
Termini di scadenza
In pratica il ciclo parte dal Documento Unico di programmazione
che, elaborato entro il 30 giungo dalla Giunta, viene presentato al
Consiglio, entro il 31 luglio di ciascun anno, per le conseguenti
deliberazione.
 Successivamente, l’eventuale nota di aggiornamento del DUP
dovrà essere presentata al Consiglio entro il 15 novembre di ogni
anno, per le conseguenti deliberazioni;
 Nella stessa data, entro cioè il 15 novembre, si dovrà in Consiglio
anche presentare lo schema di delibera del bilancio di previsione
finanziario. Ed a seguito di variazioni intervenute nel quadro
normativo di riferimento, la Giunta aggiorna lo schema di delibera
di bilancio di previsione in corso di approvazione unitamente al
DUP . Per cui, in occasione del riaccertamento ordinario o
straordinario dei residui la Giunta aggiorna lo schema di bilancio di
previsione in corso di approvazione unitamente al DUP e al bilancio
provvisorio in gestione;

Termini di scadenza
Per quanto riguarda poi , il piano esecutivo di gestione e delle
performances deve essere approvato dalla Giunta entro 20
giorni dall’approvazione del bilancio mentre il piano degli
indicatori di bilancio presentato al Consiglio unitamente al
bilancio di previsione e al rendiconto entro 30 giorni
dall’approvazione di tali documenti;
 Infine poi lo schema di rendiconto sulla gestione, che conclude il
sistema di bilancio dell’ente, deve essere approvato da parte
della Giunta entro il 31 marzo dell’anno successivo all’esercizio di
riferimento ed entro il 30 aprile da parte del Consiglio.
 Da ricordare che nel rispetto di quanto previsto dall’art. 9,
comma 6, del DPCM 28 dicembre 2011, il rendiconto comprende
anche la gestione dei propri organismi strumentali, come definiti
nei successivi commi 7 e 8.

Proroghe
A questa, che è la regola generale, bisogna evidenziare alcune
deroghe che sono intervenute nel corso di questo primo anno
di entrata in vigore della nuova normativa.
 Infatti, con decreto del Ministero dell’interno del 3 luglio 2015,
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 157 del 9 luglio 2015, è
stato prorogato, per il 2015, il termine per la presentazione del
Documento unico di programmazione (Dup) degli enti locali,
riferito ad un orizzonte temporale almeno triennale decorrente
dall'anno 2016, al 31 ottobre 2015.
 Tale proroga è stata quasi resa necessaria essendo , stata
concessa una proroga anche per la presentazione dei bilanci di
previsione al 30 luglio 2015,.
 Il termine per la presentazione del DUP infatti, avrebbe quasi
coinciso con questa, non consentendo in tal modo una corretta
attività di programmazione almeno triennale degli enti locali,
così come previsto dai nuovi principi contabili.

Il principio della programmazione
Dare maggiore sistematicità e coerenza al
complesso delle decisioni che
accompagnano, sostengono e spiegano
strategicamente i valori finanziari posti nel
Bilancio di Previsione Finanziaria e poi nel
PEG.
Il principio della programmazione
Il d.lgs 118/2011, nel disciplinare il principio
contabile applicato concernente la
programmazione di bilancio, ridisegna in
modo organico il sistema dei documenti di
rappresentazione della performance attesa
e degli obiettivi di breve, medio e lungo
periodo.
I documenti della programmazione
In particolare, i documenti da considerare
sono:
1.
Il Documento Unico di Programmazione;
2.
Il Piano Esecutivo di Gestione
Il DUP
Il DUP è la principale innovazione introdotta
nel sistema di programmazione degli enti
locali.
L’aggettivo “unico” chiarisce l’obiettivo del
principio applicato e cioè riunire in un solo
documento, posto a monte del BPF, le analisi,
gli indirizzi e gli obiettivi che devono guidare
la predisposizione del BPF, del PEG e la loro
successiva gestione.
Presupposto DUP
Il DUP, diversamente dalla vecchia Relazione
previsionale e programmatica, non è un allegato del
bilancio e costituisce presupposto indispensabile per
l’approvazione del BPF.
Il DUP ha, come documento fondamentale e
imprescindibile della programmazione locale, una sua
precisa e distinta identità rispetto al BPF e al PEG.
È nel DUP infatti, che l’ente deve definire le linee
strategiche su cui si basano le previsioni finanziarie
contenute nel BPF. Conseguentemente, anche il
contenuto del PEG deve essere coerente con il DUP
oltre che con il BPF.
Il DUP
PEG
BPF
DUP
Caratteristiche DUP
Sviluppa e concretizza le linee
programmatiche relative alle azioni e ai
progetti da realizzare nel corso del
mandato presentate al Consiglio dal
Sindaco ai sensi dell’art. 46 comma 3 del
TUEL

Caratteristiche DUP
Permette l’attività di guida strategica ed
operativa degli Enti Locali e consente di
fronteggiare in modo permanente,
sistematico e unitario le discontinuità
ambientali organizzative;

Caratteristiche DUP
Costituisce, nel rispetto del principio di
coordinamento e coerenza dei
documenti di bilancio, il presupposto
necessario di tutti gli altri documenti di
programmazione ( in particolare del
PEG )

Quadro normativo DUP
Il DUP è predisposto nel rispetto di quanto
previsto dal principio applicato della
programmazione di cui all'allegato n. 4/1 del
d.lgs 23 giugno 2011, n.118.
La norma sostituisce l'articolo 170 del TUEL
relativo alla relazione previsionale e
programmatica.
Il DUP
.
PGS
RPP
Personale,
lavori pubblici,
Patrimonio
DUP
Scadenze DUP
Fatte salve eventuali deroghe (vedi slide n. 12 ) il DUP è
proposto ogni anno, entro il 30 giugno, dalla Giunta al
Consiglio che adotta le conseguenti deliberazioni entro il 31
luglio.
Entro il 15 novembre di ogni anno l’organo esecutivo deve
presentare, unitamente agli allegati e alla relazione
dell'organo di revisione, lo schema di delibera del BPF
all’organo consiliare e può, al contempo, presentare una
nota di aggiornamento del DUP
Al fine di armonizzare programmazione statale e locale, per
garantire l’attendibilità del DUP, l’organo esecutivo, a
seguito di sopravvenute variazioni del quadro normativo di
riferimento, può presentare all’organo consiliare
emendamenti allo schema di bilancio e alla nota di
aggiornamento al DUP in corso di approvazione.
Composizione DUP
Il Documento unico di programmazione si
compone di due sezioni: la Sezione
strategica e la Sezione operativa:
o La prima ha un orizzonte temporale di
riferimento pari a quello del mandato
amministrativo;
o la seconda pari a quello del bilancio di
previsione.
Sezioni DUP
Più specificatamente:
• Nella Sezione Strategica ( di portata quinquennale
) vengono definiti, per ogni missione di bilancio, gli
Obiettivi Strategici da perseguire entro la fine del
mandato;
•
Nella Sezione Operativa ( di portata triennale )
vengono individuati, per ogni singola missione, i
programmi che l’ente intende realizzare per
conseguire gli obiettivi strategici definiti nella Sez.
Strategica. Per ogni programma, e per tutto il
periodo di riferimento del DUP, sono individuati gli
Obiettivi Operativi da raggiungere.
Il DUP: Sezione Strategica (SeS)
Nel primo anno del mandato amministrativo
devono essere individuati per ogni missione di
bilancio, gli obiettivi strategici da perseguire
entro la fine del mandato.
Gli obiettivi strategici devono essere definiti
con riferimento all’ente nel suo insieme
individuando, per ciascuno di essi, il contributo
che è richiesto al gruppo amministrazione
pubblica.
Il DUP: Sezione Strategica (SeS)
La SeS del DUP individua, in coerenza con il quadro
normativo di riferimento e con gli obiettivi generali
di finanza pubblica:
1. le principali scelte che caratterizzano il programma
dell’amministrazione da realizzare nel corso del
mandato amministrativo e che possono avere un
impatto di medio e lungo periodo;
2. le politiche di mandato che l’ente vuole sviluppare
nel raggiungimento delle proprie finalità
istituzionali e nel governo delle proprie funzioni
fondamentali;
3. gli indirizzi generali di programmazione riferiti al
periodo di mandato.
Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La SeO ha per oggetto la programmazione
operativa pluriennale e annuale dell’ente e
si pone in continuità e complementarietà
organica con la SeS quanto a struttura e
contenuti.
Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La SeO del DUP ha carattere generale,
contenuto programmatico e costituisce lo
strumento a supporto del processo di
previsione definito sulla base degli indirizzi
generali e degli obiettivi strategici fissati
nella SeS.
Più in particolare quindi, la SeO contiene la
programmazione operativa dell’ente avendo
a riferimento lo stesso arco temporale
considerato dal bilancio di previsione.
Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
Nello specifico, la SeO individua:
◦ per ogni singola missione, i programmi che
l ’ ente intende realizzare per conseguire gli
obiettivi strategici definiti nella SeS,
◦ per ogni programma, e per tutto il periodo di
riferimento del DUP, gli obiettivi operativi
annuali da raggiungere;
◦ Per ogni programma poi, sono individuati i
contenuti finanziari, sia in termini di competenza
che di cassa, della manovra di bilancio con un
orizzonte temporale annuale e pluriennale.
Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La SeO si struttura in due parti, semplicemente individuate
come Parte 1 e Parte 2.
La Parte 1 della SeO è sostanzialmente focalizzata sulla
definizione, per ogni missione, dei programmi operativi da
realizzare nell’arco di tempo cui la SeO del DUP si riferisce con
riferimento all’ente e al gruppo amministrazione pubblica.
Per ogni programma, occorre individuare:
◦ obiettivi annuali e pluriennali;
◦ motivazioni delle scelte effettuate e in coerenza
con gli obiettivi strategici definiti nella SeS;
◦ risorse finanziarie, umane e strumentali
destinate.
Il DUP: Sezione Operativa (SeO)
La Parte 2 della SeO è esclusivamente
destinata alla programmazione dettagliata,
relativamente
all'arco
temporale
di
riferimento del DUP, delle opere pubbliche,
del fabbisogno di personale e delle alienazioni
e valorizzazioni del patrimonio.
Il DUP
Finalità DUP
Resta fermo però l’obiettivo che, pur essendo
articolato in varie parti e sezioni ed avendo quindi un
contenuto molto ampio, il DUP deve essere inteso e
predisposto in modo unitario e con un’impostazione
logica quanto più possibile schematica tale da:
◦ consentire più agevolmente possibile la verifica e
la successiva rendicontazione del grado di
conseguimento di quanto programmato;
◦ permettere le variazioni che si dovessero rendere
necessarie adeguando la compatibilità fra
indirizzi, programmi, obiettivi e risorse.
Il DUP SEMPLIFICATO
Tutti i Comuni sono tenuti a redigere il DUP e
ad utilizzare il nuovo schema di bilancio,
indipendentemente dal numero di abitanti.
I comuni con un numero di abitanti inferiore
alle 5.000 unità possono predisporre un DUP
semplificato.
Nell’allegato 4/1 al Decreto 118/2011 a cui si
riferisce il comma 6 del nuovo art. 170, si
dettano tutte le semplificazioni, anche se
minime che riguardano solo la parte
esterna dell’analisi strategica.
Quadro Normativo DUP SEMPLIFICATO
Con il decreto interministeriale del 20
maggio 2015 è stato poi definito il
contenuto semplificato del DUP per gli enti
con meno di 5.000 abitanti, i cui indirizzi
generali riguardano l'organizzazione dei
servizi pubblici locali, le tariffe applicate
all'utenza, le risorse e gli impieghi, la
sostenibilità finanziaria dell'ente, la
gestione del patrimonio e delle risorse
umane e la coerenza con gli obiettivi del
patto di stabilità interno.
Composizione DUP SEMPLIFICATO
Il DUP semplificato indica, per ogni singola
missione/programma del bilancio:
• gli “obiettivi” che l’ente intende realizzare negli
esercizi considerati nel bilancio di previsione
(anche se non compresi nel periodo di
mandato);
• le relative “previsioni di spesa” in termini di
competenza finanziaria. Con riferimento al
primo esercizio possono essere indicate anche
le previsioni di cassa;
• gli “impegni pluriennali di spesa già assunti” e
le relative “forme di finanziamento”.
Obiettivi DUP SEMPLIFICATO
In pratica, gli obiettivi individuati per ogni
missione/programma rappresentano la
declinazione annuale e pluriennale degli
“indirizzi generali” e costituiscono indirizzo
vincolante per i successivi atti di
programmazione, in applicazione del
principio della coerenza tra i documenti di
programmazione.
Elementi DUP SEMPLIFICATO
Il DUP semplificato contiene meno
elementi, specie nella parte strategica
e più libertà di forma.
DUP e DUP SEMPLIFICATO
SEZIONI
DUP
DUP SEMPLIFICATO
Sviluppa e concretizza le linee programmatiche
di mandato
NO
1.1 - Scelte principali
Politiche di mandato e indirizzi generali di
programmazione
NO
1.2 - Obiettivi per
missione
Obiettivi strategici nell’ambito di ciascuna
missione
NO
Obiettivi individuati dal Governo
NO
Valutazione situazione socio-economica del
territorio
NO
1 - Sezione
STRATEGICA
1.3 - Analisi Strategica
– Condizioni esterne
1.4 - Analisi Strategica
– Condizioni interne
Organizzazione e gestione dei Servizi Pubblici
SI
Disponibilità e gestione delle risorse umane
SI
Coerenza e compatibilità con le disposizione
del Patto di Stabilità
SI
DUP e DUP SEMPLIFICATO
SEZIONI
DUP
DUP SEMPLIFICATO
Contiene la programmazione operativa sia
annuale che pluriennale
SI
Per ogni singola MISSIONE i programmi
operativi che l’ente intende realizzare
SI
Per ogni singolo PROGRAMMA definire le
finalità e gli obiettivi che si intendo
perseguire.
SI
2.2 - Parte 2^ 1.Programmazione
LLPP
Programmazione dei LLPPi n funzione alle
priorità, i tempi, e il fabbisogno
SI
2.2 - Parte 2^ 2.Personale
Programmazione del personale assicurando la
funzionalità e l0ottimizzazione delle risorse
SI
2.2 - Parte 2^ 3.Patrimonio
Individua gli immobili di proprietà
distinguendoli in strumentali , suscettibili di
valorizzazione o dismissione
SI
Piani triennali di razionalizzazione e
riqualificazione della spesa
SI
2 - Sezione
OPERATIVA
2.1 - Parte 1^ Missioni e Programmi
2.2 - Parte 2^ 4.Ulteriori strumenti di
programmazione
Il PEG
Il Piano esecutivo di gestione è uno strumento di
programmazione dell'Amministrazione
comunale.
Nel PEG sono indicati gli obiettivi della gestione
che sono affidati, unitamente alle dotazioni
necessarie, ai responsabili dei servizi.
Quindi possiamo considerare il PEG come un
documento che dettaglia ulteriormente quanto
stabilito nel DUP, assegnando risorse e
responsabilità ai responsabili dei servizi.
Finalità PEG
Alla luce delle novità normative introdotte in
materia di armonizzazione, il PEG continua a
mantenere il suo compito di porre in termini
espliciti e diretti il legame tra obiettivi di
gestione, dotazioni di risorse e responsabilità
gestionali correlative ma cambia il modo di
redazione.
Al riguardo, il PEG è redatto:
◦ per competenza con riferimento a tutti gli esercizi
considerati nel BPF;
◦ per cassa con riferimento al primo esercizio
considerato nel BPF.
Schema PEG
Al riguardo, il PEG è redatto:
◦ per competenza con riferimento a tutti gli
esercizi considerati nel BPF;
◦ per cassa con riferimento al primo esercizio
considerato nel BPF.
Funzione PEG
La funzione del PEG può essere articolata in
due componenti principali:
la prima, di programmazione e controllo della
gestione, con valenza di razionale coordinamento e
motivazione, sul modello di un budget onde esso
può contenere anche dati di natura extra-contabile;
 la seconda, di autorizzazione e limite all’autonomia
dirigenziale con specifico riguardo ai poteri di
impegno costituendo le previsioni finanziarie
contenute nel PEG limite agli impegni di spesa
assunti dai responsabili dei servizi.
Obiettivi PEG
Nel PEG devono essere specificatamente individuati gli
obiettivi esecutivi dei quali occorre dare
rappresentazione in termini di processo e di risultati
attesi.
Pertanto, il PEG deve rappresentare tanto gli obiettivi
gestionali che gli indicatori idonei a monitorarne il
grado di conseguimento.
Il PEG, inoltre, deve assicurare un collegamento con la
struttura organizzativa dell’ente e con l’articolazione
della spesa per programmi.
Scadenze PEG
La proposta di PEG alla Giunta è affidata al direttore
generale e al segretario comunale nelle ipotesi di cui
all’articolo 108, comma 4, TUEL, che si avvalgono della
collaborazione dei dirigenti e dei responsabili dei
servizi.
Il PEG, deve essere approvato dalla Giunta entro 20
giorni dall’approvazione del BPF da parte del Consiglio.
Il piano dettagliato degli obiettivi di cui all'articolo 108,
comma 1, del TUEL e il piano della performance di
cui all'articolo 10 del d.lgs 27 ottobre 2009, n. 150,
sono unificati organicamente nel PEG
Condizioni PEG
Un’importante novità inoltre introdotta è che si è
ampliata la platea dei comuni che devono adottare il
PEG.
Infatti, l’adozione del PEG è facoltativa per i comuni
con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti (circa il
70% dei comuni). Precedentemente era stabilito che
l’adozione del PEG fosse facoltativa per i comuni con
popolazione inferiore ai 15.000 abitanti (circa il 91%
dei comuni).
Il piano dettagliato degli obiettivi e il piano della
performance sono unificati organicamente nel PEG.
Come già stabilito dal D.Lgs. 174/2012.
L’importanza di tutti questi documenti si
comprende quando il Principio chiarisce che
nella SeS del DUP sono anche indicati gli
strumenti attraverso i quali l’ente locale
intende rendicontare il proprio operato nel
corso del mandato in maniera sistematica,
per informare i cittadini:
o del livello di realizzazione dei programmi;
o di raggiungimento degli obiettivi;
o delle collegate aree di responsabilità di
politica o amministrativa.
In pratica ogni anno gli obiettivi strategici, contenuti
nella SeS del DUP, sono verificati nello stato di
attuazione e possono essere, a seguito di variazioni,
opportunamente riformulati.
Successivamente con un report a consuntivo del PEG
si controlleranno lo stato di attuazione degli
obiettivi esecutivi al fine di verificarne il grado di
raggiungimento.
Ed infine con la relazione di fine mandato,
l’amministrazione renderà conto del proprio
operato, attraverso tale dichiarazione certificata
delle iniziative intraprese, dell’attività
amministrativa e normativa e dei risultati riferibili
alla programmazione strategica ed operativa
dell’ente e di bilancio durante tutto il mandato.
ESEMPLIFICAZIONI:
ISTRUZIONE E DIRITTO ALLO STUDIO
1. Descrizione del programma
Il programma riguarda l’istruzione
obbligatoria e quindi, tutti i servizi
strettamente connessi al mantenimento e
funzionamento della scuola materna,
elementare e media.
Il programma riguarda anche l’assistenza
scolastica e le attività parascolastiche.
2. Motivazione delle scelte
Alla necessità di garantire la funzionalità
degli Istituti scolastici, che costituisce
anche la motivazione principale del
programma, si aggiungono le scelte legate
a garantire l’assistenza scolastica (la
refezione, il trasporto e le attività
parascolastiche)
3. Finalità da conseguire
In questo programma si intende garantire il corretto
funzionamento dei servizi legati all’istruzione
obbligatoria. L’Amministrazione ha inoltre posto
particolare attenzione alle attività parascolastiche
(compresi i viaggi di istruzione) al servizio della
refezione (che è stato attivato anche per gli alunni della
scuola secondaria di 1°grado che due giorni a settimana
svolgono attività didattiche pomeridiane e al trasporto
degli alunni pendolari).
E’ previsto il sostenimento della spesa relativa alla
fornitura di materiale di cancelleria, degli strumenti di
valutazione e dei generi di pulizia (nonché l’erogazione
dei buoni-libro per gli alunni della scuola dell’obbligo).
3. Finalità da conseguire
Inoltre, il Comune cura anche l’istruttoria delle pratiche
per l’erogazione delle borse di studio finanziate dalla
Regione.
SPESE DI INVESTIMENTO:
Le spese di investimento riguardano la manutenzione dei
locali dell’istituto comprensivo con i proventi
dell’alienazione dei fabbricati prevista nel piano delle
alienazioni immobiliari.
E’ previsto l’acquisto di attrezzature per la mensa
scolastica.
4. Risorse umane da impiegare
A seguito del passaggio del personale ATA allo
Stato, l’unico dipendente a carico del
bilancio comunale, relativamente
all’assistenza scolastica è l’insegnante di
educazione fisica.
I servizi relativi al programma in oggetto
verranno garantiti con l’impiego delle
apparecchiature ed attrezzature in dotazione
delle scuole, potenziati con l’acquisto degli
arredi e delle attrezzature previsto nell’anno
corrente
5. Risorse correnti ed in conto capitale
per la realizzazione del programma:
ENTRATE
Stato
Regione
0,00
Provincia
Unione Europea
Cassa DDPP
Altri Indebitamenti
Altre Entrate
6.000,00
6.000,00
6.000,00
Totale Entrate Specifiche
6.000,00
6.000,00
6.000,00
Distribuzione Risorse Generali
436.670,59
224.164,00
Totale Entrate Generali
436.670,59
224.164,00
Totale Entrate
484.670,59
272.164,00
Entrate da Servizi Pubblici
Entrate da Risorse Generali
272.164,00
Spesa prevista per la realizzazione del
programma di Istruzione e Diritto allo Studio
ANNO
SPESA CORRENTE
CONSOLIDATA
ENTITA’
(A)
SPESE DI
INVESTIMENTO
TOTALE
(A+B+C)
DI SVILUPPO
%
sul
tota
le
ENTITA’
(B)
% sul
totale
ENTITA’
(C)
VARIAZIONE %
SUL TOTALE DELLE
SPESE FINALI
% sul
totale
2015
275.679,19
56,8
8
0,00
0,00
208.991,40
0,00
43,12
0,00
2016
272.164,00
100,
00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2017
272.164,00
100,
00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
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