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La formazione dell’Etna Le prime eruzioni sottomarine che contribuirono alla formazione dell’edificio vulcanico dell’Etna, si sono verificate nel Pleistocene medio-superiore (700.000 anni fa) in un grande golfo "pre etneo" In tale insenatura, adesso non più presente, sorge oggi il grandioso vulcano che raggiunge un'altezza di 3340 m circa ed occupa una superficie di 1.500 kmq ca. Con la sua mole poggia su una piattaforma ellittica di argille pleistoceniche inclinata verso il mare. 200 – 300 mila anni fa si forma il Monte Calanna Fa parte dei Centri Eruttivi Antichi. In questa fase i coni vulcanici sovrapponendosi contribuirono ad innalzare e allargare la forma del vulcano. La Val Calanna residuo della caldera vulcanica era ricca di sorgenti e fertilissimi orti. Oggi e sommersa da un alto strato lavico prodotto dall’eruzione 1992-93. 80 mila anni fa si forma il Trifoglietto Il Trifoglietto era formato da un complesso di coni vulcanici che circa 64 mila anni fa ebbero una intensa attività eruttiva che provocò lo svuotamento della camera magmatica con il conseguente collasso dell’edificio vulcanico sovrastane. Il collasso del Trifoglietto a dato origine alla vasta "caldera“ della Valle del Bove larga Km. 5 e lunga Km.8. 30 mila anni fa: si forma il Mongibello Costituito dalle due bocche eruttive: l’Ellitico e il Leone. Dalla caldera dell’Ellittico (circa 15.000 anni fa), si formerà formerà il Mongibello Recente dalla cui caldera si formano gli attuali crateri: Cratere Nord/Est, la Bocca Centrale, la Bocca Nuova e il cratere Sud/est. Il cratere Centrale. Il percorso: Monte Nero degli Zappini Difficoltà: escursione facile Quota di partenza: 1740 m/slm Dislivello: 200 m Lunghezza del percorso: circa 4 km Tempo di percorrenza: h. 2,30 circa Tipologia del percorso: naturalistico , botanico, interessanti le differenti tipologie laviche Monte Nero degli Zappini L’escursione si svolge sul versante Sud dell’Etna; ci permette di vedere come su un vulcano le eruzioni portano ad un continuo cambiamento della sua fisionomia ed ad una continua adattamento della vegetazione. Le colate laviche Man mano che si cammina si può osservare la sovrapposizione di lave di periodi diversi e di come la vegetazione riprende con diverso grado la colonizzazione delle lave. Conetto lavico Il conetto vulcanico costituito da accumuli di scorie laviche, aperto lateralmente dalla colata lavica dell’eruzione del 1985. La grotta di Santa Barbara Formatasi per il collasso di un ingrottamento lavico. Utilizzato nei secoli passati come “niviera”. Importante era nell’economia etnea il commercio della neve. Tracce dell’uomo La zona utilizzata per il pascolo include un ovile. Ovile che era utilizzato nel periodo estivo per custodire di notte gli armenti. Sulla sinistra uno sbarramento crea un piccolo invaso per l’approvvigionamento idrico dell’ovile. Il giardino botanico "NUOVA GUSSONEA" Dopo essere usciti dal bosco ed avere percorso una larga pista forestale ci si trova di fronte al cancello del giardino botanico Nuova Gussonea, importantissimo luogo di studio dove si stanno ricreando tutti i principali ambienti che caratterizzano il territorio etneo e dove è possibile osservare associazioni vegetali non incontrate lungo il percorso. Questo giardino è realizzato dall'Università degli Studi e dell'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania. Abbigliamento consigliato: Scarponcini, berretto, giacca, zaino, crema solare e acqua. Consigli e attrezzatura : Vista la presenza di varie specie volatili siete pregati a percorrere il sentiero in silenzio, per evitare di disturbare la fauna presente al momento. E' indispensabile l'uso di un binocolo e di teleobiettivi per una migliore osservazione delle varie specie. Non uscire dal sentiero segnalato. Il sentiero attraversa un’area protetta. Non buttare carta ed oggetti, non estirpare o danneggiare piante, non raccogliere fiori. Fate in modo che chi visiterà il sentiero dopo di voi non si accorga del vostro passaggio. Have a nice trip!