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coibentazione involucro edilizio
INVOLUCRO EDILIZIO COIBENTAZIONE Realizzato da: Jannon Silvia, Pellicanò Nicholas, Mattioli Fabiana e Valenti Diego ITCG Galileo Galilei, Avigliana Classe 4° A CAT WHAT L’involucro edilizio è un elemento architettonico che delimita e conclude perimetralmente una costruzione. E’ costituito dalle chiusure verticali (muri di tamponamento e serramenti) e da quelle orizzontali (coperture sia piane che inclinate con eventuali serramenti). L'involucro edilizio non viene considerato più solo come elemento separatore tra interno ed esterno, ma anche come un elemento progettato sotto l'aspetto energetico. L’efficienza dell'involucro è data dalla capacità di reagire in maniera flessibile al cambiamento delle condizioni climatiche, minimizzando le dispersioni nel periodo invernale e limitando l'innalzamento delle temperature interne nel periodo estivo, migliorando così il confort abitativo. WHO L'Involucro Edilizio è parte della progettazione generale di un edificio, pertanto deve essere sviluppata da un tecnico (Architetto, Ingegnere, Geometra, Perito) abilitato ed iscritto ad un Ordine / Collegio Professionale. INVOLUCRO EDILIZIO Parte 1 L’involucro edilizio deve assolvere la funzione di separare l’ambiente interno da quello esterno. Ha due obiettivi: o ottimizzare il comfort interno; o ridurre il consumo energetico. L'involucro attivo Involucro ibrido L'involucro passivo INVOLUCRO ATTIVO L'involucro edilizio diviene involucro attivo quando integra e supporta nella propria struttura i sistemi impiantistici. Sistemi impiantistici: o raccolta e trasformazione dell’energia solare o ventilazione artificiale degli ambienti interni. • VANTAGGI: risulta più efficiente in termini energetici e più controllabile in termini funzionali rispetto a quello passivo. • SVANTAGGI: crea problemi per il disegno della facciata in funzione della distribuzione interna degli ambienti. Parte 1 INVOLUCRO PASSIVO L'involucro passivo massimizza il guadagno solare diretto, grazie ad estese superfici vetrate con sistemi schermanti per il controllo della radiazione solare nel periodo estivo e per la riduzione dell'abbagliamento; Si realizza prevedendo spazi cuscinetto per la protezione dal freddo,come serre o spazi filtro per catturare l'energia solare nel periodo invernale. Favorisce l'ingresso della luce solare e la ventilazione naturale. Parte 1 INVOLUCRO IBRIDO L'involucro ibrido è insieme passivo ed attivo, perché in grado di svolgere funzioni diverse. E’ dinamico perché è in grado di modificare le sue prestazioni fisico tecniche nel tempo, in relazione alle circostanze climatiche ed alle esigenze dell'utenza. I costi di costruzione risultano di gran lunga superiori rispetto a quelli degli involucri convenzionali, senza contare i costi elevati di manutenzione provocati dalla complessità dei componenti e della loro reciproca collocazione. Parte 1 INVOLUCRO EDILIZIO Parte 2 Involucro edilizio si realizza a secco, ovvero una tipologia costruttiva di involucro nella quale l’insieme delle unità tecnologiche e degli elementi tecnici, con funzioni portanti o non portanti, sono assemblati con giunzioni a secco e fissati ad una struttura principale attraverso sistemi di ancoraggio (bulloneria, viterie o saldature). Strutture composte da montanti e traversi Struttura a cellule o unità Strutture composte da montanti, traversi e schermi esterni STRUTTURE COMPOSTE DA MONTANTI E TRAVERSI E’ definita come un’intelaiatura portante leggera di componenti assemblati sul posto a sostegno di pannelli di tamponamento opachi e/o traslucidi prefabbricati. Il reticolo strutturale della facciata è costituito dalla messa in opera di montanti verticali e di traversi orizzontali collegati ad essi. Successivamente, l'intelaiatura costituisce il supporto degli elementi di tamponamento e dei serramenti apribili. Parte 2 STRUTTURE A CELLULE O UNITA’ Le strutture a cellule o unità sono rappresentate “da moduli preassemblati, interconnessi, di altezza corrispondente a uno o più piani, completi di pannelli di tamponamento”. Vantaggio principale: è garantita la qualità dei singoli elementi preassemblati, poiché vengono realizzati in officina attraverso processi industrializzati che prevedono elevati controlli. Parte 2 STRUTTURE COMPOSTE DA MONTANTI, TRAVERSE E SCHEMI ESTERNI Questo sistema, che rappresenta l’evoluzione del sistema di assemblaggio descritto nella prima tipologia, è costituito da una struttura principale a montanti e traversi e da una ulteriore struttura sporgente verso l’esterno (spesso formata a sua volta da mensole e tiranti di fissaggio) che sostiene una schermatura con varie funzioni, prevalentemente di protezione dalla pioggia battente o dall’insolazione. Parte 2 Com’è possibile mantenere una data temperatura all’interno della nostra abitazione? Con la COIBENTAZIONE WHAT La coibentazione è una tecnica per isolare due sistemi aventi differenti condizioni ambientali, in modo che essi non scambino calore o vibrazioni sonore tra di loro. La coibentazione può offrire dunque o Isolamento termico; o Acustico; o Termoacustico. Tipicamente la coibentazione viene effettuata interponendo tra le due parti specifici materiali (ad es. pannelli) che non permettono lo scambio di calore, nel caso di isolamento termico, o lo scambio di vibrazioni, nel caso di isolamento acustico. COIBENTAZIONE delle PARETI: • Interno della COPERTURA: • Sottotetto non praticabile • Sottotetto praticabile • Terrazzo di copertura • Intercapedine • Esterno Pareti: INTERNO Lo strato isolante viene messo interno rispetto allo strato di supporto. Questa tecnica è impiegata soprattutto negli edifici esistenti, quando risulta difficoltoso trovare soluzione più semplici. Le principali tipologie sono: o Isolante sullo strato di supporto: quando si fissa, tramite l'uso di colla o di tasselli, il materiale isolante direttamente sulla muratura. o Isolante sulla struttura di sostegno: si fa una struttura di sostegno in montanti distanziata di qualche centimetro dallo strato di supporto sulla quale vengo inseriti i pannelli di materiale isolante che deve essere rigido. Coibentazione Pareti: INTERCAPEDINE È la soluzione che prevede due strati di supporto separati da una camera d'aria che può essere piena, semipiena, o vuota. Oltre all'isolamento termico da anche un buon isolamento acustico. Esistono due tecniche principali di realizzazione: o una che prevede l'uso di due strati di supporto che vanno ad unirsi alla struttura portante; o l'altra prevede uno strato di supporto unito alla struttura portante mentre l'altro strato murario, più sottile, viene rinforzato con degli elementi collegati al primo muro. Coibentazione Pareti: ESTERNO L’isolamento esterno è comunemente detto A CAPPOTTO L' isolamento a cappotto (o "cappotto isolante") è una tecnica per la coibentazione termica e acustica delle pareti di un edificio, applicando il materiale isolante all'esterno invece che dentro la parete. Dove: è utilizzata nella maggior parte delle nuove costruzioni e nella quasi totalità delle ristrutturazioni (consente l'esecuzione dei lavori senza che si renda necessario il rilascio dell'immobile da parte degli occupanti). Punto debole: se viene realizzato con materiali caratterizzati da grande potere isolante ma scarsa inerzia termica risulta inefficiente nel contrastare la radiazione solare estiva e quindi l'aumento della temperatura interna dell'edificio. Inerzia termica: capacità di un materiale o di una struttura di variare più o meno lentamente la propria temperatura in base a variazioni di temperatura esterne o interne. Il CAPPOTTO VANTAGGI: o Riduce di circa il 45 % la quantità di combustibile occorrente per il riscaldamento ed il raffrescamento. o Diminuiscono le spese di manutenzione interna poiché con il tempo non si presenteranno più macchie di polvere, umidità e muffa. Coibentazione Copertura: SOTTOTETTO NON PRATICABILE Se il sottotetto non è praticabile o viene utilizzato come deposito è più conveniente coibentare il solaio che separa l'abitazione sottostante piuttosto che il tetto. Coibentazione Copertura: SOTTOTETTO PRATICABILE In questo caso lo spazio va isolato lungo le falde inclinate: o coibentare dall'interno (intradosso) o coibentare dall'esterno (estradosso), rifacendo anche il manto di impermeabilizzazione della copertura. Coibentazione Copertura: TERRAZZO DI COPERTURA Sulle coperture piane si può intervenire: o Internamente: quando la copertura è recente o in buono stato; o Esternamente: più costosa ma più efficace, prevede la demolizione e rifacimento della pavimentazione e impermeabilizzazione esistente. Coibentazione MATERIALI PER L’ISOLAMENTO Il SUGHERO • • • • • Isolamento termico; Assorbitore acustico; Permeabilità al vapore che garantisce un clima confortevole; Permette superfici decorate a vista; IN VIA DI ESTINZIONE. La LANA di ROCCIA • • • • • • • Incombustibilità; Fonoassorbenza; Termoisolamento; Protezione dal fuoco; Impedisce formazioni di muffe. La posa in opera deve essere effettuata con cautela e con le giuste protezioni; Deve essere accoppiata a una barriera per evitare condense. La LANA DI PECORA • • • • • • • Elastica; Traspirante; Capacità igroscopica; Isolamento termico; Assorbitore acustico; Filtra e depura l’aria; MATERIA PRIMA RINNOVABILE E RICLICABILE. Capacità igroscopica: respinge l’acqua in forma liquida ma è anche in grado di assorbire il vapore, favorendo quindi una regolazione naturale dell’umidità all’interno delle abitazioni e riducendo il rischio di condensa con successivi danni alla struttura. La FIBRA di LEGNO • • • • • Permeabile al vapore; Regola l’umidità dell’ambiente; Sicuro durante la posa in opera; Naturale e rinnovabile; MATERIALE ECOCOMPATIBILE. Il CALCIO SILICATO • • • Autoportanti e leggeri; Tagliare e posare in opera con molta facilità applicando collanti speciali; Barriera contro le muffe. Il POLISTIRENE ESPANSO SINTERIZZATO • • • • • • • Isolante termico; Barriera contro le muffe; Versatile; Basso costo; Non resiste al fuoco; Durevole nel tempo; Completamente riciclabile. Versatile: che ha svariati impieghi, che si adatta a varie funzioni. La CANAPA • Stabilità delle caratteristiche nel tempo; • Inodore; • Buone capacità igroscopiche; • Può essere riciclato dopo l’uso. La POSIDONIA Oltre i banchi di posidonia, sulle spiagge spesso si trovano le egagropili, ovvero delle palline di varie dimensioni costituite di fibre di posidonia, a seguito dell'azione marina e degli agenti atmosferici. In Italia i banchi di foglie di posidonia presenti sulle spiagge vengono definiti come "rifiuti solidi da smaltire", in Germania ed in Svezia questa pianta marina è divenuta materiale edile. In Germania è stato attuato un importante cambiamento nel modo di pensare alla posidonia: non più pensare a questa pianta acquatica solo come un rifiuto oneroso da smaltire, ma valorizzarla e studiarla per i vantaggi che essa può offrire. VANTAGGI: E’ un buon isolante termico; E’ completamente riciclabile: la sua vita media è di circa 150 anni, quindi la sua applicazione in campo edile è vantaggiosa per la sua durevolezza; E’ ignifuga; E’ resistente alla muffa; E’ in grado di assorbire vapore acqueo e successivamente rilasciarlo senza perdere capacità isolante; E’ atossica: non necessita l’uso di additivi chimici. Ignifuga: che ha la proprietà di rendere un materiale inattaccabile dal fuoco o di limitare le conseguenze di questo. DOVE VIENE USATA? Sull'Isola danese di Læsø, nel mare di Kattegat che divide Svezia e Danimarca, sorge la Modern Seaweed House, esempio contemporaneo dell'applicazione della posidonia per l'isolamento termico del tetto. Sull'Isola danese di Læsø, nel mare di Kattegat che divide Svezia e Danimarca, sorge la Modern Seaweed House, esempio contemporaneo dell'applicazione della posidonia per l'isolamento termico del tetto. Per l'applicazione nella Modern Seaweed House, la posidonia è stata messa ad essiccare, raggruppata in cuscinetti, impiegata per il rivestimento esterno della struttura e per l'isolamento della pavimentazione; quando utilizzata non a vista, è stata opportunamente posta in casse di legno. I cuscinetti sono stati ancorati ad una rete metallica e collocati così in facciata. L'abitazione è stata ideata per servire 2 nuclei familiari, quindi possiede al centro la cucina ed il soggiorno a doppia altezza e lateralmente le camere su soppalco. Le divisioni interne degli spazi sono costituite da pareti rivestite in legno. ISOLAMENTO IN LATERIZI Laterizi riempiti di lana di roccia Grazie ai blocchi riempiti con lana di roccia si possono realizzare edifici a basso consumo. L’alveolatura dei laterizi permette la regolazione naturale del clima degli ambienti interni e i giunti orizzontali sottili di solo 1 mm consentono di eliminare i ponti termici rendendo le pareti termicamente omogenee. In più la lana di roccia di consente di ottenere elevati valori di Si ottiene, per pareti di 30 cm di spessore isolamento termico senza aggiungere (senza intonaco), un valore di ulteriori strati isolanti sulle facciate. trasmittenza termica U di 0,31 I tempi di posa si riducono fino al 50% W/m2K. Per raggiungere lo stesso valore in una muratura di 30 cm di spessore in grazie al perfetto incastro dei blocchi. blocchi tradizionali è necessario applicare alla parete un pannello isolante di 8 cm, aumentando così lo spessore fino a 38 cm!