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Diapositiva 1
L’operatore ferroviario e l’analisi
del rischio: dalle metodologie allo
sviluppo operativo
Paolo Genovesi, Luigi Guerrucci, Alessandro Tabarrini
III Convegno Nazionale
SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO
Tecnologie e Regolamentazione per la Competizione
Roma, 7 giugno 2013
Sommario
 Introduzione
 Campo di applicazione delle analisi del rischio
 Analisi del rischio per le modifiche al sistema ferroviario
 Analisi di sensitività del livello di rischio e classificazione
delle priorità
 Conclusioni
III Convegno Nazionale SICUREZZA ED ESERCIZIO FERROVIARIO - Roma, 7 giugno 2013
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Concetti chiave per lo sviluppo operativo
Vantaggio di esperienza e competenza nelle organizzazioni e nei
sistemi complessi
Consapevolezza che le metodologie di analisi di rischio devono
rappresentare uno strumento operativo
Promozione e sviluppo di tali attività sia all’interno
dell’organizzazione che all’esterno verso gli organismi istituzionali.
Passaggio da un approccio basato su incarichi esterni su
commissione, al coinvolgimento di personale dipendente, esperto e
competente, individuando gruppi coordinati dal “risk manager”
all’interno del Sistema di Gestione della Sicurezza.
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Campo di applicazione 1
Possono essere distinte due diverse tipologie di analisi del rischio:
1) introduzione di una modifica al sistema ferroviario (Reg. CE
352/2009):
‒ valutare l’impatto e la rilevanza della modifica sulla sicurezza
‒ individuare e gestire gli hazard introdotti dalla modifica
‒ valutare le soluzioni trovate
‒ accettazione del rischio tramite principi e criteri conformi al
Regolamento
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Campo di applicazione 2
2) individuare un ranking di priorità di interventi (valutazione
quantitativa).
Attraverso:
‒ analisi banche dati eventi occorsi
‒ analisi caratteristiche intrinseche del sistema in esame
‒ adozione di modelli sintetici finalizzati al calcolo quantitativo
‒ valutazione delle incertezze e delle approssimazioni
Si individuano i parametri la cui variazione fornisce una sensibile
variazione del livello di rischio
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Organismo Tecnico
La procedura del SGS aziendale per modifiche al sistema
ferroviario ruota attorno alla figura dell’Organismo Tecnico (OT)
che ha il compito di coordinamento e gestione del processo di
analisi dei rischi. I componenti dell’OT vengono scelti, per ogni
esigenza di modifica e per le diverse specializzazioni, da un
apposito albo:
Ruolo
Titolo di studio
Esperienza lavorativa in ruoli
tecnici
Competenze di base, distinte
in capacità e conoscenza
Competenze specialistiche
Esempio: Coordinatore Tecnico
modifiche standard tecnici e
tecnologici degli impianti e dei
sistemi ferroviari
Esempio: Laurea Ingegneria o
laurea tecnica equivalente
Esempio: Esperienza decennale
in ruoli di coordinamento dei
processi di gestione della
circolazione ferroviaria e
dell’esercizio ferroviario nonchè
sviluppo di standard di sicurezza
Esempio: Capacità di
coordinamento di gruppi di
lavoro finalizzati a specifici
obiettivi e completa conoscenza
delle strutture organizzative e
dei processi produttivi aziendali
Esempio: Completa conoscenza
dei processi ferroviari di Gestione
della Sicurezza e di sviluppo delle
norme e standard ferroviari
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Attività dell’Organismo Tecnico di RFI
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Processo di analisi a norma Reg. (CE) 352/2009
Il rapporto di risk assessment / risk management riporta gli elementi
necessari a considerare le seguenti fasi di processo:
‒ Individuare il campo di applicazione del sistema/funzione oggetto
della modifica proposta
‒ Descrivere il sistema/funzione esistente individuando le modalità
implementative e i richiami tecnico/normativi applicabili
‒ Descrivere la modifica apportata definendone le condizioni
applicative e i limiti di utilizzo
‒ Individuare se la modifica costituisce una modifica rilevante per la
sicurezza secondo i criteri definiti all’art. 4 del Regolamento (CE)
352/2009
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Processo di analisi a norma Reg. (CE) 352/2009
(…segue: il rapporto di risk assessment / risk management)
‒ Operare un confronto tra gli attuali e i nuovi scenari di esercizio, in
funzione delle variabili/principi caratteristici
‒ Individuare una metodologia di analisi dei rischi
‒ Individuare gli eventi pericolosi e le misure mitigative
‒ Verificare la conformità della soluzione proposta ai requisiti di
sicurezza individuati nell’analisi dei rischi
‒ Effettuare l’analisi di impatto della modifica e delle modalità di
inserimento
‒ Individuare le modalità di monitoraggio dell’applicazione della
modifica
‒ Esprimere le conclusioni sull’accettabilità della soluzione proposta
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Modifiche al sistema ferroviario
Esempio: il passante ferroviario di Milano
T.B. Seveso
MI P.GARIBALDI
RHO
CERTOSA
SESTO S.G.
MI GRECO P.
B. Turro
MI BOVISA
MILANO C.LE
B. Ghisolfa
MI P. ROMANA
MI Smistamento
P.M. Trecca
B. Lambro
MI P. VITTORIA
MI Dateo
MI P.Venezia
MI Repubblica
MI P. Garibaldi
Sotterranea
BIVIO LAMBROSegrate
MI LANCETTI
Rho Milano Fiera
MI LAMBRATE
ROGOREDO
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Modifiche al sistema ferroviario
Contesto di riferimento, linea caratterizzata da:
- Sezioni di blocco automatico di lunghezza anormalmente ridotta (450 m)
- Contesto tecnico/normativo regolato da specifica disposizione di
esercizio
- Circolabilità ammessa solo a rotabili che rispettano specifiche condizioni
(SCMT, lunghezza treno, PMF, tipo freno…)
- Velocità massima di linea 60 km/h
- Deviate che consentono velocità
di 60 km/h
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Individuazione dei parametri significativi
Rappresentazione dello scenario tecnico ponendo in evidenza i
parametri significativi del contesto in analisi.
Caso di segnale a via impedita successivo alla deviata prima della
modifica:
450 m
450 m
450 m
450 m
450 m
à
Velocità
Velocità massima
60 km/h
Andamento qualitativo della Curva di
controllo SCMT
Diagramma di marcia tendenziale
~
Velocità Rilascio SCMT (30 km/h)
30 km/h
270
180
180
180
75
AC
75
AC
Sequenza Codici RSC
Velocità di approccio 30 km/h a 200 m dal segnale successivo al
segnale disposto a via libera con conferma di riduzione di velocità a
30 km/h e successivo segnale disposto a V.I. a distanza
anormalmente ridotta (disp. 60/2006)
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Situazione di riferimento
Situazione attuale per il corretto tracciato
450 m
450 m
450 m
450 m
Velocità
Velocità massima
60 km/h
Andamento qualitativo della Curva di
controllo SCMT
Diagramma di marcia
tendenziale
Vel . Rilascio SCMT <= 30 km/h
270
180
180
180
75
AC
Codice RSM
Velocità di approccio 30 km/h a 200 m dal segnale disposto a V.I.
(disp. 60/2006)
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Confronto tra scenari tecnici
Modifica: equiparare, nel caso specifico, la sequenza degli aspetti dei
segnali dei percorsi in deviata con quella del corretto tracciato,
mantenendo inalterati i criteri di sicurezza utilizzati.
Caso di segnale a via impedita successivo alla deviata:
450 m
Velocit
450 m
450 m
450 m
450 m
à
à
Velocità massima
(60 km/h)
Andamento qualitativo
della Curva di controllo
SCMT
Diagramma di marcia tendenziale
~
Velocità Rilascio SCMT (30 km/h)
60 km/h
270
270
180
180
180
75
AC
Sequenza Codici RSC
Velocità di approccio 30 km/h a 200 m dal segnale disposto a V.I.
(disp. 60/2006)
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Hazard Log della modifica
Individuazione, gestione e accettazione degli hazard
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Analisi di sensitività del rischio
Attraverso analisi quantitative è possibile individuare l’effetto
dell’introduzione di una misura mitigativa, e determinare una
classificazione delle priorità rispetto al livello di rischio risultante.
Esempio: valutazione del rischio nelle gallerie ferroviarie (D.M.
28/10/2005)
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Analisi quantitativa del rischio
Tassi incidentali
Ratei incidentali
Parametri correttivi
per il sistema
Scenari Incidentali
Alberi degli Eventi
Modelli di Letalità
Livello di Rischio totale (R);
Livello di Rischio Individuale (IR);
Livello di Rischio Cumulato (CR).
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Individuazione variabili significative
Sviluppo di applicativi informatici al fine di:
- variare in tempo reale le variabili del sistema che risultano
sensibili al rischio
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Variazione di una variabile significativa
- calcolare il livello di rischio risultante a seguito di un dato intervento
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Analisi di sensitività del rischio
Rappresentazione contemporanea delle curve di rischio cumulato di
un insieme di gallerie
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Classificazione del rischio e strategia
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Conclusioni
 Il lavoro presenta gli aspetti fondamentali di due diverse
tipologie di analisi del rischio che si effettuano in RFI.
 La prima ha evidenziato importanti aspetti, generalmente
sottostimati, relativamente all’individuazione e coinvolgimento
delle competenze disponibili (vedi Organismo Tecnico) e
necessità di proporre schematizzazioni degli scenari tecnici
di confronto al fine di evidenziare le variabili rilevanti per la
sicurezza nell’individuazione e nella gestione degli hazard.
 La seconda ha evidenziato la possibilità di utilizzare
metodologie e strumenti innovativi ed efficaci al fine di
analizzare le variabili significative valutando l’impatto sul
livello di rischio della loro variazione e creare un ranking di
priorità degli interventi di adeguamento
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L’operatore ferroviario e l’analisi
del rischio: dalle metodologie allo
sviluppo operativo
Paolo Genovesi, Luigi Guerrucci, Alessandro
Tabarrini
Grazie per l’attenzione.
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Tecnologie e Regolamentazione per la Competizione
Roma, 7 giugno 2013
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