gli accessi al pronto soccorso dell`anno 2014 nell`asl della provincia
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GLI ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO DELL’ANNO 2014 NELL’ASL DELLA PROVINCIA DI VARESE A cura di: Dott.ssa M. Gambino, Dott.ssa Ass. San. L. Balconi, Dott. S. Pisani U.O.S Sorveglianza Epidemiologica U.O.C. Osservatorio Epidemiologico - Direzione Generale 1 PREMESSA Questo è il primo report che analizza gli accessi di pronto soccorso negli ospedali presenti nell’ASL della Provincia di Varese, così come registrati nel flusso informativo istituito con circ. 6/SAN/2010 della Regione Lombardia. Le informazioni in esso contenute sono state raggruppate per poter rispondere a specifici quesiti, riportati nell’elenco successivo: Quesito 1: QUANTI SONO GLI ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO IN CIASCUN OSPEDALE DELL’ASL? Quesito 2: CHI SI RIVOLGE AL PRONTO SOCCORSO? Quesito 3: RELATIVAMENTE AI RESIDENTI CHE SI RIVOLGONO AGLI OSPEDALI PROVINCIALI, L’ACCESSO E’ DISTRIBUITO EQUAMENTE TRA NORD E SUD DELLA PROVINCIA? Quesito 4: QUALI SONO I MESI, LE SETTIMANE, I GIORNI DELLA SETTIMANA E LE ORE DI MAGGIORE AFFLUSSO? QUALI SONO GLI ANDAMENTI TEMPORALI DEGLI ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO? Quesito 5: CHE PESO HANNO I VARI TIPI DI CODICI DEL TRIAGE? IN CHE MISURA SONO CONFERMATI DAL MEDICO DI PS? Quesito 6: COME ACCEDONO GLI UTENTI IN PS? Quesito 7: IN CHE MISURA % GLI ACCESSI DI PS SI TRASFORMANO IN RICOVERI? Quesito 8: I RICOVERI CHE PROVENGONO DA PS NECESSITANO MEDIAMENTE DI QUANTI POSTI LETTO LIBERI AL GIORNO? Quesito 9: QUALI SONO LE PIU’ FREQUENTI MALATTIE PER CUI SI RICHIEDONO INTERVENTI IN PS? Quesito 10: QUALI SONO I TEMPI IMPIEGATI NELLE ATTIVITA’ DI PRONTO SOCCORSO? 2 1. QUANTI SONO GLI ACCESSI IN PRONTO SOCCORSO IN CIASCUN OSPEDALE DELL’ASL? Gli accessi al pronto soccorso (PS) ci permettono di comprendere da un lato le patologie acute gravi che necessitano di ricovero, dall’altro il ruolo di filtro che il PS svolge tra i bisogni sanitari del territorio. Nella figura 1.1 è riportata la percentuale di accessi in PS, dei nostri residenti e non, per presidio ospedaliero (P.O.). I P.O. con maggior accesso sono: il P.O. Fondazione Macchi (16,0%), il P.O. di Busto Arsizio (15,5%) e il P.O. S. Antonio Abate di Gallarate (14,3%). Figura 1.1 Nella tabella 1.1 è descritto il numero di accessi di PS nei singoli P.O. Provinciali. Come si può notare i PS che mediamente hanno più accessi in un giorno sono: il P.O. Macchi (174), Il P.O. di Busto Arsizio (169) e il P.O. di Gallarate (155), con un range di accessi giornalieri rispettivamente di: 113-231, 117-224 e 111-207. La variabilità maggiore degli accessi giornalieri descritta attraverso la deviazione standard si osserva nei P.O. Busto Arsizio, Macchi e Saronno. Se si considera che il superamento del 90° percentile è individuato come un indice di affollamento, tale indice è pari a 196 accessi nella F. Macchi, 193 nel P.O. di Busto Arsizio e 178 nel P.O. di Gallarate. Tabella 1.1 Numero di accessi di PS nei Presidi Ospedalieri Provinciali: valori medi e mediani giornalieri. ASL Varese - Anno 2014 Presidio Ospedaliero P.O. F. Del Ponte - Varese P.O. di Busto Arsizio P.O. S. Antonio Abate - Gallarate P.O. di Saronno P.O. A. Bellini - Somma Lombardo P.O. Galmarini - Tradate P.O. Carlo Ondoli - Angera C.C. Mater Domini - Castellanza P.O. Fondazione Macchi - Varese P.O. Del Verbano - Cittiglio P.O. Del Verbano - Luino Totale Totali Media giorn. DEV.ST Minimo Percentile 25 Mediana Percentile 75 Percentile 90 Massimo 22705 62 9,8 37 56 62 69 75 90 61851 169 19,3 117 157 169 181 193 224 56748 155 16,5 111 146 155 166 178 207 46914 129 16,7 73 118 129 139 149 174 10227 28 7,2 9 23 28 33 37 51 48196 132 15,9 83 122 132 141 152 179 17872 49 8,5 24 43 49 54 59 78 27653 76 13,3 43 67 75 83 93 120 63615 174 17,3 113 163 174 185 196 231 24861 68 9,0 44 62 68 73 80 95 17442 48 8,4 24 42 48 54 58 68 398084 1091 90,0 791 1039 1082 1145 1203 1367 3 2. CHI SI RIVOLGE AL PRONTO SOCCORSO? Dall’analisi effettuata per sesso e fascia d’età dei soggetti che si sono rivolti ai PS provinciali (figura 2.1), risulta che il 51,6% è rappresentato dal sesso femminile, mentre il 48,4% da quello maschile. I picchi di accesso sono diversi tra i due sessi in base all’età: nei maschi (in blu) si riscontra un maggior numero di richieste nei primi anni di vita e nell’età adolescenziale per poi risalire verso i 40 anni e nelle fasce più anziane; per le femmine (in fucsia), tranne un acme nei primi anni di vita simile a quello dei maschi, i picchi si registrano invece nelle fasce fertili e dopo i 70 anni. Da sottolineare che dopo gli 80 anni si riducono gli accessi al PS per entrambi i sessi. Figura 2.1 Distribuzione per sesso ed età degli accessi ai PS provinciali – Anno 2014 Per quanto riguarda la nazionalità, il 90,3% è rappresentato dagli italiani, nel restante 9,7% le cittadinanze più frequenti sono così distribuite: l’1,4% albanese, lo 0,9% rumena, lo 0,5% pakistana, lo 0,4% tunisina. Limitatamente ai residenti in ASL, nella tabella 2.1 sono riportati i tassi di accesso ai PS provinciali suddivisi per età (anziana e non) e per sesso. Si evidenzia come l’età anziana (>64 anni) ed il genere femminile consumino più accessi di PS rispetto all’età giovanile ed al sesso maschile (rispettivamente +24% e +2%). 4 Tabella 2.1 Tasso di accesso in PS suddiviso per età e sesso ASL Varese - Anno 2014 età <65 età >64 maschi femmine totale Accessi *Tasso x 1.000 234024 337,8 81588 418,1 152009 352,3 163603 358,4 315612 355,4 *Popolazione ISTAT 2014 I P.O. provinciali nel loro insieme accolgono cittadini del medesimo Distretto di residenza nel 48,0% dei casi, mentre l’attrazione da altri Distretti è pari al 31,2%, e da fuori provincia è del 20,7%. I P.O. con preminente bacino d’utenza derivante dal proprio Distretto risultano quelli settentrionali (Luino, Cittiglio e Angera), quelli con maggiore attrazione da altri Distretti sono Varese (Del Ponte e F. Macchi) e Busto Arsizio; l’attrazione extraprovinciale è maggiore per la C.C. M. Domini e il P.O. di Saronno, ai confini meridionali. Tabella 2.2 % di accessi in PS dei residenti nei Presidi Ospedalieri Provinciali, provenienti dallo stesso Distretto, da altri Distretti o fuori Provincia - ASL Varese. Anno 2014 Stesso Distretto Altri Distretti Fuori Provincia 33,3 57,4 9,2 44,1 40,5 15,4 55,8 36,2 8,0 49,6 1,9 48,5 58,0 34,6 7,4 37,7 29,4 32,9 65,4 15,6 19,0 24,4 17,7 57,9 41,7 50,9 7,4 71,8 22,8 5,5 83,7 8,1 8,2 48,0 31,2 20,7 P.O. F. Del Ponte - Varese P.O. di Busto Arsizio P.O. S. Antonio Abate - Gallarate P.O. di Saronno P.O. A. Bellini - Somma Lombardo P.O. Galmarini - Tradate P.O. Carlo Ondoli - Angera C.C. Mater Domini - Castellanza P.O. Fondazione Macchi - Varese P.O. Del Verbano - Cittiglio P.O. Del Verbano - Luino Totale 5 3. RELATIVAMENTE AI RESIDENTI CHE SI RIVOLGONO AGLI OSPEDALI PROVINCIALI, L’ACCESSO E’ DISTRIBUITO EQUAMENTE TRA NORD E SUD DELLA PROVINCIA? L’analisi degli accessi nei PS provinciali limitatamente ai residenti, suddivisi per Area Nord (Distretti di Luino, Cittiglio, Arcisate, Varese, Azzate e Sesto Calende) ed Area Sud (restanti Distretti), mostra un tasso rispettivamente di 259,4 vs 270,8 per 1.000 assistibili ponderati. Il consumo è maggiore nell’Area Sud, con un difetto del 4% nell’Area Nord. Figura 3.1 Accessi in PS e tassi di consumo (per 1000 assistibili pesati) suddivisi per Distretto ed Area. ASL Varese - Anno 2014 Distretti Accessi ARCISATE AZZATE BUSTO ARSIZIO CASTELLANZA CITTIGLIO GALLARATE LUINO SARONNO SESTO CALENDE SOMMA LOMBARDO TRADATE VARESE Area Nord Area Sud ASL 15894 17162 30506 21449 25895 47881 22948 27529 18555 26914 22693 38186 138640 176972 315612 Tasso*1000 237,9 245,1 269,8 246,0 270,0 291,1 312,6 224,8 278,8 289,9 308,8 236,0 259,4 270,8 265,7 Se si considerano gli accessi al PS di tutti i residenti, compresi quelli in strutture extraprovinciali, sono risultati pari a 285,5 per 1.000 assistibili pesati, con un tasso più basso nell’Area Nord (-12% rispetto all’Area Sud), e in particolare nei Distretti di Arcisate e Varese, che sono quelli prossimi all’Ospedale F. Macchi. Lo stesso squilibrio si mantiene anche considerando i codici di urgenza (rosso più giallo): la popolazione dell’Area Nord della provincia, anche per i codici urgenti, dunque utilizza meno il PS. 6 4. QUALI SONO I MESI, LE SETTIMANE, I GIORNI DELLA SETTIMANA E LE ORE DI MAGGIORE AFFLUSSO? L’andamento per mese della media giornaliera degli accessi (registrata complessivamente nei P.O. provinciali) mostra una chiara stagionalità, con aumento dell’afflusso nei mesi primaverili (marzo-giugno) e successiva riduzione in agosto, fino ad un livello leggermente inferiore alla media annuale nei mesi autunnali e invernali: i picchi si registrano a marzo e giugno (non nel periodo influenzale), il nadir ad agosto, in concomitanza al periodo più frequente di ferie fuori città. Figura 4.1 N°medio giornaliero di accessi in PS in base al mese (N=398084) Anno 2014 mensile annuale 1200 1150 1100 1050 1000 950 900 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 mese Le settimane con maggior afflusso sono la 14^-15^ e soprattutto la 23^-24^ (in concomitanza con un’ondata di calore di giugno): in questi periodi, secondo la sorveglianza sindromica dell’Istituto Superiore di Sanità sono più frequenti la diarrea con sangue senza sanguinamento da altre sedi, e la febbre con rash. Figura 4.2 Distribuzione settimanale degli accessi del 2014 in PS Gli accessi in tutti i PS provinciali non hanno un andamento uniforme in base al giorno della settimana: il giorno con minor numero di accessi è il giovedì, quello col picco più elevato il lunedì: tranne quest’ultimo, tutti i giorni della settimana sono al di sotto della media. 7 Figura 4.3 N° accessi in PS per giorno della settimana (N= 398084) - Anno 2014 accessi per giorno settimana media per giorno settimana 64000 62000 60000 58000 56000 54000 52000 50000 LU MA ME GI VE SA DO L’ora di arrivo in PS è fortemente influenzata dal tipo di codice assegnato al triage. Figura 4.4 Distribuzione oraria degli accessi del 2014 in PS in base al codice di triage Come si può osservare, i codici rossi hanno un orario di presentazione relativamente costante nelle ore diurne, mentre i codici verdi (poco urgenti) hanno un picco elevatissimo alle 9 del mattino, i bianchi (non urgenti) sono più alti alla stessa ora, e i gialli sono alti nelle ore diurne, con il massimo afflusso alle 11. Nei PS provinciali, complessivamente, si registrano mediamente 45 accessi all’ora (23 nella fascia notturna dalle 20 alle 8, e 65 nella fascia diurna dalle 8 alle 20). 8 5. CHE PESO HANNO I VARI TIPI DI CODICI DEL TRIAGE? IN CHE MISURA SONO CONFERMATI DAL MEDICO DI PS? Nella tabella sottostante sono riportati gli accessi di pronto soccorso suddivisi per codice di urgenza attribuito in triage. Come è noto, gli accessi sono classificati come: Codice bianco: nessuna urgenza; Codice verde: urgenza minore (lesioni come traumi minori, fratture ecc…); Codice giallo: urgenza (parziale compromissione delle funzioni dell’apparato circolatorio o respiratorio, dolori intensi); Codice rosso: emergenza (compromissione di almeno una delle funzioni vitali, immediato pericolo di vita). Codice nero: deceduto; Complessivamente risulta che circa il 78% degli accessi è rappresentato da codici verdi, circa il 12% da codici gialli, poco meno del 10% da codici bianchi e solo lo 0,6% da codici rossi. Tabella 5.1 % di accessi nei PS provinciali secondo il codice attribuito in triage ASL Varese - Anno 2014 Codici triage N= Nero - Deceduto R= Rosso - Molto critico G= Giallo - Mediamente critico V= Verde - Poco critico B= Bianco - Non critico *N.C. Totale N. accessi 104 2335 46142 310257 39126 120 398084 % 0,0 0,6 11,6 77,9 9,8 0,0 100 Appropriatezza Medica 100 71,1 67,0 83,5 74,3 // 80,7 * N.C.: non codificato E’ stata valutata la congruità tra i codici attribuiti in triage e la conferma di questi da parte del medico. Circa il 25% dei codici bianchi, con l’appropriatezza medica, sono stati riclassificati per la maggior parte in codice verde ed in quota minima in codice giallo; analoga variazione si è verificata per i codici gialli, per i quali il 31% è stato riclassificato come codice verde. Complessivamente, il codice attribuito in triage è confermato nell’81% dei casi. Dei 2335 accessi in PS con codice rosso, il problema principale risultava costituito per il 53,9% da “altri sintomi o disturbi”, per il 17,3% da “dispnea”, per il 4,4% da “trauma o ustione” e per il 4,2% da “dolore toracico”. 9 6. COME ACCEDONO GLI UTENTI IN PS? Analizzando chi indirizza gli utenti che si rivolgono ai PS provinciali, si è riscontrato che il 78% di questi accessi è dovuto a “decisione propria”, mentre il 3% è inviato da Medici di Medicina Generale/Pediatri di Libera Scelta e una % simile da specialisti Figura 6.1 % degli accessi nei PS provinciali secondo il responsabile d'invio. ASL Varese - Anno 2014 (N=398.084) 4,5 2,7 3,0 11,9 77,9 MMG/PLS Specialista Intervento C.O. 118 Decisione propria Altro Inoltre, nell’82,5% degli accessi gli utenti arrivano in autonomia con mezzi propri; nel 13% circa l’arrivo è con l’ambulanza, proporzione che diventa oltre il 20% per l’ospedale F. Macchi. I P.O., invece, che hanno un carico maggiore di utenti che arriva autonomamente sono: il polo materno-infantile Del Ponte (95,0%), Busto Arsizio (87,9%), Tradate (86,9%) e Cittiglio (86,2%). Tabella 6.1 % di accessi nei PS provinciali secondo la modalità di arrivo ASL Varese - Anno 2014 Modalità di arrivo 1 = Ambulanza 118 2 = Altra ambulanza 3 = Autonomo (arrivato con mezzi propri) 4 = Elicottero 118 5 = Altro elicottero 6 = Mezzo di soccorso 118 di altre Regioni 7 = Altro (ambulanze di Esercito, Vigili del Fuoco, Polizia, ecc.) 9 = Non rilevato Totale N° di accessi 48716 4447 % 12,2 1,1 328458 316 45 82,5 0,1 0,0 41 0,0 13086 2975 398084 3,3 0,7 100 Dei 53163 accessi che hanno utilizzato l’ambulanza come mezzo di trasporto nei PS provinciali, la percentuale di codici rosso o giallo (emergenza o urgenza) è stata pari al 36,5%; le percentuali più alte si sono registrate nei PS dei Presidi di Luino (49%), Saronno (44%) e Busto Arsizio (40%). 10 7. IN CHE MISURA % GLI ACCESSI DI PS SI TRASFORMANO IN RICOVERI? Dei 398.084 accessi in PS, solo il 12,9% necessita di un ricovero in reparto di degenza, mentre il 73,6% viene dimesso a domicilio: il filtro del PS nei riguardi del bisogno di ricovero risulta molto spinto, anche in virtù della non appropriatezza di una parte degli accessi dei cittadini, che dovrebbero essere trattati in altra sede. Tabella 7.1 % degli esiti di trattamento degli accessi nei PS provinciali ASL Varese - Anno 2014 Esito trattamento 1 = dimissione a domicilio 2 = ricovero in reparto di degenza 3 = trasferimento ad altro istituto (compreso il ritorno all'ospedale che ha richiesto consulenza) 4 = deceduto in PS 5 = rifiuta ricovero 6 = il paziente abbandona il PS prima della visita medica 7 = il paziente abbandona il PS in corso di accertamenti e /o prima della chiusura della cartella clinica 8 = dimissione a strutture ambulatoriali 9 = giunto cadavere Totale N° di accessi 293089 51517 % 73,6 12,9 3190 382 2525 0,8 0,1 0,6 2732 0,7 5878 38636 135 398084 1,5 9,7 0,0 100 La proporzione di ricoveri oscilla tra 4,9% (P.O. di Somma Lombardo) e 20,9 (P.O. Del Ponte); nei 3 maggiori presidi (F. Macchi, Busto Arsizio e Gallarate) è rispettivamente 17%, 12,3% e 14,4%, supera la media provinciale anche il P.O. di Saronno. Figura 7.1 % di ricoveri sugli accessi in PS: distribuzione per ospedale ASL Varese – Anno 2014 % sul totale accessi Valore % ASL P.O. F. Del Ponte - Varese 20,9 P.O. Del Verbano - Luino P.O. di Busto Arsizio P.O. S. Antonio Abate Gallarate 12,3 P.O. Del Verbano - Cittiglio 8,1 14,4 11,1 P.O. Fondazione Macchi Varese 17,0 14,8 4,9 7,1 P.O. di Saronno 9,0 13,0 C.C. Mater Domini Castellanza P.O. A. Bellini - Somma Lombardo P.O. Carlo Ondoli - Angera P.O. Galmarini - Tradate I P.O. provinciali che dimettono gli utenti maggiormente a domicilio sono quelli di Somma Lombardo (93%), C.C. Mater Domini (89%) e Luino (88%). 11 8. I RICOVERI CHE PROVENGONO DA PS NECESSITANO MEDIAMENTE DI QUANTI POSTI LETTO LIBERI AL GIORNO? Se si considerano i ricoveri eseguiti in un anno con provenienza dal PS, si può calcolare il numero medio di posti letto richiesti per ciascuno ospedale (tab. 8.1). In base alle dimensioni, alle caratteristiche del P.O. e all’afflusso di richieste in PS, sono mediamente richiesti ogni giorno 141 posti letto liberi (range: 97-193), con un minimo di 1 (Somma Lombardo, range: 0-6) e un massimo di 30 (F. Macchi, range: 13-45). All’interno di ciascun P.O., i range riportati di bisogno giornaliero di posti letto per ricoveri urgenti possono essere eventualmente utilizzati in appositi piani di sovraffollamento. Figura 8.1 Numero di posti letti liberi, mediamente richiesti al giorno, per gli accessi in PS che necessitano di un ricovero. ASL Varese - Anno 2014 Presidio Ospedaliero Ricoveri P.O. F. Del Ponte - Varese P.O. di Busto Arsizio P.O. S. Antonio Abate - Gallarate P.O. di Saronno P.O. A. Bellini - Somma Lombardo P.O. Galmarini - Tradate P.O. Carlo Ondoli - Angera C.C. Mater Domini - Castellanza P.O. Fondazione Macchi - Varese P.O. Del Verbano - Cittiglio P.O. Del Verbano - Luino Totale 4741 7614 8147 6938 501 4328 2320 1951 10804 2762 1411 51517 Posti Letto/Die Range richiesti Min - Max 13 3 - 24 21 10 - 38 22 9 - 39 19 8 - 34 1 0- 6 12 3 - 22 6 1 - 14 5 0 - 14 30 13 - 45 8 1 - 17 4 0- 9 141 97 - 193 Dei 398.084 accessi nei PS provinciali, 3190 sono stati trasferiti per ricovero in un altro istituto: nel 35,9% la causa era legata alla mancanza di posto letto (pari al 2,2% dei ricoveri). I PS dei P.O. provinciali che maggiormente hanno trasferito i pazienti per questo motivo sono stati, a parte il polo materno-infantile Del Ponte (35,4%), quelli di Busto Arsizio (18,8%) e F. Macchi (13,0%). Le settimane maggiormente interessate risultano la 10^ e la 23^, quest’ultima in concomitanza con un’ondata di calore. 12 9. QUALI SONO LE PIU’ FREQUENTI MALATTIE PER CUI SI RICHIEDONO INTERVENTI IN PS? Il problema principale, riscontrato al momento del triage, nel 47,6% degli accessi era ascrivibile ad “altri sintomi o disturbi”, nel 22,1% a “trauma o ustione”, nel 6,0% a dolore toracico e nel 3,4% a “dolore addominale”. Se si analizza invece la diagnosi principale registrata negli accessi ai PS provinciali (secondo codifica ICD9), si evince che circa il 26% è dovuto a traumatismi o avvelenamenti, il 24% a cause mal definite, il 5% a malattie respiratorie e poco meno del 5% a malattie cardiocircolatorie. Tabella 9.1 Principali malattie (secondo codifica ICD 9) degli accessi nei PS dei Presidi Provinciali - ASL Varese 2014 Gruppo di Malattie N° di accessi traumi/avvelenamenti 101667 maldefinite 95586 malattie respiratorie malattie cardio-circolatorie malattie neurologiche 21461 18319 18100 malattie ostetriche 15316 malattie gastro-intestinali 13761 malattie genitourinarie 13751 malattie psichiatriche 10019 malattie infettive 8615 tumori 1014 altre malattie 65207 non codificato 15268 TOTALE 398084 % 25,5 24,0 5,4 4,6 4,5 3,8 3,5 3,5 2,5 2,2 0,3 16,4 3,8 100 Nella tabella successiva sono riportati i gruppi principali di malattie diagnosticate suddivisi per singolo P.O.. Come si può notare, rispetto al valore aziendale, ci sono percentualmente più accessi per traumatismi ed avvelenamenti nei PS dei P.O. di Luino, Macchi e Somma Lombardo. Le “malattie mal definite” sono presenti in frequenza elevata nei tre presidi dell’Azienda Ospedaliera (A.O.) di Gallarate; le “altre malattie” rispetto al valore aziendale di 16,4% risultano più frequenti nei PS di Cittiglio (44,3%), Tradate (31,7%) e Del Ponte (20,1%). Per le malattie cardiocircolatorie ricevono più accessi i P.O. Macchi e Luino, per le respiratorie i P.O. Del Ponte e Saronno, per le neurologiche i P.O. Macchi e Busto Arsizio. Come atteso, l’afflusso in PS per cause ostetriche è alto nel P.O. Del Ponte, mentre spicca la % di accessi per cause psichiatriche nella C.C. M. Domini. 13 Tabella 9.2 Valore percentuale delle principali malattie (secondo codifica ICD 9) degli accessi nei PS per singolo Presidio Provinciale. ASL Varese - Anno 2014 (In rosso: variazione > 10% rispetto al valore aziendale.) Gruppo di Malattie traumi/avvelenamenti maldefinite malattie respiratorie malattie cardio-circolatorie P.O. F. Del Ponte P.O. di Busto P.O. S. Antonio P.O. di P.O. A. Bellini P.O. Galmarini P.O. Carlo Ondoli C.C. Mater Domini P.O. Fondazione P.O. Del Verbano P.O. Del Verbano Varese Arsizio Abate - Gallarate Saronno Somma Lombardo Tradate Angera Castellanza Macchi-Varese Cittiglio Luino 5,5 27,7 13,4 27,2 33,7 27,1 19,0 32,5 34,7 21,8 37,7 13,1 11,3 0,4 17,4 6,2 5,0 51,3 1,5 2,5 16,2 9,8 5,9 46,4 1,3 1,9 13,8 6,6 4,3 51,3 1,1 1,5 20,3 4,4 5,8 19,7 4,2 7,5 12,0 5,8 3,5 19,5 4,3 6,8 3,6 6,6 1,7 6,2 4,7 3,2 0,8 5,2 7,3 2,1 3,2 24,3 6,7 0,2 6,1 0,1 3,9 0,2 0,2 0,3 1,9 0,1 2,1 3,6 1,6 4,4 1,1 2,6 1,4 5,0 5,3 3,3 5,0 malattie genitourinarie 11,0 4,1 4,6 3,6 0,5 2,3 2,8 2,2 2,1 1,9 2,2 malattie psichiatriche 1,3 2,3 1,2 2,6 0,4 1,2 0,2 10,5 3,3 1,6 1,8 malattie infettive 7,0 3,1 0,2 3,2 0,2 3,1 0,1 1,7 1,4 1,6 1,5 tumori 0,3 0,4 0,0 0,4 0,0 0,1 0,0 0,2 0,4 0,1 0,3 altre malattie 20,1 16,5 3,3 13,9 3,6 31,7 2,3 11,6 13,8 44,3 17,0 non codificato 0,1 0,3 18,5 0,5 6,3 0 19,2 0,2 0,1 0,2 0,5 malattie neurologiche malattie ostetriche malattie gastro-intestinali 14 10. QUALI SONO I TEMPI IMPIEGATI NELLE ATTIVITA’ DI PRONTO SOCCORSO? Il quesito 10 si può così declinare: “Quanto tempo trascorre tra l’arrivo e la presa in carico dell’utente in PS? E qual è il lasso di tempo tra arrivo in PS e ricovero, e tra arrivo in PS e dimissione a domicilio?” La latenza di risposta è indice di efficienza, ma dipende anche dalla gravità del quadro clinico. Nella figura 10.1 è riportato il tempo mediano (ossia quello superato da metà della popolazione affluente) tra l’arrivo e la presa in carico. Ben 3 presidi ospedalieri (Angera, Somma Lombardo e Gallarate) non fanno registrare tempi di attesa (questo fenomeno è dovuto verosimilmente a un artefatto, coincidendo sistematicamente ora di arrivo con ora di presa in carico), mentre l’ospedale Macchi (50’) e l’ospedale di Saronno (46’) mostrano i tempi di attesa più alti, pur restando sotto l’ora. Figura 10.1 Tempi mediani di attesa tra arrivo in PS e presa in carico (N. accessi =397.577) - Anno 2014 P.O. Del Verbano - Luino P.O. Del Verbano - Cittiglio P.O. Fondazione Macchi - Varese C.C. Mater Domini - Castellanza P.O. Carlo Ondoli - Angera P.O. Galmarini - Tradate P.O. A. Bellini - Somma Lombardo P.O. di Saronno P.O. S. Antonio Abate - Gallarate P.O. di Busto Arsizio P.O. F. Del Ponte - Varese 20 22 50 18 0 24 0 46 0 34 34 0 10 20 30 40 50 60 minuti Se però si va a stratificare per tipo di codice assegnato al triage, la situazione cambia: ad esempio per il PS dell’Ospedale Macchi si passa da un tempo mediano di 65’ per i codici bianchi, 59’ per i codici verdi, 22’per i codici gialli e 3’ per i codici rossi: nei primi due casi, i tempi sono i più lunghi tra tutti gli ospedali provinciali; nei casi veramente urgenti, invece, il tempo per la presa in carico è tra i più brevi (per i codici rossi, il più basso dopo l’ospedale di Saronno). Nelle figure 10.2 e 10.3 sono rappresentati i tempi mediani di permanenza in PS fino al ricovero o fino alla dimissione al domicilio. Si osserva che i tempi intercorsi prima del ricovero sono per quasi tutti gli ospedali maggiori di quelli trascorsi fino all’uscita con ritorno al territorio. Oltre 6 ore vengono impiegate prima del ricovero per gli ospedali Macchi e Luino (oltre 3 a Busto Arsizio e meno di 2 a Gallarate) mentre per la dimissione a domicilio si registrano tempi mediani di 2 ore e ½ nell’ospedale Macchi e oltre 2 ore negli ospedali di Luino, Castellanza (C.C. Mater Domini), Saronno e Busto Arsizio. 15 Figura 10.2 Tempi mediani di attesa tra arrivo in PS e ricovero (N. accessi =51.513) - Anno 2014 P.O. Del Verbano - Luino 365 P.O. Del Verbano - Cittiglio 163 P.O. Fondazione Macchi - Varese 391 C.C. Mater Domini - Castellanza 282 P.O. Carlo Ondoli - Angera 92 P.O. Galmarini - Tradate 129 P.O. A. Bellini - Somma Lombardo 104 162 P.O. di Saronno 111 P.O. S. Antonio Abate - Gallarate 221 P.O. di Busto Arsizio 81 P.O. F. Del Ponte - Varese 0 60 120 180 240 300 360 420 minuti Figura 10.3 Tempi mediani di attesa tra arrivo in PS e dimissione a domicilio (N. accessi =291.434) - Anno 2014 P.O. Del Verbano - Luino 137 P.O. Del Verbano - Cittiglio 117 P.O. Fondazione Macchi - Varese 154 C.C. Mater Domini - Castellanza 133 P.O. Carlo Ondoli - Angera 63 P.O. Galmarini - Tradate 78 P.O. A. Bellini - Somma Lombardo 36 131 P.O. di Saronno 87 P.O. S. Antonio Abate - Gallarate 129 P.O. di Busto Arsizio 99 P.O. F. Del Ponte - Varese 0 60 120 minuti 16 180 CONCLUSIONI Dalle risposte ai quesiti utilizzati in questa analisi epidemiologica sugli accessi ai PS della provincia, si possono trarre dei suggerimenti operativi, di seguito riportati: Oltre il 57% delle richieste provinciali arriva ai P.O. di Varese (F. Macchi), Busto Arsizio, Gallarate e Saronno, dove più ampia è la variabilità giornaliera: il superamento del 90° percentile di afflusso giornaliero può essere considerato indice di sovraffollamento e costituire un parametro per fare scattare azioni gestionali correttive. La distribuzione per età e sesso indica l’opportunità di percorsi di accoglienza dedicati (comprensivi degli esiti in ricovero) per i cittadini con maggior numero di richieste come bambini, donne in età fertile e anziani: per questi ultimi, in particolare, si osserva quasi un quarto di richieste in più rispetto ai non anziani. Percorsi adeguati possono essere individuati anche per la popolazione straniera, che costituisce circa il 10% degli accessi. Considerato che i P.O. di Varese e Busto Arsizio sono quelli a maggiore attrazione da altri Distretti, se ne deduce che l’afflusso elevato non deriva qui da un minor filtro territoriale locale, cosa confermata anche dai tassi di consumo per Distretto di residenza. Limitatamente ai P.O. provinciali, si nota un minor consumo nei residenti dell’Area Nord (-4%); tale differenza aumenta se si considerano anche gli accessi extraprovinciali (-12%), indicando che un maggior uso del PS avviene nel sud della provincia, sia per una rete d’offerta più ricca sia per una maggiore densità di popolazione dovuta alla conformazione pianeggiante del territorio. Bisogna dunque considerare, nella pianificazione dei servizi, che l’uso del PS è maggiore in genere in aree più accessibili, a maggiore densità demografica. Il maggior numero di afflussi si osserva in primavera (settimana 15^ e 24^, quest’ultima caratterizzata da un’ondata di calore), non in periodo influenzale; il giorno della settimana più affollato è il lunedì e l’ora di punta è data dalle 9 del mattino, soprattutto a carico dei codici verdi. Queste distribuzioni temporali indicano la necessità di risorse maggiori (personale, attrezzature libere etc.) il lunedì, in prima mattinata e nei periodi in cui si prevedono ondate di calore. Circa ¾ degli accessi in PS avviene in fascia diurna, e circa ¼ tra le 20 e le 8 del mattino: di questa distribuzione oraria si dovrebbe tener conto nell’organizzazione, anche territoriale, dei servizi. Riguardo alla classificazione in base all’urgenza, meno dell’1% è in condizione molto critiche con immediato pericolo di vita (circa 2.000 persone in un anno), mentre sono circa il 10% i codici bianchi, ossia gli accessi per i quali sarebbe inutile la richiesta in PS (anche se alla valutazione medica potrebbero ridursi a 8%). Secondo una stima di SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza), circa 1/5 degli accessi in PS sono superflui: ciò dovrebbe portare a programmare e intercettare in provincia circa 80.000 accessi l’anno, a cui dedicare specifici ambulatori per codici bianchi, nei pressi dei PS o in strutture territoriali facilmente accessibili. La maggior parte degli arrivi in PS (oltre i 4/5) avviene con modalità autonoma, ossia con mezzi propri; l’uso di autoambulanza riguarda circa il 13% degli accessi, ma se si considerano i casi urgenti (codici rossi e gialli) si sale a circa il 37%. I PS a cui si accede maggiormente con mezzo proprio, a parte l’ospedale Del Ponte, sono quelli di Busto Arsizio, Tradate e Cittiglio, l’arrivo in autoambulanza è più alta (20%) per il PS dell’ospedale F. Macchi. Solo il 3% delle richieste proviene dal medico di medicina generale o pediatra di libera scelta: tra le misure correttive vanno pensati interventi informativi e/o educativi sulla popolazione e, soprattutto, percorsi diagnosticoterapeutici in grado di aumentare il filtro territoriale, specialmente per i pazienti cronici. Circa il 13% degli accessi in PS esita in ricovero, con una variabilità per P.O. tra 5 e 21%. In proporzione ricoverano di più gli ospedali varesini Del Ponte e F. Macchi, che hanno anche un particolare bacino d’utenza sovra-distrettuale. La particolare richiesta di ricoveri va considerata nei periodi di sovraffollamento con piani ad hoc che ne permettano agilmente la risoluzione. Per contro, alcuni ospedali (Somma Lombardo, C.C. M. Domini, Luino) presentano una maggiore proporzione di dimessi a domicilio, usando il PS soprattutto come un ambulatorio per le urgenze, nel quale sarebbe opportuno verificare la reale appropriatezza. 17 La conoscenza del numero di ricoveri da PS per singolo P.O. permette di calcolare il bisogno di posti letto mediamente liberi ogni giorno, unitamente alle loro oscillazioni minime e massime. Questa informazione è molto importante per la predisposizione di piani di sovraffollamento che prevedano anche periodici aumenti di ricoveri in regime di urgenza. Infatti, circa il 2% dei ricoveri viene trasferito ad altro ospedale per mancanza di posti letto. A parte il P.O Del Ponte, per cui la prima causa di accesso è data da patologie afferenti all’area materno-infantile, le patologie più frequenti per cui si ricorre al PS sono i traumatismi (circa ¼), mentre un altro quarto di accessi è dovuto a malattie mal definite all’accettazione: quando queste ultime risultano molto frequenti, possono costituire un indice di inappropriatezza nonché di ridotta qualità del flusso informativo. Soggetti con malattie neurologiche e cardiologiche raggiungono soprattutto grandi ospedali. Anche la distribuzione delle patologie indica un uso non appropriato del PS, che dovrebbe essere riservato ai disturbi con carattere di emergenza-urgenza, non gestibili con percorsi assistenziali territoriali. I tempi di attesa non sono un problema nel caso di accessi realmente urgenti, ma riguardano prevalentemente gli accessi non urgenti. In alcuni ospedali (F. Macchi, Luino, C.C. M. Domini), l’analisi della tempistica indica indirettamente la difficoltà ad ottenere un posto di ricovero, qualora il PS ne determini la necessità: appare opportuna la individuazione di ostacoli organizzativi, da superare anche tramite piani di sovraffollamento. In conclusione, questa prima analisi sugli accessi in PS degli ospedali afferenti al territorio dell’ASL di Varese permette di descrivere un quadro generale sulle caratteristiche individuali dei pazienti e sulla distribuzione spaziale e temporale, in grado di suggerire azioni di miglioramento per i servizi resi ai cittadini. 18