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Guida al pronto Soccorso
Corso M. Abbiate, 21 – 13100 VERCELLI Tel. +39 0161 5931 fax +39 0161 210284 www.aslvc.piemonte.it P.I. / Cod. Fisc. 01811110020 GUIDA AL PRONTO SOCCORSO Il Pronto Soccorso è la porta dell’ospedale verso la città, cui si possono rivolgere i cittadini per trovare risposte ai propri bisogni urgenti di salute. E’ un Servizio molto importante e, come tale, va utilizzato con appropriatezza. Richiede, da parte degli operatori sanitari, particolare impegno e grande preparazione, talvolta difficili da apprezzare da parte degli utenti, a causa delle condizioni di “urgenza” e “concitazione” in cui ci si trova a lavorare. La Mission del Pronto Soccorso è “...garantire risposte e interventi tempestivi, adeguati e ottimali ai pazienti giunti in ospedale in modo non programmato per problematiche di urgenza e di emergenza” (Società Scientifica SIMEU). Più specificamente è “garantire a ogni cittadino bisognoso un appropriato orientamento diagnostico terapeutico e, nei casi di emergenza, il recupero e la stabilizzazione delle funzioni vitali”. Con questo opuscolo vorremmo cercare di spiegare il funzionamento di questa struttura e aiutare i cittadini ad utilizzarla nel modo migliore. STRUTTURA: S.S. v D Medicina e Chirurgia d’Urgenza Tel. 0161 593333 RESPONSABILE: dr.ssa Roberta PETRINO e-mail: [email protected] Fax. 0161 593404 Indirizzo: C.so M. Abbiate 21, 13100 Vercelli GLI OBIETTIVI DEL Pronto Soccorso 1) Rispondere ai bisogni urgenti di salute della popolazione (Pronto Soccorso): - assistendo immediatamente i pazienti più gravi; - assistendo, nel più breve tempo possibile, gli altri pazienti, in relazione alla loro gravità; - rassicurando i pazienti che non necessitano prestazioni in urgenza e indirizzandoli ad altre competenze sanitarie (Medico di Medicina Generale, Poliambulatori specialistici); 2) Ammettere i pazienti al ricovero ospedaliero con i caratteri di urgenza. La risposta ottimale del Pronto Soccorso ai bisogni urgenti di salute deve essere tempestiva e adeguata: a questo scopo lavorano tutti i componenti dell’équipe medicoinfermieristica. Medici e infermieri sono a disposizione dell’utenza, 24 ore su 24. In base alla loro esperienza clinica e lavorativa essi sono in grado di identificare chi si rivolge al Pronto Soccorso per motivi inappropriati. Per ottenere una risposta rapida e adeguata ai propri bisogni sanitari è necessario rivolgersi al Pronto Soccorso solo quando sussistono reali necessità. Il cittadino che non presenta situazioni di reale urgenza/emergenza non deve recarsi al Pronto Soccorso, ma deve rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale o al Servizio di Continuità Assistenziale festiva, prefestiva e notturna (dalle ore 14 del prefestivo fino alle ore 8 del primo giorno lavorativo). Il paziente che si presenta al Pronto Soccorso non verrà visitato infatti in base al suo ordine di arrivo o alla fretta, ma in relazione alla gravità delle sue condizioni cliniche. E’ molto importante, per facilitare la valutazione clinica, che il paziente porti con sé, quando possibile, la documentazione sanitaria relativa agli eventuali precedenti ricoveri, alle visite mediche ambulatoriali o agli esami strumentali precedentemente eseguiti (elettrocardiogrammi, ecocardiogrammi, referti di esami di laboratorio e/o radiografici, ecc). Guida al Pronto Soccorso ORGANIZZAZIONE DEL PRONTO SOCCORSO Il paziente che accede al Pronto Soccorso dell’Ospedale S. Andrea di Vercelli viene valutato al Triage dove avviene prima accoglienza del paziente, la registrazione anagrafica e l’ assegnazione del codice colore dopo intervista infermieristica. Contemporaneamente l’infermiere di triage rileva e registra i parametri vitali, ove indicato, e invia il paziente al successivo percorso. Locale post-triage: i pazienti con determinate caratteristiche (dolore toracico, tachiaritmia o altri sintomi minacciosi) passa in questo locale attiguo al Triage ed esegue immediatamente ECG e prelievo ematico con posizionamento di accesso venoso. l’ECG viene immediatamente inviato all’attenzione del medico di Pronto Soccorso e/o del cardiologo. Zona di Attesa per i codici bianchi e verdi non barellati davanti all’ingresso del Pronto Soccorso. Da qui i pazienti saranno chiamati per la visita ed eventuale trattamento da effettuarsi nell’open space dell’ area deambulanti; Guida al Pronto Soccorso • Area Barellati: il paziente a seconda della priorità del codice viene fatto entrare immediatamente in sala emergenza o nella sala visita medica o chirurgica, oppure nell’open space preposto alla prima valutazione, e sarà visitato dal medico in base al codice di priorità, nel più breve tempo possibile. Nell’attesa della visita, se necessario, i pazienti sono sottoposti a rivalutazione infermieristica secondo i tempi prestabiliti. • Area adibita all’Osservazione Breve Intensiva: (fino a 24-30 ore) dotato di 6 barelle attrezzate (ossigeno, monitor, ecc) suddivisi con tende scorrevoli (open space); • Locale infermieri/medico di OBI: dove è situata la centralina di monitoraggio, il terminale per l’invio degli esami TC alla valutazione neuro o cardiochirurgia e l’archivio. • Camere di semi-intensiva: 2 camere a 2 letti con sistema di monitoraggio centralizzato ed attrezzature tecnologiche atte al trattamento semiintensivo dei pazienti. Guida al Pronto Soccorso L’ATTRIBUZIONE DELLE PRIORITÀ (IL TRIAGE) L’ordine di accesso al Pronto Soccorso non è determinato né dall’ordine di arrivo ma viene stabilito da professionisti sanitari. Questo sistema si chiama TRIAGE, parola francese che significa “scegliere, selezionare, mettere in fila” e prevede l’impiego di un Codice-Colore, in cui a ogni colore corrisponde un livello di priorità e di urgenza. Lo scopo è quello di poter assistere immediatamente i pazienti più gravi e quindi, in funzione della gravità e dell’urgenza, tutte le altre persone presenti in Pronto Soccorso. La prima valutazione dell’urgenza è effettuata dall’Infermiere Triagista (IT) all’arrivo del paziente, che assegna il codice colore. Può accadere che, in certi momenti, non ci sia nessun paziente in Pronto Soccorso e che l’attesa sia quindi brevissima, ma in altre occasioni può verificarsi un’attesa di anche di ore per i casi “non urgenti”. In considerazione del fatto che è impossibile programmare l’attività e gli accessi in Pronto Soccorso i cittadini sono pregati di essere comprensivi in tali momenti. I CODICI COLORE CODICE ROSSO : emergenza Questo codice viene assegnato ai pazienti in imminente pericolo di vita, cioè ai pazienti in cui vi è in atto il cedimento di uno dei tre parametri vitali: 1) apparato circolatorio, 2) apparato respiratorio, 3) stato di coscienza. Il Pronto Soccorso si prepara a ricevere il paziente nella sala d’emergenza Per tali pazienti l’accesso alle sale è immediato e non vi è tempo di attesa CODICE GIALLO : urgenza indifferibile Questo codice viene assegnato ai pazienti con alterazione dei parametri vitali o con segni o sintomi minacciosi che fanno presupporre una potenziale evoluzione verso la criticità. Per tali pazienti l’accesso alle sale visita è, compatibilmente con altre urgenze/emergenze in atto, molto breve. Nel caso in cui si protragga per più di 20 minuti sarà effettuata una rivalutazione infermieristica per la conferma del codice. Guida al Pronto Soccorso CODICE VERDE chiaro : urgenza differibile Questo codice viene assegnato ai pazienti che necessitano di una prestazione medica che può essere differibile quindi che non presentano compromissione dei parametri vitali, ma che comunque presentano uno stato di sofferenza effettivo. Tali pazienti vengono visitati nel più breve tempo possibile ma dopo i codici rossi e gialli. Il paziente va rivalutato dall’infermiere ogni 30 minuti mentre il tempo d’attesa per la visita non dovrebbe normalmente essere superiore ad 45 minuti CODICE VERDE scuro: urgenza differibile Questo codice viene assegnato ai pazienti che necessitano di una prestazione medica che può essere differibile, quindi che non presentano compromissione dei parametri vitali. Tali pazienti vengono visitati dopo i codici rossi e gialli. Il paziente va rivalutato dall’infermiere ogni 60 minuti mentre il tempo d’attesa per la visita non dovrebbe normalmente essere superiore ad 90 minuti CODICE BIANCO: non urgenza, inappropriato Questo codice va riservato ai pazienti che richiedono prestazioni sanitarie che non rivestono alcun carattere di urgenza e che dovrebbero essere risolte dal Medico di Medicina Generale, dal Medico di Continuità Assistenziale e/o presso Poliambulatori sul territorio. Tali pazienti sono visitati dopo i codici rossi, gialli e verdi. Queste prestazioni sono soggette al pagamento del ticket. Infatti, in presenza di prestazioni considerate non urgenti e inappropriate (confermate dal Medico, alla fine della valutazione clinica, con il “codice bianco” in uscita), è dovuta una quota a carico dei cittadini pari a 25 euro. IL PERSONALE DEL PRONTO SOCCORSO-ACCETTAZIONE Uno dei problemi per chi arriva in Pronto Soccorso consiste nel non capire chi sono le diverse figure professionali presenti. Vi ricordiamo che ogni operatore sanitario ha sul camice o sulla casacca il cartellino identificativo con la specificazione del ruolo professionale; quindi, quando parlate con il personale, osservate il cartellino di riconoscimento che porta sulla divisa e, in caso di dubbio, non esitate a chiedere al vostro interlocutore nome e qualifica professionale. I MEDICI: indossano il camice bianco e/o pantaloni e casacca azzurra GLI INFERMIERI E LE INFERMIERE: indossano pantaloni e casacca azzurra. Hanno il compito di assistere il paziente durante tutto l’iter diagnostico-terapeutico. Guida al Pronto Soccorso GLI OPERATORI TECNICI E GLI AUSILIARI: indossano pantaloni e casacca bianchi con bordo a righe. Sul cartellino identificativo hanno evidenziata la loro qualifica. Tale personale ha il compito di accompagnare il paziente, su indicazione degli infermieri, ai servizi diagnostici e di provvedere all’igiene e al comfort ambientale. I TECNICI DI RADIOLOGIA: indossano pantaloni e casacca bianchi. I MEDICI CONSULENTI: appartengono ad altri reparti, indossano di solito il camice bianco, talvolta pantaloni e casacca bianca o verde, a seconda della Divisione di provenienza. PERMANENZA IN PRONTO SOCCORSO Una volta entrati in Pronto Soccorso, si viene inseriti in un percorso di diagnosi e cura che richiede tempo e che può comportare qualche disagio per il paziente. Il Medico di Pronto Soccorso può consigliare, in alcuni casi, un periodo di osservazione (OBI) oppure un ricovero breve in Pronto Soccorso (dalle 6 alle 30 ore): durante questo periodo viene svolto il percorso diagnostico- terapeutico. Durante il periodo di permanenza in Pronto Soccorso, viene garantita al paziente, in relazione alle sue condizioni cliniche: - un’assistenza medica e infermieristica continua; - la vicinanza di un congiunto, qualora desiderata (e compatibilmente con lo stato di affollamento e nel rispetto della privacy di altri pazienti); - la possibilità di avere generi di confort a richiesta e compatibilmente con le condizioni cliniche (bevande calde o fredde, o pasti nel caso di permanenze prevedibilmente lunghe) Il paziente, al termine del percorso diagnostico-terapeutico, può essere dimesso e rinviato a domicilio oppure ricoverato e/o trasferito nel Reparto di competenza. Guida al Pronto Soccorso I RAPPORTI CON I PAZIENTI, I LORO FAMILIARI E IL LORO MEDICO DI FAMIGLIA • Il rapporto medico-paziente è fiduciario: chi si affida alle cure del Pronto Soccorso dovrebbe accettare consapevolmente l’iter diagnostico/terapeutico proposto, fatti salvi i Principi fondamentali (vedi sotto). • Nel rivolgersi al Medico di Pronto Soccorso si deve ricordare che si tratta di Pubblico Ufficiale e come tale gode delle prerogative legate al proprio stato. • Il paziente viene informato delle sue condizioni durante l’intero percorso diagnosticoterapeutico. Se il paziente non è nelle condizioni cliniche di ricevere informazioni o qualora lo desideri espressamente, può essere informato un familiare. Eventuali ritardi nell’informazione dei familiari sono dovuti all’attività urgente all’interno del Pronto Soccorso. • Per qualsiasi informazione clinica il paziente o il suo familiare può rivolgersi: all’infermiere dell’accoglienza (triage), all’infermiere della sala visita o al medico, che si renderanno disponibili appena possibile. • Quando il paziente staziona nella sala di Osservazione Breve, in attesa degli esami o di visite specialistiche, può essere assistito da un solo accompagnatore, fatte salve la privacy per gli altri pazienti e la normale attività di lavoro degli operatori. • Agli accompagnatori autorizzati verrà consegnato un cartellino con la scritta “Accompagnatore Autorizzato”. Tale cartellino di riconoscimento consente al portatore dello stesso di essere ammesso vicino al proprio congiunto. Il cartellino deve essere restituito al termine dell’iter diagnostico-terapeutico al personale del Pronto Soccorso. • Si ricorda che non è possibile (anche in relazione alle norme legislative sulla privacy) fornire informazioni telefoniche sulla presenza del paziente in Pronto Soccorso e/o sulle sue condizioni cliniche. • In caso si ritenga necessario inoltrare un reclamo sull’attività del Pronto Soccorso questo può essere inviato per iscritto all’Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) presso l’Ospedale S. Andrea, piano terra (tel. 0161/593282 – 593067 – [email protected]). E’ auspicabile un contatto diretto ed uno scambio di informazioni tra i Medici del Pronto Soccorso e il Medico di Famiglia del paziente, allo scopo di facilitare ed ottimizzare la gestione del problema presentato dal medesimo. Guida al Pronto Soccorso PRINCÌPI FONDAMENTALI • Nessuna persona, nel pieno delle proprie facoltà, può essere sottoposto a trattamenti sanitari e /o a ricovero senza il proprio consenso informato. In caso di incapacità di intendere e di volere da parte del paziente (attestata da parere medico specialistico) è facoltà del medico di Pronto Soccorso proporre alle autorità competenti un TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). • L’accesso ai servizi sanitari pubblici è garantito in modo equo a tutti i cittadini. • La dignità personale è sempre rispettata. • La riservatezza delle informazioni sulla salute dei pazienti è garantita dalla Legge e dal Codice Deontologico degli operatori sanitari (segreto professionale). DIMISSIONI Al momento della dimissione viene consegnata al paziente una relazione clinica per il Medico Curante, con le indicazioni sul trattamento ricevuto in Pronto Soccorso ed eventuali prescrizioni per la prosecuzione delle cure. Vengono altresì consegnati i referti delle indagini strumentali e i risultati degli esami di laboratorio, nonché viene restituita tuta la documentazione fornita dal paziente. È importante conservare tale relazione e soprattutto farla pervenire sollecitamente al proprio Medico di Famiglia. Guida al Pronto Soccorso