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Slides introduzione C.Vitali - Adult Learning

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Slides introduzione C.Vitali - Adult Learning
“Rafforzare l’equità, la coesione
sociale e la cittadinanza attiva
attraverso
l’apprendimento permanente”
Conferenza nazionale
Napoli, 11 aprile 2014
Struttura del contributo
Tre macro temi:
1. riflessioni generali e definizioni (7-8’)
2. il progetto italiano per l’implementazione
dell’Agenda UE sull’apprendimento in età
adulta(5-6’)
3. il progetto: risultati e stimoli per i
partecipanti (4-5’)
.....meglio saperlo prima, no?
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
2
COESIONE SOCIALE E EDUCAZIONE
Due concezioni del ruolo dell’educazione
DIVERSE:
1. educare ad un progetto politico
comune e a un sistema di valori
condiviso;
2. educazione
come
«officina di
riparazione»
N
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vit
Claudio Maria Vitali, Isfol
3
EDUCAZIONE E COESIONE SOCIALE
UN DIFFICILE COMPITO:
TENERE INSIEME DUE SPINTE DISTINTE
Una, che ricerchi e stimoli la convergenza dei destinatari
verso concetti quali il bene comune, il senso di
appartenenza, la piena condivisione di credenze e valori;
l’altra, che persegue obiettivi di valorizzazione delle
differenze e delle specificità, facendosi pieno carico di
bisogni specifici di specifici gruppi di destinatari.
Napoli, 11 aprile 2014
D
Claudio Maria Vitali, Isfol
4
UNA CONSIDERAZIONE
Globalizzazione, crisi e incremento della
complessità nelle nostre società

la coesione sociale VA RICERCATA
all’interno di una relazione dinamica,
che trova e mantiene in equilibrio
i diritti e i doveri dei cittadini
N
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio
Claudio Maria Vitali, IsfolMaria
5
Dalle priorità alle politiche educative
Le priorità:
valorizzazione della diversità, pluralismo, giustizia sociale, solidarietà,
partecipazione attiva, responsabilità.
Le politiche educative :
• consapevolezza e convinzione che il cittadino è - allo stesso
tempo - portatore di diritti e di doveri;
• senso di appartenenza e partecipazione attiva;
• accesso libero e gratuito a tutte le opportunità educative,
senza forme o rischi di discriminazione;
• atteggiamento positivo e proattivo nella creazione di reti e
partenariati;
• capacità nella gestione pacifica dei conflitti;
• dialogo, ricerca dl consenso, cooperazione e negoziazione.
Claudio MM
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
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Cittadinanza attiva e suo
rafforzamento
Il crescente disimpegno e un diffuso sentimento di sfiducia nelle istituzioni e
nelle organizzazioni di rappresentanza

necessità di pensare e agire per colmare un
PERMANENT DEMOCRATIC DEFICIT
Una definizione di cittadinanza attiva
“La cittadinanza attiva riguarda l’eventuale partecipazione dei
cittadini a tutte le sfere della vita sociale ed economica, le
opportunità di cui essi beneficiano e i rischi che tutto ciò implica,
cercando di determinare fino a che punto essi si sentano
appartenenti alla società nella quale essi vivono e di avervi voce
in capitolo”.
CE Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente, Bruxelles, 30.10.2000,
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio M
Claudio Maria Vitali, Isfolria Vitali, Isfol
7
Le dimensioni della cittadinanza
attiva
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
8
La trasposizione didattica
DALLA
analisi della relazione
tra cittadinanza attiva, equità sociale e apprendimento
lifelong e lifewide
in letteratura (scientifica e istituzionale)
ALLA
trasposizione didattica
realizzabile nei diversi contesti nei quali gli adulti attivano
processi di insegnamento e apprendimento
Claudio M
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
9
Cosa implica la trasposizione didattica
Proporre il tema dell’apprendimento e
dell’insegnamento in età adulta relativo a
contenuti e valori relativi alla cittadinanza attiva
con il meta-obiettivo di impattare positivamente sui
temi :
 dell’accesso alle opportunità;
 dell’incremento dei tassi di partecipazione;
 del ristabilimento di una cornice e un contesto
caratterizzato da equità sociale;
 del rafforzamento di un modello sociale inclusivo
Claudio
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
10
La dimensione relativa alle policies
A quali condizioni e quando l’educazione e
la formazione degli adulti diventa
strumento di emancipazione culturale?
Il nodo delle disuguaglianze e delle riduzioni delle tutele
Allora:
competenza professionale e competenza sociale sono
costitutive del “sapere che serve”
Clau
Napoli, 11 aprile 2014
MClaudio Maria Vitali, Isfol
11
Il recupero della nozione di
discriminazione positiva
1. investimento del massimo delle risorse a favore delle
fasce sociali più deboli.
2. riequilibrato l’investimento in attenzione sul tema della
cittadinanza attiva anche per la popolazione adulta
coinvolta in attività di apprendimento permanente
3. Verificare l’opportunità di ricorrere all’”affirmative action”,
cioè delle politiche di discriminazione positiva, nei
confronti della popolazione adulta, anche in
considerazione della composizione di questo target che
vede prevalere tipologie di utenza caratterizzate da
differenti, ma critiche, fragilità
ClaudiM
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
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DEFINIZIONE DI LITERACY (PIAAC)
«....l'interesse, l'attitudine e l'abilità degli
individui ad utilizzare in modo appropriato gli
strumenti socio-culturali, tra cui la tecnologia
digitale e gli strumenti di comunicazione per
accedere a, gestire, integrare e valutare
informazioni, costruire nuove conoscenze e
comunicare con gli altri, al fine di partecipare
più efficacemente alla vita sociale.....»
Claud
Napoli, 11 aprile 2014
MClaudio Maria Vitali, Isfol
13
Tra i mille dati di PIAAC....
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
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Un campanello d’allarme....
“Una società che non comprende ciò che legge e
che non sa utilizzare le proprie conoscenze
matematiche per interpretare i numeri riportati sui
giornali o che sente in televisione, è una società
schiava di chi la governa...
...Una società i cui membri sono vittime di quello
che viene comunemente chiamato analfabetismo di
ritorno, …, è una società che in larga parte non sa
trovare percorsi alternativi a quelli già segnati”.
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
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Il progetto italiano per l’implementazione
dell’Agenda UE sull’apprendimento in età
adulta
Rationale del progetto
1. Finalità conoscitive
2. Risposta a problematiche specifiche:
• il basso tasso di partecipazione degli adulti
• performances non positive, rilevate e confermate dall’indagine
OCSE-PIAAC, in materia di competenze literacy e numeracy,
• la necessità di sostanziare il processo di riforma avviato nel
sistema dell’offerta dell’IDA.
• connessioni sempre più evidenti tra problematiche di esclusione
e marginalità e diminuzione della partecipazione attiva
Claudio MM
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
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Il progetto italiano per l’implementazione
dell’Agenda UE sull’apprendimento in età adulta
Dare visibilità degli obiettivi e delle priorità
dell’Agenda Europea,
interagendo direttamente con i decisori
rilevanti in tutte le sedi istituzionali
e
realizzando campagne informative e di
sensibilizzazione
Claudio MM
,
Napoli, 11 aprile 2014
Claudio Maria Vitali, Isfol
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Le azioni più concrete e significative
• la costituzione di una database di esperienze e
progetti locali
• il sito di progetto, http://adultlearning.isfol.it/, che
consente l’accesso ai report dei laboratori locali, ai
materiali distribuiti nelle conferenze nazionali,
comprese le relazioni scritte e videoregistrate dei
relatori, aggiornamenti continui sugli eventi di
disseminazione
cui
lo
staff
partecipa
costantemente in Italia e in Europa;
• la realizzazione di una serie di video-interviste con
esperti e operatori del terreno
Na
Napoli, 11 aprile 2014 poli, 11
Claudio MM
Claudio Maria Vitali, Isfol
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Le azioni più concrete e significative
• la realizzazione - ad oggi - di 8 local
workshops, sulle relazioni intercorrenti tra ICT,
Equità e partecipazione e apprendimento nei
contesti informali e non formali e
l’apprendimento in età adulta....
• ....in preparazione di 3 conferenze nazionali
(Torino 2013, NAPOLI 2014, Roma)
N
Napoli, 11 aprile 2014 apoli, 11
Claudio MM
Claudio Maria Vitali, Isfol
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La voce dei territori: riflessioni e
raccomandazioni
Rafforzare l’immagine e la credibilità della leva
«istruzione per gli adulti»: non solo titoli, non solo
crescita personale, ma anche finalità occupazionali
e ricostruzione legami sociali
Risposte educative e formative non adeguate ai
bisogni dei discenti
 rilevazioni più puntuali dei bisogni
 creazione o il rafforzamento di osservatori predittivi in grado di anticipare i
fabbisogni professionali delle imprese e di configurare percorsi formativi in
risposta
N
Napoli, 11 aprile 2014 apoli,
Claudio MM
Claudio Maria Vitali, Isfol
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La voce dei territori: riflessioni e
raccomandazioni
 Programmazione partecipata:
 Coinvolgere i destinatari nella programmazione: diverse esperienze,
tradizioni consolidate, risultati insoddisfacenti
«...passare dal concetto di target group al coinvolgimento come coprogettisti, altrimenti a
rischio la sostenibilità...»
 Costruire e potenziare reti “transcontestuali” tra ambienti di
apprendimento formale, informale e non formale, orientate sia
all’apprendimento, sia al processo di riconoscimento e convalida degli
apprendimenti pregressi.
 Certificare non basta: occorre tenere insieme valore d’uso e valore di
Na scambio della certificazione
Claudio M
Napoli, 11 aprile 2014 poli, 11
MClaudio Maria Vitali, Isfol
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