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Presentazione di PowerPoint - ULSS n. 3

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Presentazione di PowerPoint - ULSS n. 3
Gestione ex Inpdap
INFORMAZIONE
PREVIDENZIALE
Previdenza obbligatoria e complementare:
conoscere per comprendere,
comprendere per scegliere
2
I SEZIONE
LE PENSIONI OBBLIGATORIE
DEI DIPENDENTI PUBBLICI
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
3
La disciplina pensionistica:
le principali norme
Dpr 1092/1973
- testo unico in materia di previdenza del personale civile e militare dello Stato (contiene le regole che si applicano ancora oggi con riferimento particolare al
calcolo delle quote di pensione maturate fino al d.lgs. 503/1992)
Rdl 680/1938, legge 1035/1939, legge 965/1965, legge 274/1991
- principali leggi contenenti le regole che si applicano ancora oggi con particolare riferimento al calcolo delle quote di pensione maturate fino al d.lgs.
503/1992 per gli iscritti alle casse degli enti locali, dei sanitari, degli insegnanti elementari delle scuole parificate, degli ufficiali giudiziari
Decreto legislativo 503/92 (riforma Amato)
- innalzamento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia e di anzianità e rideterminazione della base di calcolo del trattamento pensionistico
Legge 335/95 (riforma Dini Treu)
- introduzione del sistema contributivo (prestazione in funzione dei contributi versati) e inasprimento dei requisiti di accesso alle pensioni di anzianità
Legge 449/97 (finanziaria 1998)
- ulteriore inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione di anzianità (omogeneizzazione con le regole dei privati)
Legge delega 243/2004 (legge Maroni)
- ulteriore innalzamento età del pensionamento dal 2008 (scalone)
Legge 247/2007 (legge Damiano)
- passaggio graduale (scalini) ai nuovi limiti previsti dalla riforma Maroni e istituzione del requisito della “quota” (età + anzianità contributiva)
Legge 102/2009 (manovra 2010)
- innalzamento graduale dell’età pensionabile delle dipendenti pubbliche e previsione di una meccanismo di adeguamento dei limiti di età per il
pensionamento all’incremento della speranza di vita
Legge 122/2010 (manovra 2011)
- innalzamento rapido dell’età pensionabile delle dipendenti pubbliche, allineamento triennale dell’innalzamento dell’età pensionabile e dei coefficienti di
trasformazione, decorrenze posticipate di un anno della pensione (finestre mobili) ricongiunzione solo onerosa dei periodi presso più regimi
D.L. 201/2011
- nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia e anticipata
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Pensione di VECCHIAIA – SISTEMA MISTO
ANNO
2012
2013
ETA’
66 ANNI
66 ANNI E 3 MESI
4
ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA
20 ANNI
20 ANNI
Pensione di VECCHIAIA – SISTEMA CONTRIBUTIVO
ANNO
2012
2013
ETA’
66 ANNI
66 ANNI E 3 MESI
ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA
20 ANNI
20 ANNI
La pensione non deve essere inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Si prescinde da tale importo con 70 anni di età, con almeno 5 anni di
contribuzione effettiva.
Pensione ANTICIPATA – SISTEMA MISTO e CONTRIBUTIVO
ANNO
2012
2013
2014
DONNE
41 ANNI E 1 MESE
41 ANNI E 5 MESI
41 ANNI E 6 MESI
UOMINI
42 ANNI E 1 MESE
42 ANNI E 5 MESI
42 ANNI E 6 MESI
Chi cessa dal servizio con il sistema misto sulla quota di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1 gennaio 2012 è
applicata una riduzione percentuale pari ad un (1) punto percentuali per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni. La
riduzione è elevata a due (2) punti percentuali per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto a due anni (ovvero rispetto ai 60 anni di età).
Pensione ANTICIPATA – SISTEMA CONTRIBUTIVO
ANZIANITA’ CONTRIBUTIVA EFFETTIVA
ANNO
ETA’
2012
2013
63
63 E 3 MESI
20 ANNI
20 ANNI
2014
63 E 3 MESI
20 ANNI
L’ammontare della prima rata di pensione non deve essere inferiore ad un importo soglia mensile, quantificato per l’anno 2012 in misura pari a 2,8
l’importo dell’assegno sociale.
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
I tassi di sostituzione senza e con previdenza complementare
5
(dopo riforma Monti-Fornero)
Anno di pensionamento
2010
2020
2030
2040
2050
2060
0
10
20
30
37
37
Anni di contributi alla previdenza
complementare
Tasso di sost. a 68 anni
senza complementare al lordo
Tasso di sost. a 65 anni
(Ante-Fornero)
74,00
68,7
71,20
62,6
68,90
58,4
66,00
55,5
65,10
63,60
54,8
Tassi di sostituzione lordi - pensionamento a 68 anni con 37 anni di contribuzione senza la previdenza complementare
La riduzione dei tassi di sostituzione dipende in misura significativa dalla revisione triennale dei
coefficienti di trasformazione (che diventerà biennale a decorrere dal 2019)
Fonte: Ragioneria generale dello Stato – Le tendenze di medio lungo periodo nel sistema pensionistico e socio sanitario – aggiornamento 2011 –
scenario di base
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
53,7
6
II SEZIONE
LE PRESTAZIONI DI FINE LAVORO DEI
DIPENDENTI PUBBLICI
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
7
Le “liquidazioni” dei dipendenti pubblici
Pensare alla pensione richiama quella che è chiamata comunemente “ la liquidazione”
anche nel pubblico impiego, vale a dire le prestazioni di fine servizio. Esse entrano in gioco
sia per la determinazione del reddito disponibile, quando si è pensionati, sia nella scelta
dell’adesione ad una forma pensionistica complementare
Analizziamo in sintesi i diversi trattamenti che, alla cessazione del rapporto di lavoro,
vengono erogati ai dipendenti pubblici e che si possono classificare in due tipologie:
Trattamenti di Fine Servizio (indennità di buonuscita – indennità premio di servizio –
indennità di anzianità) – Consistono in una somma di denaro “una tantum” corrisposta al
dipendente al momento della cessazione dal servizio
Trattamenti di Fine Rapporto - Come il tfs, consiste nel trattamento “una tantum” che il
dipendente consegue alla cessazione del servizio, ma ha natura e modalità di calcolo
diverse.
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
8
I trattamenti di fine servizio
- L’indennità premio di servizio (IPS)





E’ disciplinata dalla legge 8/3/68, n. 152 e s.m.
Destinatari: riguarda i dipendenti di ruolo, sanitari e salariati degli EE.LL., dipendenti di Regioni, Province,
ASL, Consorzi comunali, provinciali e Comunità montane
Retribuzione di riferimento: voci fisse e continuative più la indennità integrativa speciale
Finanziamento della prestazione: contribuzione la cui misura è pari al 6,10 % dell’80 % della retribuzione
di riferimento
Calcolo : la prestazione è pari a un quindicesimo dell’80 % della retribuzione di riferimento dell’ultimo
anno moltiplicato per gli anni utili (ivi compresi quelli riscattati), computando per anno intero la frazione di
anno superiore a sei mesi (trascurando quella uguale o inferiore)
TASSAZIONE
CALCOLO IPS
(Retribuzione Annua + 13°) x 80%
15
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
x
anni
servizio

defiscalizzazione di € 309,87 (£
600.000) per ogni anno di servizio

quota esente del 40,98% (IPS)

tassazione in funzione del reddito di
riferimento
9
Il trattamento di fine rapporto (TFR)



Che cos’è: consiste in una somma di denaro corrisposta al dipendente alla risoluzione del rapporto di lavoro il cui
diritto sorge al termine di un servizio pari ad almeno 15 giorni continuativi nel mese, regolato dall’art . 2120 del
codice civile (settore privato) esteso al settore pubblico con l’Accordo quadro Aran – Sindacati 29/07/1999 e dal
Dpcm 20 dicembre 1999
Destinatari: i dipendenti del settore privato e pubblico. Nel settore pubblico riguarda i dipendenti a tempo
determinato con contratto in corso al 31/05/2000 ovvero assunti successivamente e i dipendenti assunti con
contratto a tempo indeterminato a decorrere dal 1°/1/2001
E’ costituito da accantonamenti annui di quote del 6,91% della retribuzione utile. Gli accantonamenti vengono
annualmente contabilizzati e rivalutati con l’applicazione del tasso dell’1,5% in misura fissa e del 75%
dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo Istat. La rivalutazione è applicata agli accantonamenti maturati fino
al 31/12 dell’anno precedente e non opera per gli accantonamenti dell’anno in corso.
CALCOLO TFR

Quote Annuali del 6,91% x 100%
Stipendio Tabellare + 13° + Acc.
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
TASSAZIONE
Gli accantonamenti, in fase di accumulo sono esenti da imposizione
Le rivalutazioni sono tassate con aliquota sostitutiva dell’11%
In fase di erogazione:
La quota rivalutazioni è esente da imposizione
La quota accantonamenti è assoggettata a tassazione separata con
aliquota media degli ultimi 5 anni d’imposta.
10
III SEZIONE
LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE
DEI DIPENDENTI PUBBLICI
D.LGS 124/93
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La previdenza obbligatoria e complementare
- principi fondamentali
- qualche differenza
Previdenza obbligatoria
1.
2.
3.
Automaticità della prestazione ..
Obbligo diretto per lo Stato di
previsione e assicurazione
Iscrizione obbligatoria
Previdenza complementare
Complementare al I pilastro
non alternativo alla pensione pubblica
concorre ad assicurare un adeguato tenore
di vita dopo il pensionamento
Capitalizzazione individuale
i contributi, versati e investiti, sono restituiti
(con i relativi rendimenti) al lavoratore sotto
forma di prestazione
Adesione libera e volontaria
ogni lavoratore può decidere se e dove
aderire, in piena consapevolezza e autonomia
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
11
L’adesione ad una forma pensionistica
complementare
12
… Tipologie di forme pensionistiche complementari …
Il mercato della previdenza complementare è costituito da diverse tipologie di forme pensionistiche
complementari cui è possibile aderire:
Fondi pensione negoziali/chiusi/contrattuali (attivi 41) istituiti dai CCNL
Fondi pensione aperti (attivi 81) istituiti da Banche, SGR, SIM, Assicurazioni
Fondi pensione preesistenti (attivi 411) al D. Lgs. 124/93
PIP “nuovi” (conformi al d.lgs. 252/05) (attivi 75) istituiti da Assicurazioni
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
13
Il dipendente pubblico e l’adesione ad una
forma pensionistica
I dipendenti pubblici possono aderire a:

al fondo pensione negoziale (ai sensi del decreto legislativo n. 124/93 e
da altre norme speciali) istituito dalla contrattazione di comparto o
categoria

forme pensionistiche individuali (Fondo aperto e Pip) , mediante
contribuzione volontaria a totale carico dell’aderente (in questo caso al
pari di un privato cittadino ferma restando l’impossibilità di devoluzione
del Tfr e del contributo datoriale)
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
14
Le forme pensionistiche complementari
– Il fondo negoziale
Contribuzione definita





È definita l’entità della contribuzione ma non
l’ammontare delle prestazioni, che dipendono da diversi
fattori fra i quali:
gli anni di contribuzione
i rendimenti
l’entità della contribuzione
la rendita che si sceglierà al termine della fase di accumulo
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
15
Gli Organi sociali del Fondo negoziale
 Assemblea dei delegati, organo che esprime la volontà degli associati
(approvazione bilancio, variazioni statutarie, elezione organi di amministrazione e controllo ecc.)
 Consiglio di Amministrazione, organo esecutivo (stipula convenzioni, indirizzo per
strategie di investimento finanziario e per l’organizzazione del fondo, predisposizione bilanci ed
informative, ecc.)
 Collegio dei Revisori, con funzioni di controllo sull’attività del Fondo
 Presidente, eletto in seno al Consiglio di amministrazione (presiede il Cda e
rappresenta il fondo)
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
16
Le fasi del ciclo di gestione del fondo pensione
1.
La raccolta dei contributi ed il loro accumulo
2.
La gestione delle risorse accumulate
3.
L’erogazione delle prestazioni
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La contribuzione a un fondo pensione di un
dipendente pubblico e le implicazioni per il TFS-TFR
17
La principale voce di finanziamento della previdenza complementare è il TFR, il dipendente pubblico in regime di TFS che
voglia aderire ad un fondo negoziale può farlo solo esercitando l’opzione per la trasformazione del TFS in TFR. Inoltre il
lavoratore versa un contributo pari all’1% della sua retribuzione e altrettanto fa il datore di lavoro.
L’opzione, in base all’accordo quadro Aran sindacati del 2 marzo 2006, era esercitabile fino al 31 dicembre 2010, con nuovo
accordo del 29/03/2011 tale opzione è prorogata al 31 dicembre 2015.
Il passaggio dal TFS al TFR

Si effettua il calcolo del TFS maturato fino al momento dell’adesione e lo si trasforma in TFR. Successivamente viene
rivalutato annualmente dall’Inpdap del 75% del tasso di inflazione e dell’1,5% fisso.

Al fondo viene destinata la quota dell’accantonamento di Tfr, che matura dopo l’adesione, nella misura prevista dalla
contrattazione (di norma pari al 2%) che è versata al fondo pensione (al momento della cessazione)

La restante quota di TFR non destinata a previdenza complementare (di norma pari al 4,91%), rivalutata anch’essa, è
corrisposta al lavoratore alla cessazione del rapporto di lavoro, unitamente all’importo di TFR derivante dalla trasformazione
del TFS spettante sino all’adesione

Per incentivare l’adesione alla previdenza complementare è previsto che l’Inpdap accrediti ai dipendenti iscritti alle proprie
gestioni del Tfs un contributo pari all’1,5% della base contributiva utile del Tfs
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
18
L’IPS, l’opzione e la previdenza complementare
Dopo il D.L. 185/2012
F
O
N
D
O
- 2% del TFR
- 1% o + a carico del
LAVORATORE
- 1% a carico del
DATORE
- 1,5% su base TFS
“regalo della Stato”
T
F
R
-Alla Cessazione al lavoratore
viene liquidato un TFR dato dalla
somma del TFS (maturato
all’opzione) + TFR (4,91%)
-La restante prestazione verrà
erogata dal “FONDO”
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
RI
V.
4,91% del TFR = quote
annuali del 4,91% del
100% della retribuzione
+ 13° + Accessori
T
F
S
31/05/2016
data
cessazione
Il
TFS
maturato
all’opzione si rivaluta
del 1,5% + 75% indici
istat
fino
alla
cessazione
20/03/2013
data
OPZIONE
Q1
TFS calcolato sulla
retribuzione alla data di
opzione (vecchie modalità)
19
Facciamo un esempio

Lavoratore dipendente di un Comune assunto il 2 gennaio 1990

attualmente con qualifica D2

cadenza quinquennale a partire da oggi passerà di qualifica (dopo 5 anni D3 – al
10° anno D4 – al 15° anno D5 e al 20° anno D6)

Inflazione annua 2% medio costante

In caso di adesione a PERSEO

Contributo datore 1%

Incentivo 1,5% su base IPS = 1,2% su base TFR

Rendimento Perseo in linea con la rivalutazione del TFR (2%*75%+1,5%=3%)
20
Retribuzione utile
Anni di servizio
Calcoliamo l’IPS
IPS lorda
38.145,57
42
38.145,57*80% = 30.516,46/15 = 2.034,43*42
=85.446,08
Quota esente
Abbattimento imponibile
309,87*42= 12.972,54
85.446,08*40,98% = 35.015,80
Imponibile fiscale
85.446,08-12.972,54-35.015,80= 37.457,73
Calcolo aliquota media:
Reddito rapportato anno
Calcolo IRPEF per scaglioni
Aliquota media
(85.446,08-35.015,80)*12/42 = 14.408,65
8.605,62
8.605,62*100/37.415,73 = 23,00%
IRPEF dovuta
37.415,73*23,00% =8.605,62
IPS netta
85.446,08-8.605,62 = 76.840,46
Retribuzione alla cessazione
Anni di servizio
38.145,57
42
TFR:
IPS all’opzione + rivalutazioni lorde
Accantonamenti
Rivalutazioni al netto dell’imposta
Calcoliamo il TFR
47.759,84
40.583,40
10.918,25
Quota già tassata
10.918,25
Quota esente
309,87*22 = 6.817,14
Abbattimento d’imponibile
47.759,84*40,89% = 19.529,00
Imponibile fiscale
40.583,40+(47.759,84 -19.529,00 - 6.817,14) =
61.952,10
21
Calcolo aliquota media:
Reddito rapportato anno
Calcolo IRPEF per scaglioni
Aliquota media
61.952,10*12/42 = 17.700,60
4.179,00
4.179,00*100/17.700,60 = 23,61%
IRPEF dovuta
61.952,10*23,61% = 14.626,87
TFR netto
10.918,25+47.759,84+40.583,40- 14.626,87 = 84.634,62
22
Il TFR, l’adesione e la previdenza
complementare
F
O
N
D
O
- 6,91% del TFR( tutto)
- 1% o + a carico del
LAVORATORE
- 1% a carico del
DATORE
-Alla Cessazione al lavoratore viene
liquidato un TFR pari a quello maturato
alla data di adesione RIVALUTATO fino
alla data di cessazione
-La restante prestazione verrà erogata
dal “FONDO”
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
RI
V.
T
F
R
31/05/2016
data
cessazione
Il
TFR
maturato
all’opzione si rivaluta
del 1,5% + 75% indici
istat
fino
alla
cessazione
20/03/2013
data
adesione
TFR maturato fino
all’adesione alla
Previdenza
Complementarelavorat
ore
La contribuzione (schema riassuntivo)
Lavoratore
Amministrazione
23
1%
Calcolato sulla retribuzione
utile al TFR
1%
FONDO
Calcolato sulla retribuzione
utile al TFR
incentivo
TFR
• 2% per i lavoratori già in servizio al
31.12.2000
1,50% della retribuzione utile
• 6,91% per i lavoratori neoassunti
successivamente al 31.12.2000
Solo per i lavoratori che hanno
esercitato l’opzione per il TFR
all’IPS
24
L’opzione per il TFR e la previdenza
complementare - Il reale e la posizione figurativa
Accantonamenti figurativi
versati alla cessazione
Contribuzione versata
periodicamente
Contributo datore di
lavoro
Contributo del
lavoratore + eventuale
contribuzione
aggiuntiva
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
TFR
Quota aggiuntiva 1,5%
Fondo pensione
(solo optanti)
Il fondo pensione e la gestione finanziaria 25
Dopo l’adesione gli iscritti destinano a previdenza complementare i loro contributi e il tfr. Queste risorse non
vengono messe in un salvadanaio e restituite così come sono alla fine della vita lavorativa ma sono investite da
soggetti abilitati alla gestione quali banche, imprese assicurative, Società di gestione del risparmio, società di
investimento mobiliare per ottenere un rendimento che punta ad essere mediamente pari o superiore quello
assicurato dal tfr con le sue rivalutazioni (benchmark ombra).
- La definizione del benchmark
E’ il riferimento per individuare la ripartizione degli investimenti nel lungo periodo delle risorse finanziarie tra le
diverse classi di attivo
Il benchmark è anche il parametro attraverso il quale valutare i risultati della gestione finanziaria
Il CdA individua il benchmark di riferimento nell’ambito dell’asset allocation strategica
- L'asset allocation è l’attività di investimento delle risorse nei vari strumenti finanziari ( azioni, obbligazioni, titoli si
stato etc) :
strategica: indica la ripartizione generale delle risorse tra le varie classi di attivi (azioni, obbligazioni, titoli
di stato etc) in rapporto anche ai comparti di investimento presenti nel fondo secondo un orizzonte
temporale di medio/lungo periodo. La scelta di istituzione di uno o più comparti di investimento e delle
loro caratteristiche rientra in questa attività. È tipica degli organi di amministrazione del fondo.
tattica: è quella che considera (con orizzonti temporali anche di breve) la situazione di mercato e che
consiste nell’acquisito e nella vendita dei singoli titoli (azionari , obbligazionari etc), selezionati tenendo
conto dei vincoli e delle linee guida dell’asset allocation strategica. È attività tipica del gestore finanziario.
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
26
I criteri di gestione

Una efficiente gestione delle risorse disponibili
per gli investimenti risponde ai seguenti criteri:




contenimento dei costi
diversificazione
gestione efficiente del portafoglio
massimizzazione dei rendimenti netti
Il fondo pensione e la gestione finanziaria
27
I Fondi possono avere più linee di investimento
Si ha il multicomparto quando un fondo pensione prevede più comparti d’investimento con
differenti profili di rischio-rendimento
Gli investimenti sono classificati in base alle seguenti categorie: obbligazionario puro (solo
obbligazioni con esclusione dell’investimento in azioni); obbligazionario misto (è consentito
l’investimento in azioni, che assume carattere residuale e comunque non superiore al 30 per
cento); azionario (almeno il 50 per cento del comparto è investito in azioni); bilanciato (in
tutti gli altri casi)
Comparti garantiti sono le linee di investimento dei fondi pensione in cui si prevede la
restituzione del capitale versato o la corresponsione di un rendimento minimo. Devono
essere obbligatoriamente previsti nei fondi pensione per recepire i flussi comparti destinatari
del TFR conferito con modalità tacite
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
I costi (valori % - fonte: COVIP)
28
2 anni
5 anni
10 anni
35 anni
Prestazione
finale
FPn
1,0
0,6
0,4
0,2
100
FPa
2,0
1,3
1,2
1,1
- 17%
PIP
3,6
2,4
1,9
1,5
- 23%
I costi di Perseo
-Quota d’iscrizione una tantum € 2,75
-Quota associativa annuale € 16,00 – successivamente la quota associativa sarà
stabilita dall’Assemblea dei rappresentanti dei soci
-Commissioni di gestione finanziaria sono prelevati direttamente dai
rendimenti
I rendimenti (valori % - fonte Covip)
2005
2006
2007
2008
29
2009
2010
2011
31/2012
2005
2012
FPn
7,5
3,8
2,1
- 6,3
8,5
3,0
0,1
8,2
29,21
FPa
11,5
2,4
- 0,4
-14
11,3
4,2
- 2,4
9,0
20,66
PIP:
-
-
-
- 24,9
16,3
5,2
- 5,7
8,9
-5,64
TFR
2,6
2,4
3,1
2,7
2,0
2,6
3,5
2,9
23,99
Un’occhiata ai rendimenti del montante
figurativo presso l’Inps - gestione ex Inpdap aggiornamento 2012
Andamento paniere fondi pensione da Gennaio 2002
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Fonte Inps ex Inpdap
30
31
Il fondo pensione, la gestione finanziaria e i
presidi di controllo
Controlli Interni





Del consiglio di amministrazione sui gestori finanziari
Del responsabile del fondo
Del collegio dei revisori sulla gestione degli
amministratori
Dell’assemblea (indiretto) in sede di approvazione del
bilancio e di elezione dei componenti degli organi di
amministrazione e controllo
Della banca depositaria. I compiti

Custodire il patrimonio

Controllare tutte le operazioni disposte dal gestore, con
riferimento
– alle leggi generali e di settore
– alle prescrizioni dell’Autorità di Vigilanza
– agli statuti e alle convenzioni di gestione

Eseguire tutte le operazioni che incidono sul patrimonio
– acquisti e vendite
– pagamenti e riscossioni
– consegna e ritiro titoli
– stacco cedole e dividendi
– distribuzioni, sottoscrizioni e rimborsi

Calcolare i valori dei titoli in portafoglio e della quota
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Controlli Esterni
La Commissione di vigilanza sui fondi pensione – Covip
Unica autorità di vigilanza sul settore dei fondi pensione
per:
 Specificità del risparmio per fini previdenziali
 Peculiarità del rischio previdenziale
 Pluralità degli attori in campo (disomogeneità)
 Differenza tra i fondi pensione e gli altri
intermediari finanziari e assicurativi
I suoi poteri di vigilanza :
-
-
Esercita il controllo sulla gestione tecnica, finanziaria,
patrimoniale, contabile
Verifica il rispetto dei principi di trasparenza
Verifica il rispetto dei criteri di individuazione e
ripartizione del rischi
32
Come si alimenta il conto pensionistico del lavoratore
Quota TFR
Rendimenti gestione
finanziaria
Quota
datore di
lavoro
Conto
individuale
Quota
lavoratore
Trasferimenti
altri fondi
Il patrimonio del fondo è suddiviso in quote. La quota è l’unità di misura della posizione individuale oltre che del
patrimonio del fondo .
Il numero delle quote si incrementa in funzione delle contribuzioni successive che affluiscono sul conto e
diminuisce in funzione delle prestazioni erogate e dei trasferimenti in uscita eseguiti.
Il valore della quota varia in funzione dei rendimenti realizzati per il periodo di riferimento.
Si può quindi sinteticamente dire che il patrimonio individuale (posizione) dell’aderente si incrementa in ragione
dei versamenti mensili e della variazione positiva del valore quota
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CHI E’ PERSEO

33
Perché PERSEO, essendo un fondo pensione di “natura negoziale”, si
esclusivamente
Arivolge
seguito della
sottoscrizione, il 14a:
maggio 2007, dell’accordo istitutivo il 21/12/2010 è nato Perseo

Inoltre l’accordo istitutivo prevede che possono aderire anche i dipendenti
Già
all’attività
da COVIP
– adesioninei
dal 15/09/2012
 autorizzato
i dipendenti
pubblici
ricompresi
comparti delle Regioni, delle Autonomie
dei
settori
affini
Riguarda
un
bacino
di
potenziali
aderenti
di
circa
1.300.000
lavoratori,
suddivisi
in circa 700.000
per la Sanità ed
Locali e del Servizio Sanitario Nazionale, e tutti
coloro,
comunque
richiamati
in circa 540.000 
perlavoratori
Regioni ed Autonomie
locali
dipendenti
di Enti ed organizzazioni regionali ed interregionali,
nell’Accordo istitutivo
nonché
ANCI, CINSEDO,
UNIONCAMERE,
personale
dipendente
da case di
•  Adesione
consentita
a dipendenti
tempo
indeterminato,
anche
part-time;
il personale
appartenente
alle aree
dirigenziali
delle
Regioni
e delle
Autonomie
• Adesione consentita
dipendenti
a tempo determinato,
anche dalle
part-time
ed ogni altra
tipologia digestite
rapportoda
curaaprivate
e personale
dipendente
strutture
ospedaliere
Locali
di lavoro flessibile, di durata pari o superiore a tre mesi continuativi;
enti
religiosi, personale
deidelle
servizi
esternalizzati
secondo l’ordinamento
•  Possono
iscriversi
al fondo i lavoratori
Organizzazioni
il personale
appartenente
alledipendenti
aree dirigenziali
sanitariesindacali
III e IVfirmatarie dell’ accordo
vigente, personale dipendente di imprese del privato e del privato sociale
istitutivo del Fondo
 i dipendenti
delle Camere
Commercio
Quota
iscrizione (una-tantum)
a caricodisia
del datore
di lavoro
che dell’aderente;
eroganti
servizi
socio
– sanitari,
assistenziali
ed educativi.
Quota associativa annua, a valere sulla contribuzione, determinata annualmente dal C.D.A.;
trattenuta
mensilmente
dalla busta
paga pari all’1%
(modificabile)
sull’imponibile
TFR ed
 Contribuzione:
I Segretari
provinciali
e comunali
potranno
aderire
unasottoscrizione
volta
sottoscritto
 L’adesione
dei
settori
affini
è
condizionata
dalla
di
appositi
ulteriore 1% a carico datore lavoro;
un appositoTFR
accordo
di adesione
di adesione
e sempreché
una TFR
delle
parti che
Accantonamentiaccordi
e quote
aggiuntive: una
quota di TFR,almeno
ovvero l’intero
a seconda
che sihanno
tratti di
dipendente cosiddetto
‘optante’l’accordo
già in servizio
al 31/12/2000
o di dipendente
a tempo
indeterminato
in TFR di
sottoscritto
istitutivo
di Perseo
costituisca
soggetto
firmatario
assunto dopo il 31/12/2000
o a tempo
determinato con contratto in corso al 30/5/2000 o successivo;
detti accordi
di adesione
Il lavoratore può versare un’aliquota di contribuzione a proprio carico più elevata rispetto a quella definita dalle
fonti istitutive, secondo le misure stabilite dal Consiglio di Amministrazione.

I dipendenti delle organizzazioni sindacali firmatarie dell’Accordo istitutivo
del Fondo Perseo
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34
Le Prestazioni I° parte
Quali tipologie di pensione complementare
•
Prestazione pensionistica di vecchiaia: 5 anni di partecipazione al Fondo ed età
pensionabile del sistema pensionistico obbligatorio
•
Prestazione pensionistica di anzianità: cessazione attività lavorativa, 15 anni di
partecipazione al Fondo ed età inferiore di 10 anni al massimo rispetto a quella
prevista per la pensione pubblica di Vecchiaia
•
La liquidazione del maturato può essere richiesta in rendita o in capitale nella misura
max del 50%; se la rendita che si ricava dalla conversione del montante è inferiore
all’assegno sociale, può essere richiesto tutto in capitale
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
35
E’ il momento del pensionamento:
le rendite offerte

Al momento del pensionamento il lavoratore ha diritto alla
pensione complementare:
Vitalizia rivalutabile
 Le rendite più diffuse, oltre la vitalizia, sono:
 Reversibile
 Certa per 5 o 10 anni
 Contro - assicurata
 Con maggiorazione per non - autosufficienza (LTC)

Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
36
Le altre prestazioni II° parte
•Le anticipazioni
- Prevista l’anticipazione della posizione presso il fondo (non di quella presso l’Inpdap), con 8
anni di iscrizione, per spese sanitarie, acquisto e ristrutturazione prima casa per lavoratori o
figli
- Possibilità di anticipazioni per congedi formazione e parentali
- Possibilità reintegrazione (ricostruzione della posizione “anticipata” mediante versamenti
aggiuntivi)
I riscatti per perdita dei requisiti di partecipazione o premorienza
- Se si smette di lavorare senza aver raggiunto il diritto alla prestazione può essere chiesto il
riscatto di tutto il maturato (liquidazione entro 6 mesi)
- In caso di decesso, la posizione stessa viene riscattata dal coniuge, dai figli, dai genitori a
carico. In mancanza di tali soggetti o di diverse disposizioni del lavoratore la posizione rimane
al Fondo contrattuale
- In caso di decesso, la posizione va agli eredi per gli iscritti a forme pensionistiche individuali
Il trasferimento
- Possibilità di trasferirsi ad un’altra forma dopo un periodo di permanenza minimo di 3 anni
(elevato a 5 anni nei primi 5 anni di vita del Fondo)
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37
La previdenza complementare del dipendente pubblico
- Regime fiscale
della contribuzione
Regole vigenti con il d.lgs. 124/93
I contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile entro il limite più basso tra:

il 12% del reddito complessivo

l’importo assoluto di € 5164,57 annui

il doppio del TFR versato a previdenza complementare
dei rendimenti
Imposta sostitutiva dell’11% applicata sul risultato netto di gestione del fondo,
annualmente maturato
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38
La previdenza complementare del dipendente pubblico
- Regime fiscale delle prestazioni
EROGAZIONE IN CAPITALE
Fino ad 1/3
del montante finale
Maggiore di 1/3
ma minore di 1/2
EROGAZIONE IN RENDITA
Con riferimento a quella parte di
montante che viene corrisposta
sotto forma di rendita
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REGIME FISCALE
A TASSAZIONE SEPARATA (FAVOREVOLE)
Viene applicata solo sui contributi già
dedotti. Esclusi dalla base imponibile
rendimenti e contributi non dedotti
A TASSAZIONE SEPARATA (MA NON
FAVOREVOLE)
L’imponibile include i rendimenti ma
esclude i contributi non dedotti
REGIME FISCALE
A TASSAZIONE ORDINARIA
Viene applicata solo sui contributi dedotti.
Esclusi dalla base imponibile rendimenti e
contributi non dedotti
39
La previdenza complementare e le regole sulla
comunicazione obbligatoria e volontaria
Obbligatoria
A favore degli iscritti

Statuto/Regolamento, Nota informativa, Bilancio, Comunicazione Periodica, Progetto esemplificativo
personalizzato, comunicazioni al momento dell’erogazione delle prestazioni, comunicazioni relative a particolari
eventi, quando ricorrenti
A favore dei potenziali aderenti

Statuto/Regolamento, Nota informativa, Progetto esemplificativo standardizzato
A favore del mercato (trasparenza)

Bilancio, Nota informativa
Volontaria
l’insieme integrato e coerente di strumenti, messaggi e canali ulteriori (siti, web, brochure ecc.) rispetto a quelli previsti
dalla comunicazione obbligatoria messi a disposizione dai fondi
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40
IV SEZIONE
L’Inps gestione ex Inpdap e
l’avvio di PERSEO
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Cosa fa l’Istituto
Il ruolo dell’Inps gestione ex Inpdap:
le attività obbligate
41
• Acquisisce le adesioni e ne gestisce eventuali aggiornamenti degli
elementi variabili
• Gestisce le posizioni individuali attraverso:
 l’acquisizione da uniemens di servizi e retribuzioni
 l’accantonamento e la rivalutazione delle quote di Tfr destinate a
Previdenza complementare
• Effettua i conferimenti – in quanto ente previdenziale - del montante
al Fondo alla cessazione dal servizio dell’aderente con soluzione di
continuità iscrittiva
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Il modulo di adesione:
Sezione dati dell’iscritto
42
Il modulo di adesione:
Sezione dati dell’attività lavorativa
43
43
Il modulo di adesione:
linea investimento
44
44
Il modulo di adesione:
Sezione dati dell’amministrazione
45
45
INVIA DMA
ADERENTE
DATORE
LAVORO
INPS
TRASMETTE ADESIONE CARTACEA
TRASMETTE ADESIONE CARTACEA
INVIA ADESIONE
CARTACEA
Adesione cartacea
FONDO
COMUNICA EVENTI
SOTTOSCRIVE ADESIONE
COMPLETA
ADESIONE
CONSEGNA
ADESIONE
COMPLETA
PORTALE
INPS
SERVIZI
AGLI
ENTI
FONDO
ATTIVA
ADESIONE
PRENOTA
ADESIONE
ADERENTE
TRASMETTE ADESIONE CARTACEA
DATORE
LAVORO
INVIA DMA
INVIA PRENOTAZIONE
Adesione online
TRASMETTE FLUSSO
TELEMATICO ADESIONI
PORTALE
FONDO
INPS
COMUNICA EVENTI
48
V SEZIONE
LE VALUTAZIONI E LE SCELTE DA FARE PER LA
PIANIFICAZIONE PREVIDENZIALE
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Elementi generali di valutazione per la convenienza
della previdenza complementare

Disponibilità del contributo datoriale
Nel caso in cui si scelga, infatti, di non aderire a previdenza complementare tale contributo non
è reso fruibile in alcun modo;

Deducibilità fiscale della contribuzione
La contribuzione è deducibile fiscalmente dal reddito complessivo del lavoratore, senza alcun
adempimento formale da sostenere;

Quota aggiuntiva dell’1,5%
Esclusivamente per i cosiddetti “optanti” iscritti alle gestioni Tfs dell’ex Inpdap è previsto il
versamento aggiuntivo della quota a carico dell’Inps - gestione ex Inpdap dell’1,5% sulla
retribuzione di riferimento del TFS

Rendimento, nel medio lungo periodo, presumibilmente superiore a quello del TFR
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
49
50
Facciamo due conti …
Lavoratore in TFR


Verso a Perseo

1% - il mio contributo

6,91% - il mio TFR
Ricevo

1% - contributo datore
In totale

Verso 7,91%

Ricevo 1%

Guadagno il 12,64%

Risparmio totale 8,91%
51
Facciamo due conti …
Lavoratore in IPS


Verso a Perseo

1% - il mio contributo

2% - il mio TFR
Ricevo

1% - contributo datore

1,2% - incentivo
In totale

Verso 3%

Ricevo 2,2%

Guadagno il 73,3%

Risparmio totale 5,2%
Gestione ex Inpdap
52
Inps – gestione ex Inpdap
Nucleo di Competenza Previdenza Complementare
Regione Veneto
Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
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