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anguilla - Water Explorer

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anguilla - Water Explorer
Salviamo le specie d’acqua
dolce a Battipaglia!!!!
ANGUILLA
ANGUILLA
RANA
BARBO
TROTA
SPECIE D’ACQUA DOLCE
• IL BARBO
• E’ un pesce d'acqua dolce appartenente alla
famiglia dei Ciprinidi, dell'ordine
Cypriniformes. E’ possibile trovarlo in quasi
tutti i fiumi e torrenti, raramente nei laghi,
predilige infatti le acque correnti e limpide,
con fondi ghiaiosi. In seguito ad immissioni è
ora presente anche in Italia centrale e
meridionale. Il barbo comune ha dieta
onnivora: si nutre di invertebrati, alghe,
portasassi, larve e non raramente di piccoli
pesci
SPECIE D’ACQUA DOLCE
• LA TROTA
• Le trote vivono nelle acque costiere e
interne fresche e chiare. La trota è un
predatore molto vorace, la cui dieta è
costituita da insetti, crostacei, pesci, rane,
vermi. Hanno corpo allungato, rivestito
di piccole squame, con capo di forma
conica e grande bocca. Presentano una
pinna adiposa, pinne ventrali arretrate e
pinna caudale a bordo diritto.
SPECIE D’ACQUA DOLCE
• L’ANGUILLA
• E’ una specie diffusa nelle acque dolci, salmastre e marine
In genere popola ambienti a corrente debole o assente
ma non si può escludere di trovarla in acque anche molto
mosse. I maschi stazionano spesso in acque salmastre
senza risalire i fiumi come invece fanno regolarmente le
femmine. Presenta un corpo allungato, subcilindrico,
serpentiforme; la pinna dorsale, di modesta altezza, è
allungata fino a unirsi alle pinne caudale Si nutre di
animali, sia vivi che morti. Caccia la notte o quando
l'acqua è molto torbida, anche in condizioni di piena,
affidandosi prevalentemente all'olfatto.
SPECIE D’ACQUA DOLCE
LA RANA
E’ una specie endemica dell'Appennino, dalla Liguria
centrale alla Calabria. Dimensioni fino a 7 - 7,5 cm,
Gola di colore scuro con al centro una linea
irregolare chiara, ai lati del muso dietro gli occhi ci
sono due striature scure. Sul dorso possono esserci
piccoli punti neri o a volte un disegno scuro come
una V capovolta. Durante l'inverno molti individui
vanno ad ibernarsi sotto le radici degli alberi, per
questo, insieme col fatto di trovarsi nei boschi ,
sono conosciute pure come "rane di terra". Come
tutte le altre rane si nutre per lo più di insetti e in
generale di tutto quello che riesce a catturare.
CAUSE DELL’INQUINAMENTO
IDRICO
• Esso è causato da numerosi e differenti fattori,
quali gli scarichi delle attività industriali e
agricole e delle normali attività umane che
giungono nei fiumi, nei laghi e nei mari.
LE CAUSE E GLI EFFETTI SULLA FAUNA
ITTICA
• Inquinamento industriale: quotidianamente vengono scaricate sostanze
inquinanti in quantità elevate da parte delle industrie, provocando danni
all'intero ecosistema acquatico.
• Inquinamento urbano: fa riferimento alle acque che derivano dagli
scarichi di abitazioni, uffici e altre strutture che se non vengono sottoposte
a trattamenti di depurazione andranno ad incidere nell'inquinamento
idrico.
• Inquinamento agricolo: deriva dall'utilizzo di fertilizzanti e pesticidi in
quantità notevoli, e inoltre dallo spandimento di liquami provenienti dagli
allevamenti.
• Inquinamento naturale: è una fonte di inquinamento quasi irrilevante.
Provocata da eventi atmosferici e stagionali, alluvioni e frane.
• Inquinamento da idrocarburi:è causato soprattutto dal petrolio che
fuoriesce dalle petroliere, danneggiate o naufragate, o che è presente
negli scarichi delle acque usate per lavare le cisterne petrolifere.
• Inquinamento termico:è un tipo di inquinamento che va diffondendosi
sempre più. Ne è causa l’eccessivo impiego dell’acqua per raffreddare gli
impianti delle industrie
PREVENZIONE
Ciò che viene richiesto non è di sopprimere totalmente
l’inquinamento, cosa impossibile per la società industriale, si
richiede solamente di ridurlo, di controllarlo e,
principalmente, di prevenirlo.
Potrebbe essere ridotto l’inquinamento del mare causato dal
rilascio di idrocarburi attraverso l’inserimento di attrezzature
appropriate che permettano di recuperare l’acqua utilizzata
per il lavaggio delle cisterne e che consentano altresì l’uso
come combustibile del restante idrocarburo; oppure si
potrebbe ricorrere a petroliere aventi serbatoi adatti al
contenimento e alla depurazione dell’acqua di lavaggio.
Sarebbe necessario evitare lo scarico di contenitori metallici di
scorie radioattive negli abissi oceanici vista la superficiale e
sintetica conoscenza della dinamica oceanica.
LE SPECIE D’ ACQUA
DOLCE A BATTIPAGLIA
BY MITICI MICI
ELEONORA P. & GAIA C.
I MITICI MICI
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