Live-club dove suonano Amy Winehouse e i Radiohead, luoghi
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Live-club dove suonano Amy Winehouse e i Radiohead, luoghi
Metropoli oltre il muro del suono LA BATTERSEA POWER STATION, ICONICA COPERTINA DI ANIMALS DEI PINK FLOYD. È DIVENTATA “PATRIMONIO NAZIONALE”. Live-club dove suonano Amy Winehouse e i Radiohead, luoghi “sacri” di Beatles e Pink Floyd (non vi ricorda un disco mitico questa centrale elettrica?), indirizzi cult dove fanno shopping le popstar... Pronte per uno scatenato, stilosissimo, polifonico music tour? foto e testi di CHIARA MEATTELLI F L A I R 0 4 . 2 011 • 179 Londra è troppo rock! 7 1 6 2 4 8 9 3 In giro come i fan 5 1. E 4. UNA TAPPA PER MUSICOFILI: ROUGH TRADE, 1500 MQ DI DISCHI E LIBRI, CON CAFFÉ BAR PER “DEGUSTARE” I NUOVI CD, A BRICK LANE; 2. HEDDON STREET, AL NUMERO 22: QUI, DOVE È STATA SCATTATA LA COVER DI ZIGGY STARDUST, CONTINUANO AD ARRIVARE FAN DI DAVID BOWIE A FARSI LA “FOTO RICORDO”; 3. IL DINGWALLS, STORICO LOCALE SU REGENT’S CANAL: SARÀ UNA DELLE TAPPE DI CAMDEN CRAWL, DUE GIORNI DI CONCERTI NO-STOP (30/4 E 1/05); 5. LA FACCIATA DEL GROUCHO, IL CLUB SUPER ESCLUSIVO FREQUENTATO DA MARK RONSON E KATE MOSS; 6. ABBEY ROAD: LE STRISCE PEDONALI RITRATTE SULLA MITICA COPERTINA DEI BEATLES SONO DIVENTATE ANCH’ESSE “PATRIMONIO NAZIONALE”; 7. BRICK LANE: LA VIA AMATA DAI NUOVI ROCKER, A EAST LONDON; 8. UN MUSICISTA IMPROVVISA UN LIVE ON THE ROAD; 9. UNO DEI NEGOZI VINTAGE “BATTUTI” DALLE CELEB’ PER LO SHOPPING: È BEYOND RETRO, AL 110-112 DI CHESHIRE STREET; 10. UNA “POSTAZIONE D’ASCOLTO” DA FOPP (1, EARLHAM STREET); 11. LA FACCIATA DI LIBERTY, IL DEPARTMENT STORE PIÙ ANTICO DI LONDRA, CHE PROPORRÀ LA COLLEZIONE “LIBERTY ROCK”, DISEGNATA DA MUSICISTI. 11 10 Location-leggenda LA COVER DI ZIGGY STARDUST DI DAVID BOWIE: IL LUOGO DELLA FOTO È SEMPRE AFFOLLATO DI FAN DEL “DUCA BIANCO”. ondra chiama, suona, “annega” ancora e sempre nella foga rock&glam: citando i Jam di In the City, è la metropoli “sonora” e palpitante «dei volti scintillanti di ventenni che vogliono parlarti di giovani idee. Che farai meglio ad ascoltare». Dalle sale da ballo degli inizi ’900, a Jimi Hendrix, che in dieci giorni nella capitale inglese riscuoteva la popolarità negatagli in anni d’America, i palcoscenici londinesi restano ancora oggi la vetrina più importante per le band di tutto il mondo. Il sound è diffuso ovunque: ex teatri, pub, appartamenti privati, grandi arene e chiese, sia sconsacrate che funzionanti. E poi ci sono i palchi “incandescenti”, con tanta di quella storia da essere proclamati patrimonio nazionale, come il 100 Club, minuscolo locale la cui entrata “lillipuziana” è nascosta dal caos di Oxford street (si trova appunto al civico 100). Quando, mesi fa, minacciavano di chiuderlo, è scoppiata una rivolta, dei fan ma anche di rocker come Ronnie Wood e Paul McCartney, che per sostenerlo si sono esibiti lo scorso dicembre proprio lì, a pochi centimetri da una folla scatenata e ululante. Con gli interni rosso fuoco, le mura tappezzate di fotografie degli innumerevoli artisti che ne hanno calcato il palco —da Louis Armstrong a Sex Pistols e White Stripes — oggi il 100 Club continua a “pompare” musica dal vivo sette giorni a settimana. a, a differenza degli anni ’70, il centro — o meglio, il West End — non è più la magnetica, esclusiva scena rock della città: nel solo quartiere di Camden Town si possono contare una cinquantina di live-club. Volete esplorarli tutti? Basta acquistare un biglietto del Camden Crawl: tre giorni di concerti nostop (dal 30/04 al 1/05), con il pubblico che fa zapping da un locale all’altro. Dal Dingwalls, che dal mercato si L M 182 • F L A I R 0 4 . 2 011 affaccia sul Regent’s Canal, al Barfly, dove di recente la “superstilosa” Anna Calvi, l’artista rivelazione del 2011, nata nel Sud ovest di Londra da padre italiano, ha presentato l’omonimo disco di debutto. Nel circuito c’è anche l’Hawley Arms, piccolo pub in Castlehaven road, a pochi metri dalla High street, frequentato perlopiù da musicisti. Tra i regulars, ci sono Amy Winehouse e Johnny Borrell dei Razorlight, con qualche “puntatina” di Pete Doherty. «Chi ha voglia di suonare si fa avanti: qui dentro, quasi tutti i concerti sono improvvisati», dice il manager del pub dove lo scorso ottobre, a sorpresa, la Winehouse è salita sul piccolo palco. Un vero colpo di fortuna per i presenti: in genere si esibisce due vie più in là, alla Roundhouse (anch’essa parte del Camden Crawl), leggendaria “venue” dalla struttura circolare, ex rimessa per treni, dove hanno suonato anche i Doors e Jimi Hendrix. Il prossimo 12 maggio ospiterà uno degli show più attesi nella scena indie, gli Explosions in the Sky: band texana dal suono etereo, scandito da chitarre elettriche orchestrate con potenza cinematografica. La Roundhouse, che dal 2010 ha creato anche una propria etichetta, è stata “elevata” a Grade II listed, ovvero luogo d’interesse storico protetto dallo Stato, proprio come le strisce pedonali di Abbey Road (di fronte agli Abbey Road Studios, immortalate nell’album-leggenda dei Beatles nel 1969), che dallo scorso dicembre, godono della stessa “laurea”. apita spesso, a Londra, di trovarsi in mezzo al set di copertine-leggenda. È al civico 23 di Heddon street, piccola traversa di Regent street, a due passi da Piccadilly Circus, che nel 1972 David Bowie posa in versione “alter ego marziano” per The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars. Tra furti C Londra è troppo rock! di fan, case d’asta e operazioni di restauro, oggi non resta nessuno degli oggetti immortalati nella cover. Ma è pur sempre un luogo di culto: «Bowie conserva a casa montagne di foto di amatori che imitano la sua stessa posa», dice David Sinclair, il critico musicale che nel 2003 visitava la via insieme al Duca Bianco. Chissà invece chi è stato ad emulare la copertina di Animals dei Pink Floyd, quando una notte d’autunno del 2006, un maiale gonfiabile ha troneggiato sopra le ciminiere della Battersea Power Station, la centrale elettrica a carbone, nel sud-ovest di Londra. Dopo venticinque anni di disuso, e quasi altrettanti tentativi di convertirla in spazio utile (indimenticabile il concerto di Paul Weller, ex leader dei Jam, nel 1997), la centrale di Battersea, altro “monumento storico inglese”, è stata ora acquistata da Real Estate Opportunities: diventerà fonte d’energia rinnovabile, oltre che luogo cult per eventi. er gli appassionati di musica, una tappa di pellegrinaggio è il nuovo negozio della Rough Trade, storica etichetta discografica londinese, aperto nel 2007 a Brick Lane. Sono 1.500 metri quadri di cd, vinili, libri ma anche caffé bar, palco per showcase (vi hanno suonato dai Radiohead agli Hot Chip), spazio per mostre e persino un parcheggio “verticale” per biciclette. Se la missione è invece solo comprare musica al miglior prezzo possibile, Fopp (1, Earlham Street), tra Covent Garden e Soho, apparirà come un miraggio: offre cd, dvd, libri a partire da due sterline. Ma l’anima rock’n’roll di Londra vibra anche negli outfit fantasiosi che s’incrociano per strada: una passeggiata domenicale per Brick Lane sembra la sfilata del “modern day beatnik”. Nel quartiere, che si trova a East London, c’è infatti una concentrazione di boutique e negozi vintage, come P Beyond Retro (con uno shop anche in centro, al 58 di Great Marlborough street): tra i clienti, le nuovissime rock band locali, come The Vaccines, e star come Kate Nash e Peach Geldof. Ma anche un department store di lusso come Liberty, il più antico di Londra, situato alle porte di Carnaby street, in un edificio stile Tudor, ha un’anima “stereofonica”. Accanto a Marc Jacobs, Margiela, Rock Owen, Vivienne Westwood, sarà disponibile per l’autunno-inverno 2011/2012, una collezione tessuti che si chiamerà Liberty Rock, con stampe in parte create da musicisti e in parte ispirate da titoli di canzoni e copertine di album. A produrre disegni originali per quest’edizione speciale, insomma, sono stati “stilisti” decisamente fuori schema: il geniale polistrumentista e produttore Edwyn Collins, la rockstar svedese Emilia De Poret e Graham Coxon, il chitarrista dei Blur. Inoltre, c’è il contributo di artisti correlati al mondo della musica come Storm Thorgeston, autore delle cover dei Pink Floyd, Animals inclusa, e la celebre fotografa rock Jill Furmanovsky. a Londra sofisticata vive anche nei posh club patinati di Mayfair e Soho. Un nome su tutti: il Groucho (al 45 di Dean Street) con clienti come Mark Ronson, Lily Allen, ma anche attori e celebrities come Jude Law, Kate Moss o Robert Downey Jr., di passaggio in città. L’esclusivissimo club è il posto perfetto per una cena o un drink aftershow, nel cuore della notte, quando gran parte dei locali sono chiusi: conta tre bar, due ristoranti, sfarzose meeting room e venti camere da letto. Spesso è davanti ad un cocktail o durante una partita a biliardo che nascono imprevedibili collaborazioni artistiche. Attenzione però: per entrare bisogna essere soci, o quantomeno conoscere la persona giusta... L Concerti & club IL CONCERTO DEI KASABIAN ALLA ROUNDHOUSE, EX RIMESSA PER TRENI DOVE SI SONO ESIBITI ANCHE I DOORS E JIMI HENDRIX. PAUL MCCARTNEY “LIVE” SUL PALCO DEL 100 CLUB, UN MINUSCOLO LOCALE IN OXFORD STREET, DOVE SI SUONA SETTE GIORNI SU SETTE.