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Compito di realtà: ALUNNI SPAZIALI

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Compito di realtà: ALUNNI SPAZIALI
COMPITO DI REALTÀ:
ALUNNI SPAZIALI
ARIANNA TESCARI
I.C. COSSATO (BI)
TEMATICHE TRASVERSALI
DIDATTICA PER COMPETENZE
COMPITO DI REALTA’: attività che
richiede agli alunni di utilizzare le
loro competenze in contesti nuovi
e complessi
VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE
AMBIENETE DI APPRENDIMENTO
CON PARTICOLARE RIFERIMENTO…
…ALLE SEGUENTI PARTI DELLE INDICAZIONI NAZIONALI :




Favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere il gusto per la ricerca di
nuove conoscenze. In questa prospettiva, la problematizzazione svolge una funzione
insostituibile: sollecita gli alunni a individuare problemi, a sollevare domande, a
mettere in discussione le conoscenze già elaborate, a trovare appropriate piste
d’indagine, a cercare soluzioni originali.
Incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo
individuale. La dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo.
Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di «imparare ad
apprendere». Riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie adottate per superarle,
prendere atto degli errori commessi, ma anche comprendere le ragioni di un insuccesso,
conoscere i propri punti di forza, sono tutte competenze necessarie a rendere l’alunno
consapevole del proprio stile di apprendimento e capace di sviluppare autonomia nello
studio.
Realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e
allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Il laboratorio, se
ben organizzato, è la modalità di lavoro che meglio incoraggia la ricerca e la
progettualità, coinvolge gli alunni nel pensare, realizzare, valutare attività
vissute in modo condiviso e partecipato con altri, e può essere attivata sia nei
diversi spazi e occasioni interni alla scuola sia valorizzando il territorio come
risorsa per l’apprendimento.
RIFERIMENTI ALLE CHIAVI DI CITTADINANZA
EUROPEE
Imparare a
imparare
La competenza in
campo scientifico
La comunicazione
nella madrelingua
Le competenze
sociali e civiche
COMPITO
DI REALTA’:
ALUNNI
SPAZIALI
Il senso di
iniziativa e
l’imprenditorialità
• L’attività è stata proposta alla classe quinta della scuola primaria di Mottalciata (Bi)
DISCIPLINE COINVOLTE
SCIENZE
COMPITO
DI REALTA’:
ALUNNI
SPAZIALI
ARTE E
IMMAGINE
E NELLO SPECIFICO…
ITALIANO
SCIENZE
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
• L’alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il
mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede
succedere.
• Esplora i fenomeni con un approccio scientifico: con l’aiuto
dell’insegnante, dei compagni, in modo autonomo, osserva e descrive
lo svolgersi dei fatti, formula domande, anche sulla base di ipotesi
personali, propone e realizza semplici esperimenti.
• Individua nei fenomeni somiglianze e differenze, fa misurazioni,
registra dati significativi, identifica relazioni spazio/temporali.
• Individua aspetti quantitativi e qualitativi nei fenomeni, produce
rappresentazioni grafiche e schemi di livello adeguato, elabora
semplici modelli.
• Trova da varie fonti (libri, internet, discorsi degli adulti, ecc.)
informazioni e spiegazioni sui problemi che lo interessano.
NODI CONCETTUALI E
OBIETTIVI DISCIPLINARI
OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO
• Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti,
rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo.
ARTE E IMMAGINE
•
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
NODI CONCETTUALI E
OBIETTIVI DISCIPLINARI
L’alunno utilizza le conoscenze e le abilità relative al linguaggio
visivo per produrre varie tipologie di testi visivi e rielaborare in
modo creativo le immagini con molteplici tecniche, materiali e
strumenti.
ESPRIMERSI E COMUNICARE
• Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti
grafici, plastici, pittorici e multimediali.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
• Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti
presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi formali, utilizzando le
regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio.
ITALIANO
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE
COMPETENZE
NODI CONCETTUALI E
OBIETTIVI DISCIPLINARI
• L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione
di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e
formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile
adeguato alla situazione.
• Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne
individua il senso globale e le informazioni principali, utilizzando
strategie di lettura adeguate agli scopi.
• Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti
informazioni utili per l’apprendimento di un argomento dato e le
mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione
orale; acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
• Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati
all’esperienza e alle diverse occasioni di scrittura che la scuola offre;
rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
• Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e
quelli di alto uso; capisce e utilizza i più frequenti termini specifici
legati alle discipline di studio.
• Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche
e caratteristiche del lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche
sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
• Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze
fondamentali relative all’organizzazione logico-sintattica della frase
semplice, alle parti del discorso (o categorie lessicali) e ai principali
connettivi.
ASCOLTO E PARLATO
• Interagire in modo collaborativo in una conversazione, in una
discussione, in un dialogo su argomenti di esperienza diretta,
formulando domande, dando risposte e fornendo spiegazioni ed
esempi.
• Formulare domande precise e pertinenti di spiegazione e di
approfondimento durante o dopo l’ascolto.
LETTURA
• Leggere e confrontare informazioni provenienti da testi diversi per
farsi un’idea di un argomento, per trovare spunti a partire dai quali
parlare o scrivere.
• Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza
(compresi moduli, orari, grafici, mappe, ecc.) per scopi pratici o
conoscitivi, applicando tecniche di supporto alla comprensione (quali,
ad esempio, sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e
schemi, ecc.).
SCRITTURA
• Realizzare testi collettivi per relazionare su esperienze scolastiche e
argomenti di studio.
• Produrre testi sostanzialmente corretti dal punto di vista ortografico,
morfosintattico, lessicale, rispettando le funzioni sintattiche dei
principali segni interpuntivi.
ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO
• Comprendere e utilizzare parole e termini specifici legati alle discipline
di studio.
ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA
LINGUA
• Conoscere le fondamentali convenzioni ortografiche e servirsi di
Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti,
rielaborandoli anche attraverso giochi col corpo per rivedere la
propria produzione scritta e correggere eventuali errori.
PRECONDIZIONI
• L’attività è stata proposta ad una classe abituata a:
• lavorare in modo cooperativo
• affrontare gli argomenti disciplinari attraverso l’approccio
della problematizzazione
PREREQUISITI DEGLI ALUNNI
• Il compito è stato assegnato dopo che gli alunni, guidati
dall’insegnante, hanno svolto ricerche (su testi di vario genere
e utilizzando la LIM) per approfondire le conoscenze in merito
al Sole, al pianeta Terra e alla Luna.
• Si sono inoltre confrontati in merito alla domanda:
L’uomo può vivere su altri pianeti? Perché?
RISULTATI ATTESI
FINE ULTIMO
DELL’ATTIVITA’
Ci si aspetta che gli alunni
riescano a collaborare in
maniera proficua, mettendo
in campo tutte le loro migliori
qualità, capacità e
competenze, per raggiungere
l’obiettivo di descrivere alcuni
pianeti a loro sconosciuti,
utilizzando un metodo di
studio e un linguaggio
adeguati, e acquisendo
sempre nuove conoscenze.
OBIETTIVO
SPECIFICO
DELL’ATTIVITA’
SETTING DELL’AULA
• Il gruppo classe, composto da 14 alunni, ha svolto l’attività nella
propria aula, una stanza di dimensioni relativamente ridotte.
Pertanto gli allievi hanno potuto spostare i banchi e la cattedra
come meglio credevano, per cercare la collocazione a loro più
congeniale (alcuni hanno unito i banchi e li hanno usati come
appoggio, altri hanno preferito lavorare sul pavimento).
• In aula è collocata una LIM a disposizione degli alunni.
ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO CLASSE
La classe è stata divisa dall’insegnante in 4 gruppi di 3 o 4
componenti.
COMPITO ASSEGNATO AGLI ALUNNI
La settimana precedente allo svolgimento dell’attività gli alunni sono
stati invitati a procurarsi autonomamente (a casa, in biblioteca…) il
materiale necessario per svolgere il seguente compito di realtà:
DESCRIVI AI TUOI COMPAGNI DI SCUOLA:
•
•
•
•
MERCURIO E SATURNO (gruppo 1)
VENERE E URANO (gruppo 2)
MARTE E NETTUNO (gruppo 3)
GIOVE E PLUTONE (gruppo 4)
MATERIALE A DISPOSIZIONE
-il materiale che vi siete procurati
-libri della biblioteca scolastica
-LIM
-sito consigliato: AntonioGramsci.com
-cartelloni, fogli di cartoncino colorato o tutto ciò che è reperibile a scuola
TEMPO A DISPOSIZIONE: 2,5 ore per la realizzazione, 1 ora per il confronto
FASI DI LAVORO
FASE 1.
L’insegnante ha invitato gli alunni a raggrupparsi seguendo le indicazioni
fornite in precedenza e a predisporre il materiale che ognuno si era
procurato.
FASE 2.
La docente ha proiettato alla LIM la consegna del compito di realtà,
rileggendo le varie indicazioni e accertandosi che tutti gli allievi le
avessero comprese.
FASE 3.
L’insegnante ha invitato gli alunni a cominciare il lavoro,
disponendosi liberamente nell’aula. Inoltre ha ricordato loro che non
poteva essere richiesto il suo intervento se non per richiedere
materiale della scuola (cartoncini, stoffe…e tutto ciò che poteva
essere gestito solo da una docente) di supporto alle loro attività, e
che il prodotto consegnato al termine del lavoro doveva essere
frutto di una collaborazione tra tutti i membri del gruppo.
DOPO QUESTE PRIME FASI DI LAVORO, L’INSEGNANTE HA
ASSUNTO ESCLUSIVAMENTE IL RUOLO PASSIVO DI
OSSERVATORE:
GIRA PER L’AULA ESAMINANDO GLI ATTEGGIAMENTI E
L’OPERATO DI OGNI BAMBINO, SENZA ESPRIMERE COMMENTI
O DARE CONSIGLI.
GLI ALUNNI SONO INVECE DIVENTATI I PROTAGONISTI ATTIVI
DELL’ATTIVITA’.
FASE 4.
Consegna del prodotto: allo scadere del tempo stabilito (2 ore e
mezza), i quattro gruppi hanno consegnato i seguenti prodotti:
GRUPPO 1
SATURNO E MERCURIO
Il risultato di questo lavoro è
stato penalizzato dalle
dinamiche createsi nel
gruppo per:
-assenza di un membro
-presenza di un alunno con
difficoltà che si è dimostrato
collaborativo solo per metà
del tempo e per il resto è
stato fonte di continua
distrazione
GRUPPO 2
VENERE E URANO
Due membri del gruppo non
avevano portato il materiale
necessario.
I bambini hanno deciso di
inserire al centro del pannello
un elemento puramente
decorativo, motivando la
scelta come strategia per
attirare l’attenzione dei
compagni e rendere più
divertente l’approccio
all’argomento.
Gruppo 3
MARTE E NETTUNO
Nessuna nota
particolare da segnalare
Gruppo 4
GIOVE E PLUTONE
E’ il gruppo che si è procurato più materiale (compresi i
modellini dei pianeti fatti con la carta igienica) e ha saputo
proporre varie tipologie di esposizione, per rendere il lavoro
comprensibile a più persone.
FASE 5.
Ad ogni alunno è stato somministrato un questionario scritto di
autovalutazione.
FASE 6.
Il gruppo classe si è riunito per confrontarsi sui prodotti realizzati.
L’insegnante ha invitato gli alunni a dichiarare aspetti positivi e
negativi dei vari lavori realizzati dai compagni; a queste
osservazioni ogni gruppo ha avuto modo di ribattere esponendo
le scelte operate.
IN QUESTA FASE IL DOCENTE HA RIPRESO AD AVERE IL RUOLO
ATTIVO DI MEDIATORE DURANTE IL CONFRONTO.
STRUMENTI DI VALUTAZIONE
Il compito di realtà permette di valutare il livello di
competenze acquisite ed utilizzate da ogni alunno.
Per fare ciò l’insegnante ha a sua disposizione 3
strumenti:
1. Griglia di osservazione del processo
2. Griglia di osservazione del prodotto (Rubrica
Valutativa)
3. Autobiografia
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DEL PROCESSO
ALUNNO
…………………………………
…………………………………
Rispetto dei ruoli
all’interno del
gruppo
Livello di
collaborazione
Essere in grado
di fare proposte
divergenti
Essere in grado
di fare proposte
funzionali
Capacità di
reperire e
utilizzare da soli
gli strumenti
necessari
Rispetto delle
fasi del lavoro
Portare a termine
la consegna
assegnata
NON
SUFFICIENTE
SUFFICIENTE
SCARSO
BUONO
MOLTO BUONO
OTTIMO
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE DEL PRODOTTO (RUBRICA VALUTATIVA)
Alunno
……………………………………
LIVELLO
INIZIALE
LIVELLO
BASE
LIVELLO
INTERMEDIO
L’alunno ha compreso la consegna, creando un
prodotto adatto ad essere utilizzato per
descrivere caratteristiche e curiosità dei vari
pianeti.
L’alunno ha saputo rielaborare le proprie
conoscenze in vista del compito richiesto,
arricchendo l’opera creata con:
Nozioni, immagini e didascalie adeguate
Mappe chiare e complete
L’alunno ha saputo reperire e utilizzare
strumenti, anche quelli meno conosciuti.
LIVELLO AVANZATO: l’operato dell’alunno corrisponde ai risultati attesi.
LIVELLO INTERMEDIO: l’operato dell’alunno richiede talvolta l’intervento di sostegno dei compagni.
LIVELLO BASE: l’operato dell’alunno dipende in buona parte dalla giuda dei compagni.
LIVELLO INIZIALE: l’alunno opera solo se guidato dall’insegnante o dai compagni.
LIVELLO
AVANZATO
AUTOVALUTAZIONE
Questo strumento di valutazione assolve a due funzioni:
• Consente alla docente di poter valutare in modo completo i processi attuati dagli
alunni, anche dal loro punto di vista.
• Permette agli allievi di operare una metacognizione sul proprio operato.
Pertanto agli alunni viene somministrato il seguente questionario (orale o scritto):
1. Con chi hai lavorato?
2. Tutti i membri del gruppo hanno collaborato?
3. Qualcuno si è imposto con prepotenza? Se sì, chi?
4. Qualcuno non ha collaborato? Se sì, chi?
5. Il risultato ottenuto ha raggiunto le tue aspettative? Sei soddisfatto?
6. Proporresti delle modifiche?
7. Tutti hanno collaborato portando il materiale necessario?
8. Quali difficoltà hai incontrato?
9. Ti è piaciuto lavorare in questo modo?
10. Secondo te, a cosa è servito questo lavoro?
AUTOVALUTAZIONE DELL’ESPERIENZA: RIFLESSIONI
•
PUNTI DI FORZA: il compito di realtà è un’attività molto gradita dagli alunni, perché si
discosta dalla classica lezione frontale, permettendo loro di apprendere in modo attivo e
divertente.
•
PUNTI DI DEBOLEZZA: non rilevati
•
PROPOSTE DI MODIFICA PER UNA RIPETIZIONE NEL FUTURO: permettere agli alunni di
presentare realmente i lavori ai compagni di classe quarta (come da loro richiesto)
•
ELEMENTI FAVORENTI: gli alunni erano abituati a lavorare in gruppo e a costruire mappe.
•
ELEMENTI OSTACOLANTI: scarsità di tempi, ambienti e strumenti multimediali a
disposizione.
•
ESPORTABILITA’: il compito di realtà è un’attività proponibile ad alunni di ogni ordine e
grado di scuola, e permette di valutare la maturazione di più competenze, sia relazionali
che disciplinari.
MAPPE RIASSUNTIVE DELLA STRUTTURA DELL’ATTIVITA’
TEMPI:
2 ore e mezza per lo
svolgimento dell’attività
1 ora per il confronto finale
SCOPO: valutare la
maturazione di
competenze
COMPITO DI
RELTA’:
DESTINATARI: classe
quinta primaria
ALUNNI
SPAZIALI
Competenze chiave di
CITTADINANZA
Competenze disciplinari di
scienze, italiano e arte e
immagine
lavoro di gruppo
METODOLOGIA
Problem solving
Griglia per l’osservazione
del PROCESSO
STRUMENTI DI
VALUTAZIONE
Griglia per l’osservazione
del PRODOTTO
AUTOVALUTAZIONE
1. DVIVSIONE IN
GRUPPI E
PREDISPOSIZIONE DEL
MATERIALE
2. CONSEGNA DEL
COMPITO DI REALTA’
3. SVOLGIMENTO
DELL’ATTIVITA’
COMPITO DI REALTA’:
ALUNNI SPAZIALI
FASI DI LAVORO
4. CONSEGNA DEL
PRODOTTO
5.
SOMMINISTRAZIONE
DEL QUESTIONARIO DI
AUTOVALUTAZIONE
6. PRESENTAZIONE DEI
PRODOTTI E
CONFRONTO TRA GLI
ALUNNI
Fly UP