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Dichiarazione universale dei Diritti umani

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Dichiarazione universale dei Diritti umani
La violenza
FEMMINICIDIO
Sin dalla preistoria,la donna ricopriva nella società un ruolo secondario e veniva
vista dagli uomini come uno strumento utile solo alla riproduzione. Soltanto nel
1900,le donne presero coscienza della propria posizione e iniziarono a protestare
attraverso colorate manifestazioni di piazza cui obiettivi erano la società
maschilista e sessista del tempo: una società che divideva ruoli e funzioni secondo
il sesso e privilegiava in ogni campo l’uomo,relegando la donna alla procreazione
dei figli.
Purtroppo le violenze sia di tipo fisiche
che psicologiche sono all’ordine del
giorno. In Oriente,ad esempio,per
“crimini d’onore “ le donne vengono
addirittura lapidate nelle piazze
pubbliche da tutta la famiglia.
E viene automatico chiedersi:
-Può la buona reputazione dei genitori
essere più importante per loro della vita
della loro stessa figlia?
-Può un marito sentire tanto offesa la sua
virilità per un tradimento da ritenere
necessaria l’eliminazione della donna che
l’ha umiliato?
Possiamo prendere in
considerazione anche la nostra
terra,l’Italia. Fino a non molti
anni fa, l’uomo che uccideva la
moglie o la fidanzata
“per gelosia” poteva contare su
un’attenuante giuridica: il
movente d’onore,grazie alla
quale se la cavava con pochi
giorni di prigione.
La sanzione prevista andava dai 3 ai 7
anni,”la stessa che si da a chi da fuoco ad
un motorino: quindi la donna come uno
scooter”. Ancora oggi le stragi di violenza
maschile sulla donna vengono codificate
dalla cronaca con le parole ‘’omicidio
passionale,d’amore,raptus,momento di
gelosia’’,quasi a testimoniare il bisogno
di dare una giustificazione a qualcosa
che in realtà è mostruoso.
Ma cosa si può fare per contrastare
questo terribile e crescente
fenomeno radicato nella nostra
cultura? Qualcosa è stato fatto, negli
ultimi tempi in particolare: oltre alla
nascita dei centri anti violenza, di
case-rifugio,in occidente è stato
introdotto il reato di
‘’femminicidio’’, con il quale si tenta
di passaere il messaggio che
uccidere una persona perché ci si
ritiene proprietari del suo corpo,
della sua vita, della sua libertà, è
una aggravante giuridica, e non più
un’attenuante.
Recentemente le ricerche psicologiche hanno dato rilievo ad una forma
di violenza contro le donne molto diffusa, il cosiddetto stalking, cioè il
comportamento, prevalentemente maschile, caratterizzato da
persecuzione reiterata, molestie asfissianti, appostamenti,
intromissione nella vita privata verso una persona generalmente di
sesso opposto. La violenza sulle donne non è naturalmente soltanto un
problema italiano. Secondo i dati dell’organizzazione Mondiale della
Sanità almeno una donna su cinque ha subito abusi fisici o sessuali da
parte di un uomo nel corso della propria esistenza.
La violenza sulle donne non è
naturalmente soltanto un problema
italiano. Secondo i dati
dell’organizzazione Mondiale della
Sanità almeno una donna su cinque ha
subito abusi fisici o sessuali da parte di
un uomo nel corso della propria
esistenza.
Il primo passo da compiere, quindi,
sarebbe quello di cercare di modificare
le culture dove il maschio ha ancora
una posizione dominante e troppi
privilegi da difendere. Compito non
facile se non impossibile, laddove c’è
chiusura mentale e adesione totale ai
dogmi della tradizione.
LA LEGALITA’
ADOLESCENZA E COMPORTAMENTI A RISCHIO
Che cosa accomuna un adolescente che si riduce ostinatamente al
digiuno e un giovane che rischia la vita sfrecciando con l’automobile
ad altissima velocità? O ancora,un gruppo di amici che si diverte a
compiere atti vandalici o chi abusa di sostanze psicoattive come
alcool o altre droghe? Tutte queste condotte sono definite
comportamenti adolescenziali a rischio, in quanto hanno la
caratteristica comune di poter compromettere nell’immediato o a
lungo termine il benessere fisico,psicologico,e sociale dell’individuo.
Aldilà della specifica forma con cui si
esprimono,questi comportamenti,rimandano
a problematiche comuni dell’adolescenza:
non devono essere intese come azioni prive
di senso o la conseguenza di cieca imitazione
o il frutto di un’insufficiente conoscenza del
pericolo, ma rappresentano delle modalità
dotate di senso utilizzate da numerosi
adolescenti, in uno specifico momento della
loro vita e in un particolare contesto, per
raggiungere scopi personali e sociali
significativi per lo sviluppo individuale.
L’adolescenza rappresenta un momento
della vita potenzialmente critico per
l’individuo:
-La graduale emancipazione dei genitori
- la ricerca di nuovi modelli
È un processo che genera facilmente
inquietudine emotiva e
disorientamento perché determina la
perdita di quei riferimenti stabili su cui il
soggetto si è sostenuto durante tutta
l’infanzia e la necessità di impegnarsi a
costruire un personale progetto di vita.
L’adolescenza rappresenta un
momento della vita
potenzialmente critico per
l’individuo:
-La graduale emancipazione dei
genitori
- la ricerca di nuovi modelli
È un processo che genera
facilmente inquietudine emotiva
e disorientamento perché
determina la perdita di quei
riferimenti stabili su cui il
soggetto si è sostenuto durante
tutta l’infanzia e la necessità di
impegnarsi a costruire un
personale progetto di vita.
La sofferenza dell’adolescente può
assumere forme e direzioni diverse,
a seconda delle caratteristiche
della sua personalità e dalla
possibilità di fruire di un supporto
adeguato da parte del proprio
ambiente di appartenenza.
Una modalità attraverso cui il
giovane può esprimere il disagio:
Abuso di alcool e droghe
Digiuno.
L’intervento educativo richiede un’azione preventiva centrata sulle funzioni
attenta al significato e ai vantaggi che gli adolescenti traggono dai
comportamenti a rischio.
Occorre lavorare affinché il giovane ottenga gli stessi obiettivi di sviluppo senza
mettere in pericolo la propria salute e benessere e favorire il ricorso ad altri
comportamenti che possono svolgere funzioni positive.
TERRA DEI FUOCHI
La locuzione’’ terra dei fuochi’’ individua una vasta area situata
nell’italia meridionale,tra le province campane di Napoli e
Caserta ,caratterizzata dalla forte presenza di rifiuti tossici e
soprattutto di numerosi roghi di rifiuti,da cui l’appellativo.
Da sempre l’uomo, davanti alle tante
difficoltà della vita, ha cercato sempre di
evadere e addirittura di rifugiarsi in un
mondo sereno, in cui potesse
dimenticare le ansie quotidiane e cosi
sfuggire alle paure, alle angosce che lo
assillano e lo perseguitano. Questo posto
è stato sempre la propria casa,ma
purtroppo,da un po’ di tempo a questa
parte,noi Campani,abitanti della
cosiddetta “terra dei fuochi”,non
possiamo più fare riferimento a questa
sorta di riparo poiché un mix costituito
da interessi criminali e indifferenza delle
istituzioni ha soffocato totalmente la
popolazione,posta nella propria casa,al
potere dei boss e all’aggressione di
patologie devastanti come l’incridebile
aumento di malattie come
tumori,leucemie tra bambini,e infezioni
respiratorie.
Un tempo le parole vita,salute e ambiente,avevano un significato di
proliferazione,di dignità mediterranea,oggi,invece,indicano una regione,cioè
la Campania e precisamente le due province di Napoli e Caserta,ridotte al
degrado ambientale dovuto alla delinquenza,alla criminalità organizzata,la
quale,non curandosi del proprio territorio e preferendo lo sporco ed
egoistico guadagno,ha contribuito a riempire i campi di sostanze altamente
tossiche a tal punto da contaminare anche le falde acquifere e di
conseguenza,gli ortaggi e la verdura che,naturalmente,ha portato ad un
aumento della mortalità,tanto da essere chiamato da molti ‘’triangolo della
morte’’
Tutto è iniziato anni
addietro,anche se la verità è uscita
nel 1997,quando il camorrista
Schiavone,dopo il suo
arresto,ha,nelle vesti di
pentito,evidenziato la situazione
del sottosuolo campano.
Lo stato naturalmente,ha tentato
di insabbiare il tutto per evitare
onerose bonifiche,o forse perché
aveva sottovalutato la reale gravità
del problema,tentando di
tamponare le varie emergenze
rifiuti che si sussedivano nel corso
del tempo,non dando però alcun
intervento risolutivo.
Di recente tutta questa situazione è venuta fuori
dopo delle dichiarazioni e delle indagini che hanno
mostrato lo stato della nostra terra. Molti hanno
sostenuto che il problema dei rifiuti tossici,sia il
risultato di un patto tra la criminalità organizzata con
i vertici dello stato,con i servizi segreti e con la
massoneria,per favorire la salvaguardia dell’industria
nazionale. La domanda da porsi è se è giusto che per
salvaguardare l’economia dobbiamo essere sacrificati
noi, “noi” non solo nel senso di cittadini del “
Triangolo”, ma noi essere umani. Noi campani
eravamo abituati ad essere conosciuti come regione
di stragi, ma non pensavamo minimamente che una
tragedia ancora più grande si consumasse sotto i
nostri occhi, lentamente giorno per giorno.
Purtroppo per bonificare i territori ci vorranno dei
decenni,ma una cosa è sicura noi cittadini non ci
piegheremo e vogliamo credere un’ultima volta nelle
istituzioni sperando che si mobilitino in modo deciso
per bonificare il suolo e per far sì che un giorno, i
nostri figli possano dire che vivono non nel
“triangolo del terrore” ma nel territorio che dai
romani fu definito “pianura felix” poiché molto
fertile e fiorente.
La domanda da porsi è se è giusto che per salvaguardare l’economia dobbiamo essere
sacrificati noi, “noi” non solo nel senso di cittadini del “ Triangolo”, ma noi essere umani.
Noi campani eravamo abituati ad essere conosciuti come regione di stragi, ma non
pensavamo minimamente che una tragedia ancora più grande si consumasse sotto i
nostri occhi, lentamente giorno per giorno. Purtroppo per bonificare i territori ci
vorranno dei decenni,ma una cosa è sicura noi cittadini non ci piegheremo e vogliamo
credere un’ultima volta nelle istituzioni sperando che si mobilitino in modo deciso per
bonificare il suolo e per far sì che un giorno, i nostri figli possano dire che vivono non nel
“triangolo del terrore” ma nel territorio che dai romani fu definito “pianura felix” poiché
molto fertile e fiorente.
LIBERTA’ D’ ESPRESSIONE
<<Ogni individuo ha il diritto alla libertà di opinione e di espressione,incluso il diritto di non
essere molestato per la propria opinione e quello di cercare,ricevere e diffondere informazioni
e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere>>
Così recita l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei Diritti umani. A 60 anni dalla
promulgazione di questi principi,questo diritto ancora oggi è pero’ largamente disatteso. Linfa
vitale di ogni democrazia e di ogni sviluppo socio-economico durevole,l’informazione libera è la
prima minaccia per i regimi antidemocratici che sulla censura e sul controllo del consenso
fondano la propria sopravvivenza.
Così recita l’articolo 19 della Dichiarazione universale dei Diritti umani.
Tutte le legislazioni si basano sulla libertà di pensiero e di parola a meno
che,ovviamente,le idee di qualcuno non offendano gli altri. E’ un diritto e un
dovere,dunque,avere proprie idee e prendere posizione su argomenti
importanti che riguardano l’intera umanità. Spesso però si tende a
dimenticare questo concetto e insultare chi la pensa diversamente da noi.
Uno dei più grandi filosofi antichi,Socrate,basava
la sua ricerca filosofica sui dialoghi,durante i
quali,per portare il suo interlocutore alla verità
con l’ironia,demoliva i pregiudizi di colui con cui
parlava. Socrate riteneva infatti che i pregiudizi ci
portino ad avere idee sbagliate e che
difficilmente ci rendono aperti al dialogo inteso
come confronto di idee diverse che permettono
di raggiungere un’opione mediatrice. Tutti
dovremmo cercare di mettere da parte i nostri
preconcetti e dovremmo imparare un po’ di più
dai filosofi antichi.
Ci sono poi ovviamente idee che possono
essere più o meno giusto,ma la
caratteristica comune a tutte,quella di
essere discutibile. E’ fondamentale quando
si ha un’opinione essere in grado di
esprimerla adeguatamente,senza offendere
nessuno,bisogna poi ascoltare gli altri e
soprattutto avere il coraggio e la coerenza
di mettere in pratica ciò che si sostiene. Se
ci facciamo influenzare dalla massa e
sopprimiamo ciò che pensiamo,non saremo
mai in grado di mettere davvero in pratica i
concetti che esprimiamo,perché non ci
apparterranno mai davvero.
Ci sono poi ovviamente idee che possono
essere più o meno giusto,ma la caratteristica
comune a tutte,quella di essere discutibile. E’
fondamentale quando si ha un’opinione
essere in grado di esprimerla
adeguatamente,senza offendere
nessuno,bisogna poi ascoltare gli altri e
soprattutto avere il coraggio e la coerenza di
mettere in pratica ciò che si sostiene. Se ci
facciamo influenzare dalla massa e
sopprimiamo ciò che pensiamo,non saremo
mai in grado di mettere davvero in pratica i
concetti che esprimiamo,perché non ci
apparterranno mai davvero. Quando parliamo
di libertà d’espressione la prima cosa che salta
in mente è la libertà di stampa. Essa è una
delle garanzie che ogni Stato di
diritto,assieme agli organi d’informazione
dovrebbe garantire ai cittadini ad alle loro
associazioni,per assicurare l’esistenza della
libertà di parola e della stampa libera, con una
serie di diritti estesi principalmente. Il diritto
di libera stampa comprende anche i membri
delle agenzie di giornalismo.
IL PROGRESSO
La scienza è sempre stata una delle dottrine più importanti per l’evoluzione umana, capace
di rivelare all’uomo ciò che la sua intelligenza non sarebbe mai capace di immaginare. È
un’opinione ampiamente diffusa che la scienza si apriva di emozioni. In realtà la scienza
mira a vedere oltre. Essa ebbe origine in Europa, durante un periodo di profondi
cambiamenti, in cui la scoperta dell’America, la caduta di Costantinopoli e le scoperte di
Aristotele spinsero il mondo verso un desiderio comune di avere sotto controllo verità fino
ad allora indiscutibili e cercare risposte per le nuove domande che ne sorsero. Nacque cosi
lo studio di ciò che ci circonda,ciò che siamo e che saremo.
La scienza odierna vede
come principale
protagonista un’evoluzione
scientifica che sfocia in un
nuovo campo: quello della
tecnologia. “il progresso è
progresso solo se
raggiunge la popolazione”,
afferma Henry Ford.
Negli ultimi decenni, la
tecnologia, ha, infatti fatto
“ passi da gigante”
modificando, a poco a
poco, non solo il mondo
che ci circonda, ma anche
la nostra vita.
Nel 2013, il nostro pianeta ha conosciuto diverse “
rivelazioni scientifiche” che non sono molto note, ma
che potrebbero essere la chiave per un mondo ancora
più evoluto:
-Grazie alle rivelazioni del satellite Plank, ad esempio,
si è scoperto che la materia oscura è presente
nell’universo con il 20%, in più di quanto finora
stimato. Ciò significa che l’età dell’universo è di 13,82
miliardi di anni.
- inoltre, è stata raggiunta per la prima volta una
temperatura sotto lo zero assoluto ( - 273,15 gradi) ;
si tratta di un esperimento tedesco basato su studi
italiani, eseguito utilizzando atomi di potassio.
-è stato realizzato, in Italia, il primo
laboratorio quantistico nel mondo. Primi
modelli di processori fotoni per simulare
fenomeni fisici complessi.
per la prima volta si è riusciti a
prevedere uno degli eventi più
spettacolari scientificamente importanti
per l’astronomia: l’esplosione di una
supernova. realizzato il primo
minicervello umano in provetta,
costruito con le cellule staminali; massa
indefinita, ma funzionante.
SETTIMANA DELLO STUDENTE
A.S. 2014-2015
CLASSE II F
LICEO SCIENTIFICO E.FERMI
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