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URS - Comune di Cremona
AGGIORNAMENTO ATTIVITÀ AMBIENTALI AREE INTERNE DEPOSITO DI CREMONA OSSERVATORIO TAMOIL Comune di Cremona, 22 marzo 2013 ARGOMENTI 1. ESERCIZIO DELLA BARRIERA IDRAULICA. 2. PROGRAMMI DI MONITORAGGIO, CONTROLLO E MANUTENZIONE. 3. TRASFORMAZIONE DELLA RAFFINERIA IN DEPOSITO (OPERATIVITÀ, AUTORIZZAZIONI, SICUREZZA E AMBIENTE). 1. ESERCIZIO DELLA BARRIERA IDRAULICA FLUSSO DELLE ACQUE DI FALDA E DISPOSIZIONE PLANIMETRICA DELLA BARRIERA IDRAULICA 35,5 35,0 34,5 34,0 33,5 33,0 32,5 32,0 31,5 31,0 WP7 WP5 WP3 WP1 WP15 WP13 WP11 WP9 WP6 WP4 WP2 WP8 WP14 WP12 WP10 Po 30,5 15 POZZI – AREE DI CATTURA 15 pozzi distanziati tra loro 60 m 35,0 34,5 34,0 33,5 33,0 32,5 32,0 31,5 31,0 30,5 30,0 Po ALCUNE IMMAGINI DELLA BARRIERA IDRAULICA ALCUNE IMMAGINI DELLA BARRIERA IDRAULICA RISULTATI DELLA BARRIERA IDRAULICA TREND DAL 2007 periodo da a set-07 mag-08 giu-08 feb-09 mar-09 giu-09 lug-09 dic-09 gen-10 giu-10 lug-10 dic-10 gen-11 giu-11 lug-11 dic-11 gen-12 giu-12 lug-12 dic-12 acqua EMUNTA mc 1.400.000 1.800.000 1.200.000 1.750.000 1.650.000 1.600.000 1.550.000 1.340.000 1.100.000 955.000 14.345.000 circa 221000 mc/mese ACQUA EMUNTA 15,000,000 ACQUA emunta CUMULATIVO (mc) 12,500,000 ACQUA emunta (mc) 10,000,000 7,500,000 5,000,000 2,500,000 0 set-07 apr-08 ott-08 mag-09 dic-09 giu-10 gen-11 lug-11 feb-12 ago-12 mar-13 RISULTATI DELLA BARRIERA IDRAULICA TREND DAL 2007 periodo da set-07 giu-08 mar-09 lug-09 gen-10 lug-10 gen-11 lug-11 gen-12 lug-12 a mag-08 feb-09 giu-09 dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 giu-12 dic-12 in soluzione HC kg BTEX kg 665 233 1.800 400 260 190 4900 400 7500 200 6700 190 4690 219 4180 120 4275 100 3730 68 38.700 2.120 MASSA IDROCARBURI IN SOLUZIONE 10,000 1,000 100 BTEX in soluzione (kg) 10 HC in soluzione (kg) 1 set-07 apr-08 ott-08 mag-09 dic-09 giu-10 gen-11 lug-11 feb-12 ago-12 mar-13 RISULTATI DELLA BARRIERA IDRAULICA TREND DAL 2007 IDROCHIMICA ACQUE ESTRATTE SISTEMI RECUPERO PRODOTTO SURNATANTE PRODOTTO SURNATANTE = idrocarburi in fase libera in galleggiamento sulla falda RISULTATI TREND DAL 2007 periodo da set-07 giu-08 mar-09 lug-09 gen-10 lug-10 gen-11 lug-11 gen-12 lug-12 a mag-08 feb-09 giu-09 dic-09 giu-10 dic-10 giu-11 dic-11 giu-12 dic-12 surnatante mc 350 340 300 610 81 35 27,5 46 70 144 2.004 circa 31 mc/mese PRODOTTO SURNATANTE 2,100 1,800 1,500 SURNATANTE recuperato CUMULATIVO (mc) 1,200 SURNATANTE recuperato (mc) 900 600 300 0 set-07 apr-08 ott-08 mag-09 dic-09 giu-10 gen-11 lug-11 feb-12 ago-12 mar-13 2. PROGRAMMI DI MONITORAGGIO, CONTROLLO E MANUTENZIONE PIANI DI MONITORAGGIO ACQUE FALDA, SOIL GAS E ARIA AMBIENTE L’efficacia degli interventi attuati da Tamoil viene costantemente verificata mediante l’implementazione di precisi piani di monitoraggio, controllo e manutenzione. A partire dal mese di dicembre 2009 Tamoil ha eseguito, in contraddittorio con ARPA e in accordo con il protocollo approvato, 8 campagne di monitoraggio nei periodi: • • • • • • • • • novembre/dicembre 2009 marzo/aprile 2010 giugno/luglio 2010 ottobre/novembre 2010 aprile 2011 ottobre 2011 maggio 2012 ottobre 2012 aprile 2013 (programmata) DAL 2001 AL 2012 SONO STATI ANALIZZATI: • TERRENI circa 900 campioni (≈ 56000 analisi) • ACQUE circa 460 campioni (≈ 20900 analisi) • PRODOTTO circa 10 campioni (≈ 120 analisi) • SOIL GAS circa 165 campioni (≈ 5800 analisi) MONITORAGGIO ACQUE FALDA Attualmente il monitoraggio delle acque di falda viene effettuato con cadenza semestrale e annuale. La rete di monitoraggio include i punti individuati come POC sia in falda superficiale che intermedia. • Campionamento semestrale: n°32 punti in falda superficiale e n°10 punti in falda intermedia. • Campionamento annuale: eseguito aggiungendo alla rete semestrale n°7 piezometri di falda intermedia intestati a 70 m. In caso di rinvenimento di prodotto surnatante in fase libera, ne viene misurato lo spessore (mediante “interface probe”). MONITORAGGIO GAS INTERSTIZIALI Il monitoraggio dei “soil gas” viene eseguito a cadenza annuale sull’intera rete esistente, costituita da 27 punti, in corrispondenza dell’intervallo di campionamento superficiale (C1), posto a -1 m da piano campagna, in quanto più rappresentativo per la determinazione delle concentrazioni che possono migrare verso l’aria ambiente. Le metodiche di campionamento ed i limiti di rilevabilità analitica per il singolo composto sono conformi a quanto già indicato nel Protocollo di Intesa e nelle successive integrazioni condivise con le Autorità. MONITORAGGIO ARIA AMBIENTE Il monitoraggio dell’aria ambiente viene eseguito con cadenza annuale su postazioni fisse e personali, come previsto dalla normativa vigente (D.Lgs. 81/08), secondo i criteri generali dell’igiene industriale. Vengono eseguiti campionamenti d’area e campionamenti personali. Gli indici di rischio sono elaborati per confronto sia con i limiti di esposizione previsti dalla normativa vigente in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81/2008), sia considerando i limiti TLV/TWA proposti dall’ACGIH (American Conference of Governmental Industrial Hygienists). I risultati dei monitoraggi (incluso l’ultimo di novembre 2012) hanno sempre evidenziato concentrazioni inferiori ai limiti per oltre un ordine di grandezza. PROGRAMMI DI CONTROLLO E MANUTENZIONE L’efficienza dei sistemi viene costantemente verificata mediante l’implementazione di precisi piani di controllo e manutenzione. Azioni di controllo/verifica periodiche (risultati inseriti nei report semestrali inviati agli Enti): • verifica idraulica mediante modello matematico; • verifica della massa estratta dal sistema di contenimento; • controlli sulla qualità delle acque in uscita dall’impianto di trattamento; • verifica del recupero di prodotto surnatante. Piano di manutenzione: • pozzi barriera e relativi sistemi elettro-idraulici; • impianto trattamento acque; • sistemi pneumatici di recupero del prodotto surnatante. 3. TRASFORMAZIONE DELLA RAFFINERIA IN DEPOSITO (OPERATIVITÀ, AUTORIZZAZIONI, SICUREZZA E AMBIENTE) OPERATIVITÀ • Nel corso del 2011 sono stati fermati, messi in sicurezza e bonificati tutti gli impianti della Raffineria. • Nel sito prosegue l’attività già esistente ed autorizzata di Deposito, consistente nella ricezione, stoccaggio e distribuzione di prodotti finiti. • N°55 serbatoi fanno parte dell’assetto operativo di Deposito, di cui n°34 in esercizio e n°21 vuoti e bonificati che potranno essere utilizzati in futuro in funzione dell’evoluzione del mercato. Tutte le unità di processo, la centrale termoelettrica e n°52 serbatoi verranno dismessi. • La ricezione del prodotto finito avviene attraverso gli esistenti oleodotti, la distribuzione attraverso le esistenti rampe di carico ATB e Ferrovia. AUTORIZZAZIONI • È richiesta autorizzazione alla dismissione degli impianti di raffinazione ai sensi della legge 239/04, che la TAMOIL ha presentato nel Febbraio 2011 alla Regione Lombardia quale Ente competente. La Regione ha avviato il procedimento amministrativo nell’aprile 2011 attraverso le Conferenze dei Servizi. • Nel corso del 2012 la legge n°35 ha demandato il rilascio delle autorizzazioni al MISE (Ministero Sviluppo Economico) di concerto con altre Amministrazioni. La Regione Lombardia ha trasferito al Ministero gli atti del procedimento istruttorio alla conclusione del quale TAMOIL potrà rimuovere le infrastrutture che non sono parte dell’assetto di Deposito. AUTORIZZAZIONI Il Deposito non si configura come impianto soggetto alla normativa AIA. Pertanto, come da comunicazione di ottobre 2011, il Ministero dell’Ambiente ha cessato la competenza in materia di autorizzazioni e controlli ambientali. Conseguentemente la TAMOIL: • ha richiesto ed ottenuto dalla Provincia di Cremona l’autorizzazione allo scarico della proprie acque reflue; • ha richiesto ed ottenuto l’autorizzazione temporanea alle emissioni in atmosfera derivanti dalla Centrale Termoelettrica, che doveva essere tenuta in marcia per l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza e bonifica degli impianti oggetto di dismissione. La Centrale Termoelettrica è stata fermata definitivamente a fine aprile 2012. Con la fermata della Centrale, il Deposito è uscito dal campo di applicazione delle categorie delle attività relative alle emissioni di gas ad effetto serra (D.Lgs 216/06). SICUREZZA Il Deposito è soggetto alla normativa di sicurezza in materia di prevenzione degli incidenti rilevanti ai sensi del D.Lgs 334/99 e s.m.i.. Le modifiche impiantistiche, in relazione all’assetto di Deposito, sono state effettuate implementando le prescrizioni di sicurezza e di protezione antincendio imposte dai VVF. SICUREZZA In sintesi: • dispositivi automatici di rilevazione e spegnimento incendi serbatoi; • blocchi di alto e basso livello serbatoi, allarmi di inclinazione tetti serbatoi; • razionalizzazione della rete antincendio con l’installazione di nuove stazioni di pompaggio acqua antincendio e nuove riserve idriche. Le maggiori portate delle pompe soddisfano le maggiori capacità prestazionali dei dispositivi antincendio installati. Il Deposito non comporta, come nel caso della Raffineria, scenari incidentali gravosi come i rilasci tossici, esplosioni, UVCE. Il Deposito non comporta variazioni aggravanti in termini di pianificazione delle emergenze esterne. In particolare dato che lo stoccaggio del GPL è stato dismesso, la distanza di pianificazione massima dovrà essere ridotta. SICUREZZA • Il Deposito è dotato di un Sistema di Gestione della Sicurezza ai fini dell’attuazione della politica di prevenzione degli incidenti. • Ha una procedura dettagliata per fronteggiare le situazioni di emergenza - Piano di Emergenza. • Ha una squadra di pronto intervento addestrata composta da personale con copertura 24h. La configurazione è stata approvata dal Comitato Tecnico Regionale di prevenzione incendi della Lombardia. AMBIENTE • Nel Deposito proseguono le attività di messa in sicurezza delle acque di falda e relativo monitoraggio nel rispetto del protocollo concordato con gli Enti. • È stato presentato un documento con i criteri progettuali degli interventi di dismissione delle aree interne, approvato dalla Conferenza dei Servizi. Il documento prevede, una volta smantellate le infrastrutture non necessarie all’operatività del Deposito, di procedere con una caratterizzazione integrativa delle aree dismesse ed un nuovo progetto di analisi di rischio e di messa in sicurezza operativa. AMBIENTE Al fine di perseguire l’obiettivo della tutela ambientale, la Società continua ad adottare un programma di interventi, già iniziato negli anni precedenti mirato a minimizzare i potenziali rischi che possono avere un impatto sulle matrici ambientali che riguardano: • la realizzazione dei doppi fondi sui serbatoi del deposito – N°6 ne sono già dotati. Fino a completamento del programma si continuerà il monitoraggio, in corso già dagli anni precedenti, utilizzando la tecnologia delle Emissioni Acustiche per la verifica dell’integrità dei fondi serbatoi; • verifica linee e serbatoi interrati. In maggio 2010 è stato completato il rivestimento interno (relining) del sistema fognario dell’intera area del sito produttivo (circa 15 Km). GRAZIE PER L’ATTENZIONE