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Confronto tra Arabi e Franchi

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Confronto tra Arabi e Franchi
ARABI E FRANCHI
L’Oriente e l’Occidente medievale a confronto
Nel 732 ci fu una battaglia fondamentale per la storia europea.
Infatti a Poitiers l’esercito del Regno Franco, comandato da Carlo
“Martello”, fermò definitivamente la conquista Araba in Europa.
Se l’esito della battaglia fosse stato differente, l’Europa avrebbe conosciuto
un futuro completamente diverso, proprio a causa della diversità dei due
popoli.
La differenza principale e più evidente è appunto quella religiosa, poiché
questa differenza esiste ancora ai giorni nostri ed è causa di guerre, scontri
e violenze.
Siccome il Medioevo (che sia Occidentale od Orientale) non conobbe mai
fino in fondo la laicità dello stato, la religione si rispecchia completamente
nella società, nella politica e nella cultura di una popolazione, dunque per
comprendere tutte le divergenze tra questi due popoli, dobbiamo iniziare
considerando appunto quella religiosa…
Religioni
Per prima cosa, bisogna precisare che non ci sono solo differenze tra
l’Islam e il Cristianesimo.
Ad esempio, il sommo profeta Islamico Maometto, siccome era un
mercante ebbe modo di viaggiare per l’Arabia (dal I millennio a.C. centro
di una fitta rete di commerci tra l’Occidente e l’Oriente) e quindi di
conoscere, tra le tante religioni pagane e politeiste delle tribù arabiche,
anche la religione Cristiana e Giudaica, e quando formò la sua nuova
religione prese “il meglio” da ciascuna.
Dunque l’Islam condivide molti tratti con il Cristianesimo, come la fede in
un unico Dio (o Allah) e alcuni profeti, tra cui Gesù.
Un altro aspetto simile tra le due religioni è la modalità e la velocità di
diffusione.
Infatti entrambe si sono diffuse molto velocemente per una serie fortunata
di coincidenze e situazioni:
• Sia il Cristianesimo che l’Islam, anche se in momenti storici
diversi, hanno avuto un forte seguito a causa di un momento
di profonda crisi spirituale.
Infatti le religioni pagane Romane ed Arabe erano
profondamente materiali e trascuravano spesso l’aspetto del
rapporto personale tra uomo e Dio, aspetto invece centrale
nelle due nuove ed innovative religioni monoteiste.
I sacrifici agli dei pagani, che indicano la visione
prettamente materiale della religione pagana,
vengono sostituiti da preghiere individuali (ma
anche comunitarie) caratteristiche di una religione
basata sulla spiritualità.
• Con la promessa di una vita nell’Aldilà che premierà i meritevoli e che
condannerà i peccatori, entrambe le religioni ricevettero un grande
consenso della parte più povera, e più numerosa, della popolazione, così
da attirare spesso l’avversione dei più potenti, che temono una rivolta
(nel caso degli imperatori Romani fino a Costantino) o un danno
economico (infatti l’Islam vieta l’adorazione delle immagini e degli idoli, e
ciò danneggiò molto i mercanti di questi oggetti sacri che, con la
religione politeista arabica, erano molto numerosi e potenti), tanto da
arrivare a persecuzioni e guerre.
Le persecuzioni cristiane nell’antica
Roma iniziarono con Nerone nel 64
quando li accusò di avere provocato
l’incendio di Roma.
• Entrambe le religioni, anche se in situazioni e tempi diversi, sono
state forze unificatrici di interi stati e popolazioni, ad incominciare con
Costantino (nel 313) il quale capì che per fondare uno stato forte,
serviva una forte religione comune, e la stessa scelta fu fatta da
Clodoveo (primo re Franco dopo la caduta dell’Impero Romano
d’Occidente che scelse di convertirsi al Cristianesimo anziché
all’Arianesimo) da Maometto stesso, dalla regina Bavara Teodolinda
che convertì i Longobardi…
La conversione di Clodoveo procurò al regno
Franco la forte alleanza dello Stato della
Chiesa e una maggiore unità della
popolazione (ancora divisa tra i conquistatori
Franchi e i conquistati Gallo-Romani)
Un altro punto, purtroppo, in comune è il fatto che ciascuna delle due
religioni si ritiene custode della verità assoluta e si sente in dovere di
convertire il resto del mondo.
Qui però possiamo trovare la prima differenza.
Infatti mentre per la religione Cristiana la conversione doveva essere
volontaria e doveva avvenire tramite la predicazione o il buon esempio,
l’Islam prevede un concetto globale, al tempo stesso religioso culturale e
politico.
Mentre il cristianesimo si è diffuso nei primi tre secoli, nonostante le
persecuzioni e il martirio, comunque introducendo una netta separazione
della sfera spirituale da quella politica, l'islam si è imposto con la forza di
una dominazione politica.
Basta ricordare che lo stesso Maometto, otto anni dopo essere stato
esiliato da La Mecca, vi fece ritorno trionfalmente dopo una conquista
militare.
Oppure alcuni studiosi ritengono che “il sesto pilastro” dell’Islam sia il
Jihad, che significa “Lotta per Allah” contro gli infedeli appunto, e sempre
Maometto compì circa 9 jihad nella vita.
Bisogna precisare che la stessa Chiesa durante il Medioevo assunse un
enorme potere politico e militare, tanto che arrivò a commissionare
diverse Crociate (o Guerre Sante).
Inoltre moltissimi re ed imperatori usarono la fede Cristiana come
strumento politico di espansione del regno, ad esempio Carlo Magno dal
772 condusse una dura guerra contro i Sassoni, popolazioni da molto
tempo avverse ai Franchi, usando la fede Cristiana come strumento
politico di espansione del regno: infatti lo scopo ultimo di queste
campagne militari fu sottomettere e convertire quelle popolazioni.
La differenza è che nel caso dei Musulmani, la guerra santa è ordinata dal
Corano, e quindi non ci si può esimere, mentre per quanto riguarda la
Chiesa, il messaggio originario della fede Cristiana vieta qualsiasi forma
di violenza, anche se questa diventa uno strumento di conversione,
dunque la religione è usata come “scusa” per la violenza, non come causa.
Carlo Magno ordina il massacro
dei Sassoni per forzarne la
cristianizzazione
Culture
Gli Arabi diedero un enorme contributo alla cultura scientifica occidentale.
Infatti sono considerati gli inventori dell’Algebra, in particolare recuperarono
il concetto di “zero” dagli Indiani, e mentre l’Occidente medievale si ritrovava
in uno stato di regressione culturale e scientifica, l’Oriente progrediva.
Infatti con la scomparsa dell’Impero Romano d’Occidente e l’arrivo di nuove
popolazioni barbare, l’Europa conobbe una gravissima arretratezza e ritornò
all’avanguardia in campo culturale, scientifico e tecnologico solo con il
recupero della cultura classica tra il Basso Medioevo e il Rinascimento.
Infatti, mentre per i funzionari romani di epoca imperiale era necessario
conoscere la cultura antica, la popolazione barbara guardava con diffidenza
questa cultura estranea alle proprie tradizioni, quindi con la progressiva
sostituzione della classe dirigente romana con quella barbara lo stacco
culturale tra mondo antico e medioevo aumentò sempre di più.
Tuttavia tra l’VIII e il XI secolo avvenne un parziale recupero della lingua e
delle tradizioni latine da parte dei Franchi appunto (in particolare da Carlo
Magno), infatti il latino era la lingua ufficiale della Chiesa e con i secoli era
andato via via inquinandosi con i dialetti locali e inoltre, a differenza degli
altri popoli barbarici, i Franchi conobbero una forte romanizzazione già
con Giuliano l’Apostata (361-363) ed erano dunque meno estranei alla
cultura latina.
Tuttavia, questo recupero della cultura classica detto anche “Rinascita
Carolingia”, diede come risultato uno stacco ancora più netto tra la cultura
Antica e Medievale.
Infatti le differenze tra il latino scritto ufficiale (uguale a quello degli autori
latini classici) e la lingua parlata dal popolo crebbero enormemente, tanto
da diventare vere e proprie lingue, e all’842, solo 28 anni dopo la morte di
Carlo Magno, risale il primo documento ufficiale scritto in lingua volgare
francese e tedesca.
Inoltre, i testi latini degli autori pagani venivano recuperati solo per
funzioni didattiche, come modelli di lingua pura.
Il giuramento di Strasburgo risale
all’842, è scritto in volgare francese e
tedesco, e costituisce un patto di alleanza
tra i due fratelli Ludovico il Germanico e
Carlo il Calvo contro il terzo fratello
Lotario (i tre, nipoti di Carlo Magno, si
dividevano il Sacro Romano Impero)
Per quanto riguarda la cultura classica greca invece, questa fu trasmessa
soprattuto grazie all’Impero Romano d’Oriente e agli arabi.
Infatti all’interno dell’Impero Bizantino la lingua ufficiale rimaneva
quella greca e non ci furono mai cesure nette con la cultura Greca.
Tuttavia, a causa della supremazia araba nel mediterraneo, gli scambi
economici e culturali tra l’Impero Bizantino e l’Occidente europeo
diventarono sempre più difficoltosi, dunque l’Europa conobbe la cultura
greca principalmente con le traduzioni fatte dagli arabi tra il Basso
Medioevo e il Rinascimento.
A differenza dei monaci cristiani, che ricopiavano le opere romane pagane
solo perché modello di lingua, gli arabi diedero anche un notevole impulso
alla scienza e cultura Greca.
Uno dei più famosi filosofi arabi, Averroè, è noto soprattutto come
interprete del pensiero di Aristotele, oppure Avicenna si ispirò alle
indagini mediche di Galeno e Ippocrate per il suo “Canone di Medicina”,
uno dei più importanti testi medici fino al XVI secolo.
Inoltre gli arabi sono considerati gli inventori dell’algebra e della
numerazione “araba” appunto, che provocò un enorme progresso in campo
matematico e scientifico.
Possiamo dunque dire che l’Occidente deve molto alla cultura islamica,
poiché senza la trasmissione araba della cultura classica greca, l’Europa
non avrebbe probabilmente conosciuto il Rinascimento.
Situazioni politiche prima della
battaglia di Poitiers
L’Islam era orami in piena espansione, dall’Asia alla Spagna, e
continuava a conquistare nuove terre, così nel 729, dopo che le tribù
berbere africane subentrarono ai visigoti in Spagna, fu nominato come
governatore della stessa Abd al-Rahman, eccezionale capo miltare, che
fu subito impegnato nel vendicare dei distaccamenti arabi massacrati in
terra francese.
I musulmani varcarono i Pirenei depredando l'Aquitania stessa, allora
governata da Oddone. Anche se in passato erano stati
rivali, Oddone chiese aiuto a Carlo Martello (maestro di palazzo
dell’Ausrasia e della Neustria che, conscio del pericolo che poteva
rappresentare l'invasione araba, raccolse uomini armati tra i Franchi,
tra i Longobardi d'Italia e tra i Sassoni, per quella battaglia che gli
avrebbe fruttato il soprannome di “Martello" proveniente da Marte, il
dio romano della guerra.
Frammentazione del regno Franco
dopo Clodoveo, Carlo “Martello”
era governatore dell’Austrasia e
della Neustria con il titolo di
“maestro di palazzo”.
Infatti i re di quel tempo
(appartenenti alla dinastia di
Meroveo prima e Clodoveo poi)
furono spesso soprannominati “Re
Fannulloni” proprio perché il
potere era di fatto nelle mani della
dinastia dei Pipinidi, alla quale
apparteneva anche Carlo “Martello
La Battaglia
I due eserciti per sette giorni rimasero schierati, anche se nessuno osava
iniziare la battaglia, fino a quando presero l’iniziativa le indisciplinate
tribù dei Berberi (popolazioni Islamiche ma non Arabe).
I Franchi per una giornata sostennero la carica degli Arabi fino a quando
non riuscirono a metterli in fuga.
Il giorno dopo, una volta ripresa la battaglia, iniziò a girare la notizia tra
le file arabe che era stato rubato il bottino di guerra, così i soldati, per non
perdere i loro averi, si ritirarono, perdendo così la battaglia.
Anche le fonti arabe riportano questo fatto e fanno risalire le cause della
sconfitta non al valore dei Franchi, bensì alla cupidigia dei soldati
Musulmani.
Con questa battaglia e la battaglia di Narbona (nei Pirenei) con Pipino il
Breve nel 759 gli Arabi smisero di espandersi e iniziarono a ritirarsi nelle
sue terre di origine.
Tuttavia, mentre la Francia rimaneva libera dal dominio Islamico, la
Spagna ne rimase soggetta per molto tempo, prima di ritornare
totalmente cristiana, anche se esisteva già una forma di convivenza quasi
pacifica tra musulmani e cristiani: infatti i primi permettevano ai secondi
di professare liberamente la propria fede, a patto che pagassero un
tributo, e molti cristiani scelsero di convertirsi all’Islam.
In Francia, se gli arabi avessero vinto a Poitiers, sarebbe andato
diversamente: rispetto agli Ispanici (che dopo la caduta dell’Impero Romano
d’Occidente conobbero i Visigoti, quindi non un popolo particolarmente
legato alla religione cristiana) i Franchi avrebbero fatto molta più fatica ad
adattarsi alla religione islamica poiché, oltre alle incolmabili divergenze
culturali, razziali ed economiche, i Franchi sono stati i primi barbari a
cristianizzarsi e i principali alleati dello Stato della Chiesa fin dalla sua
formazione, dunque la religione Cristiana era molto più radicata.
Inoltre, le incursioni arabiche di quel periodo avevano come unico scopo il
saccheggio e la ricerca di un facile bottino, dunque anche in caso di vittoria,
viste le eccessive difficoltà per raggiungere una convivenza pacifica,
avrebbero lasciato la Francia in breve tempo.
In questo modo l’Islam possedeva tutti i territori compresi fra Spagna, Africa,
Medio Oriente, Arabia e Asia fino all’India e alla Cina, mentre in Europa, che
era sicuramente più frammentata del mondo arabo, aveva come centro
nevralgico la Francia e la Germania.
Questa fu la conseguenza più grossa della battaglia di Poitiers.
Infatti, rinunciando ad espandersi in Europa, il mondo arabo si “accontentò”
di tutti i territori a sud del Mediterraneo, che presto diventò un “lago Arabo”.
Così facendo, il mare nostrum romano, una volta centro di scambi culturali,
divenne il confine estremo della cristianità, causando un decentramento
dell’asse politico verso Nord.
Ciò permise che i più importanti avvenimenti storici avvenissero tra la
Francia e la Germania, il nuovo centro del mondo occidentale.
Un famoso storico Belga dell’inizio del 1900 (Henri
Pirenne) sosteneva che il vero Medioevo iniziasse
tra il VII e l’VIII secolo con l’espansione araba,
poiché questa per prima ha “rovinato” l’economia
occidentale impedendo i commerci nel
Mediterraneo con la pirateria.
FONTI
• “Popoli Tempi Spazi 2 – M. Meschini, R. Persico, G. Monaci, G.
Della Valentina
• Polis 2 – Eva Cantarella, Giulio Guidorizzi
• http://www.maat.it/livello2/Carlo%20Martello.htm
• http://www.arsbellica.it/pagine/medievale/Poitiers/poitiers.html
• http://cronologia.leonardo.it/battaglie/batta04.htm
•http://www.mondimedievali.net/Medioevoislamico/introduzione.ht
m
•http://www.mat.uniroma1.it/people/israel/didattica/StMecc/StMec
c_6.pdf
•http://www.libreriadelponte.com/det-articolo.asp?ID=162
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