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presentazione su Catullo
Gaio Valerio Catullo La vita • 87/84 a.C. nasce a Verona • Presto si reca a Roma, dove si inserisce nel circolo letterario dei Poetae Novi (con Licinio Calvo ed Elvio Cinna) • Ha una relazione con Lesbia, pseudonimo di Clodia, sorella di Clodio, tribuno della plebe nel 58 a.C., e moglie di Quinto Metello Celere, console nel 60 a.C. • Nel 57 a.C. fa un viaggio in Bitinia al seguito del propretore Gaio Memnio, durante il quale visita la tomba del fratello morto di cui scrive nel carme 101 • 57/54 a.C. muore I poetae novi • Fine II- inizio I secolo a.C. : circolo di Quinto Lutazio Catulo, poeti «preneoterici» (Valerio Edituo, Porcio Licino, Volcacio Sedigito) accomunati da un nuovo gusto per una poesia leggera e di intrattenimento. • Poetae novi, neoteroi, cantores Euphorionis (definizioni di Cicerone), I secolo a.C. • Gruppo di poeti che condividevano gusti e programmi letterari, mettevano in comune le loro esperienze ed erano legati da vincoli di amicizia • Tra i principali esponenti, oltre Catullo, si ricordano Gaio Elvio Cinna, Valerio Catone, Furio Bibaculo, Varrone Atacino, Gaio Licinio Calvo • Eccetto il Liber catulliano, dell’opera di questi poeti sono stati conservati solo pochi frammenti La poetica del circolo • Si distaccano dalla tradizione della poesia romana arcaica ( critica di Cicerone) • Rifiutano il negotium, l’impegno politico, preferendo l’otium • Importantissimi per loro sono la propria vita affettiva, l’amore e l’amicizia • Prediligono contenuti e temi «leggeri» (nugae) • La poesia neoterica si ispira dal punto di vista estetico a quella greca alessandrina, il cui caposcuola è Callimaco Il liber di Catullo • Le nugae = παίγνια (carmi 1-60): carmi in metri vari (endecasillabi faleci, trimetri giambici, coliambi, metri lirici) di argomento leggero • I carmina docta (carmi 61-68): carmi più lunghi e più impegnati stilisticamente, in metri diversi • Gli epigrammi (carmi 69-116): carmi in distici elegiaci, componimenti brevi Canoni poetici catulliani • ί o varietas: si predilige una varietà di stili, metri e registri linguistici • ύς o brevitas: si preferiscono componimenti brevi, come l’epigramma, l’epillo, l’elegia, si disprezza la poesia solenne, impegnata e aulica come l’epica; si predilige la cura stilistica facendo ricorso al labor limae • έ o ars: si prediligono ricercatezza e raffinatezza formale, pur nel prevalente utilizzo di una sintassi semplice e paratattica • ός: estrema brevità nell’estremo splendore • Doctrina: i componimenti del circolo si rivolgono a un pubblico elitario colto e sono ricchi di riferimenti dotti e mitologici La poesia di Catullo può essere letta in modo semplice e immediato, poichè apparentemente leggera, ma in realtà presuppone una sapiente elaborazione stilistica e livelli di lettura più complessi e raffinati: ingenium e ars in lui coincidono Temi e argomenti del liber catulliano • Rifiuto del negotium, centralità dell’otium e della vita affettiva e individuale del poeta, come reazione alla crisi politica del I sec a.C.: amore, affetti familiari (fratello), amicizia • Critica del mos maiorum • Centralità dell’esperienza poetica • Importanza dell’amicizia all’interno del circolo. Spesso i membri sono dedicatari dei suoi componimenti, saluta le pubblicazioni delle loro opere (Zmyrna di Cinna, c. 95), rivolge loro consolazioni per delle perdite (a Calvo per la morte della moglie, c. 96) • Critica letteraria • Satira nei confronti dei personaggi politici • Ironia raffinata ed elegante (nugae) • Temi dotti e mitologici Catullo e Lesbia • L’amore è visto come esperienza totalizzante • È un amore extraconiugale • L’amore è considerato un foedus, patto, basato sulla fides, fedeltà degli amanti • Il c. 51 e il c. 11, accomunati dall’uso della strofe saffica, segnano rispettivamente l’inizio e la fine della loro storia d’amore • Lesbia appare come una donna affascinante, intelligente, colta e spregiudicata • La loro storia d’amore è caratterizzata da entusiasmi, passione, tenerezze, ma anche ingiurie, abbandoni e litigi • Le infedeltà di Lesbia producono una dicotomia tra passionalità e sentimento (amare e bene velle)