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assistenza generale perioperatoria

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assistenza generale perioperatoria
Docente:
Dott.ssa : Suor Filomena Nuzzo
ANNO ACCADEMICO - 2015/2016
1
 LA
PRIMA PREPARAZIONE DEL
PAZIENTE AVVIENE IN REPARTO!
2
 Le
infezioni del sito chirurgico (SSI)
rappresentano il 15-20% delle infezioni
acquisite in ospedale.
 Una
stima statunitense ci indica che una SSI
allunga di 7 giorni la degenza in ospedale
con conseguente aggravio di spesa.
3
Più fattori influiscono sulle infezioni post
operatorie, alcuni sono lo stato generale del
paziente (età, il diabete, la malnutrizione, le terapie
protratte con corticosteroidi o immunosoppressori)
e altri sono fattori di effettivo rischio localizzati,
quali:
- La classe di contaminazione del sito operatorio
- La durata della degenza preoperatoria
- La presenza di “focus” infettivo in prossimita’
- L’effettuazione dell’intervento in urgenza
- La tecnica operatoria utilizzata
4
Il rischio d’infezione può essere valutato mediante la
determinazione di un punteggio che tiene conto di 3
elementi:
- La classe di contaminazione dell’intervento
chirurgico: pulito, pulito-contaminato, sporco o
infetto
- L’indice di gravità clinica del paziente
- La durata dell’intervento
5

L’infezione può portare a complicanze locali e
sistemiche, la cui gravità dipende dall’entità
dell’infezione e dal germe responsabile.

La qualità della preparazione preoperatoria del
paziente, effettuata sia in degenza che in sala
operatoria ( antisepsi della cute) è molto
importante per la riduzione del rischio infettivo.
6
A questo fine sono determinanti le attività
assistenziali effettuate dall’infermiere quali:
 il trattamento adeguato dello strumentario
chirurgico e dei dispositivi utilizzati;

i comportamenti di tutto il personale mirati a
mantenere l’igiene ambientale e delle mani.
7

La preparazione del paziente, ed in particolare la
preparazione cutanea preoperatoria, è un insieme di
cure che contribuisce alla prevenzione delle
infezioni del sito operatorio sia perché riduce il
rischio di contaminazione perioperatoria di origine
endogena (flora cutanea del paziente) sia per
l’effetto della detersione della cute e l’applicazione
di antisettici.
8
 BREVE
DEGENZA PRE OPERATORIA:
è stata dimostrata una correlazione tra la
durata della degenza pre- operatoria e
la percentuale di infezioni della ferita
chirurgica.
9

La degenza pre- operatoria dovrebbe essere la più breve
possibile; infatti i batteri migrano in ospedale attraverso il
personale, la biancheria ecc.
( circa 1/3 dei ricoverati e 1/2 del personale è portatore di stafilococco aureo) quindi più
lunga è la degenza pre- operatoria maggiore è il rischio di colonizzazione del paziente).

Tutti i pazienti candidati a chirurgia di elezione pulita
dovrebbero svolgere le indagini pre-operatorie
ambulatorialmente in modo da ridurre al minimo la degenza
pre-operatoria.
10
Igiene personale
1. Doccia o bagno di pulizia: è obbligatoria il mattino dell’intervento,
con soluzione detergente o disinfettante. Prestare particolare
attenzione alle pieghe cutanee e dall’ombelico.
È vietato l’uso di borotalco o polveri prima e dopo l’intervento.
I pazienti ai quali viene eseguita la mappatura per l’intervento
chirurgico, non devono rimuoverla.
2. Rimozione di smalto dalle unghie e trucco.
3. Rimozione di anelli, collanine, orecchini, piercing, ecc.
4. Rimozione di protesi.
5. Attenzione particolare all’igiene del cavo orale.
11
 Igiene
del cavo orale
Eseguire igiene del cavo orale al mattino
dell’intervento chirurgico.
Pazienti autosufficienti
Consegnare istruzioni operative
Pazienti non autosufficienti
Pulire con colluttorio
12

DOCCIA E BAGNO PRE-OPERATORIO:
Vari studi epidemiologici hanno dimostrato un chiaro
rapporto tra la flora microbica cutanea del paziente, in
particolare lo stafilococco, e le infezioni della ferita
chirurgica.
E’ quindi opportuno ridurre la carica microbica presente
sulla cute dell’operando.
È meglio che la riduzione della carica microbica avvenga su
tutta la superfice del corpo piuttosto che solo sulla zona
operanda
13

DOCCIA E BAGNO PRE-OPERATORIO:
Con solo sapone non è indicata. Se si usa un sapone
antisettico si riesce a ridurre la carica microbica
cutanea.
Bisogna fornire al paziente le informazioni necessarie
su cosa utilizzare e come fare la doccia.
14
NORME PER UNA CORRETTA ESECUZIONE DELLA
DOCCIA.
MATERIALE OCCORRENTE: detergente antisettico,
asciugamano o telo.
Bisogna insaponare tutto il corpo compresa la testa e
procedere col lavaggio dall’alto verso il basso.
Insaponare bene le mani e lavare capelli, viso, naso ed
orecchie. Successivamente insaponare e lavare il
torace con particolare attenzione alle ascelle e alla
zona ombelicale e alle altre pieghe cutanee.
15
Insaponare le aree genitale ed anale.
N.B.:E’ importante che la procedura di pulizia venga
effettuata dalla zona genitale verso la zona anale.
Successivamente insaponare e lavare le gambe e i
piedi con particolare riguardo ai solchi interdigitali.
Sciacquare completamente e ripetere la procedura
sempre in senso cranio-caudale.
16
Asciugare accuratamente, in particolare non lasciare
umide le pieghe cutanee (ascelle, inguine). Nelle
pieghe cutanee infatti la temperatura è più elevata e la
presenza di umidità favorisce la crescita di batteri e di
funghi.
Indossare indumenti puliti.
17
 LA
DOCCIA SAREBBE BENE FOSSE
ESEGUITA LA SERA PRECEDENTE E
LA MATTINA DELL’INTERVENTO,
DOPO AVER ESEGUITO LA
TRICOTOMIA.
18
 Depilazione
La depilazione ha lo scopo, senza ledere la
pelle, di rimuovere i peli alla base quando
interferiscono con l’intervento chirurgico, con
i drenaggi o con le medicazioni.
19
 Tecnica
depilatoria:
Limitare la zona da depilare.
Utilizzare il rasoio elettrico .

LA TRICOTOMIA CON RASOI A LAMA O CON
CREME DEPILATORIE NON DEVE ESSERE MAI
EFFETTUATA : PROVOCANO ENTRAMBI LESIONI
E/O ARROSSAMENTI CHE POSSONO ESSERE
COLONIZZATI
DALLA
NORMALE
FLORA
BATTERICA DELLA CUTE.
20
 Preparazione
intestinale
La preparazione intestinale varia con la
tipologia degli interventi.
21
 La
fisioterapia respiratoria
è un’importante terapia in grado di
prevenire le complicanze respiratorie
postoperatorie.
22
 Negli
interventi programmati è opportuno
che
il
paziente
effettui
un’adeguata
preparazione con l’aiuto del fisioterapista,
soprattutto se rientra in una delle categorie a
rischio
e se sono presenti secrezioni
bronchiali prima dell’intervento.
23
 E’
importante
sottoporre
il
paziente
candidato all’intervento chirurgico ad un’
adeguata valutazione pre-operatoria per
identificare il livello di rischio di sviluppare
complicanze
polmonari
post-operatorie,
impostare trattamenti mirati e personalizzati
già in fase pre-operatoria ed impostare il
programma riabilitativo post-operatorio.
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Premedicazione
• Somministrare la premedicazione, se prescritta, secondo
indicazione medica.
• Eseguire la dose prescritta del farmaco registrando via di
somministrazione ed orario.
• Far rimanere il paziente a letto o in barella; in quest’ultimo caso
accertarsi che le sponde siano adeguatamente posizionate.
25
Dispositivi medici applicabili in degenza
• Seguire le indicazioni del medico-chirurgo in merito
alla inserzione di cateteri venosi periferici, vescicali,
sondino naso- gastrico .
• E’ preferibile che l’inserzione di cateteri vescicali,
cateteri vascolari centrali e cateteri arteriosi
avvenga direttamente nel blocco operatorio.
• In caso di indicazione all’inserzione in degenza
seguire le procedure che prevedono misure di asepsi
adeguate.
26
Profilassi antiembolica
• Seguire le indicazioni del medico-chirurgo
sia per l’eventuale applicazione di fasce
elastiche, sia per la prescrizione farmacologica.
27
Vestizione del paziente
Prima di accompagnare il pz in Sala Operatoria rimuovere:

Lenti a contatto e occhiali.

Protesi dentarie o di altro tipo.

Far togliere gioielli, catenine, orologi, anelli ecc.

Depositare gli effetti personali di valore in luogo sicuro o
consegnarli ad un parente precedentemente identificato.

Controllo delle unghie (smalto o unghie finte).

Fare indossare camici e cuffie monouso forniti dal reparto.
28
Accompagnamento e trasporto del
paziente in Sala operatoria
• Per il trasporto utilizzare la barella dedicata alla
sala operatoria, sostituendo la biancheria ad ogni
paziente.
• Oltre al paziente portare in sala la cartella clinica e
la chek-list debitamente compilata e firmata.
Consegnare il paziente e la documentazione al
personale di sala operatoria.
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Preparazione della documentazione clinica e
infermieristica
• La sera precedente l’intervento controllare che sia
presente
- Cartella clinica
- Cartella o documentazione infermieristica
- Consenso informato
- Referti di diagnostica di laboratorio e per immagini
Verificare che la documentazione accompagni il paziente in sala
operatoria utilizzando la check-list.
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