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Diapositiva 1
27 Anna Maria Cerbone Centro Riferimento Emocoagulopatie AOU Federico II Napoli Rischio di TVP in pazienti ospedalizzati in assenza di profilassi Categoria Prevalenza TVP (%) Artroprotesi anca-ginocchio 40-60 Chirurgia della frattura d’anca 40-60 Trauma maggiore 40-80 Trauma midollare 60-80 Chirurgia ginecologica maggiore 15-40 Chirurgia urologica maggiore 15-40 Neurochirurgia 15-40 Ictus 20-50 Pazienti ricoverati in ICU 10-80 Pazienti medici 10-20 Chirurgia generale 15-40 Geerts WH et al. Chest 2004;126;338S-400S 1980 1970 1968 1934 EBPM 1908 Embolectomia polmonare Legatura venosa (femorale, cava inferiore) ASA Filtro cava inferiore NAO CHIRURGIA ORTOPEDICA MAGGIORE (COM) E PROFILASSI DEL TEV ACCP 2012 Thromboprophylaxis compared with no prophylaxis Duration ACCP 2012 Scelta della profilassi trombotica ACCP 2012 Nuovi Anticoagulanti Orali (NAO) proprietà farmacocinetiche NAO dosaggi Thromb Haemost 2013 NAO Vantaggi e svantaggi Quinlan DJ, 2013 NAO vs EBPM TEV totale e mortalità Quinlan DJ, 2013 Rischio emorragico major bleeding e bleeding clinicamente rilevante Quinlan DJ, 2013 Thromb Haemost 2014 Problematiche nella pratica clinica Drug interactions Neuraxial anaesthesia Renal impairment Peri-procedural management Management of bleeding Quinlan DJ, 2013 Scelta della profilassi trombotica -La possibilità di un aumentato rischio emorragico e la maggiore disponibilità di dati sulla sicurezza a lungo termine rende l’EBPM il farmaco da preferire a fronte dell’inconvenienza della somministrazione parenterale ACCP 2012 - I NAO sono una II linea in caso di indisponibilità dell’EBPM, storia di HIT, problemi di aderenza EBPM disponibili in Italia EBPM metodi di preparazione ACCP 2012 EBPM differenze farmacologiche Merli GJ,2010 Chirurgia ortopedica ‘minore’ e traumatologia ACCP 2012 CHIRURGIA ORTOPEDICA Artroscopia anca, ginocchio e caviglia Spinale elettiva Elettiva pelvica e femorale Elettiva ginocchio Arti superiori Piede e caviglia TRAUMATOLOGIA Fratture arti inferiori Fratture vertebrali Fratture arti superiori Fratture pelviche RISCHIO TROMBOTICO Fattori di rischio individuali Trombofilia di rilevanza clinica RISCHIO EMORRAGICO Controindicazioni assolute Bleeding in atto Coagulopatie congenite non trattate (emofilia e Willebrand grave) Min Anestesiol 2013 Fattori di elevato rischio emorragico Storia familiare/personale di emorragia maggiore Coagulopatie acquisite (insufficienza epatica con alterata coagulazione e/o conta piastrinica) INR > 1.5 aPTT> 1.25 (tranne sindrome APA) TEST EMATOCHIMICI Emocromo PT aPTT Piastrinopenia (< 50.000/mm3) Grave nefropatia (clearance < 30 ml/min) Metastasi cerebrali a rischio emorragico Recente stroke emorragico o ischemico Recente emorragia gastrica o genitourinaria o oculare Farmaci attivi sull’emostasi (antiaggreganti o FANS) Ipertensione arteriosa III grado Endocardite acuta Profilassi del TEV in chirurgia ortopedica minore PELVI E FEMORE PROSSIMALE -EBPM in caso di chirurgia complessa e in pazienti con fattori di rischio rilevanti CHIRURGIA DEL GINOCCHIO Italian Consensus 2013 -Dopo la chirurgia fino a normale deambulazione CHIRURGIA PIEDE E CAVIGLIA - EBPM solo in presenza di f.r. - Durante l’immobilizzazione, minimo 7 gg ARTROSCOPIA ANCA E CAVIGLIA -Poco studiate in termini di rischio di TEV -- EBPM solo in presenza di f.r. - EBPM in chirurgia “maggiore”, solo in presenza di FR legati alla procedurea (es tourniquet o periodo di non carico) - Dopo l’intervento, minimo 7 gg, durante immobilizzazione CHIRURGIA ARTI SUPERIORI -Incidenza 0-13% in chirurgia protesica -- EBPM in chirurgia protesica di spalla -Inzio postoperatorio, minimo 7 gg ARTROSCOPIA GINOCCHIO -Specifico f.r. è l’uso del tourniquet, specie se in sede per > 60 min -- Studi mostrano efficacia di EBPM senza ↑ emorragia -- Inizio postoperatorio, fino a mobilizzazione, minimo 7 gg Chirurgia traumatologica FRATTURA VERTEBRALE -F.r.: invasività della chirurgia, durata immobilizzazione, danno neurologico, età del paziente - Profilassi meccanica postoperatoria - EBPM in caso di chirurgia complessa e f.r. FRATTURE PELVICHE - Postoperatorio, almeno 7 gg -Alto rischio TEV - Nel trattamento conservativo, immobilizzazione per 60-90 gg - Alto rischio emorragico in caso di trauma multiplo; EBPM SOLO quando l’emostasi si stabilizza - Profilassi meccanica - Profilassi farmacologica in caso di allettamento o ridotta mobilità + f.r. - EBPM per 30 gg Ruolo del MMG NAO e ‘bridging therapy’ TH 2013 Classificazione rischio emorragico TH 2013 Classificazione rischio trombotico TH 2010 Uso di antitrombotici nell’insufficienza renale (profilassi) Insufficienza renale moderata (CLCR 30-50 mL/min) e lieve (CLCR 50-80 mL/min) Insufficienza renale grave (CLCR <30 mL/min) Enoxaparina Nessun aggiustamento posologico “Si raccomanda aggiustamento posologico” (30 o 20 mg od)* Dalteparina Nessuna informazione Monitoraggio Nadroparina Riduzione della dose dal 25 al 33% (CLCR 30-50 mL/min) Riduzione della dose dal 25 al 33% Tinzaparina Nessuna informazione “Dovrebbe essere usato con cautela” Nessuna informazione sul dosaggio *Raccomandazioni 8°ACCP; RCP Lovenox dicembre 2004; le informazioni per la prescrizione potrebbero differire tra i vari Paesi RCP Clexane marzo 2008; RCP Fragmin aprile 2007; RCP Seleparina novembre 2008; RCP Innohep dicembre 2008 Hirsh J et al. Chest 2008;133:141S-159S Enoxaparina, standard of care È documentato l’impiego di enoxaparina in chirurgia (anche nei pazienti ad alto rischio, quali quelli sottoposti a chirurgia oncologica), vascolare, ginecologica e neurologica. A differenza di altre EBPM, enoxaparina, ha indicazione approvata nel trattamento della TVP anche in presenza di embolia polmonare. Enoxaparina è l’unica EBPM ad avere indicazione approvata nella profilassi del TEV nel paziente non chirurgico. Bergqvist D et al. NEJM 2002;346:975-980; Assadian A et al. Vascular 2008;16:161-166 Agnelli G et al. Annals of Surgery 2008;243:89-95; Iorio A, Agnelli G Arch Intern Med 2000;160:2327-2332 RCP Clexane marzo 2008; RCP Fraxiparina novembre 2005; RCP Fragmin aprile 2007 RCP Clivarina aprile 2008; RCP Fluxum aprile 2008; RCP Ivor febbraio 2007 Raccomandazioni della Società Italiana di Ortopedia (SIOT) Rischio tromboembolico in artroscopia di ginocchio “L’artroscopia comporta un rischio non trascurabile di TVP. Esistono dati provenienti da studi flebografici che riportano un’incidenza di TVP dopo questa procedura, simile a quella osservata in altre chirurgie a rischio moderato-grave (18% TVP totali e 5% di TVP prossimali)”. “Le misure preventive dovrebbero essere adottate anche in questa procedura, pur in assenza di chiare indicazioni derivanti da studi clinici”. “È probabile che la durata della profilassi possa essere breve (5-7 giorni) in ragione della rapida mobilizzazione del paziente”. Agnelli C, Cimminiello C. Linee Guida SIOT 2001 Raccomandazioni della SIOT Rischio tromboembolico da fratture agli arti inferiori e ipomobilità La frequenza di TVP nella frattura degli arti è elevata. Esistono dati a favore dell’effetto delle EBPM (enoxaparina, nadroparina). La durata di questa profilassi non è codificata ma, in analogia a quanto osservato in altre tipologie di fratture, è probabile che essa debba essere attuata finchè l’arto sia immobilizzato, ingessato o in scarico. Le fratture degli arti superiori sembrerebbero meritare analoga attenzione. Agnelli C, Cimminiello C. Linee Guida SIOT 2001 Dabigatran vs enoxaparina meccanismo d’azione e indicazioni Dabigatran Dabigatran è un inibitore diretto, competitivo, reversibile della trombina. Dopo somministrazione orale, dabigatran etexilato è rapidamente assorbito e convertito in dabigatran mediante idrolisi catalizzata da esterasi nel plasma e nel fegato. Indicazioni terapeutiche. Prevenzione primaria di episodi tromboembolici in pazienti adulti sottoposti a chirurgia sostitutiva elettiva totale dell’anca (28-35 gg) o del ginocchio (10 gg). RCP Pradaxa 18 marzo 2008; RCP Clexane Marzo 2008 Enoxaparina Enoxaparina sodica è un’eparina a basso peso molecolare medio di circa 4.500 dalton; con elevata attività anti-Xa (circa 100 UI/mg) e una bassa attività anti-Iia o antitrombinica (circa 28 UI/mg). Per uso sottocutaneo. La biodisponibilità assoluta di enoxaparina sodica dopo iniezione sottocutanea è vicina al 100%. Indicazioni terapeutiche. Profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) in chirurgia generale, in chirurgia ortopedica e in pazienti non chirurgici allettati e a rischio di TVP. Trattamento della trombosi venosa profonda con o senza embolia polmonare. Trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio non-Q in associazione con acido acetilsalicilico. Prevenzione della coagulazione in corso di emodialisi. Dabigatran vs enoxaparina aspetti posologici Dabigatran Dose giornaliera 220 mg/die (sotto forma di 2 capsule da 110 mg); il trattamento deve iniziare per via orale entro 1-4 ore dalla conclusione dell’intervento con 1 capsula e continuare il giorno successivo con 2 capsule. La scheda tecnica di dabigatran raccomanda una riduzione della dose pari a 150 mg/die (sotto forma di 2 capsule da 75 mg) nei pazienti con: età >75 anni per esperienza limitata e il potenziale rischio emorragico; danno renale moderato (clearance della creatinina 30-50 mL/min). RCP Pradaxa 18 marzo 2008; RCP Clexane Marzo 2008 Enoxaparina Dose giornaliera In chirurgia ortopedica: una dose di enoxaparina pari a 4.000 UI aXa (0,4 mL)/die in un’unica somministrazione giornaliera effettuata 12 ore prima dell’intervento, indipendentemente dal peso corporeo e dalla giornata post-operatoria. Non sono previsti aggiustamenti di dosaggio nei pazienti con età >75 anni o nei pazienti con insufficienza renale moderata Rivaroxaban vs enoxaparina meccanismo d’azione, dose e indicazioni Rivaroxaban Inibitore diretto e selettivo del fattore Xa, con biodisponibilità orale Indicazioni Prevenzione del TEV nei pazienti adulti sottoposti a interventi di sostituzione elettiva di anca (5 settimane) o di ginocchio (2 settimane) Dose giornaliera 10 mg/die; la dose iniziale deve essere assunta, per via orale, 6-10 ore dopo l’intervento, a condizione che sia stata ottenuta l’emostasi Enoxaparina Enoxaparina sodica è un’eparina a basso peso molecolare medio di circa 4.500 dalton; con elevata attività anti-Xa (circa 100 UI/mg) e una bassa attività anti-IIa o antitrombinica (circa 28 UI/mg) Per uso sc. La biodisponibilità assoluta di enoxaparina sodica dopo iniezione sottocutanea è vicina al 100% Indicazioni terapeutiche Profilassi della trombosi venosa profonda (TVP) in chirurgia generale, in chirurgia ortopedica ed in pazienti non chirurgici allettati e a rischio di TVP. Trattamento della trombosi venosa profonda con o senza embolia polmonare. Trattamento dell’angina instabile e dell’infarto del miocardio non-Q in associazione con acido acetilsalicilico. Prevenzione della coagulazione in corso di emodialisi. Dose giornaliera In chirurgia ortopedica: una dose di enoxaparina pari a 4.000 UI aXa (0,4 mL)/die in un’unica somministrazione giornaliera effettuata 12 ore prima dell’intervento, indipendentemente dal peso corporeo e dalla giornata post-operatoria. RCP Xarelto settembre 2008; RCP Clexane Marzo 2008 NAO dosi e chirurgia ortopedica Quinlan DJ, 2013 Rivaroxaban e enoxaparina Clin Pharmacol 2013 Orthopedics, 2011 Rivaroxaban trials fase 3 Dabigatran trials fase 3 Meccanismo d’azione dell’eparina ACCP 2012