...

La classificazione del bilancio per missioni e programmi

by user

on
Category: Documents
14

views

Report

Comments

Transcript

La classificazione del bilancio per missioni e programmi
FINANZA E GESTIONE
DELL’ENTE LOCALE
Documenti di Programmazione degli Enti Locali – Princìpi contabili
in uso negli Enti Locali – La competenza Finanziaria Potenziata
Roberto Colangelo
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della Circoscrizione del Tribunale di Vigevano
Vigevano, 26 febbraio 2016
2
Contenuti
• La programmazione degli Enti Locali: DUP, Bilancio di Previsione
Finanziario “armonizzato”, Piano Esecutivo di Gestione
• Armonizzazione Contabile, Nuovi princìpi e nuove regole
• Competenza Finanziaria Potenziata: le principali regole di registrazione e
imputazione contabile
• Punti di attenzione: Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità e Fondo
Pluriennale Vincolato
• Legge di Stabilità 2016 e Pareggio di Bilancio: superamento del patto di
stabilità a favore del saldo di competenza finanziaria e nuovi vincoli di
finanza pubblica
3
La nuova contabilità armonizzata: i motivi
• Necessità di adeguare la legislazione contabile
italiana alle richieste di uniformità dei conti da
parte UE
• Necessità di un adeguato grado di conoscenza e
controllo dei conti pubblici
• Necessità di coordinare, confrontare e
consolidare i conti dei diversi comparti della PA
4
La nuova contabilità armonizzata: le
norme principali
Il processo di armonizzazione contabile per Regioni ed Enti
Locali è stato impostato attraverso diversi interventi
normativi
• D. Lgs. 118/2011 (regole, principi contabili generali e
applicati, schemi)
• D. Lgs. 126/2014 (integrativo, correttivo del 118/2011 e
modificativo del TUEL)
5
La programmazione
L’applicazione dei nuovi
strumenti (DUP)
Il Bilancio di
Previsione
Finanziario
(BPF) Triennale
Piano
Esecutivo di
Gestione
(PEG)
CARATTERISTICHE
• Valenza pluriennale del processo
• Lettura non solo contabile
• Coerenza e interdipendenza dei vari strumenti di programmazione (DUP,
BPF, PEG)
6
La programmazione
Obiettivo dichiarato dell’armonizzazione è il rafforzamento della
programmazione, come?
1.
2.
3.
4.
5.
competenza finanziaria potenziata: evidenza delle entrate
disponibili e delle spese esigibili in un arco temporale almeno
triennale, consentendone maggior coordinamento
previsioni di cassa (flusso di cassa disponibile per le obbligazioni
esigibili)
Bilancio esposto per Missioni e Programmi e individuazione del
programma di bilancio come unità di voto e distinzione tra bilancio
politico e gestionale (PEG)
maggiore integrazione tra DUP, Bilancio e PEG
anticipo dei tempi della programmazione (DUP al 31 luglio)
7
Strumenti
DUP (31/7/X)
Rendiconto di
Gestione (30/4/X+1)
Piano Esecutivo di
Gestione (entro venti
giorni)
Bilancio di Previsione
Finanziario (31/12/X)
Assestamento e
Salvaguardia Equilibri
(31/7/X)
Bilancio di Previsione
e Nota Aggiornamento
DUP (15/11/X)
Variazione Bilancio
(30/11/X)
8
Documento Unico di Programmazione
• Documento a carattere generale
• Funge da guida strategica e
RPP
operativa
 Sezione Strategica
 Linee programmatiche
 Indirizzi strategici riferiti al
PGS
DUP
mandato
 Obiettivi strategici riferiti alle
“Missioni”
 Sezione Operativa
 Obiettivi e Fabbisogni di Spesa
 Individua i programmi e le attività
all’interno di ogni Missione
 PTO
 Piano Valorizzazione Immobili
PTO,
Patrimonio,
Personale
 Fabbisogno Personale
• NON è allegato al bilancio bensì
ne costituisce il presupposto
• Ruolo Revisori
9
Il nuovo Sistema di Bilancio
• Il D. Lgs. 118/2011 prevede che gli enti locali adottino
comuni schemi di bilancio finanziari, economici e
patrimoniali e comuni schemi di bilancio
consolidato
• Il sistema resta ancorato sulla contabilità finanziaria
ma viene integrato dalla contabilità economica,
quindi:
 Bilancio Finanziario (Previsione e Rendiconto)
 Bilancio di Esercizio (Conto Economico e Stato
Patrimoniale)
 Bilancio Consolidato con enti e organismi strumentali,
aziende, società partecipate e controllate (Conto Economico
e Stato Patrimoniale)
10
Il nuovo Bilancio di Previsione
Elementi
Note
Bilancio di Previsione Finanziario
Previsioni annuali redatte in termini di
competenza e di cassa (I esercizio)
Programmazione Pluriennale
Inserita nel Bilancio di Previsione
Finanziario (previsioni di competenza
per tre esercizi)
Missioni e Programmi
Nuova modalità di classificazione delle
spese
Piano degli indicatori
Con riferimento diretto al Bilancio
Variazioni di bilancio
Vengono definite nuove competenze
11
Caratteristiche
• L’unità di voto del bilancio è la tipologia per l’entrata e il
programma per la spesa
• Il bilancio ha carattere autorizzatorio, costituendo limite,
per ciascuno degli esercizi considerati
 agli accertamenti e agli incassi riguardanti le accensioni di prestiti
 agli impegni e ai pagamenti di spesa
 non comportano limiti le previsioni riguardanti i rimborsi alle
anticipazioni di tesoreria e le partite di giro
• Riporta per la prima annualità le previsioni di cassa
12
Struttura
• Due parti: entrata e spesa (il sistema di tipo finanziario è
quello principale)
• L’entrata è classificata in:
 Titoli
 Tipologie (unità di voto)
• La spesa è classificata in:
 Missioni
 Programmi (unità di voto)
13
Classificazione delle Entrate
• Titoli: secondo la fonte di provenienza
• Tipologie: in base alla natura delle entrate nell’ambito di
ciascuna fonte di provenienza. Rappresenta il livello di
approvazione del bilancio (unità di voto)
• Categorie: in base all’oggetto dell’entrata nell’ambito della
tipologia di appartenenza (con separata evidenza nel
PEG e nel Rendiconto delle eventuali quote “non
ricorrenti”)
• Capitoli e Articoli: classificazione del bilancio “gestionale”
14
Classificazione delle Entrate
Pre Riforma
Titolo 1 Entrate tributarie
D. Lgs. 118/2011
Titolo 1 Entrate correnti di natura tributaria,
contributiva e perequativa
Titolo 2 Entrate derivanti da contributi e
trasferimenti correnti dello Stato, della Regione e di
Titolo 2 Trasferimenti correnti
altri enti pubblici anche in rapporto all'esercizio di
funzioni delegate dalla regione
Titolo 3 Entrate extratributarie
Titolo 3 Entrate extratributarie
Titolo 4 Entrate derivanti da alienazioni, da
trasferimenti di capitali e da riscossioni di crediti
Titolo 4 Entrate in conto capitale
Titolo 5 Entrate da riduzione di attività finanziarie
Titolo 5 Entrate derivanti dall'accensione di prestiti
Titolo 6 Accensione di prestiti
Titolo 7 Anticipazioni da istituto tesoriere/cassiere
Titolo 6 Entrate per servizi conto terzi
Titolo 9 Entrate per conto terzi e partite di giro
15
Classificazione delle Spese
• La struttura del bilancio degli EELL, stabilita dal D. Lgs.
267/2000, che prevedeva la spesa ripartita in funzioni e
servizi, viene modificata in analogia alla struttura del
bilancio dello Stato secondo la classificazione per
Missioni e programmi.
• Le Missioni rappresentano le funzioni principali e gli
obiettivi strategici dell’ente, utilizzando le risorse
finanziarie, umane e strumentali ad esse destinate. Le
missioni sono definite in base al riparto di competenze
stabilito dagli artt. 117 e 118 della Costituzione, anche
tenendo conto di quelle individuate per il bilancio dello
Stato
16
Classificazione delle Spese
• I Programmi sono aggregati omogenei di attività volte a
•
•
•
•
perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. Essi
costituiscono, per la spesa, l’unità di approvazione del bilancio
I Programmi sono individuati nel rispetto dei criteri stabiliti per il
consolidamento della spesa pubblica associando ad essi
anche il raccordo con la codifica COFOG di secondo livello.
I Programmi sono articolati in Titoli, Macroaggregati, Capitoli e
Articoli (nel PEG)
I macroaggregati sono un’articolazione dei programmi secondo
la natura economica della spesa. Sono rappresentati nel PEG
e nel rendiconto a consuntivo.
Capitoli e articoli sono ripartizioni dei macroaggregati ai fini
della gestione. È a questo livello che avviene il raccordo con il
quarto livello di articolazione del Piano dei Conti
17
Classificazione delle Spese
Pre Riforma
D. Lgs. 118/2011
Titolo 1 Spese correnti
Titolo 1 Spese correnti
Titolo 2 Spese in conto capitale
Titolo 2 Spese in conto capitale
Titolo 3 Spese per incremento attività finanziarie
Titolo 3 Spese rimborso prestiti
Titolo 4 Rimborso prestiti
Titolo 4 Spese per servizio per conto terzi
Titolo 7 Spese per conto terzi e partite di giro
18
Classificazione delle Spese – I Macroaggregati
• I Macroaggregati costituiscono un'articolazione dei
Programmi, secondo la natura economica della spesa
• Sono rappresentati in appositi allegati e costituiscono il
primo raccordo tra la classificazione funzionale del
bilancio decisionale ed il piano dei conti integrato
• I Macroaggregati si raggruppano in Titoli e, ai fini della
gestione, sono ripartiti in capitoli ed in articoli.
19
Classificazione delle Spese – I Macroaggregati
INTERVENTI
1) Personale
SPESA CORRENTE
7)
2)
3)
4)
Imposte e tasse
Acquisto di beni di consumo
Prestazioni di servizi
Utilizzo di beni di terzi
MACROAGGREGATI
BILANCIO
ARMONIZZATO
1) Redditi da lavoro dipendente
2) Imposte e tasse a carico
dell'Ente
MACROAGGREGATI BILANCIO
ARMONIZZATO
SPESE IN CONTO CAPITALE
1) Tributi in conto capitale a
carico dell'Ente
2) Investimenti fissi lordi
3) Contributi agli investimenti
4) Trasferimenti in conto
capitale
5) Altre spese in conto
capitale
SPESE PER INCREMENTO
ATTIVITA' FINANZIARIE
1) Acquisizioni di attività
finanziarie
2) Concessione di crediti
3) Altre spese per incremento
di attività finanziarie
SPESE PER RIMBORSO DI
PRESTITI
1) Rimborso di titoli
obbligazionari
2) Rimborso prestiti a breve
termine
3) Rimborso mutui ed altri
finanziamenti a medio lungo
termine
4) Rimborsodi altre forme di
indebitamento
3) Acquisto di beni e servizi
5) Trasferimenti correnti
4) Trasferimenti correnti
5) Trasferimenti di tributi
6) Fondi perequativi
6) Interessi passivi ed oneri
finanziari diversi
7) Interessi passivi
8) Altre spese per redditi di
capitale
8) Oneri straordinari della gestione
corrente
9) Altre spese correnti
9) Ammortamenti di esercizio
10) Fondo Svalutazione Crediti
11) Fondo di Riserva
20
Nuovo schema di bilancio
TITOLO
TIPOLOGIA
TITOLO 1:
DENOMINAZIONE
BILANCIO DI PREVISIONE
ENTRATE
RESIDUI PRESUNTI AL
PREVISIONI DEFINITIVE
TERMINE DELL'ESERCIZIO
DELL'ANNO
PRECEDENTE QUELLO
PRECEDENTE QUELLO
CUI SI RIFERISCE IL
CUI SI RIFERISCE IL
BILANCIO
BILANCIO
PREVISIONI
ANNO….
PREVISIONI DELL'ANNO
N+1
PREVISIONI DELL'ANNO
N+2
Entrate correnti di natura tributaria, contributiva e perequativa
10101
Tipologia 101: Imposte, tasse e
proventi assimilati
0,00
previsione di
competenza
previsione di cassa
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10102
Tipologia 102: Tributi destinati al
finanziamento della sanità (solo per
le Regioni)
0,00
previsione di
competenza
previsione di cassa
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10103
Tipologia 103: Tributi devoluti e
regolati alle autonomie speciali
(solo per le Regioni)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
10104
10301
10302
Tipologia 104: Compartecipazioni di
tributi
Tipologia 301: Fondi perequativi da
Amministrazioni Centrali
Tipologia 302: Fondi perequativi
dalla Regione o Provincia autonoma
(solo per Enti locali)
0,00
0,00
0,00
0,00
Entrate correnti di natura tributaria,
10000
Totale TITOLO 1 contributiva e perequativa
0,00
previsione di
competenza
previsione di cassa
0,00
0,00
previsione di
competenza
previsione di cassa
0,00
0,00
previsione di
competenza
previsione di cassa
0,00
0,00
previsione di
competenza
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
previsione di cassa
0,00
0,00
0,00
previsione di
competenza
previsione di cassa
0,00
0,00
0,00
0,00
21
Nuovo schema di bilancio
BILANCIO DI PREVISIONE
SPESE
MISSIONE, PROGRAMMA, TITOLO
DENOMINAZIONE
PREVISIONI
DEFINITIVE
DELL'ANNO
PRECEDENTE
QUELLO CUI SI
RIFERISCE IL
BILANCIO
RESIDUI PRESUNTI AL
TERMINE
DELL'ESERCIZIO
PRECEDENTE QUELLO
CUI SI RIFERISCE IL
BILANCIO
DISAVANZO DI AMMINISTRAZIONE
MISSIONE
0101
Programma
Titolo 1
0102
Programma
Titolo 1
01 Organi istituzionali
Spese correnti
Spese in conto capitale
01
Organi istituzionali
02 Segreteria generale
Spese correnti
Titolo 2
Totale
Programma
PREVISIONI DELL'ANNO
N+1
0,00
0,00
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
(0,00)
(0,00)
Servizi istituzionali, generali e di
01 gestione
Titolo 2
Totale
Programma
PREVISIONI DELL'ANNO
N+2
PREVISIONI
ANNO….
Spese in conto capitale
02
Segreteria generale
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
previsione di competenza
di cui già impegnato
di cui fondo pluriennale vincolato
previsione di cassa
previsione di competenza
di cui già impegnato
di cui fondo pluriennale vincolato
previsione di cassa
0,00
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
0,00
previsione di competenza
di cui già impegnato
di cui fondo pluriennale
vincolato
previsione di cassa
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
previsione di competenza
di cui già impegnato
di cui fondo pluriennale vincolato
previsione di cassa
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
0,00
previsione di competenza
di cui già impegnato
di cui fondo pluriennale vincolato
previsione di cassa
0,00
(0,00)
0,00
0,00
(0,00)
(0,00)
0,00
previsione di competenza
0,00
0,00
22
Gli equilibri finanziari
EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO
Fondo di cassa all'inizio dell'esercizio
COMPETENZA
ANNO DI
RIFERIMENTO DEL
BILANCIO
N
COMPETENZA
ANNO
N+1
COMPETENZA
ANNO
N+2
0,00
A) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese correnti
(+)
0,00
0,00
0,00
AA) Recupero disavanzo di amministrazione esercizio
precedente
(-)
0,00
0,00
0,00
B) Entrate Titoli 1.00 - 2.00 - 3.00
di cui per estinzione anticipata di prestiti
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
(+)
0,00
0,00
0,00
D)Spese Titolo 1.00 - Spese correnti
di cui:
- fondo pluriennale vincolato
- fondo crediti di dubbia esigibilità
(-)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale
(-)
0,00
0,00
0,00
F) Spese Titolo 4.00 - Quote di capitale amm.to dei mutui e
prestiti obbligazionari
di cui per estinzione anticipata di prestiti
(-)
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti
direttamente destinati al rimborso dei prestiti da
amministrazioni pubbliche
G) Somma finale (G=A-AA+B+C-D-E-F)
(+)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
23
Gli equilibri finanziari
COMPETENZA
ANNO DI
RIFERIMENTO DEL
BILANCIO
N
EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO
H) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per spese
correnti (**)
di cui per estinzione anticipata di prestiti
COMPETENZA
ANNO
N+1
COMPETENZA
ANNO
N+2
(+)
0,00
0,00
-
-
(+)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di
(-)
0,00
0,00
0,00
M) Entrate da accensione di prestiti destinate a estinzione
anticipata dei prestiti
(+)
0,00
0,00
0,00
#RIF!
#RIF!
#RIF!
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in
base a specifiche disposizioni di legge o dei principi
contabili
di cui per estinzione anticipata di prestiti
EQUILIBRIO DI PARTE CORRENTE (***)
O=G+H+I-L+M
24
Gli equilibri finanziari
COMPETENZA
ANNO DI
RIFERIMENTO DEL
BILANCIO
N
EQUILIBRIO ECONOMICO-FINANZIARIO
P) Utilizzo risultato di amministrazione presunto per
spese di investimento (**)
(+)
COMPETENZA
ANNO
N+1
COMPETENZA
ANNO
N+2
0,00
-
-
Q) Fondo pluriennale vincolato di entrata per spese in conto
(+) capitale
0,00
0,00
0,00
R) Entrate Titoli 4.00-5.00-6.00
(+)
0,00
0,00
0,00
C) Entrate Titolo 4.02.06 - Contributi agli investimenti
direttamente destinati al rimborso dei prestiti da
amministrazioni pubbliche
(-)
0,00
0,00
0,00
I) Entrate di parte capitale destinate a spese correnti in
base a specifiche disposizioni di legge o dei principi
contabili
(-)
0,00
0,00
0,00
S1) Entrate Titolo 5.02 per Riscossione crediti di breve termine
(-)
0,00
0,00
0,00
S2) Entrate Titolo 5.03 per Riscossione crediti di medio-lungo
(-) termine
0,00
0,00
0,00
T) Entrate Titolo 5.04 relative a Altre entrate per
riduzioni di attività finanziaria
(-)
0,00
0,00
0,00
L) Entrate di parte corrente destinate a spese di
investimento in base a specifiche disposizioni di legge
o dei principi contabili
(+)
0,00
0,00
0,00
M) Entrate da accensione di prestiti destinate a
estinzione anticipata dei prestiti
(-)
0,00
0,00
0,00
(-)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
V) Spese Titolo 3.01 per Acquisizioni di attività finanziarie (-)
0,00
0,00
0,00
E) Spese Titolo 2.04 - Altri trasferimenti in conto capitale (+)
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
U) Spese Titolo 2.00 - Spese in conto capitale
di cui fondo pluriennale vincolato di spesa
EQUILIBRIO DI PARTE CAPITALE
Z = P+Q+R-C-I-S1-S2-T+L-M-U-V+E
contesto di riferimento
25
Nota Integrativa - Contenuti
a) i criteri di valutazione adottati per la formulazione delle previsioni, con particolare riferimento agli
stanziamenti riguardanti gli accantonamenti per le spese potenziali e al fondo crediti di dubbia
esigibilità, dando illustrazione dei crediti per i quali non e' previsto l'accantonamento a tale fondo
b) l'elenco analitico delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione presunto al
31 dicembre dell'esercizio precedente, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi
contabili, dai trasferimenti, da mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall'ente
c) l'elenco analitico degli utilizzi delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione
presunto, distinguendo i vincoli derivanti dalla legge e dai principi contabili, dai trasferimenti, da
mutui e altri finanziamenti, vincoli formalmente attribuiti dall'ente
d) l'elenco degli interventi programmati per spese di investimento finanziati col ricorso al debito e con
le risorse disponibili
e) nel caso in cui gli stanziamenti riguardanti il fondo pluriennale vincolato comprendono anche
investimenti ancora in corso di definizione, le cause che non hanno reso possibile porre in essere
la programmazione necessaria alla definizione dei relativi cronoprogrammi
f) l'elenco delle garanzie principali o sussidiarie prestate dall'ente a favore di enti e di altri soggetti ai
sensi delle leggi vigenti
g) gli oneri e gli impegni finanziari stimati e stanziati in bilancio, derivanti da contratti relativi a
strumenti finanziari derivati o da contratti di finanziamento che includono una componente
derivata
h) l'elenco dei propri enti ed organismi strumentali
i) l'elenco delle partecipazioni possedute con l'indicazione della relativa quota percentuale; j) altre
informazioni riguardanti le previsioni, richieste dalla legge o necessarie per l'interpretazione del
bilancio.
26
Allegati (art. 11, c. 3, D. Lgs 118/2011)
a) il prospetto esplicativo del presunto risultato di amministrazione
b) il prospetto concernente la composizione, per missioni e
programmi, del fondo pluriennale vincolato per ciascuno degli
esercizi considerati nel bilancio di previsione
c) il prospetto concernente la composizione del fondo crediti di dubbia
esigibilità per ciascuno degli esercizi considerati nel bilancio di
previsione
d) il prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento
e) il prospetto delle spese previste per l'utilizzo di contributi e
trasferimenti da parte di organismi comunitari e internazionali, per
ciascuno degli anni considerati nel bilancio di previsione
f) il prospetto delle spese previste per lo svolgimento delle funzioni
delegate dalle regioni per ciascuno degli anni considerati nel
bilancio di previsione
g) la nota integrativa redatta secondo
h) la relazione del collegio dei revisori dei conti.
27
Allegati (art. 172 TUEL)
a) l'elenco degli indirizzi internet di pubblicazione del rendiconto della gestione, del bilancio
consolidato deliberati e relativi al penultimo esercizio antecedente quello cui si riferisce il
bilancio di previsione, dei rendiconti e dei bilanci consolidati delle unioni di comuni e dei
soggetti considerati nel gruppo "amministrazione pubblica” relativi al penultimo esercizio
antecedente quello cui il bilancio si riferisce. Tali documenti contabili sono allegati al bilancio
di previsione qualora non integralmente pubblicati nei siti internet indicati nell'elenco
b) la deliberazione, da adottarsi annualmente prima dell'approvazione del bilancio, con la quale
i comuni verificano la quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza, alle
attività produttive e terziarie - ai sensi delle leggi 18 aprile 1962, n. 167, 22 ottobre 1971, n.
865, e 5 agosto 1978, n. 457, che potranno essere ceduti in proprietà od in diritto di
superficie; con la stessa deliberazione i comuni stabiliscono il prezzo di cessione per ciascun
tipo di area o di fabbricato
c) le deliberazioni con le quali sono determinati, per l'esercizio successivo, le tariffe, le aliquote
d'imposta e le eventuali maggiori detrazioni, le variazioni dei limiti di reddito per i tributi locali
e per i servizi locali, nonché, per i servizi a domanda individuale, i tassi di copertura in
percentuale del costo di gestione dei servizi stessi
d) la tabella relativa ai parametri di riscontro della situazione di deficitarietà strutturale prevista
dalle disposizioni vigenti in materia
e) il prospetto della concordanza tra bilancio di previsione e obiettivo programmatico del patto
di stabilità interno
28
Esercizio Provvisorio
• Gestione degli stanziamenti di spesa previsti nell’ultimo
bilancio di previsione per l’esercizio cui si riferisce la
gestione: EP 2016 su stanziamenti annualità 2016 del
Bilancio 2015-2017
• Gestione mensile per dodicesimi per Programma al netto
delle somme già impegnate negli esercizi precedenti con
esclusione delle spese:
 tassativamente regolate dalla legge
 non suscettibile di pagamento frazionato in dodicesimi
 a carattere continuativo necessarie per garantire il mantenimento
del livello qualitativo e quantitativo dei servizi esistenti, impegnate a
seguito della scadenza dei relativi contratti
29
Esercizio Provvisorio
• Importanza della programmazione “pluriennale”
• In presenza di criticità finanziarie e negli equilibri, si
impone prudenza nell’assegnazione delle risorse
• Importanza di un adeguato sistema di controllo finanziario
30
Flessibilità del Bilancio: le variazioni
Pre Riforma
Titolo (in base ai principali aggregati)
D. Lgs. 118/2011
Titolo (costituisce un raggruppamento di
macroaggregati all’interno del medesimo
programma)
Servizio (ripartizione organizzativa,
semplice o complesso. Rappresentano
articolazione delle funzioni)
Programma (aggregato omogeneo di
attività per il perseguimento di obiettivi
definiti nell’ambito della missione)
Intervento (natura economica della
spesa)
Macroaggregato (articolazione
economica del Programma)
Capitolo (unità elementare)
Capitolo (ripartizione del
macroaggregato)
Consiglio
Consiglio
Funzione (destinazione della spesa in
Missione (funzioni principali e obiettivi
relazione alle aree di intervento dell’ente) strategici perseguiti dalle amministrazioni
attraverso l’utilizzo di risorse finanziarie)
31
Flessibilità del Bilancio: le variazioni
Il riferimento è l’art. 175 del TUEL modificato dal D. Lgs.
126/2014 (correttivo e integrativo del D. Lgs. 118/2011)
1. Il bilancio di previsione finanziario può subire variazioni
di competenza e di cassa nel corso dell'esercizio, per
ciascuno degli esercizi considerati nel documento
2. Le variazioni al bilancio sono di competenza
dell’organo consiliare salvo quelle previste dai commi
5-bis e 5-quater (altre competenze)
32
Flessibilità del Bilancio: le variazioni
3. Le variazioni al bilancio possono essere deliberate non oltre il
30 novembre di ciascun anno, fatte salve alcune variazioni che
possono essere deliberate sino al 31 dicembre di ciascun anno
(istituzione di tipologie di entrata a destinazione vincolata con
correlato programma di spesa; utilizzo quote di avanzo vincolato;
variazioni di cassa; variazioni sul FPV, ecc.)
4. Ai sensi dell'articolo 42 le variazioni di bilancio possono
essere adottate dall'organo esecutivo in via d'urgenza
opportunamente motivata, salvo ratifica, a pena di decadenza,
da parte dell’organo consiliare entro i sessanta giorni seguenti
e comunque entro il 31 dicembre dell’anno in corso se a tale
data non sia scaduto il predetto termine.
33
Flessibilità del Bilancio: le variazioni
5-bis. L'organo esecutivo approva le variazioni del piano esecutivo di
gestione, salvo quelle di cui al comma 5-quater (competenza
dirigenziale), e le seguenti variazioni del bilancio di previsione non
aventi natura discrezionale, che si configurano come meramente
applicative delle decisioni del Consiglio, per ciascuno degli esercizi
considerati nel bilancio:
a) utilizzo avanzo vincolato in esercizio provvisorio
b) variazioni compensative tra missioni e programmi riguardanti
l’utilizzo di risorse comunitarie e vincolate, nel rispetto della finalità
della spesa o qualora le variazioni siano necessarie per
l’attuazione di interventi previsti da intese da altri strumenti già
deliberati dal Consiglio
c) variazioni compensative della spesa di personale tra missioni e
programmi (trasferimenti)
d) variazioni di cassa (escluse quelle legate al comma 5-quater
(competenza dirigenziale)
e) variazioni riguardanti il FPV effettuata entro il termine di
approvazione del Rendiconto (riaccertamento)
34
Flessibilità del Bilancio: le variazioni
5-quater. I responsabili della spesa o, in assenza di disciplina, il responsabile
finanziario, possono effettuare, per ciascuno degli esercizi del bilancio:
a)
le variazioni compensative del PEG fra capitoli di entrata della medesima
categoria e fra i capitoli di spesa del medesimo macroaggregato, escluse le
variazioni dei capitoli appartenenti ai macroaggregati riguardanti i trasferimenti
correnti, i contribuiti agli investimenti ed ai trasferimenti in conto capitale, che
sono di competenza della Giunta;
b)
le variazioni di bilancio fra gli stanziamenti riguardanti il FPV e gli stanziamenti
correlati, in termini di competenza e di cassa, escluse quelle previste dall'art.
3, comma 5, del decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Riaccertamento,
competenza della Giunta entro il Rendiconto). Queste variazioni devono
essere comunicate trimestralmente alla Giunta;
c)
le variazioni di bilancio riguardanti l’utilizzo della quota vincolata del risultato
di amministrazione derivanti da stanziamenti di bilancio dell’esercizio
precedente corrispondenti a entrate vincolate (se non in esercizio provvisorio);
d)
le variazioni degli stanziamenti riguardanti i versamenti ai conti di tesoreria
statale intestati all’ente e i versamenti a depositi bancari intestati all'ente;
e)
le variazioni necessarie per l'adeguamento delle previsioni, compresa
l'istituzione di tipologie e programmi, riguardanti le partite di giro e le
operazioni per conto di terzi
35
Flessibilità del Bilancio: le variazioni
• Sono vietate le variazioni di giunta compensative tra
•
•
•
•
•
macroaggregati appartenenti a titoli diversi
Non è possibile variare tra PdG e altre titoli e tra residui e
competenza
Assestamento di Bilancio il 31 luglio (ma abbiamo visto che
non è ultimo momento utile per variare il bilancio)
Le variazioni al PEG entro possono essere adottate entro il 15
dicembre
Le variazioni al bilancio devono essere trasmesse al Tesoriere
su apposito prospetto. Devono altresì essere trasmesse al
Tesoriere le variazioni dei residui al termine del riaccertamento
e le variazioni al FPV
Queste regole valgono per gli enti sperimentatori nel 2014. Per
gli altri enti, nel corso del 2015 le regole sulle variazioni sono
quelle vigenti nel 2014 fatta salva la disciplina del FPV e del
riaccertamento straordinario dei residui
36
Flessibilità del Bilancio: le variazioni
Livello di intervento
Tipologia Variazione
Consiglio
Competente per le variazioni (salvo casi specifici)
Giunta
• variazioni di urgenza (ratifica consiliare entro 60
giorni, comunque entro il 31/12)
• variazioni PEG
• variazioni di cassa;
• fondo di riserva;
• variazioni compensative sulle spese di personale
• variazioni compensative relative a trasferimenti
• FPV a seguito di riaccertamento (entro il termine
del Rendiconto)
• Avanzo vincolato in esercizio provvisorio
(preconsuntivo entro il 31/1)
Responsabili della spesa (o
Responsabile Servizio Finanziario in
assenza di apposita disciplina –
Regolamento Contabilità)
• variazioni compensative tra capitoli di entrata
della stessa categoria e capitoli di spesa dello
stesso macroaggregato ad esclusione dei
trasferimenti e contributi (spesa corrente e conto
capitale)
• FPV
• Avanzo vincolato (non in esercizio provvisorio)
37
Piano Esecutivo di Gestione
• Ultima fase del processo di programmazione
• Esplicita il legame tra obiettivi gestionali, risorse e
responsabilità
• Copre tutta l’attività dell’Ente e include tutte le entrate e le
spese dell’Ente
• E’ collegato al Bilancio di Previsione triennale
• Obbligatorio per i Comuni sopra i 5 mila abitanti
(consigliato per tutti)
38
Dal DUP al PEG – Sintesi Programmazione Enti Locali
DUP SeS
DUP SeO
Missione
(Obiettivi
Strategici)
Programma 1
(Obiettivi
Operativi,
Risorse)
Programma “n”
(Obiettivi
Operativi,
Risorse)
Bilancio
PEG
Assegnazione
Obiettivi e
Risorse per
Centro di Resp.
Assegnazione
Obiettivi e
Risorse per
Centro di Resp.
Assegnazione
Obiettivi e
Risorse per
Centro di Resp.
39
La nuova contabilità armonizzata: gli
aspetti principali per gli enti locali
• Schemi comuni di bilancio articolati in missioni e programmi
•
•
•
•
•
(classificazione COFOG)
Regole contabili uniformi e Piano dei Conti Integrato (al fine di
consentire un più agevolo consolidamento e monitoraggio nelle
diverse fasi della programmazione, gestione e rendicontazione)
Contabilità Economico Patrimoniale Integrata con la Contabilità
Finanziaria
Bilancio Consolidato con le aziende, società e altri organismi
controllati
Sistema di indicatori di risultato associati ai programmi di
bilancio
Nuovo sistema di programmazione (DUP)
40
I principi contabili
• Principi contabili generali
• Principio contabile Programmazione
• Principio contabile applicato alla contabilità
finanziaria
• Principio contabile applicato alla contabilità
economico patrimoniale
• Principio contabile applicato al bilancio
consolidato
41
La competenza finanziaria potenziata
• Obbligazione giuridicamente perfezionata: non
sussistono ostacoli al suo adempimento
• Sdoppiamento della rilevazione: registrazione e
imputazione
• Imputazione nelle annualità di bilancio secondo
esigibilità dell’obbligazione giuridica
42
Competenza Finanziaria Potenziata
Ante D. Lgs. 118/2011
Post riforma contabile
Impegno/Accertamento imputato
nell’anno della registrazione
dell’obbligazione
Imputazione nell’annualità del
bilancio secondo scadenza
dell’obbligazione
Costituzione di un Residuo per la
quota non pagata/incassata
nell’anno
Costituzione di un
impegno/accertamento su future
annualità (no residuo ma debito o
credito certo)
43
Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità
• E’ ormai noto che la competenza finanziaria potenziata
prevede che le obbligazioni debbano essere
REGISTRATE nelle scritture nell’esercizio in cui
l’obbligazione viene perfezionata e IMPUTATA
all’esercizio in cui viene a scadenza (esigibilità)
• Per tutelare gli enti dal rischio di finanziare spesa con
entrate che – sebbene accertate – non vengono
successivamente riscosse, nella parte spesa del bilancio
deve essere appostato apposito Fondo Crediti di Dubbia
Esigibilità
• La contabilizzazione “per cassa” fornirebbe solo una
rappresentazione parziale nel bilancio, non evidenziando i
reali rapporti creditori che l’Ente vanta verso terze
economie (PA, imprese, famiglie)
44
Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità
• Il FCDE è disciplinato dal par. 3.3 del principio contabile
applicato alla contabilità finanziaria (4/2 D.Lgs. 118/2011)
• Il suo ammontare è determinato tenendo conto:
 della dimensione degli stanziamenti relativi ai crediti che si prevede si
formeranno nell’esercizio di riferimento
 della loro natura
 Dell’andamento della «capacità di riscossione» degli ultimi cinque
esercizi espressa in termini di media del rapporto tra incassi e
accertamenti per ciascuna tipologia di entrata
Lo stanziamento FCDE non potendo essere impegnato, genera
un’economia e confluisce in avanzo vincolato per utilizzo nel
caso di inesigibilità delle entrate
Introduzione graduale della percentuale di accantonamento dal
36% al 100% negli anni dal 2015 al 2019
45
Fondo Pluriennale Vincolato
• Garantisce la copertura finanziaria per le spese a
esigibilità futura: una conseguenza della competenza
finanziaria potenziata
• Criticità nel caso di non allineamento tra PTO e Bilancio
(programmazione).
• L’informativa sull’indebitamento deve essere desunta da
prospetti diversi (nel caso di mutui flessibili)
46
Funzionamento del Fondo Pluriennale Vincolato
Spesa per investimento in opera pubblica di 1.000
2016
300
Cronoprogramma
2017
300
2018
400
BILANCIO 2016
Esigibilità spesa
(Stato Avanzamento
Lavori)
300
FPV
1.000
BILANCIO 2017
Esigibilità spesa (Stato
Avanzamento Lavori)
FPV
700
FPV
700
300
FPV
400
BILANCIO 2018
FPV
400
Esigibilità spesa (Stato
Avanzamento Lavori)
400
47
Fondo Pluriennale Vincolato
• La disciplina FPV prevede che alla fine dell’esercizio, nel caso in cui
a fronte di un’entrata accertata o riscossa non ci sia una spesa
impegnata, tutti gli stanziamenti di spesa contribuiscono alla
formazione del risultato di amministrazione attraverso la loro
eliminazione
• Deroga alla disciplina generale prevede che possono essere
finanziate dal FPV (e solo ai fini della sua determinazione)
 Voci di spesa contenute nei quadri economici lavori pubblici, regolarmente
impegnate, ad esclusione delle spese di progettazione
 Spese riferite a procedure attivate ai sensi dell’art. 53, c. 2 D. Lgs.
163/2006 (oggetto dei contratti per lavori pubblici)
• In assenza di aggiudicazione definitiva entro l’anno successivo,
le risorse confluiscono in avanzo vincolato per la
riprogrammazione e FPV si riduce di pari importo
48
Le nuove regole di finanza pubblica
• La Legge 208/2015 (legge di Stabilità 2016) ha previsto
nuove regole di finanza pubblica che SOSTITUISCONO
la disciplina del previgente Patto di Stabilità
• Le nuove regole anticipano l’entrata in vigore della Legge
243/2012 (pareggio di bilancio «costituzionale»)
• Agli enti locali viene richiesto di conseguire un nuovo
obiettivo di finanza pubblica in termini di COMPETENZA:
SALDO TRA ENTRATE FINALI E SPESE FINALI
NON NEGATIVO
49
Le nuove regole di finanza pubblica
• Sono fatti salvi gli effetti connessi all’applicazione dei patti orizzontali
2014 e 2015
• Sono confermati i patti regionali e verticali (c.d. patti di solidarietà)
grazie ai quali città metropolitane, province e comuni possono
usufruire di spazi messi a disposizione dalla Regione o da altri enti
locali. Esiste particolare tutela per i Comuni fino a 1.000 abitanti e ai
Comuni oggetto di fusione a partire dal 2011 (c. 729 priorità
nell’assegnazione degli spazi)
• Si prevede l’esclusione dal computo del saldo:
 Contributo «IMU/TASU» (per il 2016 390 milioni)
 Spese sostenute per edilizia scolastica (limite complessivo 480 milioni)
 Spese sostenute per bonifiche ambientali (limite complessivo 20 milioni)
 Alcune spese sostenute da Enti Locali Lombardia, Emilia Romagna e Veneto (sisma
2012)
 Spese sostenute da Roma Capitale (Museo Shoah
50
Saldo di Finanza Pubblica
ENTRATE FINALI
SPESE FINALI
Titolo 1 Entrate correnti di natura
tributaria, contributiva e perequativa
Titolo 1 Spese correnti
Titolo 2 Trasferimenti correnti
Titolo 2 Spese in conto capitale
Titolo 3 Entrate extratributarie
Titolo 3 Spese per incremento
attività finanziarie
Titolo 4 Entrate in conto capitale
Titolo 5 Entrate da riduzione di
attività finanziarie
51
Saldo di Finanza Pubblica
• Solo per il 2016 tra le entrate e le spese finali è
considerato il FPV in entrata e in spesa AL NETTO della
quota rinveniente dal ricorso all’indebitamento
• Gli stanziamenti del FCDE e dei Fondi spese e rischi
futuri concernenti accantonamenti destinati a confluire nel
risultato di amministrazione non vengono considerati tra
le spese finali
52
Focus su fondi spese e rischi futuri
• Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità
• Fondo di riserva per spese obbligatorie e impreviste –
garantisce la flessibilità del bilancio (0,30% min 2% max
spese correnti
• Fondo contenziosi – sentenze
• Fondo perdite società partecipate – aziende speciali,
istituzioni o società partecipate in perdita
• Altri fondi spese e rischi futuri
53
Patti di solidarietà
• Confermata la disciplina previgente in materia di patti
•
•
•
•
regionalizzati (verticale e orizzontale)
Con il patto nazionale orizzontale gli enti locali possono
scambiare sul tutto il territorio spazi finanziare da recuperare
(attraverso miglioramento obiettivo) o restituire nel biennio
successivo (attraverso peggioramento obiettivo)
Gli enti che utilizzano spazi devono tenere conto che sono
vincolati alle finalità per le quali sono richiesti e quindi devono
tendere a un obiettivo che tenga conto del mancato utilizzo per
dette finalità
A tal fine il Sindaco, Il Responsabile dei Servizio Finanziario e
l’Organo di Revisione attestano in sede di certificazione che i
maggiori spazi sono stati utilizzati per effettuare impegni di
spesa in conto capitale
Se non c’è attestazione gli spazi non concorrono all’obiettivo
mentre il peggioramento rimane per il biennio successivo
54
Patti di solidarietà - tempistica
• Patto regionalizzato – articolazione in due tempi
 15 aprile comunicazione spazi
 30 aprile Regione comunica saldo rideterminato
 15 settembre comunicazione spazi
 30 settembre Regione comunica saldo rideterminato
• Patto orizzontale nazionale
 15 giugno comunicazione spazi
 10 luglio RGS comunica saldo rideterminato
55
Sanzioni
• Riduzione FSC in misura pari allo scostamento. In caso di incapienza,
•
•
•
•
•
•
versamento all’entrata del bilancio dello Stato. In assenza di
versamento, trattenuta sulle eventuali altre erogazioni e su IMU
Divieto di impegno di spese correnti con imputazione all’esercizio
successivo allo sforamento, in misura superiore all’importo degli
impegni dell’anno precedente a quello di riferimento (sforamento
2016, no impegni 2017 in misura superiore a quelli del 2015)
Divieto di ricorso all’indebitamento (solo devoluzioni o estinzioni di
mutui pregressi a condizione di ridurre il valore delle passività
finanziarie)
Divieto di assunzione di personale a qualunque titolo (anche co.co.co,
somministrazione, anche se in atto stabilizzazione)
Divieto di stipula di contratti di servizio con soggetti privati elusivi del
punto precedente
Rideterminazione delle indennità degli amministratori e dei gettoni di
presenza nella misura del 30% rispetto al 30/6/2014
Riconoscimento «ora per allora»
56
Comportamenti elusivi - Misure
• Nella Legge di Stabilità (commi 726 e 727) sono individuate
misure antielusive:
 nullità dei contratti di servizio e degli atti posti in essere che si
configurino come elusivi
 sanzioni pecuniarie agli amministratori (fino a 10 volte indennità di
carica) e al responsabile amministrativo individuato dalla sezione
giurisdizionale della Corte dei Conti (fino a tre mensilità)
• Qualora siano accertati squilibri, mancata copertura di spese,
mancato rispetto degli obiettivi, l’Ente deve adottare i
provvedimenti correttivi entro 60 giorni dal deposito della
pronuncia, trasmetterli alla CdC la quale entro 30 giorni verifica
l’idoneità di tali provvedimenti
• In caso di inerzia o inidoneità, è preclusa l’attuazione dei
relativi programmi di spesa
• Per il principio di “prevalenza della sostanza sulla forma” le
verifiche della CdC possono estendersi alla natura sostanziale
delle entrate e delle spese escluse dai vincoli
57
Comportamenti elusivi - Esempi
• Non corretta imputazione (p.e. allocazione in PdG)
• Non corretta formazione e utilizzo del FPV
• Sovrastima delle entrate o accertamenti effettuati in modo
non conforme alla norma
• Imputazione di spese di competenza di un esercizio a
esercizi successivi
• Operazione poste in essere con società partecipate e
organismi strumentali o altri soggetti con la finalità di
valorizzazione immobiliare senza prevenire all’effettiva
vendita
• Sottostima dei contratti di servizio a livello di “gruppo
locale”
Fly UP