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piano dell`offerta formativa 2015-201
Tema: «METTICI CUORE» Obiettivo: Lasciamoci trasformare dalla Misericordia di Dio per diventare testimoni del Vangelo della Gioia e della Carità. SPIEGAZIONE DEL LOGO La strada e i ragazzi in cammino o Rappresentano il tema del cammino, di cui i bambini e i ragazzi, saranno protagonisti nell’affrontarlo metaforicamente durante quest’anno. o Si tratta di una strada asfaltata che circonda il cuore fatto di parole, simbolo della scelta di “prendersi a cuore” la loro stessa vita e quella degli altri. o La strada rappresenta anche il pellegrinaggio, immagine della vita della Chiesa, del cristiano e dell’Anno Santo indetto da Papa Francesco. Il cuore con le parole o Rappresenta una porta (simbolo del Giubileo) costituita da parole chiave che riprendono l’altro tema dell’anno: l’attenzione alle opere di misericordia corporale e spirituale, raccomandata da Papa Francesco nella Bolla “Misericordiae vultus” (n° 15). o Il cuore rappresenta anche Don Bosco, uomo dal cuore grande come la sabbia del mare e l’appello, sul suo esempio, ad aderire allo slogan “Mettici cuore”. 1 Settembre “Eccoci qui” Simbolo: documento di viaggio S T R A D A Obiettivo e impegno “In Egitto Giuseppe fu venduto al Capo delle Guardie del Faraone, e a motivo della sua diligenza fu scelto come suo servitore personale. Il Capo delle Guardie gli concesse tanti vantaggi e lo trattava come un suo famigliare”. Attività - Formazione docenti - Inizio scuola: accoglienza nuovi iscritti (Genesi 39, 1) “Tenere sempre viva la speranza! Aiutare a recuperare la fiducia! Mostrare che con l’accoglienza e la fraternità si può aprire una finestra sul futuro, più che una finestra, una porta, e ancora di più, si può avere ancora un futuro!” - Colloqui Scuola dell’Infanzia (Martedì 10 Settembre 2013, discorso di Papa Francesco) Emigrante a 12 anni D E L L’ A M I C I Z I A -Che cerchi ,ragazzo? -Da lavorare. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 6) Ottobre “Si può fare” Ero forestiero e mi hai ospitato. - Accolgo i miei compagni - Accolgo i meno simpatici - Accolgo i più poveri Obiettivo e impegno “…Un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione.” (Lc 10,30.33) “Solidarietà, questa parola che fa paura al mondo sviluppato. Cercano di non dirla. Solidarietà è quasi una parolaccia per loro. Ma è la nostra parola! Servire significa riconoscere e accogliere le domande di giustizia, di speranza, e cercare insieme delle strade, dei percorsi concreti di liberazione.” Attività - S. Messa di apertura - Assemblee di classe/sezione - Elezione genitori rappresentanti di classe/sezione - Consiglio di interclasse (Martedì 10 Settembre 2013, discorso di Papa Francesco) Un ragazzo bagnato e intirizzito -Entra - gli dice D. Bosco … -E adesso dove andrai?... Era il primo orfano che entrava da D. Bosco. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 131) Ero triste e mi hai consolato - Cammino e ascolto con attenzione chi vive al mio fianco - Come amico condivido e dono quello che possiedo 2 Novembre S T R A D A D E L L’ A F F E T T O Obiettivo e impegno Attività “Diamoci la mano” “Gli si fece vicino Si prese cura di lui.” - Santi defunti Simbolo: bisaccia Parola di Dio (Lc 10,34) - Colloqui con i Genitori dei Grandi e dei Mezzani scuola dell’Infanzia “Siamo di fronte allo scandalo mondiale di circa un miliardo, un miliardo di persone che ancora oggi soffrono la fame. Non possiamo girarci dall’altra parte e far finta che questo non esista. (...) Condividiamo quel che abbiamo nella carità cristiana con chi è costretto ad affrontare numerosi ostacoli per soddisfare un bisogno così primario e al tempo stesso facciamoci promotori di un’autentica cooperazione con i poveri, perché attraverso i frutti del loro e del nostro lavoro possano vivere una vita dignitosa.” - Colloqui interquadrimestrali scuola Primaria - Open day scuola Primaria - Inizio Avvento (Videomessaggio di Papa Francesco per la campagna contro la fame nel mondo) Quattro soldi di polenta Don Bosco si frugò nelle tasche. Trovò solo quattro soldi. … In famiglia lo chiamiamo “il prete del miracolo della polenta. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 151) Avevo fame e mi hai dato da mangiare. Avevo sete e mi hai dato da bere. - Mi sfamo e disseto con il pane e l’acqua degli insegnamenti dei genitori e degli insegnanti - Sfamo e disseto, con il pane e l’acqua della stima, il mio compagno disprezzato o deriso - Mi impegno a non sprecare e buttare acqua e cibo 3 Dicembre “Accogli l’Amore” Simbolo: mappa Obiettivo e impegno “Mentre si trovavano a Betlemme, giunse per Maria il tempo di partorire; ed essa diede alla luce un figlio, il suo primogenito. Lo avvolse in fasce e lo mise a dormire nella mangiatoia di una stalla, perché non avevano trovato altro posto.” Attività - Festa dell’Immacolata - Santa Messa di Natale (Lc 2, 6 – 7) “Il messaggio che tutti aspettavano, quello che tutti cercavano nel profondo della propria anima, non era altro che la tenerezza di Dio: Dio che ci guarda con occhi colmi di affetto, che accetta la nostra miseria, Dio innamorato della nostra piccolezza.” S T R A D A D E L (Mercoledì, 24 dicembre 2014, omelia di PapaFrancesco) Mia madre mi insegnò a pregare Che cosa deve fare un buon cristiano…. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 25) Gennaio “Senza misura!” S O R R I S O - Auguri di Natale alle famiglie Non conoscevo e mi hai insegnato. - Dono il mio desiderio di…. - Dono la mia intelligenza per…. - Dono il mio sorriso per…. - Dono le mie capacità per… Obiettivo e impegno Attività “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno” - Laura Vicuna Parola di Dio (Lc 10,35) “Chi sono io per giudicare gli altri? È la domanda da fare a se stessi per dare spazio alla misericordia, l’atteggiamento giusto per costruire la pace tra le persone, le nazioni e dentro di noi. E per essere donne e uomini misericordiosi bisogna anzitutto riconoscersi peccatori e poi allargare il cuore fino a dimenticare le offese ricevute.” - Festa di Don Bosco (Lunedì, 17 marzo 2014, meditazione mattutina di Papa Francesco) Testa a testa con il Ministro -Ma lei parla sul serio reverendo?fece stupito…. -Non fuggirà nessuno. Do la mia parola. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 189) Ero carcerato e sei venuto a trovarmi. Mi hanno offeso e ho perdonato. - Non sono causa di litigi - Non offendo nessuno con insulti - Riconosco i miei errori e perdono un’offesa ricevuta 4 S T R A D A D E L L A C O N D I V I S I O N E Febbraio - Marzo “Sei un dono per me” Simbolo: bastone Obiettivo e impegno “Poiché avverrà come a un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e affidò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacità; e partì.” Attività - Assemblee di classe/sezione - Carnevale - Inizio Quaresima (Mt 25, 14 - 15) “Servire significa accogliere la persona che arriva, con attenzione; significa chinarsi su chi ha bisogno e tendergli la mano, senza calcoli, senza timore, con tenerezza e comprensione, come Gesù si è chinato a lavare i piedi agli Apostoli. Servire significa lavorare a fianco dei più bisognosi, stabilire con loro prima di tutto relazioni umane, di vicinanza, legami di solidarietà.” - Consegna valutazioni scuola primaria - S. Pasqua (Martedì, 10 Settembre 2013, discorso di Papa Francesco) O la borsa o la vita ..una voce dura gli intima: O la borsa o la vita… -Sono Don Bosco, denari non ne ho…. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 120) Ero nudo e mi hai vestito. Ho sbagliato e mi hai indicato la strada per ricevere il perdono. - Con la preghiera chiedo la capacità di accorgermi di chi ha bisogno e l’aiuto per rispondere alle necessità - Condivido non solo ciò che è superfluo ma ciò che mi è necessario 5 Aprile S T R A D A D E L L’ I N C O N T R O “Stiamo bene insieme” Simbolo: sandali Obiettivo e impegno “Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro.” Attività - Colloqui interquadrimestrali scuola primaria (Lc 24, 13 – 15) “Non basta passare lungo le strade digitali, cioè semplicemente essere connessi: occorre che la connessione sia accompagnata dall’incontro vero. Non possiamo vivere da soli, rinchiusi in noi stessi. Abbiamo bisogno di amare ed essere amati. Abbiamo bisogno di tenerezza. È importante l’attenzione e la presenza della Chiesa nel mondo della comunicazione, per dialogare con l’ uomo d’oggi e portarlo all’ incontro con Cristo: una Chiesa che accompagna il cammino sa mettersi in cammino con tutti.” (Domenica, 1 giugno 2014, discorso di Papa Francesco) Il colera per le strade di Borgo Dora Don Bosco parlò ai ragazzi -Sapete che il sindaco ha lanciato un appello. Occorrono infermieri e assistenti per curare i colerosi. …quattordici ragazzi si misero in lista. Pochi giorni dopo, altri trenta… (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 179) Ero ammalato e sei venuto a trovarmi. - Sto accanto ai miei compagni preoccupati o tristi - Starò vicino ai miei nonni o a persone che si sentono sole - Sono attento ai miei genitori quando sono stanchi 6 Maggio - Giugno “Anche tu così!” S T R A D A D E L L’ A M O R E Simbolo: conchiglia Obiettivo e impegno “L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore (...)” (Lc 1, 46 - 47) “Tutto è suo dono. Se noi possiamo capire che tutto è dono di Dio, quanta felicità nel nostro cuore! Tutto è suo dono. Lui è la nostra forza! Dire grazie è così facile, eppure così difficile! Quante volte ci diciamo grazie in famiglia? E’ una delle parole chiave della convivenza. “Permesso”, “scusa”, “grazie”: se in una famiglia si dicono queste tre parole, la famiglia va avanti. “Permesso”, “scusami”, “grazie”.” (Domenica, 13 ottobre 2013, omelia di Papa Francesco) Se avessi soltanto un pezzo di pane -Ti voglio così bene, che se un giorno avessi soltanto più un pezzo di pane, lo farei a metà con te. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 92) Due piccoli cuori per grazia ricevuta Alla vigilia della festa, … vanno a bussare alla porta di D. Bosco e glieli offrono, arrossendo fino alla punta delle orecchie. (da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 148) In verità, vi dico che tutte le volte che avete fatto ciò a uno dei più piccoli di questi miei fratelli, lo avete fatto a me! - Continuiamo a vivere ciò che abbiamo imparato durante l’anno - Impariamo a dire grazie a tutte le persone che ci hanno accompagnato e sostenuto durante il nostro percorso scolastico Attività - Festa di S. Giuseppe - S. Domenico Savio - S. M. Domenica Mazzarello - Festa Maria Ausiliatrice - Festa del Grazie - Continuità scuola dell’infanziascuola primaria - Colloqui con i Genitori dei Grandi e dei Mezzani scuola dell’Infanzia - S. Messa di chiusura di fine anno scolastico - Colloqui con i Genitori dei Piccoli - Consegna delle schede di valutazione 7 Quest’anno abbiamo voluto proporre una programmazione dedicata alla conoscenza e al rispetto dell’ambiente. La rappresentazione mentale della successione temporale è una delle difficoltà logiche maggiori per il bambino, per l’astrattezza che essa comporta. Le esperienze e le conoscenze relative ai mutamenti stagionali favoriscono la percezione del tempo come successione periodica e danno spessore alle nozioni stazio-temporali del bambino. I fenomeni delle stagioni consentono di organizzare attività che coinvolgono i bambini, come l’esplorazione, lavori individuali e di gruppo che permettono loro di precisare le conoscenze della realtà. Scopriranno così le stagioni con l’aiuto di un personaggio mediatore, Folletto Arturo, e le loro caratteristiche manipolando materiali utili per la loro crescita educativa, intraprendendo un percorso didattico che inizia con l’ascolto e la memorizzazione di storie, fino al raggiungimento di un itinerario motorio creativo. IL percorso didattico che viaggia alla scoperta delle stagioni prevede di affrontare in modo trasversale i seguenti concetti: Spazio-temporali Logico-matematico Topologici Raggruppamenti e classificazioni Di affinamento linguistico 8 Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì POMERIGGIO MATTINO PICCOLI PSICOMOTR TUTTI RELIGIONE GRANDI PRE GRAFISMO MEZZANI AREA TEMATICA TUTTI MUSICA e CANTO TUTTI AREA TEMATICA TUTTI AREA TEMATICA Attività graficopittorica Attività manipolativaespressiva GRANDI MEZZANI GRANDI INGLESE GRANDI PSICOMOTR. MEZZANI PSICOMOTR. MEZZANI INGLESE PICCOLI NANNA PICCOLI NANNA PICCOLI NANNA PICCOLI NANNA PICCOLI NANNA DOPO SCUOLA DOPO SCUOLA DOPO SCUOLA DOPO SCUOLA DOPO SCUOLA AREA TEMATICA Attività creativoespressiva 9 10 1. PREMESSA L’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Brescia, cattolico, salesiano, paritario, in tutti i suoi gradi comprende i seguenti ordini di scuola: a) Scuola dell’Infanzia Paritaria Convenzionata con 3 sezioni b) Scuola Primaria Paritaria Parificata con 5 classi. Tutta l’attività educativa è finalizzata a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”, secondo il pensiero di Don Bosco. 2. LA SCUOLA NEL TERRITORIO La Scuola si colloca in un quartiere centrale di Brescia e accoglie tra i suoi destinatari circa 220 bambini/e provenienti anche da altre zone cittadine e da paesi limitrofi, i cui genitori lavorano in città. Gli allievi appartengono a famiglie di ogni ceto sociale e presentano situazioni molto varie. I genitori nella maggioranza lavorano entrambi e chiedono alla Scuola un orario flessibile che risponda alle loro esigenze; desiderano per i figli un ambiente sicuro e un apprendimento che raggiunga esiti soddisfacenti. 3.IL NOSTRO METODO EDUCATIVO Il metodo educativo, ereditato da Don Bosco e da Madre Mazzarello, sintetizza l’esperienza pedagogica nel trinomio RAGIONE – RELIGIONE – AMOREVOLEZZA; esso • anima ogni attività culturale formativa in uno stile di dialogo, di partecipazione e di ricerca, nel rispetto delle più profonde esigenze umane • crea un ambiente in cui il ragazzo/a si sente amato, riconosciuto e rispettato, soggetto attivo e critico del proprio processo formativo • privilegia il rapporto educativo personale, la presenza dell’educatore come espressione concreta di accoglienza, amicizia, capacità di attesa 11 • coinvolge la famiglia nell’attività educativa • educa all’accoglienza ed alla solidarietà, valorizzando il positivo di ogni cultura • propone, in clima di rispetto e di libertà, una pluralità di offerte per favorire l’educazione alla fede (dal PEN Progetto Educativo Nazionale) 4. LA DOMANDA DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI La proposta che intende offrire la nostra Scuola, in linea con la ‘mission’ salesiana, parte dalla lettura attenta delle sfide odierne del contesto socio-culturale, dalla domanda educativa del territorio e soprattutto dalla domanda, esplicita e non, dei Genitori e degli Alunni. Il rilevamento dei bisogni formativi avviene mediante il monitoraggio dei dati emersi, in particolare: all’atto dell’iscrizione e dai colloqui individuali con Genitori e Alunni. I Genitori chiedono in particolare: - una crescita armonica e progressiva, nel rispetto della personalità individuale e dei fondamentali valori della vita; - una base culturale solida; - un ambiente sereno e stimolante. I destinatari del processo formativo, in particolare quelli dell’ultima classe della Scuola Primaria chiedono: - che la Scuola sia un ambiente esperienziale di vita in cui si curano i rapporti con i compagni e i Docenti; - che la Scuola adempia il suo compito, suscitando interesse e curiosità per la cultura e abiliti all’autonomia e alla responsabilità, dando sicurezze; - che i Docenti si accostino alla loro vita come guida per la loro crescita, anche per il cammino futuro. 5. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) è il documento culturale e fondamentale della Scuola. Si basa sulla progettazione educativa, curricolare, extracurricolare e organizzativa, conforme alle leggi, che la nostra Scuola offre alla domanda educativa dei Genitori e degli Alunni, secondo il proprio Progetto Educativo, in armonia con i principi della Costituzione e delle disposizioni del DPR n. 275/1999 (articolo 3) e della legge n. 62/2000 (articolo unico, comma 4, lettera a) e della C. M. 31/2003, art. 4.3. Il testo che presentiamo risponde a specifiche scelte, dettate dai criteri che emergono dalla proposta culturale e antropologica del Progetto Educativo Salesiano, e permette la flessibilità dell’offerta di formazione centrata sulla domanda dei Genitori e degli Alunni, nell’ambito dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche riconosciuta dalla legge (articolo 21, legge n. 59/1997 e normativa di applicazione). ORGANIZZAZIONE DELLA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA In analogia con la struttura del Progetto Educativo Nazionale della Scuola Salesiana (PEN) che abbiamo assunto come Progetto Educativo della Scuola (PEI), il Piano della nostra Offerta Formativa è organizzato in cinque parti: profili, percorsi, fattori, risorse, valutazione, che rappresentano gli snodi di un’organizzazione tipica della Scuola Salesiana. 12 I profili delineano la nostra offerta; i percorsi definiscono il cammino di formazione per portare gli alunni a realizzare i profili; i fattori costituiscono i punti fondamentali di intervento e di azione organizzati dalla Scuola; le risorse descrivono i mezzi messi a disposizione dalla Scuola; infine, la valutazione propone la corrispondenza tra progetto e risultati ottenuti, in vista della riprogettazione. La progettazione dell’offerta della nostra Comunità Educativa è mediata da modelli formativi e didattici, che rispondono ad una visione antropologica ispirata all’umanesimo cristiano della tradizione salesiana. Mediante l’incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale e professionale, in dialogo fecondo con la Rivelazione cristiana, la nostra Scuola diviene luogo di formazione integrale delle persone e di educazione alla fede, per coloro che hanno fatto o intendono fare questa scelta. 6. IL PROFILO DELLO STUDENTE (DALLE INDICAZIONI NAZIONALI) La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico che cura la centralità della persona che apprende, assegna alla scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale ispirazione la scuola attribuisce grande importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. Al tempo stesso la scuola italiana ha imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che avvengono fuori dalle sue mura, nei molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e attraverso nuovi media, in costante evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e creativi. PER AIUTARE GLI ALUNNI NEL CAMMINO DI MATURAZIONE, NELLA NOSTRA SCUOLA SALESIANA, GLI EDUCATORI APPLICANO, NELLE SITUAZIONI QUOTIDIANE, IL SISTEMA PREVENTIVO DI DON BOSCO. SCUOLA DELL’INFANZIA 6.1 Profilo educativo culturale dell’alunno al termine della Scuola dell’Infanzia L’Alunno: Presenta, racconta e spiega le caratteristiche fisiche sue, della sua famiglia, della sua maestra, attraverso una descrizione verbale semplice e corretta (usa soggetto, predicato e complemento), una rappresentazione grafica realizzata con tecniche diverse. Inizia a riconoscere le proprie emozioni, i desideri, le paure, gli stati d’animo propri e altrui, li esprime (a livello percettivo) e tenta gradualmente di superarli. In una situazione adeguata alla sua età, riesce ad eseguire correttamente un compito, una consegna che gli viene assegnato/a da terzi (per esempio: ritrovare un oggetto, secondo precise indicazioni topologiche e spaziali, rappresentarlo graficamente o descriverlo in modo semplice – cioè esplicitandone le caratteristiche principali). Costruisce, con materiale vario, un oggetto (per es. da regalare) e ne verbalizza le fasi di costruzione. Interviene a tempo, in modo opportuno e pertinente, in una conversazione di gruppo tra pari o con adulti (alza la mano, rispetta il turno di parola, comprende il contesto del 13 discorso). Comincia ad esprimere consapevolezza delle possibilità e dei limiti propri e dei compagni, accetta di integrarsi in un compito affidatogli dall’insegnante o da un adulto (drammatizza un racconto con altri bambini secondo una giusta sequenza di movimenti, tempi ecc.). Utilizza materiali e risorse comuni, condivide esperienze e giochi, affronta gradualmente i conflitti e inizia a riconoscere le elementari regole del comportamento nei contesti privati e pubblici. Di fronte a situazioni particolari, esprime curiosità, interesse, pone domande, sulle cose, su di sé, sugli altri, su Dio. In una situazione di gioco strutturato (per es. su un ritmo dato) controlla, coordina, ed esegue movimenti rispettandone le regole (per es. la sequenza temporale …) Si orienta nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, e delle nuove tecnologie (li riconosce e li associa al loro significato e alla loro funzione). Racconta, narra descrive situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi (presenta ai compagni/genitori o adulti di riferimento una esperienza realizzata, una festa tra compagni o una gita, .….; per es. descrive verbalmente, con disegni, fotografie, simboli più comuni, rappresentazioni, le fasi di un esperimento realizzato, alcuni particolari di un compagno; mostra come riordina oggetti famigliari secondo criteri di classificazione). Il Profilo formativo viene declinato attraverso linee di progettazione e di programmazione nel percorso formativo annuale. ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ANNUALE: Il percorso educativo didattico si articola attraverso traguardi di competenza descritti nelle Indicazioni Nazionali (2012), mediati dalla nostra scuola e tradotti in obiettivi formativi. Tale percorso viene progettato in Unità di Apprendimento, efficace strumento per trasformare gli obiettivi formativi in abilità e competenze. Ogni anno i percorsi educativo – didattici hanno come sfondo una tematica e vengono perseguiti tramite i campi di esperienza che valorizzano le curiosità e le proposte dei bambini e offrono occasioni di apprendimento organizzando le loro scoperte. La modalità di strutturazione delle esperienze in campi è la seguente: Il sé e l’altro Il bambino diventa progressivamente capace di leggere l’esperienza passando dall’egocentrismo alla capacità di aprirsi ai coetanei e adulti, imparando a riconoscerli come fratelli; a lavorare in gruppo, ad accorgersi e rispettare i bisogni e i sentimenti degli altri. Il corpo e il movimento Il bambino coglie la ricchezza e la bellezza del suo corpo, diventa progressivamente capace di valorizzarlo come una delle espressioni della personalità, passando dalla conoscenza di sé, alla capacità espressiva del proprio corpo, alla padronanza del movimento, al controllo della propria emotività. Immagini suoni e colori – I discorsi e le parole 14 Il bambino diventa progressivamente capace di comunicare in modo verbale e non verbale, passando dallo stereotipo, alla capacità di manifestare la propria creatività utilizzando linguaggi diversi. La conoscenza del mondo Il bambino diventa progressivamente capace di assumere i primi atteggiamenti di tipo scientifico, passando da una visione limitata e dalla curiosità, alla capacità di osservare, esplorare, sperimentare, ricercare. ATTIVITÀ DI LABORATORIO Le attività di laboratorio proposte per l’anno scolastico 2015/16 sono le seguenti: 3 anni psicomotricità attività pittorica e manipolativa attività musicale educazione religiosa 4-5 anni: psicomotricità attività pittorica e manipolativa attività musicale racconto e drammatizzazione prescrittura inglese educazione religiosa IL PROFILO, I PERCORSI E LE ESPERIENZE SONO DIVERSIFICATI SECONDO L’ETÀ DELL’ALUNNO. ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO: ORA ATTIVITÀ 7.45 – 8.00 Servizio di pre-scuola 8.00 – 9.00 Accoglienza 9.00 – 10.30 Attività didattica 11.00 – 11.45 Pranzo 11.45 - 13.00 Ricreazione 13.00 – 15.00 13.30 – 15.00 Riposo (3 anni) Attività didattica (4-5 anni) 15.00 Merenda 15.40 Uscita 16.00 – 17.45 Servizio di post-scuola (da lunedì a giovedì) Servizio di post scuola (venerdì) 16.00 – 16.45 15 ISCRIZIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Le iscrizioni vengono accolte tenendo conto dei seguenti criteri: • età richiesta dalla legislazione vigente • residenza nel Comune • residenza nel quartiere in cui è situata la scuola • residenza nella circoscrizione in cui è situata la scuola • situazione famigliare • situazione lavorativa AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Uscite didattiche Partecipazione alle proposte del territorio Servizio pre e post scuola Il servizio di pre scuola, a partire dalle ore 7.30, è offerto quotidianamente a tutti gli alunni che necessitano di un’entrata anticipata rispetto all’orario dell’inizio delle lezioni. Il servizio di post scuola è offerto quotidianamente alle famiglie che richiedono un’uscita posticipata rispetto all’orario del termine delle lezioni. Per la Scuola dell’Infanzia si prevede il seguente orario: o dal lunedì al giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.45; o il venerdì dalle ore 16.00 alle ore 16.45. Per la Scuola Primaria si prevede il seguente orario: o dal lunedì al venerdì dalle ore 15.50 alle ore 17.45 con uscite intermedie alle ore 16.30 o alle ore 17.15 Servizio Mensa Il servizio mensa è offerto quotidianamente. La composizione del menù quotidiano viene effettuata dal personale della Ditta di ristorazione Genesi e per la preparazione degli alimenti si applica il sistema di autocontrollo H.A.C.C.P. (D.L. n. 155 del 13/06/97). Ogni dieta individualizzata e intolleranza richiede la presentazione di certificato medico aggiornato. 7. I PERCORSI FORMATIVI e DIDATTICI I PERCORSI FORMATIVI E DIDATTICI conducono l’Alunno a realizzare il profilo delineato e sono organizzati per attività curricolari, extracurricolari, laboratori e progetti elaborati dal Collegio Docenti in sede di Progettazione e Programmazione annuale: • all’inizio dell’anno scolastico, agli alunni di ogni Classe è somministrata una serie di test per rilevare le competenze in ingresso; • in base ai risultati dei test si definisce il percorso annuale • per gli alunni che evidenziano difficoltà o carenze si progettano, ai fini del loro recupero o consolidamento, interventi personalizzati • per gli alunni con disabilità certificate si elaborano il Contratto Formativo e il Piano di Studi individualizzati, al fine di favorire lo sviluppo delle potenzialità. 16 Nell’accompagnamento dell’alunno, il Consiglio di Classe collabora con la famiglia, il servizio socio-psico-pedagogico e gli specialisti del territorio • per gli alunni con DSA vengono utilizzate le misure dispensative e compensative previste dalla legge I Docenti utilizzano obiettivi formativi adatti e significativi per progettare le Unità di Apprendimento. Esse rappresentano un progetto didattico; organicamente disposte in sequenze, costituiscono un percorso formativo o Piano di Studi Personalizzato. L’Unità di Apprendimento, secondo il modello procedurale della nostra Scuola, è composta da: • • • • • rilevamento della situazione in ingresso dello studente; mediazione didattica; rilevamento della situazione in uscita dello studente; progettazione delle risorse; riprogettazione.. 8. STRATEGIE Educativo - didattiche 8.1) ACCOGLIENZA Nota caratteristica del metodo educativo di don Bosco è l’accoglienza cordiale, il rapporto immediato che si stabilisce soprattutto con i bambini. Questo stile familiare di accoglienza e relazioni che si vive all’interno della Casa Salesiana e che dà qualità e valore ai vari incontri quotidiani e ai diversi momenti della giornata, si esplicita intenzionalmente in tempi determinati dell’attività scolastica: • all’inizio dell’anno per tutte le classi/sezioni; in particolare per i nuovi iscritti è previsto un inserimento graduale per agevolare il distacco dalla famiglia, favorendo un approccio positivo con il nuovo ambiente. • all’inizio della giornata, all’entrata di ogni alunno a scuola e nella classe/sezione con un momento significativo, dedicato alla riflessione e alla preghiera. Si tratta del “buon giorno”, tipica espressione salesiana in cui si affrontano le tematiche adeguate all’età, ai bisogni dell’alunno e ai fatti del giorno. 8.2) FORMAZIONE RELIGIOSA La formazione religiosa, quale garanzia di educazione integrale, di approfondimento alla domanda sul senso dell’esistenza e realizzazione di un progetto personale di vita cristiana, prevede nell’arco dell’anno attività specifiche: • • la proposta formativa religiosa annuale che racchiude, per lo più in uno slogan, un cammino di crescita o un percorso a tappe di approfondimento e di realizzazioni riguardo a un valore scelto e condiviso da parte di tutta la Comunità Educante. Come proposta di condivisione concreta soprattutto con i poveri si vivono il mese missionario, ad ottobre e nel periodo della Quaresima. la sottolineatura nella preghiera e nella Liturgia di feste religiose tipiche della Scuola Salesiana: - apertura dell’anno scolastico - festa di Natale - festa di don Bosco - festa di Maria Ausiliatrice - festa del Grazie 17 8.3) USCITE DIDATTICHE Le uscite didattiche sono adeguatamente programmate, approvate e preparate dal Collegio dei Docenti. Vengono organizzate come parte integrante dell’attività didattica che consente agli alunni non solo di conoscere e visitare luoghi culturali o naturalistici, ma anche di approfondire i loro reciproci rapporti e crescere nell’amicizia di classe. 8.4) CITTADINANZA E COSTITUZIONE Questo binomio raccoglie tutte le educazioni (ambiente, salute, affettività, convivenza, stradale, alimentare…) e orienta le singole discipline. 9. INTERAZIONE SCUOLA-GENITORI I Genitori fanno parte della Comunità educativa, portatori di diritti e di doveri originari; riconoscono le competenze professionali educative e didattiche dei docenti, condividono i valori del Progetto Educativo, collaborano alla crescita culturale-formativa e professionale del/della figlio/a, partecipano alle assemblee e agli Organi Collegiali della Scuola. Le tipologie di interazione tra la Scuola e i genitori da noi scelte, sono le seguenti: Prima accoglienza dei Genitori Incontro ufficiale dei Genitori del primo anno con la Direttrice/Coordinatrice Didattica e i Docenti prima dell’inizio dell’attività scolastica. Formazione all'interazione Scuola – Genitori - Assemblee di Genitori per la formazione al metodo educativo di Don Bosco, per l’elezione dei rappresentanti di Sezione/Classe e per il coinvolgimento nelle varie attività della Scuola, ecc. - Consiglio di Istituto - Open day (Sc Prim.: novembre; Sc Inf.: gennaio; con la partecipazione dei Genitori) Colloqui - Periodici, con le Docenti, per il confronto e la verifica del cammino educativo -Con la Direttrice e/o con la Coordinatrice su richiesta dei genitori, previo appuntamento Interazione tra Genitori e Docenti - Disponibilità dei docenti nei giorni e orari stabiliti (esposti in bacheca e consegnati ai genitori all’inizio dell’anno scolastico). Piena disponibilità, previo accordo, per casi particolari e per situazioni di urgenza Feste comunitarie - Auguri di Natale - Festa di don Bosco - Festa di Maria Ausiliatrice - Festa del Grazie Attività formative-culturali - Incontri formativi su temi educativo - pedagogico - relazionali con relatori competenti 18 10. I FATTORI La nostra Scuola realizza i profili e i percorsi per mezzo di alcuni fattori che ne esprimono l’identità: • uno specifico modello comunitario di educazione • processi di insegnamento e di apprendimento di qualità, con caratteristiche legate alla nostra tradizione educativa • un ambiente scolastico culturalmente ed educativamente salesiano. Questi fattori sono presentati ampiamente nel Progetto Educativo Nazionale (PEN) 10.1) LA COMUNITÀ EDUCATIVA DELLA SCUOLA La nostra Comunità Educativa scolastica, costituisce il luogo nel quale si fa esperienza di preventività educativa, dove l’alunno è aiutato a fare esperienze positive, perché stimolato da un ambiente ricco di valori e da presenze educative che promuovono in lui la capacità di scelte libere e consapevoli e che lo rendono gradualmente soggetto attivo della propria maturazione e di quella degli altri. Nella Comunità Educativa della nostra Scuola, si individuano problemi e criteri, si analizzano situazioni, si identificano mete adeguate, si vive responsabilmente e costruttivamente, verificando la validità delle programmazioni rispetto agli obiettivi, alle metodologie e l’incidenza educativa anche a livello di territorio. 10.2) COMPONENTI DELLA COMUNITÀ EDUCATIVA DELLA NOSTRA SCUOLA La comunità educativa comprende queste componenti: • la Direttrice della Casa; • la Comunità religiosa; • i Docenti; • i Genitori; • gli Alunni; • il Personale Ausiliario. Ogni componente ha compiti specifici in ordine alla realizzazione dei profili e all’attuazione dei percorsi: Nella nostra Scuola la Direttrice della Casa è principio di unità e di interazione all’interno della Comunità Educativa mantiene vivo lo spirito e lo stile educativo di Don Bosco , è garante del carisma del Fondatore nei riguardi della comunità ecclesiale e della società civile. È compito:dei Docenti • insegnare con competenza professionale, educativa e didattica • curare il proprio aggiornamento professionale; • prendersi a cuore le varie dimensioni del Progetto Educativo della scuola; • approfondire la propria fede, in modo che il loro servizio professionale diventi testimonianza cristiana ; • impegnarsi a conoscere e ad assimilare il Sistema Preventivo di Don Bosco; • partecipare attivamente ai diversi momenti della progettazione e programmazione Educativa e Didattica; • attuare responsabilmente le decisioni prese; • verificare l’efficacia del lavoro svolto. Ai Genitori, quali diretti responsabili dell’educazione dei figli, in particolare compete: • conoscere e condividere il Progetto Educativo della Scuola; • dialogare con i Docenti per l’unitarietà e la convergenza degli interventi educativi; 19 • • collaborare all’azione della scuola e stabilire opportuni collegamenti con il territorio per un servizio educativo sempre più ispirato al Sistema Preventivo di Don Bosco; offrire le proprie competenze professionali per meglio qualificare la Scuola e le attività integrative. All’Associazione A.Ge.S.C (Associazione Genitori Scuole Cattolica) impegnata nella difesa della libertà di scelta educativa e nel sostenimento dei valori dell’impostazione pedagogica cristiana compete: • sensibilizzare i genitori sul significato della scelta della scuola cattolica; • inserirsi attivamente nella realtà della scuola cattolica per favorire l’attuazione di una comunità educativa, tendente alla formazione integrale della persona; • collaborare responsabilmente alla realizzazione del progetto educativo della scuola cattolica; • proporre, in collaborazione con la direzione della Scuola, il percorso formativo annuale per le famiglie. Gli Alunni si impegnano a: • aderire sempre più consapevolmente al Progetto Educativo e al Regolamento della Scuola; • partecipare attivamente, con impegno di studio e approfondimento personale, ai processi di insegnamento e di apprendimento; • partecipare creativamente alle iniziative scolastiche e di laboratorio nella serena collaborazione con i Docenti, i compagni e quanti operano nell’ambiente; • acquisire la capacità di attenzione agli altri e di collaborazione costruttiva con i Docenti e i compagni. Il Personale non docente si impegna: • nella conoscenza del Progetto Educativo e nella condivisione dei suoi valori; • nella cura dell'ordine e del funzionamento dell'ambiente e dei vari servizi necessari all'organizzazione e gestione della vita scolastica; • nella promozione del clima educativo della Scuola e della familiarità e serenità dell'ambiente. • a collaborare all’attuazione del sistema preventivo attraverso la propria testimonianza di vita. 10.3) PATTO EDUCATIVO E CONTRATTO FORMATIVO Nell’ambito del Patto Educativo, sulla base del principio di sussidiarietà che vede docenti, genitori ed alunni impegnati nel comune processo di formazione in un rapporto di fiducia, nel rispetto dei ruoli e delle specifiche competenze, viene sottoscritto il Patto educativo tra i Genitori e la Direttrice/Coordinatrice Didattica della Scuola che assicura, attraverso i propri docenti, la realizzazione del PEN e del POF. Attraverso le attività promozionali e i colloqui con il Personale Direttivo e i documenti della Scuola (PEN – POF – REGOLAMENTO), i Genitori vengono a conoscenza dell’Offerta Formativa della Scuola e, una volta deciso per l’iscrizione, compilano e firmano il “Patto educativo” aperto, qualora ritenuto necessario, al “Contratto formativo”, assumendo con esso la responsabilità di formazione progressiva che specifica i diritti e i doveri reciproci: dei genitori, dell’alunno, degli Insegnanti e degli educatori della Scuola. Il “Contratto formativo”, se ritenuto necessario, viene firmato dopo che gli insegnanti hanno conosciuto e valutato in ingresso l’alunno. Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e con bisogni educativi speciali (BES), la Scuola si impegna, in ottemperanza alle indicazioni del MIUR, a porre in atto quanto richiesto dalla seguente normativa: 20 - “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” (legge n. 170 del 08/10/2010) - “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (direttiva del 27/12/2012 – C.M. n. 8 del 06/03/2013) La Comunità scolastica possiede un “Regolamento” per gli alunni, i genitori e i docenti nel quale sono descritti i comportamenti che essi devono assicurare. Il Regolamento viene consegnato alla famiglia all’inizio del primo anno di frequenza. 10.4) STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE NELLA NOSTRA SCUOLA Le strutture di partecipazione mirano a creare le condizioni ideali per una sempre maggiore corresponsabilità della vita scolastica, incrementando la collaborazione fra Docenti, Alunni, Genitori. Ai sensi della lettera c), comma 4, articolo unico della legge n. 62/2000, sono attivate nella nostra Scuola le seguenti strutture di partecipazione i cui contributi in ordine alla realizzazione dei profili sono così descritti: - il Consiglio di Istituto esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle problematiche e delle metodologie dell’educazione; - il Collegio dei Docenti, di settore e/o congiunto cura la programmazione degli orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione e verifica; - Il Consiglio di Classe/Sezione analizza i problemi della classe e ne ricerca le soluzioni adeguate; - le Assemblee e/o incontri di Genitori e Docenti verificano e, se necessario, propongono modifiche inerenti a iniziative e/o problemi di ordine generale. 10.5) LA QUALITÀ DEI PROCESSI DI INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO I processi di insegnamento e di apprendimento, l’ambiente e la vita intera che si svolge nella nostra Scuola, trovano la loro ispirazione nel Vangelo e introducono all’incontro vivo e vitale del patrimonio culturale con la Rivelazione. Tale incontro avviene all’interno di una corretta comunicazione educativa, mirata alla crescita culturale e umana dell’alunno, che viene aiutato ad acquisire attivamente i contenuti e i metodi dell’apprendimento, a percepire il senso delle esperienze vissute e ad orientarsi ai valori cristiani. Qualità della relazione educativa e didattica Secondo lo spirito del Sistema Preventivo di don Bosco, nella relazione educativa e didattica, i docenti: - vanno incontro all’alunno nella sua situazione personale di crescita; - aiutano a superare le difficoltà di apprendimento, di metodo di studio e di lavoro; - fanno appello alla ragione dell’alunno con amorevolezza, portandolo a percepire di essere comunque accolto con amicizia e stima nella sua irripetibile individualità; - sviluppano il loro senso di appartenenza, attuano relazioni costruttive e collaborano attivamente con tutti. L’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA VIENE COSÌ INDIVIDUALIZZATA E ASSICURA LA REALIZZAZIONE DEL PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ. Nella situazione didattica il docente educatore: • aiuta l’alunno a ordinare in modo sistematico e critico la varietà degli stimoli culturali dell’ambiente • coordina le dinamiche di relazione e di gruppo in vista di un apprendimento più 21 motivato e personale • stabilisce continuità formativa tra le attività didattiche e libere • contribuisce con il proprio apporto personale e professionale alla progettazione collegiale dei profili e dei percorsi, in vista del raggiungimento del successo formativo di ogni alunno. 10.6) AMBIENTE È l’organizzazione globale della scuola, nella quale interagiscono, in un clima di serenità, di gioia e di impegno, persone, spazi, tempi, rapporti, insegnamento, studio, attività diverse di un’Istituzione scolastica salesiana. È fondato sul Sistema Preventivo di Don Bosco, specialmente sul principio dell’amorevolezza. 10.7) ORIENTAMENTO L’orientamento si colloca nel processo educativo come un modo permanente di promuovere al meglio la persona nella graduale presa di coscienza di sé e nella capacità di compiere scelte responsabili. L’azione orientativa si qualifica come una modalità educativa permanente, volta alla costruzione dell’identità personale e sociale del soggetto. 11. LE RISORSE La gestione delle risorse di personale, economiche, degli immobili e delle attrezzature viene fatta secondo il Progetto Educativo Nazionale e con la dovuta trasparenza ai sensi delle disposizioni della legge n. 62/2000, in modo da coinvolgere tutte le componenti della Comunità Educativa della Scuola. Le risorse che la nostra Scuola mette a disposizione sono • il personale • gli immobili • le strutture • le attrezzature • le risorse finanziarie Il personale Ai sensi della lettera g), comma 4, articolo 1, legge n. 62/2000, nella nostra Scuola svolge servizio personale docente fornito dei titoli richiesti e dei requisiti necessari (comma 5). Agli effetti sindacali il personale laico della scuola è, generalmente, dipendente; i dirittidoveri e quelli dell’Istituzione Scolastica sono assicurati dal Contratto Nazionale di Lavoro AGIDAE, che viene gestito unitariamente dalla Direttrice della Casa e dall’Economa. Esso prevede un Regolamento interno personale direttivo e docente predisposto dall’Istituto (Regolamento della Scuola) in cui sono esplicitati gli aspetti richiesti dall’attività didattica, di animazione e di collaborazione, in coerenza con il Progetto Educativo. Il regolamento disciplinare è portato a conoscenza dei dipendenti ed è affisso nell’aula docenti. In ottemperanza alla legge 81/08, tutto il personale segue la formazione sulla sicurezza. In riferimento, infine, al D.Lgs. n. 231 – 8 giugno 2001 - recante le disposizioni normative concernenti la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di responsabilità giuridica”, a tutto il 22 personale è stato consegnato e presentato, con adeguata formazione, il Codice Etico e/o il Modello organizzativo e di gestione dell’Istituto Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don Bosco, in base alla propria funzione e al proprio ruolo. Formazione dei docenti L’attività di formazione e aggiornamento dei Docenti rappresenta un’occasione di studio, di riflessione e di scambio indispensabile per rispondere alle esigenze formative di una società in continuo cambiamento qual è quella odierna. A tale scopo la Scuola Maria Ausiliatrice promuove per i propri Docenti incontri di formazione per migliorare la relazione educativa e ottimizzare la gestione dell’autonomia didattica e curricolare in collaborazione con l’Associazione di formazione CIOFS/Scuola FMA della Lombardia, Enti Accreditati, Esperti. Assicurazione Tutti gli alunni e il personale dell’Istituto sono assicurati. In caso di infortunio la scuola espone denuncia alla Società di riferimento “Società Cattolica Assicurazioni”. Per ogni ulteriore informazione rivolgersi in Segreteria. Immobili, strutture, attrezzature Ai sensi della lettera b), comma 4, articolo unico, legge n. 62/2000, la nostra Scuola è dotata di locali, arredi e attrezzature didattiche adatte all’attività scolastica che in essa si svolge e gli ambienti sono adeguati alle norme di sicurezza vigenti ai sensi del D.L. 81/08. La struttura è, infatti, dotata dei certificati di abitabilità/agibilità e certificato prevenzione incendi. Il trattamento dei dati sensibili è regolato dal Documento Programmatico Sulla Sicurezza (definito anche DPSS), redatto dalla Scuola secondo quanto prescrive l’Art. 34 del Decreto Legislativo n. 193 del 30 giugno 2003. Le Risorse finanziarie La Scuola dell’Infanzia è paritaria e convenzionata con il Comune di Brescia. Scuola Primaria è paritaria e parificata, riceve contributi pubblici, che tuttavia risultano inadeguati alle necessità di gestione. Il contributo richiesto alle famiglie, copre in genere le spese di gestione e, in parte, quelle di manutenzione ordinaria. Essa è commisurata alle necessità di bilancio e calcolata sui costi reali di gestione. Viene approvata dal Consiglio della Casa e adottata dal Consiglio di Istituto. (Vedi prospetto delle rette a parte). La Trasparenza amministrativa Ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, lettera a), legge n. 62/2000, viene indicato che: gli edifici, le attrezzature, gli spazi di cui gode la scuola sono di proprietà, dell’Ente Giuridico Casa Maria Ausiliatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Brescia – Via Lombardia, 40. la gestione amministrativa della scuola è affidata all’Economa e al Personale Amministrativo.; il riconoscimento legale della scuola è intestato all’Ente Giuridico “Casa Maria Ausiliatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice” con sede in Brescia (vedi 23 sopra) Carsana Angela, residente a Milano. Sul Luogo agisce la Direttrice pro-tempore, delegata speciale con procura notarile del legale rappresentante; la documentazione è disponibile in Segreteria su richiesta degli interessati. la programmazione annuale distribuisce in termini di personale, tempi, luoghi, la qualità e la quantità delle risorse e determina realisticamente le operazioni da compiere, compresa la verifica. Le Reti di Scuole La nostra Scuola è membro dell’Ente CIOFS/Scuola F.M.A. (a livello nazionale) e dell’Ente CIOFS/Scuola Lombardia(a livello regionale) Essa è in rete con le Scuole Salesiane d’Italia, per quanto riguarda la formazione dei Docenti. 12. LA VALUTAZIONE L’impegno di adeguarci alle esigenze dei tempi e di essere fedeli allo stile e al metodo di Don Bosco, esige una continua verifica della qualità dell’area didattica, delle relazioni educative, delle varie attività finalizzate ad arricchire l’Offerta Formativa, per poter progettare un miglioramento continuo. PER QUESTO LA SCUOLA PROPONE: la valutazione dell’ATTIVITÀ’ SCOLASTICA - in itinere attraverso l’osservazione sistematica dell’intero processo formativo e i colloqui con i Genitori; - a conclusione dell’anno scolastico, attraverso gli Organi collegiali; - i Docenti esprimono la loro valutazione, da tener presente nell’opera culturaleformativa della Scuola, attraverso il Collegio docenti. la valutazione dell’ATTIVITÀ’ DIDATTICA (DPR n. 122 2009) mediante: - la riprogettazione delle unità di apprendimento da parte di ogni singolo docente la valutazione degli apprendimenti e degli obiettivi formativi dell’alunno attraverso: - verifiche in itinere e finali scritte, pratiche, orali, relative a conoscenze, competenze, comunicazione, comportamento (autonomia operativa, impegno nel lavoro scolastico) - osservazione della relazione con i compagni e con gli insegnanti, il rispetto dell’ambiente scolastico e il compimento dei propri doveri. Valutazione esterna L’intera organizzazione scolastica, secondo le disposizioni ministeriali, (DPR 80/13 del 28/03/2013) è sottoposta al processo di autovalutazione sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite. Il procedimento si sviluppa - autovalutazione delle istituzioni scolastiche attraverso l’analisi e la verifica del proprio servizio - elaborazione di un rapporto di autovalutazione - valutazione esterna (l’Invalsi verifica, visita dei nuclei di valutazione, azioni di miglioramento) 24 25 SETTEMBRE 2015 Infanzia 1 M 2 M 3 G 4 V 5 6 S D 7 L 8 M 9 M 10 G 11 V 12 13 S D 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 20 21 S D L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 27 28 S D L 29 M 30 M Primaria Collegio Docenti Congiunto Collegio Docenti Collegio Docenti Inizio attività scolastica Alunni 4 e 5 anni ore 9.00 – 12.00 Colloqui con Genitori dei Piccoli Alunni 4 e 5 anni ore 8.30 - 12.00 Alunni 4 e 5 anni ore 8.00 - 15.40 Alunni 4 e 5 anni ore 8.00 - 15.40 Inserimento piccoli ore 9.00 – 11.00 Orario scolastico - ore 8.00 - 15.40 Inserimento piccoli ore 9.00 – 11.00 Attività scolastica Alunni 4 e 5 anni ore 8.00 – 15.40 Inserimento piccoli ore 9.00 – 11.00 Avvio servizio pre / dopo scuola Inizio attività scolastica Classi 2^ -3^ - 4^ - 5^ ore 9.00 – 12.30 Orario scolastico per le classi 2^ -3^ - 4^ - 5^ ore 8.10 - 15.50 Inizio attività scolastica classi 1^ orario 9.00 - 12.30 Avvio servizi mensa e doposcuola Avvio orario scolastico normale Inizio attività extrascolastiche 26 OTTOBRE 2015 Infanzia 1 G 2 V 3 S 4 D 5 L 6 M 7 M 8 G 9 V 10 S 11 D 12 L 13 M 14 M 15 G 16 V 17 S 18 D 19 L 20 M 21 M 22 G 23 V 24 S 25 D 26 L 27 M 28 M 29 G 30 V 31 S Primaria S. Messa di apertura anno scolastico (ore 9.00) Ore 16.00 Collegio Docenti Ore 16.00 Collegio Docenti Ore 17.30 – Assemblea di classe (cl.4^ - 5^) Ore 17.30 – Assemblea di classe (cl. 1^ - 2^ - 3^) Ore 17.30 – Assemblee di sezione Giornata Missionaria Mondiale Ore 18.00 Consiglio di interclasse (Docenti e Rappresentanti) 27 NOVEMBRE 2015 Infanzia Primaria 1 D Festa di tutti i Santi 2 L Vacanza 3 M 4 M 5 G 6 V 7 S 8 D 9 L Colloqui con Genitori dei Grandi 10 M Colloqui con Genitori dei Grandi 11 M Colloqui con Genitori dei Grandi 12 G 13 V 14 S 15 D 16 L 17 M 18 M 19 G 20 V 21 S 22 D 23 L Colloqui con Genitori dei Mezzani 24 M Colloqui con Genitori dei Mezzani 25 M 26 G 27 V 28 S 29 D 30 L Ore 16.00 Collegio Docenti Ore 16.00 Collegio Docenti Colloqui interquadrimestrali con i Docenti (cl. 1^ - 4^ - metà 3^) Colloqui interquadrimestrali con i Docenti (cl. 2^ - 5^ - metà 3^) Colloqui con Genitori dei Mezzani Open day Sc Primaria Inizio Avvento Avvento : Proposta Educativa / Religiosa Ore 16.00 Collegio Docenti 28 DICEMBRE 2015 Infanzia Primaria Ore 16.00 Collegio Docenti 1 M 2 M 3 G 4 V 5 S 6 D 7 L Vacanza 8 M FESTA DI MARIA IMMACOLATA 9 M 10 G 11 V Festa Natale nonni 12 S Festa Natale Genitori 13 D 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D 21 L 22 M S. Messa (ore 9.00) 23 M Vacanze natalizie (ritiro Docenti) 24 G 25 V S. NATALE 26 S S. STEFANO 27 D 28 L 29 M 30 M 31 G Festa di S. Lucia a scuola 29 GENNAIO 2016 Infanzia Primaria 1 V BUON ANNO! 2 S 3 D 4 L 5 M 6 M EPIFANIA 7 G Ripresa attività scolastica 8 V 9 S 10 D 11 L 12 M 13 M 14 G 15 V 16 S 17 D 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S 24 D 25 L 26 M 27 M 28 G 29 V 30 S 31 D Ore 16.00 Collegio Docenti congiunto Beata Laura Vicuña Open day (10.00 – 12.00) Colloqui facoltativi con Genitori dei piccoli Colloqui facoltativi con Genitori dei piccoli Colloqui facoltativi con Genitori dei piccoli piccoli Festa di S. Giovanni Bosco Ore 9.00 S. Messa e festa insieme 30 FEBBRAIO 2016 Infanzia Primaria Ore 16.00 Collegio Docenti Ore 17.30 – Assemblea di classe (cl. 1^ - 2^ - 3^) Ore 17.30 – Assemblea di classe (cl. 4^ - 5^) 1 L 2 M 3 M 4 G 5 V 6 S 7 D 8 L Vacanza 9 M Carnevale 10 M Quaresima – Proposta educativo/religiosa 11 G 12 V 13 S 14 D 15 L 16 M 17 M 18 G 19 V 20 S 21 D 22 L 23 M 24 M 25 G 26 V 27 S 28 D 29 L Ore 16.00 Collegio Docenti Ore 16.00 – 18.00 distribuzione valutazioni 1°quadrimestre (tutte le classi) Festa SS. Faustino e Giovita Ore 17.30 – Assemblee di sezione 31 MARZO 2016 Infanzia 1 M 2 M 3 G 4 V 5 S 6 D 7 L 8 M 9 M 10 G 11 V 12 S 13 D 14 L 15 M 16 M 17 G 18 V 19 S 20 D 21 L 22 M 23 M 24 G 25 V 26 S 27 D 28 L 29 M 30 M 31 G Primaria Ore 16.00 Collegio Docenti Ore 16.00 Collegio Docenti Vacanze pasquali (ritiro docenti) S. PASQUA vacanza 32 APRILE 2016 Infanzia 1 V 2 S 3 D 4 L 5 M 6 M 7 G 8 V 9 S 10 D 11 L 12 M 13 M 14 G 15 V 16 S 17 D 18 L 19 M 20 M 21 G 22 V 23 S 24 D 25 L 26 M 27 M 28 G 29 V 30 S Primaria Ore 16.00 Collegio Docenti Ore 16.00 Collegio Docenti Colloqui interquadrimestrali con i Docenti (cl. 1^ - 4^ - metà 3^) Colloqui interquadrimestrali con i Docenti (cl. 2^ - 5^ - metà 3^) Festa della Liberazione Famiglia Salesiana a Caravaggio 33 MAGGIO 2015 Infanzia Primaria 1 D Festa di S. Giuseppe e dei lavoratori 2 L 3 M 4 M 5 G 6 V 7 S 8 D 9 L 10 M 11 M 12 G 13 V 14 S 15 D 16 L 17 M 18 M Colloqui con Genitori dei Mezzani 19 G Colloqui con Genitori dei Mezzani 20 V 21 S 22 D 23 L Colloqui con Genitori dei Grandi 24 M Colloqui con Genitori dei Grandi 25 M Colloqui con Genitori dei Grandi 26 G 27 V 28 S 29 D 30 L 31 M Ore 16.00 Collegio Docenti S. Domenico Savio Festa del Grazie Ore 16.00 Collegio Docenti S. M. Domenica Mazzarello Confondatrice con S. G. Bosco delle Figlie di Maria Ausiliatrice Colloqui con Genitori dei Mezzani Festa del Grazie Festa di Maria Ausiliatrice Continuità Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria 34 GIUGNO 2016 Infanzia Primaria Ultimo giorno di scuola con i servizi di mensa e doposcuola Festa della Repubblica 1 M 2 G 3 V 4 S 5 D 6 L 7 M 8 M 9 G 10 V 11 S 12 D 13 L 14 M 15 M Colloqui con Genitori dei Piccoli 16 G Colloqui con Genitori dei Piccoli 17 V 18 S 19 D 20 L 21 M 22 M 23 G 24 V 25 S Vacanza Ore 8.10 – 12.30 Attività didattica Scrutini di fine quadrimestre Ore 8.10 – 12.30 Attività didattica Scrutini di fine quadrimestre S. Messa (ore 9.00) Ore 8.10 – 12.30 Attività didattica Termine anno scolastico Ore 18.00 Incontro per Genitori nuovi iscritti Colloqui con Genitori dei Piccoli Ore 18.00 Incontro per Genitori futura classe 1^ Consegna Schede di Valutazione BUONE VACANZE! 26 SD 27 L 28 M 29 M 30 G Termine anno scolastico BUONE VACANZE 35 DISPONIBILITÁ DELLE INSEGNANTI PER I COLLOQUI CON I GENITORI SCUOLA PRIMARIA (Richiedere i colloqui tramite diario) Direttrice della Casa SCHIAVI Coordinatrice Didattica MAPELLI Sr. Angela su appuntamento Sr. Rita su appuntamento Insegnanti classe 1° SOLAZZI FERRABOSCHI RIALDI MORETTI Silvia Sr. Barbara Elena Valentina martedì venerdì giovedì lunedì 13.50/14.50 11.30/12.30 13.50/14.50 13.50/14.50 Insegnanti classe 2° VERONESI GATTA MAPELLI MORANDINI RIALDI Elena Vanessa Sr. Rita Stefania Elena venerdì lunedì lunedì giovedì giovedì 09.15/10.10 11.30/12.30 14.50/15.50 09.15/10.10 13.50/14.50 Insegnanti classe 3° GATTA MAPELLI MORANDINI MORETTI RIALDI Vanessa Sr. Rita Stefania Valentina Elena lunedì lunedì giovedì lunedì giovedì 11.30/12.30 14.50/15.50 09.15/10.10 13.50/14.50 13.50/14.50 Insegnanti classe 4° MORANDINI FERRABOSCHI RIALDI VERONESI Stefania Sr. Barbara Elena Elena giovedì venerdì giovedì venerdì 09.15/10.10 11.30/12.30 13.50/14.50 09.15/10.10 Insegnanti classe 5° MORETTI GATTA FERRABOSCHI RIALDI SOLAZZI Valentina Vanessa Sr. Barbara Elena Silvia lunedì lunedì venerdì giovedì martedì 13.50/14.50 11.30/12.30 11.30/12.30 13.50/14.50 13.50/14.50 SCUOLA DELL’INFANZIA (Richiedere i colloqui direttamente alle insegnanti) Direttrice della Casa SCHIAVI Coordinatrice Didattica MAPELLI Sr. Angela su appuntamento Sr. Rita su appuntamento Sezione Rossi TORRES FAMELGO Rosa BARBOGLIO Michela a richiesta Sezione Arancio CONFORTI FERRARI Agnese Elena a richiesta Sezione Gialli BIONI GAMBA Eleonora Federica a richiesta 36 _____________________________________________________________________ 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