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piano dell`offerta formativa 2015-201

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piano dell`offerta formativa 2015-201
Tema: «METTICI CUORE»
Obiettivo: Lasciamoci trasformare dalla Misericordia di Dio per diventare testimoni del
Vangelo della Gioia e della Carità.
SPIEGAZIONE DEL LOGO
La strada e i ragazzi in cammino
o Rappresentano il tema del cammino, di cui i bambini e i ragazzi, saranno
protagonisti nell’affrontarlo metaforicamente durante quest’anno.
o Si tratta di una strada asfaltata che circonda il cuore fatto di parole, simbolo della
scelta di “prendersi a cuore” la loro stessa vita e quella degli altri.
o La strada rappresenta anche il pellegrinaggio, immagine della vita della Chiesa, del
cristiano e dell’Anno Santo indetto da Papa Francesco.
Il cuore con le parole
o Rappresenta una porta (simbolo del Giubileo) costituita da parole chiave che
riprendono l’altro tema dell’anno: l’attenzione alle opere di misericordia corporale
e spirituale, raccomandata da Papa Francesco nella Bolla “Misericordiae vultus”
(n° 15).
o Il cuore rappresenta anche Don Bosco, uomo dal cuore grande come la sabbia del
mare e l’appello, sul suo esempio, ad aderire allo slogan “Mettici cuore”.
1
Settembre
“Eccoci qui”
Simbolo:
documento di
viaggio
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Obiettivo e impegno
“In Egitto Giuseppe fu venduto al
Capo delle Guardie del Faraone, e a
motivo della sua diligenza fu scelto
come suo servitore personale.
Il Capo delle Guardie gli concesse
tanti vantaggi e lo trattava come un
suo famigliare”.
Attività
- Formazione
docenti
- Inizio scuola:
accoglienza
nuovi iscritti
(Genesi 39, 1)
“Tenere sempre viva la speranza!
Aiutare a recuperare la fiducia!
Mostrare che con l’accoglienza e la
fraternità si può aprire una finestra sul
futuro, più che una finestra, una porta,
e ancora di più, si può avere ancora
un futuro!”
- Colloqui Scuola
dell’Infanzia
(Martedì 10 Settembre 2013, discorso di Papa Francesco)
Emigrante a 12 anni
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-Che cerchi ,ragazzo?
-Da lavorare.
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 6)
Ottobre
“Si può fare”
Ero forestiero e mi hai ospitato.
- Accolgo i miei compagni
- Accolgo i meno simpatici
- Accolgo i più poveri
Obiettivo e impegno
“…Un Samaritano, che era in viaggio,
passandogli accanto, vide e ne ebbe
compassione.”
(Lc 10,30.33)
“Solidarietà, questa parola che fa
paura al mondo sviluppato. Cercano
di non dirla. Solidarietà è quasi una
parolaccia per loro. Ma è la nostra
parola! Servire significa riconoscere e
accogliere le domande di giustizia, di
speranza, e cercare insieme delle
strade, dei percorsi concreti di
liberazione.”
Attività
- S. Messa di
apertura
- Assemblee di
classe/sezione
- Elezione genitori
rappresentanti di
classe/sezione
- Consiglio di
interclasse
(Martedì 10 Settembre 2013, discorso di Papa Francesco)
Un ragazzo bagnato e intirizzito
-Entra - gli dice D. Bosco …
-E adesso dove andrai?...
Era il primo orfano che entrava da D.
Bosco.
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 131)
Ero triste e mi hai consolato
- Cammino e ascolto con
attenzione chi vive al mio fianco
- Come amico condivido e dono
quello che possiedo
2
Novembre
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Obiettivo e impegno
Attività
“Diamoci la mano”
“Gli si fece vicino
Si prese cura di lui.”
- Santi defunti
Simbolo: bisaccia
Parola di Dio (Lc 10,34)
- Colloqui con i
Genitori dei
Grandi e dei
Mezzani scuola
dell’Infanzia
“Siamo di fronte allo scandalo
mondiale di circa un miliardo, un
miliardo di persone che ancora oggi
soffrono la fame. Non possiamo
girarci dall’altra parte e far finta che
questo non esista. (...)
Condividiamo quel che abbiamo
nella carità cristiana con chi è
costretto ad affrontare numerosi
ostacoli per soddisfare un bisogno
così primario e al tempo stesso
facciamoci promotori di un’autentica
cooperazione con i poveri, perché
attraverso i frutti del loro e del nostro
lavoro possano vivere una vita
dignitosa.”
- Colloqui
interquadrimestrali
scuola Primaria
- Open day scuola
Primaria
- Inizio Avvento
(Videomessaggio di Papa Francesco per la campagna
contro la fame nel mondo)
Quattro soldi di polenta
Don Bosco si frugò nelle tasche.
Trovò solo quattro soldi.
… In famiglia lo chiamiamo “il prete
del miracolo della polenta.
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 151)
Avevo fame e mi hai dato da
mangiare.
Avevo sete e mi hai dato da
bere.
- Mi sfamo e disseto con il pane e
l’acqua degli insegnamenti dei
genitori e degli insegnanti
- Sfamo e disseto, con il pane e
l’acqua della stima, il mio
compagno disprezzato o deriso
- Mi impegno a non sprecare e
buttare acqua e cibo
3
Dicembre
“Accogli l’Amore”
Simbolo: mappa
Obiettivo e impegno
“Mentre si trovavano a Betlemme,
giunse per Maria il tempo di
partorire; ed essa diede alla luce un
figlio, il suo primogenito. Lo avvolse
in fasce e lo mise a dormire nella
mangiatoia di una stalla, perché non
avevano trovato altro posto.”
Attività
- Festa
dell’Immacolata
- Santa Messa di
Natale
(Lc 2, 6 – 7)
“Il messaggio che tutti aspettavano,
quello che tutti cercavano nel
profondo della propria anima, non
era altro che la tenerezza di Dio: Dio
che ci guarda con occhi colmi di
affetto, che accetta la nostra
miseria, Dio innamorato della nostra
piccolezza.”
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(Mercoledì, 24 dicembre 2014, omelia di PapaFrancesco)
Mia madre mi insegnò a pregare
Che cosa deve fare un buon
cristiano….
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 25)
Gennaio
“Senza misura!”
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- Auguri di Natale
alle famiglie
Non conoscevo e mi hai
insegnato.
- Dono il mio desiderio di….
- Dono la mia intelligenza per….
- Dono il mio sorriso per….
- Dono le mie capacità per…
Obiettivo e impegno
Attività
“Abbi cura di lui; ciò che spenderai
in più, te lo pagherò al mio ritorno”
- Laura Vicuna
Parola di Dio (Lc 10,35)
“Chi sono io per giudicare gli altri? È
la domanda da fare a se stessi per
dare spazio alla misericordia,
l’atteggiamento giusto per costruire
la pace tra le persone, le nazioni e
dentro di noi. E per essere donne e
uomini misericordiosi bisogna
anzitutto riconoscersi peccatori e poi
allargare il cuore fino a dimenticare
le offese ricevute.”
- Festa di Don
Bosco
(Lunedì, 17 marzo 2014, meditazione mattutina di Papa
Francesco)
Testa a testa con il Ministro
-Ma lei parla sul serio reverendo?fece stupito….
-Non fuggirà nessuno. Do la mia
parola.
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 189)
Ero carcerato e sei venuto a
trovarmi.
Mi hanno offeso e ho
perdonato.
- Non sono causa di litigi
- Non offendo nessuno con insulti
- Riconosco i miei errori e
perdono un’offesa ricevuta
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Febbraio - Marzo
“Sei un dono per
me”
Simbolo: bastone
Obiettivo e impegno
“Poiché avverrà come a un uomo il
quale, partendo per un viaggio,
chiamò i suoi servi e affidò loro i
suoi beni. A uno diede cinque
talenti, a un altro due e a un altro
uno, a ciascuno secondo la sua
capacità; e partì.”
Attività
- Assemblee di
classe/sezione
- Carnevale
- Inizio Quaresima
(Mt 25, 14 - 15)
“Servire significa accogliere la
persona che arriva, con attenzione;
significa chinarsi su chi ha bisogno e
tendergli la mano, senza calcoli,
senza timore, con tenerezza e
comprensione, come Gesù si è
chinato a lavare i piedi agli Apostoli.
Servire significa lavorare a fianco
dei più bisognosi, stabilire con loro
prima di tutto relazioni umane, di
vicinanza, legami di solidarietà.”
- Consegna
valutazioni scuola
primaria
- S. Pasqua
(Martedì, 10 Settembre 2013, discorso di Papa
Francesco)
O la borsa o la vita
..una voce dura gli intima: O la
borsa o la vita…
-Sono Don Bosco, denari non ne
ho….
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 120)
Ero nudo e mi hai vestito.
Ho sbagliato e mi hai indicato
la strada per ricevere il
perdono.
- Con la preghiera chiedo la
capacità di accorgermi di chi ha
bisogno e l’aiuto per rispondere
alle necessità
- Condivido non solo ciò che è
superfluo ma ciò che mi è
necessario
5
Aprile
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“Stiamo bene
insieme”
Simbolo: sandali
Obiettivo e impegno
“Ed ecco in quello stesso giorno due
di loro erano in cammino per un
villaggio distante circa sette miglia
da Gerusalemme, di nome
Emmaus, e conversavano di tutto
quello che era accaduto. Mentre
discorrevano e discutevano insieme,
Gesù in persona si accostò e
camminava con loro.”
Attività
- Colloqui
interquadrimestrali
scuola primaria
(Lc 24, 13 – 15)
“Non basta passare lungo le strade
digitali, cioè semplicemente essere
connessi: occorre che la
connessione sia accompagnata
dall’incontro vero. Non possiamo
vivere da soli, rinchiusi in noi stessi.
Abbiamo bisogno di amare ed
essere amati. Abbiamo bisogno di
tenerezza. È importante l’attenzione
e la presenza della Chiesa nel
mondo della comunicazione, per
dialogare con l’ uomo d’oggi e
portarlo all’ incontro con Cristo: una
Chiesa che accompagna il cammino
sa mettersi in cammino con tutti.”
(Domenica, 1 giugno 2014, discorso di Papa Francesco)
Il colera per le strade di Borgo Dora
Don Bosco parlò ai ragazzi
-Sapete che il sindaco ha lanciato
un appello. Occorrono infermieri e
assistenti per curare i colerosi.
…quattordici ragazzi si misero in
lista. Pochi giorni dopo, altri trenta…
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 179)
Ero ammalato e sei venuto a
trovarmi.
- Sto accanto ai miei compagni
preoccupati o tristi
- Starò vicino ai miei nonni o a
persone che si sentono sole
- Sono attento ai miei genitori
quando sono stanchi
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Maggio - Giugno
“Anche tu così!”
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Simbolo: conchiglia
Obiettivo e impegno
“L'anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio
salvatore (...)”
(Lc 1, 46 - 47)
“Tutto è suo dono. Se noi possiamo
capire che tutto è dono di Dio,
quanta felicità nel nostro cuore!
Tutto è suo dono. Lui è la nostra
forza! Dire grazie è così facile,
eppure così difficile! Quante volte ci
diciamo grazie in famiglia? E’ una
delle parole chiave della
convivenza. “Permesso”, “scusa”,
“grazie”: se in una famiglia si dicono
queste tre parole, la famiglia va
avanti. “Permesso”, “scusami”,
“grazie”.”
(Domenica, 13 ottobre 2013, omelia di Papa Francesco)
Se avessi soltanto un pezzo di pane
-Ti voglio così bene, che se un
giorno avessi soltanto più un pezzo
di pane, lo farei a metà con te.
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 92)
Due piccoli cuori per grazia
ricevuta
Alla vigilia della festa, … vanno a
bussare alla porta di D. Bosco e
glieli offrono, arrossendo fino alla
punta delle orecchie.
(da “Don Bosco per i ragazzi” di Teresio Bosco pag. 148)
In verità, vi dico che tutte le
volte che avete fatto ciò a uno
dei più piccoli di questi miei
fratelli, lo avete fatto a me!
- Continuiamo a vivere ciò che
abbiamo imparato durante l’anno
- Impariamo a dire grazie a tutte
le persone che ci hanno
accompagnato e sostenuto
durante il nostro percorso
scolastico
Attività
- Festa di S.
Giuseppe
- S. Domenico
Savio
- S. M. Domenica
Mazzarello
- Festa Maria
Ausiliatrice
- Festa del Grazie
- Continuità scuola
dell’infanziascuola primaria
- Colloqui con i
Genitori dei
Grandi e dei
Mezzani scuola
dell’Infanzia
- S. Messa di
chiusura di fine
anno scolastico
- Colloqui con i
Genitori dei
Piccoli
- Consegna delle
schede di
valutazione
7
Quest’anno abbiamo voluto proporre una programmazione dedicata alla conoscenza e al
rispetto dell’ambiente.
La rappresentazione mentale della successione temporale è una delle difficoltà logiche
maggiori per il bambino, per l’astrattezza che essa comporta.
Le esperienze e le conoscenze relative ai mutamenti stagionali favoriscono la percezione
del tempo come successione periodica e danno spessore alle nozioni stazio-temporali del
bambino.
I fenomeni delle stagioni consentono di organizzare attività che coinvolgono i bambini,
come l’esplorazione, lavori individuali e di gruppo che permettono loro di precisare le
conoscenze della realtà. Scopriranno così le stagioni con l’aiuto di un personaggio
mediatore, Folletto Arturo, e le loro caratteristiche manipolando materiali utili per la loro
crescita educativa, intraprendendo un percorso didattico che inizia con l’ascolto e la
memorizzazione di storie, fino al raggiungimento di un itinerario motorio creativo.
IL percorso didattico che viaggia alla scoperta delle stagioni prevede di affrontare in modo
trasversale i seguenti concetti:
Spazio-temporali
Logico-matematico
Topologici
Raggruppamenti e classificazioni
Di affinamento linguistico
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Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
POMERIGGIO
MATTINO
PICCOLI
PSICOMOTR
TUTTI
RELIGIONE
GRANDI
PRE
GRAFISMO
MEZZANI
AREA
TEMATICA
TUTTI
MUSICA e
CANTO
TUTTI
AREA
TEMATICA
TUTTI
AREA
TEMATICA
Attività
graficopittorica
Attività
manipolativaespressiva
GRANDI
MEZZANI
GRANDI
INGLESE
GRANDI
PSICOMOTR.
MEZZANI
PSICOMOTR.
MEZZANI
INGLESE
PICCOLI
NANNA
PICCOLI
NANNA
PICCOLI
NANNA
PICCOLI
NANNA
PICCOLI
NANNA
DOPO
SCUOLA
DOPO
SCUOLA
DOPO
SCUOLA
DOPO
SCUOLA
DOPO
SCUOLA
AREA
TEMATICA
Attività
creativoespressiva
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1. PREMESSA
L’Istituto “Maria Ausiliatrice” di Brescia, cattolico, salesiano, paritario, in tutti i suoi gradi
comprende i seguenti ordini di scuola:
a) Scuola dell’Infanzia Paritaria Convenzionata con 3 sezioni
b) Scuola Primaria Paritaria Parificata con 5 classi.
Tutta l’attività educativa è finalizzata a formare “buoni cristiani e onesti cittadini”, secondo
il pensiero di Don Bosco.
2. LA SCUOLA NEL TERRITORIO
La Scuola si colloca in un quartiere centrale di Brescia e accoglie tra i suoi destinatari circa
220 bambini/e provenienti anche da altre zone cittadine e da paesi limitrofi, i cui genitori
lavorano in città. Gli allievi appartengono a famiglie di ogni ceto sociale e presentano
situazioni molto varie. I genitori nella maggioranza lavorano entrambi e chiedono alla
Scuola un orario flessibile che risponda alle loro esigenze; desiderano per i figli un
ambiente sicuro e un apprendimento che raggiunga esiti soddisfacenti.
3.IL NOSTRO METODO EDUCATIVO
Il metodo educativo, ereditato da Don Bosco e da Madre Mazzarello, sintetizza
l’esperienza pedagogica nel trinomio RAGIONE – RELIGIONE – AMOREVOLEZZA; esso
• anima ogni attività culturale formativa in uno stile di dialogo, di partecipazione e di
ricerca, nel rispetto delle più profonde esigenze umane
•
crea un ambiente in cui il ragazzo/a si sente amato, riconosciuto e rispettato,
soggetto attivo e critico del proprio processo formativo
•
privilegia il rapporto educativo personale, la presenza dell’educatore come
espressione concreta di accoglienza, amicizia, capacità di attesa
11
•
coinvolge la famiglia nell’attività educativa
•
educa all’accoglienza ed alla solidarietà, valorizzando il positivo di ogni cultura
•
propone, in clima di rispetto e di libertà, una pluralità di offerte per favorire
l’educazione alla fede (dal PEN Progetto Educativo Nazionale)
4. LA DOMANDA DEI GENITORI E DEGLI ALUNNI
La proposta che intende offrire la nostra Scuola, in linea con la ‘mission’ salesiana, parte
dalla lettura attenta delle sfide odierne del contesto socio-culturale, dalla domanda
educativa del territorio e soprattutto dalla domanda, esplicita e non, dei Genitori e degli
Alunni.
Il rilevamento dei bisogni formativi avviene mediante il monitoraggio dei dati emersi, in
particolare: all’atto dell’iscrizione e dai colloqui individuali con Genitori e Alunni.
I Genitori chiedono in particolare:
- una crescita armonica e progressiva, nel rispetto della personalità individuale e dei
fondamentali valori della vita;
- una base culturale solida;
- un ambiente sereno e stimolante.
I destinatari del processo formativo, in particolare quelli dell’ultima classe della
Scuola Primaria chiedono:
- che la Scuola sia un ambiente esperienziale di vita in cui si curano i rapporti con i
compagni e i Docenti;
- che la Scuola adempia il suo compito, suscitando interesse e curiosità per la cultura e
abiliti all’autonomia e alla responsabilità, dando sicurezze;
- che i Docenti si accostino alla loro vita come guida per la loro crescita, anche per il
cammino futuro.
5. IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA (POF) è il documento culturale e fondamentale
della Scuola. Si basa sulla progettazione educativa, curricolare, extracurricolare e
organizzativa, conforme alle leggi, che la nostra Scuola offre alla domanda educativa dei
Genitori e degli Alunni, secondo il proprio Progetto Educativo, in armonia con i principi
della Costituzione e delle disposizioni del DPR n. 275/1999 (articolo 3) e della legge n.
62/2000 (articolo unico, comma 4, lettera a) e della C. M. 31/2003, art. 4.3.
Il testo che presentiamo risponde a specifiche scelte, dettate dai criteri che emergono
dalla proposta culturale e antropologica del Progetto Educativo Salesiano, e permette la
flessibilità dell’offerta di formazione centrata sulla domanda dei Genitori e degli Alunni,
nell’ambito dell’autonomia delle Istituzioni Scolastiche riconosciuta dalla legge (articolo 21,
legge n. 59/1997 e normativa di applicazione).
ORGANIZZAZIONE DELLA NOSTRA OFFERTA FORMATIVA
In analogia con la struttura del Progetto Educativo Nazionale della Scuola Salesiana
(PEN) che abbiamo assunto come Progetto Educativo della Scuola (PEI), il Piano della
nostra Offerta Formativa è organizzato in cinque parti: profili, percorsi, fattori, risorse,
valutazione, che rappresentano gli snodi di un’organizzazione tipica della Scuola
Salesiana.
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I profili delineano la nostra offerta; i percorsi definiscono il cammino di formazione per
portare gli alunni a realizzare i profili; i fattori costituiscono i punti fondamentali di
intervento e di azione organizzati dalla Scuola; le risorse descrivono i mezzi messi a
disposizione dalla Scuola; infine, la valutazione propone la corrispondenza tra progetto e
risultati ottenuti, in vista della riprogettazione.
La progettazione dell’offerta della nostra Comunità Educativa è mediata da modelli
formativi e didattici, che rispondono ad una visione antropologica ispirata all’umanesimo
cristiano della tradizione salesiana.
Mediante l’incontro vivo e vitale con il patrimonio culturale e professionale, in dialogo
fecondo con la Rivelazione cristiana, la nostra Scuola diviene luogo di formazione
integrale delle persone e di educazione alla fede, per coloro che hanno fatto o intendono
fare questa scelta.
6. IL PROFILO DELLO STUDENTE
(DALLE INDICAZIONI NAZIONALI)
La storia della scuola italiana, caratterizzata da un approccio pedagogico e antropologico
che cura la centralità della persona che apprende, assegna alla scuola dell’infanzia e del
primo ciclo d’istruzione un ruolo preminente in considerazione del rilievo che tale periodo
assume nella biografia di ogni alunno. Entro tale ispirazione la scuola attribuisce grande
importanza alla relazione educativa e ai metodi didattici capaci di attivare pienamente le
energie e le potenzialità di ogni bambino e ragazzo. Al tempo stesso la scuola italiana ha
imparato a riconoscere e a valorizzare apprendimenti diffusi che avvengono fuori dalle sue
mura, nei molteplici ambienti di vita in cui i bambini e i ragazzi crescono e attraverso nuovi
media, in costante evoluzione, ai quali essi pure partecipano in modi diversificati e creativi.
PER AIUTARE GLI ALUNNI NEL CAMMINO DI MATURAZIONE, NELLA NOSTRA SCUOLA
SALESIANA, GLI EDUCATORI APPLICANO, NELLE SITUAZIONI QUOTIDIANE, IL SISTEMA
PREVENTIVO DI DON BOSCO.
SCUOLA DELL’INFANZIA
6.1 Profilo educativo culturale dell’alunno al termine della Scuola
dell’Infanzia
L’Alunno:
Presenta, racconta e spiega le caratteristiche fisiche sue, della sua famiglia, della sua
maestra, attraverso una descrizione verbale semplice e corretta (usa soggetto,
predicato e complemento), una rappresentazione grafica realizzata con tecniche
diverse.
Inizia a riconoscere le proprie emozioni, i desideri, le paure, gli stati d’animo propri e
altrui, li esprime (a livello percettivo) e tenta gradualmente di superarli.
In una situazione adeguata alla sua età, riesce ad eseguire correttamente un compito,
una consegna che gli viene assegnato/a da terzi (per esempio: ritrovare un oggetto,
secondo precise indicazioni topologiche e spaziali, rappresentarlo graficamente o
descriverlo in modo semplice – cioè esplicitandone le caratteristiche principali).
Costruisce, con materiale vario, un oggetto (per es. da regalare) e ne verbalizza le fasi
di costruzione.
Interviene a tempo, in modo opportuno e pertinente, in una conversazione di gruppo
tra pari o con adulti (alza la mano, rispetta il turno di parola, comprende il contesto del
13
discorso).
Comincia ad esprimere consapevolezza delle possibilità e dei limiti propri e dei
compagni, accetta di integrarsi in un compito affidatogli dall’insegnante o da un adulto
(drammatizza un racconto con altri bambini secondo una giusta sequenza di
movimenti, tempi ecc.).
Utilizza materiali e risorse comuni, condivide esperienze e giochi, affronta
gradualmente i conflitti e inizia a riconoscere le elementari regole del comportamento
nei contesti privati e pubblici.
Di fronte a situazioni particolari, esprime curiosità, interesse, pone domande, sulle
cose, su di sé, sugli altri, su Dio.
In una situazione di gioco strutturato (per es. su un ritmo dato) controlla, coordina, ed
esegue movimenti rispettandone le regole (per es. la sequenza temporale …)
Si orienta nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, e delle nuove
tecnologie (li riconosce e li associa al loro significato e alla loro funzione).
Racconta, narra descrive situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con
una pluralità di linguaggi (presenta ai compagni/genitori o adulti di riferimento una
esperienza realizzata, una festa tra compagni o una gita, .….; per es. descrive
verbalmente, con disegni, fotografie, simboli più comuni, rappresentazioni, le fasi di un
esperimento realizzato, alcuni particolari di un compagno; mostra come riordina
oggetti famigliari secondo criteri di classificazione).
Il Profilo formativo viene declinato attraverso linee di progettazione e di programmazione
nel percorso formativo annuale.
ARTICOLAZIONE DEL PERCORSO FORMATIVO ANNUALE:
Il percorso educativo didattico si articola attraverso traguardi di competenza descritti nelle
Indicazioni Nazionali (2012), mediati dalla nostra scuola e tradotti in obiettivi formativi.
Tale percorso viene progettato in Unità di Apprendimento, efficace strumento per
trasformare gli obiettivi formativi in abilità e competenze.
Ogni anno i percorsi educativo – didattici hanno come sfondo una tematica e vengono
perseguiti tramite i campi di esperienza che valorizzano le curiosità e le proposte dei
bambini e offrono occasioni di apprendimento organizzando le loro scoperte.
La modalità di strutturazione delle esperienze in campi è la seguente:
Il sé e l’altro
Il bambino diventa progressivamente capace di leggere l’esperienza passando
dall’egocentrismo alla capacità di aprirsi ai coetanei e adulti, imparando a
riconoscerli come fratelli; a lavorare in gruppo, ad accorgersi e rispettare i bisogni
e i sentimenti degli altri.
Il corpo e il movimento
Il bambino coglie la ricchezza e la bellezza del suo corpo, diventa progressivamente
capace di valorizzarlo come una delle espressioni della personalità, passando dalla
conoscenza di sé, alla capacità espressiva del proprio corpo, alla padronanza
del movimento, al controllo della propria emotività.
Immagini suoni e colori – I discorsi e le parole
14
Il bambino diventa progressivamente capace di comunicare in modo verbale e non
verbale, passando dallo stereotipo, alla capacità di manifestare la propria
creatività utilizzando linguaggi diversi.
La conoscenza del mondo
Il bambino diventa progressivamente capace di assumere i primi atteggiamenti di
tipo scientifico, passando da una visione limitata e dalla curiosità, alla capacità
di osservare, esplorare, sperimentare, ricercare.
ATTIVITÀ DI LABORATORIO
Le attività di laboratorio proposte per l’anno scolastico 2015/16 sono le seguenti:
3 anni
psicomotricità
attività pittorica e manipolativa
attività musicale
educazione religiosa
4-5 anni:
psicomotricità
attività pittorica e manipolativa
attività musicale
racconto e drammatizzazione
prescrittura
inglese
educazione religiosa
IL PROFILO, I PERCORSI E LE ESPERIENZE SONO DIVERSIFICATI SECONDO
L’ETÀ DELL’ALUNNO.
ARTICOLAZIONE DELL’ORARIO:
ORA
ATTIVITÀ
7.45 – 8.00
Servizio di pre-scuola
8.00 – 9.00
Accoglienza
9.00 – 10.30
Attività didattica
11.00 – 11.45
Pranzo
11.45 - 13.00
Ricreazione
13.00 – 15.00
13.30 – 15.00
Riposo (3 anni)
Attività didattica (4-5 anni)
15.00
Merenda
15.40
Uscita
16.00 – 17.45
Servizio di post-scuola (da lunedì a
giovedì)
Servizio di post scuola (venerdì)
16.00 – 16.45
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ISCRIZIONE ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Le iscrizioni vengono accolte tenendo conto dei seguenti criteri:
• età richiesta dalla legislazione vigente
• residenza nel Comune
• residenza nel quartiere in cui è situata la scuola
• residenza nella circoscrizione in cui è situata la scuola
• situazione famigliare
• situazione lavorativa
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Uscite didattiche
Partecipazione alle proposte del territorio
Servizio pre e post scuola
Il servizio di pre scuola, a partire dalle ore 7.30, è offerto quotidianamente a tutti gli alunni
che necessitano di un’entrata anticipata rispetto all’orario dell’inizio delle lezioni.
Il servizio di post scuola è offerto quotidianamente alle famiglie che richiedono un’uscita
posticipata rispetto all’orario del termine delle lezioni.
Per la Scuola dell’Infanzia si prevede il seguente orario:
o dal lunedì al giovedì dalle ore 16.00 alle ore 17.45;
o il venerdì dalle ore 16.00 alle ore 16.45.
Per la Scuola Primaria si prevede il seguente orario:
o dal lunedì al venerdì dalle ore 15.50 alle ore 17.45 con uscite intermedie alle ore
16.30 o alle ore 17.15
Servizio Mensa
Il servizio mensa è offerto quotidianamente.
La composizione del menù quotidiano viene effettuata dal personale della Ditta di
ristorazione Genesi e per la preparazione degli alimenti si applica il sistema di
autocontrollo H.A.C.C.P. (D.L. n. 155 del 13/06/97).
Ogni dieta individualizzata e intolleranza richiede la presentazione di certificato medico
aggiornato.
7. I PERCORSI FORMATIVI e DIDATTICI
I PERCORSI FORMATIVI E DIDATTICI conducono l’Alunno a realizzare il profilo delineato
e sono organizzati per attività curricolari, extracurricolari, laboratori e progetti elaborati dal
Collegio Docenti in sede di Progettazione e Programmazione annuale:
• all’inizio dell’anno scolastico, agli alunni di ogni Classe è somministrata una serie di
test per rilevare le competenze in ingresso;
• in base ai risultati dei test si definisce il percorso annuale
• per gli alunni che evidenziano difficoltà o carenze si progettano, ai fini del loro
recupero o consolidamento, interventi personalizzati
• per gli alunni con disabilità certificate si elaborano il Contratto Formativo e il Piano di
Studi individualizzati, al fine di favorire lo sviluppo delle potenzialità.
16
Nell’accompagnamento dell’alunno, il Consiglio di Classe collabora con la famiglia, il
servizio socio-psico-pedagogico e gli specialisti del territorio
• per gli alunni con DSA vengono utilizzate le misure dispensative e compensative
previste dalla legge
I Docenti utilizzano obiettivi formativi adatti e significativi per progettare le Unità di
Apprendimento. Esse rappresentano un progetto didattico; organicamente disposte in
sequenze, costituiscono un percorso formativo o Piano di Studi Personalizzato.
L’Unità di Apprendimento, secondo il modello procedurale della nostra Scuola, è composta
da:
•
•
•
•
•
rilevamento della situazione in ingresso dello studente;
mediazione didattica;
rilevamento della situazione in uscita dello studente;
progettazione delle risorse;
riprogettazione..
8. STRATEGIE Educativo - didattiche
8.1) ACCOGLIENZA
Nota caratteristica del metodo educativo di don Bosco è l’accoglienza cordiale, il rapporto
immediato che si stabilisce soprattutto con i bambini. Questo stile familiare di accoglienza
e relazioni che si vive all’interno della Casa Salesiana e che dà qualità e valore ai vari
incontri quotidiani e ai diversi momenti della giornata, si esplicita intenzionalmente in tempi
determinati dell’attività scolastica:
•
all’inizio dell’anno per tutte le classi/sezioni; in particolare per i nuovi iscritti è
previsto un inserimento graduale per agevolare il distacco dalla famiglia,
favorendo un approccio positivo con il nuovo ambiente.
•
all’inizio della giornata, all’entrata di ogni alunno a scuola e nella classe/sezione
con un momento significativo, dedicato alla riflessione e alla preghiera. Si tratta
del “buon giorno”, tipica espressione salesiana in cui si affrontano le tematiche
adeguate all’età, ai bisogni dell’alunno e ai fatti del giorno.
8.2) FORMAZIONE RELIGIOSA
La formazione religiosa, quale garanzia di educazione integrale, di approfondimento alla
domanda sul senso dell’esistenza e realizzazione di un progetto personale di vita cristiana,
prevede nell’arco dell’anno attività specifiche:
•
•
la proposta formativa religiosa annuale che racchiude, per lo più in uno slogan, un
cammino di crescita o un percorso a tappe di approfondimento e di realizzazioni
riguardo a un valore scelto e condiviso da parte di tutta la Comunità Educante.
Come proposta di condivisione concreta soprattutto con i poveri si vivono il mese
missionario, ad ottobre e nel periodo della Quaresima.
la sottolineatura nella preghiera e nella Liturgia di feste religiose tipiche della
Scuola Salesiana:
- apertura dell’anno scolastico
- festa di Natale
- festa di don Bosco
- festa di Maria Ausiliatrice
- festa del Grazie
17
8.3) USCITE DIDATTICHE
Le uscite didattiche sono adeguatamente programmate, approvate e preparate dal Collegio dei
Docenti. Vengono organizzate come parte integrante dell’attività didattica che consente agli alunni
non solo di conoscere e visitare luoghi culturali o naturalistici, ma anche di approfondire i loro
reciproci rapporti e crescere nell’amicizia di classe.
8.4) CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Questo binomio raccoglie tutte le educazioni (ambiente, salute, affettività, convivenza,
stradale, alimentare…) e orienta le singole discipline.
9. INTERAZIONE SCUOLA-GENITORI
I Genitori fanno parte della Comunità educativa, portatori di diritti e di doveri originari;
riconoscono le competenze professionali educative e didattiche dei docenti, condividono i
valori del Progetto Educativo, collaborano alla crescita culturale-formativa e professionale
del/della figlio/a, partecipano alle assemblee e agli Organi Collegiali della Scuola.
Le tipologie di interazione tra la Scuola e i genitori da noi scelte, sono le seguenti:
Prima accoglienza dei Genitori
Incontro ufficiale dei Genitori del primo anno con la Direttrice/Coordinatrice Didattica e i
Docenti prima dell’inizio dell’attività scolastica.
Formazione all'interazione Scuola – Genitori
- Assemblee di Genitori per la formazione al metodo educativo di Don Bosco, per
l’elezione dei rappresentanti di Sezione/Classe e per il coinvolgimento nelle varie attività
della Scuola, ecc.
- Consiglio di Istituto
- Open day (Sc Prim.: novembre; Sc Inf.: gennaio; con la partecipazione dei Genitori)
Colloqui
- Periodici, con le Docenti, per il confronto e la verifica del cammino educativo
-Con la Direttrice e/o con la Coordinatrice su richiesta dei genitori, previo appuntamento
Interazione tra Genitori e Docenti
- Disponibilità dei docenti nei giorni e orari stabiliti (esposti in bacheca e consegnati ai
genitori all’inizio dell’anno scolastico). Piena disponibilità, previo accordo, per casi
particolari e per situazioni di urgenza
Feste comunitarie
- Auguri di Natale
- Festa di don Bosco
- Festa di Maria Ausiliatrice
- Festa del Grazie
Attività formative-culturali
- Incontri formativi su temi educativo - pedagogico - relazionali con relatori competenti
18
10. I FATTORI
La nostra Scuola realizza i profili e i percorsi per mezzo di alcuni fattori che ne esprimono
l’identità:
• uno specifico modello comunitario di educazione
• processi di insegnamento e di apprendimento di qualità, con caratteristiche legate
alla nostra tradizione educativa
• un ambiente scolastico culturalmente ed educativamente salesiano.
Questi fattori sono presentati ampiamente nel Progetto Educativo Nazionale (PEN)
10.1) LA COMUNITÀ EDUCATIVA DELLA SCUOLA
La nostra Comunità Educativa scolastica, costituisce il luogo nel quale si fa esperienza di
preventività educativa, dove l’alunno è aiutato a fare esperienze positive, perché stimolato
da un ambiente ricco di valori e da presenze educative che promuovono in lui la capacità
di scelte libere e consapevoli e che lo rendono gradualmente soggetto attivo della propria
maturazione e di quella degli altri.
Nella Comunità Educativa della nostra Scuola, si individuano problemi e criteri, si
analizzano situazioni, si identificano mete adeguate, si vive responsabilmente e
costruttivamente, verificando la validità delle programmazioni rispetto agli obiettivi, alle
metodologie e l’incidenza educativa anche a livello di territorio.
10.2) COMPONENTI DELLA COMUNITÀ EDUCATIVA DELLA NOSTRA SCUOLA
La comunità educativa comprende queste componenti:
• la Direttrice della Casa;
• la Comunità religiosa;
• i Docenti;
• i Genitori;
• gli Alunni;
• il Personale Ausiliario.
Ogni componente ha compiti specifici in ordine alla realizzazione dei profili e all’attuazione
dei percorsi:
Nella nostra Scuola la Direttrice della Casa è principio di unità e di interazione all’interno
della Comunità Educativa mantiene vivo lo spirito e lo stile educativo di Don Bosco , è
garante del carisma del Fondatore nei riguardi della comunità ecclesiale e della società
civile.
È compito:dei Docenti
•
insegnare con competenza professionale, educativa e didattica
•
curare il proprio aggiornamento professionale;
•
prendersi a cuore le varie dimensioni del Progetto Educativo della scuola;
•
approfondire la propria fede, in modo che il loro servizio professionale diventi
testimonianza cristiana ;
•
impegnarsi a conoscere e ad assimilare il Sistema Preventivo di Don Bosco;
•
partecipare attivamente ai diversi momenti della progettazione e programmazione
Educativa e Didattica;
•
attuare responsabilmente le decisioni prese;
•
verificare l’efficacia del lavoro svolto.
Ai Genitori, quali diretti responsabili dell’educazione dei figli, in particolare compete:
•
conoscere e condividere il Progetto Educativo della Scuola;
•
dialogare con i Docenti per l’unitarietà e la convergenza degli interventi educativi;
19
•
•
collaborare all’azione della scuola e stabilire opportuni collegamenti con il
territorio per un servizio educativo sempre più ispirato al Sistema Preventivo di
Don Bosco;
offrire le proprie competenze professionali per meglio qualificare la Scuola e le
attività integrative.
All’Associazione A.Ge.S.C (Associazione Genitori Scuole Cattolica) impegnata nella
difesa della libertà di scelta educativa e nel sostenimento dei valori dell’impostazione
pedagogica cristiana compete:
•
sensibilizzare i genitori sul significato della scelta della scuola cattolica;
•
inserirsi attivamente nella realtà della scuola cattolica per favorire l’attuazione di
una comunità educativa, tendente alla formazione integrale della persona;
•
collaborare responsabilmente alla realizzazione del progetto educativo della
scuola cattolica;
•
proporre, in collaborazione con la direzione della Scuola, il percorso formativo
annuale per le famiglie.
Gli Alunni si impegnano a:
•
aderire sempre più consapevolmente al Progetto Educativo e al Regolamento
della Scuola;
•
partecipare attivamente, con impegno di studio e approfondimento personale, ai
processi di insegnamento e di apprendimento;
•
partecipare creativamente alle iniziative scolastiche e di laboratorio nella serena
collaborazione con i Docenti, i compagni e quanti operano nell’ambiente;
•
acquisire la capacità di attenzione agli altri e di collaborazione costruttiva con i
Docenti e i compagni.
Il Personale non docente si impegna:
•
nella conoscenza del Progetto Educativo e nella condivisione dei suoi valori;
•
nella cura dell'ordine e del funzionamento dell'ambiente e dei vari servizi
necessari all'organizzazione e gestione della vita scolastica;
•
nella promozione del clima educativo della Scuola e della familiarità e serenità
dell'ambiente.
•
a collaborare all’attuazione del sistema preventivo attraverso la propria
testimonianza di vita.
10.3) PATTO EDUCATIVO E CONTRATTO FORMATIVO
Nell’ambito del Patto Educativo, sulla base del principio di sussidiarietà che vede docenti,
genitori ed alunni impegnati nel comune processo di formazione in un rapporto di fiducia,
nel rispetto dei ruoli e delle specifiche competenze, viene sottoscritto il Patto educativo tra
i Genitori e la Direttrice/Coordinatrice Didattica della Scuola che assicura, attraverso i
propri docenti, la realizzazione del PEN e del POF.
Attraverso le attività promozionali e i colloqui con il Personale Direttivo e i documenti della
Scuola (PEN – POF – REGOLAMENTO), i Genitori vengono a conoscenza dell’Offerta
Formativa della Scuola e, una volta deciso per l’iscrizione, compilano e firmano il “Patto
educativo” aperto, qualora ritenuto necessario, al “Contratto formativo”, assumendo con
esso la responsabilità di formazione progressiva che specifica i diritti e i doveri reciproci:
dei genitori, dell’alunno, degli Insegnanti e degli educatori della Scuola.
Il “Contratto formativo”, se ritenuto necessario, viene firmato dopo che gli insegnanti hanno
conosciuto e valutato in ingresso l’alunno.
Per gli alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e con bisogni educativi speciali
(BES), la Scuola si impegna, in ottemperanza alle indicazioni del MIUR, a porre in atto
quanto richiesto dalla seguente normativa:
20
- “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”
(legge n. 170 del 08/10/2010)
- “Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica” (direttiva del 27/12/2012 – C.M. n. 8 del 06/03/2013)
La Comunità scolastica possiede un “Regolamento” per gli alunni, i genitori e i docenti nel
quale sono descritti i comportamenti che essi devono assicurare. Il Regolamento viene
consegnato alla famiglia all’inizio del primo anno di frequenza.
10.4) STRUTTURE DI PARTECIPAZIONE NELLA NOSTRA SCUOLA
Le strutture di partecipazione mirano a creare le condizioni ideali per una sempre
maggiore corresponsabilità della vita scolastica, incrementando la collaborazione fra
Docenti, Alunni, Genitori.
Ai sensi della lettera c), comma 4, articolo unico della legge n. 62/2000, sono attivate nella
nostra Scuola le seguenti strutture di partecipazione i cui contributi in ordine alla
realizzazione dei profili sono così descritti:
- il Consiglio di Istituto esplica funzioni di stimolo e di verifica nel campo delle
problematiche e delle metodologie dell’educazione;
- il Collegio dei Docenti, di settore e/o congiunto cura la programmazione degli
orientamenti educativi e didattici nei loro momenti di proposta, discussione e
verifica;
- Il Consiglio di Classe/Sezione analizza i problemi della classe e ne ricerca le
soluzioni adeguate;
- le Assemblee e/o incontri di Genitori e Docenti verificano e, se necessario,
propongono modifiche inerenti a iniziative e/o problemi di ordine generale.
10.5) LA QUALITÀ DEI PROCESSI DI INSEGNAMENTO E DI APPRENDIMENTO
I processi di insegnamento e di apprendimento, l’ambiente e la vita intera che si svolge
nella nostra Scuola, trovano la loro ispirazione nel Vangelo e introducono all’incontro vivo
e vitale del patrimonio culturale con la Rivelazione.
Tale incontro avviene all’interno di una corretta comunicazione educativa, mirata alla
crescita culturale e umana dell’alunno, che viene aiutato ad acquisire attivamente i
contenuti e i metodi dell’apprendimento, a percepire il senso delle esperienze vissute e ad
orientarsi ai valori cristiani.
Qualità della relazione educativa e didattica
Secondo lo spirito del Sistema Preventivo di don Bosco, nella relazione educativa e
didattica, i docenti:
- vanno incontro all’alunno nella sua situazione personale di crescita;
- aiutano a superare le difficoltà di apprendimento, di metodo di studio e di lavoro;
- fanno appello alla ragione dell’alunno con amorevolezza, portandolo a percepire di
essere comunque accolto con amicizia e stima nella sua irripetibile individualità;
- sviluppano il loro senso di appartenenza, attuano relazioni costruttive e
collaborano attivamente con tutti.
L’AZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA VIENE COSÌ INDIVIDUALIZZATA E ASSICURA LA REALIZZAZIONE DEL
PRINCIPIO DELL’UGUAGLIANZA DELLE OPPORTUNITÀ.
Nella situazione didattica il docente educatore:
• aiuta l’alunno a ordinare in modo sistematico e critico la varietà degli stimoli
culturali dell’ambiente
• coordina le dinamiche di relazione e di gruppo in vista di un apprendimento più
21
motivato e personale
• stabilisce continuità formativa tra le attività didattiche e libere
• contribuisce con il proprio apporto personale e professionale alla progettazione
collegiale dei profili e dei percorsi, in vista del raggiungimento del successo formativo
di ogni alunno.
10.6) AMBIENTE
È l’organizzazione globale della scuola, nella quale interagiscono, in un clima di serenità,
di gioia e di impegno, persone, spazi, tempi, rapporti, insegnamento, studio, attività
diverse di un’Istituzione scolastica salesiana.
È fondato sul Sistema Preventivo di Don Bosco, specialmente sul principio
dell’amorevolezza.
10.7) ORIENTAMENTO
L’orientamento si colloca nel processo educativo come un modo permanente di
promuovere al meglio la persona nella graduale presa di coscienza di sé e nella capacità
di compiere scelte responsabili. L’azione orientativa si qualifica come una modalità
educativa permanente, volta alla costruzione dell’identità personale e sociale del soggetto.
11. LE RISORSE
La gestione delle risorse di personale, economiche, degli immobili e delle attrezzature
viene fatta secondo il Progetto Educativo Nazionale e con la dovuta trasparenza ai sensi
delle disposizioni della legge n. 62/2000, in modo da coinvolgere tutte le componenti della
Comunità Educativa della Scuola.
Le risorse che la nostra Scuola mette a disposizione sono
• il personale
• gli immobili
• le strutture
• le attrezzature
• le risorse finanziarie
Il personale
Ai sensi della lettera g), comma 4, articolo 1, legge n. 62/2000, nella nostra Scuola svolge
servizio personale docente fornito dei titoli richiesti e dei requisiti necessari (comma 5).
Agli effetti sindacali il personale laico della scuola è, generalmente, dipendente; i dirittidoveri e quelli dell’Istituzione Scolastica sono assicurati dal Contratto Nazionale di Lavoro
AGIDAE, che viene gestito unitariamente dalla Direttrice della Casa e dall’Economa.
Esso prevede un Regolamento interno personale direttivo e docente predisposto
dall’Istituto (Regolamento della Scuola) in cui sono esplicitati gli aspetti richiesti dall’attività
didattica, di animazione e di collaborazione, in coerenza con il Progetto Educativo.
Il regolamento disciplinare è portato a conoscenza dei dipendenti ed è affisso nell’aula
docenti.
In ottemperanza alla legge 81/08, tutto il personale segue la formazione sulla sicurezza.
In riferimento, infine, al D.Lgs. n. 231 – 8 giugno 2001 - recante le disposizioni normative
concernenti la “Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,
delle società e delle associazioni anche prive di responsabilità giuridica”, a tutto il
22
personale è stato consegnato e presentato, con adeguata formazione, il Codice Etico e/o il
Modello organizzativo e di gestione dell’Istituto Maria Ausiliatrice delle Salesiane di Don
Bosco, in base alla propria funzione e al proprio ruolo.
Formazione dei docenti
L’attività di formazione e aggiornamento dei Docenti rappresenta un’occasione di studio, di
riflessione e di scambio indispensabile per rispondere alle esigenze formative di una
società in continuo cambiamento qual è quella odierna.
A tale scopo la Scuola Maria Ausiliatrice promuove per i propri Docenti incontri di
formazione per migliorare la relazione educativa e ottimizzare la gestione dell’autonomia
didattica e curricolare in collaborazione con l’Associazione di formazione CIOFS/Scuola
FMA della Lombardia, Enti Accreditati, Esperti.
Assicurazione
Tutti gli alunni e il personale dell’Istituto sono assicurati.
In caso di infortunio la scuola espone denuncia alla Società di riferimento “Società
Cattolica Assicurazioni”.
Per ogni ulteriore informazione rivolgersi in Segreteria.
Immobili, strutture, attrezzature
Ai sensi della lettera b), comma 4, articolo unico, legge n. 62/2000, la nostra Scuola è
dotata di locali, arredi e attrezzature didattiche adatte all’attività scolastica che in essa si
svolge e gli ambienti sono adeguati alle norme di sicurezza vigenti ai sensi del D.L. 81/08.
La struttura è, infatti, dotata dei certificati di abitabilità/agibilità e certificato prevenzione
incendi.
Il trattamento dei dati sensibili è regolato dal Documento Programmatico Sulla Sicurezza
(definito anche DPSS), redatto dalla Scuola secondo quanto prescrive l’Art. 34 del Decreto
Legislativo n. 193 del 30 giugno 2003.
Le Risorse finanziarie
La Scuola dell’Infanzia è paritaria e convenzionata con il Comune di Brescia.
Scuola Primaria è paritaria e parificata, riceve contributi pubblici, che tuttavia risultano
inadeguati alle necessità di gestione.
Il contributo richiesto alle famiglie, copre in genere le spese di gestione e, in parte, quelle
di manutenzione ordinaria. Essa è commisurata alle necessità di bilancio e calcolata sui
costi reali di gestione. Viene approvata dal Consiglio della Casa e adottata dal Consiglio di
Istituto. (Vedi prospetto delle rette a parte).
La Trasparenza amministrativa
Ai fini della trasparenza amministrativa, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, lettera a), legge
n. 62/2000, viene indicato che:
gli edifici, le attrezzature, gli spazi di cui gode la scuola sono di proprietà,
dell’Ente Giuridico Casa Maria Ausiliatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria
Ausiliatrice di Brescia – Via Lombardia, 40.
la gestione amministrativa della scuola è affidata all’Economa e al Personale
Amministrativo.;
il riconoscimento legale della scuola è intestato all’Ente Giuridico “Casa
Maria Ausiliatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice” con sede in Brescia (vedi
23
sopra) Carsana Angela, residente a Milano. Sul Luogo agisce la Direttrice
pro-tempore, delegata speciale con procura notarile del legale
rappresentante;
la documentazione è disponibile in Segreteria su richiesta degli interessati.
la programmazione annuale distribuisce in termini di personale, tempi, luoghi,
la qualità e la quantità delle risorse e determina realisticamente le operazioni
da compiere, compresa la verifica.
Le Reti di Scuole
La nostra Scuola è membro dell’Ente CIOFS/Scuola F.M.A. (a livello nazionale) e dell’Ente
CIOFS/Scuola Lombardia(a livello regionale)
Essa è in rete con le Scuole Salesiane d’Italia, per quanto riguarda la formazione dei
Docenti.
12. LA VALUTAZIONE
L’impegno di adeguarci alle esigenze dei tempi e di essere fedeli allo stile e al metodo di
Don Bosco, esige una continua verifica della qualità dell’area didattica, delle relazioni
educative, delle varie attività finalizzate ad arricchire l’Offerta Formativa, per poter
progettare un miglioramento continuo.
PER QUESTO LA SCUOLA PROPONE:
la valutazione dell’ATTIVITÀ’ SCOLASTICA
- in itinere attraverso l’osservazione sistematica dell’intero processo formativo e i
colloqui con i Genitori;
- a conclusione dell’anno scolastico, attraverso gli Organi collegiali;
- i Docenti esprimono la loro valutazione, da tener presente nell’opera culturaleformativa della Scuola, attraverso il Collegio docenti.
la valutazione dell’ATTIVITÀ’ DIDATTICA (DPR n. 122 2009) mediante:
- la riprogettazione delle unità di apprendimento da parte di ogni singolo docente
la valutazione degli apprendimenti e degli obiettivi formativi dell’alunno attraverso:
- verifiche in itinere e finali scritte, pratiche, orali, relative a conoscenze,
competenze, comunicazione, comportamento (autonomia operativa, impegno nel
lavoro scolastico)
- osservazione della relazione con i compagni e con gli insegnanti, il rispetto
dell’ambiente scolastico e il compimento dei propri doveri.
Valutazione esterna
L’intera organizzazione scolastica, secondo le disposizioni ministeriali, (DPR 80/13 del
28/03/2013) è sottoposta al processo di autovalutazione sulla base dei protocolli di
valutazione e delle scadenze temporali stabilite.
Il procedimento si sviluppa
- autovalutazione delle istituzioni scolastiche attraverso l’analisi e la verifica del proprio
servizio
- elaborazione di un rapporto di autovalutazione
- valutazione esterna (l’Invalsi verifica, visita dei nuclei di valutazione, azioni di
miglioramento)
24
25
SETTEMBRE 2015
Infanzia
1
M
2
M
3
G
4
V
5
6
S
D
7
L
8
M
9
M
10
G
11
V
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S
D
14
L
15
M
16
M
17
G
18
V
19
20
21
S
D
L
22
M
23
M
24
G
25
V
26
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28
S
D
L
29
M
30
M
Primaria
Collegio Docenti Congiunto
Collegio Docenti
Collegio Docenti
Inizio attività scolastica
Alunni 4 e 5 anni ore 9.00 – 12.00
Colloqui con Genitori dei Piccoli
Alunni 4 e 5 anni ore 8.30 - 12.00
Alunni 4 e 5 anni ore 8.00 - 15.40
Alunni 4 e 5 anni ore 8.00 - 15.40
Inserimento piccoli ore 9.00 – 11.00
Orario scolastico - ore 8.00 - 15.40
Inserimento piccoli ore 9.00 – 11.00
Attività scolastica
Alunni 4 e 5 anni ore 8.00 – 15.40
Inserimento piccoli ore 9.00 – 11.00
Avvio servizio pre / dopo scuola
Inizio attività scolastica
Classi 2^ -3^ - 4^ - 5^ ore 9.00 – 12.30
Orario scolastico per le classi
2^ -3^ - 4^ - 5^ ore 8.10 - 15.50
Inizio attività scolastica classi 1^
orario 9.00 - 12.30
Avvio servizi mensa e doposcuola
Avvio orario scolastico normale
Inizio attività extrascolastiche
26
OTTOBRE 2015
Infanzia
1
G
2
V
3
S
4
D
5
L
6
M
7
M
8
G
9
V
10
S
11
D
12
L
13
M
14
M
15
G
16
V
17
S
18
D
19
L
20
M
21
M
22
G
23
V
24
S
25
D
26
L
27
M
28
M
29
G
30
V
31
S
Primaria
S. Messa di apertura anno scolastico (ore 9.00)
Ore 16.00 Collegio Docenti
Ore 16.00 Collegio Docenti
Ore 17.30 – Assemblea di classe
(cl.4^ - 5^)
Ore 17.30 – Assemblea di classe
(cl. 1^ - 2^ - 3^)
Ore 17.30 – Assemblee di sezione
Giornata Missionaria Mondiale
Ore 18.00 Consiglio di interclasse (Docenti e Rappresentanti)
27
NOVEMBRE 2015
Infanzia
Primaria
1
D
Festa di tutti i Santi
2
L
Vacanza
3
M
4
M
5
G
6
V
7
S
8
D
9
L
Colloqui con Genitori dei Grandi
10
M
Colloqui con Genitori dei Grandi
11
M
Colloqui con Genitori dei Grandi
12
G
13
V
14
S
15
D
16
L
17
M
18
M
19
G
20
V
21
S
22
D
23
L
Colloqui con Genitori dei Mezzani
24
M
Colloqui con Genitori dei Mezzani
25
M
26
G
27
V
28
S
29
D
30
L
Ore 16.00 Collegio Docenti
Ore 16.00 Collegio Docenti
Colloqui interquadrimestrali con i
Docenti (cl. 1^ - 4^ - metà 3^)
Colloqui interquadrimestrali con i
Docenti (cl. 2^ - 5^ - metà 3^)
Colloqui con Genitori dei Mezzani
Open day Sc Primaria
Inizio Avvento
Avvento : Proposta Educativa / Religiosa
Ore 16.00 Collegio Docenti
28
DICEMBRE 2015
Infanzia
Primaria
Ore 16.00 Collegio Docenti
1
M
2
M
3
G
4
V
5
S
6
D
7
L
Vacanza
8
M
FESTA DI MARIA IMMACOLATA
9
M
10
G
11
V
Festa Natale nonni
12
S
Festa Natale Genitori
13
D
14
L
15
M
16
M
17
G
18
V
19
S
20
D
21
L
22
M
S. Messa (ore 9.00)
23
M
Vacanze natalizie (ritiro Docenti)
24
G
25
V
S. NATALE
26
S
S. STEFANO
27
D
28
L
29
M
30
M
31
G
Festa di S. Lucia a scuola
29
GENNAIO 2016
Infanzia
Primaria
1
V
BUON ANNO!
2
S
3
D
4
L
5
M
6
M
EPIFANIA
7
G
Ripresa attività scolastica
8
V
9
S
10
D
11
L
12
M
13
M
14
G
15
V
16
S
17
D
18
L
19
M
20
M
21
G
22
V
23
S
24
D
25
L
26
M
27
M
28
G
29
V
30
S
31
D
Ore 16.00 Collegio Docenti congiunto
Beata Laura Vicuña
Open day (10.00 – 12.00)
Colloqui facoltativi con Genitori dei
piccoli
Colloqui facoltativi con Genitori dei
piccoli
Colloqui facoltativi con Genitori dei
piccoli piccoli
Festa di S. Giovanni Bosco
Ore 9.00 S. Messa
e festa insieme
30
FEBBRAIO 2016
Infanzia
Primaria
Ore 16.00 Collegio Docenti
Ore 17.30 – Assemblea di classe
(cl. 1^ - 2^ - 3^)
Ore 17.30 – Assemblea di classe
(cl. 4^ - 5^)
1
L
2
M
3
M
4
G
5
V
6
S
7
D
8
L
Vacanza
9
M
Carnevale
10
M
Quaresima – Proposta educativo/religiosa
11
G
12
V
13
S
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D
15
L
16
M
17
M
18
G
19
V
20
S
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D
22
L
23
M
24
M
25
G
26
V
27
S
28
D
29
L
Ore 16.00 Collegio Docenti
Ore 16.00 – 18.00 distribuzione
valutazioni 1°quadrimestre (tutte le classi)
Festa SS. Faustino e Giovita
Ore 17.30 – Assemblee di sezione
31
MARZO 2016
Infanzia
1
M
2
M
3
G
4
V
5
S
6
D
7
L
8
M
9
M
10
G
11
V
12
S
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16
M
17
G
18
V
19
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L
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23
M
24
G
25
V
26
S
27
D
28
L
29
M
30
M
31
G
Primaria
Ore 16.00 Collegio Docenti
Ore 16.00 Collegio Docenti
Vacanze pasquali (ritiro docenti)
S. PASQUA
vacanza
32
APRILE 2016
Infanzia
1
V
2
S
3
D
4
L
5
M
6
M
7
G
8
V
9
S
10
D
11
L
12
M
13
M
14
G
15
V
16
S
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18
L
19
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20
M
21
G
22
V
23
S
24
D
25
L
26
M
27
M
28
G
29
V
30
S
Primaria
Ore 16.00 Collegio Docenti
Ore 16.00 Collegio Docenti
Colloqui interquadrimestrali con i
Docenti (cl. 1^ - 4^ - metà 3^)
Colloqui interquadrimestrali con i
Docenti (cl. 2^ - 5^ - metà 3^)
Festa della Liberazione
Famiglia Salesiana a Caravaggio
33
MAGGIO 2015
Infanzia
Primaria
1
D
Festa di S. Giuseppe e dei lavoratori
2
L
3
M
4
M
5
G
6
V
7
S
8
D
9
L
10
M
11
M
12
G
13
V
14
S
15
D
16
L
17
M
18
M
Colloqui con Genitori dei Mezzani
19
G
Colloqui con Genitori dei Mezzani
20
V
21
S
22
D
23
L
Colloqui con Genitori dei Grandi
24
M
Colloqui con Genitori dei Grandi
25
M
Colloqui con Genitori dei Grandi
26
G
27
V
28
S
29
D
30
L
31
M
Ore 16.00 Collegio Docenti
S. Domenico Savio
Festa del Grazie
Ore 16.00 Collegio Docenti
S. M. Domenica Mazzarello
Confondatrice con S. G. Bosco delle Figlie di Maria Ausiliatrice
Colloqui con Genitori dei Mezzani
Festa del Grazie
Festa di Maria Ausiliatrice
Continuità Scuola dell’Infanzia – Scuola Primaria
34
GIUGNO 2016
Infanzia
Primaria
Ultimo giorno di scuola con i servizi di
mensa e doposcuola
Festa della Repubblica
1
M
2
G
3
V
4
S
5
D
6
L
7
M
8
M
9
G
10
V
11
S
12
D
13
L
14
M
15
M
Colloqui con Genitori dei Piccoli
16
G
Colloqui con Genitori dei Piccoli
17
V
18
S
19
D
20
L
21
M
22
M
23
G
24
V
25
S
Vacanza
Ore 8.10 – 12.30 Attività didattica
Scrutini di fine quadrimestre
Ore 8.10 – 12.30 Attività didattica
Scrutini di fine quadrimestre
S. Messa (ore 9.00)
Ore 8.10 – 12.30 Attività didattica
Termine anno scolastico
Ore 18.00 Incontro per Genitori
nuovi iscritti
Colloqui con Genitori dei Piccoli
Ore 18.00 Incontro per Genitori
futura classe 1^
Consegna Schede di Valutazione
BUONE VACANZE!
26 SD
27
L
28
M
29
M
30
G
Termine anno scolastico
BUONE VACANZE
35
DISPONIBILITÁ DELLE INSEGNANTI
PER I COLLOQUI CON I GENITORI
SCUOLA PRIMARIA (Richiedere i colloqui tramite diario)
Direttrice della Casa
SCHIAVI
Coordinatrice Didattica MAPELLI
Sr. Angela
su appuntamento
Sr. Rita
su appuntamento
Insegnanti classe 1°
SOLAZZI
FERRABOSCHI
RIALDI
MORETTI
Silvia
Sr. Barbara
Elena
Valentina
martedì
venerdì
giovedì
lunedì
13.50/14.50
11.30/12.30
13.50/14.50
13.50/14.50
Insegnanti classe 2°
VERONESI
GATTA
MAPELLI
MORANDINI
RIALDI
Elena
Vanessa
Sr. Rita
Stefania
Elena
venerdì
lunedì
lunedì
giovedì
giovedì
09.15/10.10
11.30/12.30
14.50/15.50
09.15/10.10
13.50/14.50
Insegnanti classe 3°
GATTA
MAPELLI
MORANDINI
MORETTI
RIALDI
Vanessa
Sr. Rita
Stefania
Valentina
Elena
lunedì
lunedì
giovedì
lunedì
giovedì
11.30/12.30
14.50/15.50
09.15/10.10
13.50/14.50
13.50/14.50
Insegnanti classe 4°
MORANDINI
FERRABOSCHI
RIALDI
VERONESI
Stefania
Sr. Barbara
Elena
Elena
giovedì
venerdì
giovedì
venerdì
09.15/10.10
11.30/12.30
13.50/14.50
09.15/10.10
Insegnanti classe 5°
MORETTI
GATTA
FERRABOSCHI
RIALDI
SOLAZZI
Valentina
Vanessa
Sr. Barbara
Elena
Silvia
lunedì
lunedì
venerdì
giovedì
martedì
13.50/14.50
11.30/12.30
11.30/12.30
13.50/14.50
13.50/14.50
SCUOLA DELL’INFANZIA (Richiedere i colloqui direttamente alle insegnanti)
Direttrice della Casa
SCHIAVI
Coordinatrice Didattica MAPELLI
Sr. Angela
su appuntamento
Sr. Rita
su appuntamento
Sezione Rossi
TORRES FAMELGO Rosa
BARBOGLIO
Michela
a richiesta
Sezione Arancio
CONFORTI
FERRARI
Agnese
Elena
a richiesta
Sezione Gialli
BIONI
GAMBA
Eleonora
Federica
a richiesta
36
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39
Fly UP