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Laboratorio Didattico 2

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Laboratorio Didattico 2
I.T.I.S. “ G. MARCONI”
INCONTRI DOCENTI
NEOASSUNTI
Laboratorio 2
Prof. Ing. Antonio Scuto
Modulo di lavoro
16.00 - 16.15 : firme
16.15 - 17.30 :comunicazione dibattito e
condivisione delle esperienze
17.30 -17.45 : pausa
17.45 -19.00 : comunicazione dibattito e
condivisione delle esperienze
TEST DI INGRESSO
Risultato test di ingresso alla classe 1° L
Inserimento dati arch.Paola Santacroce
6
numero degli allievi
5
4
3
2
1
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
voto espresso in ventesimi
anno 2006/07
anno 2005/06
14
15
16
17
18
19
20
Numero risposte esatte
Risposte Esatte
Numero risposte
esatte
20
15
10
5
0
A1
A2
A3
A4
A5
B1
B2
B3
B4
B5
C1
C2
Domande
C3
C4
C5
D1
D2
D3
D4
D5
Domande con errori
DOMANDE
RISPOSTE
a
A3
6/21
Un metro cubo quanti litri può
contenere?
B1
7/21
Il compasso può tracciare:
B3
Se in una squadretta un angolo è di 45°
gli altri due sono di:
11/21
100
b
c
O
10.000
O
circonferenze
O
cerchi
O
45° e 90°
O 30° e 90°
C4
2/21
Quante altezze possiede un triangolo?
due
D2
1/21
Un materiale duttile si può facilmente
trasformare in:
lamine
D3
3/21
Un materiale malleabile si può
facilmente trasformare in :
tubi
O infinite
O
tubi
O lamine
dipende dal liquido
Circonferenze e
cerchi
O 60° e 90°
d
O
1.000
O
O
Linee
cur
ve
O
O
30° e 60°
O
O
tre
O
una
O
O
fili
O
piastre
O
O
fili sottili
O
sbarre
O
RISULTATI OCSE - PISA
Apprendimento-Insegnamento
o
Insegnamento-Apprendimento
24
“Tutti coloro che sono
incapaci di imparare si
sono messi ad
insegnare”
(O. Wilde)
25
Apprendimento
L’apprendimento è un processo che porta
all’acquisizione di conoscenze (???????).
Insegnamento
L’insegnamento è un’attività pratica in cui
una persona « istruita » « istruisce » i suoi
allievi.
26
Cos’è l’apprendimento?
“Apprendere è un’attività complessa con cui
veniamo a conoscere noi stessi e il mondo che
ci circonda”.
27
• L’apprendimento
può prescindere
dall’insegnamento.
• L’insegnamento non può
prescindere dall’apprendimento.
•La scuola è fonte di sapere
strutturato.
28
Insegnamento
L’attività dell’insegnante è definita in primo
luogo dalle caratteristiche del suo partner:
l’allievo.
I compiti dell’insegnante dipendono dai
compiti dell’allievo.
29
La situazione educativa
La situazione educativa è definita da un contesto
nel quale:
“Una persona ‘istruita’ ‘inizia’[introduce] una
‘non istruita’ a qualcosa che questi deve
conoscere, padroneggiare, ricordare.”
30
EDUCAZIONE
L’educazione è connessa con gli scopi. Essa
implica processi di apprendimento e
insegnamento.
L’apprendimento è relativo all’acquisizione
di conoscenze, abilità, concetti, principi,
attitudini e (??????).
L’insegnamento ha a che fare con contenuti
e metodi.
31
Elementi della situazione educativa
La situazione educativa si costituisce attorno
a quattro elementi:
• L’insegnante: predispone le attività
• L’alunno: deve scegliere di volere imparare
• Il curricolo: conoscenze, abilità, capacità,
competenze riferite all’alunno.
• L’ambiente: insieme dei fattori che regolano
e controllano il significato dell’esperienza
didattica.
32
Input
Informazioni
Processi
mentali
Motivazione
Output
Prodotto
Ricezione
Comprensione
Elaborazione
Insegnamento
Memorizzazione
Applicazione
33
Apprendimento
Compiti dell’insegnante
Conoscere e padroneggiare ciò che intende
trasmettere
Studiare l’allievo
Pianificare le attività
Stabilire il modo
Valutare il prodotto
34
“La scuola dovrebbe essere il luogo più bello
di ogni città e paese: così bello che i bimbi
disobbedienti, per punizione, il giorno dopo
dovrebbero essere chiusi fuori dalla scuola”
35
VERSO LA SCUOLA DELLE COMPETENZE
Al vecchio modello di scuola prevalentemente
concentrata sulla trasmissione di conoscenze e
contenuti si tende oggi a sostituire una scuola in
grado di sviluppare le competenze degli
alunni, cioè la loro capacità di elaborare
personalmente quanto hanno appreso per
impiegarlo efficacemente nelle situazioni di vita e
di lavoro che si presentano loro.
COMPETENZE , CONOSCENZE E ABILITÁ
Assumere l'ottica delle competenze non
significa escludere del tutto l'attenzione alle
necessarie conoscenze e abilità, senza le
quali una competenza si fonderebbe sul
vuoto.
L'elenco ufficiale delle competenze chiave, individuate nella
Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del
18-12-2006 per l’apprendimento permanente, comprende:
1. comunicazione nella madrelingua;
2. comunicazione nelle lingue straniere;
3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
4. competenza digitale;
5. imparare ad imparare;
6. competenze sociali e civiche;
7. spirito d'iniziativa e imprenditorialità;
8. consapevolezza ed espressione culturale.
Otto competenze chiave
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave e descrive le conoscenze, le abilità e le attitudini essenziali ad esse
collegate. Queste competenze chiave sono:
1. la comunicazione nella madrelingua, che è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti, fatti e
opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale, comprensione scritta ed espressione scritta)
e di interagire adeguatamente e in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali;
2. la comunicazione in lingue straniere che, oltre alle principali abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua,
richiede anche abilità quali la mediazione e la comprensione interculturale. Il livello di padronanza dipende da numerosi
fattori e dalla capacità di ascoltare, parlare, leggere e scrivere;
3. la competenza matematica e le competenze di base in campo scientifico e tecnologico. La competenza matematica
è l’abilità di sviluppare e applicare il pensiero matematico per risolvere una serie di problemi in situazioni quotidiane,
ponendo l’accento sugli aspetti del processo, dell’attività e della conoscenza. Le competenze di base in campo scientifico
e tecnologico riguardano la padronanza, l’uso e l’applicazione di conoscenze e metodologie che spiegano il mondo
naturale. Tali competenze comportano la comprensione dei cambiamenti determinati dall’attività umana e la
consapevolezza della responsabilità di ciascun cittadino;
4. la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società
dell’informazione (TSI) e richiede quindi abilità di base nelle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC);
5. imparare ad imparare è collegata all’apprendimento, all’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio
apprendimento sia a livello individuale che in gruppo, a seconda delle proprie necessità, e alla consapevolezza relativa a
metodi e opportunità;
6. le competenze sociali e civiche. Per competenze sociali si intendono competenze personali, interpersonali e
interculturali e tutte le forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo
alla vita sociale e lavorativa. La competenza sociale è collegata al benessere personale e sociale. È essenziale
comprendere i codici di comportamento e le maniere nei diversi ambienti in cui le persone agiscono. La competenza civica
e in particolare la conoscenza di concetti e strutture sociopolitici (democrazia, giustizia, uguaglianza, cittadinanza e diritti
civili) dota le persone degli strumenti per impegnarsi a una partecipazione attiva e democratica;
7. senso di iniziativa e di imprenditorialità significa saper tradurre le idee in azione. In ciò rientrano la creatività,
l'innovazione e l'assunzione di rischi, come anche la capacità di pianificare e di gestire progetti per raggiungere obiettivi.
L’individuo è consapevole del contesto in cui lavora ed è in grado di cogliere le opportunità che gli si offrono. È il punto di
partenza per acquisire le abilità e le conoscenze più specifiche di cui hanno bisogno coloro che avviano o contribuiscono
ad un’attività sociale o commerciale. Essa dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e promuovere il buon
governo;
8. consapevolezza ed espressione culturali, che implicano la consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di
idee, esperienze ed emozioni attraverso un’ampia varietà di mezzi di comunicazione, compresi la musica, le arti dello
spettacolo, la letteratura e le arti visive.
PROGRAMMARE PER COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITÁ
COMPETENZE
ABILITÁ
COMPETENZE
CONOSCENZE
VALUTAZIONE
VALUTAZIONE SOMMATIVA
VALUTA LE COMPETENZE
VALUTA LE COMPETENZE
VALUTAZIONE FORMATIVA
VALUTA CONOSCENZE
E ABILITÁ
RIASSUMENDO
COMPETENZE
“Competenza”, nell’istruzione, è ciò che, in un contesto
dato, si sa fare sulla base di un sapere, cioè di conoscenze
sia sperimentate sia concettualizzate, per raggiungere
l’obiettivo atteso; è quindi la disposizione a scegliere,
utilizzare e padroneggiare le conoscenze, le capacità e le
abilità idonee, in un contesto determinato, per impostare
e/o risolvere un problema dato.
PERCHÉ CI SIA COMPETENZA È NECESSARIO CHE
IL PROBLEMA DA AFFRONTARE SIA NUOVO E CHE
SI DEBBANO OPERARE DELLE SCELTE.
ABILITÁ
Insieme di operazioni concrete che determinano la
competenza.
Mentre la competenza presuppone una teoria, un
concetto, l’abilità è una condotta pratica che nutre
e sostanzia una competenza.
Ma non si tratta solo di un saper fare fine a se
stesso, ma è finalizzato ad uno scopo ben preciso.
CONOSCENZE
Insieme di informazioni su contenuti
disciplinari appresi e posseduti da un
soggetto.
I curricoli devono contenere l’indicazione dei
contenuti attraverso cui far maturare le abilità
e le competenze.
UN ESEMPIO DI INSEGNAMENTO FINALIZZATO
ALL’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE
COEFFICIENTI DI SICUREZZA PER FUNI E CATENE (D.P.R. 547 Art. 179)
Le funi e le catene devono avere un coefficiente di sicurezza di almeno 6 per le funi metalliche,
10 per le funi composte di fibre e 5 per le catene.
Le funi e le catene debbono essere sottoposte a verifiche trimestrali;
Le verifiche trimestrali delle funi e delle catene degli apparecchi di sollevamento e di trazione
devono essere effettuate a cura del datore di lavoro, a mezzo di personale specializzato
dipendente o da esso scelto, e devono essere registrate nelle apposite pagine dei libretti
matricolari, così come è disposto dal D.M. 12-9-1959.
Con il Decreto del Presidente della Repubblica n°459 del 24 luglio 1996, riguardante l’attuazione
delle direttive 89/392/CEE, relative alle macchine, il coefficiente di sicurezza dei tiranti in fune
di acciaio per il sollevamento diventa 5. Il decreto sopra menzionato comunque non abroga quelli
in vigore, pertanto i coefficienti precedenti possono essere mantenuti a condizione che non risultino
inferiori a quelli indicati nella direttiva CEE.
In ottemperanza a detto DPR i coefficienti vengono modificati come segue:
Tiranti in fune di acciaio: coefficiente di sicurezza 5
Catene e tiranti di catena: coefficiente di sicurezza 4
Fasce, anelli e tiranti in poliestere: coefficiente di sicurezza 7
Accessori di sollevamento: coefficiente di sicurezza 5
(ganci, grilli, capicorda, ecc….)
Tutte le attrezzature di sollevamento conformi a detto DPR sono contrassegnate con il marchio
“CE”.
ACCIAI UTILIZZATI
Acciaio al carbonio (Art 020) C45 UNI EN 10083
Acciaio legato (Art 021)39NiCrMo3 UNI 7845
Acciaio al carbonio (Art 022) C40 UNI EN 10083/1
Acciaio legato (Art 023) 42CrMoS4 UNI EN 10083
PER LE CLASSI II A, II B e II I
ATTENZIONE !!!
La consegna del Lavoro di Progetto-Verifica é prevista nei seguenti tempi e modi:
La Relazione sul progetto-verifica deve essere consegnata IMPROROGABILMENTE entro le seguenti date:
II A : Venerdì 30/05/2014
II B : Giovedì 29/05/2014
II I : Mercoledì 28/05/2014
La relazione deve contenere:

I calcoli per il progetto della filettatura del gancio, della scelta della fune e la verifica delle sezioni del
gancio, della staffa, del perno.

Tutte le tabelle, i grafici, e i dati relativi alle caratteristiche dell'acciaio scelto e della fune scelta.

Il disegno del gancio, della staffa e del perno corretti secondo i calcoli eseguiti.
Si ricorda che la scelta della fune comporta l'eventualità di dover ridisegnare la gola della puleggia e quindi
la modifica della puleggia stessa.
BUON LAVORO.
IL LAVORO DI UN ALUNNO
DISPERSIONE
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
SCUOLA SECONDARIA II GRADO
WWW.antonioscuto.it
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