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radici della questione balcanica - Centro di Documentazione Aldo

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radici della questione balcanica - Centro di Documentazione Aldo
Alle radici della questione balcanica
Ezio Benedetti
San Donà – 28 marzo 2014
1. L’impero ottomano e i mutamenti di lungo
periodo
2. La conquista ottomana nei Balcani
3. La riconquista cattolica e asburgica
4. Gli slavi
5. Un dedalo di etnie
L’impero ottomano
L’impero turco ottomano
raggiunge la sua massima
espansione nel XVI-XVII
secolo.
Le aree dove è più duraturo il
suo dominio sono:
• l’Anatolia, l’attuale Turchia
• i Balcani, prima area di
espansione fuori
dall’Anatolia
• il Medio Oriente
La caduta di Costantinopoli
1453
La conquista di
Costantinopoli pone fine
all’impero romano
• Obiettivo della conquista musulmana da 8
secoli, è raggiunto da Maometto II
• Determinante è l’impiego dei cannoni,
costruiti da un fonditore di campane
ungherese, Uban, il cui progetto (un
cannone che poteva lanciare proiettili di 6
quintali) era stato rifiutato dall’imperatore
romano, Costantino XII
• La conquista di Costantinopoli rafforza
l’offensiva ottomana nei Balcani che per
più di due secoli non troverà ostacoli
Le conseguenze di lungo periodo della conquista ottomana:
la “terza Roma”
•
•
•
•
•
Mosca è nel XV sec. sede di un
patriarcato ortodosso
Ivan III (1440-1505), principe di
Mosca, si libera dal giogo dei
mongoli
1472: Ivan III sposa Sofia di
Paleologo, figlia dell’ultimo
imperatore romano di
Costantinopoli
l’atto legittima il trasferimento da
Costantinopoli a Mosca delle
prerogative imperiali romane e
l’assunzione del titolo di czar [da
Caesar]
Mosca si afferma come nuovo
centro della cristianità ortodossa
e se ne proclama erede:
nasce la “terza Roma” (dopo Roma e Costantinopoli), che propone ai popoli dell’Europa
orientale di religione greco-ortodossa la propria guida spirituale e la protezione politica
Le conseguenze di lungo periodo
della conquista ottomana:
il Medio Oriente
• Maometto II il Conquistatore
(1451-1503) e Selim I (150320) conquistano le terre
costiere mediorientali e
pongono sotto controllo il
Mediterraneo orientale
• Solimano il Magnifico (152066) estende la conquista in
oriente e lungo le coste
africane per il controllo
dell’intero Mediterraneo
• La sottomissione delle
popolazioni arabe e dei luoghi
santi dell’Islam dà allo stato
turco ottomano un’identità
religiosa, che agli occhi degli
europei, appare in continuità
con i primi conquistatori arabi
La fine del predominio ottomano sul mare
• 1570: i turchi attaccano Cipro, allora
isola dominata dalla Repubblica di
Venezia
• Il papa Pio V promuove una “Lega
Santa” per soccorrere la popolazione
cristiana di Cipro
• Vi aderiscono la Spagna, Venezia,
Genova, Malta e lo Stato pontificio
• La guerra contro i turchi assume il
carattere di crociata antislamica
• 7 ottobre 1571: 208 navi “cristiane”
distruggono a Lepanto le 230 navi
della flotta turca
• La sconfitta determina la fine del
predominio turco sul Mediterraneo
Le conseguenze di lungo periodo della conquista ottomana:
i Balcani
La fine del predominio sul mare,
conseguente alla sconfitta di
Lepanto, non compromette la
forza di espansione dei turchi
sul continente,
in particolare nei Balcani dove
era iniziata l’espansione
La prima fase di conquista nei
Balcani:
– 1362: Adrianopoli
– 1387: Salonicco
– 1389: Kosovo (battaglia della
Piana dei Merli – conquista del
regno di Serbia)
– 1396: Nicopoli
La prima fase di
conquista nei Balcani
(1361-1396)
Il nucleo originario dello
stato turco ottomano
(1301-1326)
La minaccia alle porte d’Europa
Area di espansione nei Balcani
La spinta
riprende
primaespansiva
della caduta
di
con il sultanato
di Solimano
Costantinopoli
1453
il Magnificonel
(1520):
• 1521: Belgrado
• 1526: la vittoria a Mohacs
apre alla conquista ottomana
la via per Buda e Vienna
• 1529: primo assedio di
Vienna
• per un secolo e mezzo
l’esercito musulmano
domina nei balcani
• 1683: la situazione si inverte
dopo il fallimento del
secondo assedio di Vienna e
la sconfitta ottomana nella
battaglia di Kahlenberg
La “riconquista” nei Balcani
La guerra del 1536 si conclude nel
1739 con la pace di Belgrado, che
stabilisce il confine tra impero
asburgico e ottomano sui fiumi Sava
e Danubio
Dopo la sconfitta a
Kahlenberg l’impero
ottomano è costretto a
ripiegare nei Balcani
– pace di Karlowitz 1699:
•
•
•
•
alla Polonia
agli Asburgo
alla Russia
a Venezia
– trattato di Passarowitz 1718:
• agli Asburgo
• a Venezia
1736: ripresa ottomana
nella guerra contro Russia
e Austria
Le conseguenze
dei movimenti di popoli ed eserciti
nell’area della futura Iugoslavia
Premessa: iugoslavi e slavi
• iugoslavi = “slavi del sud”
• comprendono diversi gruppi linguistici della più
ampia famiglia degli slavi
• vediamone le origini e le vicende storiche che
ne determinano la separazione e la
contrapposizione
Suddivisione degli slavi in funzione delle varianti linguistiche
slavi
meridionali
occidentali
sloveni
polabi
polacchi
caciubi
sorabi
cechi
slovacchi
orientali
croati
bulgari
serbi
macedoni
bielorussi
ucraini
russi
La terra d’origine
Il confine tra impero
d’oriente e impero
d’occidente è definito,
nel cuore dei Balcani,
dai meandri del fiume
Drina
Area di origine
delle popolazioni
slave
La grande migrazione degli slavi
• Dal 581 i Balcani
sono oggetto di
migrazioni slave
• Alcune popolazioni
slave varcano i
confini dell’impero
romano che sono
rimasti indifesi
perché Bisanzio è in
guerra
– a est con la Persia
– in Italia con i
longobardi
– sul Danubio con gli
avari
VI – VII secolo d.C.
migrazioni delle tribù
slave dirette verso
• pianure del nord
• Balcani
I destini contrapposti dei serbi e dei croati
La linea di demarcazione della Drina
divide gli insediamenti tra le tribù slave dei
serbi e dei croati.
È questo un evento che determina nel
lungo periodo il destino contrapposto tra
le due tribù dello stesso popolo.
I croati
• dai Carpazi nei Balcani
nel 643 d.C.
• sottomessi dai franchi
(Carlo Magno)
• convertiti al
cristianesimo cattolico
• adottano l’alfabeto latino
• 924: regno croato
I serbi
• dalla Galizia nei Balcani dal 630 d.C.
• vassalli di Bisanzio
• si convertono al cristianesimo
ortodosso
• adottano l’alfabeto cirillico
• 1159 regno indipendente
L’evoluzione dei regni iugoslavi
CROAZIA
 1091 sottomessa
dall’Ungheria
 la decadenza croata favorisce
l’espansione veneta nella
Dalmazia e serba nella Bosnia
 1526 occupata dai turchi
 1699 ritorna all’Ungheria
(di fatto agli Asburgo che dal
1687 detengono la corona
ungherese)
SERBIA
 1346 re Dušan occupa la
Macedonia e si proclama Zar dei
serbi e di greci
 1459 sottomessa dai turchi
eccetto Belgrado che è
conquistata nel 1521
 rimane dominio turco fino al XIX
secolo
La Bosnia
La linea di stabilizzazione
dell’espansione ottomana
nei secoli XVII e XVIII, lungo
i fiumi Sava e Danubio
La linea sud-ovest di confine
con la Dalmazia, ossia la
Repubblica di San Marco
definiscono un triangolo nel quale
“Oriente” e “Occidente” si combinano
in un dedalo di etnie,
una sorta di “faglia di Sant’Andrea”
del continente euro-asiatico
L’antica linea di
demarcazione lungo il fiume
Drina
La Bosnia
• abitata prevalentemente da
serbi e croati
• dal 1463: sottomessa dai
turchi ottomani assieme ad
altre regioni balcaniche
• vi insistono e si combinano
nei secoli le tre componenti
religiose
•
•
•
•
•
cattolica
ortodossa
musulmana
La struttura e le leggi dello
stato ottomano e islamico
favoriscono la convivenza di
comunità autonome
ma queste nello stato
nazionale ottocentesco e
contemporaneo non riescono
a combinarsi in una identità
civile superiore agli odi di
religione
Chi sono i musulmani di Bosnia
 sono slavi che, probabilmente, nel Medioevo
aderiscono alla setta dei bogomili*
 sono perseguitati dai cristiani (i cattolici croati e gli
ortodossi serbi)
 durante la dominazione ottomana si convertono
all’Islam
 in generale tutti gli abitanti, slavi e altri, della regione,
convertiti all’Islam

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*setta cristiana fondata in Bulgaria nel X sec. dal prete Teofilo Bogomilo,
influenzata dalle dottrine manichee considerò Stato e Chiesa prodotti del
regno del Male e quindi da combattere
Il problema iugoslavo
alla soglia del Novecento:
una mancata integrazione tra le “etnie”
e l’impossibile dominio di un’etnia egemone
• nessuna delle etnie
è stata così preminente sulle
altre da costituire uno stato
unitario sul modello europeo
• i serbi, più probabili candidati
a questo compito storico,
ne sono stati impediti
dagli interessi
dei grandi imperi
• sulla regione infatti hanno
giocato, e continuano
a insistere, meccanismi che
sfuggono agli stessi
protagonisti degli scontri
etnici interni ai Balcani.
La causa profonda
«Nei secoli, là e più in generale nell'area dell'Europa centroorientale, si forma uno spazio angusto che comprende “un gran
numero di nazioni, nessuna delle quali ha incrementato la
propria vita economica e sociale in modo da diventare una
grande nazione. Ognuna è rimasta piccola e perfino nella sua
stessa patria si è mescolata ai vicini, ritrovandosi con
minoranze di questi al suo interno e a sua volta in minoranza
nella terra dei vicini” (H. Seton-Watson).»
Piero Sinatti, La guerra santa dei Balcani, il Sole 24 ORE, 4 aprile 1999
Le conseguenze sull’attualità:
un dedalo di etnie
Gruppi
prevalenti:
+ del 50%
della
popolazione
del luogo
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