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POSITIVISMO
POSITIVISMO
Movimento filosofico e culturale, nato in Francia nella prima
metà dell'800 e ispirato ad alcune idee guida fondamentali
riferite in genere all'esaltazione del
PROGRESSO SCIENTIFICO
- Deriva etimologicamente dal latino positum, participio
passato neutro del verbo ponere tradotto come ciò che è
posto, fondato, che ha le sue basi nella realtà dei fatti
concreti
Positivo vorrà dire allora:
• ciò che è reale, concreto, sperimentale, contrapponendosi
a ciò che è astratto
• ciò che è utile, efficace, produttivo in opposizione a ciò che è
inutile
DOPPIA ANIMA DEL POSITIVISMO:
 ILLUMINISMO: di cui condivide la fiducia nella scienza e nel
progresso scientifico-tecnologico
 ROMANTICISMO (concezione della storia): vede nella
progressiva affermazione della ragione la base del progresso o
evoluzione sociale
ll pensiero positivista trovò un ambiente favorevole al suo
sviluppo a partire dal 1830 grazie al progresso delle scienze
naturali, alle prime applicazioni tecniche delle scoperte
scientifiche e all’influenza che queste ebbero nei campi sociali
ed economici.
MAGGIORE RAPPRESENTANTE POSITIVISMO
AUGUSTE COMTE
(Montpellier, 19 gennaio 1798 – Parigi, 5 settembre 1857)
Nel Positivismo si possono distinguere due fasi:
1) (Metà del XIX secolo): progetto di superamento della crisi
politica e culturale seguita all'Illuminismo e alla Rivoluzione
francese, tramite un programma politico antiliberale
2) (Seconda metà dell'Ottocento): elaborazione ideologica di
una borghesia industriale e progressista per cui trova
corrispondenze con l'affermazione del pensiero economico
del liberismo.
Il Positivismo ha demolito la filosofia intesa come forma di
conoscenza metafisica che man a mano che si realizza il
progresso scientifico, non potendosi basare su i fatti concreti,
perde ogni capacità di indagare e risolvere i problemi filosofici
CESARE LOMBROSO
(Verona 1835- Torino 1909)
 Emblema dell’influenza che il Positivismo francese e inglese
esercitò anche in Italia;
 Psichiatra e antropologo italiano;
 Compì studi di medicina sociale che costituiscono una delle
fonti principali della legislazione sanitaria italiana, ma il suo
nome resta legato soprattutto all'antropologia criminale
 Si riallaccia alla dottrina di Galton della criminalità innata e
biologicamente condizionata;
 Sostiene che le condotte atipiche del delinquente o del genio
sono condizionate, oltre che da componenti ambientali
socioeconomiche, da fattori indipendenti dalla volontà, come
l'ereditarietà e le malattie nervose, che diminuiscono la
responsabilità del criminale in quanto questi è in primo luogo
un malato.
“L'uomo delinquente”
 Lombroso sostiene l’ardita tesi secondo cui i comportamenti
criminali sarebbero determinati da predisposizioni di natura
fisiologica, i quali spesso si rivelano anche esteriormente nella
configurazione anatomica del cranio
Idea che la criminalità sia connessa a particolari caratteristiche
fisiche di una persona è MOLTO ANTICA:
la si trovava, ad esempio
Iliade di Omero
Libro II la devianza di Tersite è
direttamente legata alla sua
bruttezza fisica
Leggi del Medioevo
Sancivano che se due persone
fossero state sospettate di un
reato, delle due si sarebbe
dovuta considerare colpevole la
più deforme
Memore di questa tradizione, Lombroso
è convinto che
La costituzione fisica sia la più potente causa di criminalità: nella
sua analisi attribuisce particolare importanza al CRANIO
n.b. quello del brigante Villella
Rileva che nell’occipite, anziché una piccola
cresta, c’è una fossa, alla quale dà il nome di
“occipitale mediana”
La cresta occipitale interna del cranio, prima di raggiungere il
grande foro occipitale, si divide talvolta in due rami laterali
che circoscrivono una "fossetta cerebellare media o
vormiense", che dà ricetto al verme del cervelletto
fossetta di Lombroso
-criminali nati
-criminali alienati
-criminali occasionali
-criminali
professionali
riteneva si trattasse di un carattere
degenerativo più frequente negli
alienati e nei delinquenti
Lombroso considera anche le altre parti del
corpo umano
egli arriva a sostenere che
il “delinquente nato” ha generalmente la testa piccola, la
fronte sfuggente, gli zigomi pronunciati, gli occhi mobilissimi
ed errabondi, le sopracciglia folte e ravvicinate, il naso torto, il
viso pallido o giallo, la barba rada
Influenzato dalle
teorie di Darwin
compie reati
sostiene che il “delinquente nato”
presenta delle caratteristiche ataviche,
ossia simili a quelle degli animali
inferiori e dell’uomo primitivo
rendono difficile o addirittura impossibile il
suo adattamento alla società moderna
Conseguenze giuridiche teoria di Lombroso:
Crimine non è il frutto di una libera scelta
ma
La manifestazione di una patologia organica, cioè di una
malattia
La pena deve essere intesa non come una punizione (ché non
ha senso punire chi non ha agito liberamente), ma
semplicemente come strumento di tutela della società
“Genio e follia”
 Lombroso sostiene che le caratteristiche degli uomini di
genio vanno ricercate nella loro anormalità psichica;
quest'opera fu considerata un classico della scienza
positivistica ed ebbe enorme fortuna.
 L'interesse per il genio derivava anche da
concezioni residue di stampo illuminista
Storia = "catastrofe" (nel senso greco di catastrophè)
Caratterizzata da subitanei rivolgimenti dovuti a
cause naturali o individuali (cioè i genii)
GENI= SOTTOSPECIE DI EROI
Fisicamente il Lombroso asseriva che:
 La predominanza tra i geni di caratteristiche quali il pallore, la
magrezza o l'obesità, l'essere rachitici, sterili o celibi, di cervelli
per la maggior parte di volume superiore alla media e con
deformità (come le suture anormali nel cranio di Volta)
 Esistevano anche casi in cui i genii erano totalmente ed
irreversibilmente pazzi (es:Tasso, Gogol, Ampère, Kant e
Beethoven)
 Le grandi variazioni barometriche e la canicola
influenzerebbero la pazzia e le grandi scoperte o le
osservazioni più acute (adducendo come esempi i casi di
Malpighi e Galvani)
Lombroso associa al “genio”
MATTOIDI
Caratterizzati dall'impulsività epilettica,
rispetto agli accessi impulsivi e
preminentemente contraddittori
caratteristici dei criminaloidi
Caratterizzato dall'istantaneità creativa
dell'ispirazione, dall'irresistibilità all'estro, dalle
assenze e dall'amnesia
“Creazione incosciente" (non a caso accostata al
fenomeno singolare dell'epilessia)
Caratteristiche mattoidi
o Tendenze metafisiche, passione delle minuzie, smania
paranoica del voler rinvenire una ragione logica in cose che
fondavano su altri elementi la loro esistenza
o Diversamente ai pazzi comuni conducono una vita normale
Tale sobrietà (innaturale e forzata) può raggiungere
l'eccesso, avvicinandoli a certi geni del bene o grandi
pensatori, con i quali, precisa il Lombroso, essi non hanno
nulla in comune, facendogli così guadagnare il favore delle
folle
Spesso il loro ruolo sociale è quello di patrioti o spiriti
umanitari, capaci di influenzare le folle con la loro audacia e
le loro fanatiche convinzioni.
Oltre all'elemento epilettico ed al fattore ambientale, il
Lombroso riteneva che
L'eziologia del delitto non potesse essere ridotta a questi due
termini, lasciando da parte il fattore genetico ed embriogenetico
I caratteri che manifestano l'atavismo e la degenerazione
sarebbero esplicitati fisicamente,ad esempio, dalla presenza di:
grandi mandibole,canini forti, incisivi mediani molto sviluppati,
denti soprannumerari o in doppia fila, zigomi sporgenti,
prominenti arcate sopraccigliari,i piedi prensili, la borsa
guanciale, il naso schiacciato, il prognatismo, le ossa del cranio in
soprannumero (come negli Incas, nei Peruviani e nei Papua)
Lombroso effettuò anche numerosi studi riguardo le donne
minori "stigmate degenerative
- Osservazioni sui vari organi, sul sangue e sul suo contenuto in
globuli rossi (inferiori nella donna), sul cranio e sul peso del
cervello.
- Analisi psicologica invece è dominata da un atteggiamento
strutturalista: sopportava meglio le disgrazie, era più irritabile e
sovente dominata dall'amore materno, anche indiretto
- Misoneismo, l'intelligenza automatica ed intuitiva, l'iracondia e la
coscienza giuridica nonché la propensione "ciarliera".
Molti studi condotti sulle 'prostitute' rilevarono la presenza di
patologie quali asimmetria cranica, troncocefalia, idrocefalia e
soprattutto altre anomalie del cranio e dei denti.
Lombroso sostenne sempre con forza la necessità
dell'inserimento della pena capitale all'interno
dell'ordinamento italiano:
Se il criminale era tale per la sua conformazione fisica,
non fosse possibile alcuna forma di riabilitazione,
individuando in tal modo l'obiettivo cui il sistema penale
doveva tendere per la sicurezza della società
Le teorie di Lombroso divennero strumenti utilissimi
allo scopo del NAZISMO
Il regime fece analizzare le persone di colore e attraverso la
misurazione del cranio le divise in persone da eliminare e persone
da sterilizzare a seconda di quanto simili fossero ai bianchi ariani.
Le idee di Lombroso però non generarono da sole le atrocità del
razzismo della prima metà del XX secolo. A queste si aggiunsero le
teorie di un altro studioso: Francis Galton
(cugino di Darwin)
teorizza l’eugenetica, la pratica di selezionare a
priori gli individui migliori
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