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La professionalizzazione del Servizio Sociale

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La professionalizzazione del Servizio Sociale
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
Corso di Laurea in Servizio Sociale – SERSS L39
Principi e Fondamenti del Servizio Sociale 2015/2016
Docente: Angelina Di Prinzio


Il percorso storico della professione di Assistente Sociale
Seminario a cura di
Assistente Sociale
Simone Artero

L’assistenza verso i poveri ed i bisognosi è stata
storicamente gestita dagli istituti ecclesiastici e dalle
organizzazioni caritatevoli

L’aiuto veniva principalmente elargito sotto forma di beni ed
assistenza primaria ad orientamento riparativo

Nella società, il bisogno era connotato da fattori di colpa,
magici o di predestinazione, nonché di esclusione.

Il Servizio Sociale nasce verso la fine dell’Ottocento in Europa e
negli USA

Periodo di profonde trasformazioni culturali e sociali

Industrializzazione e fabbriche

Urbanizzazione e flussi migratori dalle campagne

Affermazione della classe operaia

Trasformazione della famiglia e delle relazioni familiari

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

La diversificazione e l’incremento della domanda sociale
generano la necessità di una razionalizzazione
dell’assistenza
Con lo studio dei fenomeni sociali il bisogno diventa oggetto
di studio scientifico
Si sviluppavano iniziative filantropiche parallele a quelle
confessionali
Si avvertiva l’urgenza di professionalizzare l’aiuto,
attraverso l’acquisizione di competenze e di capacità
specifiche
1. Le «Charity Organization Societies» (COS)
Londra, 1869, Mary Richmond
2. I «Settlements»
Chicago, 1899, Jane Addams
… due esempi di come l’assistenza andava trasformandosi tra
Ottocento e Novecento
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Mary Richmond
Diffusione in Inghilterra e negli USA delle COS, Società di
Organizzazione della Carità
Obiettivo di riorganizzare gli istituti di carità in gruppi territoriali e
di razionalizzarne le risorse in base alla domanda locale
Friendly Visitor, il «visitatore amichevole»
Social Diagnosis, uno dei primi libri di teorizzazione del servizio
sociale
I problemi sociali nascono da alcune attitudini «viziose» delle
persone e dai loro comportamenti disfunzionali
Azione sul singolo intervento e scarsa attenzione al contesto
socio-ambientale
Approccio del casework
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Jane Addams
Movimento promosso da alcune università americane
finalizzato a creare degli insediamenti abitativi di persone
afferenti a ceti elevati all’interno di territori e contesti di
grave povertà
> riduzione dell’esclusione e della marginalità
> sviluppo di relazioni
Veniva data attenzione ai fenomeni socio-ambientali e
strutturali come possibili cause del disagio
Venivano promosse azioni di riforma sociale
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Ottocento italiano: si diffonde l’industrializzazione e le
conseguente trasformazione sociale
Iniziative filantropiche: interventi nelle aziende e nelle fabbriche
IPAB: gli «Istituti di Pubblica Assistenza e Beneficienza» nati come
enti religiosi nel 1890 (“legge Crispi”) e già riorganizzati nel
1923, rappresentano i primi tentativi di rendere governabile
l’assistenza e di organizzare le risorse disponibili in forma
amministrata
Primo istituto italiano di Assistenza Sociale a Milano, nel 1920,
per la formazione di «Segretarie Sociali»
Le forme di assistenza tendono ad orientarsi non più alla sola
riparazione degli effetti ma anche alla rimozione delle cause
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
Nascita della «Scuola Femminile Fascista di
Economia Domestica ed Assistenza Sociale»
di San Gregorio al Celio (Roma)
Le
Assistenti
Sociali
lavoravano
principalmente nelle fabbriche per garantire
sostegno alle classi meno abbienti
Nel ventennio fascista il Servizio Sociale
svolgeva un’azione di controllo delle tensioni
sociali potenzialmente sviluppabili in seguito
agli stati d’indigenza

Aiuti post bellici da parte degli organismi internazionali:
U.N.R.R.A. (United States Relief and Rehabilitation
Administration), recepiti nell’A.A.I (Amministrazione Aiuti
Internazionali)

I fondi dell’UNRRA sono impiegati in Italia per progetti
territoriali e di comunità finalizzati alla ripresa, alla
ricostruzione e all’assistenza post bellica

Vengono raccolte le esperienze realizzate
negli anni precedenti, come modelli e casi di
studio

Ricezione dei modelli, delle teorie e delle
tecniche del servizio sociale anglosassone

Convegno di studi sul Servizio Sociale tenutosi a Tremezzo,
in provincia di Como, nel 1946

Tappa fondamentale del Servizio Sociale Italiano: vengono
discusse e consolidate le basi etiche e filosofiche della
professione. Vengono raccolte e condivise le conoscenze e
le metodologie professionali

La figura dell’Assistente Sociale assume valore non solo
sul piano tecnico ed operativo ma anche in relazione ai
fenomeni politici e sociali di cui promuove il cambiamento

Spirito riformista le cui riflessioni hanno arricchito di
contenuti il Servizio Sociale Professionale, insieme al
contributo di sua moglie, Maria Calogero Comandini

Le cause del disagio sociale, spesso attribuite a conflitti
personali e a comportamenti inefficaci, vengono ora
correlate al concetto di bisogno, soprattutto in
considerazione della povertà conseguente alla guerra

Importanza dell’aspetto etico della professione e dei
principi ispiratori come guida per l’azione
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

Costituzione Italiana, emanata il 1 Gennaio 1948, fondata
sul lavoro e sulla sovranità popolare
Art. 2 «La Repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo»
Art. 3 «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
uguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di
condizioni personali o sociali. È compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che,
limitando, di fatto, la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impedisce il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva
partecipazione
di
tutti
i
lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese»
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Nascita e sviluppo delle scuole di Servizio Sociale,
riconosciute dallo Stato
Prima scuola per Assistenti Sociali: «Scuola Pratica di
Servizio Sociale», Milano, 1944
Due correnti formative:
Orientamento laico
Orientamento confessionale
Scuole di ispirazione confessionale:
ONARMO
(Opera Nazionale di Assistenza Religiosa e Morale degli
Operai)

ENSISS
(Ente Nazionale Scuole Italiane di Servizio Sociale)
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Scuole di ispirazione laica:

UNSAS (Unione Nazionale Scuole di Assistenti Sociali)
CEPAS (Centro Educazione Professionale Assistenti
Sociali)
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Nascita ufficiale del Servizio Sociale (riconoscimento
nazionale)
Gli Assistenti Sociali cominciano ad entrare all’interno degli
Enti Assistenziali, ancora a carattere categoriale,
verticistico, istituzionalizzante
Sviluppo delle Scuole: necessità di una formazione
Vengono portati avanti i progetti finanziati dall’A.A.I.
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Boom economico e prime lotte per l’acquisizione di diritti sociali
a livello internazionale
Proteste studentesche, movimenti femministi e nuove
trasformazioni sociali: esigibilità dei diritti
Il Servizio Sociale comincia a consolidarsi come una professione
sempre più definita all’interno degli enti assistenziali: si delinea
l’esigenza di un inserimento all’interno degli Enti Istituzionali
Riflessioni e dibattiti sull’identità professionale in rapporto agli
Enti dove si svolge la professione
Gli interventi sociali sono ancora parzialmente orientati ad
un’ottica riparatoria
 Riforme
legislative su tematiche di alta
rilevanza sociale: divorzio, ordinamento
penitenziario, tossicodipendenza, consultori
familiari ed interruzione di gravidanza, pari
opportunità, salute mentale.
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Istituzione delle Regioni (L. 281/70)
Decentramento amministrativo che conferisce poteri
maggiori alle Regioni e agli Enti Locali (DPR 616/77)
Istituzione del Servizio Sanitario Nazionale (L. 833/78)
Il Servizio Sociale vuole superare le esperienze del passato
per rilanciarsi verso una nuova professionalità
Vengono condotte riflessioni sistematiche e ricerche: il
Servizio Sociale si interroga sul proprio ruolo all’interno
della società

Periodo di boom economico, ma anche crisi del
welfare a seguito dell’aumento del deficit pubblico

Aumento della complessità dei problemi sociali e
sviluppo delle nuove povertà (ad esempio,
relazionali)

Consolidamento della professione: ordinamento
delle Scuole Universitarie a Fini Speciali (1985) e
riconoscimento istituzionale con il DPR 14/87 per
l’abilitazione del titolo di Assistente Sociale
•
Nascita e sviluppo del privato sociale (terzo settore),
organizzazioni di iniziativa privata con obiettivi di
promozione sociale
•
Il territorio, finora scenario del disagio sociale, diventa
promotore di risposte e di nuove risorse come soggetto
attivo

Ulteriore sviluppo del terzo settore che entra a pieno titolo nel
sistema welfare italiano, riconoscimento delle iniziative private e
della partecipazione della cittadinanza alla costruzione del
sistema di assistenza italiano

Aziendalizzazione della Sanità: da USL ad ASL

Si completa il percorso di trasformazione delle IPAB in ASP
(Aziende di Servizi alla Persona) D. Lgs. 207/01

Comincia a svilupparsi la libera professione di Servizio Sociale

Il Servizio Sociale Professionale italiano completa il suo percorso
di riconoscimento istituzionale
Istituzionale
L. 84/93 – Ordinamento della professione di Assistente Sociale ed
istituzione dell’albo professionale
Istituzione dell’Ordine Professionale, del Consiglio Nazionale, del
Codice Deontologico, dell’Esame di Stato per l’abilitazione
all’esercizio della professione

Percorso universitario
1993, istituzione del Diploma Universitario in Servizio Sociale
2000, istituzione della Laurea in Servizio Sociale e della Laurea
Specialistica in Programmazione e Gestione delle Politiche e dei
Servizi Sociali


Istituzione dei dottorati di ricerca in Servizio Sociale
“Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi
sociali”

Principio di sussidiarietà, verticale e orizzontale (art. 1)

Universalità dell’accesso ai servizi (art. 2)

Livelli Essenziali di Assistenza (LIVEAS):

segretariato sociale per fornire informazioni e consulenze ai singoli e ai nuclei
familiari
interventi per le situazioni di emergenza sociale personali o familiari
assistenza domiciliare
strutture residenziali e semiresidenziali per soggetti con fragilità sociali
centri di accoglienza residenziali o diurni a carattere comunitario



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Fly UP