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Diapositiva 1
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
“Insegnare e apprendere non sono sinonimi:
possiamo insegnare – e insegnare bene –
senza che gli studenti imparino”.
(Bodner)
 atteggiamento verso la scuola
 motivazione
 rapporto con docenti/compagni
 attribuzione e impegno
 partecipazione/interesse
 concentrazione
 ansia scolastica
 autonomia
 autovalutazione
 sensibilita’ metacognitiva
Diversi punti
di vista
ma… un pro-cedere
comune:
Dialogo
Ascolto
Osservazione
Condivisione
Cosa fare?
• Non procedere in maniera casuale, ma
partire dalle eccellenze;
• Educare ad un ordine procedurale;
• Agire con flessibilità. Attendersi progressi e regressi;
• Documentare. Predisporre il PDP ( Piano Didattico
personalizzato) con la descrizione delle difficoltà e
l’indicazione degli strumenti compensativi e dispensativi
necessari.
Didattica
inclusiva
Vari tipi di didattica
Le tecnologie nella didattica:
La memoria umana procede per
“associazioni”, cioè “link” fra elementi
di informazione
Schemi
- Carattere dinamico
- Continuità fra ciò che si
apprende e ciò che si è già
appreso
- Dimensione costruttiva
Schemi
Rappresentazioni interne in grado di
mediare tra la percezione reale e le
aspettative del soggetto (Bartlett, 1932)
Elementi di base della conoscenza
(Rumelhart, 1980)
The dangerous Dingos
The Dingos are wild dogs that live in Australia. They
were brought there by the first people to live in
Australia called Aborigens.
Dingos are farly large dogs that have yellowishbrown
fur. They rarely bark and mostly howl. If dingos are
caught as puppies they make good pets. Dingos’
most important food is small
kangaroo called wallaby, but they also kill sheep.
Because of this, the Australian governement has
spent a lot of money to catch and poison them.
The
Dangerous
Dingos
(schema
verbale)
D.Mugnaini
The
Dangerous
Dingos
(schema
visivo)
D.Mugnaini
Quando l’aria in
salita si raffredda, il
vapore acqueo si
condensa in gocce
d’acqua e forma
una nuvola.
Testo e immagini
integrate
Testo e immagini
separate
Testo scritto e immagini
Quando l’aria in salita si
raffredda, il vapore acqueo si
condensa in gocce d’acqua e
forma una nuvola.
Testo narrato in audio e immagini
“Quando l’aria in salita si
raffredda, il vapore acqueo si
condensa in gocce d’acqua e
forma una nuvola.”
Gli ostacoli alla comprensione
Densità informativa:
- costruire un rapporto bilanciato tra le
informazioni codificate in forma scritta e gli
apparati di supporto (immagini …)
- alleggerire il carico informativo:
semplificazioni testuali. Introduzione di
espedienti grafici: dimensione carattere, a
capo, interlinea ….
Bianco e nero edizioni
adattamento dei testi con strutture
sintattica non troppo complesse, nel
rispetto del tessuto narrativo
periodi di lunghezza contenuta
controllo lessicale, perché all'interno
della stessa pagina non ci siano troppi
termini 'difficili'
abbattimento delle barriere
tipografiche:
carattere open-type (font originale
biancoenero©) con lettere speculari
differenziate, studiato per i dislessici
paragrafi spaziati per rendere la pagina
più leggera
righe di lunghezza irregolare per seguire
il ritmo della narrazione
carta color crema che stanca meno la
vista
•
•
•
•
•
Utilizzare un lettore esterno (compagno/tutor)
Incentivare l’uso dell’ mp3 per riascoltare/riascoltarsi
Incentivare all’uso di dizionari digitali, registrazioni
Ridurre i testi e operare con mediatori didattici
Privilegiare le verifiche orali e l’uso di mediatori anche
durante le verifiche
• Favorire la registrazione delle lezioni predisponendo
scalette degli argomenti
Importante è che l’allievo acceda all’ascolto del testo
• Favorire l’uso strategico dell’errore come
compito di apprendimento e non di
prestazione
• Favorire lavori di coppia, gruppo.
• I contributi dei compagni favoriscono le
strategie di controllo e monitoraggio della
comprensione, il coinvolgimento emotivo
“Ciò che un ragazzo fa in collaborazione oggi,
lo potrà fare da solo domani”
Un’altra facilitazione sperimentata da
Bereiter e Scardamalia, e poi ripresa nel
programma metacognitivo di Harris e
Graham (1996), consiste nell’invitare gli
alunni a utilizzare nel corso dell’attività
compositiva e a elaborato concluso una
serie di foglietti sui quali sono stati scritti
suggerimenti o“domande” da rivolgere al
testo per monitorarlo, valutarne la
coerenza, la chiarezza ed eventualmente
modificarlo.
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
“Ho ripetuto troppo
questa parola, non è
il caso di cercare dei
sinonimi?”
“Questo punto del
testo è importante,
ma scritto così il
lettore lo capirà?”
“Mi serve una
frase e/o una
parola di
collegamento!”
“L’ordine che ho
seguito nella
presentazione delle
idee non è molto
logico”
“Le parti del testo
non sono ben
collegate tra loro!”
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
visiva
auditiva
cenestesica
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
Cosa deve FARE l‘insegnante
•
•
•
•
L’insegnante deve:
Accogliere realmente la “diversità”, studiarla,
comunicare serenamente con il ragazzo e
dimostrargli comprensione
Parlare alla classe delle caratteristiche del
problema
Spiegare alla classe il perché del diverso
trattamento che viene riservato in varie occasioni ai
dislessici
Utilizzare le risorse dei compagni di classe
assegnando ad esempio un Tutor al bambino
dislessico
• Leggere di più non migliora l’abilità di lettura
• Gli esercizi ripetitivi non provocano
generalizzazione dell’apprendimento
• L’uso di un compenso/dispensa non riduce le
possibilità di sviluppo della competenza
• La quantità di lavoro a casa deve essere
compatibile con il livello raggiunto dal ragazzo
Qualcosa è cambiato!
Dott.ssa Sabrina Di Tullio
www.centrocittadelsole.it
[email protected]
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