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ambiente ed alimenti - Polo Qualità di Napoli

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ambiente ed alimenti - Polo Qualità di Napoli
PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
UN BINOMIO INDISSOLUBILE
CTS
ITIS GIORDANI-STRIANO– NAPOLI
a.s. 2013/14
(D.M. 821/2013)
Per incoraggiare creativita’, innovazione e competenze
per l’occupabilità, per combattere la dispersione e il disagio,
per una scuola di tutti e di ciascuno
•
Il territorio, in cui opera l’Istituto si è sviluppato nel recente passato all’ombra della grande
industria pesante, si pensi a quello che ha rappresentato l’Italsider fino alla sua chiusura. Al
posto dell’area industriale di Bagnoli resta attualmente il solo sito dismesso.
•
Accanto al processo di industrializzazione verificatosi nel secondo dopoguerra, la Campania
ha continuato a mantenere la sua tradizionale vocazione agricola che sin dai tempi dell’Impero
Romano le valse il titolo di Campania Felix. Con lo sviluppo dell’industrializzazione si è nel
contempo anche evoluta l’industria manifatturiera di trasformazione e conservazione degli
alimenti che ad oggi è una delle più fiorenti nella nostra Regione.
•
Le due anime industriali della Campania non sempre si sono ben conciliate tra loro, l’industria
pesante e di sintesi ha modificato i delicati equilibri ambientali, viceversa necessari alla tutela
•
•
delle produzioni agricole ed alla sicurezza e qualità della filiera alimentare.
Endemico, inoltre, nella nostra regione è il fenomeno della criminalità che negli ultimi venti
anni si è specializzata nel traffico di rifiuti, creando quella rete criminale conosciuta come
“ecomafie”.
È notizia degli ultimi tempi il biocidio che si sta verificando nella cosiddetta “Terra dei fuochi”
che, tra l’altro, sta mettendo in crisi il settore dei marchi DOP, DOC, DOCG della Campania.
SALVAGUARDIA DEGLI EQUILIBRI AMBIENTALI del NOSTRO TERRITORI
- PER LA TUTELA DELLE PRODUZIONI AGRICOLE
- PER LA SICUREZZA E QUALITA’ DELLA FILIERA ALIMENTARE
•
La Campania pur continuando ad essere un luogo di eccellenze in campo agroalimentare, sta subendo un processo di
demarketing a causa dei ben noti problemi di inquinamento dei vari comparti ambientali.
•
Solo sostenendo e tutelando i prodotti tipici, in primis quelli a marchio DOC, DOP, DOCG, IGT e IGP, si può pensare ad uno
sviluppo che garantisca al settore primario un futuro certo.
•
Di qui la necessità di formare, in sinergia con le aziende del settore presenti sul territorio, tecnici esperti in grado di conciliare
conoscenze tecnico – pratiche e legislative nel settore ambientale ed alimentare, in grado di partecipare operativamente alla
gestione dei siti inquinati, dalla stesura del progetto di caratterizzazione fino alla definizione della strategia di bonifica più
appropriata e di contenimento degli inquinanti nei vari comparti ambientali con particolare riferimento alle tecnologie
“sostenibili” e ai controlli della qualità degli alimenti lungo tutta la loro filiera produttiva.
•
In particolare il processo di filiera parte dalla coltivazione dei vegetali e dall’allevamento animale fino ad arrivare al recupero e
al riciclo degli scarti siano essi animali che vegetali.
•
Lo studio del ciclo di vita del prodotto alimentare non può
prescindere dalla fase dello smaltimento e del recupero.
L’ottimizzazione di tale fase può comportare l’uso degli scarti alimentari come fonte secondaria di produzione di energia
attraverso processi termici o fermentativi.
•
Inoltre, il consumo di energia rappresenta un fattore di costo da non trascurare nei processi di produzione delle aziende
alimentari. Per restare concorrenziali nel lungo periodo è indispensabile mettere in atto nuove soluzioni per aumentare
l’efficienza energetica e quindi abbassare i costi. Nel contempo, affinando le tecniche di recupero, si riduce la produzione di
residui.
• La figura professionale ha sviluppato le tecniche di analisi e controllo della
qualità di processo e di prodotto alimentare e della sostenibilità ambientale
dei processi; interviene attivamente nella raccolta e redazione dati.
• Possiede consapevolezza che la propria competenza tecnica si pone al
servizio di una politica ambientale sul territorio.
• Ha acquisito conoscenze di composizione e caratterizzazione degli alimenti,
igiene e conservazione degli alimenti, qualità e sicurezza degli alimenti,
gestione dei rifiuti derivanti da produzioni alimentari, energie alternative,
impianti industriali e loro funzionamento, normativa settoriale di
riferimento.
• Ha conoscenze degli strumenti informatici e web, di norme di prevenzione
e protezione sui luoghi di lavoro.
1. Una prima fase di orientamento, tesa a sviluppare
gradualmente una cultura del lavoro nelle giovani generazioni
in grado di favorire e agevolare il processo di transizione dalla
scuola al mondo produttivo, conoscendone i meccanismi e le
regole.
2. L’incontro scuola-azienda in cui i tutor scolastici con i tutor
aziendali progettano il percorso in relazione alle caratteristiche
delle aziende ed il tipo di attività, di prerequisiti, di
competenze da acquisire.
3. Un periodo di tre settimane presso aziende del settore.
Sviluppo di competenze sui temi della sostenibilità alimentare, delle politiche
alimentari, delle energie rinnovabili, dell’impatto ambientale.
Conoscenza delle tematiche di gestione dei laboratori analitici destinati a
controllo di stato, verifiche di qualità di prodotto e di processo alimentare,
applicazioni nella ricerca.
Valutazione dei costi di analisi e dimensionamento del controllo analitico in
funzione di rispondenza a norme legislative, controlli mirati alla sicurezza e alla
conformità ambientale, problematiche analitiche in ricerca e sviluppo.
Formazione di una maggiore autonomia di giudizio sulle problematiche
presenti nei settori alimentare, della qualità e della sicurezza.
Capacità di affrontare il mondo del lavoro e l'ingresso in una impresa o l'inizio di
una attività di lavoro autonomo.
I percorsi di alternanza consentono una metodologia finalizzata a sviluppare le
competenze degli allievi attraverso la didattica di laboratorio e le esperienze in
contesti applicativi, l’analisi e la soluzione di problemi ispirati a situazioni reali, il
lavoro per progetti, l’imparare facendo.
• Tale metodologia , oltre a favorire la motivazione , incoraggia negli allievi la
capacità di:
- Costruire il personale progetto di vita
- Sviluppare la capacità di lavorare con gli altri attraverso metodologie di
apprendimento in team;
- Promuovere l’uso della conoscenza orientato al risultato, a superare le difficoltà e a
risolvere i problemi
Le imprese coinvolte lavorano nel
campo del monitoraggio ambientale e
della “green economy”, con particolare
attenzione
alla
salvaguardia
dell’ambiente, al recupero-riciclo dei
materiali e alla gestione dei rifiuti.
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