Relazione finale referente DSA - Ist. Comprensivo San Stino di
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Relazione finale referente DSA - Ist. Comprensivo San Stino di
ISTITUTO COMPRENSIVO « RITA LEVI MONTALCINI» SANTO STINO DI LIVENZA 2014/2015 Scuola dell’infanzia scuola primaria • Ad ottobre presentazione alle insegnanti di classe prima del PROTOCOLLO D’INTESA per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA (sottoscritto il 10/02/2014) . • A novembre presentazione del modello di Fogarolo per gli alunni con DSA (insegnanti sc. Primaria e Secondaria) A dicembre un incontro formativo per gli insegnanti di classe prima, ma aperto a tutti, relativo ai processi che sottendono l’apprendimento della letto-scrittura ed i percorsi di potenziamento e di recupero. • A novembre presentazione del PROTOCOLLO D’INTESA per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA (sottoscritto il 10/02/2014) . • Due incontri di formazione con la dott.ssa logopedista Francesca Bertolazzi del C.N.P.I. di Portogruaro su: - lo sviluppo del linguaggio: abilità fonologiche e metafonologiche nel bambino dai 3 ai 6 anni. - lo sviluppo dell’intelligenza numerica. scuola secondaria 1° • Laboratorio sul software "LeggiXme" • PDP Referente DSA Ostan Fabienne Commissione BES MODULO 1 Riferimenti normativi Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento Legge Regionale 04 marzo 2010, n.16 Interventi a favore delle persone con disturbi specifici dell’apprendimento Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano su “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento - 2012 Protocollo di Intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento) (di cui all’art. 7, c. 1, della Legge 8 ottobre 2010, n. 170) Percorso di individuazione MODULO 1 Protocollo di Intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento) (di cui all’art. 7, c. 1, della Legge 8 ottobre 2010, n. 170) SI CONVIENE QUANTO SEGUE: 1. Il percorso per l’individuazione precoce dei casi sospetti di DSA si articola in tre fasi: 1. individuazione degli alunni che nella scuola primaria presentano difficoltà significative di lettura, scrittura e calcolo e, nella scuola dell’infanzia, uno sviluppo atipico del linguaggio e/o un ritardo nella maturazione delle competenze percettive e grafiche; 2. attivazione di percorsi didattici mirati al recupero di tali difficoltà; 3. segnalazione dei soggetti “resistenti” all’intervento didattico. I genitori devono essere messi costantemente al corrente dalla scuola delle difficoltà degli apprendimenti evidenziate nei propri bambini e delle attività di potenziamento attivate nelle quali, laddove possibile, devono essere coinvolti. Percorso di individuazione MODULO 1 Protocollo di Intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento) (di cui all’art. 7, c. 1, della Legge 8 ottobre 2010, n. 170) SI CONVIENE QUANTO SEGUE: 2. È compito della scuola individuare i risultato inefficace e che presentano compatibili con un sospetto di DSA. Per scuola una comunicazione scritta difficoltà/potenzialità osservate nel potenziamento. casi per i quali il potenziamento è caratteristiche più probabilmente questi ultimi verrà predisposta dalla per i genitori, riportante le percorso di apprendimento e Nella scuola dell’infanzia la segnalazione per potenziale difficoltà di apprendimento assume carattere di eccezionalità ed è limitata a quei bambini che presentano già un disturbo del linguaggio conclamato o altri disturbi significativi. Percorso di individuazione MODULO 1 Protocollo di Intesa per le attività di identificazione precoce dei casi sospetti di DSA (Disturbo Specifico di Apprendimento) (di cui all’art. 7, c. 1, della Legge 8 ottobre 2010, n. 170) SI CONVIENE QUANTO SEGUE: 3. La comunicazione scritta predisposta dalla scuola per i genitori e consegnata loro per l’invio ai Servizi costituisce il prerequisito necessario all'attivazione del percorso di approfondimento diagnostico da parte dei servizi sanitari competenti nei tempi e nei modi stabiliti con la DGRV n. 2723 del 24 dicembre 2012. 4. Tale comunicazione deve contenere i dettagli relativi alle difficoltà osservate dagli insegnanti curricolari in merito alle prestazioni dell'alunno/a e a tutte le azioni dagli stessi poste in essere, senza successo, per un periodo di almeno 3 mesi. LEGGIXME COSA SUPPORTA ? Un compito di lettura, attraverso la sintesi vocale anche in modalità karaoke, e permette la manipolazione del testo ascoltato (libri digitali). Un compito di scrittura, con sintesi vocale e correttore ortografico. L’organizzazione dello studio, con la creazione di mappe. L’apprendimento delle lingue straniere, attraverso la traduzione dalle e nelle diverse lingue straniere, l’uso di un correttore ortografico parlante, di un dizionario ed esercizi nelle diverse lingue. L’esecuzione di operazioni aritmetiche con una calcolatrice parlante. QUESTIONARIO DI GRADIMENTO LABORATORIO «LEGGIXME» • HANNO PARTECIPATO AL LABORATORIO 47 ALUNNI SU 51 ISCRITTI: - n° 24 della scuola secondaria «Toniolo» - n° 16 della scuola secondaria «Fogazzaro» - n° 7 della scuola primaria- classe quinta. • HANNO RICONSEGNATO IL QUESTIONARIO 41 ALUNNI SU 47. «ESPRIMI CON UN PUNTEGGIO DA 1 A 4 LA TUA VALUTAZIONE SU…» L’utilità del laboratorio «LeggiXme» Il tuo coinvolgimento nelle attività svolte L’efficacia del software rispetto ai tuoi bisogni 1 1 1 2 3 4 2 27 12 2 3 4 4 25 11 2 3 4 9 23 9 Modalità di presentazione del programma da parte del docente: indicazioni chiare ed efficaci Organizzazione del laboratorio: periodo dell’anno, durata ed orario Con il laboratorio pensi di aver raggiunto: - una preparazione sufficiente - di non essere ancora preparato adeguatamente 1 2 3 4 1 3 9 28 1 2 3 4 1 3 22 10 30 10 «SUGGERIMENTI MIGLIORATIVI» Organizzare il laboratorio ad inizio anno scolastico Incontri più frequenti durante l’anno ( es. 2 incontri al mese). VA RIBADITO CHE ... Questi strumenti sono utili per permettere di sviluppare comportamenti e strategie in grado di sostenere il processo di apprendimento, ma non facilitano il compito da un punto di vista cognitivo; è necessario da parte dell’alunno un adeguato impegno per essere parte attiva di tale processo. «Non basta strumenti: mettere è accompagnamento a disposizione necessario educativo questi attivare che un porti all’acquisizione di idonee competenze da parte degli alunni e studenti con DSA (Linee Guida MIUR, 2011)». È ciò che il nostro Istituto si impegna a realizzare per i suoi alunni con DSA Uno strumento creato dalla scuola per la scuola – Sostenere le operazioni con un semplice programma informatico. – Individuare prima con un questionario le caratteristiche dell’alunno con DSA (età, diagnosi, bisogni, risorse…). – Proporre per il PDP le voci considerate più probabili e appropriate. – Favorire l’articolazione graduale (maggiore o minore personalizzazione) delle voci inserite, quando risulta utile e significativa.