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Diapositiva 1 - Fondazione I Sud Del Mondo
English Français Italiano Introduzione Storia Presentazione della città 1° itinerario 2° itinerario 3° itinerario E ancora… Curiosità Piatto tipico CATANZARO Capoluogo della Calabria, Catanzaro è una città affascinante e graziosa che merita di essere visitata. Essa segna il punto più stretto della penisola calabrese, tra i golfi di Squillace e di Santa Eufemia. Qui la varietà delle atmosfere, la ricchezze di flora e fauna, i resti del passato, che appaiono nelle aree archeologiche e i resti di castelli e fortezze, i panorami “a mozzafiato” sull’orizzonte marino, la tradizionale ospitalità rendono il soggiorno in questo luogo indimenticabile. Dal punto di vista geografico la provincia è molto diversificata a causa della presenza di montagne, pianure, colline. Vi è quindi una varietà di colori che adornano il paesaggio è in continua evoluzione. La città è situata a pochi chilometri dal “Parco Archeologico si Squillace”, la zona montuosa della Sila Piccola e altri luoghi incantevoli lungo il mare come l’area di Lido, ma anche di Copanello, Caminia, Soverato, ecc. Grazie alla sua posizione la città gode di un clima mediterraneo tutto l’anno, nonostante la presenza quasi costante del vento, una caratteristica della città. LA STORIA La città ha origini molto antiche. Essa conserva ancora nel suo aspetto urbano le tracce del grande sviluppo demografico e strutturale che si è verificato tra la fine del VIII e l’inizio del IX secolo. Nello stesso periodo nacquero i quartieri storici della città: Bellavista, S. Giovanni, la Stella, La Maddalena, e la maggior parte delle chiese. Diverse leggende sono legate all'origine del nome della città: una è la leggenda di Cattaro e Zaro, due condottieri bizantini, l’altra fa riferimento alla etimologia greca Fiumarella in greco Zaro e Kata (Oltre).Dopo aver subito numerose dominazioni governanti (bizantini, saraceni, normanni ...) verso il 1050 la città fu conquistata Roberto il Guiscardo che ha costruito il maestoso castello normanno. Intorno al 1400 la città conobbe un periodo di trasformazione economica e sociale di grande benessere e prosperità, durante il quale l'arte della seta manifesta il suo splendore. Carlo V dà alla città il "lo statuto dell’Arte e della Seta" ed assegna il suo stemma: un aquila incoronata sui tre colli della città. La città cambia profondamente la sua struttura, con la creazione dell’attuale “Corso Mazzini”, una serie di centri culturali e palazzi imponenti come “Palazzo Fazzari”. …>> …<< Dopo il terremoto del 1832 Catanzaro comincia a trasformarsi, e poco a poco la città iniziò a crescere al di fuori dei vecchi confini, e più tardi, nacquero: a nord i quartieri di San Leonardo, Bellamena, Pontepiccolo, e Pontegrande e verso la sud il quartiere di Lido. Nei primi anni del Novecento vede la nascita di numerose opere pubbliche di una certa importanza come il “Palazzo di Giustizia”, “Teatro Masciari”, “Ponte Morandi”, un’ impressionante opera di ingegneria. Il ponte ha un’unica arcata, la più alta d'Europa, e prende il nome del costruttore, è diventato il simbolo della città. Nel 1888 l'amministrazione comunale stabilisce la "Scuola di Arti e Mestieri" e grazie a quella nel 1907 nasce la "Regia Scuola Industriale. La città resta fuori dalla rivoluzione economica-industriale dei paesi, ma ha mantenuto il suo ruolo di capitale amministrativa e politica della regione ospitando per molti anni le più alte magistrature. PRESENTAZIONE DELLA CITTA’ Catanzaro è una città piena di vitalità, dove però il traffico è caotico. Nel centro storico si possono ammirare un sacco di vicoli popolati, di viste suggestive e scale, case, piccoli giardini, piccoli negozi e deliziose piazzette. ”Corso Mazzini”, un’ampia strada che percorre tutta la lunghezze del centro-città, leggermente sinuoso, sulla quale si affacciano molti edifici della fine del XIX secolo. Essa rappresenta la più importante arteria commerciale della città, mentre nei quartieri storici di Zingarello, del Carmine e della Filanda, sopravvive l’anima medievale della città e si respira il fascino del passato. 1° ITINERARIO Il primo itinerario inizia da Bellavista, li se si cammina sulla lunga e spaziosa terrazza si può ammirare uno splendido panorama che abbraccia tutta la costa ionica fino a Punta Stilo (RC). Qui si vive un’ atmosfera di altri tempi: attraverso le sue strade si arriva nel quartiere popolare della Grecìa, che prende il nome dallo stabilimento bizantino della sua fondazione, con la chiesa del Carmine realizzata nel 1740, con il suo campanile e la facciata a due spioventi. Al suo interno il visitatore può ammirar il sedile di legno dorato in stile barocco. Lasciando il quartiere si incontra il vecchio palazzo De Nobili del XIV secolo , sede del Comune, accanto al quale si trova "Villa Margherita" o "Villa Trieste” nata intorno gli anni 1878-1881, e prende il suo nome dalla regina d'Italia che la inaugurerà nel 1881. La villa ospita la Biblioteca Comunale e il Museo Archeologico Provinciale con i suoi pezzi preistorici, delle sculture romane, un’interessante collezione di monete di valore, ma anche quattro bellissimi paesaggi di S. Rosa, dipinti di A. Cefaly e la tavola dell’ "Assunta" di Mattia Preti. 2° ITINERARIO Il secondo itinerario parte da Piazza Roma dove al centro troviamo la stazione di arrivo della vecchia funicolare che collega con un breve ma suggestivo tragitto il quartiere di Catanzaro Sala al centro storico. Su questa piazza si erge la chiesa di San Rocco, che risale al 1562. Nelle vicinanze si trova il Teatro Masciari in stile neoclassico, realizzato all’inizio del XX secolo, si caratterizza per le sue decorazioni sulla facciata principale, anche per una scala ellittica situata sulla parte posteriore di fronte il Comune. Salendo la piccola Piazza Le Pera, contenente il bellissimo lontano palazzo che ospita la "Intendenza di Finanza", si può ammirare la graziosa fontana di Santa Caterina in bronzo e marmo. …>> …<< Dal corso una delle strade laterali porta alla chiesa del "Rosario" con la facciata neoclassica, consacrata nel 1499, che rimane forse la più importante costruzione religiosa della città e che ospita al suo interno numerose opere quali la "Madonna del Rosario" realizzata nel 1600 e attribuito a diversi autori tra cui Tiziano. Immediatamente a monte della chiesa del Rosario una strada conduce a Piazza Duomo, dominata dall’ imponente edificio della cattedrale, le cui origini risalgono al Medioevo e interamente ricostruito dopo aver subito gravi danni durante la seconda guerra mondiale. La cattedrale ospita, dopo il periodo della dominazione normanna, le spoglie di San Vitaliano, patrono della città, con il busto del santo molto riccamente decorata. Questo percorso si conclude con la visita della chiesa del "Monte dei Morti" con la sua bella facciata barocca, caratterizzata da un portale in pietra e finemente decorato con una nicchia di "Madonna dei Morti". Al suo interno il visitatore può ammirare la "Madonna della Portincola" dipinto su tela di Giovanni del Prete (1642). 3° ITINERARIO Fatto questo itinerario si torna su Corso Mazzini, vicino al vecchio bar Colacino davanti alla quale si possono ammirare le decorazioni della storia fiorentina del 400 di Palazzo Fazzari e la farmacia Leone dove si possono ammirare le ricche decorazioni intagliate nel legno. Si continua su Corso Mazzini e si arriva in Piazza Prefettura dove si trova la Basilica dell'Immacolata, fondata dai francescani nel 1300 ma rinnovato completamente nel 1766. Ha una bella facciata neoclassica e un'alta torre, all’interno tra preziose reliquie e cappelle barocche si possono apprezzare quattro altorilievi in cera del XVIII secolo e importanti affreschi. Fuori dalla chiesa e facendo una piccola deviazione un po 'più a monte si può visitare la chiesa bizantina di S. Omobono , la più antica della città, recentemente ristrutturata e aperta al pubblico. Da notare, qui vicino, il complesso scolastico del Galluppi dove si sono formati importanti personalità come Corrado Alvaro, Luigi Settembrini. …>> …<< Dopo pochi metri si raggiunge il complesso monumentale del “ San Giovanni "dove si trovava il castello normanno, di cui si possono ammirare le antiche rovine, oltre alla chiesa e al centro culturale, sede di numerose mostre d'arte ed eventi culturali rinomati. A qualche metro si trova piazza Matteotti, che delimita il confine tra il centro storico e la zona nord della città. Questa piazza è caratterizzata dalla presenza della fontana del Cavatore, in bronzo e granito realizzato dello scultore G. Rito, e a fargli da sfondo troviamo i giardini e la piazza con il Palazzo di Giustizia e il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Da qui si parte per via Indipendenza, principale via che collega il centro con la zona nord. E ANCORA… Il Teatro Politeama completamente ristrutturato negli ultimi anni. Inaugurato nel 2002 su progetto dell'architetto Paolo Portoghesi, si trova sulla posizione dell’ omonimo cinema e teatro costruito negli anni 30 e un vicino mercato coperto nello stesso tempo. Il nuovo museo d’arte contemporanea provinciale (MARCA) ospita un palazzo completamente ristrutturato e inaugurato dopo qualche anni che accoglie delle opere di pittura risalenti al XVII, XVIII e XIX secolo e che ha ospitato importanti opere dell’artista catanzarese Mimmo Rotella,il creatore del “décollage”, a disposizione del museo della Fondazione Rotella. …>> …<< Il Museo delle Carrozze, a Siano, in una delle aree verdi della città, in prossimità di una pineta che attira molti appassionati di jogging, escursioni e bird-watching; Il Parco della Biodiversità del Mediterraneo, vero polmone verde nel cuore della città, inaugurato nel 2004, che offre agli adulti e ai bambini tantissime opportunità di svago e di relax, attività sportive e il contatto con un paesaggio naturale incantevole. Ospita diverse spaziogiochi, un anfiteatro di 700 posti, fontane, un piccolo laghetto e l'imponente edificio assegnato al Museo di Storia Militare. CURIOSITA’ Non dimenticate di gustare la sua cucina tradizionale con i suoi formaggi, i suoi salumi, i sue dolci e i suoi piatti tipici come il "Morzeddu", piatto molto piccante , che caratterizza anche, da qualche anno , l'organizzazione di un evento popolare e ben frequentato "La Notte piccante "che si svolge l'ultimo fine settimana di settembre e accoglie i visitatori in tutte le piazze, strade, palazzi, giardini pubblici di Catanzaro con musica dal vivo, arte e cultura e, naturalmente, con il "Morzeddu", la gastronomia locale e molto altro ancora... U’ MORZEDDHU Questo piatto è servito solo su un piatto o in una "pitta" (tipo di pane) detta "una ruota di carro" . Dallll’inizio del XIX secolo al 1970, il "morzeddhu" veniva consumato, di solito, come spuntino nella tarda mattinata dagli operai di Catanzaro. Ingredienti: (1 kg per 4 / 6 persone) 1 kg di vari tipi di interiora (fegato, "centopezzi" cuore, fegato, ecc.) Condimento: 200 gr di grasso animale o di olio. Salsa: 100 gr di concentrato di pomodoro e 1,5 litri di conserva di pomodori. Aromi: alloro, origano, sale e peperoncino calabrese. Dopo aver cotto le interiora tagliate a pezzetti, metterli in una casseruola con il grasso ottenuto dalla bollitura con i peperoncini rossi, le conserve e un po’ di alloro. fate soffriggere il composto per qualche minuto fino a quando il grasso non è ben ristretto. Dopo aggiungere l'acqua e continuare la cottura a fuoco basso, mescolando il tutto con origano fresco. Dopo qualche minuto " U MORZEDDHU è pronto. Non dimenticate che il "morzeddhu" si deve servire nella "pitta", naturalmente calda. Nota: la "pitta" deve essere stretta e con poca mollica , in quel momento potrete dire di aver assaggiato veramente “U Morzeddu catanzarisa!” ABOUT CATANZARO CHURCHES AND MONUMENTS PARKS AND SPORTIVE CENTRES CULTURAL ASSOCIATIONS TYPICAL DISH MAP OF THE TOWN Catanzaro is the adminastrive centre of Calabria. It is situated on three hills at 345 metres above sea level and enjoys beautiful view on the valleys of Musofalo and Fiumarella. It is not far away from mountains (Sila) and is not far away from the seaside town of Catanzaro Lido. The historical centre was destroyed by 2 earthquakes in 1658 and 1753 and it was redisegned in the late XIX century, adding new districts such as Corvo, Aranceto and Gagliano. There are two modern roads: “Due Mari road” and imposing bridge above Fiumarella that connect the old centre to the new districts. The oldest monument of Catanzaro is S. Omobono dating back twelfth century and the Castle built in 1060 by Roberto il Guiscardo; it is situated on the top of the hill to defend the town from the Saracens’s attacks. The historical centre is characterized by a tangle of narrow streets colled “viculi”. There are important baroque portals and some churches: Monte dei Morti, Rosario, San Giovanni, the Basilica dell’Immacolata. On the main street Corso Mazzini there is Palazzo Fazzari, today LARUSSA , built in the nineteenth century according to the Florentine canons of the fifteenth century. Catanzaro is of Byzantine origin, the town is located between 2 seas: Ionian sea and Tyrrhenian sea. It was conquered by Roberto il Guiscardo and became a Norman county. It was dominated by Angevins and Aragoneses. It was defeated by French and Carlo V gave it the title of “magnificent” and “faithful”. It was under the Bourbon Reign and it became the administrative centre of Calabria Ulteriore. Churches and Monuments Sant’Omobono Duomo S.S. Rosario San Rocco Santa Teresa (Dell’Osservanza) • Basilica Dell’Immacolata • San Giovanni • Monte dei Morti • • • • • • The Quarryman • Il Monumento Del Generale Garibaldini Francesco Stocco • Il Monumento Ai Caduti Della Grande Guerra • L’Ancora Parks and Gardens • Mediterranean Biodiversity Park • Villa Trieste Sportive Centres • Stadio Ceravolo • Palagiovino Cultural Associations • • • • • Library Filippo De Nobili Museo Villa Margherita Università Magna Grecia Accademia Delle Belle Arti Academy Of Music This medieval Church, dating back twelfth century, stands on the rocky amass in via Vincenzo De Grazia. There are some antique legends on this church, according to them it was built on a very old temple dedicated to the Sun, existing on the west part of the city. During the XVIII century, and exactly in 1744, the church was damaged by a violent earthquake. The building was occupied by the French army, it became an arms dump but when the Bourbon came back, it was sold to D. Luigi Varano. From the historical-architectural point there are different opinions: by Lipisky it belongs to the Roman period with the abside, east-oriented and the entrance, west oriented, the structure built by opus incertum on the inferior part; by Venditti, it can be dating back XII century, in full Norman age; by Rotili and Rubino it belongs to the Byzantine age. But the finding of some sepultures would suggest the use of the building, for a period time, as the "mausoleum" or funeral chapel. Inside it, the skeleton of a young individual was found. The archaeological dig has allowed the finding of a series of ceramic ware as kitchen, dining room, pantry, etc.. The rectangular plan is divided by six arches. On the central arch we can note a small three-light window, which is surmounted by a typical Norman decorative theme with framed square herringbone shaped. After the bombings of 1943, it was rebuilt, following the pattern of the original Norman cathedral with three naves and three-apse. Among the works, which are survived to earthquakes and war, we can remember the bust of the patron saint San Vitaliano, made by silversmiths in Naples at the end of the sixteenth century and the painting "Sanguine of Jesus Christ" by V. Thomas Squillace (1770). Unmissible is the marble copy of the bull of foundation and consecration (28 December 1122) and the painting "Sacred Family“ by Augimeri. In the Baptistery by Maffei, there are some mosaics reproducing designs, recalling Mattia Preti and Raphael. In the atrium is placed a Madonna with Child,a marble sculpture by an unknown Southern man of the sixteenth century. The Original structure belongs to the fifteenth century, it was remodelled inside in XVII (polychrome altars and heights) and XVIII (stucco). The facade was rebuilt in neoclassical style (XIX century). Inside are preserved important paintings such as : "Our Lady of the Rosary and the Mysteries", by Dirck Hedriksz named Teodoro d'Errico (second half of the sixteenth century.), The "Madonna della Vittoria" (XVII), Santa Rosa and San Domenico, by G. Castellani (1702). Also interesting are the sculptures "Madonna and Child", by F. Cassano (1613) and a "Redeemer" of the Neapolitan school (late fifteenth cent.). Worthy of note also the gravestone of Gaetano Rocca (1712). Inside, an interesting statue of San Rocco, the work by Gian Giacomo D'Auria (1564), a follower of Giovanni di Nola. According the tradition it was purchased in Venice in 1567 to celebrate the plague escaped. It was built on a previous old chapel dedicated to Madonna della Ginestra. Inside you can note a statue of the Madonna delle Grazie by Antonello Gagini (1604) and a crucifix by Fra Giovanni di Reggio (1650). Originary, in the XIII Century. The Basilica was dedicated to SS Trinità e San Francesco D’Assisi; during the XVIII-XIX century, it was restructured and was enlarged, It has a neo-classical facade; the dome was designed by G Parisi who was born in Catanzaro. In the Basilica , there are a lot of pictures and high- reliefs moulded in wax by Caterina de Julianis (XVIII Century), a napoletan artist (Adorazione dei pastori, Epifania, Allegoria del tempo e della morte, Deposizione); in the dome there are precious frescos and two small pictures in copper (Incoronazione di Maria e Madonna adorata dai Santi XVII Century). The Basilica was edificated in 1629-1630; it was restructured in 1715 and was completed in 1739 in Greek cross, inside of a square. It has a Baroque facade with portal, niches and windows richly decorated, the work of stonemasons Roglianesi (1728). In the basilica, there is Madonna della Porziuncola, a picture of Giovanni del Prete (1642) and crimson silk hangings made in Catanzaro (XVII-XVIII Century). San Giovanni was edificated between XV e il XVI century as Confraternity of Santi Giovanni Battista ed Evangelista. During XVII e XVIII century, it was restructured and was enlarged. In the XIX Century and important stair was built. On the facade, in the late Renaissance style there is a niche where is the marmorean statue of San Giovanni Battista, made by Napoletan school (1626). In the Basilica there is a collection of silk holy paraments and ancient tombs. The fountain was built in the fifties of the twentieth century by Giuseppe Rito. The work is characterized by specific color effects due to different materials of which it is composed. It is a bronze statue that stands on a granite base from which water flows, all enclosed by a niche of brick from the late nineteenth century, which is part of the San Giovanni. The sculpture symbolizes the work of citizens. The monument was created in memory of Francesco Stocco, a prominent fighter of Calabria, who was appointed Governor of the Province of Catanzaro by Giuseppe Garibaldi. The work in marble was built in 1898 by Francis Scerbo and is located in the square. The monument in memory of the dead soldiers of World War I is a realization in bronze of classical style. The work was designed by Michele Guerrisi and dates back to 1933. During the bombing of the Second World War the monument suffered some damages. An imposing monument dedicated to the people died in the sea. Il is located on the waterfront. It consists of a great bronze anchor about 6 meters sits on a concrete structure of 10 meters. It was designed by Cav. Francesco Combariati and Mr. Felice. Mediterranean Biodiversity Park The Mediterranean Biodiversity Park is a green area of 60 hectares that extends in the heart of the city of Catanzaro. The park opened in 2004,was born from environmental rehabilitation of the old company of the local high-school Agraria, from decades in the grip of degradation and neglect. From 2002 onwards, the provincial administration of Catanzaro achieved a massive intervention of reshaping the landscape in the spirit of a naturalistic engineering oriented to the respect and the enhancement of biodiversity. Today the Park is an ecosystem in which a large life variety of plants and animals finds place, and in mainly a naturalistic system interwines with the cultural, sporting and ludic ones. Inside ,the Park hosts locations the CRAS (Centre retrieving animals Selvatici), MUSMI (militaire “Brigade Catanzaro” Historical Museum) and the provincial police corps. Villa Trieste was built in three years, from 1878 to 1881, by a group of local workers led by a French architect whose design gave new life to this area, which belonged to the convent of the Poor Clares. This garden is very beautiful with treated avenues, small gardens and high drum of the smear Mediterranean, giving a mix of perfumes and colors to the Catanzaro citizens and to the tourists. This beautiful green area was also called “Paradise”, problably by analogy with the Eden, invoked by some plants from the regions of the Middle East as Palm pictures. Park is also known with the name of “Margherita Garden”, to remember the fact that to its inauguration was even present the King of Italy Umberto I with his wife, the Queen Margherita. With the advent of the Republic, however, that name has been put aside. Walking inside Villa Trieste you can also admire the statues of the most illustrious Catanzaro citizens made by local sculptors. Among these the most appreciated is Francesco Fiorentino, the philosopher, born in Sambiase and immortalised in stone by artist Francesco Jerace. The current Stadium “Nicola Ceravolo” stands on the so-called “Corallo” territory, on the slopes of Mount “Pezzano”. Its use dates back to the early decades of the twentieth century when it was employed to concentration camp for prisoners of war. The growing interest towards sport over the years, and in particular for football, determined the adaptation of the structure to the new needs of citizens, so in October 1924 the new sport field was presented, and was called “Stadium Divisionale” in 1928 “Union Scalfaro Catanzarese U.s fascist Braccini”, is inserted in the III regional Division, thus ensuring the entry of the Catanzaro football in the national sport. In subsequent years the plant was known as “Stadio Comunale” and was equipped with a functional and comfortable tiers, erected on the old “Meadow”, with underlying showers, room print and warehouses. In 1990 the stadium was dedicated to Nicola Ceravolo, in recognition of fifty years of fervent and passionate business spending for sport and Catanzaro. A monument at the entrance of the “Curve West” area close to the legendary marine pine that lords in the curve will be dedicated to the mythical Chairman. In 1996 the “Curve West” was entitled to Massimo Capraro, well-know fan disappeared in a tragic road accident. The renewed Stadium “Nicola Ceravolo” is a facility completely in accordance with a capacity of officially determined 14.650 jobs to sit all numbered with a remarkable glance given by the giallorossi seat pose. Library Filippo De Nobili The library Filippo De Nobili was founded on June 2 ,1889 with the denomination of town library of Catanzaro .“ First It was located in a town building but since 1958 it has been placed in the center of Villa Trieste. MUSEO VILLA MARGHERITA The Provincial Museo of Catanzaro, was founded in 1879. It is located in the park margherita (ex villa trieste). It is rich of prehistoric and byzantine rests UNIVERSITA’ MAGNA GRECIA In Catanzaro, it is the first university that offers different services. They are: Sanitare sector; Physioterapy; Biology sector; Legal sector. ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI THE ACCADEMY OF FINE ART IS LOCATED IN VIA GUGLIELMO PEPE. THEY OFFER: 1. DEGREES IN “VISION ART AND DISCIPLINE FOR THE SPETTACLE “ 2. DEGREES IN “ART AND PAINTING” The Academy of music The Accademy of music is situated near the church of Carmine. The Morzello (U 'Morzeddhu in dialect of Catanzaro) is the typical dish of the Calabrian gastronomy, known everywhere and unique in its flavor. Ingredients: (for 4/6 persons) 1kg of entrails of different types (so-called “Centopezzi”) 200gr of animal fat or oil Sauce: 100gr of tomato paste and 1,5 liters of tomato conserve Spices: laurel, oregano, chilli peppers and salt. Preparation: Once boiled, the entrails are cut into small pieces and are placed in a pot with the fat derived by boiling ,the tomato sauce and the tomato conserve, some leaves of laurel and the other spices. Brown the whole for a few minutes until the fat is melted and the two sauces are in temperature totally, then add water and let it cook on a low flame, stirring it with fresh oregano. When the water is reduced (about an hour or two) and everything is smooth" U’ MORZEDDHU is ready. Remember that it must be served in the “pitta”, a typical round shaped and crusty bread ,very very hot, of course. NB: the "pitta" must be tight and with very little crumb and then you can say that you have tasted the real Morzeddhu of Catanzaro! Chef-lieu de la Calabre, Catanzaro c’est une ville charmante et gracieuse qui mérite d’être visitée. Elle marque le point le plus étroit de la péninsule calabraise entre les golfes de Squillace et Santa Eufemia. Ici la variété de l’atmosphère, la richesse de la flore et de la faune, les vestiges du passé, qui apparaissent dans les zones archéologiques et dans les restes de châteaux et fortifications, les panoramas "à vous couper le souffle" sur l’horizon marin, la traditionnelle hospitalité rendent le séjour dans ce lieu inoubliable. Du point de vue géographique la province est très variée en raison de la présence de montagnes, de plaines et de collines. On assiste donc à une variété de couleurs qui ornent des paysages en perpétuelle mutation. La ville est située à quelques kilomètres du « Parc Archéologique Scolacium », de la zone montagneuse de la Sila piccola et de quelques localités merveilleuses au bord de la mer comme le quartier Lido, mais aussi Copanello, Caminia, Soverato, etc. Grâce à sa position la ville bénéficie d’un climat méditerranéen très agréable tout au long de l’année, malgré la présence presque constante du vent, une des caractéristiques de la ville. La ville a origines très anciennes. Elle conserve encore dans son aspect urbain les traces du grand développement démographique et structurel qui se situe entre la fin des VIIIe et IXe siècles. De la même période datent en effet les quartiers historiques de la ville : Bellavista, S. Giovanni, la Stella, la Maddalena et la plupart des édifices religieux. Plusieurs légendes sont à l’origine du nom de la ville : la légende de Cattaro et Zaro, deux condottières byzantins, ou celle qui se rapporte à l’étymologie grecque de la Fiumarella en grec Zaro et Katà (oltre). Après avoir subi plusieurs dominations (byzantine, sarrasine, normande…) vers 1050 la ville subit la conquête de Robert le Guiscardo qui construit le majestueux château normand. Vers 1400 la ville vit une période de transformation sociale et économique de grand bien-être et prospérité, pendant laquelle l’artisanat de la soie rejoint sa splendeur. Carles V confère à la ville les « Statuti dell’arte della Seta » et lui assigne son blason : une aigle couronnée sur les trois cols de la ville. …>> <<… La ville change profondément sa structure, avec la création de l’actuel « Corso Mazzini », une série de centres culturels et de palais imposants comme Palais Fazzari. Après le tremblement de terre de 1832 Catanzaro commence à se transformer; peu à peu la ville commence à se pousser au dehors des limites anciennes et, plus tard, naîtront : au nord les quartiers de San Leonardo , Bellamena, Pontepiccolo, Pontegrande et vers la vallée le quartier Lido. Au début du XXe siècle on assiste à la création de plusieurs œuvres publiques d’une certaine importance comme le palais de Justice, le Théâtre Masciari, le Pont Morandi, une imposante œuvre ingénierie, le pont à une seule arcade le plus haut d’Europe, qui prend le nom de son constructeur et qui est devenu le symbole de la ville. En 1888 l’administration communale institue la « Scuola di Arti e Mestieri » et grâce à cela en 1907 naît la « Regia Scuola Industriale ». La ville reste en dehors de la révolution économique-industrielle du pays, mais elle a maintenu son rôle de chef-lieu administratif et politique de la région en abritant depuis plusieurs années les plus hautes magistratures. Catanzaro c’est une ville à la grande vivacité mais où la circulation est vraiment chaotique ;dans le centre historique on peut admirer une tas de ruelles peuplées, de vues pittoresques avec escaliers, maisons, petits jardins, jolis passages, petits magasins et délicieuses placettes ; Corso Mazzini, une ample rue qui traverse dans toute sa longueur le centreville, légèrement sinueuse sur laquelle donnent nombreuses constructions de la fin du XiXe siècle, représente l’artère commerciale la plus importante de la ville, tandis que dans les quartiers historiques comme Zingarello, Carmine, la Filanda, la Vallotta survit encore l’âme médiévale de la ville et on respire le charme du temps passé. Le Ier itinéraire commence à Bellavista ; là en se promenant sur la longue et spacieuse terrasse l’on peut admirer un merveilleux panorama qui embrasse toute la côte ionienne jusqu’à Punta Stilo (RC). Ici l’on vit une atmosphère d’une autre époque: à travers ses ruelles on arrive dans le quartier populeux de la Grecìa, qui prend son nom de l’établissement byzantin de sa fondation, avec l’église du Carmine réalisée en 1740, avec son beffroi et sa façade à deux pentes. À son intérieur le visiteur peut admirer le siège en bois doré en style baroque. En sortant du quartier on rencontre l’ancien palais De Nobili du XIVe siècle , siège de la Mairie, à côté duquel se trouve « Villa Margherita » ou « Villa Trieste» née autour des années 1878-1881, qui prend son nom de la reine d’Italie qui l’inaugura en 1881. La villa abrite la Bibliothèque communale et le Musée archéologique provinciale avec ses pièces préhistoriques, des sculptures romaines , une intéressante collection numismatique, mais aussi quatre beaux paysages de S.Rosa, des tableaux de A. Cefaly et le tableau de l’ « Assunta» de Mattia Preti. Le IIe itinéraire part de Piazza Roma avec au centre la gare d’arrivée de l’ancienne funiculaire qui relie avec un bref mais suggestif trajet le quartier Sala au centre historique. Sur cette place se dresse l’église de San Rocco qui remonte à l’an 1562. Non loin se trouve le Théâtre Masciari en style néoclassique, réalisé au début du XXe siècle se caractérisant outre pour ses décorations sur la façade principale, aussi pour un escalier elliptique situé sur le prospectus postérieur en face de la Mairie. En remontant la petite Place Le Pera , à l’abri du beau palais qui abrite l’ « Intendenza di Finanza », on peut admirer la jolie fontaine de Santa Caterina en bronze et marbre. …>> <<… Du Corso l’une des rues latérales conduit à l’église du "Rosario" à la façade néoclassique, consacrée en 1499, qui reste peut-être la construction religieuse la plus importante de la ville et qui abrite à son intérieur nombreuses œuvres dont la "Madonna del Rosario » réalisée en 1600 et attribuée à plusieurs auteurs parmi lesquels Tiziano. Immédiatement en amont de l’église du Rosario une ruelle conduit à Place Duomo, dominée par l’imposante construction de la cathédrale dont les origines remontent au début du Moyen Âge et entièrement reconstruite après les graves dommages subis pendant la seconde guerre mondiale. La cathédrale abrite depuis la période de la domination normande les dépouilles de San Vitaliano, patron de la ville, avec le buste du saint très richement décoré. Ce parcours se termine avec la visite de l’église du "Mont des Morts" à la belle façade baroque, caractérisée par un portail en pierre finement décoré et une niche avec "la Madonna dei morti". À son intérieur le visiteur peut admirer "la Madonna della Portincola" peinte sur toile par Giovanni del Prete (1642). Terminé ce parcours (IIIe itinéraire) on revient sur Corso Mazzini et on se trouve près de l’ancien café Colacino en face duquel on peut admirer Palais Fazzari aux décorations du 400 florentin et l’historique pharmacie Leone dont on peut admirer les riches décorations en bois gravé. On continue sur corso Mazzini et on arrive en Place Prefettura où se dresse la Basilique de l’Immacolata, fondée par les Franciscains en 1300 mais réaménagée en manière globale en 1766. Elle présente une belle façade néoclassique et un haut clocher; à l’intérieur entre précieuses reliques et chapelles baroques on peut apprécier quatre hauts-reliefs en cire du XVIIIe siècle une riche crèche et d’importants fresques... En s’éloignant de cette église et en faisant un petit détour un peu plus en amont on peut visiter la petite église byzantine de S Omobono, la plus vieille de la ville, récemment réaménagée et ouverte au public. À noter très près d’ici le complexe scolaire du Galluppi où se sont formés d’importantes personnalités comme Corrado Alvaro, Luigi Settembrini …>> <<… Après quelques mètres on rejoint le complexe monumentale du "San Giovanni" où se trouvait le château normand dont on peut apprécier les anciennes ruines, outre l’église et le centre de culture, siège de plusieurs expositions d’art et d’événements culturels de grand renom. À quelques mètres on trouve la spacieuse Place Matteotti qui délimite le limite entre le centre historique et la zone Nord de la ville. Cette place se caractérise par la présence de la fontaine du Cavatore, en bronze et granit, réalisée par le sculpteur G. Rito, les jardins et l’esplanade avec le Palais de Justice et le Monument aux morts de la Ière guerre mondiale comme toile de fond. D’ici part Via Indipendenza, importante rue reliant le centre-ville avec la zone Nord. Le Théâtre Politeama complètement réaménagé depuis quelques années. Inauguré en 2002 sur projet de l’architecte Paolo Portoghesi, il se trouve sur l’emplacement de l’homonyme cinéma et Théâtre construit dans les années ’30 et un voisin marché couvert de la même époque; Le nouveau musée d’art contemporaine provinciale (MARCA) abrité dans un palais complètement restructuré et inauguré depuis quelques années qui accueille des œuvres de peinture remontant au XVIIe , XVIIIe et XIXe siècles et qui a abrité d’importantes œuvres de l’artiste catanzarese Mimmo Rotella, le créateur du "décollage", mises à disposition du musée par la Fondation Rotella ; …>> <<… Le musée des Carrozze, à Siano, dans une des zones vertes de la ville, au bord d’une pinède qui attire beaucoup des passionnés de jogging, trekking et bird-watching ; Le Parc de la Biodiversité méditerranéenne, vrai poumon vert au cœur de la ville, inauguré en 2004, qui offre aux adultes et aux enfants plusieurs occasions de loisir et de relax, activités sportives et le contact avec un charmant paysage naturel. Il accueille plusieurs espaces-jeux, un amphithéâtre de 700 places, fontaines, un petit lac et l’imposant édifice affecté au Musée d’histoire militaire. N’oubliez pas de savourer sa cuisine traditionnelle avec ses fromages, sa charcuterie, ses gâteaux et ses plats typiques comme le « morzeddu », plat très pimentée qui caractérise aussi, depuis quelques années, l’organisation d’une manifestation folklorique très suivie « la notte piccante » qui se déroule le dernier weekend de septembre et qui accueille les visiteurs dans toutes les places, rues, palais, jardins publics de Catanzaro avec ses spectacles de musique, art et culture et naturellement avec le « morzeddu » , la charcuterie locale et d’autres choses encore… Ce plat est servi seul dans une assiette, ou dans une “pitta” (version italienne du pain [pain pita]) dite “a ruota di carro” (en forme de roue de char). Du début du xixe siècle aux années 1970, le « morzeddhu » était généralement consommé comme casse croûte en fin de matinée, par les ouvriers de Catanzaro et des environs. Ingrédients: (1KG pour 4/6 personnes) 1 Kg d’entrailles de différents types ( tripe ; “centopezzi” ; cœur, foie etc.) Assaisonnement: 200 GR gras animal or oil. Sauce : 100 GR de concentré de tomates et 1,5 litre de conserve de tomates. Arômes : laurier, origan, piments piquants calabrais et sel. Après avoir cuit les entrailles coupez-les en petits morceaux et mettez-les dans une casserole avec le graisse obtenu en ébullition, avec les conserves , les piments et un peu de laurier. Faites revenir le mélange pour quelques minutes jusqu'à ce que le gras n'est pas bien reduit et les deux conserves complètement en température ; après ajoutez de l'eau et continuez à cuire à feu doux, en mélangeant tout avec origan frais. Quand l'eau sera séchée (environ une heure ou deux) et tout sera "lisse" U MORZEDDHU est prêt. N’oubliez pas, vous devez servir le « morzeddhu » dans la « pitta » et naturellement bien chaud. NB: La “pitta” doit être étroite et avec très peu de mie ; c’est alors que vous pouvez dire que vous avez vraiment goûté «U Morzeddhu catanzarisa» !!!!