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Diapositiva 1 - Fondazione I Sud Del Mondo

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Diapositiva 1 - Fondazione I Sud Del Mondo
English
Français
Italiano
Introduzione
Storia
Presentazione della città
1° itinerario
2° itinerario
3° itinerario
E ancora…
Curiosità
Piatto tipico
CATANZARO
Capoluogo della Calabria, Catanzaro è una città affascinante e
graziosa che merita di essere visitata. Essa segna il punto più
stretto della penisola calabrese, tra i golfi di Squillace e di Santa
Eufemia. Qui la varietà delle atmosfere, la ricchezze di flora e
fauna, i resti del passato, che appaiono nelle aree archeologiche e i
resti di castelli e fortezze, i panorami “a mozzafiato” sull’orizzonte
marino, la tradizionale ospitalità rendono il soggiorno in questo luogo
indimenticabile. Dal punto di vista geografico la provincia è molto
diversificata a causa della presenza di montagne, pianure, colline. Vi
è quindi una varietà di colori che adornano il paesaggio è in continua
evoluzione. La città è situata a pochi chilometri dal “Parco
Archeologico si Squillace”, la zona montuosa della Sila Piccola e altri
luoghi incantevoli lungo il mare come l’area di Lido, ma anche di
Copanello, Caminia, Soverato, ecc. Grazie alla sua posizione la città
gode di un clima mediterraneo tutto l’anno, nonostante la presenza
quasi costante del vento, una caratteristica della città.
LA STORIA
La città ha origini molto antiche. Essa conserva ancora nel suo aspetto
urbano le tracce del grande sviluppo demografico e strutturale che si è
verificato tra la fine del VIII e l’inizio del IX secolo. Nello stesso periodo
nacquero i quartieri storici della città: Bellavista, S. Giovanni, la Stella, La
Maddalena, e la maggior parte delle chiese. Diverse leggende sono legate
all'origine del nome della città: una è la leggenda di Cattaro e Zaro, due
condottieri bizantini, l’altra fa riferimento alla etimologia greca Fiumarella
in greco Zaro e Kata (Oltre).Dopo aver subito numerose dominazioni
governanti (bizantini, saraceni, normanni ...) verso il 1050 la città fu
conquistata Roberto il Guiscardo che ha costruito il maestoso castello
normanno. Intorno al 1400 la città conobbe un periodo di trasformazione
economica e sociale di grande benessere e prosperità, durante il quale
l'arte della seta manifesta il suo splendore. Carlo V dà alla città il "lo
statuto dell’Arte e della Seta" ed assegna il suo stemma: un aquila
incoronata sui tre colli della città. La città cambia profondamente la sua
struttura, con la creazione dell’attuale “Corso Mazzini”, una serie di centri
culturali e palazzi imponenti come “Palazzo Fazzari”.
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Dopo il terremoto del 1832 Catanzaro comincia a
trasformarsi, e poco a poco la città iniziò a crescere al di
fuori dei vecchi confini, e più tardi, nacquero: a nord i
quartieri di San Leonardo, Bellamena, Pontepiccolo, e
Pontegrande e verso la sud il quartiere di Lido. Nei primi
anni del Novecento vede la nascita di numerose opere
pubbliche di una certa importanza come il “Palazzo di
Giustizia”, “Teatro Masciari”, “Ponte Morandi”, un’
impressionante opera di ingegneria. Il ponte ha un’unica
arcata, la più alta d'Europa, e prende il nome del
costruttore, è diventato il simbolo della città. Nel 1888
l'amministrazione comunale stabilisce la "Scuola di Arti e
Mestieri" e grazie a quella nel 1907 nasce la "Regia
Scuola Industriale. La città resta fuori dalla rivoluzione
economica-industriale dei paesi, ma ha mantenuto il suo
ruolo di capitale amministrativa e politica della regione
ospitando per molti anni le più alte magistrature.
PRESENTAZIONE DELLA CITTA’
Catanzaro è una città piena di vitalità, dove però il
traffico è caotico. Nel centro storico si possono
ammirare un sacco di vicoli popolati, di viste suggestive e
scale, case, piccoli giardini, piccoli negozi e deliziose
piazzette. ”Corso Mazzini”, un’ampia strada che percorre
tutta la lunghezze del centro-città, leggermente
sinuoso, sulla quale si affacciano molti edifici della fine
del XIX secolo. Essa rappresenta la più importante
arteria commerciale della città, mentre nei quartieri
storici di Zingarello, del Carmine e della Filanda,
sopravvive l’anima medievale della città e si respira il
fascino del passato.
1° ITINERARIO
Il primo itinerario inizia da Bellavista, li se si cammina sulla lunga e spaziosa
terrazza si può ammirare uno splendido panorama che abbraccia tutta la
costa ionica fino a Punta Stilo (RC). Qui si vive un’ atmosfera di altri tempi:
attraverso le sue strade si arriva nel quartiere popolare della Grecìa,
che prende il nome dallo stabilimento bizantino della sua fondazione, con
la chiesa del Carmine realizzata nel 1740, con il suo campanile e la
facciata a due spioventi. Al suo interno il visitatore può ammirar il sedile di
legno dorato in stile barocco. Lasciando il quartiere si incontra il vecchio
palazzo De Nobili del XIV secolo , sede del Comune, accanto al quale si
trova "Villa Margherita" o "Villa Trieste” nata intorno gli anni 1878-1881,
e prende il suo nome dalla regina d'Italia che la inaugurerà nel 1881. La villa
ospita la Biblioteca Comunale e il Museo Archeologico Provinciale con i suoi
pezzi preistorici, delle sculture romane, un’interessante collezione
di monete di valore, ma anche quattro bellissimi paesaggi di S. Rosa,
dipinti di A. Cefaly e la tavola dell’ "Assunta" di Mattia Preti.
2° ITINERARIO
Il secondo itinerario parte da Piazza Roma dove al centro troviamo la
stazione di arrivo della vecchia funicolare che collega con un
breve ma suggestivo tragitto il quartiere di Catanzaro Sala al
centro storico. Su questa piazza si erge la chiesa di
San
Rocco,
che
risale
al
1562.
Nelle
vicinanze
si
trova il Teatro Masciari in stile neoclassico, realizzato all’inizio del XX
secolo, si caratterizza per le sue decorazioni sulla facciata
principale,
anche
per
una
scala
ellittica
situata
sulla
parte posteriore di fronte il Comune. Salendo la piccola Piazza Le Pera,
contenente il bellissimo lontano
palazzo che ospita la
"Intendenza di Finanza", si può ammirare la graziosa fontana di
Santa Caterina in bronzo e marmo.
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Dal corso una delle strade laterali porta alla chiesa del "Rosario" con la facciata
neoclassica, consacrata nel 1499, che rimane forse la più importante costruzione
religiosa della città e che ospita al suo interno numerose opere quali la "Madonna
del Rosario" realizzata nel 1600 e attribuito a diversi autori tra cui Tiziano.
Immediatamente
a
monte
della
chiesa
del
Rosario
una
strada
conduce a Piazza Duomo, dominata dall’ imponente edificio della cattedrale, le
cui origini risalgono al Medioevo e interamente ricostruito dopo aver subito gravi
danni durante la seconda guerra mondiale. La cattedrale ospita, dopo il
periodo
della
dominazione
normanna,
le
spoglie
di
San
Vitaliano,
patrono della città, con il busto del santo molto riccamente decorata.
Questo percorso si conclude con la visita della chiesa del "Monte dei Morti" con la
sua bella facciata barocca, caratterizzata da un portale in pietra e
finemente decorato con una nicchia di "Madonna dei Morti". Al suo
interno il visitatore può ammirare la "Madonna della Portincola" dipinto su
tela di Giovanni del Prete (1642).
3° ITINERARIO
Fatto questo itinerario si torna su Corso Mazzini, vicino al vecchio bar Colacino
davanti alla quale si possono ammirare le decorazioni della storia fiorentina del
400 di Palazzo Fazzari e la farmacia Leone dove si possono ammirare le ricche
decorazioni intagliate nel legno. Si continua su Corso Mazzini e si arriva in
Piazza Prefettura dove si trova la Basilica dell'Immacolata, fondata dai
francescani nel 1300 ma rinnovato completamente nel 1766. Ha una bella
facciata neoclassica e un'alta torre, all’interno tra preziose reliquie e cappelle
barocche si possono apprezzare quattro altorilievi in cera del XVIII secolo e
importanti affreschi. Fuori dalla chiesa e facendo una piccola deviazione un po
'più a monte si può visitare la chiesa bizantina di S. Omobono , la più antica
della città, recentemente ristrutturata e aperta al pubblico. Da notare, qui
vicino, il complesso scolastico del Galluppi dove si sono formati importanti
personalità come Corrado Alvaro, Luigi Settembrini.
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Dopo pochi metri si raggiunge il complesso monumentale del “ San
Giovanni "dove si trovava il castello normanno, di cui si possono
ammirare le antiche rovine, oltre alla chiesa e al centro culturale,
sede di numerose mostre d'arte ed eventi culturali rinomati. A
qualche metro si trova piazza Matteotti, che delimita il confine tra il
centro storico e la zona nord della città. Questa piazza è
caratterizzata dalla presenza della fontana del Cavatore, in bronzo e
granito realizzato dello scultore G. Rito, e a fargli da sfondo troviamo
i giardini e la piazza con il Palazzo di Giustizia e il Monumento ai
Caduti della Prima Guerra Mondiale. Da qui si parte per via
Indipendenza, principale via che collega il centro con la zona nord.
E ANCORA…
Il Teatro Politeama completamente ristrutturato negli ultimi
anni. Inaugurato nel 2002 su progetto dell'architetto Paolo Portoghesi, si
trova sulla posizione dell’ omonimo cinema e teatro costruito negli anni 30 e
un vicino mercato coperto nello stesso tempo.
Il nuovo museo d’arte contemporanea provinciale (MARCA) ospita un
palazzo completamente ristrutturato e inaugurato dopo qualche anni che
accoglie delle opere di pittura risalenti al XVII, XVIII e XIX secolo e che
ha ospitato importanti opere dell’artista catanzarese Mimmo Rotella,il
creatore del “décollage”, a disposizione del museo della Fondazione Rotella.
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Il Museo delle Carrozze, a Siano, in una delle aree verdi della città, in
prossimità
di
una
pineta
che
attira
molti
appassionati
di jogging, escursioni e bird-watching;
Il Parco della Biodiversità del Mediterraneo, vero polmone verde
nel cuore della città, inaugurato nel 2004, che offre agli adulti e ai
bambini tantissime opportunità di svago e di relax, attività sportive e il
contatto con un paesaggio naturale incantevole. Ospita diverse spaziogiochi,
un
anfiteatro
di
700
posti,
fontane,
un
piccolo laghetto e l'imponente edificio assegnato al Museo di
Storia Militare.
CURIOSITA’
Non dimenticate di gustare la sua cucina tradizionale con
i suoi formaggi, i suoi salumi, i sue dolci e i suoi piatti
tipici come il "Morzeddu", piatto molto piccante , che
caratterizza anche, da qualche anno , l'organizzazione di
un evento popolare e ben frequentato "La Notte piccante
"che si svolge l'ultimo fine settimana di settembre e
accoglie i visitatori in tutte le piazze, strade, palazzi,
giardini pubblici di Catanzaro con musica dal vivo, arte e
cultura e, naturalmente, con il "Morzeddu", la
gastronomia locale e molto altro ancora...
U’ MORZEDDHU
Questo piatto è servito solo su un piatto o in una "pitta" (tipo di pane) detta "una
ruota di carro" . Dallll’inizio del XIX secolo al 1970, il "morzeddhu" veniva
consumato, di solito, come spuntino nella tarda mattinata dagli operai di Catanzaro.
Ingredienti: (1 kg per 4 / 6 persone)
1 kg di vari tipi di interiora (fegato, "centopezzi" cuore, fegato, ecc.)
Condimento: 200 gr di grasso animale o di olio.
Salsa: 100 gr di concentrato di pomodoro e 1,5 litri di conserva di pomodori.
Aromi: alloro, origano, sale e peperoncino calabrese.
Dopo aver cotto le interiora tagliate a pezzetti, metterli in una casseruola con il
grasso ottenuto dalla bollitura con i peperoncini rossi, le conserve e un po’ di alloro.
fate soffriggere il composto per qualche minuto fino a quando il grasso non è ben
ristretto. Dopo aggiungere l'acqua e continuare la cottura a fuoco basso,
mescolando il tutto con origano fresco. Dopo qualche minuto " U MORZEDDHU è
pronto.
Non dimenticate che il "morzeddhu" si deve servire nella "pitta", naturalmente
calda.
Nota: la "pitta" deve essere stretta e con poca mollica , in quel momento potrete
dire di aver assaggiato veramente “U Morzeddu catanzarisa!”
ABOUT CATANZARO
CHURCHES AND MONUMENTS
PARKS AND SPORTIVE CENTRES
CULTURAL ASSOCIATIONS
TYPICAL DISH
MAP OF THE TOWN
Catanzaro is the adminastrive centre of Calabria. It is situated on three hills at 345 metres
above sea level and enjoys beautiful view on the valleys of Musofalo and Fiumarella. It is not far
away from mountains (Sila) and is not far away from the seaside town of Catanzaro Lido. The
historical centre was destroyed by 2 earthquakes in 1658 and 1753 and it was redisegned in the
late XIX century, adding new districts such as Corvo, Aranceto and Gagliano. There are two
modern roads: “Due Mari road” and imposing bridge above Fiumarella that connect the old centre
to the new districts.
The oldest monument of Catanzaro is S. Omobono dating back twelfth century and the Castle
built in 1060 by Roberto il Guiscardo; it is situated on the top of the hill to defend the town
from the Saracens’s attacks. The historical centre is characterized by a tangle of narrow
streets colled “viculi”.
There are important baroque portals and some churches: Monte dei Morti, Rosario, San
Giovanni, the Basilica dell’Immacolata. On the main street Corso Mazzini there is Palazzo
Fazzari, today LARUSSA , built in the nineteenth century according to the Florentine canons of
the fifteenth century.
Catanzaro is of Byzantine origin, the town is located between 2 seas: Ionian sea and Tyrrhenian
sea. It was conquered by Roberto il Guiscardo and became a Norman county. It was dominated
by Angevins and Aragoneses.
It was defeated by French and Carlo V gave it the title of “magnificent” and “faithful”.
It was under the Bourbon Reign and it became the administrative centre of Calabria Ulteriore.
Churches and Monuments
Sant’Omobono
Duomo
S.S. Rosario
San Rocco
Santa Teresa
(Dell’Osservanza)
• Basilica
Dell’Immacolata
• San Giovanni
• Monte dei Morti
•
•
•
•
•
• The Quarryman
• Il Monumento Del
Generale Garibaldini
Francesco Stocco
• Il Monumento Ai
Caduti Della Grande
Guerra
• L’Ancora
Parks and Gardens
• Mediterranean Biodiversity Park
• Villa Trieste
Sportive Centres
• Stadio Ceravolo
• Palagiovino
Cultural Associations
•
•
•
•
•
Library Filippo De Nobili
Museo Villa Margherita
Università Magna Grecia
Accademia Delle Belle Arti
Academy Of Music
This medieval Church, dating back twelfth century, stands on the rocky amass in via Vincenzo De
Grazia. There are some antique legends on this church, according to them it was built on a very
old temple dedicated to the Sun, existing on the west part of the city. During the XVIII
century, and exactly in 1744, the church was damaged by a violent earthquake. The building was
occupied by the French army, it became an arms dump but when the Bourbon came back, it was
sold to D. Luigi Varano. From the historical-architectural point there are different opinions: by
Lipisky it belongs to the Roman period with the abside, east-oriented and the entrance, west
oriented, the structure built by opus incertum on the inferior part; by Venditti, it can be dating
back XII century, in full Norman age; by Rotili and Rubino it belongs to the Byzantine age. But
the finding of some sepultures would suggest the use of the building, for a period time, as the
"mausoleum" or funeral chapel. Inside it, the skeleton of a young individual was found. The
archaeological dig has allowed the finding of a series of ceramic ware as kitchen, dining room,
pantry, etc.. The rectangular plan is divided by six arches. On the central arch we can note a
small three-light window, which is surmounted by a typical Norman decorative theme with
framed square herringbone shaped.
After the bombings of 1943, it was rebuilt, following the pattern of the original Norman
cathedral with three naves and three-apse. Among the works, which are survived to
earthquakes and war, we can remember the bust of the patron saint San Vitaliano, made by
silversmiths in Naples at the end of the sixteenth century and the painting "Sanguine of
Jesus Christ" by V. Thomas Squillace (1770). Unmissible is the marble copy of the bull of
foundation and consecration (28 December 1122) and the painting "Sacred Family“ by
Augimeri. In the Baptistery by Maffei, there are some mosaics reproducing designs, recalling
Mattia Preti and Raphael. In the atrium is placed a Madonna with Child,a marble sculpture by
an unknown Southern man of the sixteenth century.
The Original structure belongs to the fifteenth century, it was remodelled
inside in XVII (polychrome altars and heights) and XVIII (stucco). The facade
was rebuilt in neoclassical style (XIX century). Inside are preserved important
paintings such as : "Our Lady of the Rosary and the Mysteries", by Dirck
Hedriksz named Teodoro d'Errico (second half of the sixteenth century.), The
"Madonna della Vittoria" (XVII), Santa Rosa and San Domenico, by G. Castellani
(1702). Also interesting are the sculptures "Madonna and Child", by F. Cassano
(1613) and a "Redeemer" of the Neapolitan school (late fifteenth cent.). Worthy
of note also the gravestone of Gaetano Rocca (1712).
Inside, an interesting statue of San Rocco, the work by Gian
Giacomo D'Auria (1564), a follower of Giovanni di Nola.
According the tradition it was purchased in Venice in 1567 to
celebrate the plague escaped.
It was built on a previous old chapel dedicated to Madonna della
Ginestra. Inside you can note a statue of the Madonna delle Grazie
by Antonello Gagini (1604) and a crucifix by Fra Giovanni di Reggio
(1650).
Originary, in the XIII Century. The Basilica was dedicated to SS Trinità e San
Francesco D’Assisi; during the XVIII-XIX century, it was restructured and
was enlarged, It has a neo-classical facade; the dome was designed by G Parisi
who was born in Catanzaro. In the Basilica , there are a lot of pictures and
high- reliefs moulded in wax by Caterina de Julianis (XVIII Century), a
napoletan artist (Adorazione dei pastori, Epifania, Allegoria del tempo e della
morte, Deposizione); in the dome there are precious frescos and two small
pictures in copper (Incoronazione di Maria e Madonna adorata dai Santi XVII Century).
The Basilica was edificated in 1629-1630; it was restructured in 1715
and was completed in 1739 in Greek cross, inside of a square.
It has a Baroque facade with portal, niches and windows richly
decorated, the work of stonemasons Roglianesi (1728). In the basilica,
there is Madonna della Porziuncola, a picture of Giovanni del Prete
(1642) and crimson silk hangings made in Catanzaro (XVII-XVIII
Century).
San Giovanni was edificated between XV e il XVI century as
Confraternity of Santi Giovanni Battista ed Evangelista. During XVII e
XVIII century, it was restructured and was enlarged. In the XIX
Century and important stair was built. On the facade, in the late
Renaissance style there is a niche where is the marmorean statue of
San Giovanni Battista, made by Napoletan school (1626). In the Basilica
there is a collection of silk holy paraments and ancient tombs.
The fountain was built in the fifties of the twentieth century by
Giuseppe Rito. The work is characterized by specific color effects
due to different materials of which it is composed. It is a bronze
statue that stands on a granite base from which water flows, all
enclosed by a niche of brick from the late nineteenth century, which
is part of the San Giovanni. The sculpture symbolizes the work of
citizens.
The monument was created in memory of Francesco Stocco, a prominent
fighter of Calabria, who was appointed Governor of the Province of
Catanzaro by Giuseppe Garibaldi. The work in marble was built in 1898 by
Francis Scerbo and is located in the square.
The monument in memory of the dead soldiers of World War
I is a realization in bronze of classical style. The work was
designed by Michele Guerrisi and dates back to 1933. During
the bombing of the Second World War the monument
suffered some damages.
An imposing monument dedicated to the people died in the sea. Il
is located on the waterfront.
It consists of a great bronze anchor about 6 meters sits on a
concrete structure of 10 meters.
It was designed by Cav. Francesco Combariati and Mr. Felice.
Mediterranean Biodiversity Park
The Mediterranean Biodiversity Park is a green
area of 60 hectares that extends in the heart of
the city of Catanzaro. The park opened in
2004,was born from environmental rehabilitation
of the old company of the local high-school
Agraria, from decades in the grip of degradation
and neglect. From 2002 onwards, the provincial
administration of Catanzaro achieved a massive
intervention of reshaping the landscape in the
spirit of a naturalistic engineering oriented to the
respect and the enhancement of biodiversity.
Today the Park is an ecosystem in which a large
life variety of plants and animals finds place, and
in mainly a naturalistic system interwines with the
cultural, sporting and ludic ones. Inside ,the Park
hosts locations the CRAS (Centre retrieving
animals Selvatici), MUSMI (militaire “Brigade
Catanzaro” Historical Museum) and the provincial
police corps.
Villa Trieste was built in three years, from 1878 to
1881, by a group of local workers led by a French
architect whose design gave new life to this area,
which belonged to the convent of the Poor Clares.
This garden is very beautiful with treated avenues,
small gardens and high drum of the smear
Mediterranean, giving a mix of perfumes and colors to
the Catanzaro citizens and to the tourists. This
beautiful green area was also called “Paradise”,
problably by analogy with the Eden, invoked by some
plants from the regions of the Middle East as Palm
pictures. Park is also known with the name of
“Margherita Garden”, to remember the fact that to
its inauguration was even present the King of Italy
Umberto I with his wife, the Queen Margherita. With
the advent of the Republic, however, that name has
been put aside. Walking inside Villa Trieste you can
also admire the statues of the most illustrious
Catanzaro citizens made by local sculptors. Among
these the most appreciated is Francesco Fiorentino,
the philosopher, born in Sambiase and immortalised in
stone by artist Francesco Jerace.
The current Stadium “Nicola Ceravolo” stands on the so-called
“Corallo” territory, on the slopes of Mount “Pezzano”. Its use
dates back to the early decades of the twentieth century
when it was employed to concentration camp for prisoners of
war. The growing interest towards sport over the years, and
in particular for football, determined the adaptation of the
structure to the new needs of citizens, so in October 1924
the new sport field was presented, and was called “Stadium
Divisionale” in 1928 “Union Scalfaro Catanzarese U.s fascist
Braccini”, is inserted in the III regional Division, thus
ensuring the entry of the Catanzaro football in the national
sport. In subsequent years the plant was known as “Stadio
Comunale” and was equipped with a functional and comfortable
tiers, erected on the old “Meadow”, with underlying showers,
room print and warehouses. In 1990 the stadium was
dedicated to Nicola Ceravolo, in recognition of fifty years of
fervent and passionate business spending for sport and
Catanzaro. A monument at the entrance of the “Curve West”
area close to the legendary marine pine that lords in the
curve will be dedicated to the mythical Chairman. In 1996 the
“Curve West” was entitled to Massimo Capraro, well-know fan
disappeared in a tragic road accident. The renewed Stadium
“Nicola Ceravolo” is a facility completely in accordance with a
capacity of officially determined 14.650 jobs to sit all
numbered with a remarkable glance given by the giallorossi
seat pose.
Library Filippo De Nobili
The library Filippo De
Nobili was founded on
June 2 ,1889 with the
denomination of town
library of Catanzaro .“
First It was located in a
town building but since
1958 it has been placed in
the center of Villa
Trieste.
MUSEO VILLA MARGHERITA
The Provincial
Museo of
Catanzaro, was
founded in 1879. It
is located in the
park margherita (ex
villa trieste). It is
rich of prehistoric
and byzantine
rests
UNIVERSITA’ MAGNA GRECIA
In Catanzaro, it is the first
university that offers
different services. They are:
Sanitare sector; Physioterapy;
Biology sector; Legal sector.
ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI
THE ACCADEMY
OF FINE
ART IS LOCATED IN VIA
GUGLIELMO PEPE.
THEY OFFER:
1. DEGREES IN “VISION ART
AND DISCIPLINE FOR THE
SPETTACLE “
2. DEGREES IN “ART AND
PAINTING”
The Academy of music
The Accademy of music is situated near
the church of Carmine.
The Morzello (U 'Morzeddhu in dialect of Catanzaro) is the typical dish of the Calabrian
gastronomy, known everywhere and unique in its flavor.
Ingredients: (for 4/6 persons)
1kg of entrails of different types (so-called “Centopezzi”)
200gr of animal fat or oil
Sauce: 100gr of tomato paste and 1,5 liters of tomato conserve
Spices: laurel, oregano, chilli peppers and salt.
Preparation:
Once boiled, the entrails are cut into small pieces and are placed in a pot with the fat
derived by boiling ,the tomato sauce and the tomato conserve, some leaves of laurel and
the other spices. Brown the whole for a few minutes until the fat is melted and the two
sauces are in temperature totally, then add water and let it cook on a low flame, stirring it
with fresh oregano. When the water is reduced (about an hour or two) and everything is
smooth" U’ MORZEDDHU is ready. Remember that it must be served in the “pitta”, a
typical round shaped and crusty bread ,very very hot, of course.
NB: the "pitta" must be tight and with very little crumb and then you can say that you
have tasted the real Morzeddhu of Catanzaro!
Chef-lieu de la Calabre, Catanzaro c’est une ville charmante et gracieuse qui
mérite d’être visitée. Elle marque le point le plus étroit de la péninsule calabraise
entre les golfes de Squillace et Santa Eufemia. Ici la variété de l’atmosphère, la
richesse de la flore et de la faune, les vestiges du passé, qui apparaissent dans les
zones archéologiques et dans les restes de châteaux et fortifications, les
panoramas "à vous couper le souffle" sur l’horizon marin, la traditionnelle
hospitalité rendent le séjour dans ce lieu inoubliable. Du point de vue géographique
la province est très variée en raison de la présence de montagnes, de plaines et de
collines. On assiste donc à une variété de couleurs qui ornent des paysages en
perpétuelle mutation. La ville est située à quelques kilomètres du « Parc
Archéologique Scolacium », de la zone montagneuse de la Sila piccola et de
quelques localités merveilleuses au bord de la mer comme le
quartier Lido, mais aussi Copanello, Caminia, Soverato, etc.
Grâce à sa position la ville bénéficie d’un
climat méditerranéen très agréable
tout au long de l’année, malgré la présence presque
constante du vent, une des caractéristiques de la ville.
La ville a origines très anciennes. Elle conserve encore dans son
aspect urbain les traces du grand développement démographique et
structurel qui se situe entre la fin des VIIIe et IXe siècles. De la
même période datent en effet les quartiers historiques de la ville :
Bellavista, S. Giovanni, la Stella, la Maddalena et la plupart des
édifices religieux. Plusieurs légendes sont à l’origine du nom de la
ville : la légende de Cattaro et Zaro, deux condottières byzantins, ou
celle qui se rapporte à l’étymologie grecque de la Fiumarella en grec
Zaro et Katà (oltre). Après avoir subi plusieurs dominations
(byzantine, sarrasine, normande…) vers 1050 la ville subit la conquête
de Robert le Guiscardo qui construit le majestueux château normand.
Vers 1400 la ville vit une période de transformation sociale et
économique de grand bien-être et prospérité, pendant laquelle
l’artisanat de la soie rejoint sa splendeur. Carles V confère à la ville
les « Statuti dell’arte della Seta » et lui assigne son blason : une aigle
couronnée sur les trois cols de la ville.
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La ville change profondément sa structure, avec la création de
l’actuel « Corso Mazzini », une série de centres culturels et de palais
imposants comme Palais Fazzari. Après le tremblement de terre de
1832 Catanzaro commence à se transformer; peu à peu la ville
commence à se pousser au dehors des limites anciennes et, plus tard,
naîtront : au nord les quartiers de San Leonardo , Bellamena,
Pontepiccolo, Pontegrande et vers la vallée le quartier Lido. Au début
du XXe siècle on assiste à la création de plusieurs œuvres publiques
d’une certaine importance comme le palais de Justice, le Théâtre
Masciari, le Pont Morandi, une imposante œuvre ingénierie, le pont à
une seule arcade le plus haut d’Europe, qui prend le nom de son
constructeur et qui est devenu le symbole de la ville. En 1888
l’administration communale institue la « Scuola di Arti e Mestieri »
et grâce à cela en 1907 naît la « Regia Scuola Industriale ». La ville
reste en dehors de la révolution économique-industrielle du pays,
mais elle a maintenu son rôle de chef-lieu administratif et politique
de la région en abritant depuis plusieurs années les plus hautes
magistratures.
Catanzaro c’est une ville à la grande vivacité mais où la circulation est
vraiment chaotique ;dans le centre historique on peut admirer une tas
de ruelles peuplées, de vues pittoresques avec escaliers, maisons, petits
jardins, jolis passages, petits magasins et délicieuses placettes ; Corso
Mazzini, une ample rue qui traverse dans toute sa longueur le centreville, légèrement sinueuse sur laquelle donnent nombreuses
constructions de la fin du XiXe siècle, représente l’artère commerciale
la plus importante de la ville, tandis que dans les quartiers historiques
comme Zingarello, Carmine, la Filanda, la Vallotta survit encore l’âme
médiévale de la ville et on respire le charme du temps passé.
Le Ier itinéraire commence à Bellavista ; là en se promenant sur la longue et
spacieuse terrasse l’on peut admirer un merveilleux panorama qui embrasse toute la
côte ionienne jusqu’à Punta Stilo (RC). Ici l’on vit une atmosphère d’une autre
époque: à travers ses ruelles on arrive dans le quartier populeux de la Grecìa, qui
prend son nom de l’établissement byzantin de sa fondation, avec l’église du Carmine
réalisée en 1740, avec son beffroi et sa façade à deux pentes. À son intérieur le
visiteur peut admirer le siège en bois doré en style baroque. En sortant du quartier
on rencontre l’ancien palais De Nobili du XIVe siècle , siège de la Mairie, à côté
duquel se trouve « Villa Margherita » ou « Villa Trieste» née autour des années
1878-1881, qui prend son nom de la reine d’Italie qui l’inaugura en 1881. La villa
abrite la Bibliothèque communale et le Musée archéologique provinciale avec ses
pièces préhistoriques, des sculptures romaines , une intéressante collection
numismatique, mais aussi quatre beaux paysages de S.Rosa, des tableaux de A.
Cefaly et le tableau de l’ « Assunta» de Mattia Preti.
Le IIe itinéraire part de Piazza Roma avec au centre la gare d’arrivée de
l’ancienne funiculaire qui relie avec un bref mais suggestif trajet le quartier
Sala au centre historique. Sur cette place se dresse l’église de San Rocco
qui remonte à l’an 1562. Non loin se trouve le Théâtre Masciari en style
néoclassique, réalisé au début du XXe siècle se caractérisant outre pour
ses décorations sur la façade principale, aussi pour un escalier elliptique
situé sur le prospectus postérieur en face de la Mairie. En remontant la
petite Place Le Pera , à l’abri du beau palais qui abrite l’ « Intendenza di
Finanza », on peut admirer la jolie fontaine de Santa Caterina en bronze
et marbre.
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Du Corso l’une des rues latérales conduit à l’église du "Rosario" à la façade
néoclassique, consacrée en 1499, qui reste peut-être la construction religieuse la
plus importante de la ville et qui abrite à son intérieur nombreuses œuvres dont la
"Madonna del Rosario » réalisée en 1600 et attribuée à plusieurs auteurs parmi
lesquels Tiziano. Immédiatement en amont de l’église du Rosario une ruelle conduit
à Place Duomo, dominée par l’imposante construction de la cathédrale dont les
origines remontent au début du Moyen Âge et entièrement reconstruite après les
graves dommages subis pendant la seconde guerre mondiale. La cathédrale abrite
depuis la période de la domination normande les dépouilles de San Vitaliano, patron
de la ville, avec le buste du saint très richement décoré. Ce parcours se termine
avec la visite de l’église du "Mont des Morts" à la belle façade baroque,
caractérisée par un portail en pierre finement décoré et une niche avec "la
Madonna dei morti". À son intérieur le visiteur peut admirer "la Madonna della
Portincola" peinte sur toile par Giovanni del Prete (1642).
Terminé ce parcours (IIIe itinéraire) on revient sur Corso Mazzini et on se trouve près
de l’ancien café Colacino en face duquel on peut admirer Palais Fazzari aux décorations
du 400 florentin et l’historique pharmacie Leone dont on peut admirer les riches
décorations en bois gravé. On continue sur corso Mazzini et on arrive en Place
Prefettura où se dresse la Basilique de l’Immacolata, fondée par les Franciscains en
1300 mais réaménagée en manière globale en 1766. Elle présente une belle façade
néoclassique et un haut clocher; à l’intérieur entre précieuses reliques et chapelles
baroques on peut apprécier quatre hauts-reliefs en cire du XVIIIe siècle une riche
crèche et d’importants fresques... En s’éloignant de cette église et en faisant un petit
détour un peu plus en amont on peut visiter la petite église byzantine de S Omobono, la
plus vieille de la ville, récemment réaménagée et ouverte au public. À noter très près d’ici
le complexe scolaire du Galluppi où se sont formés d’importantes personnalités comme
Corrado Alvaro, Luigi Settembrini
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Après quelques mètres on rejoint le complexe monumentale du "San Giovanni" où
se trouvait le château normand dont on peut apprécier les anciennes ruines, outre
l’église et le centre de culture, siège de plusieurs expositions d’art et d’événements
culturels de grand renom. À quelques mètres on trouve la spacieuse Place Matteotti
qui délimite le limite entre le centre historique et la zone Nord de la ville. Cette
place se caractérise par la présence de la fontaine du Cavatore, en bronze et
granit, réalisée par le sculpteur G. Rito, les jardins et l’esplanade avec le Palais de
Justice et le Monument aux morts de la Ière guerre mondiale comme toile de
fond. D’ici part Via Indipendenza, importante rue reliant le centre-ville avec la
zone Nord.
Le Théâtre Politeama complètement réaménagé depuis quelques années. Inauguré
en 2002 sur projet de l’architecte Paolo Portoghesi, il se trouve sur l’emplacement
de l’homonyme cinéma et Théâtre construit dans les années ’30 et un voisin marché
couvert de la même époque;
Le nouveau musée d’art contemporaine provinciale (MARCA) abrité dans un palais
complètement restructuré et inauguré depuis quelques années qui accueille des
œuvres de peinture remontant au XVIIe , XVIIIe et XIXe siècles et qui a abrité
d’importantes œuvres de l’artiste catanzarese Mimmo Rotella, le créateur du
"décollage", mises à disposition du musée par la Fondation Rotella ;
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Le musée des Carrozze, à Siano, dans une des zones vertes de la ville, au
bord d’une pinède qui attire beaucoup des passionnés de jogging, trekking et
bird-watching ;
Le Parc de la Biodiversité méditerranéenne, vrai poumon vert au cœur de la
ville, inauguré en 2004, qui offre aux adultes et aux enfants plusieurs
occasions de loisir et de relax, activités sportives et le contact avec un
charmant paysage naturel. Il accueille plusieurs espaces-jeux, un
amphithéâtre de 700 places, fontaines, un petit lac et l’imposant édifice
affecté au Musée d’histoire militaire.
N’oubliez pas de savourer sa cuisine traditionnelle avec ses
fromages, sa charcuterie, ses gâteaux et ses plats typiques
comme le « morzeddu », plat très pimentée qui caractérise
aussi, depuis quelques années, l’organisation d’une
manifestation folklorique très suivie « la notte piccante »
qui se déroule le dernier weekend de septembre et qui
accueille les visiteurs dans toutes les places, rues, palais,
jardins publics de Catanzaro avec ses spectacles de musique,
art et culture et naturellement avec le « morzeddu » , la
charcuterie locale et d’autres choses encore…
Ce plat est servi seul dans une assiette, ou dans une “pitta” (version italienne du pain
[pain pita]) dite “a ruota di carro” (en forme de roue de char). Du début du xixe siècle
aux années 1970, le « morzeddhu » était généralement consommé comme casse croûte
en fin de matinée, par les ouvriers de Catanzaro et des environs. Ingrédients: (1KG pour
4/6 personnes) 1 Kg d’entrailles de différents types ( tripe ; “centopezzi” ; cœur, foie
etc.)
Assaisonnement: 200 GR gras animal or oil.
Sauce : 100 GR de concentré de tomates et 1,5 litre de conserve de tomates.
Arômes : laurier, origan, piments piquants calabrais et sel.
Après avoir cuit les entrailles coupez-les en petits morceaux et mettez-les dans une
casserole avec le graisse obtenu en ébullition, avec les conserves , les piments et un peu
de laurier.
Faites revenir le mélange pour quelques minutes jusqu'à ce que le gras n'est pas bien
reduit et les deux conserves complètement en température ; après ajoutez de l'eau et
continuez à cuire à feu doux, en mélangeant tout avec origan frais. Quand l'eau sera
séchée (environ une heure ou deux) et tout sera "lisse" U MORZEDDHU est prêt.
N’oubliez pas, vous devez servir le « morzeddhu » dans la « pitta » et naturellement bien
chaud.
NB: La “pitta” doit être étroite et avec très peu de mie ; c’est alors que vous pouvez
dire que vous avez vraiment goûté «U Morzeddhu catanzarisa» !!!!
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