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Presentazione Malvasi - Infanzia

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Presentazione Malvasi - Infanzia
Quale relazione tra progettualità e
fare esperienza.
Per quanto riguarda il fare ho scelto
di aprire una finestra di
approfondimento sul fare tipico dei
bambini e dell’infanzia ed è quello
della raccolta di oggetti e cose,
tenere in mano e mettere in tasca.
Un’azione che i bambini fanno,
amano fare e che continuano a fare
anche nei momenti di grande
difficoltà.
Il gesto del raccogliere
• Il gesto del raccogliere e del trattenere rappresenta un’azione dal forte
sapore resiliente, custodire, stringendo forte nella propria mano o nella
1 propria tasca un oggetto, a volte segreto, a volte frutto di una ricerca o di
una discussione. Sentirlo proprio, aggrapparsi ad esso per
• Capire e costruire la storia delle cose
• Poter raccontare, a partire dall’oggetto stesso dalle sue caratteristiche e
dalla sua scrupolosa osservazione per andare oltre
• costruire nuovi scenari, nuove piste di pensiero
• passare da uno sguardo distratto e spento ad uno
sguardo attento, curioso ed esplorativo.
Le persone, e ancor più i bambini, investono
continuamente gli oggetti di una carica affettiva,
immaginativa, simbolica
• In un certo senso non siamo noi a scegliere gli oggetti ma sono gli stessi
oggetti che ci scelgono , che richiamano la nostra attenzione per un qualche
motivo, differente, unico, specifico per ciascuno di noi.
• Gli oggetti ci colpiscono per le loro peculiarità estetiche , per quello che
suscitano nella nostra memoria, nel nostro immaginario, ci rimandano a
sensazioni e significati già vissuti, ci attraggono per il loro potenziale ludico,
narrativo, esplorativo.
« gli oggetti e le cose, con il loro carico di possibili significati, sono
fattori integranti della nostra identità»
remo bodei, la vita delle cose, p. 69
I bambini sanno osservare gli oggetti e le cose
cogliendone le sfumature più nascoste, i dettagli
più impercettibili, le pieghe più sfuggenti.
• C’è come un gioco di continui rimandi e rilanci tra i dettagli e il tutto; gli uni
contribuiscono all’originalită, l’altro alla riconoscibilită.
• I primi evidenziano distinzioni, differenze, profondità; il secondo mette in luce la
necessità di un senso più generale, di un insieme di relazioni e di intrecci tra le
parti che lo compongono.
• Osservare dettagli con punti di vista differenti rappresenta il tentativo di bambini
e adulti di non accontentarsi dello stereotipo, della superficie, del consolidato: di
chi non accoglie la realtà per quello che sembra, ma di chi la interroga per scoprire
ciò che è.
Esplorare i dettagli porta ad una relazione
di conoscenza forte e profonda con gli
oggetti, aumenta familiarità e vicinanza,
diminuisce rischi e pericolosità che
vengono dalla non conoscenza di ciò che
ho davanti.
«Una volta quando un maestro sorprendeva un ragazzo a giocare con le
cianfrusaglie mentre gli stava insegnando l’alfabeto era autorizzato, dopo
averle buttate dalla finestra, a castigarlo «
(Rosa Agazzi)
L’oggetto raccolto serve, come diceva Froebel, a delimitarci e a definirci nella
potenza della scelta
F. Zuccoli, Dalle tasche dei bambini, gli oggetti, le storie, la didattica
2
Mentre la nostra attenzione si ferma e si sollecita su di un oggetto raccolto che andrà ad
arricchire la nostra collezione, la nostra mente abbandona pensieri pesanti che rischiano di
abbruttire l’animo.
Altra caratteristica resiliente della natura: la capacità di catturare in modo immersivo e pieno
l’attenzione di chi entra in relazione con lei.
La natura si dà tutta e in tutta la sua manifestazione, attende solo di essere scoperta e «messa
in gioco»
Gli oggetti entrano a scuola e ne escono modificati,
trasformati, arricchiti di significati
Materiali e oggetti in grado di fornire molte possibilità di azione e non solo percorsi
stereotipati o predefiniti.
Ammucchiare è un gioco che incuriosisce ed attrae e la composizione del mucchio non è mai
casuale. Gli oggetti ammucchiati vengono selezionati, ripartiti, variamente organizzati,
aggiustati, composti, abbinati o scombinati, secondo un senso che inteso.
papetti r., tintinnabula giocattolo museo
Cosa possiamo fare con l’osservazione di questi gesti …
L’importanza dell’osservazione dei gesti e delle azioni che i bambini compiono con le
cose, sviluppata INTENZIONALMENTE dagli insegnanti può dare vita a progetti ed
esperienze oltre che contribuire a costruire contesti significativi di apprendimento.
Gli elementi e i materiali naturali, presenti costantemente nella natura e nei diversi
contesti educativi, possono sostenere il l’elaborazione da parte dei bambini dei propri
percorsi e aiutare gli adulti nel rielaborare in modo più stratificato e complesso il
percorso.
La natura è fuori, attende e ha molto da dire e molto di cui parlare
rievocare le raccolte significa lavorare sulla memoria affettiva,
emozionale, cognitiva, significa essere in grado di costruire
associazioni e relazioni
la relazione che i bambini hanno
solitamente con gli elementi della
natura è unica e preziosa in quanto
tendono ad attribuire un significato e
a costruire narrazioni intorno a questi
elementi
raccogliere reperti naturali
(sassi,
conchiglie, legnetti, foglie) è
un’attivită che richiama la passione e
il bisogno di collezionare, seriare,
catalogare; solitamente si raccoglie
qualcosa che possa essere raccontato
e che possa avere una storia che poi
Raccogliere significa ragionare di emozione, meraviglia, fascino
e fascinazione, di estetica di bellezza, di curiosità
viene ripresa e ricordata nel
momento in cui si riguardano i
reperti.
I diritti naturali di bimbe e bimbi
1
IL DIRITTO ALL'OZIO
a vivere momenti di tempo non programmato dagli adulti
2
IL DIRITTO A SPORCARSI
a giocare con la sabbia, la terra, l'erba, le foglie, l'acqua, i sassi, i rametti
3
IL DIRITTO AGLI ODORI
a percepire il gusto degli odori, riconoscere i profumi offerti dalla natura
4
IL DIRITTO AL DIALOGO
ad ascoltatore e poter prendere la parola, interloquire e dialogare
5
IL DIRITTO ALL'USO DELLE MANI
a piantare chiodi, segare e raspare legni, scartavetrare,
incollare, plasmare la creta, legare corde,accendere un fuoco
G. Zavalloni
6
IL DIRITTO AD UN BUON INIZIO
a mangiare cibi sani fin dalla nascita, bere acqua pulita e
respirare aria pura
7
IL DIRITTO ALLA STRADA
a giocare in piazza liberamente, a camminare per le strade
8
IL DIRITTO AL SELVAGGIO
a costruire un rifugio-gioco nei boschetti,
ad avere canneti in cui nascondersi, alberi su cui arrampicarsi
9
IL DIRITTO AL SILENZIO
ad ascoltare il soffio del vento, il canto degli uccelli, il
gorgogliare dell'acqua
10
IL DIRITTO ALLE SFUMATURE
a vedere il sorgere del sole e il suo tramonto, ad ammirare,
nella notte, la luna e le stelle
Autonomie e conquiste
vincere la paure, accogliere il rischio, scoprire di poter riuscire
Un bambino ha bisogno di un tempo e di uno spazio non per ripetere ciò che gli è stato detto
ma per fare a modo suo, per dimostrare che ha capito e che può modificare le conoscenze, i
saperi, le azioni.͙
E' la rottura con il consueto e con
il conosciuto che avvia il processo
creativo , che sostiene lo sviluppo
del pensiero divergente e che
rende attivo il bambino nella
ricerca di soluzioni personali e
comunque valide
Un adulto che lavora nella zona di sviluppo prossimale, che aiuta il bambino strutturando le condizioni per la
soluzione del problema offrendogli un'impalcatura (scaffolding) all'interno della quale il bambino lavora , esercitando
le sue competenze su attività che sono alla sua portata.
Presenza discreta ma attenta di un adulto che
propone e sostiene il processo, fornendo spunti,
semplificando i passaggi difficoltosi, mantenendo la
direzione dell'attenzione per il raggiungimento
degli obiettivi.
Quali domande?
Prima di allestire o
pensare un contesto:
* quale linguaggio voglio
offrire in questo spazio?
* cosa voglio osservare?
* come disporre gli elementi
di arredi di cui dispongo
perché siano fruibili dai
bambini e lo spazio risulti
accogliente?
* Quanti bambini agiranno questo contesto?
* quali materiali decido di offrire?
* quali caratteristiche devono avere i materiali che propongo? in che modo dispongo i materiali?
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