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Tesina multimediale (Lombardo Sergio 3D
IL NAZISMO TESINA MULTIDISCIPLINARE A.S. 2009-/2010 Classe III D Lombardo Sergio I REGIMI TOTALITARI - IL NAZISMO • • • • • • • • • • • STORIA ITALIANO GEOGRAFIA SCIENZE TECNOLOGIA ARTE INGLESE FRANCESE MUSICA ED. FISICA CITTADINANZA E COSTITUZIONE LA SECONDA GUERRA MONDIALE SALVATORE QUASIMODO IL GIAPPONE I VULCANI ENERGIA NUCLEARE IL FUTURISMO THE SECOND WORLD WAR LE RACISME IL JAZZ IL DOPING L’ ONU I REGIMI TOTALITARI La crisi della democrazia occidentale, e l’affermazione del comunismo sovietico sono all’origine della nascita dei regimi totalitari. Lo stato totalitario è uno stato illiberale, in cui tre poteri (legislativo, giudiziario ed esecutivo) sono evidenziati nelle mani di un solo partito anzi di una persona: IL DITTATORE Il fascismo nasce e si afferma in Italia per opera di Benito Mussolini. La variante comunista del totalitarismo si afferma sotto la guida di Stalin. Il nazismo affonda le sue radici nel profondo malessere di una Germania sconfitta ed umiliata con Hitler IL NAZISMO Che cos’è il Nazismo Il Nazionalsocialismo o Nazismo fu un movimento di estrema destra, fondato da Adolf Hitler, su principi ideologici inumani. Hitler era un fanatico razzista e credeva che nelle vene dei tedeschi scorresse il sangue della razza ariana. Cardine dell’ideologia nazista infatti era il concetto della superiorità della razza ariana Il Nazismo si proponeva il compito di tutelare e ripristinare la purezza della razza, gli Ebrei in primo luogo, considerati nemici del popoìo tedesco e come tali da eliminare. Per garantire un futuro al popolo tedesco era necessaria la conquista di uno spazio vitale, fino al dominio sul mondo intero. La Germania nell’immediato dopoguerra Il Nazismo maturò in Germania in una situazione di grandi difficoltà economiche e sociali, sorte in seguito alla sconfitta nella Prima Guerra Mondiale e dal trattato di pace (Trattato di Versailes): il pagamento delle riparazioni di guerra, la perdita delle colonie e dei territori al confine con la Francia. La crisi che ne seguì portò all’ affermarsi dei movimenti di estrema destra antidemocratici. Hitler e l’ascesa del Nazismo Tra i movimenti dell’estrema destra nazionalista operava il Partito nazionalsocialista il cui capo e fondatore, Adolf Hitler, era motivato da un forte antisemitismo. Nel 1923 i Nazisti organizzarono un colpo di stato, che fallì e portò in carcere gli ispiratori, tra i quali Hitler. Fu proprio in carcere che egli elaborò i principi ideologici del Nazismo. Nel 1924, uscito dal carcere Fondò un nuovo corpo paramilitare, le SS, una famigerata organizzazione destinata a diventare l’elitè del Nazismo. L’affermazione del nazismo I Nazisti, con la parola d’ordine del riscatto della patria, si fecero portavoce del malcontento economico e sociale. Le elezioni politiche del 1930 provocarono un vero e proprio terremoto politico, il Partito nazionalsocialista diventava il secondo partito del paese. Alle elezioni presidenziali del 1932 i Nazisti incrementarono il loro vantaggio, tanto che nel gennaio 1933 il presidente Hindenburg nominò Hitler cancelliere, affidandogli l’incarico di formare il governo. La nascita del Terzo Reich Divenuto cancelliere Hitler demolì le istituzioni democratiche, instaurando un regime dittatoriale basato sul suo potere persona1e. Sospese il Parlamento e la Costituzione di Weimar; si fece conferire tutti i poteri; sciolse tutti i partiti, ad eccezione di quello nazista; soppresse i sindacati; fece chiudere i giornali non schierati con il Nazismo; istituì un nuovo corpo di polizia politica, la Gestapo; diede inizio alla campagna di discriminazione contro gli Ebrei. Nell’estate deL 1934, alla morte di Hindenburg, Hitler, assunse contemporaneamente la carica di Cancelliere, Presidente dello Stato e comandante delle Forze Armate. Così divenne il capo supremo dello Stato, con il titolo di Fùhrer (cioè “guida”). Era l’atto di nascita del Terzo Reich. La “nazificazione” della Germania Conquistato il potere, Hitler sottopose ad un controllo assoluto tutte le attività pubbliche e private, perseguendo con rigore e scientificità la “nazificazione” del Paese. La propaganda ossessiva, riuscì a plasmare la mente di milioni di persone, ottenendo l’adesione fanatica all’aberrante ideologia del regime. Il controllo della cultura e la repressione dell’opposizione Istruzione ed educazione divennero competenza esclusiva dello Stato e delle organizzazioni di partito. Nel 1933 vennero bruciati in grandi roghi centinaia di migliaia di libri. Arte, cinema, letteratura e teatro non furono più libera espressione dell’artista, ma dell’ideologia nazista. Scienziati e intellettuali furono costretti ad abbandonare la Germania. I capi dei partiti di opposizione e i dissidenti furono eliminati o rinchiusi nei lager, che fecero la loro comparsa nel 1933 (il primo lager fu quello di Dachau. La persecuzione degli Ebrei Nella seconda metà degli anni ‘30 il regime organizzò in modo sistematico la persecuzione antisemita. Nel 1935, con l’approvazione delle Leggi di Norimberga, venne sancita giuridicamente la discriminazione contro gli Ebrei. Nel 1938 dalla discriminazione si passò alla persecuzione violenta. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre vennero distrutte oltre 200 sinagoghe, devastati 7500 negozi, arrestate e deportate nei lager circa 26000 persone. Era l’inizio del piano di eliminazione della “razza ebraica”, che avrebbe raggiunto il culmine nel corso della Seconda Guerra Mondiale. La politica economica ed estera Appoggiato dalle gerarchie militari e dalle grandi industrie, regime avviò la ricostruzione della potenza economica e militare tedesca. Nel 1938 la produzione industriale era raddoppiata rispetto al 1932 e la disoccupazione era fortemente calata, ciò assicurò al regime il consenso di tutti i lavoratori. Un’aggressiva politica estera Nel 1935, in violazione del Trattato di Versailles, Hitler reintrodusse il servizio militare obbligatorio. Nel 1936, truppe tedesche occuparono la Renania, al confine con la Francia. Nello stesso anno la Germania stipulava un accordo con l’Italia (Asse Roma-Berlino), in base al quale due Paesi intervennero a sostegno di Franco nella guerra civile spagnola. Furono questi i primi atti di quella politica aggressiva che avrebbe portato le truppe naziste ad occupare, dal 1938 al 1945, buona parte del continente europeo. La seconda guerra mondiale fu originata dall'azione aggressiva della Germania in Europa e del Giappone in Asia. Incoraggiato dal potere conquistato da Hitler, Mussolini assunse un atteggiamento colonialista e nel 1936 proclamò l'Impero d'Etiopia. In seguito, assieme alla Germania offrì il proprio appoggio alla guerra di Franco contro il fronte popolare spagnolo. Il 1° settembre 1939 ci fu l'invasione della Polonia da parte della Germania a causa della rivendicazione Danzica. della città di • Francia e Gran Bretagna dichiararono guerra alla Germania, il 3 settembre ebbe così inizio il 2° conflitto mondiale. • L'Unione Sovietica strinse il patto di non - aggressione con la Germania (Molotov-Ribbentrop). • Mussolini nonostante fosse legato ad Hitler e alla Germania dal “ patto d'acciaio “ dovette proclamare, con il consenso del Fuhrer, lo stato di non belligeranza dell'Italia. La guerra lampo di Hitler: l'occupazione della Polonia e l'offensiva ad occidente. La Polonia venne divisa fra la Germania e l'Unione sovietica. A seguire, preparò, l'offensiva anche ad occidente, nel maggio del '40. Occupò Danimarca e Norvegia (aprile - giugno 1940) e invase Olanda e Belgio, le corazzate tedesche raggiunsero Parigi il 14 giugno. Il 10 giugno, nel frattempo Mussolini aveva dichiarato guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. La scelta di Mussolini fu un tragico errore che causò ripetute sconfitte, oltre a inaudite sofferenze. La Francia dovette chiedere alla Germania un armistizio. Fondamentale , all’Inghilterra, per resistere fu l’aiuto degli Stati Uniti. Il 22 giugno del 1941 Hitler attaccò di sorpresa l’Unione Sovietica, assediarono Leningrado ,ma dopo le prime sconfitte l’armata rossa riuscì a riorganizzarsi e, complice il gelido inverno russo, bloccò i tedeschi alle porte di Mosca, scagliando una controffensiva che li costrinse a ritirarsi nell’inverno 1941/42. Fino al 1941 la guerra era rimasta limitata in Europa. Il 7 dicembre l’aviazione giapponese attaccò di sorpresa la flotta americana ancorata nella baia di Pearl Harbour, nella isole Hawaii Gli Stati Uniti, si impegnarono nell’oceano Pacifico, poi entrarono in guerra con gli alleati contro le forze dell’Asse. Intanto gran parte dei paesi europei cadevano sotto il dominio tedesco oppure si costituivano governi alleati. Tutti coloro che venivano considerati di razza inferiore furono internati nei campi di concentramento, impiegati in lavori pesantissimi. Gli ebrei, con le leggi razziali erano stati perseguitati e allontanati da ogni attività economica. Furono imprigionati e internati nei lager. La Danimarca si rifiutò di consegnare i suoi cittadini ebrei. Nella Polonia occupata furono allestiti dei campi di sterminio destinati esclusivamente al massacro degli ebrei. Dalla metà del 1942 Stati Uniti, Inghilterra e Unione Sovietica vinsero tre battaglie importanti. Nel giugno 1942 la flotta americana vinse quella giapponese presso le isole Midway, nell’oceano Pacifico. Nell’ottobre inglesi sconfissero quelle italo-tedesche a El Almein nel deserto egiziano. Nell’inverno del 1942/43. La controffensiva tedesca riportò un grande successo a Stalingrado. In Italia la vita era diventata particolarmente difficile, tanto che furono introdotte tessere che davano diritto a un massimo giornaliero di generi alimentari. Il 9 luglio del 1943 le truppe alleate sbarcarono in Sicilia e rapidamente la conquistarono. Il 25 luglio 1943 si tenne a Roma una seduta del Gran Consiglio Fascista che invitava il riprendendo re i ad poteri intervenire dei quali Mussolini si era appropriato. Vittorio Emanuele III fece arrestare Mussolini e formò un governo presieduto dal maresciallo Pietro Badoglio. L’8 settembre 1943 venne annunciato via radio che un armistizio con gli anglo-americani, era stato firmato a Cassibile in Sicilia, il 13 ottobre il governo di Badoglio dichiarò guerra alla Germania. Mussolini con l’appoggio nazista si insediò nella parte d’Italia occupata dai tedeschi e vi costituì la Repubblica Sociale Italiana. L’Italia si trovò così divisa in due: al centro-nord la Repubblica di Salò; nel mezzogiorno il regno d’Italia sostenuto dalle truppe anglo-americane. Nei territori italiani controllati dai tedeschi sorsero gruppi e formazioni di partigiani. I partiti politici ripresero la loro attività. LA RESISTENZA Fu il movimento popolare europeo di opposizione politica e, soprattutto, militare che si sviluppò nei paesi occupati dal nazifascismo durante la seconda guerra mondiale, inteso sia come lotta di liberazione nazionale sia come lotta per la libertà e la dignità dell’uomo. LA RESISTENZA IN EUROPA I principali focolai di resistenza si svilupparono in: -Danimarca - Francia -Norvegia -Iugoslavia -Olanda -Grecia -Polonia, e naturalmente in Italia Partigiani in azione FRANCIA Si formarono i primi gruppi di resistenza partigiana, sotto la guida di Charles De Gaulle. Dopo l’occupazione delle truppe tedesche, il generale de Gaulle, rifugiatosi a Londra, da lì inviò un proclama per invitare i francesi a resistere all’occupazione tedesca. I partigiani svolsero un francesi ruolo -i maquisard- fondamentale di appoggio agli alleati in occasione dello sbarco in Normandia. Il generale C. De Gaulle POLONIA In Polonia la resistenza si è sviluppata per due motivi: •tutelare l’identità nazionale, non rispettata sia da Hitler sia da Stalin •vendicarsi di tutte le brutalità commesse dai tedeschi, sia a scapito della popolazione ebraica sia ai danni di quella originaria. • Tragica fu l’insurrezione di Varsavia (agosto 44) che i tedeschi repressero con brutalità e ferocia. Il Ghetto di Varsavia IUGOSLAVIA la resistenza si divise in due tronconi, il primo comandato da Josip Broz Tito, (che alla fine impadronirà della del guerra si potere), d’ispirazione social-comunista. L’altro schieramento, d’ispirazione monarchica, era invece comandato da Draza Mihailovic. Josip Broz Tito GRECIA La resistenza greca, fu molto sanguinosa. Alla fine della guerra le formazioni partigiane furono sconfitte dagli inglesi che sostenevano il governo monarchico. DANIMARCA, NORVEGIA, OLANDA Negli stati del Nord-europa che subirono l’occupazione germanica fin dal 1940, la resistenza locale si diede l’obiettivo di cacciare i tedeschi e di ripristinare la situazione prebellica. LA RESISTENZA IN ITALIA La resistenza italiana ha origini più antiche di quella europea, infatti ha le nell’antifascismo sue radici degli anni venti-trenta. La vera resistenza armata al nazifascismo si organizzò in seguito all’armistizio dello 8 settembre del 1943 Lo stato maggiore partigiano Le prime formazioni partigiane vennero organizzate e coordinate dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) ed iniziarono la loro operatività nell’inverno fra il 1943-1944 soprattutto nel Nord Italia. La resistenza italiana coinvolse più di 300.000 combattenti tra uomini e donne. I principali obbiettivi delle formazioni partigiane erano il sabotaggio e il disturbo al fine di costringere i tedeschi ad impiegare per il controllo e la sicurezza del territorio il maggior numero possibile di uomini e mezzi che così non potevano essere utilizzati per contrastare l’avanzata degli eserciti alleati. Giovani partigiane Sul piano militare le formazioni partigiane si organizzarono in raggruppamenti omogenei di diverso orientamento ed ispirazione politica. BRIGATE GARIBALDI comunista; le BRIGATE di emanazione GIUSTIZIA E LIBERTA’ del Partito d’Azione; le MATTEOTTI erano socialiste; e infine le brigate autonome. Nelle grandi città si organizzarono i GAP (gruppi d’azione partigiana) ed i SAP (squadre d’azione patriottica). La prima operazione militare di un certo rilievo che i partigiani compirono fu la difesa a Roma di porta S. Paolo. Un altro fatto importante di storia partigiana fu nell’estate del 1944 la creazione di alcune zone libere come quelle della Valsesia, della Val d’Ossola e di Monte Fiorino, Nel giugno del 44 i partigiani furono militarizzati nel Corpo Volontari della Libertà al cui vertice figuravano personaggi come : Raffaele Cadorna, Luigi Longo, Ferruccio Parri e Sandro Pertini. L’avanzata degli angloamericani intanto eserciti lungo proseguiva la e penisola dopo la liberazione di Roma (4 giugno 44). La più pesante crisi che il movimento della resistenza subì fu quella del novembre del 1944 quando gli alleati smisero di dare aiuto alla resistenza. Sandro Pertini I partigiani si trovarono in sostanza abbandonati ed esposti al rischio dei micidiali rastrellamenti tedeschi. Dei trecentomila partigiani combattenti, ufficialmente riconosciuti, circa trentamila furono quelli che morirono. La Germania continuò però ad occupare la Francia e per liberarla sbarcarono in partigiani-garbatola Normandia e dopo durissimi combattimenti il generale De Gaulle potè entrare a Parigi. Berlino venne circondata, mentre sul fiume Elba le truppe americane incontrarono con quelle sovietiche. si Partigiani sfilano per Milano Il 30 aprile 1945 Hitler rifugiatosi in un bunker sotterraneo si uccise con la moglie e altri nazisti; pochi giorni dopo le armate tedesche si arresero in tutta Europa. Il 25 aprile del 1945 il CLN ordinò l’insurrezione presero generale: possesso di i tutto partigiani il nord abbandonato dall’esercito tedesco in fuga. Mussolini fu arrestato nei pressi di Como mentre cercava di fuggire in Svizzera, vestito da soldato tedesco, venne fucilato con altri gerarchi fascisti e con l’amante Claretta Petacci. L'arrivo a Valeggio dei primi americani Il 6 e 9 agosto 1945 dei bombardieri americani atomiche sganciarono nelle città delle bombe giapponesi di Hiroshima e Nagasaki. Il Giappone si arrese il 2 settembre 1945; terminò così la seconda guerra mondiale. Le due potenze vincitrici, USA e URSS, si dividono il mondo in due zone di influenza. Le due nazioni erano però divise da differenze radicali: •Gli Stati Uniti erano il paese dell’economia di mercato, fondata sulla libera iniziativa dei privati; •L’Unione Sovietica di Stalin si reggeva invece su un sistema comunista. Con i trattati di pace l’Italia perse colonie in Africa. L’Istria e la Dalmazia, passarono alla Jugoslavia. Il Giappone subì l’occupazione americana fino al 1945. La Germania venne divisa in due parti: •La Repubblica Federale Tedesca (Germania Ovest) con capitale Bonn sotto influenza americana. •La Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est) con capitale Pankov retta da un regime comunista. Il ponte di Castelvecchio fatto saltare dall'esercito tedesco in ritirata Si formò, l’ONU. Gli obbiettivi principali furono: la difesa della pace del mondo, la tutela dei diritti dell’uomo e l’uguaglianza di tutti i popoli. I rapporti tra occidente e mondo comunista divennero più tesi e difficili. Lo stato di tensione fu chiamato GUERRA FREDDA. Si trattava di un clima di terrore, terrore che potesse scoppiare una terza guerra mondiale, combattuta con armi atomiche e distruttive. Salvatore Quasimodo Uomo del mio tempo Salvatore Quasimodo, rappresentante dell'ermetismo, a seguito dell'esperienza della guerra e del dopoguerra si orientò in una direzione diversa: i poeti dovevano esprimere i temi sociali. Questa poesia, inserita nella raccolta "Giorno dopo giorno" pubblicata nel 1947, riflette questo orientamento. Quasimodo, ancora sconvolto dagli orrori cui ha assistito, lancia un appello perché un futuro di pace, di umana fratellanza possa prospettarsi alle giovani generazioni. L’uomo di oggi- egli dice- nella sua antica abitudine all’odio, alla violenza è ancora quello dell’epoca della pietra e della fionda. L’uomo di oggi uccide ancora, come sempre; il suo cuore è rimasto duro e feroce come quello di Caino quando uccise il fratello Abele. L’uomo del nostro tempo ha perduto l’amore, la solidarietà verso gli altri uomini Ma se i figli, cioè i giovani d’oggi, riusciranno a dimenticare il sangue fatto scorrere dai loro padri, rinasceranno tempi nuovi, di serenità e di pace. Uomo del mio tempo Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo. Eri nella carlinga, con le ali maligne, le meridiane di morte, - t’ho visto - dentro il carro di fuoco, alle forche, alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu, con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio, senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora, come sempre, come uccisero i padri, come uccisero gli animali che ti videro per la prima volta. E questo sangue odora come nel giorno quando il fratello disse all’altro fratello: - Andiamo ai campi. - E quell’eco fredda, tenace, è giunta fino a te, dentro la tua giornata. Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue salite dalla terra, dimenticate i padri: le loro tombe affondano nella cenere, gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore. Personalmente, ritengo che il messaggio sociale di Quasimodo sia più che mai attuale, ne sono dimostrazione tutte le guerre e i conflitti che, in nome del denaro e del potere, infiammano il mondo. Dovremmo, noi ragazzi per primi ambire al rispetto per gli altri più che alla nuova marca del telefonino, e forse il nostro mondo sarebbe migliore. Vita Nato a Modica nel 1901 da Gaetano e Clotilde Ragusa, Salvatore Quasimodo, conseguito il diploma di geometra nel 1919, lascia la Sicilia alla volta di Roma, dove vive, con Bice Donetti, di circa otto anni più anziana di lui. Nel 1929, si sposta a Firenze. L’anno seguente esce Acque e terre il suo primo volume di liriche, subito accolto favorevolmente da pubblico e critica, poi Oboe sommerso (1932); Erato e Apollion (1936); la raccolta mondadoriana Ed è subito sera (1942); Giorno dopo giorno (1947); La terra impareggiabile (1958) e Dare e avere (1966). Casa Quasimodo parco letterario Nel 1931, lasciata Firenze, il poeta è a Imperia, dove conosce Amelia Spezialetti. Nel 1935, nasce Orietta Quasimodo. Quasimodo intreccia relazioni con Sibilla Aleramo e Maria Cumani. Era incapace di fedeltà coniugale. Premio Nobel per la Letteratura 1959. Nel 1968, colpito da un ictus ad Amalfi, Quasimodo viene trasportato a Napoli dove muore. Quasimodo IL PENSIERO Nella prima fase della sua produzione, fino al 1942, Quasimodo può essere considerato un poeta ermetico. La solitudine ed il rapido morire delle illusioni; il senso del mistero, la nostalgia e il rimpianto dell'infanzia, della famiglia e della Sicilia sono i motivi più insistenti delle raccolte di poesie di questo periodo. Quasimodo Appartengono a questa fase le raccolte di poesie “Acque e terre”, “Ed è subito sera”. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la sua poesia subisce un cambiamento, passando dall’estrema concentrazione simbolica, tipica dell’ermetismo, a un grande impegno civile e sociale. . Le raccolte del secondo periodo sono: Giorno dopo giorno (1947), La vita non è sogno (1949) e Il falso e vero verde (1956). Quasimodo matura l’idea che la poesia debba interessarsi delle problematiche dell’uomo contemporaneo ridandogli, dopo la tragedia della guerra, la fiducia nel futuro. Quasimodo e figlio Quando poi nel dopoguerra si accorge che alla ricostruzione materiale non si accompagna quella morale degli spiriti, perchè vede gli uomini nuovamente divisi da ideologie, disposti ad azzuffarsi ancora, Quasimodo ammonisce gli uomini sui rischi apocalittici di un nuovo conflitto. Quasimodo al Nobel I VULCANI I VULCANI Struttura Un generico vulcano è formato da: una camera magmatica, alimentata dal magma proveniente dal mantello; quando questa si svuota in seguito ad un'eruzione, il vulcano può accasciarsi e dar vita ad una caldera. Le camere magmatiche si trovano tra i 10 e i 50Km di profondità nella litosfera, un camino principale, luogo di transito del magma dalla camera magmatica verso la superficie, un cratere sommitale, dove sgorga il camino principale.uno o più camini secondari, i quali, sgorgando dai fianchi del vulcano o dalla stessa base, danno certe volte vita a dei coni secondari. Meccanismo delle eruzioni Il raffreddamento solidifica il magma e ne provoca la cristallizzazione all'interno della camera magmatica, quando la tensione di vapore del residuo fuso supera la pressione esterna, si verifica il fenomeno eruttivo. Se l'eruzione si verifica in una fase precoce della cristallizzazione, l'attività sarà prevalentemente effusiva, con abbondanti efflussi lavici e formazione di vulcani di lava (es.: vulcani a scudo dell'Islanda e delle Hawaii). Se l'eruzione si verifica in uno stadio avanzato del consolidamento, l'attività sarà prevalentemente esplosiva, con formazione di coni di materiale incoerente (prodotti piroclastici) o di canali o imbuti di esplosione. In condizione intermedie si sviluppano i vulcani a strato (es.: Vesuvio, Etna). In base a quanto sopra esposto i vulcani si possono dividere in effusivi ed esplosivi: quelli effusivi sono più lenti nelle eruzioni e sono causati dall'allontanamento di due zolle formandosi così un buco nella crosta terrestre dal quale esce lava. Questo tipo di eruzione è più prevedibile e lenta. Invece i vulcani esplosivi, come dice anche la parola, esplodono perché sono causati da accavallamenti di due zolle: la zolla più densa sta ferma invece quella meno densa si incunea sotto quella più densa; questo sfregamento causa un surriscaldamento della crosta terrrestre ,e dei Gas che accumulandosi non possono più restare e quindi salgono e rompono la crostra terrestre e fuoriescono. Le eruzioni vulcaniche si svolgono generalmente in 4 fasi: 1) fase premonitrice, caratterizzata da fenomeni che precedono l'eruzione, come guizzi luminosi, terremoti, boati sotterranei e prosciugamento delle sorgenti d'acqua; 2) fase di esplosione, durante la quale dal cratere fuoriesce una nube densa di gas che trascina con sé ceneri, sabbia, lapilli e bombe vulcaniche ; 3) fase di deiezione, caratterizzata dall'emissione di lava dal cratere principale e dagli eventuali crateri secondari del vulcano; 4) fase di emanazione, durante la quale vengono emessi gas a temperatura elevata che, condensandosi, assumono l'aspetto di fumo. Caldere e vulcani attivi I vulcani attivi possono essere sventrati da esplosioni e sprofondare nella camera magmatica sottostante a causa del crollo della volta. La depressione conseguente al collasso dell'edificio vulcanico è chiamata caldera. Se l'azione riprende con la ricostruzione dell'edificio vulcanico all'interno della caldera, l'intera struttura è detta vulcano a recinto. Si hanno vulcani attivi (in fase solfatarica, permanente moderata o in eruzione), vulcani quiescenti e vulcani spenti. Sulla Terra esistono circa 700 vulcani attivi subaerei, di cui il 60% concentrato attorno al Indonesia, 2 nel Caucaso, 8 nelle Antille e 4 nel Mediterraneo (Santorini, Etna, Vesuvio, Stromboli). I vulcani esplosivi sono situati in zon Pacifico a formare la cosiddetta "cintura di fuoco". orogenetiche, Quasi tutti sono caratterizzati da attività esplosiva: quelli effusivi ai margini di zolle contigue in 108 in allontanamento. Laghi vulcanici I laghi vulcanici si formano quando i crateri dei vulcani spenti possono essere riempiti dalle acque meteoriche o sorgive dando luogo laghi vulcanici. Per esempio:il Crater Lake (Oregon) è una caldera formatasi quando la cima del Monte Mazama collassò circa 6600 anni fa. Attività dei vulcani Le attività vulcaniche sono molteplici. Tra le più tipiche la proiezione di ceneri, lapilli o lava, le effusioni o le estrusioni di lava, le esplosioni, l'emissione continua o periodica di vapori. Particolarmente catastrofiche sono le nubi e le valanghe ardenti. Il vulcanismo secondario Il vulcanismo secondario rappresenta una serie di fenomeni che sono la manifestazione conclusiva dell’attività di un vulcano. Questi fenomeni si originano a causa della presenza di magma in prossimità del suolo che, raffreddandosi, determina la liberazione di gas o il riscaldamento delle acque del sottosuolo, con conseguente emissione di gas e vapor d’acqua. Esempi sono le fumarole, i geyser, le sorgenti termali, ecc. IL GIAPPONE è retto da una monarchia costituzionale ereditaria. Il potere legislativo è affidato alla Dieta, che è il Parlamento bicamerale (Camera dei consiglieri e Camera dei rappresentanti). L'imperatore ha funzione essenzialmente rappresentativa, essendo ormai solo simbolo dello Stato e dell'unità del popolo (Costituzione, 1946). L'arcipelago giapponese è costituito da quattro isole principali, formanti un vasto arco aperto verso nord-ovest e accompagnate da un migliaio di isole minori oltre che da un gran numero di isolotti e scogli. I rilievi sono costituiti da una serie di catene vulcaniche che formano l'ossatura longitudinale dell'intero arco insulare. Il Giappone ha una superficie: 372.819 km². Popolazione: 125.034.000 di ab. Capitale: Tokyo. Lingua: giapponese. Religione: scintoista e buddista. Unità monetaria: yen. Il Giappone è uno stato insulare dell'Asia orientale, e si estende sulla maggior parte dell'Arcipelago giapponese, nell'Oceano Pacifico nordoccidentale, al largo delle coste della Russia e della Corea, dalle quali lo separa il Mar del Giappone. Isolato a sud-ovest c'è il cono del Fuji Yama, che con i suoi 3776 m è il monte più alto del Paese, divenuto simbolo tradizionale del Giappone. Nell'arcipelago sono presenti quattro fasce vulcaniche comprendenti 165 coni, di cui una sessantina tuttora attivi, causa di frequentissimi movimenti sismici, spesso disastrosi. Le coste, estese per ca. 27.000 km, sono prevalentemente a terrazze rocciose e sono accompagnate da isole. Il clima, sul versante dell'Oceano Pacifico è più caldo di quello che si affaccia all'interno. I fiumi sono ricchi d’acqua ma hanno generalmente corso breve e carattere torrentizio; lo Shinano, è il più lungo, tocca i 369 km. Il Giappone, il cui nome significa “il Paese del Sol Levante” era già molto popolato nei secoli passati, grazie a due importanti fattori: il suolo fertilissimo delle pianure e il clima favorevole; attualmente la grande maggioranza della popolazione, l’80% è distribuito nei centri urbani. Il Giappone, infatti ha dieci città con popolazione superiore al milione di ab., un'ottantina con popolazione compresa tra i 200.000 ab. e il milione, un centinaio con popolazione tra i 100 e i 200.000 ab. Le aree di maggiore attrazione sono la fascia meridionale dell’isola Haushu e l’isola Kyshu, dove si sono create conurbazioni a livello di capitale, megalopoli: Kawasaki, Kyoto, Osaka, Kabe. Tokio Yokohama la e ECONOMIA GIAPPONESE Nell'ultimo secolo il Giappone è passato da un'economia agricola, chiusa e a struttura feudale, a un'economia altamente industrializzata in tutti i settori, sia quella pesante (automobili ect..) sia quelli dei beni di consumo (apparecchi fotografici, personal computer ect..), malgrado le scarse risorse naturali. Attualmente il Giappone si può considerare la seconda potenza economica del mondo, dopo gli USA. La concorrenzialità internazionale si basa sulla collaborazione di una miriade di aziende artigianali, dove la debolissima presenza sindacale permette un notevole contenimento del costo della manodopera e le spese generali sono notevolmente inferiori. L’industria navale vanta i più grandi cantieri del mondo, nei quali si producono transatlantici, superpetroliere e navi mercantili. L'agricoltura assicura i 2/3 del fabbisogno alimentare grazie all'uso di concimi e di procedimenti di selezione delle sementi. La coltura più diffusa è sempre il riso, che viene anche importato in grandi quantità. È notevole la produzione di tè e di agrumi, ed ha grandi tradizioni la bachicoltura (seconda produzione mondiale dopo la Cina), che alimenta l'industria della seta. La pesca marittima ha importanza eccezionale grazie al primato di quantità di pescato, ed infine va ricordata la pesca e coltivazione di perle conosciute in tutto il mondo. Il jazz è un genere musicale nato nel sud degli Stati Uniti, tra l'ottocento e il novecento, dall'incrocio di canti di lavoro (worksongs) di uomini di provenienza africana, portati in America come schiavi, e cultura di coloni bianchi. L'origine del nome però è tuttavia ancora incerta, c'è chi l'attribuisce alla lingua francese, da “jaser” ( ciarlare, chiacchierare), e chi all'espressione generale di New Orleans “jazz them boy”, “coraggio ragazzi”, entrambi sono teorie con appropriati studi dietro. Siamo nel tempo in cui i neri venivano trattati come schiavi, senza alcun diritto civile, gli era permesso solamente intonare canti nelle ore di lavoro ( work song o plantations song ), questi canti, servivano anche come ulteriore sfogo allo scopo di alleviare la fatica e spesso avevano funzioni responsoriali. I canti spesso erano improvvisati, succedeva che una persona intonando una frase faceva scattare una serie di risposte ritmate. A questi canti si aggiungono “chaingong songs” (canto delle catene) eseguito durante la costruzione di strade ferrate con le catene ai piedi. Gli unici che trattavano con un po' di umanità i protestanti neri che erano i pastori cercavano di convertirli alla religione cristiana. È da qui che nascono altri tipi di canti, i canti religiosi o meglio conosciuti con il nome di “gospel song” e gli “spirituals”, ispirati alla Bibbia. I neri riprendevano spunto dai versi della Bibbia per i loro canti, spesso capitava che vi aggiungevano motivi sincopatici, parole dialettali e motivi improvvisati. Nella seconda metà dell'ottocento, prende forma un’altra importante espressione musicale nera: Il blues. Il blues si differenzia dallo spiritual perché nel primo, c`è solo un cantante che spesso ripete le parole più volte come per esprimere il suo stato d'animo, mentre nel secondo cantano più voci e si parla di un intero popolo che si aggrappa alla religione per cercare un motivo per sperare in un domani migliore. Le caratteristiche musicali del blues sono: il ritmo sincopato, per cui gli accenni risultano spostati rispetto al ritmo regolare dell'accompagnamento, l'uso della scala blues, per cui c'è l'abbassamento delle note il break, intermezzo strumentale. A New Orleans nasce il JAZZ. La storia del jazz inizia quando alcuni uomini neri, sfruttando strumenti che i bianchi non usavano più, come pianoforti scordati e trombe della guerra civile, iniziavano a suonare e spesso ad improvvisare strane melodie. Gradualmente, attraverso la libera espressione musicale, si sviluppò un nuovo stile diverso dagli altri: il jazz. Il suo centro di sviluppo fu New Orleans in Louisiana, alla foce del Mississipi. Dopo l'abolizione della schiavitù ( 1865 ) molti neri andarono nella cittadina per trovare lavoro; le loro condizioni civili erano migliorate e gli era permesso di ritrovarsi in magazzini abbandonati per fare musica. Molti di loro lo facevano per racimolare qualche soldo anche perché in quegli anni al nero, era permesso solo emergere nel campo musicale. Con gli strumenti si cercò di riprodurre il suono rauco, sporco, questa espressione del jazz fu detta ragtime, (letteralmente:Tempo strapazzato, strappato). L’ENERGIA NUCLEARE L’ energia nucleare è la forma di energia posseduta dagli atomi che compongono la materia. Ciascun atomo è costituito da un nucleo composto da protoni con carica elettrica positiva, e da neutroni elettricamente neutri strettamente legati fra loro. Intorno al nucleo ruotano gli elettroni con carica elettrica negativa. Vi sono due modi per produrre energia direttamente dagli atomi: fissione e fusione del nucleo di un atomo. L’energia nucleare,quindi è data dalla fissione o dalla fusione del nucleo di un atomo. La prima persona che intuì la possibilità di ricavare energia dal nucleo dell'atomo fu lo scienziato Albert Einstein nel 1905. Per ricavare energia dal nucleo dell'atomo esistono due procedimenti opposti: la fusione (unione) di nuclei leggeri la fissione (rottura) di un nucleo pesante Un procedimento per ottenere energia dall'atomo è la fusione nucleare. Essa è esattamente l'opposto della fissione: invece di spezzare nuclei pesanti in piccoli frammenti, li unisce in nuclei leggeri (a partire dall'idrogeno, composto da un solo protone) in nuclei più pesanti: la massa di questi ultimi è minore La fusione della somma di quelli originari, e la differenza viene emessa come energia sotto forma di raggi gamma ad alta frequenza e di energia cinetica dei neutroni emessi. La percentuale di massa trasformata in energia si aggira attorno all'1%, un quantitativo enorme. Perché la fusione avvenga, i nuclei degli atomi devono essere fatti avvicinare nonostante la forza di repulsione elettrica che tende a respingerli gli uni dagli altri, e sono quindi necessarie temperature elevatissime, milioni di gradi centigradi. La fusione nucleare avviene normalmente nel nucleo delle stelle, compreso il Sole, dove tali condizioni sono normali. A causa di queste difficoltà, al giorno d'oggi l'uomo non è finora riuscito a far avvenire la fusione in modo controllato e affidabile se Schema di fusione nucleare D-T non per qualche decina di secondi (quello incontrollato esiste: la bomba termonucleare). Gli esperimenti odierni si concentrano sulla fusione di alcuni isotopi dell'idrogeno, il deuterio e il trizio, che fondono con maggiore facilità rispetto all'idrogeno comune prozio. La fissione consiste nel rompere il nucleo dell'atomo per farne scaturire notevoli quantità di energia: quando un neutrone colpisce un nucleo fissile questo si spacca in due frammenti e lascia liberi altri due o tre neutroni (mediamente 2,5). La somma delle masse dei due frammenti e dei neutroni emessi è leggermente minore di quella del nucleo originario e di quelle del neutrone che lo ha fissionato: la massa mancante si è trasformata in energia.. Se accanto al nucleo fissionato se ne trovano altri in quantità sufficiente e in configurazione geometrica adatta (massa critica), si svilupperà una reazione a catena in grado di auto sostenersi per effetto delle successive fissioni dei nuclei causate dai neutroni secondari emessi dalla prima fissione. La fissione nucleare dell'uranio e del plutonio è ampiamente sperimentata ed ingegnerizzata da circa 50 anni. A parte il rischio di incidenti, il maggiore problema ancora insoluto è costituito dalle scorie radioattive, che rimangono pericolose per migliaia se non milioni di anni. La fissione Schema di una reazione di fissione nucleare La centrale nucleare a fissione Il suo funzionamento è molto simile a quello di una convenzionale centrale termoelettrica con la differenza che l'acqua viene riscaldata da un reattore nucleare dove l'uranio viene fissionato. Tre sono le parti principali di una centrale nucleare attuale: Edificio di contenimento del reattore: enorme cilindro di cemento armato e/o acciaio nella cui parte centrale è collocato il circuito refrigerante e il reattore vero e proprio Sala macchine: un edificio dove sono alloggiate le turbine e l'alternatore con i loro circuiti ausiliari Edifici ausiliari: contengono le piscine schermate per la conservazione temporanea del combustibile esausto e radioattivo della centrale più gli altri circuiti ausiliari necessari al normale funzionamento e all'emergenza. Il reattore Con reattore si intende uno spazio confinato all'interno del quale far avvenire le reazioni di fissione in maniera controllata. A partire dagli anni '40 del '900 sono stati ideati moltissimi tipi di reattore, con caratteristiche e scopi diversi. Lo scopo iniziale è stato la produzione di materiale adatto alla realizzazione degli arsenali atomici. Non a caso i paesi che vantano il maggior numero di centrali sono anche dotate di armi nucleari. Il "combustibile" di gran lunga più diffuso è l'uranio arricchito (cioè con una percentuale di uranio-235 maggiore del normale), ma non è l'unico materiale fissile utilizzabile. Scorie radioattive Il procedimento di fissione nucleare (come peraltro quello di fusione, seppur in maniera molto inferiore) produce materiali residui ad elevata radioattività. Si tratta di pastiglie di combustibile esaurito (uranio, plutonio ed altri radioelementi) che vengono estratte dal reattore per essere sostituite, nonché dei prodotti di fissione. Questo materiale, emettendo delle radiazioni penetranti, è molto radioattivo e richiede dunque precauzioni nel trattamento di smaltimento. La radioattività degli elementi estratti da un reattore si riduce nel tempo secondo il fenomeno naturale del dimezzamento ma i tempi necessari a farla rientrare entro standard di accettabilità biologica per il corpo umano sono lunghi. I tempi di decadimento radioattivo variano inoltre a seconda dell'elemento oscillando da pochi giorni a centinaia di migliaia o milioni di anni. Esistono attualmente due modi principali per smaltire le scorie, rigorosamente legati a preliminari studi di natura geologica riguardanti il sito di destinazione: per le scorie a basso livello di radioattività si tende a ricorrere al cosiddetto deposito superficiale, ovvero il confinamento in aree terrene protette e contenute all'interno di barriere ingegneristiche; per le scorie a più alto livello di radioattività si ricorre invece al deposito geologico, ovvero allo stoccaggio in bunker sotterranei schermati. Inoltre vengono sfruttati anche degli impianti di rigenerazione in grado di estrarre l'uranio, il plutonio e gli altri attinoidi (detti minori, prevalentemente nettunio, americio e curio) dalle scorie e renderlo riutilizzabile nel processo di fissione nucleare. Le batterie nucleari Le batterie nucleari sono piccoli dispositivi che riescono a generare corrente tramite il decadimento radioattivo degli elementi in esse contenute, principalmente plutonio. Sono utilizzate principalmente in medicina (in alcuni pacemaker) e nell'industria aerospaziale, in quanto riescono a fornire una corrente stabile e duratura nel tempo Ultimamente sono stati fatti studi molto promettenti per migliorare la durata di queste batterie, utilizzando per esempio semiconduttori allo stato liquido, che si degradano più lentamente di uno allo stato solido IL FUTURISMO nacque a Parigi nel 1909 con la pubblicazione, sul quotidiano "Le Figaro", del Manifesto del Futurismo di Filippo Tommaso Marinetti. Questo movimento coinvolge tutti i campi della vita e della cultura. Muore così l'arte come fenomeno elitario per seguire tutti i nuovi mezzi di produzione della società industriale contemporanea. Inizia così per i futuristi una nuova adesione alle moderne tecniche e nuovi mezzi espressivi come il cinema e la fotografia. Intendono quindi operare un rinnovamento totale dato da un entusiasmo per il futuro ma sopratutto per l'angoscia del tempo che scorre. Nasce così l'esaltazione per la macchina e quindi per la velocità definita nel Manifesto una nuova bellezza che arricchisce la magnificenza del mondo. I futuristi rifiutano nettamente il passato tanto da proporre la distruzione delle biblioteche, accademie e musei definiti tutti come cimiteri di sforzi vani. Nasce inoltre in loro una nuova concezione violenta (spesso praticata nelle feste futuriste) della vita e della storia, che esalta la guerra a scapito della pace, e disprezza le fasce deboli della società in particolar modo la donna. Questo disprezzo è da intendersi come una condanna non della donna in sé ma del romanticismo datole dalla letteratura dell'epoca. Il creatore principale del Futurismo è stato Filippo Tommaso Marinetti. Questa avanguardia venne subito conosciuta a livello europeo grazie alla pubblicità e alle serate futuriste. Vengono definiti dai giornalisti portatori di una visione moderna della vita. Per questo motivo i futuristi aderiscono alle nuove tecniche note in quel periodo come il cinema, la fotografia e vogliono provare tutte quelle sensazioni prodotte da tutti i nuovi mezzi espressivi estranei all'arte, come abbigliamento, arredamento e alimentazione. I futuristi vogliono operare un rinnovamento totale ed il loro entusiasmo che nasce per il futuro è dato in realtà dall'angoscia del tempo che scorre, la fretta di vivere che hanno portato ad una esaltazione della macchina, della velocità e del dinamismo. Vanno per questo contro il passato e assumono spesso un atteggiamento violento valorizzando la guerra a scapito della pace e andando contro le fasce deboli della società come la donna. Il movimento di Marinetti, ha come base una ideologia militarista e autoritaria la quale si può dedurre dal nome avanguardia cioè un avamposto di soldati. Dopo tre anni dalla nascita del Manifesto Futurista, Marinetti crea il Manifesto tecnico della letteratura futurista. L'artista va contro la vecchia "poetica" infatti inserisce immagini che si sostituiscono alle le parole le quali vengono "montate" sulla pagina così come nascono nella mente dello scrittore prendendo il nome di parole in libertà. Il brano quindi risulterà ricco di analogie e di immaginazione senza fili, che associano tra loro le sensazioni visive, uditive, tattili e olfattive. Viene inoltre distrutta la sintassi, abolita la punteggiatura, l'aggettivo e l'avverbio. L'uso del verbo all'infinito, inoltre, viene utilizzato per una maggiore sensazione della realtà. Il testo risulta privo dell' "io" letterario portando ad una mancanza di soggettività dell'autore. Secondo Marinetti ogni sostantivo deve avere il suo doppio cioè il sostantivo, senza congiunzione, deve essere seguito dal sostantivo cui è legato per analogia. Verranno inoltre create le tavole parolibere, cioè testi nei quali sono accostati parole, cerchi, linee, disegni, colori e caratteri tipografici diversi. Marinetti vuole creare un poeta-giornalista il quale vuole farci entrare nell'atmosfera da lui vissuta in quel momento con sensazioni che variano dai suoni, odori, colori ecc. NOTA STORICA DOPING è un termine inglese che tradotto in italiano significa grosso modo, fare uso di droghe o sostanze stupefacenti, mentre nell’ ambito sportivo significa usare sostanze o procedimenti destinati ad aumentare artificialmente il rendimento in occasione di una gara sportiva. L’uso di sostanze o metodi per aumentare il rendimento fisico non è recente in quanto già nell’ antica Grecia venivano usate erbe e funghi ritenuti capaci di far aumentare il rendimento fisico e capacità atletiche; gli Aztechi mangiavano il cuore delle vittime sacrificali per assimilarne la forza e conoscevano le proprietà di aumentare la resistenza allo sforzo fisico possedute da una sostanza estratta da un cactus. Agli inizi del secolo si passò dall’uso di zollette di zucchero imbevute di etere alle più "moderne" miscele di stricnina e brandy e vino in cui erano state fatte macerare foglie di coca; per arrivare agli anni ‘50 in cui fecero la loro comparsa le amfetamine, i primi stimolanti di sintesi. In passato, tuttavia, queste pratiche sleali erano circoscritte alla sola cerchia degli atleti professionisti, e per lo più limitate al giorno prima della gara, oggi il doping è diventato un fenomeno preoccupante che interessa vasti strati della popolazione sportiva Indipendentemente dal tipo di sostanza utilizzata e dall’esito finale, il doping rappresenta prima di tutto un fatto di coscienza. E’ fraudolento l’intento stesso di migliorare le proprie capacità atletiche, contravvenendo alle regole di correttezza, lealtà e rispetto per gli altri che sono il fondamento di qualsiasi attività sportiva. Il doping è un fenomeno complesso alla cui diffusione hanno contribuito alcuni fattori "sociali" e motivazioni individuali più profonde e inconsce. o ancora per tentare di aumentare il trasporto di ossigeno e quindi la resistenza fisica alla fatica (autotrasfusione); dopo la gara, per riacquistare il più velocemente possibile le energie (frequente nei ciclisti durante le corse a tappe). STORIA DELLA LOTTA ANTI-DOPING La lotta al doping è nata in Italia nel 1954. Nel 1961 fu aperto a Firenze il primo laboratorio europeo di analisi anti-doping. Dal 1964 (Olimpiadi di Tokyo) si iniziò ad effettuare sistematici controlli antidoping sugli atleti. Dal 1971 esiste in Italia una legge che punisce sia chi fa uso di sostanze proibite, sia chi le distribuisce agli atleti. Nel 1971 il Comitato Olimpico Internazionale ha pubblicato una lista di sostanze proibite che viene periodicamente aggiornata. TIPI Di DOPING Esistono vari tipi di doping, utilizzati in particolari periodi della stagione agonistica: periodo pre-gara, durante la preparazione, per tentare di aumentare le masse muscolari e la forza fisica (steroidi); durante la gara, per ridurre il senso di fatica, o per stimolare il sistema nervoso centrale o, infine, in alcuni sport, per ridurre il livello di ansia (anfetamine, amine simpaticomimetiche, tranquillanti, betabloccanti ecc.); Valverde in foto d’archivio doping I FARMACI USATI COME DOPANTI I composti chimici utilizzati illecitamente nello sport sono molti, con diversi meccanismi d’azione e diverso indice di pericolosità. Ogni Federazione Sportiva ha stabilito il proprio regolamento e l’elenco delle sostanze proibite. In genere, vengono vietate quelle sostanze il cui uso da parte dell’atleta viene finalizzato a ridurre la percezione della fatica, migliorare la prontezza dei riflessi, accrescere la forza e/o la resistenza muscolare, diminuire il dolore, controllare la frequenza cardiaca e/o respiratoria, ridurre il peso corporeo, attenuare l’ansia o mascherare la presenza nelle urine delle sostanze vietate. Pratiche dopanti sono anche la trasfusione del sangue (emotrasfusione) e la somministrazione di globuli rossi o di prodotti derivati dal sangue. Negli anni ‘50-60 erano in auge, soprattutto tra i ciclisti, le amfetamine, stimolanti del sistema nervoso centrale. NEL DOPING si fa ricorso alle amfetamine perché riducono la capacità dell’organismo di percepire la fatica. Riducendo questo segno premonitore dell’esaurimento fisico, questi farmaci spingono l’organismo oltre i propri limiti. Tra gli sportivi, le amfetamine hanno causato più morti (per aritmie, aumenti improvvisi della pressione, infarti) di qualsiasi altra sostanza. Aumentano inoltre in modo rilevante l’aggressività. Negli anni ‘60, il loro utilizzo nel football americano era così diffuso che per questo sport venne descritta una particolare sindrome psichiatrica, chiamata "Sindrome della Domenica", caratterizzata da alterazioni del comportamento quali imprecazioni oscene e atteggiamento collerico. Utilizzati in medicina per favorire la sintesi delle proteine cellulari nei pazienti debilitati, gli ormoni anabolizzanti hanno visto progressivamente crescere nel tempo la loro popolarità in ambito sportivo. Nel doping vengono impiegati, a dosi molto alte, per facilitare l’aumento della massa muscolare e della forza Facilmente reperibili nel mercato clandestino (alcune palestre li vendono direttamente), sono diventati un vero e proprio "fenomeno di massa" tra i culturisti e i sollevatori di peso. I rischi per la salute legati all’uso di questi farmaci sono molteplici. Oltre a difetti nella struttura del tessuto muscolare che predispongono a rotture dei tendini sotto sforzo, gli anabolizzanti possono provocare numerosi altri effetti tossici, in molti casi irreversibili. Nei giovani sotto i 20 anni determinano un’accelerazione della maturazione scheletrica con arresto prematuro della crescita. Negli uomini possono comportare una diminuzione del volume dei testicoli e del numero di spermatozoi con conseguente infertilità e impotenza. Nelle donne l’uso di anabolizzanti è associato alla comparsa di tratti tipicamente maschili come crescita eccessiva di peli e abbassamento del timbro della voce, oltreché irregolarità mestruali. Gli anabolizzanti aumentano il rischio di ictus e di infarto e possono causare gravi sintomi psicotici quali stati maniacodepressivi, psicosi paranoidi e aggressività. Vi sono inoltre segnalazioni di casi di tumori (al fegato e alla prostata ) in atleti che facevano un uso indiscriminato di anabolizzanti. CONCLUSIONI La pratica del doping ha quindi pochi vantaggi e tantissimi rischi. E' questa la ragione per cui tutti in tutto il mondo si cerca di debellarla. Inoltre, il fatto stesso di cercare di superare gli altri atleti con mezzi fraudolenti è da considerare moralmente condannabile. Purtroppo però non tutti gli atleti riescono a resistere alla tentazione. Per questo, dopo molte competizioni sportive vengono effettuate analisi per accertarsi che gli atleti non abbiano utilizzato sostanze proibite. Queste analisi vengono svolte su campioni di urina prelevati subito dopo la gara alla presenza dei commissari di gara e del medico incaricato anti-doping. I campioni vengono poi inviati ad un centro attrezzato per riconoscere anche piccole tracce delle sostanze proibite. In caso di positività, ovviamente, scatta la squalifica per l'atleta colpevole. Recentemente è stato stabilito che può essere effettuato anche un prelievo di sangue per effettuare il test. Talvolta, si può risultare positivi anti-doping pur senza aver utilizzato consapevolmente sostanze per aumentare il proprio rendimento. Questo succede perchè, alcune delle sostanze proibite dal Comitato Olimpico Internazionale sono normali componenti di certi farmaci in commercio. I farmaci che più frequentemente contengono queste sostanze sono i preparati utilizzati contro il raffreddore e l'influenza (anche spray nasali), farmaci contro la tosse, alcuni colliri, farmaci che riducono l'appetito, antiasmatici (anche spray) ecc. Per questo motivo è meglio avvertire il medico addetto all'anti-doping del tipo di farmaco che si è utilizzato nei giorni precedenti, per non incorrere in brutte sorprese: Infine, è opportuno che ciascun atleta di buon senso cerchi di educare i propri amici che tendono ad utilizzare sostanze proibite spiegando loro i rischi che corrono a fronte di ben pochi vantaggi ed insegnando che fare sport deve significare migliorarsi con l'allenamento e lo spirito di sacrificio che caratterizzano i veri Campioni, dando il meglio di se stessi, indipendentemente dal risultato delle gare. By the late 1930 Europe was sliding towards another war after the First World War , the Germany was ruled by Adolf Hitler and his Nazis. Hitler wanted Germany to be powerful again after the defeat of the first world war . He built up a strong army end began to invade weak countries nearby . In September 1939 the Germans invaded Poland, the Britain and France declared war on Germany. In may 1940 Winston Churchill become British prime minister. He stirred the people with his strong faith in victory. In June 1940, after the defeat of France , Germany prepared to invade Britain ,German leaders felt it was essential to destroy the British air force to stop it sintuing the ships that would Carrey German soldiers across the channel . In august,1940 the German air force began its bomber attack on British airfields, harbors and over 500 pilots were killed . This period is known as the battle of Britain the German air force( Luftwaffe) tried to destroy the Royal Air force. October 31 st, 1940, is considered to be the end of battle of Britain, after the Royal Air Force caused damage to the German air force. The Americans helped the British against Germany and Italy. In July 1943, the Allies invaded Italy . The Italians surrendered , but the Germans fought on At the sometime , the US Air Force joined the royal air force (RAF) in a series of raids on German cites The allied planned a return to France. Troops in Britain trained for the D-day . Within a few weeks France and Belgium had been freed. The allies marched on into Germany in early 1945. Berlin fell in April and Hitler killed himself. The war ended on 14 th august 1945. It is estimated than 50million people lost their lives during the Second World War. Le racisme consiste à se méfier et à mépriser des personnes ayant des caractéristiques physiques et culturelles. Il raciste exploite le peur, par fois réelle, des gens. Le racisme n’a aucune base scientifique . Le raciste est celui oui , sous prétexte qu’il n’a pas la même couleur de peau , ni la même langue, se croit meilleur, disons supérieur, que celui qui est diffèrent de lui. Chaque être humain est unique : n’existe pas deux êtres humains absolument identiques. On combat avec le respect : le respect c’est avoir de l’égard et de la considération. Avec la culture, on apprend à vivre ensemble; on apprend surtout ave nous me sommes pas seul mode, qu’ il existe d’ autres façons de vivre. Apprendre à se connaitre, à se parler à rire e semble , essayer de partager ses plaisers, mars aussi ses peines, montrer que nous avons souvent les mêmes préoccupations, les mêmes problèmes, c’est cela qui pourrait faire reculer le racisme. Le pues souvent un enfant répète ce que disent ses parents, proches du lointains. Tout naturellement un enfant joue avec d’autres enfants. Il ne pose pas la question de savoir si tel enfant de couleur différente est inférieur ou supérieur à lui. Pour lui, c’est avant tout un camarade de jeu. L’ école est faite pour cela, pour leur apprendre que les hommes naissent et de meurent égaux en droits et différents, pour leur enseigner que la diversité, humaine est une richesse, pas un handicap. L’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite nacque al termine della seconda guerra mondiale. Lo scopo che si prefigge di raggiungere è il mantenimento della pace nel mondo, intervenendo politicamente o militarmente con una forza multinazionale (i caschi blu) nella risoluzione delle controversie internazionali. Attualmente l’ONU è rappresentata da 191 paesi. Tra i compiti dell’ONU ricordiamo: L’assistenza umanitaria; Promozione del rispetto e dei diritti umani a favore delle categorie umane più bisognose quali fanciulli, donne, e minoranze; Miglioramento del sistema sanitario e dell’istruzione nei paesi più poveri; Protezione dell’ambiente ecc…. Organi principali Le Nazioni Unite basano il proprio funzionamento sui seguenti organi principali: L’ Assemblea Generale: è l’organo deliberativo più importante,in cui sono rappresentati tutti i 191 Stati membri, ciascuno dotato di un voto. Essa esamina i problemi più urgenti ( pace e sicurezza,bilancio,adesione di nuovi membri); Il Consiglio di Sicurezza: è l’organo con la principale responsabilità nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, può essere convocato in qualsiasi momento. Il Consiglio è composto da 15 membri, di cui 5 permanenti e gli altri eletti dall’Assemblea Generale con mandato biennale. Le decisioni in seno al Consiglio vengono prese con una maggioranza di 9 voti, ogni altra decisione non può essere assunta in presenza del voto contrario di uno dei membri permanenti (diritto di veto).Il Consiglio di sicurezza può svolgere funzioni di mediazione in caso di controversie o conflitto,inviare truppe per il mantenimento della pace, imporre sanzioni economiche e anche ordinare, in casi gravi, un azione militare collettiva; Il Consiglio Economico e Sociale: è l’organo che coordina le attività svolte in ambito economico e sociale dall’ONU e dalle agenzie e istituzioni specializzate di cui l’organizzazione si avvale. Il Consiglio intende stimolare la cooperazione internazionale per lo sviluppo; La Corte Internazionale di Giustizia: è il principale organo giudiziario dell’ONU, composto da 15 membri eletti dall’Assemblea Generale e dal Consiglio di Sicurezza; Il Segretariato: è l’organo amministrativo delle Nazioni Unite, da cui dipende il funzionamento dell’Organizzazione. Diretto dal Segretario Generale, può contare su uno staff di circa novemila persone provenienti da tutto il mondo