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Castel Sant`Angelo

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Castel Sant`Angelo
Castel Sant’Angelo
- Castel Sant'Angelo è un monumento di epoca romana
situato sulla sponda destra del Tevere, di fronte all’attuale
ponte Sant'Angelo.
- E’ stato radicalmente modificato sia nel Medioevo che nel
Rinascimento.
- Fu voluto dall'imperatore Adriano nel 125
quale suo mausoleo funebre.
- Fu, poi, ultimato da Antonino Pio nel 139.
Il mausoleo era composto da una base
cubica decorata con un fregio in cui
erano rappresentate teste di buoi e
lesene angolari.
Al di sopra del cubo di base era posato
un
tamburo
realizzato
in
opus
caementicium rivestito di travertino e
lesene scanalate.
Al di sopra ancora vi era un tumulo di
terra alberato circondato da statue
marmoree.
Il tumulo era, infine, sormontato da una
quadriga (carro veloce a due ruote
trainato da quattro cavalli) in bronzo
guidata dall'imperatore Adriano
-Nel 403 d.C. circa, per volere dell'imperatore occidentale Onorio,
viene incluso nelle mura aureliane.
Da questo momento inizia una 'seconda vita' nelle vesti di castellum,
baluardo avanzato oltre il Tevere a difesa della città.
-Nei secoli successivi numerose famiglie romane se ne contendono il
possesso: sarà roccaforte del senatore Teofilatto, dei Crescenzi, dei
Pierleoni e degli Orsini.
-Nella seconda metà del X secolo papa Niccolò III, della famiglia Orsini,
considerata la vicinanza del Castello con la Basilica di San Pietro e il Palazzo
Vaticano, decise di trasferirvi parzialmente la sede apostolica.
Per garantire una maggiore sicurezza al Palazzo Vaticano realizzò il celebre
passetto, che costituiva il passaggio protetto per il pontefice dalla basilica di
San Pietro alla fortezza.
-Nel 1367 le chiavi dell'edificio vengono consegnate a papa Urbano V.
Da questo momento in poi Castel Sant'Angelo lega inscindibilmente le sue
sorti a quelle dei pontefici, che lo adattano a residenza in cui rifugiarsi nei
momenti di pericolo.
Passetto di Borgo;
la linea gialla indica il tracciato del corridoio
sopraelevato ai Palazzi Vaticani sino a Castel Sant'Angelo
-Intorno alla metà del XV secolo, sotto il pontificato di Alessandro VI, e ad
opera dell'architetto Antonio da Sangallo il Vecchio, l'edificio assume il
carattere di vera e propria roccaforte militare.
Il Sangallo procede infatti all'edificazione di quattro avamposti fortificati
dedicati agli Evangelisti.
Attorno alle mura che cingono l'edificio, infine, si scava un fossato nel quale
vengono fatte defluire la acque del Tevere.
-A partire dal XVII secolo Castel Sant'Angelo sembra gradualmente perdere il
ruolo di residenza per configurarsi quasi esclusivamente come carcere.
Oppositori dell'autorità pontificia, carbonari e patrioti consumano i loro giorni
di prigionia tra queste mura, almeno fino al 20 settembre 1870, anno in cui
Roma venne proclamata capitale del giovane Regno d'Italia.
Il nuovo ruolo assunto dalla città rende necessarie delle trasformazioni
dell'impianto urbanistico: per far posto agli ampi viali del Lungotevere
vengono abbattuti due bastioni della cinta muraria, i fossati che corrono
intorno all'edificio sono interrati; a causa del contemporaneo innalzamento del
livello stradale, poi, l'altezza della facciata del castello risulta notevolmente
ridotta.
Primo livello
1. Cortile del Salvatore
2. Ambulacro di Bonifacio IX
3. Cortile delle Fucilazioni
4. Cappella dei Condannati
5. Atrio romano
6. Rampa elicoidale
Secondo livello
1. Rampa diametrale
2. Sala delle Urne
3. Parlatoio
4. Prigioni storiche
5. Oliare
6. Silos
Terzo livello
1. Cortile dell'Angelo
2. Sale di Clemente VIII
3. Sala della Giustizia
4. Sala di Apollo
5. Cappella dei SS. Cosma e Damiano
6. Sale di Clemente VII
7. Cortile di Alessandro VI o del Teatro
8. Cortiletto di Leone X
9. Stufetta di Clemente VII
Quarto livello
1. Giretto Coperto e galleria
archeologica
2. Stanzette di Pio IV
3. Loggia di Giulio II
4. Giretto Scoperto di Alessandro VII
5. Armeria storica
6. Loggia di Paolo III
7. Sala Paolina
8. Sala di Perseo
9. Sala di Amore e Psiche
Quinto livello
1. Sala del Tesoro
2. Biblioteca
3. Sala dell'Adrianeo
4. Sala dei Festoni
5. Cagliostra
6. Corridoio Pompeiano
7. Appartamento del Castellano
Sesto livello
1. Terrazza dell'Angelo
2. Sala della Rotonda
3. Sala delle Colonne
Basilica di San Pietro
Occupa un'area di 22.000
mq.
La cupola ha un diametro di
42,5 m. ed è alta 136,57 m.
All'interno ci sono 45 altari, 11
cappelle, circa 10.000 mq di
mosaici.
La chiesa attuale, meta continua di pellegrinaggi e centro assoluto della
cristianità, è il risultato di una straordinaria serie di stratificazioni e di
arricchimenti successivi.
Fu costruita tra il 326 ed
il
333
sulla sepoltura
dell'apostolo Pietro.
Si
trattava
di
una
costruzione
imponente, dal soffitto altissimo, a 5
navate e preceduta da un portico a
colonne.
Oggi, di questa basilica, non rimangono
che alcune immagini.
Affresco riproducente l'aspetto della
basilica costantiniana nel IV secolo
All'inizio del XVI secolo si decise per la sua totale ricostruzione. Fu
lentamente demolito l’impianto originario per far spazio alla nuova,
grandiosa basilica.
Fu Giulio II a promuovere i
lavori di ricostruzione che
cominciarono il 18 aprile 1506 e
vennero affidati a Donato
Bramante.
Negli oltre centocinquanta anni
necessari a portare a compimento i
lavori della Basilica si alternarono
alla direzione della "Fabbrica di
San Pietro" i più famosi artisti
dell’epoca:
Raffaello, Peruzzi, Antonio da
Sangallo
il
Giovane
e,
infine, Michelangelo che ideò
un
complesso
colossale
sormontato da una gigantesca
cupola.
La nuova basilica fu consacrata
nel 1626.
La cupola
La progettazione della cupola è
opera di Michelangelo: la calotta è a
doppio guscio, divisa da nervature
in sedici spicchi.
Ha un diametro di circa 43 metri ed
è alta da terra di oltre 136 metri.
Alla morte dell’artista era già stato
alzato il tamburo sul quale si aprono
16 finestre.
Fu Giacomo della Porta a portare a
termine il lavoro con la costruzione
della calotta, alzandola di circa 10
metri rispetto al progetto di
Michelangelo e facendole perdere la
forma rotondeggiante prevista dal
progetto originale.
Piazza San Pietro
Realizzata dal
Bernini fra il
1656 e il 1667
sotto
papa
Alessandro VII,
è composta di
due parti: un
primo spazio
trapezoidale,
delimitato dai
due
bracci
rettilinei chiusi
e convergenti ,
ed un secondo
spazio
di
forma ellittica,
compreso tra i
due
emicicli
colonnato.
Il colonnato
La facciata
La facciata, eretta da
Carlo Maderno dal 1607 al
1614
ha uno sviluppo
orizzontale.
Un ordine di lesene e
colonne scandisce tutto il
prospetto, che include, in
basso, un portico centrale
e due arcate laterali.
Il balcone centrale del
piano
superiore
è
detto
Loggia
delle
Benedizioni: da qui si
affaccia il Papa per le
benedizioni solenni e
sempre da qui si annuncia
l'elezione del pontefice.
Le porte
Da sinistra a destra sono: Porta della Morte (Giacomo Manzù); Porta del
Bene del Male (Luciano Minguzzi); Porta del Filarete; Porta dei
Sacramenti (Venanzo Crocetti) e ultima a destra la Porta Santa (Vico
Consorti).
L’interno
Oltrepassata la porta dei
Sacramenti, attuale ingresso
alla basilica, si entra nella
navata centrale.
La Pietà
La navata laterale di destra ha inizio
con la cappella della Pietà.
Il gruppo scultoreo della Pietà fu
eseguito da Michelangelo ancora
ventitreenne.
Terminata nel 1499, la Pietà
testimonia la piena maturazione
artistica di Michelangelo, il quale
accentuò volutamente la giovinezza
della
Madonna
discostandosi
nettamente dalla consueta tradizione
figurativa
che
voleva
Maria
rappresentata in età avanzata. Così,
ella viene ad incarnare il simbolo
della vita eterna.
Cappella del Santissimo Sacramento
Si trova a metà della navata e vi si accede attraverso un elegante cancello in
ferro disegnato da Francesco Borromini tra il 1629 e il 1630.
Epicentro della cappella è
l’altare, prezioso per la
rarità dei marmi.
Al di sopra è il Ciborio di
Gian Lorenzo Bernini. Ai
lati, due angeli in bronzo
dorato ripropongono un
tema caro al Bernini. Quello
di destra, con le mani
incrociate sul petto, si
rivolge con un'espressione
di felicità verso i fedeli,
mentre quello di sinistra,
quasi
assorto
nella
preghiera,
guarda
con
dolcezza
verso
il
tabernacolo.
Statua bronzea di San Pietro
Al termine della navata centrale,
addossata al pilone denominato di
San Longino è la statua bronzea di
San Pietro. Seduto su una cattedra
marmorea San Pietro è vestito con il
pallio filosofico; la mano sinistra
stretta al petto impugna le chiavi, la
destra è sollevata nel gesto della
benedizione. Il piede destro sporge
dalla base, consumato dal bacio dei
fedeli. La datazione e l'attribuzione
della statua sono un'antica questione
tuttora irrisolta, che ha visto
proposte
di
collocazione
cronologica lontanissime, oscillanti
tra l'età paleocristiana, intorno al V
secolo, e il tardo Duecento.
L’altare papale
Rivolto verso oriente (est),
incontro al sole nascente
come era d'uso nelle
basiliche paleocristiane,
questo altare è riservato
unicamente al Sommo
Pontefice o a persona da
lui delegata.
Fu voluto da Clemente VIII
Aldobrandini nel 1594.
La Confessione (Tomba di San Pietro)
Al di sotto dell’altare papale
si trova la Confessione, luogo
che accoglie la Tomba di San
Pietro.
Nella lingua latina, questo
termine
esprime
l'affermazione di una verità
sino alla morte: quando un
martire versa il proprio
sangue
per
Cristo
lo
confessa, proclamando con
un
atto
di
suprema
testimonianza la sua fede.
Si accede scendendo per una
doppia rampa di 16 gradini
per lato.
L’ambiente è rivestito nelle
pareti e nei pavimenti con
marmi policromi.
Il Baldacchino
E’ la più importante struttura in bronzo
della scultura barocca romana.
Papa Urbano VIII Barberini 12 luglio
1624 incaricò l’arch. G.L: Bernini di
ideare un prestigioso ciborio sopra
l’altare papale.
Le colonne sono suddivise in tre sezioni,
l'inferiore con scanalature elicoidali e le
due superiori con rami d'ulivo e alloro,
popolate da putti, lucertole e api
svolazzanti, simbolo dei Barberini, invita
l'occhio a spostarsi da una curva all'altra
del loro avvolgimento a spirale,
favorendo una visione dinamica ed
ascendente.
Buon lavoro…
…e solo dopo BUON DIVERTIMENTO!!! 
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