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Parma, 15 aprile 2009 Relatore : Maria Rosa Salati
AREE TEMATICHE E PROGRAMMI PRIORITARI DEL PIANO ATTUATIVO LOCALE 2009 - 2011 Parma, 15 aprile 2009 Ettore Brianti – Direttore Sanitario AUSL di Parma Diagnosi precoce dei tumori Obiettivi Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli Interventi integrazione organizzativa tra i programmi promuovendo incontri tecnici tra il Servizio RIT e i responsabili del sistema informativo dei tre screening gestione integrata delle attività di formazione e comunicazione sia nei confronti della popolazione bersaglio sia con gli operatori consolidare il rapporto di collaborazione con il Registro Tumori standardizzare le metodologie refertazione dei tre programmi attuare strategie di recupero delle persone non rispondenti, in collaborazione con i MMG e le associazioni di volontariato Obiettivo 1: Miglioramento trasversale della prevenzione oncologica di Diagnosi precoce dei tumori Obiettivi Obiettivo 2: Miglioramento dei processi assistenziali collegati allo screening del collo dell’utero Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli Interventi implementazione della procedura informatizzata di “richiamo” attivo delle donne in fascia di età ottimizzazione e condivisione del protocollo diagnostico-terapeutico regionale elaborazione ed analisi dei dati di attività in collaborazione con il “Registro Tumori” di Parma adeguamento logistico-gestionale del Centro Screening “Vasari” di Parma agli attuali livelli quantitativi di attività raggiunti progressiva introduzione nei protocolli di screening di metodologie innovative di diagnosi Diagnosi precoce dei tumori Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli Obiettivi Interventi Obiettivo 3: Miglioramento dei processi assistenziali collegati allo screening della mammella realizzazione del Polo Senologico Unificato adesione complessiva e mantenimento dei tempi di attesa tra i vari livelli dello screening agli standard regionali formalizzazione dei livelli di responsabilità e dei protocolli operativi di 2° e 3° livello omogeneizzazione dei percorsi terapeutici effettuati presso l’AUSL e l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma studio di fattibilità per l’accesso facilitato dello screening nelle zone disagiate Diagnosi precoce dei tumori Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli Obiettivi Interventi Obiettivo 4: Miglioramento dei processi assistenziali collegati allo screening del colon-retto mantenimento della progressione delle chiamate, consolidando la collaborazione con il volontariato e i Comuni interessati, in particolare per le attività di 1° livello formalizzazione dei livelli di responsabilità e dei protocolli operativi di 2° e 3° livello, comprendendo anche la manutenzione del sistema informativo e la produzione di debiti informativi miglioramento qualitativo della scheda individuale e del controllo di Qualità con specifico riferimento al recupero di adesione delle colonscopie FOBT Dialisi Obiettivi Obiettivo 1: Incentivare lo svolgimento della dialisi peritoneale domiciliare Coordinatore del gruppo: Silvia Paglioli Interventi Obiettivo 2: Consolidare l’attività di prevenzione delle patologie renali croniche Obiettivo 3: Iniziare a svolgere l’attività di assistenza psicologica al paziente dializzato presso il centro dialisi di via Pintor Offerta del trattamento a tutti i nuovi casi, affinando l’expertise medica e infermieristica Offrire il trattamento, ove clinicamente appropriato ai pazienti ospiti di strutture protette Potenziare l’attività dell’ambulatorio di prevenzione della Azienda OspedalieroUniversitaria Procedere con l’avvio della attività di psicologia clinica Dialisi Obiettivi Obiettivo 4: Favorire l’integrazione sociale e professionale del paziente dializzato Obiettivo 5: Miglioramento del sistema dei trasporti Obiettivo 6: Creare sistemi di integrazione professionale tra personale infermieristico operante nei CAL della Azienda USL e personale infermieristico della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma Coordinatore del gruppo: Silvia Paglioli Interventi Promuovere specifici percorsi a livello distrettuale rivolti a favorire l’integrazione sociale dell’anziano e del disabile con IRC e percorsi di integrazione lavorativa rivolti al paziente dializzato in età lavorativa Individuare figure distrettuali di riferimento, promuovere i trasporti multipli, ricercare la possibilità di rispondere al bisogno di trasporto ‘sociale’ Costituire uno spazio informatizzato dedicato in cui il personale infermieristico si confronta sui protocolli e le linee guida operative Percorso Nascita Obiettivi Obiettivo 1: Affinare le tecniche per la determinazione del rischio e la diagnostica prenatale Coordinatori del gruppo: Paola Salvini – Daniela Viviani Interventi Supportare percorsi formativi e garantire adeguate dotazioni tecnologiche Obiettivo 2: Migliore definizione della prognosi e offerta di un adeguato e tempestivo counselling alla donna Differenziare le prestazioni di diagnostica ecografica in urgenti e differibili, adeguare l’offerta, rendere omogenei i percorsi Obiettivo 3: rafforzare il concetto di ‘centralità’ della donna e della sua famiglia, anche attraverso un percorso di valorizzazione delle professioni sanitarie (ruolo dell’ostetrica) Valorizzare la professionalità della figura dell’ostetrica sia nella fase di assistenza alla donna, che nella fase di assistenza al neonato nel corso della dimissione Monitorare l’utilizzo della Linea Guida “La sorveglianza del benessere fetale in travaglio di parto” Obiettivo 4: Valutazione e modifica delle prassi assistenziali al travaglio di parto Percorso Nascita Coordinatori del gruppo: Paola Salvini – Daniela Viviani Obiettivi Obiettivo 5: Miglioramento dell'assistenza rivolta ai disturbi emozionali della donna in gravidanza, attuazione di interventi di supporto alla relazione madre-bambino e promozione e sostegno all'allattamento al seno Obiettivo 6: Garantire a tutte le gravide i corsi prenatali di base e sperimentare un'offerta attiva dei corsi di accompagnamento alla nascita in grado di raggiungere la popolazione svantaggiata Obiettivo 7: Aumentare la conoscenza e l'attenzione dei professionisti e delle donne al tema “il dolore del parto” Interventi Formazione del personale alla rilevazione del benessere/malessere psicologico con proposta di sostegno. Ridefinizione delle buone prassi per il parto naturale e l’allattamento al seno, monitoraggio della loro applicazione nei punti nascita Applicazione di un modello condiviso tra le Aziende Sanitarie in particolare con un’offerta attiva alle fasce deboli e ad elevata criticità socio-familiare Implementazione del Parto Analgesia h24 gratuita Politica del Farmaco Coordinatori del gruppo: Carla Bertelli, Anna Maria Gazzola e Fabio Caliumi Obiettivi Interventi Obiettivo 1: Miglioramento dell'Integrazione tra Azienda Ospedaliero-Universitaria e AUSL finalizzata al perseguimento della continuità assistenziale ospedaleterritorio con potenziamento dei percorsi di erogazione diretta e/o distribuzione per conto (DCP) promuovere l’indicazione del principio attivo e della erogabilità a carico SSN nelle lettere di dimissione ospedaliera, coinvolgimento degli Specialisti dei Centri Autorizzati a livello regionale, al fine di vedere realizzata la coerenza tra i protocolli e le prescrizioni, in conformità alle migliori evidenze scientifiche, promuovere azioni di monitoraggio mirate a razionalizzare l'utilizzo dei farmaci innovativi e/o ad elevato costo, potenziale i percorsi di erogazione diretta diminuire la variabilità prescrittiva tra medici attraverso incontri volti a rendere omogenei i percorsi; prosecuzione dell'attività di informazione tramite il farmacista facilitatore che presenta ai medici pacchetti informativi su categorie di farmaci con problematiche prescrittive Obiettivo 2: Prosecuzione dell'attività informativo - formativa nei confronti dei medici, farmacisti, operatori sanitari e cittadini Politica del Farmaco Coordinatori del gruppo: Carla Bertelli, Anna Maria Gazzola e Fabio Caliumi Obiettivi Interventi formulazione e divulgazione di reports informativi sulle segnalazioni spontanee di ADR con approfondimento bibliografico sistematico per ogni ADR segnalata, comunicazioni periodiche circa la reportistica nazionale e regionale sulle ADR, sulle raccomandazioni di sicurezza pervenute dalle autorità regolatorie e sulle normative riguardanti le segnalazioni spontanee ed il loro obbligo, sensibilizzazione in ambito pediatrico sugli effetti collaterali dei farmaci nei bambini applicazione della procedura regionale per la gestione clinica dei farmaci sia in ambito ospedaliero che territoriale, con formazione e informazione rivolta ai medici ed agli infermieri Obiettivo 3: Sviluppo di farmacovigilanza attiva e sviluppo azioni per la sicurezza nella somministrazione farmaci Obiettivo 4: Sviluppo di azioni per la sicurezza nella somministrazione dei farmaci Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità Specifiche Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini OBIETTIVI PRIORITARI PER IL PROSSIMO TRIENNIO: Integrazione tra attività territoriali, ospedaliere ed universitarie Sviluppo della rete di relazioni con gli interlocutori che rivestono un ruolo importante nella gestione delle patologie psichiatriche e delle dipendenze: servizi sociali università sanità privata terzo settore famiglie associazioni di volontariato medici di medicina generale Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità Specifiche Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini Obiettivi Generali Interventi Obiettivo 1: Completamento e sviluppo di Programmi nell’ambito della implementazione dell'Area dipartimentale della Psicologia clinica Disturbi del comportamento alimentare: la AUSL di Parma è stata individuata dalla Regione per sperimentare un team di lavoro Disturbi generalizzati dello sviluppo: Programma Autismo Diagnosi precoce delle psicosi e della depressione Miglioramento delle procedure di intervento e collaborazione nelle situazioni di emergenza-urgenza territoriale ed ospedaliera prevedendo il coinvolgimento di tutti i soggetti sanitari e non sanitari Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità Specifiche Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini Obiettivi Generali Obiettivo 2: Sviluppare Progetti integrati di promozione alla salute e agli stili di vita sani, concordati con le diverse Istituzioni che operano sul territorio per la prevenzione del disagio giovanile Obiettivo 3: Sviluppare il percorso del governo clinico e della appropriatezza prescrititva a livello provinciale, attraverso la sensibilizzazione, l’informazione e la formazione di MMG e specialisti sul corretto utilizzo dei farmaci psicoattivi Obiettivo 4: Facilitare gli accessi e la conoscenza dei percorsi assistenziali all’interno dei servizi dipartimentali Obiettivo 5: Riqualificare l'offerta residenziale e diversificare la rete delle strutture residenziali, individuando opportunità adeguate al trattamento di comorbilità psichiatrica Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità Specifiche Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini Obiettivi Generali Obiettivo 6: Perseguire l’individualizzazione dei bisogni e la personalizzazione dei percorsi di cura attraverso relazioni negoziali condivise e co-costruite, sviluppando il protagonismo degli utenti e dei familiari, supporto alla famiglia e di contrasto all’esclusione sociale Obiettivo 7: Sviluppare programmi di indagine scientifica e di ricerca in particolare su esordi ed età giovanile Obiettivo 8: Sviluppare innovazione e "creatività sociale" cogliendo tutte le opportunità indotte dalle nuove tecnologie, creare nuove connessioni e innovando metodologie e strumenti operativi Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità Specifiche Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini Obiettivi Generali Obiettivo 9: Elaborare un percorso integrato fra Medici della Medicina Generale e il DSMDP promuovere ed arricchire le competenze favorendo una collaborazione che conduca ad una gestione integrata dei disturbi d'ansia che possano rientrare nelle competenze della Medicina Generale consentire al MMG di avere gli strumenti per procedere ad un primo screening del paziente affinché si giunga ad un'appropriata attivazione dei percorsi specialistici sviluppare i progetti in atto ("SoLe", "Leggieri" al fine di facilitare l'accesso , il trattamento e le cure, attivando sperimentazioni specifiche e attività di consulenza presso le sedi di gruppo di medicina generale, il progetto "DCA") Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità Specifiche Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini Obiettivi Specifici Obiettivo 10: Definire percorsi di ricovero in caso di minori, con particolari problematiche neuropsichiatriche sia in situazioni di emergenza urgenza sia, nei casi di ospedalizzazione di competenza pediatrica Obiettivo 11: Individuare continuità nel percorso di cura e interventi integrati nella disabilità adulta per tutti gli aspetti "a confine" fra competenze neurologiche, psichiatriche, e fragilità dovute alla disabilità Obiettivo 12: Promozione di comportamenti corretti sui luoghi di lavoro Salute mentale, Dipendenze Patologiche e Fragilità Specifiche Coordinatore del gruppo: Franco Giubilini Obiettivi Specifici Obiettivo 13: Migliorare le relazioni sistematiche tra soggetti in Pronto Soccorso o in regime di ricovero e DSM, anche ai fini della presa in carico e/o della continuità assistenziale Obiettivo 14: Attivare percorsi assistenziali diversificati per tipologia di dipendenza e per intensità assistenziale Obiettivo 15: Sviluppare percorsi per le "dimissioni difficili" Obiettivo 16: Sviluppare e attivare interventi di supporto e di sostegno psicologico nelle situazioni di emergenza-urgenza e di ADI Programma Sangue Coordinatori del gruppo: Leonardo Marchesi e Massimo Franchini Obiettivi Interventi Obiettivo 1: Razionalizzazione della raccolta del sangue affidare la raccolta di sangue intero (attualmente gestita direttamente dall’Unità Operativa Complessa di Immunoematologia e Trasfusionale), alle associazioni dei donatori, attraverso il decentramento presso una sede esterna sviluppare le funzioni decentrate negli Ospedali della Rete Provinciale (Vaio e Borgo Val di Taro), con particolare riferimento alla gestione delle emoteche sviluppare, presso l'Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma, il progetto per la realizzazione di una struttura per la conservazione e la utilizzazione delle cellule staminali per uso terapeutico, quale riferimento per tutto il territorio provinciale Obiettivo 2: Miglioramento della qualità nella gestione del programma sangue Obiettivo 4: Conservazione e utilizzazione delle cellule staminali Programma Sangue Coordinatori del gruppo: Leonardo Marchesi e Massimo Franchini Obiettivi Interventi Obiettivo 5: Incentivazione delle donazioni attivazione di un programma finalizzato alla cultura del dono, in sinergia con le Associazioni AVIS e ADAS-FIDAS, sia per rispondere agli aumenti del fabbisogno, che per promuovere sani stili di vita Obiettivo 6: Valorizzazione del ruolo collegiale preposto al “governo di sistema” costruzione, visibilità e funzionalità di un comitato per il “buon uso del sangue” (degli emocomponenti, degli emoderivati e delle cellule staminali emopoietiche da sangue cordonale) Promozione Stili di Vita Sani e Rischio Infettivo Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli Obiettivi Interventi Obiettivo 1: Monitorare e promuovere corretti stili di vita sull’alimentazione Proseguire l’attività di sorveglianza nutrizionale con la finalità di monitorare l’obesità nella popolazione infantile Migliorare la qualità del servizio di ristorazione collettiva Continuare l’attività di educazione alimentare: ‘Crescere in armonia-Educare il benessere’ Estendere la sorveglianza igienico nutrizionale del pasto nelle strutture protette Promuovere l’attività motoria in collaborazione con gli Enti Locali Applicare il progetto regionale di sport terapia, in accordo con MMG e PLS, per la prescrizione di esercizio fisico nelle patologie croniche Proseguire l’attività di educazione alla salute nelle scuole ed in specifici contesti (educatori, animatori di gruppi giovanili ecc.) Promozione Stili di Vita Sani e Rischio Infettivo Coordinatore del gruppo: Marella Zatelli Obiettivi Interventi Obiettivo 2: Promuovere formazione, informazione e monitoraggio sul rischio infettivo Mantenere la copertura delle vaccinazioni obbligatorie e raccomandate dell’infanzia Consolidare la sorveglianza interservizi (SISP/SVET) in relazione a arbovirosi e borreliosi Monitorare la leishmaniosi canina integrandola con il sistema della leishmaniosi umana Monitorare le infezioni assistenza sanitaria Aderire alla campagna nazionale ‘Genitori più: sette semplici azioni per prevenire i rischi per la salute dei bambini’ Implementare la copertura antinfluenzale negli anziani e nelle categorie a rischio correlate alla Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica, alimentare e ambientale Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini Aree tematiche Salute e sicurezza sul lavoro Sicurezza alimentare Sicurezza stradale Sicurezza degli ambienti di vita Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica, alimentare e ambientale Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini Salute e sicurezza sul lavoro Potenziare l’attività di vigilanza indicazioni Nazionali e Regionali a fini di prevenzione nel rispetto delle Promuovere la prevenzione nelle piccole e medie imprese ed in settori produttivi critici, d’intesa con le parti sociali Sviluppare processi integrati con le parti sociali e le Istituzioni volte ad assicurare equità di accesso alle prestazioni e di tutela nei confronti di fasce deboli di popolazione lavorativa Promuovere le tematiche della salute e sicurezza sul lavoro nell’Istituzione Scolastica ed Universitaria in quanto ambiti strategici per lo sviluppo di una nuova e consapevole cultura della prevenzione Concorrere alla promozione di stili di vita sani attraverso iniziative integrate sul binomio dipendenze e lavoro Monitorare le malattie ambientale professionali e sviluppare il tema della sicurezza Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica, alimentare e ambientale Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini Sicurezza Alimentare Programmazione dell'attività di formazione per il mantenimento della qualifica degli operatori già in possesso del titolo di auditor e completamento per tutti gli operatori della formazione sui temi specifici della sicurezza alimentare Applicazione,verifica e manutenzione delle procedure di controllo ufficiale validate dal servizio veterinario e igiene degli alimenti della Regione con la consultazione e collaborazione dei portatori d'interesse Supportare la crescita culturale dei produttori, collaborando per momenti di formazione e confronto Sviluppare il sistema delle supervisioni e degli audit interni, da parte della ADSPV e del SIAN come elemento di miglioramento delle attività di controllo ufficiale e azione concreta per l’uniformità delle valutazioni tra gli operatori del controllo ufficiale Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica, alimentare e ambientale Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini Sicurezza stradale Obiettivo 1: Alcol e guida: Progetto di prevenzione secondaria della guida in stato di ebbrezza, rivolto alle persone in età 18-25, che hanno sostenuto un “fermo” per guida in stato di ebbrezza, da svolgere in collaborazione con vari partner, tra cui la Prefettura di Parma Obiettivo 2: Accrescere la cultura della prevenzione degli incidenti stradali Obiettivo 3: Studio di fattibilità di un percorso di miglioramento della rete integrata emergenza urgenza Obiettivo 4: Realizzazione di un progetto specifico sulla percezione del rischio nelle scuole secondarie superiori Sicurezza sul lavoro, sulle strade, domestica, alimentare e ambientale Coordinatore del gruppo: Stefano Lucertini Sicurezza negli ambienti di vita Obiettivo 1: Dare piena attuazione agli interventi previsti dal progetto di prevenzione delle cadute nei bambini di età 0 – 3 anni e valutare la possibilità di estendere il progetto ad altri ambiti territoriali. Obiettivo 2: Promuovere il miglioramento dell’operatività dell’inserimento dei Pronto Soccorso dell’Azienda U.S.L. di Parma nel sistema di sorveglianza nazionale dell’Istituto Superiore di Sanità (SINIACA). Obiettivo 3: Strutturare forme di coordinamento ed integrazione tra tutti i Soggetti a vario titolo coinvolti nella realizzazione degli obiettivi Obiettivo 4: Valutare la fattibilità di effettuare a livello locale gli interventi previsti nel progetto di prevenzione delle cadute degli anziani a domicilio, definendo anche gli ambiti territoriali Area della accessibilità VALORI Per il paziente: garantire, in modo equo l’offerta dei servizi sociosanitari, con particolare attenzione alle persone deboli e fragili Per i professionisti: migliorare l’integrazione con l’obiettivo prioritario di semplificare l’accesso dei cittadini ai servizi, favorendo la presa in carico e la continuità assistenziale Per le aziende: ulteriore sviluppo e miglioramento dei percorsi assistenziali, ponendo realmente al centro del sistema il cittadino Ambiti di intervento La facilitazione dell’accesso e la continuità assistenziale: Sportello unico sanitario e sociale Reti specialistiche Emergenza-Urgenza La necessità di intercettare i bisogni non espressi anche per ragioni culturali o di fragilità sociale: Reti cliniche di area pediatrica Area delle priorità tematiche e della integrazione Valori: Per il paziente: garantire una rete ospedaliera che assicuri la continuità della presa in carico e l’opportuna intensità delle cure indirizzando i pazienti,a secondo dei bisogni,a nodi specialistici ospedalieri di secondo e terzo livello. Nel contempo consolidare e sviluppare ulteriormente la nuova organizzazione delle cure primarie,che vede nei NCP la sede non solo dell’accesso e della produzione di prestazioni sanitarie,ma anche il luogo dove creare nuovi modelli di integrazione sociosanitaria Area delle priorità tematiche e della integrazione Valori Per i professionisti : favorire lo sviluppo formativo e professionale all’interno dei servizi ospedalieri e territoriali,con il coinvolgimento dei medici di medicina generale,pediatri di libera scelta e medici di continuità assistenziale. Certezza di lavorare all’interno di reti cliniche e percorsi assistenziali inseriti nella programmazione sociosanitaria provinciale Area delle priorità tematiche e della integrazione Valori Per le Aziende: necessità di caratterizzare sempre di più le strutture ospedaliere verso la diagnosi e il trattamento delle acuzie,proseguendo nel rafforzamento dei percorsi intraospedalieri provinciali secondo il modello di intensità delle cure. E’ necessario inoltre consolidare e migliorare la continuità assistenziale ospedale-territorio, non solo per la presa in carico dei pazienti in postacuzie, ma anche per l’assistenza a pazienti affetti da patologie croniche che necessitano a domicilio di una forte integrazione di prestazioni sociali e sanitarie Area delle priorità tematiche e della integrazione Ambiti di intervento: Le reti cliniche territoriali delle cure primarie Rimodulazione della rete ospedaliera e nuovi modelli organizzativi Integrazione sociosanitaria Grazie per l’attenzione