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Errori nella diagnostica strumentale

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Errori nella diagnostica strumentale
Errori e limiti nella diagnostica strumentale
Cosenza 17/12/2011
1
Probabilità che un paziente sia vittima di un evento
avverso imputabile alle cure mediche prestate che causa un
prolungamento della degenza, un peggioramento della sua
salute o la morte (Linda T. Kohn, Institute of Medicine 1999)
dal 1970 da un’idea di A. Lincon 1863
2
Sensibilità e specificità sopra 80% indicano un test utile
La sensibilità di un test è la capacità di identificare i soggetti malati, positivi al test.
Se positivo al 100% tutti i malati sono positivi al test. Test di esclusione dei sani
Si calcola sui malati
La specificità di un test è la capacità di identificare i soggetti sani, negativi al test.
Se negativo al 100% tutti i sani sono negativi al test. Test di esclusione dei malati
Si calcola sui sani
Ad un test sensibile non sfuggono gli ammalati
Ad un test specifico non sfuggono i sani
Sono inversamente proporzionali
3
Cut-Off del test
a) Veri Positivi
d) Veri Negativi
(valore critico/soglia)
b)Falsi Positivi
c) Falsi Negativi
4
Il Cut-Off ideale
5
Cut-Off reale
6
Sensibilità Strumentale
 Sensibilità di uno strumento è il valore minimo della
grandezza da misurare che lo strumento ritiene
apprezzabile
 Errore di sensibilità dello strumento è il gap tra il
valore vero e quello misurato
 Il valore «vero» entità che non è possibile conoscere
 Una misura non è mai esatta
7
Precisione e accuratezza
Metrologia: scienza delle misurazioni fisiche(teoria degli errori)
Precisione : grado di convergenza dei dati al valore medio, SD (anche non vero !)
Accuratezza o esattezza: grado di convergenza del valore medio a quello vero
Accuratezza strumentale: non prevede errori sistemici
A) Preciso e Accurato
B) Preciso non accurato
C) Non preciso ma accurato
D) Non preciso non accurato
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Errori strumentali
 Errori sistemici: per difetti costruttivi (bilancia)
per taratura (orologio)
non corrette condizioni d’uso (calibro)
da definizioni teoriche approssimative
da pratiche perturbative (pendolo)
N.B.: la ripetizione nelle medesime condizioni sperimentali non
elimina l’errore; hanno sempre lo stesso segno; per individuare
l’errore: misure alternative con tecniche alternative!
 Errori casuali : per temperatura, pressione, vibrazioni, campi
elettrici o magnetici, polvere, sporco, operatore.
N.B.: danno valori in eccesso o in difetto, sono rappresentati
da curve gaussiane dello scarto quadratico medio o deviazione
standard che è un indice di precisione.
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Suono e luce e l’indagine strumentale
 Cristalli piezoelettrici dei Fratelli Curie (1880)
Una pressione meccanica su un cristallo di quarzo produce un
potenziale elettrico; una carica elettrica deforma il cristallo
con la produzione di una vibrazione (ultrasuoni).
 Interferometria con l’esperimento di MichelsonMorley (1887)
Permette di eseguire misurazioni delle lunghezze d’onda
usando specchi semiriflettenti e riflettenti rilevando le
differenti intensità di luce ed i tempi di percorrenza.
10
Errori in Pachimetria
Pachi = ± 540µ
1 µ = 10¯³ mm
 Pachimetria ad ultrasuoni : a contatto, riproducibile intra/inter 0peratore e tra
strumenti differenti, richiede poco training. Gold Standard. Sonde solide da 20 MHz.
Risoluzione 1 µ; Accuratezza ± 5 µ; Campo da 0.20mm a 1 mm
Errori: Perpendicolarità sonda, pressione sulla cornea.
 Pachimetria ottica :
N.B.: sterilizzazione-infezioni !!!
con microscopio endoteliale
con microscopio confocale (Confoscan Nidek )
con topografica Orbscan
con Scheimpflug (Pentacam, Sirius, Galilei II, RMS5Tomey)
con OCT da camera anteriore
con tonometri a soffio
con UBM(valori sovrapponili a sonde u.s . da 20 MHz)
Errori: Non danno lo stesso valore !
Nel kcono preferire Schempflug.
Orbscan sottostima lo spessore (0.92 correzione acustica)
Nelle cornee opache, nella chirurgia, per le interfacce…
Pachimetria ottica meno precisa della ultrasonica!
11
Errori in Pachimetria ottica
Nidek Confoscan
Oculus Pachycam
Oculus Pentacam
Ziemer Galilei
Errori in Biometria ad Ultrasuoni
L.A. ultrasuoni= apice cornea-MLI
L.A. biometria ottica = apice cornea-EPR
0.40mm differenza
(dal 1956)
0.5 mm disallineamento = 1.4 D
pressione corneale di 100 µ = 0.28 D
± 0.50 D IOL = ±0.36 D rifrattivo finale
 Sonda A(amplitude)Scan 8-10 MHz:
A) a contatto B) immersione
(metilcellulosa 1% a 10 cm)
Errori oculari: Cataratta densa
PDMS
Stafiloma
Vitreopatia Astreroide
Errori extraoculari: indentazione corneale (a contatto)
film lacrimale spesso (a contatto)
non fissazione del paziente
posizione errata del capo
errore operatore
13
Errori in Biometria Ottica(dal 1990)
IOL Master
500 Zeiss
US FDA: 2000 (±0.02 mm)
Lenstar LS 900 Haag Streit
(1 Scan- 9 Mesurement-30 sec)
Interferometria a coerenza parziale (PCI) con raggio laser a 780 nm,
generato da interferometro di Michelson, non contact. Calibrazione con
biometro ad immersione Grieshaber Biometric System 40-MHz, GBS
Pachymetry
Keratometry
White-to-Wite
± 0.02 mm
Pupillometry
Lens Thickness
Anterior Chamber Depth (ACD)
Axial Length (AL)
Eccentricity of the Visual Axis
Retinal Thickness
Risoluz.Ottica
± 0.10-0.12 mm
Errori: cataratte dense 16%
Risoluz. Ultrasonica
pazienti disabili
film lacrimale spesso
range limitato (IOLMaster 14-40 mm assile, Lenstar LS 14-32 mm assile)
leucomi corneali
www.augenklinik.uni-wuerzburg.de/eulib
14
Errori biometrici nel calcolo delle IOL
50% degli errori rifrattivi post. op. sono dovuti al calcolo della lunghezza assiale L.A.
In Inghilterra l’errore biometrico porta nel 62% al pagamento dei danni !
Per L.A. ≥ 25 mm Biometria ad
Ultrasuoni è meno precisa della
Biometria Ottica
Per cataratte dense (+4)
Ultrasuono
15
Formule biometriche
Target valori rifrattivi: 50% con ± 0.50 D, 90% con ± 1 D, 99% con ±2D
 Hoffer Q: ipermetropi L.A. ≤ 22 mm
45 D
13 D
 Holladay I: L.A. ≥ 22 ≤ 26 mm
22%
Cristallino
 SRK T : miopi L.A. ≥ 26 mm
Cornea
78%
Per occhi estremi: indifendibili legalmente
le formule SRK I e SRK II !!!
Potere rifrattivo oculare 100%
K.J.Hoffer: I will continue to use the Hoffer Q formula for
average and short eyes (<24.5mm), the Holladay I for
average and medium long eyes (22.0 to 26.0 mm) and the
SRK T for very long eyes
16
Errori nell’ectasia corneale
Report di J. T. Holladay
 a) mappa sagittale (potere assiale della superficie anteriore cornea)
 b) mappa pachimetrica
 c) mappa altimetrica anteriore (a sfera di riferimento)
 e) mappa altimetrica posteriore (a sfera di riferimento)
 d) mappa tangenziale (curvatura reale corneale anteriore)
 f) mappa pachimetrica relativa (a cornea normale)
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Ectasia vera Red on Red
18
Pseudoectasia Red on Blue
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Importanza dell’esame strumentale
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Limite dell’esame strumentale
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Valenza dell’esame strumentale
Dati: bimbo di 28 mesi
miopia - 13 sf. con -2 cil. in oo
familiarità positiva per miopia elevata
prima visita oculistica
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Errore casuale strumentale
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« When you can measure what you speaking
about and express it in numbers you know
something about it; but when you cannot
express it in numbers, your knowledge is of a
meagre and unsatisfactory kind»
«Possiamo conoscere qualcosa dell’oggetto di
cui stiamo parlando solo se possiamo eseguirvi
misurazioni, per descriverlo mediante numeri;
altrimenti la nostra conoscenza è scarsa e
insoddisfacente»
Lord William Thomson Kelvin
(1824/1907)
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www.amedeolucente.it
Grazie per l’attenzione
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