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La comunicazione istituzionale
L’ufficio stampa ai tempi dei “non-proprio-media”/3 Storia, legge e prospettive della comunicazione pubblica in Italia Margherita Rinaldi Margherita Rinaldi • • • • • Giornalista professionista Master in comunicazione pubblica Funzionario esperto in comunicazione Regione Marche Fino al 2010 all’Ufficio stampa del Comune di Ancona Dal 1995 responsabile di uffici stampa di enti, istituzioni pubbliche e private Terza parte GLI INTERLOCUTORI CON CHI PARLIAMO ADESSO? Mario Tedeschini Lalli Twitter: @tedeschini Vicedirettore, direzione Innovazione e Sviluppo, Gruppo Editoriale L’Espresso. Fino all’ottobre 2008 caporedattore Multimedia, Kataweb, Gruppo Espresso. Da oltre 35 anni in tv, agenzie di stampa, quotidiani e sul web. Docente di Giornalismo digitale, Istituto per la Formazione al Giornalismo a Urbino e di Storia del Giornalismo e delle Comunicazioni di massa all’Università Roma Tre Membro del Comitato Internazionale della Online News Association Continua a leggere su: http://mariotedeschini.blog.kataweb.it I giornalisti/1 • “Per attività giornalistica deve intendersi la prestazione di lavoro intellettuale volta alla raccolta, al commento e alla elaborazione di notizie destinate a formare oggetto di comunicazione interpersonale attraverso gli organi di informazione. Il giornalista si pone pertanto come mediatore intellettuale tra il fatto e la diffusione della conoscenza di esso...... differenziandosi la professione giornalistica da altre professioni intellettuali proprio in ragione di una tempestività di informazione diretta a sollecitare i cittadini a prendere conoscenza e coscienza di tematiche meritevoli, per la loro novità, della dovuta attenzione e considerazione (Cass. Civ., sez. lav., 20 febbraio 1995, n. 1827). Tedeschini/1 L’universo disintermediato • Possiamo ancora dire che Il giornalista si pone … come mediatore intellettuale tra il fatto e la diffusione della conoscenza di esso... ? • Forse sì, ma non è più il solo e – specialmente – non è più materialmente necessario: l’universo digitale è un universo disintermediato • E’ la “prima legge” dell’universo digitale. Tedeschini/2 Le nuove leggi – Universo disintermediato, dove non valgono le rendite di posizione • Conseguenza: universo che mette in crisi concetti di autorità e di autorevolezza come cose date – Spazio e tempo cambiano: l’ubiquitario “qui” e il perenne “presente” – Google e social network nuovi paradigmi della conoscenza – Universo fatto di grigi, non di bianchi e di neri; universo dai confini incerti. Quindi un universo di ibridi, dove i ruoli si scambiano, si confondono, si sovrappongono – Universo del del “good enough”, del “quanto basta” – Universo della condivisione e della comunicazione pluridirezionale – Universo della frammentazione dei contenuti e dei pubblici – Universo dei contenuti “liquidi”, continuamente ricomposti Tedeschini/3 Le ere della comunicazione • Per quasi quattro secoli è un’era di “monomedialità”: un unico strumento (testo a stampa) a disposizone • Per un secolo e mezzo è un’era di “polimedialità”: diversi strumenti (immagini, audio, ecc.) utilizzati da diversi soggetti, per diverse narrazioni • Negli ultimi 15 anni è l’era della “multimedialità”: – diversi strumenti utilizzati dallo stesso soggetto in una narrazione integrata: ogni strumento fa avanzare la sua parte di narrazione – web come “metamezzo”: luogo dove tutti i mezzi si incontrano, si ibridano e si trasformano Tedeschini/4 definizioni da: N. Paul e C. Fiebich The Elements of Digital Storytelling, 2003-05 Nuovi paradigmi conoscitivi Motori di ricerca e reti sociali diventano i nuovi paradigmi conoscitivi “…fino a pochi anni fa il 50% del traffico andava alle home page dei giornali online mentre l'altro 50% andava direttamente agli articoli, oggi il 75% del traffico va direttamente alle pagine interne che contengono le singole storie giornalistiche. Questo riduce il valore del contenitore e mette in crisi il modello fondamentale del giornale.” Luca De Biase, 14.4.2012 Tedeschini/5 Luca De Biase • • • • • • • • Twitter: @lucadebiase Editor di innovazione al Sole 24 Ore e Nova24 Editor della Vita Nòva, per tablet Docente al master di comunicazione della scienza Università di Padova Membro del comitato scientifico dei master di comunicazione della scienza alla Sissa di Trieste e Big data analytics della Luiss di Roma Contributor di Edge.org, Annual Question Co-fondatore dell’associazione ItaliaStartup Membro della Commissione sulle garanzie, i diritti e i doveri per l’uso di internet, alla Camera dei Deputati, 2014 Membro del comitato scientifico per l’Agenda Digitale in Emilia Romagna, 2014 Continua a leggere su http://blog.debiase.com Stijn Debrouwere http://debrouwere.org Twitter: @stdbrouw Hi there! I’m Stijn Debrouwere. I just finished a stint at the Tow Center for Digital Journalism, working on analytics tools for non-profits. Before that, in 2013, I was a Knight-Mozilla OpenNews fellow at The Guardian in London. I blog about computer code and the future of journalism. I’m @stdbrouw on Twitter and you can reach me at stijn. There are two essays people know me by: Fungible (about disruptive innovation in the news industry) and Information Architecture for News Websites. I’ve also written about Wikipedia and why everyone should code. I want to make news easier to understand and follow and news sites not quite so awful as they are. I think about CMSes and metadata a lot, what computers can do and what they can’t. I maintain a bunch of open-source prototyping tools and sundries on GitHub. You can see what I’m bookmarking and reading on Delicious. If you’re wondering how to pronounce my name, it’s probably because you can’t. That’s okay. “stain duhbrow-were-uh” is pretty close, but don’t forget your French r! Give me a shout if you’re ever in Ghent, Belgium and let’s meet up. Le risposte si moltiplicano/1 il 95 per cento di ciò che costituiva un “giornale” e la sua value proposition, la sua offerta di valore al lettore, viene lentamente ma costantemente eroso da servizi che non pretendono neppure di assomigliare al giornalismo, ma che - di fatto - rispondono a molte esigenze informative e civiche che un tempo erano soddisfatte solo da un giornale. Debrouwere-Tedeschini/1 Le risposte si moltiplicano/2 Ovunque siti web e organizzazioni stanno assumendo il ruolo dei giornali indirizzando il gusto, operando come controllori delle istituzioni e ospitando dibattiti. Questi nuovi attori sovvertitori non sostituiscono il giornalismo d’inchiesta, ma sostituiscono il restante 95 per cento di ciò che rendeva importanti le testate giornalistiche. Debrouwere-Tedeschini/2 In concorrenza con il mondo intero “La vostra capacità di essere concorrenziali non si fonda sul fatto che avete informazioni uniche. Siete in concorrenza con il mondo intero sulla base del valore che i consumatori traggono dal vostro prodotto”. (Steve Yelvington, 2009) Debrouwere-Tedeschini/3 Steve Yelvington Twitter: @yelvington A longtime newspaper journalist, Steve Yelvington founded Star Tribune Online (later rebranded startribune.com) in Minneapolis in 1994 and built it into one of the top-ranked newspaper sites in the world. As executive editor and network content director for Cox Interactive Media, he supervised a nationwide network of city sites. At Morris Communications, he led site design and development operations that yielded more Digital Edge and EPpy awards than those of any other newspaper company. Continua a leggere: http://www.yelvington.com/. Il “quasi-giornalismo” e i “forse-media” Noi non siamo riusciti a trovare il modo di far pagare le informazioni e i media online, ma loro sì. Noi piangiamo, ma dall’altra parte del fiume loro festeggiano con la loro “nonproprio-cronaca”, il loro “quasi-giornalismo” e i loro “forse-media”. Tedeschini-Debrouwere/4 La gente non dà al giornalismo il valore che gli danno i giornalisti La gente trova ancora valore nel giornalismo. Le imprese “tipo-quasi-ma-non-proprio-media” stanno lentamente erodendo una parte della value proposition dei mezzi d’informazione tradizionali. Ci sono parti che ancora amiamo. Il semplice piacere di leggere. L’importanza del giornalismo d’inchiesta in una democrazia. Il modo facile con il quale ci tiene informati di molte, molte questioni diverse (a volte almeno). E’ soltanto che la gente non dà al giornalismo il valore che gli danno i giornalisti. Tedeschini-Debrouwere/5 In cerca di qualità La ragione principale per cui il giornalismo è nei guai è che la gente non trova un gran valore nei nostri articoli, nei nostri documentari e nei nostri telegiornali. Tedeschini-Debrouwere/6 Il capitale simbolico non basta Le cose non resteranno uguali per sempre e un settore economico non può sopravvivere solo sul proprio capitale simbolico come i grandi discorsi sulla democrazia e il Quarto potere. Se robe che non sono giornalismo intrattengono, informano e facilitano l’azione meglio delle robe che lo sono, non scommetterei sulla prosperità del giornalismo. Tedeschini-Debrouwere/7 Stiamo forse cercando di fare meglio una cosa che non interessa più? Forse dovremmo prendere le tradizioni migliori del giornalismo e fare con esse qualcosa di completamente nuovo. Ciò che stiamo facendo adesso non funziona. Tedeschini-Debrouwere/8 Se questo è il panorama dell’informazione… La Legge 150 ci vede lungo? • Diventa fondamentale parlare direttamente al cittadino • Senza dimenticare il digital divide • Con la testa sempre sveglia • Per calibrare l’offerta in base alla domanda I social non sono un club Twitter, Facebook, ma anche le altre molteplici espressioni del web “sociale” non sono un “club”, sono parte integrante del nostro universo di relazioni e di linguaggi. In questo senso chiamarli “media” è riduttivo e fuorviante. Se, come credo, l’universo digitale è il luogo dove il senso e il significato si costruiscono, il giornalista non può escluderlo dalla sua vita - non più di quanto possa decidere di escludere i rapporti e le interazioni “analogiche” con ambienti e persone della propria vita personale e professionale. Il mondo è digitale, anche quella parte di mondo che ci sembra rimasta invariata, e il giornalista non può che essere digitale, anche se ha la ventura di produrre e diffondere il proprio giornalismo con mezzi pre-digitali. Tedeschini/1 #socialPa Il rapporto #TwitterPa2012 La PA coinvolge il cittadino con i social network Un Comune capoluogo su due è sui social 12 Regioni hanno un account social attivo (11 su Facebook e 12 su Twitter) di Laura Vergani, Osservatorio eGovernment Politecnico di Milano Un cittadino su due (48,1% degli italiani) discute e si informa dei servizi della Pubblica Amministrazione tramite social network: quasi esclusivamente su Twitter (62%) e Facebook (37%). Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano • Analizza l’uso dei social network, in particolare di Facebook e Twitter, da parte delle Regioni e dei Comuni capoluogo di provincia. • L’indagine, durata tre mesi, ha avuto come obiettivo quello di rilevare dove si parla dei servizi della PA sul Web e come se ne parla, indagando quindi il sentiment dei cittadini verso la Pubblica Amministrazione. Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano • Non esiste ancora una normativa che regoli la presenza della PA sui social network, sembra essere sempre più alto il numero di Amministrazioni che si sta muovendo in questo senso. • Questo nuovo strumento, infatti, è percepito come una grande opportunità per la PA alla ricerca di nuove modalità di interazione e partecipazione dell’utenza, grazie anche ai loro costi limitati e alla loro possibilità intrinseca di misurare i risultati delle iniziative. Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano LA REGIONE LOMBARDIA • A partire dal 2010 ha deciso di sperimentare la presenza su Facebook, Twitter e Youtube • Uso del live tweeting = coinvolgimento Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano REGIONE LOMBARDIA • La funzione Comunicazione si occupa di gestire e monitorare l’interazione, rispondendo direttamente alle domande, grazie al patrimonio informativo disponibile in banca dati e sul portale • Quando la richiesta riguarda casi specifici che necessitano di verifiche particolari, la Comunicazione può contare sul supporto delle direzioni generali di volta in volta coinvolte Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano REGIONE LOMBARDIA • Su tutti i canali che la Regione gestisce vengono comunicati contenuti a carattere informativo e di servizio: opportunità offerte a cittadini e imprese, bandi, fondi disponibili, eventi e notizie istituzionali Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI FIRENZE • particolare attenzione all’integrazione fra i diversi canali Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI FIRENZE • tre sportelli tradizionali dell’URP • sito internet ufficiale con portali tematici e • integrato con i social media (sull’home page è inserito un widget per visualizzare in tempo reale i tweet postati dagli utenti) Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI FIRENZE • i due profili ufficiali aperti su Facebook e Twitter sono veri e propri “sportelli virtuali” – diffusori di informazioni – gestione delle emergenze – gestione delle problematiche relative a traffico e mobilità Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI MONZA • Ha sviluppato apposite piattaforme social Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI MONZA • User Voice: forum evoluto che consente agli utenti, sulla base di una tematica presentata dall’amministratore del sistema, di conoscere, commentare, inserire delle proposte e votare quelle di altri partecipanti Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI MONZA • URP Virtuale: risposte rapide e veloci alle domande e segnalazioni inoltrate attraverso i canali social, modificando il linguaggio e lo stile comunicativo in base al canale utilizzato Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI MONZA • Gestione emergenze: allerta esondazione o emergenza-neve. • Il Comune ha fornito aggiornamenti e supporto ai cittadini in tempo reale direttamente attraverso la pagina FB Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano COMUNE DI MONZA • stimolare l'engagement: i social network sono utilizzati anche per scopi ludici, proponendo contenuti di forte coinvolgimento per l’utenza Ricerca dell’Osservatorio eGovernment - Politecnico di Milano Dall’indagine emerge come gli Enti in grado di coinvolgere maggiormente il proprio seguito siano quelli capaci di sfruttare le opportunità degli strumenti social in termini di multimedialità dei contenuti e di arricchire le proprie comunicazioni con tematiche che vanno oltre la mera informazione sui servizi Una notizia di media criticità sui social network in 4/5 ore raggiunge contatti equivalenti ai lettori di un giorno di Repubblica Renato Vichi (Unicredit) al Forum della Comunicazione 2014 Renato Vichi Twitter @renvichi Relazioni esterne e rapporti con la stampa di UniCredit Group (head of media relations Italy and senior vice president) Dal 1990 svolge attività di formazione professionale presso i maggiori centri universitari e privati. Dopo aver conseguito Laurea a Roma alla Scuola Superiore Interpreti e Traduttori Laurea allo IULM di Milano con una specializzazione in Relazioni Internazionali. Si è specializzato sempre a Roma in Scienze della Comunicazione con un Master in Confindustria del Centro Studi Comunicazione. 1985: Hill & Knowlton di New York. 1986: communication manager Clark Nexxen (media relations, eventi, advertising). Dopo un periodo alla NATO (1987 - 1989), nel 1989 entra all'ANSA, dove, nel 1994 crea l'Area Comunicazione e Immagine, di cui è stato responsabile fino a marzo del 2001. Nel 2004, dopo un periodo alla Rowland Italia, entra in UniCredit. Con i social network l’individuo assume un ruolo centrale ci mette la faccia Quindi chi entra entra alla pari Che detto in termini tecnici è… La customer care dei social consente un rapporto 1/1 Che detto in termini tecnici è… Si passa dal marketing (stake holder) all’apertura duale Forum Comunicazione/1 ENGAGEMENT • La svolta del comunicatore social è la produzione di contenuti basato sull’interazione con l’utente: – Linguaggio semplificato – Linguaggio calibrato – Coinvolgimento narrativo (storytelling) Forum Comunicazione/2 Perché il social media diventa uno dei luoghi privilegiati per la formazione delle opinioni Forum Comunicazione/3 Quindi… La PA sui social ha bisogno di una identità Identità REPUTAZIONE ECCELLENZA Forum/4 REPUTAZIONE • Gestire digitalmente la reputazione non è più una scelta • Per essere credibile il Paese deve alzare il profilo della reputazione, attraverso la valorizzazione delle eccellenze, che creano identità Forum/5 Quindi… IL BRAND NON VA PIU’ DIFESO MA (RI)COSTRUITO E prima di chiudere… Appuntamenti da non perdere FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO Perugia 15/19 aprile 2015 www.festivaldelgiornalismo.com Appuntamenti da non perdere Forum della comunicazione 2015 www.comunicazioneitaliana.it Appuntamenti da non perdere Google a Roma per l’evento annuale dedicato alla Pubblica Amministrazione. 13 Ottobre 2014 • strumenti tecnologici innovativi, semplici, economici a servizio della PA presentazione delle nuove offerte, come Google Drive for Work, che estende all’infinito, senza più limitazioni di spazio, le potenzialità di Google Apps • esperienze concrete raccontate direttamente dai clienti della PA che hanno già adottato le tecnologie Google L’evento prevede una prima sessione congiunta con alcuni spunti introduttivi e a seguire sessioni dedicate alle esigenze dei differenti ruoli professionali. http://www.injenia.it/google-roma-per-parlare-innovazione-pa-sanita/ Appuntamenti da non perdere Tutti gli eventi di www.cittadiniditwitter.it - @CittadinidiTwtt Per esempio… GRAZIE! [email protected] www.segmentiblog.wordpress.com