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Diapositiva 1 - Cri Tolentino

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Diapositiva 1 - Cri Tolentino
Croce Rossa:
un’idea lunga 150 anni…
Istr. DIU Belogi Raffaele
OBIETTIVI DELLA LEZIONE
• LA STORIA DELLA CROCE
ROSSA
• I 7 PRINCIPI
• L’EMBLEMA
• LA CRI
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA NOSTRA
STORIA
Istr. DIU Belogi Raffaele
Istr. DIU Belogi Raffaele
Un precursore
Ferdinando Palasciano
• Ufficiale medico dell’esercito Borbonico
• nel 1848, durante l’insurrezione di Messina,
disobbedendo agli ordini, prestò cure mediche agli
insorti feriti
“… bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti,
nella dichiarazione di guerra, riconoscessero
reciprocamente il principio di neutralità dei
combattenti feriti…”
Istr. DIU Belogi Raffaele
Il Fondatore della Croce Rossa
Henry Dunant
(8 Maggio 1828-1910)
Commerciante Ginevrino
Insignito nel 1901 del Premio
Nobel per la pace
Istr. DIU Belogi Raffaele
La battaglia di Solferino
24 giugno 1859
40.000 vittime tra morti e feriti
Istr. DIU Belogi Raffaele
Un libro per non dimenticare
Un ricordo di Solferino
• Dunant descrive
“l’indescrivibile” scena
delle sofferenze dei feriti,
moribondi e straziati.
• Ricorda il coraggio e l’abnegazione della popolazione di Solferino e
Castiglione, alle quali si unì nell’opera di soccorso.
Istr. DIU Belogi Raffaele
Il “Comitato dei Cinque”
Dunant, nel 1862 aderisce alla
“Società Ginevrina di Utilità Pubblica”
e con:
• Gustave Moynier (giurista)
• Guillaume Dufour (generale)
• Louis Appia
(medico)
• Thèodor Maunoir (medico)
fonda il
“Comitato Ginevrino di Soccorso dei Militari Feriti”
Istr. DIU Belogi Raffaele
La Prima Conferenza Internazionale
26/29 ottobre 1863
Grazie al lavoro del
“Comitato dei Cinque”
si tiene a Ginevra la prima
Conferenza Internazionale.
Diciotto rappresentanti
di quattordici paesi firmano la
“PRIMA CARTA FONDAMENTALE”
In dieci “risoluzioni” vengono definite le funzioni e i mezzi
dei “Comitati di Soccorso”.
Questo costituisce l’atto di nascita del Movimento
Istr. DIU Belogi Raffaele
I 7 PRINCIPI
DELLA CROCE ROSSA
Istr. DIU Belogi Raffaele
UMANITA’
Opera per prevenire e alleviare in ogni
circostanza le sofferenze degli uomini,
proteggere la vita e rispettare la persona
umana.
IMPARZIALITA’
Non fa alcuna distinzione di nazionalità,
razza, religione, condizione sociale e
appartenenza politica.
NEUTRALITA’
Si astiene dal prendere parte alle ostilità e
alle controversie d’ordine politico, religioso
e ideologico.
INDIPENDENZA
Il Movimento è indipendente.
Le Società Nazionali di Croce Rossa svolgono le
loro attività umanitarie come ausiliare dei Poteri
pubblici e sono sottoposte alle leggi in vigore dei
rispettivi Paesi.
Tuttavia esse devono conservare un’autonomia che
permetta loro di operare sempre secondo i principi
del movimento.
VOLONTARIATO
La Croce Rossa è un movimento
volontario e disinteressato.
Istr. DIU Belogi Raffaele
UNITA’
In un Paese non può esserci che un’unica
società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.
UNIVERSALITA’
La Croce Rossa è un’istituzione universale
in seno alla quale tutte le Società hanno
uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente.
L’emblema
Istr. DIU Belogi Raffaele
L’uso dell’emblema
USO PROTETTIVO
USO DISTINTIVO
In tempo di conflitto è la manifestazione
visibile della protezione conferita dalle
Convenzioni di Ginevra. Serve a segnalare ai
combattenti che persone, unità sanitarie e
mezzi di trasporto sono protetti dalle
Convenzioni di Ginevra e dai loro Protocolli
Aggiuntivi.
Dimensioni Grandi e forma pura:
niente deve essere aggiunto
né alla croce, alla mezzaluna o cristallo,
né allo sfondo bianco.
Soprattutto in tempo di pace, è destinato a
indicare che una persona od un oggetto è
collegato al Movimento Internazionale della
Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, ovvero a
Società Nazionali, alla Federazione
Internazionale delle Società della Croce Rossa
e Mezzaluna Rossa o al Comitato
Internazionale della Croce Rossa.
Dimensioni ridotte con scritta
Istr. DIU Belogi Raffaele
Convenzione di Ginevra - 1864 - art. 7
“Una bandiera distintiva e uniforme sarà
adottata per gli ospedali, i posti di pronto
soccorso e le evacuazioni. In ogni
circostanza, dovrà essere accompagnata
dalla bandiera nazionale.
Anche un bracciale sarà ammesso per il
personale neutralizzato, ma il rilascio
dipenderà dall’autorità militare.
La bandiera e il bracciale recheranno
una croce rossa in campo bianco”
Istr. DIU Belogi Raffaele
l’adozione di un segno distintivo uniforme è apparsa
sin da principio come
una delle condizioni essenziali dell’inviolabilità
dei servizi sanitari delle forze armate,
delle ambulanze e degli infermieri volontari
MA
Istr. DIU Belogi Raffaele
conflitto russo-turco del 1876-1878
… poiché “nell’esercizio dei diritti derivanti dalla
Convenzione, la Turchia era stata, fino ad oggi,
paralizzata dalla natura stessa del segno distintivo
della Convenzione che urtava la
suscettibilità del soldato musulmano”.
16.11.1876: l’Impero ottomano, parte dal 1865 – senza riserve - alla
Convenzione di Ginevra, dichiara unilateralmente, che
pur rispettando il segno della croce rossa che protegge
le ambulanze nemiche intende adottare in futuro il segno della
mezzaluna rossa su fondo bianco per la protezione delle proprie
ambulanze.
Segno accettato a titolo provvisorio,
per la sola durata del conflitto
Istr. DIU Belogi Raffaele
Le Conferenza della Pace (L’Aja, 1899 e 1907)
e la Conferenza di revisione (Ginevra, 1906)
le delegazioni dell’Impero ottomano, della Persia e del Siam
chiedono il riconoscimento di emblemi particolari
per contraddistinguere le ambulanze e le navi ospedale
Mezzaluna rossa
Fiamma rossa
Leone e sole rossi
Istr. DIU Belogi Raffaele
I Convenzione di Ginevra - 1949 - art. 38
ripropone la formulazione usata nel 1929
“In omaggio alla Svizzera, il segno araldico della croce rossa
su fondo bianco, formato con l’inversione dei colori federali, è
mantenuto come emblema e segno distintivo dei servizi sanitari
degli eserciti.
Tuttavia, per i paesi che impiegano già come segno distintivo,
in luogo della croce rossa, la mezzaluna rossa od il leone e
sole rossi su fondo bianco, questi emblemi sono parimenti
ammessi nel caso della presente Convenzione”.
Istr. DIU Belogi Raffaele
Persia
4 settembre 1980
la Repubblica islamica dell’Iran dichiara la sua rinuncia al diritto
di utilizzare il leone e sole rossi e l’intenzione di usare in futuro
la mezzaluna rossa, riservandosi il diritto di tornare all’emblema
del leone e sole rossi nel caso dell’adozione di nuovi emblemi
Istr. DIU Belogi Raffaele
Israele
appone una riserva all’atto del deposito dello strumento di
ratifica:
«… pur rispettando l’inviolabilità degli emblemi e dei segni
distintivi della Convenzione, Israele si servirà della Stella di
Davide rossa come emblema e segno distintivo del servizio
sanitario delle sue forze armate»
Istr. DIU Belogi Raffaele
Il III Protocollo Aggiuntivo delle 4 C.G.
1949 (8.12.2005)
Il nuovo emblema
CRISTALLO ROSSO
Istr. DIU Belogi Raffaele
Istr. DIU Belogi Raffaele
preambolo
[…] il presente Protocollo non reca pregiudizio al diritto
riconosciuto alle Alte Parti contraenti di continuare a
impiegare gli emblemi che utilizzano conformemente agli
obblighi loro incombenti ai sensi delle Convenzioni di
Ginevra e, se del caso, dei loro Protocolli addizionali
[…] ai segni distintivi non è attribuito alcun significato
religioso, etnico, razziale, regionale o politico
Istr. DIU Belogi Raffaele
Art. 2
Co. 1: Il presente Protocollo riconosce un segno
distintivo addizionale oltre ai segni distintivi delle
Convenzioni di Ginevra e ai medesimi fini. I segni
distintivi hanno il medesimo statuto.
Co. 2: […] “emblema del III Protocollo”
Co. 3: Le condizioni d’impiego e di rispetto
dell’emblema del III Protocollo sono identiche a
quelle stabilite per i segni distintivi dalle CG e dai
PA del 1977
Istr. DIU Belogi Raffaele
Art. 3
Le Società nazionali […] che decideranno di
utilizzare l’emblema del III Protocollo potranno,
[…], scegliere di incorporare a titolo indicativo:
- segno distintivo riconosciuto dalle
Convenzioni di Ginevra
- oppure una combinazione di detti emblemi
- oppure un altro emblema che un’Alta Parte
Contraente ha effettivamente utilizzato e che è
stato oggetto di una comunicazione alle altre
Alte Parti Contraenti e al CICR […]
Una Società Nazionale che sceglie di incorporare all’interno
dell’emblema del III Protocollo un altro emblema, […], potrà, […],
utilizzare la denominazione di tale emblema ed esporre tale
emblema sul territorio nazionale.
Abuso dell’emblema
perfidia
imitazione
Uso dell’emblema in guerra
per proteggere combattenti armati
o equipaggiamento militare
Uso di segni che possono essere confusi
con l’emblema, per foggia e colore
Uso improprio
• Uso da parte di gruppi o persone non autorizzate
• Uso da parte di persone che normalmente ne hanno diritto
ma che lo esibiscono per fini non coerenti con i principi del Movimento
Istr. DIU Belogi Raffaele
L’abuso dell’emblema
Ogni Stato parte delle Convenzioni di Ginevra ha l’obbligo di adottare misure per prevenire e
reprimere, in ogni tempo, qualsiasi abuso dell’emblema In Italia: Legge del 1912 (dell’uso
illecito del nome e dell’emblema della Croce Rossa)
Grave Abuso (Perfidia)
trasporto di combattenti o materiali bellici protetti dall’emblema
Imitazione
Usurpazione
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA CROCE ROSSA
ITALIANA
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA CROCE ROSSA ITALIANA
15 giugno
1864
Nasce a Milano come:
“Comitato Milanese dell’Associazione Italiana
per il soccorso ai feriti e malati in guerra”
1872
Dopo la 1ª conferenza di Ginevra diventa
Comitato Nazionale sino all’unità d’Italia.
Sede Centrale a Roma
1884
Eretta in Corpo Morale con Regio Decreto
2005
Statuto (DPCM 97/05): Ente di Diritto Pubblico
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA CROCE ROSSA ITALIANA
I documenti fondanti
Convenzioni di Ginevra (7 Principi)
Legislazione Italiana
Statuto della C.R.I.
(legge dello Stato)
2005
Regolamento per
l’Organizzazione ed
il Funzionamento delle
Componenti Volontaristiche
della C.R.I.
2005
Regolamento
Elettorale
2005
Istr. DIU Belogi Raffaele
Regolamento Contabile
e Amministrativo
degli Enti Pubblici
2003
Regolamento
Amministrativo
LA CROCE ROSSA ITALIANA
Le Attività Istituzionali in tempo di pace
• Pronto Soccorso e Trasporto Infermi
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA CROCE ROSSA ITALIANA
Le Attività Istituzionali in tempo di pace
• Pronto Soccorso e Trasporto Infermi
• Protezione Civile
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA CROCE ROSSA ITALIANA
Le Attività Istituzionali in tempo di pace
• Pronto Soccorso e Trasporto Infermi
• Protezione Civile
• Assistenza Sociale
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA CROCE ROSSA ITALIANA
Le Attività Istituzionali in tempo di pace
•
•
•
•
Pronto Soccorso e Trasporto Infermi
Protezione Civile
Assistenza Sociale
Educazione Sanitaria
Istr. DIU Belogi Raffaele
LA CROCE ROSSA ITALIANA
Le Attività Istituzionali in tempo di pace
•
•
•
•
•
Pronto Soccorso e Trasporto Infermi
Protezione Civile
Assistenza Sociale
Educazione Sanitaria
Promozione fra i giovani della
cultura di Croce Rossa
Istr. DIU Belogi Raffaele
ORGANIZZAZIONE CROCE ROSSA ITALIANA
La Struttura Organizzativa
Comitato Centrale
(Roma)
Comitato Regionale
(Bologna)
Comitato Provinciale
(Parma)
Comitato Locale
(Medesano)
Comitato Regionale
Comitato Provinciale
Comitato Locale
Soci Attivi (Componenti)
LE
COMPONENTI VOLONTARISTICHE
DELLA C.R.I.
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
1. Il Corpo Militare
2. Le Infermiere Volontarie
3. I Volontari del Soccorso
4. Il Comitato Nazionale Femminile
5. I Pionieri
6. I Donatori di Sangue
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
Il Corpo Militare
• E’ costituito da personale, inquadrato militarmente, che veste la
divisa dell’Esercito Italiano.
• E’ nato con il compito di assicurare l’attività della C.R.I. in tempo di
guerra.
• Ha mantenuto la configurazione militare anche in tempo di pace
• Dipende dal Ministero della
Difesa, è organizzato dai centri
di mobilitazione territoriali
dell’Esercito Italiano
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
Le Infermiere Volontarie
• In possesso di Diploma di scuola media secondaria, seguono un
corso della durata di due anni.
• In Italia prestano la loro opera nei campi profughi, negli ospedali,
nelle zone disastrate in ambulatori di emergenza. Si occupano di
persone vittime di soprusi morali e fisici.
• Partecipano alle missioni di
pace del nostro esercito.
• Sono ausiliarie delle
Forze Armate.
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
Il Comitato Nazionale Femminile
• Composto unicamente da personale femminile, è di solito presente nei
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
Il Comitato Nazionale Femminile
• Composto unicamente da personale femminile, è di solito presente nei
Comitati Locali dei capoluoghi di provincia.
• Attività:
– Servizi socio-assistenziali, ospitalità, integrazione sociale e culturale
– Collaborazione all’organizzazione e rifornimento dei magazzini CRI
– Organizzazione delle distribuzione generi alimentari dell’Unione
Europea
– Promozione corsi per Fund Raising (Raccolta Fondi)
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
I Pionieri
• A differenza delle altre componenti possono iscriversi anche ragazze e
ragazzi minorenni (età da minino 8 a massimo 25 anni). La loro presenza
nelle scuole facilita l’opera di proselitismo e diffusione degli ideali di C.R.
tra i giovani
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
I Pionieri
• A differenza delle altre componenti possono iscriversi anche ragazze e
ragazzi minorenni (età da minino 8 a massimo 25 anni). La loro presenza
nelle scuole facilita l’opera di proselitismo e diffusione degli ideali di C.R.
tra i giovani
• Attività:
– Educazione dei giovani ai valori del Movimento della Croce Rossa
– Azione nel campo alla Salute, alla
Pace, al Servizio alla comunità e della
Cooperazione Internazionale.
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
I Donatori di sangue
• Poco conosciuta nell’Italia settentrionale, per la capillare presenza
di altre associazioni (AVIS, ADAS, ecc.), è maggiormente
rappresentata ed attiva nel centro-sud del nostro paese.
• Attività:
– Promuove la cultura della donazione del sangue, e della
sicurezza del donatore e del ricevente
– Donazione sangue, volontaria,
gratuita e periodica
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
I Volontari del Soccorso
• Ultima nata, nella sua veste moderna, tra le
componenti ma la più numerosa, attiva e
capillarmente diffusa:
– 1.155 gruppi con 75.000 Volontari in Italia
• Erede diretta della tradizione storica delle
prime squadre di soccorso, organizzate dal
dott. Castiglioni, Medico dello storico
Comitato Milanese (1866).
Istr. DIU Belogi Raffaele
LE COMPONENTI VOLONTARISTICHE
I Volontari del Soccorso
È “Titolare” delle seguenti Attività:
– Emergenza Sanitaria, Pronto Soccorso, Trasporto Infermi, anche in
Protezione Civile
(Promozione, Organizzazione, Svolgimento, Coordinamento)
– Organizzazione e Promozione Tecniche di Rianimazione CardioPolmonare per laici
– Simulazioni di tecniche di Intervento Sanitario
– Promozione Attività Soccorso Organizzato
Istr. DIU Belogi Raffaele
… per sintetizzare…
Istr. DIU Belogi Raffaele
Istr. DIU Belogi Raffaele
DOMANDE ….
….. DUBBI….
….PERPLESSITA’?
Istr. DIU Belogi Raffaele
Istr. DIU Belogi Raffaele
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE!!!
Istr. DIU Belogi Raffaele
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