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GRAMMATICA seconda parte
PROVINCIA DI BERGAMO Settore Politiche Sociali e Salute Colella Anna LE REGOLE seconda parte 2010 Indice • MORFOLOGIA: - l’articolo - l’aggettivo - il pronome pag. 4 pag. 10 pag. 54 2 Parte della grammatica che studia la forma delle parole delle parole e come cambiano le parole. 3 L’ARTICOLO L’articolo è una parte variabile del discorso. L’articolo sta sempre prima di un nome e può essere DETERMINATIVO e INDETERMINATIVO. ARTICOLO DETERMINATIVO L’articolo determinativo serve: - ad indicare il genere (maschile o femminile) e il numero (singolare e plurale) del nome che precede; Esempio: il cane il nipote lo scoiattolo il cantante la casa l’albero l’aula i cani la nipote gli scoiattoli la cantante le case gli alberi le aule - a specificare la cosa, l’animale o la persona in modo preciso, di cui si è già parlato prima; Gli articoli si distinguono in: SINGOLARE PLURALE MASCHILE IL LO (L’) I GLI 4 FEMMINILE LA (L’) LE QUANDO SI USA L’ARTICOLO DETERMINATIVO? • L’articolo il, al plurale i, si usa davanti ai nomi maschili che cominciano per consonante: Esempio: il cugino i cugini i dottori i quadri il dottore il quadro • L’articolo lo, al plurale gli, si usa davanti ai nomi maschili che cominciano per vocale ( a, e, i, o, u). Esempio: lo orso lo albero lo elmo che diventa l’orso che diventa l’albero che diventa l’elmo gli orsi gli alberi gli elmi e davanti ai nomi maschili che cominciano per: S + consonante gn (sc – sp – sg – sb…) Esempio: pn ps lo stadio lo scoiattolo lo spazzolino lo sgabello lo gnomo lo pneumatico lo psichiatra lo zaino lo yogurt lo xilofono z y x gli stadi gli scoiattoli gli spazzolini gli sgabelli gli gnomi gli pneumatici gli psichiatri gli zaini gli yogurt gli xilofoni • L’articolo la, al plurale le, si usa davanti ai nomi femminili. Esempio: la la la la mamma casa penna piante le le le le mamme case penne piante quando il nome incomincia per vocale l’articolo la diventa l’ la erba l’erba 5 ARTICOLO INDETERMINATIVO L’articolo indeterminativo indica una persona, un animale o una cosa in modo non preciso, generico, di cui si parla per la prima volta e il cui senso è vicino a quello dell’aggettivo indefinito “qualsiasi”. Esempio: - Un giorno mentre andavo a scuola …….. - Tutti i giorni leggo un giornalino a fumetti. SINGOLARE MASCHILE UN UNO FEMMINILE UNA UN’ QUANDO SI USA L’ARTICOLO INDETERMINATIVO? • L’articolo un si usa sempre davanti ai nomi maschili anche se cominciano per vocale. Esempio: un uomo un astuccio un pennello un sogno • L’articolo uno si usa davanti ai nomi maschili che cominciano per S + consonante gn (sc – sp – sg – sb…) Esempio: pn uno stadio uno scoiattolo uno spazzolino uno sgabello uno gnomo uno pneumatico uno psichiatra uno zaino uno yogurt uno xilofono 6 ps z y x • L’articolo una si usa davanti ai nomi femminili e un’ se la parola inizia per vocale. Esempio: una una una una scarpa bambola sedia palla un’isola un’altalena un’erba un’oliva L’articolo indeterminativo NON HA PLURALE e si usa l’articolo partitivo che ha lo stesso significato di “alcuni”, “un po’”. MASCHILE FEMMINILE SINGOLARE DEL DELLO (DELL’) DELLA (DELL’) PLURALE DEI DEGLI DELLE Esempio: un uomo una persona un tavolo degli uomini delle persone dei tavoli Non bisogna confondere l’articolo partitivo del dello, della, dei, degli con significa “alcuni” “ un po’ di” la preposizione articolata del (di+il), dello (di +lo), della (di+la), dei (di+i), degli (di+gli), delle (di+le) risponde alla domanda: DI CHI? DI CHE COSA? prima c’è sempre un verbo prima c’è sempre un nome Esempio: Angela ha mangiato delle caramelle. Angela ha mangiato le caramelle della nonna. 7 L’articolo NON SI USA: - Con i nomi di città e di piccole isole. Esempio: Milano, Bari, Torino, Creta, Lampedusa, Capri. - Con i nomi di parenti se sono preceduti da un aggettivo possessivo. Esempio: mio padre, tua zia, mia mamma, nostro cugino. - Con i nomi propri e i cognomi. Esempio: Lorenzo suona la batteria. (e non il Lorenzo) Ha telefonato Anna. (e non la Anna) L’articolo SI USA con: - i nomi riferiti a donne. Esempio: Ho pranzato con la Colella. Sono andata alla riunione con la Giuffrida. - i cognomi riferiti ad un’intera famiglia. Esempio: Oggi andrò al cinema con i Carminati. (con la famiglia Carminati) - i cognomi di persone importanti. Esempio: Il Manzoni è uno degli scrittori più importanti del Romanticismo. - i nomi di parentela sono composti o alterati. Esempio: il mio bisnonno; il mio fratellino - i nomi di parentela sono al plurale. Esempio: le mie sorelle; i miei zii 8 - i nomi di parentela sono preceduti da loro e proprio. Esempio: il proprio fratello; il loro cugino - i nomi di parentela sono preceduti da un aggettivo. Esempio: il mio bravissimo zio - i nomi di parentela sono precisati da un complemento. Esempio: la mia cugina di Milano - i nomi geografici. Esempio: La Toscana è una bella regione. Il Po è il fiume più lungo d’Italia. 9 L’AGGETTIVO L’AGGETTIVO è una parte variabile del discorso. L’aggettivo viene messo vicino ai nomi per descrivere meglio una persona, un animale, una cosa. L’aggettivo ha lo stesso genere (maschile/femminile) e lo stesso numero (singolare/plurale) del nome a cui si riferisce. La ragazza bella Le ragazze belle L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO L’aggettivo qualificativo esprime una QUALITÀ, una CARATTERISTICA PARTICOLARE del nome a cui si riferisce e risponde alla domanda: COME È? Gli aggettivi qualificativi riguardano: - caratteristiche fisiche: alto, magro, biondo, snello,… - carattere e comportamento: gentile, altruista, antipatico, vivace,… - forma: rotondo, quadrato, ovale, … - colore: verde, rosso, blu, viola,… - dimensione: grande, sottile, piccolo, enorme,… - tempo e luogo: estivo, serale, meridionale, alpino,… - sensazioni: ruvido, liscio, dolce, amaro,… - stati d’animo: triste, felice, preoccupato, nervoso,… Esempio: La casa nuova Il simpatico ragazzo La macchina veloce Un grande giardino La penna rossa Il bambino triste 10 grosso bella leggero possibile magro felice brutta forte pesante semplice impossibile prudente 11 arrabbiato debole complicato imprudente intelligente stupido curioso abile vergognoso severo timido 12 L’aggettivo può essere usato da solo, preceduto dall’articolo: Esempio: Il freddo non mi piace. prima c’è l’articolo quindi l’aggettivo diventa un nome Esempio: Parlate piano, ho mal di testa. l’aggettivo diventa un Esempio: avverbio quando si riferisce a un verbo o ad una intera frase Devi essere ottimista, non pensare che il futuro sia nero. avverbio 13 COME SI FORMA IL FEMMINILE E IL PLURALE? ¾ Gli aggettivi che finiscono in -o oppure in -one: bianco, caldo, alto, asciutto, brontolone,… singolare plurale maschile femminile maschile femminile alto alta alti alte brontolone brontolona brontoloni brontolone ¾ Gli aggettivi che finiscono in -e : grande, facile, verde, vivace, felice, gentile, intelligente… singolare plurale maschile femminile maschile femminile facile facile facili facili ¾ Gli aggettivi che finiscono in -a : egoista, ottimista, … singolare plurale maschile femminile maschile femminile ottimista ottimista ottimisti ottimiste ¾ Gli aggettivi invariabili (che non cambiano) : hanno una sola forma per il maschile/femminile e singolare/plurale - alcuni aggettivi che indicano i colori: blu, viola, rosa, beige - gli aggettivi che finiscono in -i : pari, dispari, impari - gli aggettivi formati da oppure -ante, -anti + nome anteguerra, antidroga preposizione + avverbio dappoco, perbene 14 NOMI CHE TERMI NANO IN SINGOLARE -ca anti-ca femminile -ga lar-ga -co -go maschile Eccezioni: PLURALE anti-che lar-ghe spor-co lar-go ami-co nemi-co gre-co spor-chi lar-ghi ami-ci nemi-ci gre-ci politi-co politi-ci -ìa -ìo femminile maschile p-ìa p-ìo p-ìe p-ìi -ia -io femminile maschile ser-ia ser-io ser-ie ser-i -cia -gia femminile femminile -cia -gia femminile femminile gri-gia gri-gie se prima di cia e gia c’è una vocale si mette la-i selvag-gia selvag-ge se prima di cia e gia c’è una consonante NON si mette la i 15 LA CONCORDANZA Le parole, per formare la frase, devono essere legate tra loro rispettando regole grammaticali. il Esempio: tuo matita sembra spuntata questa è una frase SBAGLIATA perché “il” e “tuo” sono maschili, mentre “matita” è femminile. Quindi, quando mettiamo insieme le parole per fare una frase dobbiamo concordare le desinenze delle parole. La tua matita sembra spuntata Questa è una frase! Come vedi, ci sono parole che cambiano forma, ma ci sono parole che, invece, non cambiano mai forma. Esempio: La tua matita non sembra spuntata al plurale Le tue matite non sembrano spuntate al plurale, tutte le parole della frase cambiano; l’unica parola che non cambia è NON. CONCORDANZA AGGETTIVO - NOME - Se i nomi hanno lo stesso genere (tutti maschili o tutti femminili), l’aggettivo concorda nel genere e prende il plurale: Lorenzo e Simone felici aspettano l’arrivo delle vacanze. La rosa e la margherita sono molto profumate. 16 - Se i nomi hanno generi diversi (maschile e femminile), l’aggettivo va al plurale maschile. Laura ha un maglione e una borsa nuovi. Giovanni e Gabriella sono molto gentili. - Alcune volte l’aggettivo può anche avere lo stesso genere del nome che gli è più vicino. Ho seminato tulipani e margherite bianche. Quando l’aggettivo si trova prima del nome descrive Esempio: Ieri ho parlato con una bella ragazza . La ragazza ha come qualità l’e ssere bella. l’attenzione va sul nome Quando l’aggettivo si trova dopo in nome identifica Esempio: Ieri ho parlato con una ragazza bella. La ragazza che è bella rispetto ad altre più brutte l’attenzione va sull’aggettiv o Alcune volte, l’aggettivo messo prima o dopo il nome fa cambiare significato: Esempio: un uomo povero un povero uomo = = un uomo che non ha soldi un uomo sfortunato 17 AGGETTIVI CHE RIGUARDANO LE CARATTERISTICHE FISICHE Una PERSONA può essere: alta slanciata alta e snella spilungona molto alta e molto magra di statura media normale bassa piccola minuta piccola e gracile (delicata) CORPO di corporatura regolare magra secca molto magra scarna molto magra, quasi scheletrica 18 esile snella sottile agile nei movimenti e slanciata grossa grassa tozza di corporatura larga e massiccia (pesante) robusta di corporatura vigorosa e resistente (forte) paffuta grassoccia VISO rotondo ovale lungo largo paffuto colorito espressione roseo allegro arrossato vi vace pallido gioioso olivastro meravigliato abbronzato sorridente paonazzo (rosso quasi viola) tranquillo livido (colore tra il b lu e il nero) calmo sereno magro triste incavato spaventato rugoso arrabbiato scarno pensoso minaccioso 19 CAPELLI colore aspetto castani arruffati biondi pettinati neri spettinati rossi sciolti brizzolati ricci bianchi crespi ondulati a spazzola NASO regolare piccolo all’insù schiacciato lungo corto aquilino grosso 20 BOCCA labbra sottili piccola carnose grande larga rotonda OCCHI colore azzurri grandi chiari verdi piccoli neri scuri castani a mandorla 21 CARATTERE e COMPORTAMENTO allegro triste simpatico antipatico calmo nervoso tranquillo ansioso sereno chi è senza prob lemi e pensieri preoccupato gentile chi è educato con gli altri maleducato chi non dimostra b uona educazione con gli altri chi ha leggera tristezza gioioso chi è pieno di gioia malinconico generoso chi è sempre pronto a donare e a perdonare avaro pessimista riservato entusiasta altruista chi considera la realtà e il futuro sempre in modo negativo chi è molto attaccato al denaro e alle cose e non vuole donarle ottimista chi non racconta la propria vita e i propri pensieri a tutti chi prova un sentimento di grande gioia invadente indifferente egoista chi vuole il b ene degli altri espansivo chi manifesta sentimenti ed affetto 22 chi vede la realtà e il futuro in modo positivo e favorevole chi entra con facilità in cose che non la riguardano freddo, senza interesse chi prova amore solo per sé e non per gli altri mite ribelle chi rifiuta di obb edire chi non si arrabb ia mai dolce modesto umile orgoglioso chi non fa vedere le proprie qualità e non mostra superiorità chi si crede superiore e migliore degli altri superbo presuntuoso chi pretende di sapere e di fare quello che non sa indeciso chi non sa decidere subito e ha sempre dubbi sensibile che prova con grande intensità sentimenti ed emozioni sicuro capriccioso vivace chi ha grande vitalità fisica sveglio 23 chi non ha dubbi, deciso Gli AGGETTIVI possono essere: AGGETTIVI PRIMITIVI non derivano da altre parole. sono formati da radice cort desinenza o lung o AGGETTIVI DERIVATI AGGETTIVI DERIVATI Derivano da un nome, da un verbo, da un altro aggettivo. Ad essi si aggiunge il suffisso o il prefisso. prefisso radice (prima della radice) desinenza s – in – dis che significa non che significa senza, manca di a aggettivo = contento s content 24 o scontento aggettivo = utile in util inutile e aggettivo = ordinato dis ordinat o disordinato aggettivo = sociale a social e asociale Esempio: Il tuo amico è proprio un asociale. (che non sta mai con gli altri) Altri prefissi sono: subinterextraneo postultra- che significa che significa che significa che significa che significa che significa subacqueo interstellare extracomunitario neolaureato postscuola ultraterreno sotto tra, fra fuori di nuovo dopo al di là 25 radice suffisso (dopo la radice) desinenza I suffissi più usati sono: nome = pericolo pericol os masch il o pericoloso nome = maschio e maschile Esempio: Cavallo è un nome maschile. nome = sole sol ar e solare Esempio: Lorenzo è un ragazzo con un carattere solare. (allegro, che sorride sempre) aggettivo = secondo second Esempio: ari secondario o Io frequento la scuola secondaria. (che viene dopo la primaria, dopo il primo) 26 nome = persona person Esempio: al personale e Non voglio raccontarti niente, è una questione personale. (che riguarda solo me, la mia persona) verbo = allungare allung Esempio: abil allungabile e Ieri ho comprato un tavolo allungabile. (che si allunga) nome = rosa ros Esempio: e o roseo Come sei bello oggi, hai un colorito roseo. (che ha guance rosa) nome = Milano milan Esempio: es e milanese Un abitante di Milano. nome = Roma rom Esempio: an o romano Un abitante di Roma. 27 nome = bugia bugi ard b ugiardo o Luigi è un ragazzo bugiardo. Esempio: (che dice bugie) nome = mani man Esempio: esc o manesco Non mi piacciono le persone manesche. (che danno le botte) nome = Terra terr Esempio: estr e terrestre La parte più esterna della Terra si chiama crosta terrestre . (della Terra) nome = pancia panc Esempio: iut o panciuto Mio padre è panciuto . (con la pancia) 28 AGGETTIVI ALTERATI Si formano, come i nomi, aggiungendo i suffissi che danno all’aggettivo valori diversi nella forma, aspetto o dimensione. valore suffisso aggettivo primitivo aggettivo alterato diminutivo -ino -etto -ello bello piccolo povero bellino piccoletto poverello accrescitivo -one ricco riccone vezzeggiativo -uccio -etto caro vecchio caruccio vecchietto dispregiativo -accio -astro -ognolo povero verde giallo poveraccio verdastro giallognolo AGGETTIVI COMPOSTI Si formano dall’unione di: - due aggettivi grigioverde toscoemiliano grigioverdi toscoemiliana toscoemiliani - un aggettivo e un nome verde-acqua rosso-fuoco possono essere scritti con o senza trattino di separazione. In medicina gli aggettivi composti più comuni sono: gastrointestinale = che riguarda lo stomaco e l’intestino cardiovascolare = che riguarda il cuore e i vasi sanguigni b roncopolmonare = che riguarda i bronchi e i polmoni 29 toscoemiliane I GRADI DELL’AGGETTIVO QUALIFICATIVO I GRADI ci indicano quanto una qualità è posseduta da una persona, da un animale o da una cosa. 1) con il GRADO POSITIVO indichiamo semplicemente una qualità senza dire altro. Esempio: il fiore è profumato Il grande albero Il gioco divertente 2) con il GRADO COMPARATIVO diamo una qualità confrontandola fra due o più cose, persone o animali. Il Comparativo può essere: - DI MAGGIORANZA : (con il comparativo di maggioranza, l’aggettivo è preceduto da più). Beatrice Iride Beatrice è più alta di Iride Tu sei più bravo di me 30 Ci sono, però, alcuni aggettivi che non vogliono “più” migliore maggiore superiore peggiore minore inferiore - DI UGUAGLIANZA : Iride Lorenzo Iride è alta come Lorenzo Iride è alta quanto Lorenzo Iride è alta tanto quanto Lorenzo Lorenzo è tanto bello quanto bravo - DI MINORANZA: (con il comparativo di minoranza, l’aggettivo è preceduto da meno). Giorgia Giorgia è alta meno della mamma 31 3) con il GRADO SUPERLATIVO indichiamo che una persona, un animale o una cosa possiede una qualità al massimo o al minimo. • SUPERLATIVO RELATIVO (confronto tra uno e tutti gli altri) - Superlativo relativo di maggioranza Beatrice Beatrice è la più alta del gruppo Lorenzo è il più veloce del gruppo. - Superlativo relativo di minoranza Giorgia Giorgia è la meno alta del gruppo 32 • SUPERLATIVO ASSOLUTO (senza possibilità di confronto) Beatrice è altissima molto alta assai alta alta alta Lorenzo è velocissimo. Il superlativo si forma aggiungendo • - issimo • Mettendo prima dell’aggettivo i prefissi: • Mettendo prima dell’aggettivo avverbi: bello stanco bellissimo stanchissimo - stra - ultra - iper - super - arci straricco ultraveloce ipertesto supercontento arcistufo - molto molto attento - assai assai capace - straordinariamente straordinariamente intelligente • forte forte, Raddoppiando l’aggettivo: 33 zitto zitto POSITIVO (è l’aggettivo comunemente usato) COMPARATIVO (confronto tra due cose o persone) studioso SUPERLATIVO relativo (confronto fra uno e tutti gli altri) il più studioso superlativo di maggioranza il meno studioso superlativo di minoranza SUPERLATIVO assoluto (senza possibilità di confronto) studiosissimo molto studioso assai studioso più studioso comparativo di maggioranza meno studioso comparativo di minoranza studioso come comparativo di uguaglianza COMPARATIVI E SUPERLATIVI PARTICOLARI POSITIVO COMPARATIVO DI MAGGIORANZA SUPERLATIVO relativo SUPERLATIVO assoluto buono cattivo grande piccolo alto basso (più buono) (più cattivo) (più grande) (più piccolo) (più alto) (più basso) (il più buono) il migliore (il più cattivo) il peggiore (il più piccolo) il minore (il più grande) il maggiore (buonissimo) ottimo (cattivissimo) pessimo (piccolissimo) minimo (grandissimo) massimo (altissimo) sommo (bassissimo) infimo migliore peggiore maggiore minore superiore inferiore Quindi non dire mai “più migliore” o “ più peggiore”. 34 L’AGGETTIVO POSSESSIV0 L’aggettivo possessivo indica a chi appartiene un oggetto. io tu egli /ella noi voi essi/esse io tu egli /ella noi voi essi/esse maschile singolare plurale MIO MIEI TUO TUOI SUO SUOI NOSTRO VOSTRO LORO NOSTRI VOSTRI LORO femminile singolare plurale MIA MIE TUA TUE SUA SUE NOSTRA VOSTRA LORO NOSTRE VOSTRE LORO Ogni aggettivo possessivo ha quattro forme: maschile, femminile, singolare, plurale. Fa eccezione loro che non cambia (il loro gatto, la loro gatta, i loro gatti, le loro gatte). 35 La MIA casa La TUA casa La SUA casa La NOSTRA casa La VOSTRA casa La LORO casa Esempio: 36 L’aggettivo possessivo si scrive generalmente prima del nome: Esempio: i miei pensieri i loro amici L’aggettivo possessivo si scrive dopo il nome: - nelle esclamazioni Esempio: Non fate tanto rumore, ragazzi miei! Amore mio, quanto ti amo! - nelle frasi di uso comune. Esempio: Non mi ascolti mai, fai sempre di testa tua. 37 le tue zie PROPRIO si scrive al posto di SUO/SUA SUOI/SUE LORO Esempio: Lorenzo ha ritrovato il proprio diario. ALTRUI indica una persona non definita, diversa dal soggetto. Esempio: A me interessa sempre sapere l’opinione altrui. L’AGGETTIVO POSSESSIVO CON I NOMI DI PARENTELA. Davanti all’aggettivo possessivo si scrive l’articolo: - i miei fratelli, i nostri zii la loro mamma, i loro zii la mia nonnina il suo babbo, la nostra mamma con i nomi di parenti al plurale quando il possessivo è loro quando il nome è alterato con mamma e babbo 38 L’AGGETTIVO DIMOSTRATIVO L’aggettivo dimostrativo serve ad individuare la posizione di qualcosa nello spazio o nel tempo. - QUESTO serve ad indicare ciò che è vicino alla persona che parla: Esempio: Questo gatto è di mia sorella. - QUELLO serve ad indicare ciò che è lontano dalla persona che parla e dalla persona che ascolta. Esempio: Quel gatto ha fame. - CODESTO serve ad indicare ciò che è vicino alla persona che ascolta, ma lontano da chi parla. Esempio: Codesto gatto ha un pelo morbidissimo. Viene usato solo in Toscana. 39 singolare maschile femminile QUESTO CODESTO QUELLO plurale QUESTI CODESTI QUEL QUEGLI QUELL’ QUESTA CODESTA QUELLA QUESTE CODESTE QUELLE QUELL’ QUELLO e il suo plurale QUEGLI QUEI si usano davanti alla parola che comincia per S + consonante gn (sc – sp – sg – sb…) pn ps z quello studente quello gnomo quello zaino quegli studenti quegli gnomi quegli zaini QUEL e il suo plurale QUEI quel bambino quel carro quei soldati quei bambini quei carri QUESTO, CODESTO, QUELLO si apostrofano davanti alla parola che comincia per vocale. quest’amica QUESTE, CODESTE, QUELLE QUESTI, CODESTI queste erbe questi alberi x si usano davanti alla parola che comincia per consonante. quel soldato quest’uomo y quell’albero non si apostrofano mai quelle arance codeste amiche 40 quell’ape Sono aggettivi dimostrativi anche: STESSA STESSO STESSI (indicano uguaglianza tra persone, animali o cose) MEDESIMO • MEDESIMA MEDESIMI Se sono usati prima del nome indicano uguaglianza Esempio: Ho lo stesso nome di mio nonno. Parliamo della stessa cosa. Abbiamo gli stessi amici. Domani prenderemo il medesimo treno. Esce di casa sempre alla medesima ora. • Se sono usati dopo del nome Esempio: lo rafforzano Il poliziotto stesso lo ha accompagnato in questura. stesso = proprio lui TALE TALI è un aggettivo dimostrativo quando si riferisce a cosa o persona. Esempio: Me ne vado, addio! Pronunciate tali parole uscì. 41 L’AGGETTIVO INDEFINITO L’aggettivo indefinito determina la quantità, senza precisarla interamente. • Non cambia. È usato solo con il nome al singolare. singolare plurale maschile femminile maschile femminile ogni ogni qualche qualche qualsiasi qualsiasi qualunque qualunque qualsivoglia qualsivoglia Esempio: Ogni sera mi lavo i denti. A cena verrà qualche amico. Ci possiamo vedere in qualsiasi momento. Qualunque cosa io faccia è sempre sbagliata. • Cambia solo nel numero. significa “una certa persona” Esempio: singolare maschile femminile tale tale plurale maschile femminile tali tali Ho conosciuto un tale che mi ha offerto un caffè. Ieri mi ha telefonato un tale che voleva vendermi dei libri. • Cambia solo il genere ed è usato solo al singolare. singolare maschile femminile nessuno -a ciascuno -a ognuno -a plurale maschile femminile Esempio: Nessuno ha fatto il compito. Ciascuno di voi dovrà portare cinque euro. Ognuno di noi ha fatto una torta. 42 • Cambia nel genere e nel numero. singolare plurale maschile femminile maschile femminile molto -a -i -e poco -a -chi -che tanto -a -i -e parecchio -a -i -e troppo -a -i -e tutto -a -i -e Esempio: Oggi c’era molto traffico in città. Oggi ho studiato poco. Non ho tanta voglia di mangiare. I ragazzi che vengono in gita sono parecchi. Hai mangiato troppe caramelle. La cioccolata piace a tutti i bambini. Se si trovano dopo il nome sono aggettivi qualificativi La mia b orsa ha colori vari. Ti chiedo una risposta certa. Vorrei una risposta diversa. Esempio: singolare plurale maschile femminile maschile femminile alcuno -a -i -e taluno -a -i -e alquanto -a -i -e vario -a -i -e certo -a -i -e diverso -a -i -e altro -a -i -e altrettanto -a -i -e Alcune professoresse sono severe. (taluni significa alcuni) In taluni casi si va in prigione. Mi sembri alquanto stanco. (alquanto significa un po’, abb astanza) È un bel maglione con vari colori. Certi animali vanno in letargo. Ho visto diverse persone in aula. (diverse significa parecchie) Vorrei vivere in un’altra città. Ti auguro altrettanta fortuna. 43 Esempi: Ogni bambino ha un ombrello. Ognuno ha un ombrello Ciascun bambino ha un ombrello. Tutti i bambini hanno un ombrello. Alcuni bambini hanno l’ombrello. Qualche bambino ha l’ombrello aperto. Nessun bambino ha gli occhiali. 44 molto poco Luigi ha tante ciliegie. Luigi ha parecchie ciliegie. Luigi ha poche ciliegie. 45 L’USO DI PARTICOLARI AGGETTIVI INDEFINITI NESSUNO Esempio: Se si trova prima del verbo, non vuole NON Nessuna professoressa mi ha interrogato. Se si trova dopo il verbo, vuole NON Esempio: ALCUNO CIASCUNO Esempio: Non mi ha interrogato nessuna professoressa. Ha lo stesso significato di nessuno. Non ho trovato alcuna risposta a questa domanda. • ciascuno, nessuno, alcuno davanti ai che iniziano per S + consonante gn (sc – sp – sg – sb…) Esempio: nessuno sciatore pn ps z y x ciascuno zaino • ciascun, nessun, alcun davanti ai nomi maschili che iniziano per vocale o consonante. Esempio: nessun alunno ciascun ragazzo • ciascuna, nessuna, alcuna davanti ai nomi femminili che cominciano per consonante. Esempio: nessuna pianta • ciascun’, nessun’, alcun’ Esempio: nessun’altra ciascuna alunna davanti ai nomi femminili che cominciano per vocale. ciascun’amica 46 POCO MOLTO TANTO hanno il COMPARATIVO e il SUPERLATIVO poco meno pochissimo molto più moltissimo tanto più tantissimo QUALUNQUE QUALSIASI possono essere usati con un nome al plurale se lo seguono. Esempio: Comprami dei giornali qualsiasi. Dammi delle penne qualunque. 47 L’AGGETTIVO NUMERALE L’aggettivo numerale indica una quantità numerica. Può essere: CARDINALE indicano una quantità precisa 1 uno, 2 due, 3 tre, 4 quattro, 5 cinque, 6 sei, 7 sette, 8 otto, 9 nove, 10 dieci, ………….. 100 cento, …………..254 duecentocinquantaquattro, 1.000 mille, ……….100.000 centomila, ……………. Esempio: Nel 1988 sono andata a Roma; Mi sarebbe piaciuto avere quattro figli; Milione, miliardo, zero Esempio: un milione uno zero sono dei nomi e vengono preceduti dall’articolo o da un altro numero cardinale. quattro milioni sei zeri Tutti i numeri cardinali se preceduti da un articolo sono nomi. Esempio: ORDINALE Il tredici è un numero porta fortuna. indica l’ordine, il posto in una serie. I primo, II secondo, III terzo, IV quarto, V quinto, VI sesto, VII settimo, VIII ottavo, IX nono, X decimo, …………… L cinquantesimo, ……….. C centesimo, …… D cinquecentesimo, ………..M millesimo,........ Esempio: Mia mamma abita in un palazzo all’ottavo piano; Il nostro Papa si chiama Benedetto XVI; 48 NUMERI CARDINALI cifre arabe 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 30 40 50 60 70 80 90 100 200 300 400 500 600 700 800 900 1000 1100 2000 1.000.000 numeri romani I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI XXX XL L LX LXX LXXX XC C CC CCC CD D DC DCC DCCC CM M MC MM M lettere uno/a due tre quattro cinque sei sette otto nove dieci undici dodici tredici quattordici quindici sedici diciassette diciotto diciannove venti ventuno trenta quaranta cinquanta sessanta settanta ottanta novanta cento duecento trecento quattrocento cinquecento seicento settecento ottocento novecento mille mille e cento duemila un milione NUMERI ORDINALI cifre arabe 1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° 15° 16° 17° 18° 19° 20° 21° 30° 40° 50° 60° 70° 80° 90° 100° 200° 300° 400° 500° 600° 700° 800° 900° 1000° 1100° 2000° 1.000.000° 49 numeri romani I II III IV V VI VII VIII IX X XI XII XIII XIV XV XVI XVII XVIII XIX XX XXI XXX XL L LX LXX LXXX XC C CC CCC CD D DC DCC DCCC CM M MC MM M lettere primo secondo terzo quarto quinto sesto settimo ottavo nono decimo undicesimo dodicesimo tredicesimo quattordicesimo quindicesimo sedicesimo diciassettesimo diciottesimo diciannovesimo ventesimo ventunesimo trentesimo quarantesimo cinquantesimo sessantesimo settantesimo ottantesimo novantesimo centesimo duecentesimo trecentesimo quattrocentesimo cinquecentesimo seicentesimo settecentesimo ottocentesimo novecentesimo millesimo mille e centesimo duemillesimo milionesimo dodicesimo piano undicesimo piano decimo piano nono piano ottavo piano settimo piano Io abito al sesto piano quinto piano quarto piano terzo piano secondo piano primo piano Alberto è il primo bambino. Maurizio è il quarto. 50 MOLTIPLICATIVI indicano quante volte viene moltiplicata una quantità. doppio/a /e/i ☼☼ ☼☼ triplo/a/e/i ☼☼ ☼☼ significa 2 triplice significa 3 quadruplice significa 4 …………….. quadruplo /a/e/i ………….. Esempio: ☼☼ duplice Voglio una doppia fetta di torta. Mio fratello è bravo a fare il salto triplo. Il documento deve essere stampato in duplice copia. DISTRIBUTIVI indicano come viene distribuita una quantità. a due a due per uno tre alla volta dieci ciascuno ogni sei cinque per cinque Esempio: FRAZIONARI Mettetevi in fila a due a due. Uscite dall’aula tre alla volta. Le caramelle sono dieci ciascuno. indicano la parte di un intero. una metà un quarto cinque sesti mezzo/a Esempio: Sto aspettando da tre quarti d’ora. Voglio solo mezza mela. 51 COLLETTIVI ambo ambedue entrambi Esempio: paio coppia duetto biennio indicano una quantità considerata come un insieme. significa “tutti e due” In questa strada è vietato parcheggiare in ambo i lati. Ambedue i cani sono aggressivi. In questa verifica entrambi avete avuto sette. Oggi ho comprato un paio di scarpe. significa due In vacanza ho conosciuto una coppia di sposi. Questa orchestra ha un duetto d’archi bravissimi. Il biennio della scuola superiore è sempre più facile. Il trio Lescano erano cantanti degli anni ’40. terzetto trio significa tre quadrimestre significa quattro mesi decina significa dieci dozzina significa dodici Nel primo quadrimestre in Matematica avevi otto. In un anno leggo circa una decina di libri. Ho comprato una dozzina di uova. 52 L’AGGETTIVO INTERROGATIVO E ESCLAMATIVO L’aggettivo interrogativo ed esclamativo si trovano solo in frasi interrogative ed esclamative. Esse sono: QUANTO QUANTA QUANTE QUANTI QUALE CHE QUALI INTERROGATIVI ESCLAMATIVI introducono una domanda introducono un’esclamazione Esempio: Quanti anni hai? Quanti bambini vedo! Che ore sono? Che bel panorama! Quale classe frequenti? Quale sforzo devi aver fatto! 53 IL PRONOME Il pronome è una parte variabile del discorso che sostituisce un nome, un aggettivo, un verbo. Pronome significa “sta al posto del nome”. Esempio: Pochi alunni hanno studiato, molti no. nome Mi aspettavo una verifica difficile, ma non lo è. aggettiv o Vuoi andare in vacanza? Certo che lo voglio. verbo 54 55 stai attento!!! Non devi confondere gli aggettivi con i pronomi. L’aggettivo è sempre vicino al nome. Il pronome mai. Esempio: La mia verifica è migliore della tua. aggettivo nome possessivo pronome possessivo Questa sedia è rotta, voglio quella. aggettivo nome dimostrativo pronome dimostrativo Alcuni amici sono disponibili ad aiutarmi, altri meno. aggettivo indefinito nome pronome indefinito Quanti giorni mancano per le vacanze estive? aggettivo nome interrogativo Quanto ti devo dare? pronome interrogativo 56 TANTI TIPI DI PRONOME PRONOME PERSONALE Il PRONOME PERSONALE indica la persona che parla, quella che ascolta, o quella di cui si parla. Pronome personale SOGGETTO Pronome personale COMPLEMENTO È la persona, animale o cosa che fa l’azione, o la subisce o si trova in un certo modo di essere. Io vado a casa. È la persona, animale o cosa che non fa l’azione né la subisce, ma completa il senso della frase. La mamma verrà presto a casa con noi. soggetto complemento Non sempre devono essere scritti perché il verbo già indica la persona. Vado a casa. (io = soggetto sottinteso) 57 PRONOMI PERSONALI Persone Soggetto Complemento 1a singolare io me 2a singolare tu te 3a singolare maschile egli, esso, lui femminile ella, essa, lei lui, sé lei, sé io, gli, ne, si la, le, ne, si 1a plurale noi noi ce, ci 2a plurale voi voi ve, vi essi, loro, sé esse, loro, sé li, ne, si le, ne, si 3a plurale maschile femminile essi, loro esse, loro COME SI USANO I PRONOMI Esempio: Io mangio un panino. soggetto io, tu, me, te Tu sei sempre attento. Fa’ come me. complemento Senza di te non studio. 58 egli, esso, ella, essa egli, lui si usa ella, lei per le persone per le persone si usa poco essa esso per persone, animali e cose per animali e cose essi esse per persone, animali e cose lui, lei, loro si usano per le persone e quando sono diverse dal soggetto. Ho visto Angela e Dylan e i bambini erano con loro. pron. pers. complemento Lui, lei, loro (pron. pers. soggetto) è obbligatorio usarli quando si trovano alla fine della frase o dopo il verbo e quando sono preceduti da pure, neppure, nemmeno, più, come Verrà anche lei. Esempio: pron. pers. soggetto Lo diranno loro se vogliono essere interrogati. Pure lui è stato promosso. Avevano paura più loro di noi. Nemmeno lui sapeva chi fosse. sé Esempio: se la persona è la stessa del soggetto della frase Claudio porta sempre con sé il suo cane. 59 gli = a lui le = a lei gli, le loro si scrivono davanti al verbo o diventano un’unica forma loro = a loro Esempio: Gli parlerò si scrivono dopo il verbo Devo parlargli. Le dirò di telefonare Devo dirle di telefonare. Parlerò loro. lo, la, li,le sostituiscono il nome, ma anche un’intera frase. I pastelli sono nell’armadio; li prendi per favore? Esempio: li= i pastelli La vacanza in Francia? La ricordo molto bene. la = vacanza in Francia ne significa “di lui”, “di lei”, “di loro”, “di esso/essa”, “di essi/esse” “da lui” “da lei” “da loro” “da esso/essa” “da essi/esse” Esempio: Lucia? Claudia ne parla sempre con rispetto. (=di lei, Lucia) Mi piace Carlo; ne sono sempre stata innamorata. (= di lui, Carlo) 60 significano “noi” “voi” ci, vi Esempio: Ieri sera al cinema non vi ho visti. (vi = voi) Vi devo consegnare un pacco. (vi = a voi) Ci inviterà alla festa? (ci = noi) I PRONOMI mi, ti, ci, si, vi Esempio: “a noi” “a voi” vengono usati con i verbi riflessivi, cioè quando l’azione si riflette su chi la compie: Mi sono già lavato ieri! = ho lavato me stesso Anna si è pettinata con cura = ha pettinato se stessa mi, ti, ci, si, vi si usano anche con i verbi riflessivi come vergognarsi, pentirsi ecc…. I PRONOMI COMPOSTI nascono dall’unione dei pronomi mi, ti, gli, si, ci, vi + i pronomi lo, la, li, le, ne La -i di mi, ti, gli, si,… si trasforma in -e me me me me me lo la li le ne te te te te te lo la li le ne glielo gliela glieli gliele gliene se se se se se 61 lo la li le ne ce ce ce ce ce lo la li le ne ve ve ve ve ve lo la li le ne Quasi sempre i pronomi personali sono prima del verbo. Esempio: Me lo stavo chiedendo. Quando però il verbo è all’infinito, al gerundio e all’imperativo i pronomi personali sono dopo il verbo. Esempio: Potevi chiedermelo prima. GLI USI SBAGLIATI DI ALCUNI PRONOMI PERSONALI A me mi A te ti è sbagliato perché mi significa già “a me” ti significa già “a te” Forma sbagliata: A me mi piace il gelato alla fragola. Forma corretta: A me piace il gelato con la fragola. Gli al posto di le: Forma sbagliata: Lucia è un’ottima maestra: gli piace molto insegnare. Forma corretta: Lucia è un’ottima maestra: le piace molto insegnare. Ci /ce al posto di gli, loro ( = a lui, a lei, a loro) perché ci e ce significano “a noi” Forma sbagliata: L’ho incontrato e ci ho parlato. Forma corretta: L’ho incontrato e gli ho parlato. Forma sbagliata: Li ho incontrati e ce l’ho detto. Forma corretta: Li ho incontrati e l’ho detto loro. 62 I PRONOMI POSSESSIVI I pronomi possessivi sostituiscono un nome di persona, animale o cosa, indicando chi possiede quell’animale o quella cosa. LE FORME DEI POSSESSIVI persone a 1 2a 3a 1a 2a 3a persone a 3 3a singolare maschile femminile il mio la mia il tuo la tua il suo la sua il nostro la nostra il vostro la vostra il loro la loro singolare maschile femminile il proprio la propria l’altrui l’altrui maschile i miei i tuoi i suoi i nostri i vostri i loro plurale femminile le mie le tue le sue le nostre le vostre le loro maschile i propri gli altrui plurale femminile le proprie le altrui Il pronome possessivo è sempre preceduto dall’articolo o dalla preposizione articolata. Esempio: La mia borsa è colorata, la tua com’è?. La mia valigia è stata ritrovata, della tua non si hanno notizie. Il pronome il proprio sostituisce il suo e il loro quando chi possiede è anche il soggetto della frase: Esempio: Gli zaini sono in classe, ognuno prenda il proprio. 63 I PRONOMI DIMOSTRATIVI I pronomi dimostrativi sostituiscono un nome di persona, animale o cosa, di cui specificano la posizione nello spazio e nel tempo rispetto a chi parla e a chi ascolta. Esempio: Io abito in questa casa, in quella laggiù abita Marco. Questa è un bella ora per mettersi in viaggio. LE FORME DEI DIMOSTRATIVI sono aggettivi e pronomi singolare plurale maschile femminile maschile femminile questo questa questi queste codesto codesta codesti codeste quello, quel quella quelli, quelle quegli, quei stesso stessa stessi stesse medesimo medesima medesimi medesime tale tale tali tali questo, codesto, quello Esempio: Questo è sicuramente meglio. Questa penna scrive, quella no. Va bene, dammi quelli. stesso, medesimo Esempio: diventano pronomi se preceduti dall’articolo: Non ti ripeto più il concetto: è sempre il medesimo. Non cercare altre scuse, sono sempre le stesse. 64 solo pronomi singolare maschile femminile questi quegli costui costei colui colei ciò - maschile costoro coloro - plurale femminile costoro coloro - questi, quegli, costui, costei, costoro, colui, colei, coloro - questi, quegli sono usati per il maschile singolare. Esempio: Questi mi dice che sarà presente, quegli no. - costui, costei e costoro sono usati in modo dispregiativo. Esempio: Costui è sempre in ritardo. - colui, colei e coloro si usano uniti a un pronome relativo nelle forme colui che, colei che, coloro che. Esempio: Coloro che hanno aderito alla gita possono entrare in aula. 65 I PRONOMI INDEFINITI I pronomi indefiniti sostituiscono un nome di persona, animale o cosa e indicano in modo generico una quantità o una persona. Esempio: Ciascuno può scegliere un libro. persona non specif icata Chiunque potrà partecipare. persona generica Molti la pensano come te. quantità generica Indicano una persona o una cosa non specificata. Indicano una persona o una cosa generica. Indicano una quantità generica. singolare maschile femminile uno una alcuno alcuna certo certa ciascuno ciascuna ognuno ognuna taluno taluna altro altra tutto tutta niente nulla nessuno nessuna quale quale plurale maschile femminile alcuni alcune certi certe taluni talune altri altre tutti tutte - singolare maschile femminile chiunque una qualcuno qualcuna qualcosa che tale tale plurale maschile femminile tali tali singolare maschile femminile poco poca alquanto alquanta parecchio parecchia molto molta troppo troppa tanto tanta altrettanto altrettanta plurale maschile femminile pochi poche alquanti alquante parecchi parecchie molti molte troppi troppe tanti tante altrettanti altrettante 66 quali quali I PRONOMI NUMERALI Tutti gli aggettivi numerali possono diventare pronomi numerali. I PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI I pronomi interrogativi sostituiscono il nome di una persona, animale o cosa in una frase interrogativa. Esempio: Chi vuole mangiare con me? I pronomi esclamativi sostituiscono il nome di una persona, animale o cosa in una frase esclamativa. Esempio: Che sarà mai! sono aggettivi e pronomi QUANTO? QUALE? CHE? QUANTO! QUALE! CHE! solo pronomi CHI? CHI! 67 I PRONOMI RELATIVI I pronomi relativi sostituiscono un nome di persona, animale o cosa mettendo in relazione due frasi che hanno in comune il nome. Esempio: due frasi Ho visto una bicicletta La bicicletta mi piace Ho visto una bicicletta che mi piace. un’unica frase PRONOMI RELATIVI Soggetto e Complemento Complemento variabili il quale, la quale, i quali, le quali del quale, della quale, dei quali, delle quali; al quale, alla quale, ai quali, alle quali; dal quale, dalla quale, dei quali, delle quali; con il quale, con la quale, con i quali, con le quali; per il quale, per la quale, per i quali, per le quali; invariabili che che cui a cui con cui da cui per cui 68 che può essere pronome relativo, pronome interrogativo ed esclamativo o congiunzione. È pronome relativo quando può essere sostituito da un nome. Esempio: Ho ritrovato il portafoglio che avevo perso. che = il portafoglio Si usa come soggetto o complemento oggetto per indicare persone, cose o animali. Esempio: Ho conosciuto un insegnante che lavora a Milano. soggetto Quella è l’insegnante che ho conosciuto durante l’esame com plemento oggetto stai attento!!! Non devi confondere il CHE pronome con il CHE congiunzione può essere sostituito da “il quale” “la quale” risponde alla domanda CHE COSA? Ho visto il professore che usciva dalla scuola. il quale professore Ho saputo che domani ci sarà una festa. che cosa? Ho studiato Storia che mi piace tanto. Ho scoperto che tu sei mia cugina. la quale Storia che cosa? 69 cui si usa come complemento preceduto da una preposizione. Esempio: Il ragazzo con cui sono uscita è molto simpatico. I fiori di cui mi hai parlato si chiamano begonie. Cani e gatti sono animali con cui i bambini fanno subito amicizia. Cui, a volte, è preceduto dall’articolo. Esempio: Monet, il cui quadro potete ammirare a sinistra, visse in questa città. il quale Esempio: Ho incontrato Anna, la quale mi ha detto tutto. Il motivo per il quale sono venuto a trovarti riguarda un problema di lavoro. Le amiche con le quali mi alleno giocano a pallacanestro. 70