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GRAMMATICA seconda parte

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GRAMMATICA seconda parte
PROVINCIA DI BERGAMO
Settore Politiche Sociali e Salute
Colella Anna
LE REGOLE
seconda parte
2010
Indice
• MORFOLOGIA:
- l’articolo
- l’aggettivo
- il pronome
pag. 4
pag. 10
pag. 54
2
Parte della grammatica che studia
la forma delle parole delle parole e
come cambiano le parole.
3
L’ARTICOLO
L’articolo è una parte variabile del discorso.
L’articolo sta sempre prima di un nome e può essere DETERMINATIVO e
INDETERMINATIVO.
ARTICOLO DETERMINATIVO
L’articolo determinativo serve:
- ad indicare il genere (maschile o femminile) e il numero (singolare e
plurale) del nome che precede;
Esempio:
il cane
il nipote
lo scoiattolo
il cantante
la casa
l’albero
l’aula
i cani
la nipote
gli scoiattoli
la cantante
le case
gli alberi
le aule
- a specificare la cosa, l’animale o la persona in modo preciso, di cui si
è già parlato prima;
Gli articoli si distinguono in:
SINGOLARE
PLURALE
MASCHILE
IL LO
(L’)
I
GLI
4
FEMMINILE
LA
(L’)
LE
QUANDO SI USA L’ARTICOLO DETERMINATIVO?
• L’articolo il, al plurale i, si usa davanti ai nomi maschili che
cominciano per consonante:
Esempio:
il cugino
i cugini
i dottori
i quadri
il dottore
il quadro
• L’articolo lo, al plurale gli, si usa davanti ai nomi maschili che
cominciano per vocale ( a, e, i, o, u).
Esempio:
lo orso
lo albero
lo elmo
che diventa l’orso
che diventa l’albero
che diventa l’elmo
gli orsi
gli alberi
gli elmi
e davanti ai nomi maschili che cominciano per:
S + consonante
gn
(sc – sp – sg – sb…)
Esempio:
pn
ps
lo stadio
lo scoiattolo
lo spazzolino
lo sgabello
lo gnomo
lo pneumatico
lo psichiatra
lo zaino
lo yogurt
lo xilofono
z
y
x
gli stadi
gli scoiattoli
gli spazzolini
gli sgabelli
gli gnomi
gli pneumatici
gli psichiatri
gli zaini
gli yogurt
gli xilofoni
• L’articolo la, al plurale le, si usa davanti ai nomi femminili.
Esempio:
la
la
la
la
mamma
casa
penna
piante
le
le
le
le
mamme
case
penne
piante
quando il nome incomincia per vocale l’articolo la diventa l’
la erba
l’erba
5
ARTICOLO INDETERMINATIVO
L’articolo indeterminativo indica una persona, un animale o una cosa in
modo non preciso, generico, di cui si parla per la prima volta e il cui senso è
vicino a quello dell’aggettivo indefinito “qualsiasi”.
Esempio: - Un giorno mentre andavo a scuola ……..
- Tutti i giorni leggo un giornalino a fumetti.
SINGOLARE
MASCHILE
UN
UNO
FEMMINILE
UNA
UN’
QUANDO SI USA L’ARTICOLO INDETERMINATIVO?
• L’articolo un si usa sempre davanti ai nomi maschili anche se
cominciano per vocale.
Esempio:
un uomo
un astuccio
un pennello
un sogno
• L’articolo uno si usa davanti ai nomi maschili che cominciano per
S + consonante
gn
(sc – sp – sg – sb…)
Esempio:
pn
uno stadio
uno scoiattolo
uno spazzolino
uno sgabello
uno gnomo
uno pneumatico
uno psichiatra
uno zaino
uno yogurt
uno xilofono
6
ps
z
y
x
• L’articolo una si usa davanti ai nomi femminili e un’ se la parola
inizia per vocale.
Esempio:
una
una
una
una
scarpa
bambola
sedia
palla
un’isola
un’altalena
un’erba
un’oliva
L’articolo indeterminativo NON HA PLURALE e si usa l’articolo partitivo
che ha lo stesso significato di “alcuni”, “un po’”.
MASCHILE
FEMMINILE
SINGOLARE
DEL
DELLO
(DELL’)
DELLA
(DELL’)
PLURALE
DEI
DEGLI
DELLE
Esempio:
un uomo
una persona
un tavolo
degli uomini
delle persone
dei tavoli
Non bisogna confondere
l’articolo partitivo
del dello, della, dei, degli
con
significa “alcuni”
“ un po’ di”
la preposizione articolata
del (di+il), dello (di +lo),
della (di+la), dei (di+i),
degli (di+gli), delle (di+le)
risponde alla domanda:
DI CHI?
DI CHE COSA?
prima c’è sempre un verbo
prima c’è sempre un nome
Esempio:
Angela ha mangiato delle caramelle.
Angela ha mangiato
le caramelle della nonna.
7
L’articolo NON SI USA:
- Con i nomi di città e di piccole isole.
Esempio: Milano, Bari, Torino, Creta, Lampedusa, Capri.
- Con i nomi di parenti se sono preceduti da un aggettivo possessivo.
Esempio: mio padre, tua zia, mia mamma, nostro cugino.
- Con i nomi propri e i cognomi.
Esempio: Lorenzo suona la batteria. (e non il Lorenzo)
Ha telefonato Anna. (e non la Anna)
L’articolo SI USA con:
- i nomi riferiti a donne.
Esempio: Ho pranzato con la Colella.
Sono andata alla riunione con la Giuffrida.
- i cognomi riferiti ad un’intera famiglia.
Esempio: Oggi andrò al cinema con i Carminati.
(con la famiglia Carminati)
- i cognomi di persone importanti.
Esempio: Il Manzoni è uno degli scrittori più
importanti del Romanticismo.
- i nomi di parentela sono composti o alterati.
Esempio: il mio bisnonno; il mio fratellino
- i nomi di parentela sono al plurale.
Esempio: le mie sorelle; i miei zii
8
- i nomi di parentela sono preceduti da loro e proprio.
Esempio: il proprio fratello; il loro cugino
- i nomi di parentela sono preceduti da un aggettivo.
Esempio: il mio bravissimo zio
- i nomi di parentela sono precisati da un complemento.
Esempio: la mia cugina di Milano
- i nomi geografici.
Esempio: La Toscana è una bella regione.
Il Po è il fiume più lungo d’Italia.
9
L’AGGETTIVO
L’AGGETTIVO è una parte variabile del discorso.
L’aggettivo viene messo vicino ai nomi per descrivere meglio una
persona, un animale, una cosa.
L’aggettivo ha lo stesso genere (maschile/femminile) e lo stesso numero
(singolare/plurale) del nome a cui si riferisce.
La ragazza bella
Le ragazze belle
L’AGGETTIVO QUALIFICATIVO
L’aggettivo qualificativo esprime una QUALITÀ, una CARATTERISTICA
PARTICOLARE del nome a cui si riferisce e risponde alla domanda:
COME È?
Gli aggettivi qualificativi riguardano:
- caratteristiche fisiche: alto, magro, biondo, snello,…
- carattere e comportamento: gentile, altruista, antipatico, vivace,…
- forma: rotondo, quadrato, ovale, …
- colore: verde, rosso, blu, viola,…
- dimensione: grande, sottile, piccolo, enorme,…
- tempo e luogo: estivo, serale, meridionale, alpino,…
- sensazioni: ruvido, liscio, dolce, amaro,…
- stati d’animo: triste, felice, preoccupato, nervoso,…
Esempio:
La casa nuova
Il simpatico ragazzo
La macchina veloce
Un grande giardino
La penna rossa
Il bambino triste
10
grosso
bella
leggero
possibile
magro
felice
brutta
forte
pesante
semplice
impossibile
prudente
11
arrabbiato
debole
complicato
imprudente
intelligente
stupido
curioso
abile
vergognoso
severo
timido
12
L’aggettivo può essere usato da solo, preceduto dall’articolo:
Esempio:
Il freddo non mi piace.
prima c’è l’articolo quindi l’aggettivo diventa un
nome
Esempio: Parlate piano, ho mal di testa.
l’aggettivo diventa un
Esempio:
avverbio
quando si riferisce a un verbo o ad una intera frase
Devi essere ottimista, non pensare che il futuro sia nero.
avverbio
13
COME SI FORMA IL FEMMINILE E IL PLURALE?
¾ Gli aggettivi che finiscono in -o oppure in -one:
bianco, caldo, alto, asciutto,
brontolone,…
singolare
plurale
maschile
femminile maschile femminile
alto
alta
alti
alte
brontolone brontolona brontoloni brontolone
¾ Gli aggettivi che finiscono in -e :
grande, facile, verde, vivace, felice,
gentile, intelligente…
singolare
plurale
maschile
femminile maschile femminile
facile
facile
facili
facili
¾ Gli aggettivi che finiscono in -a :
egoista, ottimista, …
singolare
plurale
maschile
femminile maschile femminile
ottimista
ottimista ottimisti ottimiste
¾ Gli aggettivi invariabili (che non cambiano) : hanno una sola forma per il
maschile/femminile e singolare/plurale
- alcuni aggettivi che indicano i colori:
blu, viola, rosa, beige
- gli aggettivi che finiscono in -i :
pari, dispari, impari
- gli aggettivi formati da
oppure
-ante, -anti + nome
anteguerra, antidroga
preposizione + avverbio dappoco, perbene
14
NOMI CHE TERMI NANO IN
SINGOLARE
-ca
anti-ca
femminile
-ga
lar-ga
-co
-go
maschile
Eccezioni:
PLURALE
anti-che
lar-ghe
spor-co
lar-go
ami-co
nemi-co
gre-co
spor-chi
lar-ghi
ami-ci
nemi-ci
gre-ci
politi-co
politi-ci
-ìa
-ìo
femminile
maschile
p-ìa
p-ìo
p-ìe
p-ìi
-ia
-io
femminile
maschile
ser-ia
ser-io
ser-ie
ser-i
-cia
-gia
femminile
femminile
-cia
-gia
femminile
femminile
gri-gia
gri-gie
se prima di cia e gia c’è una vocale si mette la-i
selvag-gia
selvag-ge
se prima di cia e gia c’è una consonante NON si mette la i
15
LA CONCORDANZA
Le parole, per formare la frase, devono essere legate tra loro rispettando
regole grammaticali.
il
Esempio:
tuo matita sembra
spuntata
questa è una frase SBAGLIATA
perché “il” e “tuo” sono maschili, mentre “matita” è femminile.
Quindi, quando mettiamo insieme le parole per fare una frase dobbiamo
concordare le desinenze delle parole.
La tua matita sembra spuntata
Questa è una frase!
Come vedi, ci sono parole che cambiano forma, ma ci sono parole che,
invece, non cambiano mai forma.
Esempio:
La tua matita non sembra spuntata
al plurale
Le tue matite non sembrano spuntate
al plurale, tutte le parole della frase cambiano;
l’unica parola che non cambia è NON.
CONCORDANZA
AGGETTIVO - NOME
- Se i nomi hanno lo stesso genere (tutti maschili o tutti femminili),
l’aggettivo concorda nel genere e prende il plurale:
Lorenzo e Simone felici aspettano l’arrivo delle vacanze.
La rosa e la margherita sono molto profumate.
16
- Se i nomi hanno generi diversi (maschile e femminile), l’aggettivo va al
plurale maschile.
Laura ha un maglione e una borsa nuovi.
Giovanni e Gabriella sono molto gentili.
- Alcune volte l’aggettivo può anche avere lo stesso genere del nome
che gli è più vicino.
Ho seminato tulipani e margherite bianche.
Quando l’aggettivo si trova prima del nome
descrive
Esempio: Ieri ho parlato con una bella ragazza . La ragazza ha come qualità l’e ssere
bella.
l’attenzione va sul nome
Quando l’aggettivo si trova dopo in nome
identifica
Esempio: Ieri ho parlato con una ragazza bella. La ragazza che è bella rispetto ad
altre più brutte
l’attenzione va sull’aggettiv o
Alcune volte, l’aggettivo messo prima o dopo il nome fa cambiare
significato:
Esempio:
un uomo povero
un povero uomo
=
=
un uomo che non ha soldi
un uomo sfortunato
17
AGGETTIVI CHE RIGUARDANO LE
CARATTERISTICHE FISICHE
Una PERSONA può essere:
alta
slanciata
alta e snella
spilungona
molto alta e molto magra
di statura media
normale
bassa
piccola
minuta
piccola e gracile (delicata)
CORPO
di corporatura regolare
magra
secca
molto magra
scarna
molto magra, quasi scheletrica
18
esile
snella
sottile
agile nei movimenti e slanciata
grossa
grassa
tozza
di corporatura larga e massiccia (pesante)
robusta
di corporatura vigorosa e resistente (forte)
paffuta
grassoccia
VISO
rotondo
ovale
lungo
largo
paffuto
colorito
espressione
roseo
allegro
arrossato
vi vace
pallido
gioioso
olivastro
meravigliato
abbronzato
sorridente
paonazzo (rosso quasi viola)
tranquillo
livido (colore tra il b lu e il nero)
calmo
sereno
magro
triste
incavato
spaventato
rugoso
arrabbiato
scarno
pensoso
minaccioso
19
CAPELLI
colore
aspetto
castani
arruffati
biondi
pettinati
neri
spettinati
rossi
sciolti
brizzolati
ricci
bianchi
crespi
ondulati
a spazzola
NASO
regolare
piccolo
all’insù
schiacciato
lungo
corto
aquilino
grosso
20
BOCCA
labbra
sottili
piccola
carnose
grande
larga
rotonda
OCCHI
colore
azzurri
grandi
chiari
verdi
piccoli
neri
scuri
castani
a mandorla
21
CARATTERE e COMPORTAMENTO
allegro
triste
simpatico
antipatico
calmo
nervoso
tranquillo
ansioso
sereno
chi è senza prob lemi e
pensieri
preoccupato
gentile
chi è educato con gli altri
maleducato
chi non dimostra b uona
educazione con gli altri
chi ha leggera tristezza
gioioso
chi è pieno di gioia
malinconico
generoso
chi è sempre pronto a
donare e a perdonare
avaro
pessimista
riservato
entusiasta
altruista
chi considera la realtà e il
futuro sempre in modo
negativo
chi è molto attaccato al denaro
e alle cose e non vuole donarle
ottimista
chi non racconta la propria
vita e i propri pensieri a tutti
chi prova un sentimento
di grande gioia
invadente
indifferente
egoista
chi vuole il b ene degli altri
espansivo chi manifesta sentimenti ed
affetto
22
chi vede la realtà e il futuro
in modo positivo e
favorevole
chi entra con facilità in
cose che non la riguardano
freddo, senza interesse
chi prova amore solo per sé
e non per gli altri
mite
ribelle
chi rifiuta di obb edire
chi non si arrabb ia mai
dolce
modesto
umile
orgoglioso
chi non fa vedere le proprie
qualità e non mostra
superiorità
chi si crede superiore
e migliore degli altri
superbo
presuntuoso chi pretende di sapere e
di fare quello che non sa
indeciso
chi non sa decidere subito
e ha sempre dubbi
sensibile
che prova con grande
intensità sentimenti ed
emozioni
sicuro
capriccioso
vivace
chi ha grande vitalità fisica
sveglio
23
chi non ha dubbi, deciso
Gli AGGETTIVI possono essere:
AGGETTIVI PRIMITIVI
non derivano da altre parole.
sono formati da
radice
cort
desinenza
o
lung
o
AGGETTIVI
DERIVATI
AGGETTIVI
DERIVATI
Derivano da un nome, da un verbo, da un altro aggettivo.
Ad essi si aggiunge il suffisso o il prefisso.
prefisso
radice
(prima della radice)
desinenza
s – in – dis che significa non
che significa senza, manca di
a
aggettivo = contento
s
content
24
o
scontento
aggettivo = utile
in
util
inutile
e
aggettivo = ordinato
dis
ordinat
o
disordinato
aggettivo = sociale
a
social
e
asociale
Esempio: Il tuo amico è proprio un asociale.
(che non sta mai con gli altri)
Altri prefissi sono:
subinterextraneo
postultra-
che significa
che significa
che significa
che significa
che significa
che significa
subacqueo
interstellare
extracomunitario
neolaureato
postscuola
ultraterreno
sotto
tra, fra
fuori di
nuovo
dopo
al di là
25
radice
suffisso
(dopo la radice)
desinenza
I suffissi più usati sono:
nome = pericolo
pericol
os
masch
il
o
pericoloso
nome = maschio
e
maschile
Esempio: Cavallo è un nome maschile.
nome = sole
sol
ar
e
solare
Esempio: Lorenzo è un ragazzo con un carattere solare.
(allegro, che sorride sempre)
aggettivo = secondo
second
Esempio:
ari
secondario
o
Io frequento la scuola secondaria.
(che viene dopo la primaria, dopo il primo)
26
nome = persona
person
Esempio:
al
personale
e
Non voglio raccontarti niente, è una questione personale.
(che riguarda solo me, la mia persona)
verbo = allungare
allung
Esempio:
abil
allungabile
e
Ieri ho comprato un tavolo allungabile.
(che si allunga)
nome = rosa
ros
Esempio:
e
o
roseo
Come sei bello oggi, hai un colorito roseo.
(che ha guance rosa)
nome = Milano
milan
Esempio:
es
e
milanese
Un abitante di Milano.
nome = Roma
rom
Esempio:
an
o
romano
Un abitante di Roma.
27
nome = bugia
bugi
ard
b ugiardo
o
Luigi è un ragazzo bugiardo.
Esempio:
(che dice bugie)
nome = mani
man
Esempio:
esc
o
manesco
Non mi piacciono le persone manesche.
(che danno le botte)
nome = Terra
terr
Esempio:
estr
e
terrestre
La parte più esterna della Terra si chiama crosta terrestre .
(della Terra)
nome = pancia
panc
Esempio:
iut
o
panciuto
Mio padre è panciuto .
(con la pancia)
28
AGGETTIVI ALTERATI
Si formano, come i nomi, aggiungendo i suffissi che danno all’aggettivo valori
diversi nella forma, aspetto o dimensione.
valore
suffisso
aggettivo primitivo
aggettivo alterato
diminutivo
-ino
-etto
-ello
bello
piccolo
povero
bellino
piccoletto
poverello
accrescitivo
-one
ricco
riccone
vezzeggiativo
-uccio
-etto
caro
vecchio
caruccio
vecchietto
dispregiativo
-accio
-astro
-ognolo
povero
verde
giallo
poveraccio
verdastro
giallognolo
AGGETTIVI COMPOSTI
Si formano dall’unione di:
- due aggettivi
grigioverde
toscoemiliano
grigioverdi
toscoemiliana
toscoemiliani
- un aggettivo e un nome
verde-acqua
rosso-fuoco
possono essere scritti con o senza trattino di separazione.
In medicina gli aggettivi composti più comuni sono:
gastrointestinale = che riguarda lo stomaco e l’intestino
cardiovascolare = che riguarda il cuore e i vasi sanguigni
b roncopolmonare = che riguarda i bronchi e i polmoni
29
toscoemiliane
I GRADI DELL’AGGETTIVO QUALIFICATIVO
I GRADI ci indicano quanto una qualità è posseduta da una persona, da un
animale o da una cosa.
1) con il
GRADO POSITIVO
indichiamo semplicemente una qualità senza dire altro.
Esempio: il fiore è profumato
Il grande albero
Il gioco divertente
2) con il
GRADO COMPARATIVO
diamo una qualità confrontandola fra due o più cose, persone o
animali.
Il Comparativo può essere:
- DI MAGGIORANZA : (con il comparativo di maggioranza, l’aggettivo è
preceduto da più).
Beatrice
Iride
Beatrice è più alta di Iride
Tu sei più bravo di me
30
Ci sono, però, alcuni aggettivi che non vogliono “più”
migliore
maggiore
superiore
peggiore
minore
inferiore
- DI UGUAGLIANZA :
Iride
Lorenzo
Iride è alta come Lorenzo
Iride è alta quanto Lorenzo
Iride è alta tanto quanto Lorenzo
Lorenzo è tanto bello quanto bravo
- DI MINORANZA: (con il comparativo di minoranza, l’aggettivo è
preceduto da meno).
Giorgia
Giorgia è alta meno della mamma
31
3) con il
GRADO SUPERLATIVO
indichiamo che una persona, un animale o una cosa possiede una
qualità al massimo o al minimo.
• SUPERLATIVO RELATIVO (confronto tra uno e tutti gli altri)
- Superlativo relativo di maggioranza
Beatrice
Beatrice è la più alta del gruppo
Lorenzo è il più veloce del gruppo.
- Superlativo relativo di minoranza
Giorgia
Giorgia è la meno alta del gruppo
32
• SUPERLATIVO ASSOLUTO (senza possibilità di confronto)
Beatrice è altissima
molto alta
assai alta
alta alta
Lorenzo è velocissimo.
Il superlativo si forma aggiungendo
•
- issimo
•
Mettendo prima dell’aggettivo i prefissi:
•
Mettendo prima dell’aggettivo avverbi:
bello
stanco
bellissimo
stanchissimo
- stra
- ultra
- iper
- super
- arci
straricco
ultraveloce
ipertesto
supercontento
arcistufo
- molto molto attento
- assai assai capace
- straordinariamente
straordinariamente intelligente
•
forte forte,
Raddoppiando l’aggettivo:
33
zitto zitto
POSITIVO
(è l’aggettivo comunemente usato)
COMPARATIVO
(confronto tra due cose o persone)
studioso
SUPERLATIVO relativo
(confronto fra uno e tutti gli altri)
il più studioso superlativo di maggioranza
il meno studioso superlativo di minoranza
SUPERLATIVO assoluto
(senza possibilità di confronto)
studiosissimo
molto studioso
assai studioso
più studioso comparativo di maggioranza
meno studioso comparativo di minoranza
studioso come comparativo di uguaglianza
COMPARATIVI E SUPERLATIVI PARTICOLARI
POSITIVO
COMPARATIVO
DI MAGGIORANZA
SUPERLATIVO
relativo
SUPERLATIVO
assoluto
buono
cattivo
grande
piccolo
alto
basso
(più buono)
(più cattivo)
(più grande)
(più piccolo)
(più alto)
(più basso)
(il più buono) il migliore
(il più cattivo) il peggiore
(il più piccolo) il minore
(il più grande) il maggiore
(buonissimo) ottimo
(cattivissimo) pessimo
(piccolissimo) minimo
(grandissimo) massimo
(altissimo) sommo
(bassissimo) infimo
migliore
peggiore
maggiore
minore
superiore
inferiore
Quindi non dire mai “più migliore” o “ più peggiore”.
34
L’AGGETTIVO POSSESSIV0
L’aggettivo possessivo indica a chi appartiene un oggetto.
io
tu
egli /ella
noi
voi
essi/esse
io
tu
egli /ella
noi
voi
essi/esse
maschile
singolare
plurale
MIO
MIEI
TUO
TUOI
SUO
SUOI
NOSTRO
VOSTRO
LORO
NOSTRI
VOSTRI
LORO
femminile
singolare
plurale
MIA
MIE
TUA
TUE
SUA
SUE
NOSTRA
VOSTRA
LORO
NOSTRE
VOSTRE
LORO
Ogni aggettivo possessivo ha quattro forme: maschile, femminile,
singolare, plurale.
Fa eccezione loro che non cambia (il loro gatto, la loro gatta, i loro gatti, le
loro gatte).
35
La MIA
casa
La TUA
casa
La SUA
casa
La NOSTRA
casa
La VOSTRA
casa
La LORO
casa
Esempio:
36
L’aggettivo possessivo si scrive generalmente prima del nome:
Esempio:
i miei pensieri
i loro amici
L’aggettivo possessivo si scrive dopo il nome:
- nelle esclamazioni
Esempio:
Non fate tanto rumore, ragazzi miei!
Amore mio, quanto ti amo!
- nelle frasi di uso comune.
Esempio:
Non mi ascolti mai, fai sempre di testa tua.
37
le tue zie
PROPRIO
si scrive al posto di
SUO/SUA
SUOI/SUE
LORO
Esempio: Lorenzo ha ritrovato il proprio diario.
ALTRUI
indica una persona non definita, diversa dal soggetto.
Esempio: A me interessa sempre sapere l’opinione altrui.
L’AGGETTIVO POSSESSIVO CON I NOMI DI PARENTELA.
Davanti all’aggettivo possessivo si scrive l’articolo:
-
i miei fratelli, i nostri zii
la loro mamma, i loro zii
la mia nonnina
il suo babbo, la nostra mamma
con i nomi di parenti al plurale
quando il possessivo è loro
quando il nome è alterato
con mamma e babbo
38
L’AGGETTIVO DIMOSTRATIVO
L’aggettivo dimostrativo serve ad individuare la posizione di qualcosa
nello spazio o nel tempo.
- QUESTO serve ad indicare ciò che è vicino alla persona che parla:
Esempio:
Questo gatto è
di mia sorella.
- QUELLO serve ad indicare ciò che è lontano dalla persona che parla
e dalla persona che ascolta.
Esempio:
Quel gatto ha
fame.
- CODESTO serve ad indicare ciò che è vicino alla persona che
ascolta, ma lontano da chi parla.
Esempio:
Codesto gatto ha un
pelo morbidissimo.
Viene usato solo in Toscana.
39
singolare
maschile
femminile
QUESTO
CODESTO
QUELLO
plurale
QUESTI
CODESTI
QUEL QUEGLI
QUELL’
QUESTA
CODESTA
QUELLA
QUESTE
CODESTE
QUELLE
QUELL’
QUELLO e il suo plurale QUEGLI
QUEI
si usano davanti alla parola che comincia
per
S + consonante
gn
(sc – sp – sg – sb…)
pn
ps
z
quello studente
quello gnomo
quello zaino
quegli studenti
quegli gnomi
quegli zaini
QUEL e il suo plurale QUEI
quel bambino
quel carro
quei soldati
quei bambini
quei carri
QUESTO, CODESTO, QUELLO
si apostrofano davanti alla parola che
comincia per vocale.
quest’amica
QUESTE, CODESTE, QUELLE
QUESTI, CODESTI
queste erbe
questi alberi
x
si usano davanti alla parola che comincia
per consonante.
quel soldato
quest’uomo
y
quell’albero
non si apostrofano mai
quelle arance
codeste amiche
40
quell’ape
Sono aggettivi dimostrativi anche:
STESSA
STESSO
STESSI
(indicano uguaglianza
tra persone, animali o cose)
MEDESIMO
•
MEDESIMA
MEDESIMI
Se sono usati prima del nome
indicano uguaglianza
Esempio: Ho lo stesso nome di mio nonno.
Parliamo della stessa cosa.
Abbiamo gli stessi amici.
Domani prenderemo il medesimo treno.
Esce di casa sempre alla medesima ora.
•
Se sono usati dopo del nome
Esempio:
lo rafforzano
Il poliziotto stesso lo ha accompagnato in questura.
stesso = proprio lui
TALE
TALI
è un aggettivo dimostrativo
quando si riferisce a cosa o persona.
Esempio: Me ne vado, addio! Pronunciate tali parole uscì.
41
L’AGGETTIVO INDEFINITO
L’aggettivo indefinito determina la quantità, senza precisarla
interamente.
• Non cambia. È usato solo con il nome al singolare.
singolare
plurale
maschile
femminile
maschile femminile
ogni
ogni
qualche
qualche
qualsiasi
qualsiasi
qualunque
qualunque
qualsivoglia qualsivoglia
Esempio: Ogni sera mi lavo i denti.
A cena verrà qualche amico.
Ci possiamo vedere in qualsiasi momento.
Qualunque cosa io faccia è sempre sbagliata.
• Cambia solo nel numero.
significa “una certa persona”
Esempio:
singolare
maschile
femminile
tale
tale
plurale
maschile femminile
tali
tali
Ho conosciuto un tale che mi ha offerto un caffè.
Ieri mi ha telefonato un tale che voleva vendermi dei libri.
• Cambia solo il genere ed è usato solo al singolare.
singolare
maschile
femminile
nessuno
-a
ciascuno
-a
ognuno
-a
plurale
maschile femminile
Esempio:
Nessuno ha fatto il compito.
Ciascuno di voi dovrà portare cinque euro.
Ognuno di noi ha fatto una torta.
42
• Cambia nel genere e nel numero.
singolare
plurale
maschile
femminile maschile femminile
molto
-a
-i
-e
poco
-a
-chi
-che
tanto
-a
-i
-e
parecchio
-a
-i
-e
troppo
-a
-i
-e
tutto
-a
-i
-e
Esempio:
Oggi c’era molto traffico in città.
Oggi ho studiato poco.
Non ho tanta voglia di mangiare.
I ragazzi che vengono in gita sono parecchi.
Hai mangiato troppe caramelle.
La cioccolata piace a tutti i bambini.
Se si trovano dopo il nome
sono aggettivi qualificativi
La mia b orsa ha colori vari.
Ti chiedo una risposta certa.
Vorrei una risposta diversa.
Esempio:
singolare
plurale
maschile
femminile maschile femminile
alcuno
-a
-i
-e
taluno
-a
-i
-e
alquanto
-a
-i
-e
vario
-a
-i
-e
certo
-a
-i
-e
diverso
-a
-i
-e
altro
-a
-i
-e
altrettanto
-a
-i
-e
Alcune professoresse sono severe.
(taluni significa alcuni)
In taluni casi si va in prigione.
Mi sembri alquanto stanco. (alquanto significa un po’, abb astanza)
È un bel maglione con vari colori.
Certi animali vanno in letargo.
Ho visto diverse persone in aula. (diverse significa parecchie)
Vorrei vivere in un’altra città.
Ti auguro altrettanta fortuna.
43
Esempi:
Ogni bambino ha un ombrello.
Ognuno ha un ombrello
Ciascun bambino ha un ombrello.
Tutti i bambini hanno un ombrello.
Alcuni bambini hanno l’ombrello.
Qualche bambino ha l’ombrello aperto.
Nessun bambino ha gli occhiali.
44
molto
poco
Luigi ha tante ciliegie.
Luigi ha parecchie ciliegie.
Luigi ha poche ciliegie.
45
L’USO DI PARTICOLARI AGGETTIVI INDEFINITI
NESSUNO
Esempio:
Se si trova prima del verbo, non vuole NON
Nessuna professoressa mi ha interrogato.
Se si trova dopo il verbo, vuole NON
Esempio:
ALCUNO
CIASCUNO
Esempio:
Non mi ha interrogato nessuna professoressa.
Ha lo stesso significato di nessuno.
Non ho trovato alcuna risposta a questa domanda.
• ciascuno, nessuno, alcuno davanti ai che iniziano per
S + consonante
gn
(sc – sp – sg – sb…)
Esempio: nessuno sciatore
pn
ps
z
y
x
ciascuno zaino
• ciascun, nessun, alcun davanti ai nomi maschili che iniziano per
vocale o consonante.
Esempio:
nessun alunno
ciascun ragazzo
• ciascuna, nessuna, alcuna davanti ai nomi femminili che cominciano
per consonante.
Esempio:
nessuna pianta
• ciascun’, nessun’, alcun’
Esempio: nessun’altra
ciascuna alunna
davanti ai nomi femminili che cominciano
per vocale.
ciascun’amica
46
POCO
MOLTO
TANTO
hanno il COMPARATIVO e il SUPERLATIVO
poco
meno
pochissimo
molto
più
moltissimo
tanto
più
tantissimo
QUALUNQUE
QUALSIASI
possono essere usati con un nome al plurale se lo seguono.
Esempio:
Comprami dei giornali qualsiasi.
Dammi delle penne qualunque.
47
L’AGGETTIVO NUMERALE
L’aggettivo numerale indica una quantità numerica.
Può essere:
CARDINALE
indicano una quantità precisa
1 uno, 2 due, 3 tre, 4 quattro, 5 cinque, 6 sei,
7 sette, 8 otto, 9 nove, 10 dieci, …………..
100 cento, …………..254 duecentocinquantaquattro,
1.000 mille, ……….100.000 centomila, …………….
Esempio:
Nel 1988 sono andata a Roma;
Mi sarebbe piaciuto avere quattro figli;
Milione, miliardo, zero
Esempio:
un milione
uno zero
sono dei nomi
e vengono preceduti dall’articolo
o da un altro numero cardinale.
quattro milioni
sei zeri
Tutti i numeri cardinali se preceduti da un articolo sono nomi.
Esempio:
ORDINALE
Il tredici è un numero porta fortuna.
indica l’ordine, il posto in una serie.
I primo, II secondo, III terzo, IV quarto, V quinto,
VI sesto, VII settimo, VIII ottavo, IX nono, X decimo,
…………… L cinquantesimo, ……….. C centesimo, ……
D cinquecentesimo, ………..M millesimo,........
Esempio:
Mia mamma abita in un palazzo all’ottavo piano;
Il nostro Papa si chiama Benedetto XVI;
48
NUMERI CARDINALI
cifre arabe
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
30
40
50
60
70
80
90
100
200
300
400
500
600
700
800
900
1000
1100
2000
1.000.000
numeri
romani
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
XIII
XIV
XV
XVI
XVII
XVIII
XIX
XX
XXI
XXX
XL
L
LX
LXX
LXXX
XC
C
CC
CCC
CD
D
DC
DCC
DCCC
CM
M
MC
MM
M
lettere
uno/a
due
tre
quattro
cinque
sei
sette
otto
nove
dieci
undici
dodici
tredici
quattordici
quindici
sedici
diciassette
diciotto
diciannove
venti
ventuno
trenta
quaranta
cinquanta
sessanta
settanta
ottanta
novanta
cento
duecento
trecento
quattrocento
cinquecento
seicento
settecento
ottocento
novecento
mille
mille e cento
duemila
un milione
NUMERI ORDINALI
cifre arabe
1°
2°
3°
4°
5°
6°
7°
8°
9°
10°
11°
12°
13°
14°
15°
16°
17°
18°
19°
20°
21°
30°
40°
50°
60°
70°
80°
90°
100°
200°
300°
400°
500°
600°
700°
800°
900°
1000°
1100°
2000°
1.000.000°
49
numeri
romani
I
II
III
IV
V
VI
VII
VIII
IX
X
XI
XII
XIII
XIV
XV
XVI
XVII
XVIII
XIX
XX
XXI
XXX
XL
L
LX
LXX
LXXX
XC
C
CC
CCC
CD
D
DC
DCC
DCCC
CM
M
MC
MM
M
lettere
primo
secondo
terzo
quarto
quinto
sesto
settimo
ottavo
nono
decimo
undicesimo
dodicesimo
tredicesimo
quattordicesimo
quindicesimo
sedicesimo
diciassettesimo
diciottesimo
diciannovesimo
ventesimo
ventunesimo
trentesimo
quarantesimo
cinquantesimo
sessantesimo
settantesimo
ottantesimo
novantesimo
centesimo
duecentesimo
trecentesimo
quattrocentesimo
cinquecentesimo
seicentesimo
settecentesimo
ottocentesimo
novecentesimo
millesimo
mille e centesimo
duemillesimo
milionesimo
dodicesimo piano
undicesimo piano
decimo piano
nono piano
ottavo piano
settimo piano
Io abito al
sesto piano
quinto piano
quarto piano
terzo piano
secondo piano
primo piano
Alberto è il primo bambino.
Maurizio è il quarto.
50
MOLTIPLICATIVI
indicano quante volte viene moltiplicata una quantità.
doppio/a /e/i
☼☼
☼☼
triplo/a/e/i
☼☼
☼☼
significa 2
triplice
significa 3
quadruplice significa 4
……………..
quadruplo /a/e/i
…………..
Esempio:
☼☼
duplice
Voglio una doppia fetta di torta.
Mio fratello è bravo a fare il salto triplo.
Il documento deve essere stampato in duplice copia.
DISTRIBUTIVI
indicano come viene distribuita una quantità.
a due a due
per uno
tre alla volta
dieci ciascuno
ogni sei
cinque per cinque
Esempio:
FRAZIONARI
Mettetevi in fila a due a due.
Uscite dall’aula tre alla volta.
Le caramelle sono dieci ciascuno.
indicano la parte di un intero.
una metà
un quarto
cinque sesti
mezzo/a
Esempio:
Sto aspettando da tre quarti d’ora.
Voglio solo mezza mela.
51
COLLETTIVI
ambo
ambedue
entrambi
Esempio:
paio
coppia
duetto
biennio
indicano una quantità considerata come un insieme.
significa “tutti e due”
In questa strada è vietato parcheggiare in ambo i lati.
Ambedue i cani sono aggressivi.
In questa verifica entrambi avete avuto sette.
Oggi ho comprato un paio di scarpe.
significa due In vacanza ho conosciuto una coppia di sposi.
Questa orchestra ha un duetto d’archi
bravissimi.
Il biennio della scuola superiore è sempre più
facile.
Il trio Lescano erano cantanti degli anni ’40.
terzetto
trio
significa tre
quadrimestre
significa quattro mesi
decina
significa dieci
dozzina
significa dodici
Nel primo quadrimestre in
Matematica avevi otto.
In un anno leggo circa una decina di libri.
Ho comprato una dozzina di uova.
52
L’AGGETTIVO INTERROGATIVO E ESCLAMATIVO
L’aggettivo interrogativo ed esclamativo si trovano solo in frasi
interrogative ed esclamative.
Esse sono:
QUANTO
QUANTA
QUANTE
QUANTI
QUALE
CHE
QUALI
INTERROGATIVI
ESCLAMATIVI
introducono una domanda
introducono un’esclamazione
Esempio: Quanti anni hai?
Quanti bambini vedo!
Che ore sono?
Che bel panorama!
Quale classe frequenti?
Quale sforzo devi aver fatto!
53
IL PRONOME
Il pronome è una parte variabile del discorso che sostituisce un nome, un
aggettivo, un verbo.
Pronome significa “sta al posto del nome”.
Esempio: Pochi alunni hanno studiato, molti no.
nome
Mi aspettavo una verifica difficile, ma non lo è.
aggettiv o
Vuoi andare in vacanza? Certo che lo voglio.
verbo
54
55
stai attento!!!
Non devi confondere gli aggettivi con i pronomi.
L’aggettivo è sempre vicino al nome.
Il pronome mai.
Esempio:
La mia verifica è migliore della tua.
aggettivo nome
possessivo
pronome
possessivo
Questa sedia è rotta, voglio quella.
aggettivo nome
dimostrativo
pronome
dimostrativo
Alcuni amici sono disponibili ad aiutarmi, altri meno.
aggettivo
indefinito
nome
pronome
indefinito
Quanti giorni mancano per le vacanze estive?
aggettivo
nome
interrogativo
Quanto ti devo dare?
pronome
interrogativo
56
TANTI TIPI DI PRONOME
PRONOME PERSONALE
Il PRONOME PERSONALE indica la persona che parla, quella che ascolta, o
quella di cui si parla.
Pronome personale
SOGGETTO
Pronome personale
COMPLEMENTO
È la persona, animale o cosa
che fa l’azione, o la subisce
o si trova in un certo modo di essere.
Io vado a casa.
È la persona, animale o cosa
che non fa l’azione né la subisce,
ma completa il senso della frase.
La mamma verrà presto a casa con noi.
soggetto
complemento
Non sempre devono essere
scritti perché il verbo già indica
la persona.
Vado a casa.
(io = soggetto sottinteso)
57
PRONOMI PERSONALI
Persone
Soggetto
Complemento
1a singolare
io
me
2a singolare
tu
te
3a singolare maschile egli, esso, lui
femminile ella, essa, lei
lui, sé
lei, sé
io, gli, ne, si
la, le, ne, si
1a plurale
noi
noi
ce, ci
2a plurale
voi
voi
ve, vi
essi, loro, sé
esse, loro, sé
li, ne, si
le, ne, si
3a plurale maschile
femminile
essi, loro
esse, loro
COME SI USANO I PRONOMI
Esempio: Io mangio un panino.
soggetto
io, tu,
me, te
Tu sei sempre attento.
Fa’ come me.
complemento
Senza di te non studio.
58
egli, esso,
ella, essa
egli, lui si usa
ella, lei
per le persone
per le persone
si usa poco
essa
esso
per persone, animali e cose
per animali e cose
essi
esse
per persone, animali e cose
lui, lei,
loro
si usano per le persone e quando sono
diverse dal soggetto.
Ho visto Angela e Dylan e i bambini erano con loro.
pron. pers.
complemento
Lui, lei, loro (pron. pers. soggetto) è obbligatorio usarli quando si trovano
alla fine della frase
o dopo il verbo
e quando sono preceduti da pure, neppure, nemmeno, più, come
Verrà anche lei.
Esempio:
pron. pers.
soggetto
Lo diranno loro se vogliono essere interrogati.
Pure lui è stato promosso.
Avevano paura più loro di noi.
Nemmeno lui sapeva chi fosse.
sé
Esempio:
se la persona è la stessa del soggetto della frase
Claudio porta sempre con sé il suo cane.
59
gli = a lui
le = a lei
gli, le
loro
si scrivono davanti al verbo o
diventano un’unica forma
loro = a loro
Esempio:
Gli parlerò
si scrivono dopo il verbo
Devo parlargli.
Le dirò di telefonare
Devo dirle di telefonare.
Parlerò loro.
lo, la, li,le
sostituiscono il nome, ma anche un’intera frase.
I pastelli sono nell’armadio; li prendi per favore?
Esempio:
li= i pastelli
La vacanza in Francia? La ricordo molto bene.
la = vacanza in Francia
ne
significa “di lui”,
“di lei”,
“di loro”,
“di esso/essa”,
“di essi/esse”
“da lui”
“da lei”
“da loro”
“da esso/essa”
“da essi/esse”
Esempio: Lucia? Claudia ne parla sempre con rispetto. (=di lei, Lucia)
Mi piace Carlo; ne sono sempre stata innamorata. (= di lui, Carlo)
60
significano “noi”
“voi”
ci, vi
Esempio: Ieri sera al cinema non vi ho visti.
(vi = voi)
Vi devo consegnare un pacco.
(vi = a voi)
Ci inviterà alla festa?
(ci = noi)
I PRONOMI
mi, ti, ci, si, vi
Esempio:
“a noi”
“a voi”
vengono usati con i verbi riflessivi, cioè quando
l’azione si riflette su chi la compie:
Mi sono già lavato ieri!
= ho lavato me stesso
Anna si è pettinata con cura
= ha pettinato se stessa
mi, ti, ci, si, vi si usano anche con i verbi riflessivi
come vergognarsi,
pentirsi
ecc….
I PRONOMI
COMPOSTI
nascono dall’unione dei pronomi mi, ti, gli, si, ci, vi
+ i pronomi
lo, la, li, le, ne
La -i di mi, ti, gli, si,… si trasforma in -e
me
me
me
me
me
lo
la
li
le
ne
te
te
te
te
te
lo
la
li
le
ne
glielo
gliela
glieli
gliele
gliene
se
se
se
se
se
61
lo
la
li
le
ne
ce
ce
ce
ce
ce
lo
la
li
le
ne
ve
ve
ve
ve
ve
lo
la
li
le
ne
Quasi sempre i pronomi personali sono prima del verbo.
Esempio:
Me lo stavo chiedendo.
Quando però il verbo è all’infinito, al gerundio e all’imperativo i pronomi
personali sono dopo il verbo.
Esempio:
Potevi chiedermelo prima.
GLI USI SBAGLIATI DI ALCUNI PRONOMI PERSONALI
A me mi
A te ti
è sbagliato perché
mi significa già “a me”
ti significa già “a te”
Forma sbagliata:
A me mi piace il gelato alla fragola.
Forma corretta:
A me piace il gelato con la fragola.
Gli al posto di le:
Forma sbagliata:
Lucia è un’ottima maestra: gli piace molto insegnare.
Forma corretta:
Lucia è un’ottima maestra: le piace molto insegnare.
Ci /ce al posto di gli, loro ( = a lui, a lei, a loro) perché ci e ce significano “a
noi”
Forma sbagliata:
L’ho incontrato e ci ho parlato.
Forma corretta:
L’ho incontrato e gli ho parlato.
Forma sbagliata:
Li ho incontrati e ce l’ho detto.
Forma corretta:
Li ho incontrati e l’ho detto loro.
62
I PRONOMI POSSESSIVI
I pronomi possessivi sostituiscono un nome di persona, animale o cosa,
indicando chi possiede quell’animale o quella cosa.
LE FORME DEI POSSESSIVI
persone
a
1
2a
3a
1a
2a
3a
persone
a
3
3a
singolare
maschile
femminile
il mio
la mia
il tuo
la tua
il suo
la sua
il nostro
la nostra
il vostro
la vostra
il loro
la loro
singolare
maschile
femminile
il proprio
la propria
l’altrui
l’altrui
maschile
i miei
i tuoi
i suoi
i nostri
i vostri
i loro
plurale
femminile
le mie
le tue
le sue
le nostre
le vostre
le loro
maschile
i propri
gli altrui
plurale
femminile
le proprie
le altrui
Il pronome possessivo è sempre preceduto dall’articolo o dalla
preposizione articolata.
Esempio:
La mia borsa è colorata, la tua com’è?.
La mia valigia è stata ritrovata, della tua non si hanno notizie.
Il pronome il proprio sostituisce il suo e il loro quando chi possiede è anche
il soggetto della frase:
Esempio:
Gli zaini sono in classe, ognuno prenda il proprio.
63
I PRONOMI DIMOSTRATIVI
I pronomi dimostrativi sostituiscono un nome di persona, animale o cosa, di
cui specificano la posizione nello spazio e nel tempo rispetto a chi parla e a
chi ascolta.
Esempio:
Io abito in questa casa, in quella laggiù abita Marco.
Questa è un bella ora per mettersi in viaggio.
LE FORME DEI DIMOSTRATIVI
sono aggettivi e pronomi
singolare
plurale
maschile
femminile
maschile
femminile
questo
questa
questi
queste
codesto
codesta
codesti
codeste
quello, quel quella
quelli,
quelle
quegli, quei
stesso
stessa
stessi
stesse
medesimo
medesima
medesimi
medesime
tale
tale
tali
tali
questo,
codesto, quello
Esempio:
Questo è sicuramente meglio.
Questa penna scrive, quella no.
Va bene, dammi quelli.
stesso,
medesimo
Esempio:
diventano pronomi se preceduti dall’articolo:
Non ti ripeto più il concetto: è sempre il medesimo.
Non cercare altre scuse, sono sempre le stesse.
64
solo pronomi
singolare
maschile
femminile
questi
quegli
costui
costei
colui
colei
ciò
-
maschile
costoro
coloro
-
plurale
femminile
costoro
coloro
-
questi, quegli, costui, costei,
costoro, colui, colei, coloro
- questi, quegli sono usati per il maschile singolare.
Esempio:
Questi mi dice che sarà presente, quegli no.
- costui, costei e costoro sono usati in modo dispregiativo.
Esempio:
Costui è sempre in ritardo.
- colui, colei e coloro si usano uniti a un pronome relativo nelle forme
colui che, colei che, coloro che.
Esempio: Coloro che hanno aderito alla gita possono entrare in aula.
65
I PRONOMI INDEFINITI
I pronomi indefiniti sostituiscono un nome di persona, animale o cosa e
indicano in modo generico una quantità o una persona.
Esempio:
Ciascuno può scegliere un libro.
persona non specif icata
Chiunque potrà partecipare.
persona generica
Molti la pensano come te.
quantità generica
Indicano una
persona o una cosa
non specificata.
Indicano una
persona o una cosa
generica.
Indicano una
quantità generica.
singolare
maschile
femminile
uno
una
alcuno
alcuna
certo
certa
ciascuno ciascuna
ognuno
ognuna
taluno
taluna
altro
altra
tutto
tutta
niente
nulla
nessuno
nessuna
quale
quale
plurale
maschile femminile
alcuni
alcune
certi
certe
taluni
talune
altri
altre
tutti
tutte
-
singolare
maschile
femminile
chiunque una
qualcuno qualcuna
qualcosa
che
tale
tale
plurale
maschile femminile
tali
tali
singolare
maschile
femminile
poco
poca
alquanto
alquanta
parecchio parecchia
molto
molta
troppo
troppa
tanto
tanta
altrettanto altrettanta
plurale
maschile femminile
pochi
poche
alquanti alquante
parecchi parecchie
molti
molte
troppi
troppe
tanti
tante
altrettanti altrettante
66
quali
quali
I PRONOMI NUMERALI
Tutti gli aggettivi numerali possono diventare pronomi numerali.
I PRONOMI INTERROGATIVI ED ESCLAMATIVI
I pronomi interrogativi sostituiscono il nome di una persona, animale o cosa
in una frase interrogativa.
Esempio:
Chi vuole mangiare con me?
I pronomi esclamativi sostituiscono il nome di una persona, animale o cosa
in una frase esclamativa.
Esempio:
Che sarà mai!
sono aggettivi e pronomi
QUANTO?
QUALE?
CHE?
QUANTO!
QUALE!
CHE!
solo pronomi
CHI?
CHI!
67
I PRONOMI RELATIVI
I pronomi relativi sostituiscono un nome di persona, animale o cosa
mettendo in relazione due frasi che hanno in comune il nome.
Esempio:
due frasi
Ho visto una bicicletta
La bicicletta mi piace
Ho visto una bicicletta che mi piace.
un’unica frase
PRONOMI RELATIVI
Soggetto e
Complemento
Complemento
variabili
il quale,
la quale,
i quali,
le quali
del quale, della quale, dei quali,
delle quali;
al quale, alla quale, ai quali,
alle quali;
dal quale, dalla quale, dei quali,
delle quali;
con il quale, con la quale, con i
quali, con le quali;
per il quale, per la quale,
per i quali, per le quali;
invariabili
che
che
cui
a cui
con cui
da cui
per cui
68
che
può essere pronome relativo, pronome interrogativo ed
esclamativo o congiunzione.
È pronome relativo quando può essere sostituito da un nome.
Esempio:
Ho ritrovato il portafoglio che avevo perso.
che = il portafoglio
Si usa come soggetto o complemento oggetto per indicare persone, cose o
animali.
Esempio:
Ho conosciuto un insegnante che lavora a Milano.
soggetto
Quella è l’insegnante che ho conosciuto durante l’esame
com plemento oggetto
stai attento!!!
Non devi confondere
il CHE pronome
con il
CHE congiunzione
può essere sostituito da
“il quale”
“la quale”
risponde alla domanda
CHE COSA?
Ho visto il professore che usciva dalla scuola.
il quale professore
Ho saputo che domani ci sarà una festa.
che cosa?
Ho studiato Storia che mi piace tanto.
Ho scoperto che tu sei mia cugina.
la quale Storia
che cosa?
69
cui
si usa come complemento preceduto da una preposizione.
Esempio:
Il ragazzo con cui sono uscita è molto simpatico.
I fiori di cui mi hai parlato si chiamano begonie.
Cani e gatti sono animali con cui i bambini fanno subito amicizia.
Cui, a volte, è preceduto dall’articolo.
Esempio:
Monet, il cui quadro potete ammirare a sinistra, visse in questa città.
il quale
Esempio:
Ho incontrato Anna, la quale mi ha detto tutto.
Il motivo per il quale sono venuto a trovarti riguarda un problema di lavoro.
Le amiche con le quali mi alleno giocano a pallacanestro.
70
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