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Plauto - Metateatro
Plauto: Rottura dell’illusione scenica • Abolizione della “quarta parete” – Il palcoscenico non è più visto come un ambiente chiuso e distaccato dal pubblico • Il rapporto tra attori e spectatores – Gli attori si rivolgono al pubblico durante la rappresentazione teatrale in modo da renderlo partecipe – Nasce il monologo in cui il dialogo del solo attore presente sulla scena non viene ascoltato da altri personaggi dell’opera ma dal pubblico – Battuta conclusiva delle commedie: “spectatores plaudite” Obiettivi del teatro plautino • Risum movère – L’opera non da insegnamenti morali ma serve solamente a far divertire il pubblico – Non viene utilizzato lo strumento sofisticato dell’umorismo ma una comicità semplice ed immediata • 190 a.C.: svolta culturale – Probabile adesione al mos maiorum proposto dal conservatore Catone – Compone “Captivi” (189-188 a.C.), da lui definita fabula “ad pudicos mores ubi boni meliores fiant” (per i buoni costumi nella quale i buoni possano diventare migliori) Il metateatro Si interrompe la finzione scenica e si da spazio all’azione critica Il personaggio della commedia ritorna ad essere un semplice attore che diventa interlocutore con il pubblico Si inserisce nella trama una seconda vicenda (teatro nel teatro) basata sulla beffa