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RELAZIONI INDUSTRIALI IN TRANSIZIONE1

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RELAZIONI INDUSTRIALI IN TRANSIZIONE1
RELAZIONI
INDUSTRIALI IN
TRANSIZIONE
MIMMO CARRIERI
COSA SONO LE RELAZIONI
INDUSTRIALI

COSTITUISCONO IL CAMPO DEI RAPPORTI
TRA I PARTNER SOCIALI CHE NE REGOLA
LA DINAMICA

CON L’OBIETTIVO DI ASSICURARE
STABILITA’ E RISPOSTE EFFICACI ALLE
DOMANDE E AI PROBLEMI POSTI DAI
LAVORATORI E DALLE IMPRESE
LA LORO IMPORTANZA
 AUMENTA
NEL CORSO DEL NOVECENTO
PERCHE’ RENDE PIU’ CHIARI E
ISTITUZIONALIZZA I RAPPORTI TRA LE PARTI
 CRESCE NEL TEMPO L’ESIGENZA DI
SOSTITUIRE ALLA CONTRAPPOSIZIONE LA
LOGICA DELLA RECIPROCITA’
PERCHE’ SERVONO A TUTTI GLI
ATTORI
 PROMETTONO
DI ANDARE OLTRE I GIOCHI
A SOMMA ZERO IMPOSTANDO UN GIOCO
A SOMMA POSITIVA CHE CONSENTE A
TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI DI
RAGIONARE SULLA BASE DI BENEFICI
COMUNI
 RETROTERRA FAVOREVOLE: LA SVILUPPO
ECONOMICO ININTERROTTO
NON SOLO RIPARTIZIONE DEL
REDDITO
 MA
UN CONFRONTO SU PIU’ OGGETTI CHE
DA’ VITA AD UN INTRECCIO DI PARTITE E
CONTROPARTITE CHE RENDONO
PIU’APERTA LA RICERCA DI BENEFICI
CONDIVISI
 IN QUESTO MODO IL RUOLO DELLA
CONTRATTAZIONE SI DILATA
PRODUCENDO IL RISCHIO DI
PANSINDACALISMO (NEL PUBBLICO
IMPIEGO UNA IPEREREGOLAZIONE)
LA MIGLIORE FOTOGRAFIA
 LA
SI DEVE ALLA SCUOLA INGLESE DI
OXFORD (CLEGG FLANDERS ETC)
 CHE INDIVIDUA IL PASSAGGIO DA
COMPORTAMENTI UNILATERALI AD UNA
LOGICA DI REGOLAZIONE CONGIUNTA
 LE PARTI CONCORRONO INSIEME ALLA
REGOLAZIONE DEL LAVORO (SONO
‘LEGISLATORI PRIVATI’)
PER DURARE NEL TEMPO

IMPORTANZA DEI NEGOZIATORI

RILEVANTE E’ LA LORO QUALITA’
TECNICA

COSTRUZIONE DELLA FIDUCIA RECIPROCA
CHE CONSENTE DI ITERARE PIU’ VOLTE
SCAMBI E ACCORDI: IL ‘CAPITALE
NEGOZIALE’
IL BRACCIO DI FERRO

APPROCCIO AZIENDALISTA E
CONTRAPPOSIZIONE ECONOMICA

POGGIARE SUL POTERE VULNERANTE O
SULLA CAPACITA’ DI RICATTO

LA TENTAZIONE FIAT
LA MEDIAZIONE COME STRADA
MAESTRA
LA RICERCA DELL’ACCORDO COME
BUSSOLA
 ESIGENZA IMPRESCINDIBILE PER ENTRAMBE
LE PARTI


MA PUO’ ANCHE DIVENTARE ‘TIRARE A
CAMPARE’ SENZA SCIOGLIERE I NODI (LE
PARTECIPAZIONI STATALI O ALCUNI
CONTRATTI PUBBLICI)
IL COMPROMESSO IN GRANDE
 RISOLVERE
UN PROBLEMA SPOSTANDO LA
SITUAZIONE PIU’ AVANTI

ESEMPI:ACCORDI VOLSKSWAGEN O
COMUNQUE INTESE CENTRATE SUL
CAMBIAMENTO ORGANIZZATIVO
CONCORDATO IN FUNZIONE DI
MAGGIORE COMPETITIVITA’
LA CONTRATTAZIONE
MULTILATERALE
E’ AIUTATA DALLA PRESENZA DIRETTA –
NON COME SEMPLICE MEDIAZIONE –
DELLE ISTITUZIONI PUBBLICHE
 AIUTA A CAMBIARE IL GIOCO E A
MIGLIORARE LE CONVENIENZE DELLE PARTI
 ALLARGANDO LE POSTE IN GIOCO
(PACKAGE DEALS)
 STRUTTURANDO TRANSAZIONI
TRIANGOLARI (SCAMBI POLITICI)

LA CONCERTAZIONE

TRA GOVERNI E PARTI SOCIALI

COSTITUISCE IL MODELLO IDEALE DELLE
TRANSAZIONI MULTIPLE E PERDECISIONI
PUBBLICHE APERTE AD ATTORI PRIVATI

LA SUA POSTA IN GIOCO E’ LA STABILITA’
O MEGLIO INCREMENTI DI BENEFICI PER
TUTTI (PER IL GOVERNO IL CONSENSO)
LA SUA RILEVANZA NELLE
RELAZIONI INDUSTRIALI
COSTRINGE LE PARTI A MUOVERSI IN UNA
LOGICA DI SISTEMA (INTERESSE GENERALE)
NON LIMITANDOSI ALLA SODDISFAZIONE
DI INTERESSI SETTORIALI
 AUMENTA LE POSSIBILITA’ DI
SODDISFAZIONE DEI DIFFERENTI PUNTI DI
VISTA SPINGENDO IN DIREZIONE DI STILI
DECISIONALI CONVERGENTI (CENTRIPETI)

PER QUESTO E’ DECISIVO IL
RUOLO DELLO STATO

CHE OPERA COME TERZO ATTORE
CHE FA RICORSO A RISORSE DI AUTORITA’
DECISIONE E SCAMBIO PER PREMERE SULLE
PARTI
 IN MODO DA RAFFORZARE LA LORO
PROPENSIONE VERSO LA CONVERGENZA
E AVVICINARLE AD UN PUNTO DI
INCONTRO CONDIVISO

CAMBIAMENTO NEL RUOLO
DEI GOVERNI



FINO AGLI ANNI OTTANTA IL CONSENSO DELLE
PARTI ERA CONSIDERATO UN VINCOLO
FONDAMENTALE
SUCCESSIVAMENTE I GOVERNI (SPECIE DI
DESTRA) SI SONO IMMUNIZZATI IN PARTE DAL
SOSTEGNO DEI SINDACATI
NEGLI ANNI PIU’ RECENTI E NELLA CRISI
HANNO SPESSO PREVALSO OPZIONI PER
DECISIONI UNILATERALI E LA
MARGINALIZZAZIONE DELL’APPORTO DELLE
ORGANIZZAZIONI SOCIALI
IN CORSO D’OPERA
ANCHE I GOVERNI DI SINISTRA HANNO
PRATICATO LA CONCERTAZIONE CON
DISCONTINUITA’
 MAGGIORE DISPONIBILITA’ DA PARTE DI
GOVERNI DEBOLI (AZNAR – GOVERNI
TECNICI)
 MAGGIORE RICORSO SEMBRA ESSERCI
QUANDO I SINDACATI SONO FORTI MA
SENZA POTERI DI VETO (BACCARO)

IL QUADRO ITALIANO DEGLI
ULTIMI DIECI ANNI
I GOVERNI BERLUSCONI SI SONO
ATTESTATI SULLA LINEA DEL ‘DIALOGO
SOCIALE’
 CHE COMPORTAVA INCONTRI CON LE
PARTI SOCIALI MA SENZA ARRIVARE A
DECISIONI COMUNI
 PREFERENZA PER DECISIONI ‘SBRIGATIVE’ E
CON APPORTO MODESTO DEGLI ATTORI
SOCIALI

I GOVERNI ITALIANI
 IL
SECONDO GOVERNO PRODI FA
DELL’OBIETTIVO DELLA CONCERTAZIONE
UNA DELLE SUE COLONNE PORTANTI
 PERFEZIONA L’ACCORDO SUL WELFARE
(2007)
 MA LE LUNGAGGINI DELLA TRATTATIVA E
LE DIVISIONI INTERNE AL GOVERNO
SCREDITANO LO STRUMENTO PRESSO
L’OPINIONE PUBBLICA
L’ATTUALE GOVERNO
TECNICO (USCENTE)



DECIDE IN MODO UNILATERALE SULLE
PENSIONI
CONDUCE UNA TRATTATIVA/NON TRATTATIVA
SUL MERCATO DEL LAVORO E ALLA FINE NON
CHIEDE LA FIRMA SU UN TESTO COMUNE
ESPRIME LA PREFERENZA PER LA DECISIONE
PER ‘DECRETO’ ( ASSUNTA DAL GOVERNO IN
SOLITUDINE ) CHE RIAFFERMA IL PRIMATO
DELL’ESECUTIVO
Video sulla Riforma del Mercato del Lavoro
INFINE
SULL’ACCORDO RELATIVO ALLA
PRODUTTIVITA’ FA FIRMARE LE PARTI AD UN
TAVOLO NEL QUALE IL GOVERNO ASSISTE
MA NON PARTECIPA
 ANCHE QUESTO RESTA UN ACCORDO
BILATERALE – INTERCONFEDERALE TRA
SINDACATI E DATORI – CHE ATTENDE ATTI
LEGISLATIVI DI SPETTANZA DEL GOVERNO
(DETASSAZIONE)

LA LOGICA SEGUITA
PUNTARE A MASSIMIZZARE IL CONSENSO
SOCIALE GRAZIE A UNA DECISIONE
RAPIDA CHE USA LA LEVA
DELL’AUTOREVOLEZZA (TECNICA)
 RAFFORZARE IL PROFILO DEL GOVERNO
EVITANDO LA NEGOZIAZIONE INFINITA E LA
RICERCA DI MEDIAZIONI A TUTTI I COSTI A
VANTAGGIO DEL PUNTO DI VISTA
‘OTTIMALE’

GLI EFFETTI

MENO BRILLANTI DELLE PREMESSE
LA MANCANZA DI UN TESTO CONDIVISO
HA AUMENTATO LA FRAMMENTARIETA’ E
LUNGHEZZA DEL PROCESSO LEGISLATIVO
 INVECE DI CONVERGERE INTORNO AD
UNA POSIZIONE NETTAMENTE DEFINITA LE
PARTI SONO STATE INCENTIVATE A DARE
VITA A COMPORTAMENTI CENTRIFUGHI

IL PROBLEMA TEORICO

LE ORGANIZZAZIONI DI INTERESSE COME
OSTACOLO AL PERSEGUIMENTO DI BENI
COMUNI

OPPURE LE GRANDI ORGANIZZAZIONI – CHE
INTERNALIZZANO L’INTERESSE GENERALE –
AIUTANO AD ASSECONDARE LE
COMPATIBILITA’ GENERALI E ARISOLVERE I
PROBLEMI CON MAGGIORE COSESIONE
SOCIALE
MA SENZA CONCERTAZIONE

SI IMPOVERISCE LO SPAZIO DELLE
RELAZIONI INDUSTRIALI
IL RUOLO DELLE ORGANIZZAZIONI VIENE
RIDOTTO A QUELLO DI GRUPPI DI
PRESSIONE PARZIALI
 I SINDACATI – MA ANCHE CONFINDUSTRIA
– DOVREBBERO RINUNCIARE AD ESSERE
SOGGETTI GENERALI

SECONDA PARTE
COSA STA CAMBIANDO


SI PARLA DI DECLINO O
RIDIMENSIONAMENTO DELLE RELAZIONI
INDUSTRIALI
COSA SIGNIFICA E QUALI SONO LE CAUSE
RIDUZIONE DEL CONTRATTO
NAZIONALE O DI SETTORE NEI
PAESI EUROPEO-OCCIDENTALI
SIA DELLA SUA IMPORTANZA DENTRO LA
STRUTTURA CONTRATTUALE CHE DELLA SUA
PORTATA REGOLATIVA
 QUESTO TRASCINA UNA MAGGIORE
DIFFICOLTA’ DEI SINDACATI AD
AGGREGARE LE DIVERSE FACCE DEL
LAVORO (IL CONTRATTO A LARGO
SPETTRO QUANTITATIVO AGEVOLAVA IL
RUOLO DI INTERMEDIAZIONE SOCIALE )

LA COPERTURA NEGOZIALE

REGGE IN ALCUNI PAESI GRAZIE AL
SOSTEGNO LEGALE

IN ALTRI – COME GB E GERMANIA – SI
RIDUCE SIGNIFICATIVAMENTE

ANCHE QUESTO ASPETTO VA IN DIREZIONE
DI UN RESTRINGIMENTO DELLO SPAZIO
CLASSICO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI
AFFERMAZIONE DEL
DECENTRAMENTO
CONTRATTUALE?
MOLTI RITENGONO CHE SI VADA
AFFERMANDO UN DECENTRAMENTO
INCONTROLLATO CON UNO SPAZIO
CRESCENTE ED ANARCHICO A FAVORE
DEI CONTRATTI AZIENDALI
 IN REALTA’ QUESTA SPINTA – CHE ESISTE –
APPARE PIU’ CONTRASTATA SUL PIANO
DEGLI ESITI PRATICI

IL GIANO BIFRONTE DEL
DECENTRAMENTO

DECENTRARE PUO’ SIGNIFICARE UN
ALLENTAMENTO DELLE REGOLE GENERALI
OPPURE PRENDERE DECISIONI
(ORGANIZZATIVE) PIU’ APPROPRIATE ALLE
SINGOLE UNITA’ PRODUTTIVE
 SIA PROBLEMA CHE OPPORTUNITA’

QUALE DECENTRAMENTO

SEMBRANO ORMAI SUPERATI I SISTEMI
CENTRALIZZATI – COME ERANO QUELLI NORDICISENZA CONTRATTAZIONE IN AZIENDA

DECENTRAMENTO ORGANIZZATO GOVERNATO
DAL CENTRO TENDE ANCORA AD ESSERE
PREVALENTE

DECENTRAMENTO SREGOLATO SENZA
CONTRAPPESI CENTRALI E’ SOSTENUTO
SOPRATTUTTO DALLE AZIENDE GLOBALI
L’EROSIONE DELLA
GLOBALIZZAZIONE

LE RELAZIONI SOCIALI DIVENTANO UN
GIGANTESCO ‘OPEN SHOP’ (CELLA)
SI RIDUCE LA CAPACITA’ DI REGOLARE IN
AMBITO NAZIONALE
 NON CRESCE IN MODO EQUIVALENTE LA
CONTRATTAZIONE DI LIVELLO
SOVRANAZIONALE

PREVALE UNA
CONTRATTAZIONE DELLA
‘SCARSITA’ ‘

GLI ACCORDI HANNO MENO RISORSE
ECONOMICHE DA SCAMBIARE

MOLTI CONTRATTI AUMENTANO RITMI E ORARI
SENZA INCREMENTO DI SALARIO
SPESSO LA PRINCIPALE PROMESSA E’ IL
MANTENIMENTO DEL POSTO


E’ DIFFUSA LA CONTRATTAZIONE DIFENSIVA O
CONCESSIVA
DOPO LA CONTRATTAZIONE
ACQUISITIVA
DIFFICOLTA’ DI DECOLLO DI UNA
CONTRATTAZIONE ORIENTATA VERSO
MATERIE QUALITATIVE ( E INDIVIDUALI?)
 DIFFICILE IL PASSAGGIO AD UNO
SCENARIO POST-MATERIALISTA ANCHE
PERCHE’ RESTANO AMPIE LE SACCHE DI
SOTTOPROTEZIONE

E I NEGOZIATORI?

SONO SPIAZZATI DALLA RIDUZIONE DEGLI
SPAZI TRADIZIONALI
VANNO COSTRUITE COMPETENZE NON
PREVISTE PER INTRODURRE NUOVE PARTITE
DI SCAMBIO
 RIDUZIONE ANCHE DELL’ATTENZIONE E
DEL NUMERO DEI RESPONSABILI DELLE
RELAZIONI DI LAVORO

IL CAPITALE NEGOZIALE


PUO’ ESSERE EROSO O SOTTOUTILIZZATO
NECESSITA DI UNA CULTURA DELLA
NEGOZIAZIONE ATTENTA ALLE NUOVE
ISTANZE
FINE DELLA BILATERALITA’
(STREECK)?

ESAURIMENTO O SOLO OSCURAMENTO
DELLA MISSIONE STORICA DI RIDURRE LE
ASIMMETRIE TRA CAPITALE E LAVORO
RILANCIO DI TENTAZIONI DI
UNILATERALITA’ MANAGERIALE (AZIENDE
TRANSNAZIONALI)
 MA: E’ POSSIBILE COLTIVARE NUOVI
TERRENI DI MEDIAZIONE?

SPECIFICITA’ DEI PROBLEMI
ITALIANI

RELAZIONI INDUSTRIALI PIU’ INFORMALI

CONTRATTAZIONE DECENTRATA POCO
ESTESA

GRAVE CRISI DELLA PRODUTTIVITA’
MAGGIORE
ISTITUZIONALIZZAZIONE?
PUO’ APRIRSI LA STRADA AD UNA FASE DI
LEGISLAZIONE SOFT CHE CONSENTA AL
NOSTRO SISTEMA DI AVVICINARSI AD ALTRI
PAESI EUROPEI
 PUO’ESSERE NECESSARIO UN PATTO
SOCIALE PER VEICOLARE UNA MAGGIORE
COOPERAZIONE TRA LE PARTI PER
AUMENTARE LA PRODUTTIVITA’

NUOVA FASE?

POSSIBILE LA CERTIFICAZIONE DELLA
RAPPRESENTATIVITA’

SU QUESTA BASE SI PUO’ PERVENIRE ALLA
VALIDITA’ GENERALE DEI CONTRATTI
(COME AVVIENE GIA’ NEL PUBBLICO
IMPIEGO)
NUOVA FASE?

MAGGIORI CERTEZZE A TUTTI GLI ATTORI
(INCLUSI GLI INVESTITORI STRANIERI)

SI IMMAGINA L’INTRODUZIONE DI
MECCANISMI DI PARTECIPAZIONE CHE
AIUTANO LA COOPERAZIONE A LIVELLO
AZIENDALE
MA LA CONTRATTAZIONE…

APPARE IN SOFFERENZA

MENO IMPORTANTE NELLE
PREOCCUPAZIONI DEGLI ATTORI

NONOSTANTE TUTTI NE PARLANO LA
CONTRATTAZIONE AZIENDALE NON
DECOLLA O SI FANNO ‘ACCORDI
PARTECIPATIVI’
IL SISTEMA

HA ATTRAVERSATO UNA FASE DI
MODIFICHE A ZIG ZAG A PARTIRE DAL 2009

DOPO L’ACCORDO QUADRO DEL 2009
CONTINUI AGGIUSTAMENTI

TURBOLENZA ELEVATA APPRODI ANCORA
INCERTI
IL SISTEMA
PREFERIBILE UNA RIMESSA A PUNTO CHE
RIORGANIZZI IL CARATTERE BIPOLARE (DUE
LIVELLI ) DEL NOSTRO ASSETTO
CONTRATTUALE
 DIPENDE DALLE PARTI SOCIALI MA
POTREBBE ANCHE EFFETTUARSI
ALL’INTERNO DI UNA CONCERTAZIONE
RIVISITATA ( QUINDI COINVOLGENDO IL
GOVERNO)

PROBLEMA CENTRALE

COME AUMENTARE LA PROPENSIONE
ALL’INNOVAZIONE ALL’INTERNO DI TUTTO
IL SISTEMA PRODUTTIVO

IN PARTICOLARE FAVORENDO IL
CAMBIAMENTO TECNICO E
ORGANIZZATIVO OLTRE CHE LA CRESCITA
DIMENSIONALE DELLE IMPRESE
RIPENSARE IL SISTEMA IN
QUESTA CHIAVE

RUOLO PROPULSIVO E INCENTIVANTE
DEGLI ATTORI PUBBLICI
CORNICE REGOLATIVA AFFIDATA AL
CONTRATTO NAZIONALE
 PREMIO DI PARTECIPAZIONE COME POSTA
IN GIOCO NELLA CONTRATTAZIONE
DECENTRATA (ANCHE TERRITORIALE)?

I PUNTI DI FORZA DEL
NOSTRO SISTEMA

SOLIDAMENTO INSEDIAMENTO
ASSOCIATIVO TANTO DEI SINDACATI CHE
DELLE ORGANIZZAZIONI DATORIALI
FORZA ORGANIZZATIVA STABILE SE NON IN
AUMENTO IN CONTROTENDENZA RISPETTO
AGLI ALTRI PAESI EUROPEI
 ABITUDINE ALLA COOPERAZIONE IN
AMBITO MICRO

I PUNTI DI DEBOLEZZA DA
REGOLARE
DEBOLE FORMALIZZAZIONE SPESSO
ACCOMPAGNATA DA ELEVATA
ADATTABILITA’ AI PROBLEMI NUOVI
 INCERTEZZA DI FONDO SU ASPETTI
CRUCIALI (COME LA VALIDITA’ DEI
CONTRATTI)
 SISTEMA COONTRATTUALE CHE AVUTO
SCOSSE DI ASSESTAMENTO MA E’ CARENTE
DI APPRDI CHIARI

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